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La Puglia del vino e la sua biblioteca: la ricerca CREA come laboratorio per il futuro, tra memoria enologica, innovazione e nuove sfide ambientali

A Barletta un evento per raccontare come la ricerca CREA trasforma il territorio: gli spazi simbolici di questo incontro saranno quelli della Cantina Sperimentale di Barletta che ospita la Biblioteca del Vino. L'appuntamento offre l’opportunità non solo di riscoprire la storia del legame tra scienza, territorio e agricoltura ma di fare il punto sul lavoro portato avanti dai progetti appena conclusi e sulle prospettive aperte dalle nuove imminenti progettualità.


C’è un luogo a Barletta dove la storia del vino si intreccia con il futuro dell’agricoltura: la Biblioteca del Vino, ospitata nella storica Cantina Sperimentale fondata nel 1879 e oggi parte integrante della rete scientifica del CREA, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. È qui che martedì 17 giugno si terrà l’incontro “Puglia agroalimentare. La ricerca CREA che fa crescere le imprese”, un’occasione per fare il punto sui risultati della prima fase progettuale finanziata dal PSR Puglia e per aprire una finestra concreta sulle sfide future.

La Cantina Sperimentale, da oltre un secolo al servizio dell’enologia regionale, si è trasformata oggi in un hub della conoscenza agroalimentare, custodendo un patrimonio tecnico e librario che il CREA ha ereditato e continua a valorizzare. L’evento si svolge proprio in questi spazi simbolici, con l’obiettivo di rendere visibile l’impatto della ricerca sul tessuto produttivo della regione: dal vino ai cereali, dalle colture industriali ai legumi.

La giornata si articola in due momenti. Nella prima sessione, intitolata “I progetti & il territorio”, si presentano otto progetti nati nell’ambito della misura 16.2 del PSR Puglia 2014–2022, esempi concreti di collaborazione tra ricerca e imprese. Tra questi, Spumapulia, che rilancia la viticoltura dell’area centro-settentrionale attraverso tecniche di spumantizzazione; Innolegum, che punta su nuovi sistemi colturali basati sulle leguminose; Valnuvaut, centrato sulle nuove varietà di uve da tavola pugliesi.

Non solo vino, dunque, ma anche innovazione nella cerealicoltura e nella filiera brassicola, come il progetto Dal campo al boccale (BE²R), che coinvolge la birra artigianale salentina, e Soft, dedicato al miglioramento delle colture industriali bio. Questi interventi sono il frutto di una strategia di rete che mette insieme enti pubblici di ricerca, aziende, consorzi e distretti produttivi.

La seconda parte dell’incontro, moderata dal direttore di TG Norba Vincenzo Magistà, si concentra sul ruolo della ricerca per affrontare i grandi temi del nostro tempo: transizione ecologica, cambiamenti climatici, inclusione sociale. Intervengono, tra gli altri, Andrea Rocchi, presidente del CREA, Giorgio Mercuri di Confcooperative, e Gianluca Nardone, direttore del dipartimento agricoltura della Regione Puglia. A chiudere, un momento conviviale con degustazioni curate dall’AIS.

L’inaugurazione della targa della Biblioteca del Vino segna il legame profondo tra memoria e innovazione, tra ciò che Barletta ha saputo costruire nel passato e ciò che oggi il CREA progetta per un’agricoltura sempre più sostenibile e partecipata. È il segno di una riconversione culturale che passa per la ricerca, ma anche per la consapevolezza del valore identitario delle filiere locali.

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