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Codicologia musicale, la voce del Medioevo: una disciplina affascinante e interdisciplinare

La codicologia musicale unisce competenze storiche, filologiche e materiali nello studio dei manoscritti medievali, rivelandone la dimensione sonora e culturale. Il codice, inteso come oggetto concreto fatto di pergamene, legature e inchiostri, conserva la memoria di una musica nata dal gesto e dalla voce. Oggi, grazie ai progetti digitali come DIAMM e CMME, queste fonti possono essere osservate e ascoltate con nuovi strumenti di ricerca, restituendo alla modernità la voce autentica del Medioevo. Il mestiere del codicologo richiede la rara capacità di muoversi tra competenze complementari, per restituire alla fonte manoscritta la sua duplice natura: documento storico e testimone sonoro, capace di evocare la musica che da essa scaturiva. Il manufatto librario, riflesso della cultura del proprio tempo, diventa così un laboratorio in cui comprendere come la musica medievale fosse scritta, eseguita e tramandata. Tradizionalmente, lo studio dei codici medievali è stato dominio di discipline...
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Il teatro della morte: musica memoria e potere nei funerali nobili della prima età moderna. Nuove prospettive di ricerca e stimoli interpretativi

Nelle esequie nobiliari della prima età moderna la musica si rivela non soltanto un elemento liturgico, ma un mezzo di costruzione della memoria e di affermazione del potere, capace di incarnare e perpetuare l'identità sociale delle élite. Dall’Italia alla Francia, dall'Inghilterra alla penisola iberica, si delineano intrecci significativi tra ritualità sonora, scenografia urbana e strategie di rappresentazione politica. Nel periodo che precede le festività dedicate alla memoria e alla riflessione sul trapasso, il tema della musica funebre acquista una rinnovata attualità. La musica, più di ogni altra forma d’arte, rappresenta un linguaggio privilegiato per elaborare il lutto e trasformare la perdita in memoria condivisa; si fonda su rituali religiosi e consuetudini sociali che combinano il dolore dell’addio con l’espressione delle credenze individuali e il bisogno di rendere omaggio. Indagare questa relazione tra esperienza sonora, memoria e rappresentazione costituisce oggi u...

The Circle of 17 Fourths: le ancestrali e raffinate intonazioni della musica mediorientale. I maqām nella tradizione, nella microtonalità e nell’interpretazione contemporanea

Il modello a 17 toni, basato sul Circle of 17 Fourths, rappresenta uno strumento essenziale per comprendere la musica maqām mediorientale precedente al XIX secolo. Si tratta di una concezione melodica capace di conciliare il paradigma pitagorico con le antiche prassi modali, offrendo una chiave di lettura profonda delle strutture e degli intervalli microtonali caratteristici di questo repertorio. Nella sintesi tra teoria, acustica e tradizione, il sistema rivela la propria efficacia nel decodificare una grammatica sonora di straordinaria complessità e finezza e di grande interesse tanto per lo studioso quanto per l’interprete. Sulla base delle analisi approfondite raccolte nel volume Problems of Turkish Music del compositore e musicologo turco Yalçın Tura, emerge la profondità di un pensiero teorico che affonda nelle connessioni modali arcaiche e nelle intonazioni ancestrali del maqām, distanti dalla sensibilità musicale moderna. L’opera, ormai considerata un punto di riferimento negli...

𝑪𝒐𝒓 𝒎𝒊𝒐, 𝒅𝒆𝒉 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒂𝒏𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆: Scarlatti madrigalista. Nel tricentenario della morte, uno sguardo al raffinato sperimentalismo del "mùsicu di gran mastrìa"

Nei suoi otto madrigali polifonici, composti quando il genere era ormai démodé, Scarlatti unisce rigore contrappuntistico e sensibilità barocca, dando nuova vita ai testi di Guarini, Marino e Rinuccini. La complessità delle strutture e la precisione armonica rivelano un compositore che, pur rivolgendosi a un passato illustre, lo trasfigura in un linguaggio personale, colto e visionario. Alessandro Scarlatti non è soltanto il custode dell’immenso patrimonio operistico e sacro che ne consolidò la fama; egli è anche protagonista di un aspetto meno noto e al tempo stesso significativo della sua arte, i madrigali polifonici, un genere diventato raro nel tardo Seicento e ormai vicino all’oblio, al quale dedicò un impegno personale e un raffinato lavoro compositivo. All’epoca il madrigale era considerato di "vecchio stile", superato dalle nuove tendenze vocali e dalle forme concertanti; eppure il compositore siciliano ne riscoprì le potenzialità espressive con uno spirito che non er...

Voci in Crescendo: nuovi percorsi di formazione per la coralità infantile. Al via il corso AERCO per educatori e direttori di coro scolastici

L’Associazione AERCO - Associazione Emiliano-Romagnola Cori, in collaborazione con FENIARCO, presenta Voci in Crescendo, un nuovo corso di formazione destinato a docenti, educatori e direttori di coro della scuola primaria e secondaria di primo grado. Il progetto, erede dell’esperienza di Corinfesta, intende fornire strumenti metodologici e pratici per creare, sviluppare e valorizzare cori scolastici, promuovendo la voce come mezzo di espressione, inclusione e crescita musicale. L’insegnamento del canto corale nella scuola primaria e dell’infanzia sta acquisendo sempre maggiore rilevanza nel contesto educativo italiano. Formare i docenti rappresenta un passaggio fondamentale, ma in Italia permangono ancora una serie di ostacoli all’interno delle scuole, dove spesso la musica, e in particolare il canto corale, non gode dello spazio e dell’attenzione che merita. Questa situazione è dovuta a una prevalenza di altre materie, a risorse e tempi limitati dedicati all’educazione musicale e a u...

Lassus: il destino di un servitore. 𝑂𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑢𝑛𝑒 𝑣𝑖𝑒 𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑒𝑢𝑟 𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑖𝑠𝑠𝑎𝑛𝑐𝑒: una riflessione sul contrastante ruolo del compositore di corte

Orlando, une vie de compositeur à la Renaissance di Joachim Thôme è un’originale combinazione di musica e narrazione che guida lo spettatore attraverso la vita di Roland de Lassus, una delle figure più rilevanti del Rinascimento musicale. Il documentario ripercorre il percorso del compositore fiammingo dall’infanzia a Mons, attraverso l’Italia e Anversa, fino alla corte di Monaco, mettendo in luce la complessità della sua carriera, la fama europea e le tensioni tra creatività e subordinazione al potere. Le esecuzioni della Compagnie La Tempête, integrate con testimonianze storiche, offrono uno sguardo incisivo e una riflessione sul contrastante ruolo del compositore di corte, servitore e innovatore al tempo stesso, e sull’influenza duratura di Lasso nella storia della musica. Nel Rinascimento i compositori di corte vivevano una condizione ambivalente; se da un lato godevano di un riconoscimento artistico straordinario, dall’altro la loro creatività era spesso vincolata alle esigenz...

Riscoprendo Monteverdi: il suono della parola, tra filologia, edizione critica e attualità interpretativa

Claudio Monteverdi rimane una delle figure più affascinanti e decisive della storia della musica. Nella sua scrittura la parola non è un semplice veicolo del canto, ma ne diventa il motore espressivo: ogni sillaba, ogni inflessione nasce dal bisogno di comunicare un’emozione autentica. È in questa "eloquenza musicale" che si riconosce la sua modernità, quella che nel Seicento prese il nome di s econda prattica , e che avrebbe cambiato per sempre il rapporto tra testo e musica. Una riflessione sul senso di questa rivoluzione, le sfide tecniche ed esecutive che ancora oggi pone ai cantanti, e il lungo percorso di riscoperta che, dal primo Novecento con  D’Annunzio e  Malipiero, ha riportato Monteverdi al centro della scena musicale contemporanea. La riscoperta di Monteverdi nel Novecento rappresenta una delle pagine più significative della cultura musicale italiana. Dall’iniziale interesse estetico di Gabriele D’Annunzio, che riconosceva nel compositore una purezza primigenia c...

Mozart e Bruckner, l’apice del genio e la forza della fede: Pappano inaugura la stagione sinfonica di Santa Cecilia

Antonio Pappano inaugura la stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con un programma di raro equilibrio e profondità: la Sinfonia n. 41 "Jupiter" di Mozart e la Messa n. 3 in fa minore di Bruckner. Due opere capitali, due eredità a confronto, distanti per epoca e linguaggio ma unite da una comune tensione verso l’assoluto, che il direttore anglo-italiano affronta con la consueta lucidità analitica e sensibilità teatrale, guidando orchestra e coro in un percorso che attraversa la perfezione formale del Classicismo e la monumentale spiritualità del Romanticismo. Il concerto diretto da Antonio Pappano alla Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, offre un affascinante confronto tra il sublime epilogo sinfonico di Mozart e la profonda spiritualità che permea la musica di Anton Bruckner. Due mondi lontani ma uniti da una medesima tensione verso l’assoluto e dalla capacità di trasformare la crisi in visione artistica. Nell’esta...

Festival di Musica Sacra nelle Basiliche del Celio: dal Medioevo al Barocco, fino al repertorio contemporaneo, prende il via la XII edizione con dieci concerti e una Messa solenne

Prende il via a novembre la dodicesima edizione del Festival di Musica Sacra nelle Basiliche del Celio, sotto la direzione artistica di Mario Bassani. La rassegna, ormai consolidata nel panorama musicale romano, presenta dieci concerti e una Messa solenne dedicati al patrimonio sacro europeo, dal Medioevo al Barocco, e mirate aperture al repertorio contemporaneo. Tutti gli appuntamenti, a ingresso libero, si svolgeranno in alcune delle chiese e basiliche più significative del Celio, confermando la vocazione del festival a valorizzare la grande tradizione sacra nei luoghi per i quali quelle musiche furono originariamente pensate. Il Festival, giunto alla dodicesima edizione, si conferma come uno degli appuntamenti corali più raffinati e ricercati della capitale, grazie alla sua costante indagine del rapporto tra parola sacra e suono, come filo conduttore che ne accompagna la storia sin dagli esordi. L’edizione di quest’anno in linea con le altre, propone un percorso musicale che attrave...

La semplificazione dello stile: un gesto alla moda. Una nuova lettura del madrigale romano tra Marenzio e de Macque

La "scuola romana" e la semplificazione dello stile del madrigale alla fine del Cinquecento, a cura di Paolo Teodori, è stato uno degli interventi più significativi della Giornata di studi sulla produzione profana di Giovanni Pierluigi da Palestrina, svoltasi mercoledì scorso presso la Sala Macchia della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Riprendendo le teorie di Anthony Newcomb, Teodori evidenzia come la scuola romana trasformi il linguaggio madrigalistico in senso armonico e sintetico, segnando una fase di rinnovamento consapevole più che di regressione stilistica. Sulla base dell’intervento del musicologo Paolo Teodori al recente convegno romano incentrato sulla semplificazione stilistica del madrigale di fine Cinquecento, alcune riflessioni meritano di essere approfondite per la loro capacità di ridefinire il ruolo della scuola romana nel processo evolutivo del madrigale. Con un approccio originale, Teodori ha proposto una rilettura del madrigale romano, offrendo un c...

La nascita della musicologia italiana: quando la musica divenne scienza. La Rivista Musicale Italiana e la costruzione del metodo storico-critico

Quando la musica iniziò a essere studiata con metodo, l’Italia stava ancora cercando di definirsi come nazione anche sul piano culturale. Alla fine dell’Ottocento, la storia della musica dovette decidere se restare un racconto erudito o diventare una vera disciplina scientifica. Con la nascita della Rivista Musicale Italiana nel 1894, prese forma un progetto ambizioso: costruire una "musicologia nazionale". La RMI non fu soltanto una pubblicazione accademica, ma un luogo di confronto e sperimentazione, dove tradizione e modernità, estetica e scienza, identità italiana e apertura europea, si misero in relazione nel tentativo di dare alla musica lo stesso statuto di dignità intellettuale riconosciuto alle altre arti. Nel secondo Ottocento, l’Italia unita non aveva ancora una scuola musicologica vera e propria. La storia della musica era raccontata in modo frammentario, spesso come una sequenza di aneddoti o celebrazioni di grandi autori. Mancava un metodo, un’idea condivisa di ...

Piramo e Tisbe: una parodia in musica nella Londra haendeliana. Alla Centrale Montemartini l'ironia barocca di Lampe

Alla Centrale Montemartini va in scena Piramo e Tisbe di John Frederick Lampe, in prima esecuzione italiana dal 25 al 29 ottobre, produzione congiunta del Teatro dell’Opera di Roma, del Teatro di Roma e della Sovrintendenza Capitolina. La parodia settecentesca del mito ovidiano, riscoperta dal musicologo Lorenzo Tozzi, viene proposta in forma semiscenica con giovani interpreti del programma "Fabbrica" e del Corso di perfezionamento per attori del Teatro di Roma. Tra turbine e statue antiche, l’opera coniuga ironia barocca, ricerca musicologica e valorizzazione dello spazio museale, creando un’esperienza che unisce patrimonio storico e performance contemporanea. Il Teatro dell’Opera di Roma presenta Piramo e Tisbe, un’esclusiva prima esecuzione italiana dell’opera-parodia di John Frederick Lampe, in scena nella Sala Macchine della Centrale Montemartini tra il 25 e il 29 ottobre. Un affascinante incontro tra Musica antica e giovani talenti, che offre al pubblico una riflessione...

𝑸𝒖𝒂𝒍 𝒅𝒊 𝒍𝒊𝒆𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒄𝒆𝒏𝒕𝒊: raro evento di celebrazione dei 300 anni della morte di Alessandro Scarlatti. Al Conservatorio di Milano giornata di studi e concerto

Il Conservatorio di Milano dedica al grande maestro del Barocco una giornata di studi e un concerto dal titolo Qual di lieti concenti con estratti dall’Oratorio per la SS. Trinità. L’iniziativa riunisce studiosi e interpreti per approfondire la figura e l’eredità musicale del compositore siciliano, attraverso conferenze, esecuzioni e l’esposizione del manoscritto autografo dell’Oratorio per la Santissima Trinità. Un raro evento di celebrazione dei 300 anni della morte di Alessandro Scarlatti, che restituisce la modernità e la potenza spirituale di una delle voci più alte della tradizione musicale italiana e protagonista assoluto del Barocco europeo. Il prossimo 28 ottobre dalle ore 10:30 la Biblioteca del Conservatorio di Milano ospita una rara iniziativa che non può essere lasciata cadere nell’indifferenza degli appassionati e degli studiosi di musica antica: una giornata di studi e concerto in onore di Alessandro Scarlatti, a trecento anni dalla sua nascita. Un’occasione di grande r...

A New Light: convince il debutto discografico di The Mancunium Consort. Il giovane ensemble britannico sorprende per maturità esecutiva e raffinata scelta del repertorio sacro

A New Light, album di debutto per The Mancunium Consort pubblicato dall’etichetta VOCES8 Records, segna un ingresso deciso e maturo nella musica corale contemporanea. Fondato nel 2023 a Manchester, il giovane ensemble britannico presenta una raffinata selezione di quindici capolavori sacri, che spaziano dal Rinascimento al Novecento. La formazione offre qui un’interpretazione vibrante a conferma della loro identità artistica. L’album unendo tradizione e innovazione, valorizza composizioni di Taverner, Tallis, Byrd, e pagine moderne di Poulenc, Duruflé e Finzi.  Come scrissi tempo fa per la rivista Lazio in Coro, The Mancunium Consort rappresenta una stella nascente nell’universo della musica corale. Giovanissima e già matura, questa formazione si è fatta subito notare per una tecnica vocale impeccabile ed un equilibrio sonoro sorprendente. Il gruppo, fondato da Harry Mobbs e Joseph Taylor nel 2023, è entrato di fatto sotto l'ala protettrice dei Gesualdo Six, ensemble di fama mondia...

I Tre Grandi di Spagna. Tre visioni, un’eredità: alla Fabbrica del Vapore l’arte di Dalì, Mirò e Picasso

Milano si appresta ad ospitare una delle esposizioni più attese della stagione autunnale. Alla Fabbrica del Vapore si apre la mostra “I tre grandi di Spagna: tre visioni, un’eredità”, dedicata a Pablo Picasso, Joan Miró e Salvador Dalí. Tre artisti che, con percorsi diversi ma radici comuni, hanno ridefinito la percezione dell’arte del Novecento e lasciato un’impronta indelebile sulla cultura visiva contemporanea. La mostra nasce da un progetto curato da Joan Abelló con Vittoria Mainoldi e Carlota Muiños, in collaborazione con il Comune di Milano, la Fabbrica del Vapore e Navigare s.r.l., con il patrocinio dell’Istituto Cervantes e del Consolato di Spagna. L’allestimento, aspetto questo mai scontato, è concepito per valorizzare il rapporto tra le poetiche individuali e il contesto storico in cui si sono sviluppate, presentando oltre 250 opere provenienti da musei e collezioni internazionali. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla formazione dei tre artisti e al ruo...