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Alessandro Stradella, al di là del mito: il genio inquieto del barocco italiano, tra note sublimi e intrighi mortali

Alessandro Stradella fu uno dei compositori più originali e influenti del Seicento italiano. La sua vita breve e turbolenta, segnata da fughe, scandali e relazioni pericolose, riflette la stessa tensione e intensità che attraversano le sue opere. La sua musica, innovativa e apprezzata in tutta Europa, ha lasciato un’impronta duratura nel Barocco, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo della cantata, dell’oratorio e delle prime forme del concerto strumentale.  La morte violenta a Genova trasformò la sua vicenda personale in leggenda e la sua musica in una testimonianza significativa delle dinamiche artistiche e sociali del tempo. Alessandro Stradella (1639–1682) è stato uno dei compositori più influenti e versatili dell’Italia del XVII secolo. Nato a Nepi in una famiglia nobile, iniziò la carriera a Roma come paggio presso il palazzo Lante, entrando in contatto con ambienti aristocratici e culturali di primo piano. Ricevette commissioni da importanti patroni e collaborò con la ...
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Il mottetto sacro: origini e fioritura. Dalla sperimentazione medievale alla perfezione rinascimentale

  Il mottetto rinascimentale rappresenta uno dei punti più alti della musica sacra europea. Nato dalle sperimentazioni dell’Ars Antiqua francese, il genere attraversa secoli di trasformazioni fino a trovare nel Cinquecento una forma di equilibrio e chiarezza senza precedenti. Con figure come John Dunstable, Guillaume Du Fay e Josquin des Prez, il mottetto si apre inizialmente a soluzioni espressive libere, talvolta audaci, in cui sacro e profano possono convivere, per poi orientarsi verso un linguaggio sempre più coeso e misurato. Questo lungo processo giunge a piena maturità nell’opera di Giovanni Pierluigi da Palestrina, la cui scrittura mottettistica offre un modello di ordine sonoro e trasparenza formale destinato a fissare l’ideale della polifonia sacra per i secoli successivi. Beato Angelico, Angelo Musicante, dettaglio. Il mottetto rinascimentale costituisce uno dei risultati più complessi e significativi della tradizione sacra europea, esito di un lungo processo di trasform...

Il banchetto rinascimentale: un Natale con Bartolomeo Scappi

Un antico volume conservato presso la Biblioteca Angelica offre uno sguardo diretto sulla gastronomia del XVI secolo, restituendo ricette, pratiche e modelli organizzativi dei banchetti rinascimentali. Questo patrimonio documentario ruota attorno alla figura di Bartolomeo Scappi, celebre cuoco dei papi e autore dell’Opera dell’arte del cucinare, pubblicata per la prima volta a Roma nel 1570. Il trattato, oggi considerato il più ampio del suo tempo, rappresenta una fonte imprescindibile per comprendere la cucina come sistema culturale e sociale della prima età moderna. In un periodo dell’anno come quello natalizio, il cibo diventa rito, memoria collettiva e racconto del tempo. Un antico volume conservato alla Biblioteca Angelica di Roma apre una porta sulla gastronomia del Cinquecento, restituendo non solo ricette, ma un intero sistema culturale. Al centro di questo viaggio si colloca Bartolomeo Scappi, tra i più celebri cuochi del Rinascimento italiano e autore del più ampio e articola...

𝑬𝒕 𝑽𝒊𝒅𝒊𝒕 𝑫𝒆𝒖𝒔 𝑸𝒖𝒐𝒅 𝑬𝒔𝒔𝒆𝒕 𝑩𝒐𝒏𝒖𝒎, Bibbia di Borso d’Este: un capolavoro del Rinascimento in mostra nella Sala Capitolare del Senato

Fino al 16 gennaio 2026, la Sala Capitolare del Senato della Repubblica accoglie la Bibbia di Borso d’Este, uno dei più alti esiti dell’arte libraria del Rinascimento italiano. Un evento di eccezionale rilevanza culturale che porta a Roma un manoscritto normalmente custodito nella Biblioteca Estense Universitaria di Modena e raramente accessibile al pubblico, offrendo l’occasione di osservare da vicino un’opera che sintetizza potere, devozione e magnificenza visiva nella cultura umanistica del Quattrocento. Realizzata tra il 1455 e il 1461 per Borso d’Este, duca di Modena e Reggio, la Bibbia è un monumentale codice miniato in due volumi, commissionato come strumento di rappresentazione politica oltre che come oggetto di culto. La scrittura fu affidata al copista Pietro Paolo Marone, mentre l’apparato figurativo coinvolse alcuni dei maggiori miniatori attivi nell’Italia settentrionale del tempo, tra cui Taddeo Crivelli e Franco dei Russi. Le oltre mille miniature che accompagnano il tes...

The Mysterie of Rhetorique Unvail’d: la retorica nel Seicento inglese. La viola da gamba come pensiero musicale che muove gli affetti

Nel Seicento la retorica si afferma come una forma di conoscenza che travalica l’ambito del linguaggio verbale e investe direttamente il dominio del suono. Le fantasie per viole, spesso concepite come " discorsi retorici e sublimi ", affidano allo strumento il compito di articolare un pensiero musicale capace di agire sugli affetti, secondo principi affini a quelli dell’oratoria. Comprendere la retorica significa dunque comprendere come parola e musica diventino veicoli di senso e di persuasione. Una riflessione su The Mysterie of Rhetorique Unvail’d, di John Smith, guida essenziale alla comprensione del linguaggio figurato. La cultura inglese della metà del XVII secolo è profondamente segnata da una concezione retorica del sapere, nella quale il linguaggio viene inteso come strumento di accesso al significato e di mediazione tra intelletto ed emozione. In questo contesto, la retorica non è percepita come un semplice apparato tecnico, ma come una chiave interpretativa capace ...

Popolare di suoni. Pratiche, culture e diffusioni della popolarità in musica. La Call for Paper per il IV Convegno Annuale AlumniLevi

È aperta fino al 10 gennaio la call for papers per il IV Convegno Annuale AlumniLevi, dal titolo Popolare di suoni. Pratiche, culture e diffusioni della popolarità in musica, in programma il 20 e 21 marzo 2026 a Venezia, presso la Fondazione Ugo e Olga Levi. L’iniziativa si propone come spazio di confronto critico su una delle categorie più ambigue e al tempo stesso più produttive del discorso musicologico contemporaneo, quella di popolare, osservata nelle sue declinazioni storiche, teoriche e pratiche. Il quarto convegno annuale AlumniLevi, in programma a Venezia il 20 e 21 marzo 2026 presso la Biblioteca Gianni Milner della Fondazione Ugo e Olga Levi, si propone di indagare il popolare come categoria dinamica, attraversata da tensioni storiche, sociali e mediali, capace di rimettere in discussione le tradizionali separazioni tra folklore, musica d’arte e cultura di massa.  L’attenzione si concentra sui processi attraverso cui le musiche vengono diffuse, riconosciute e legittimate...

Alessandro Scarlatti: Messa per la Notte del Ss. Natale. Il concerto di Festina Lente tra solennità e contemplazione

 Si terrà questa sera nella Chiesa di Sant’Agnese in Agone a Roma una rara esecuzione della Messa per la Notte del Santo Natale di Alessandro Scarlatti. Composta nel 1707 per la basilica di Santa Maria Maggiore, l’opera viene oggi riproposta nel quadro delle celebrazioni per il trecentesimo anniversario della morte del compositore. L’Ensemble Festina Lente, diretto da Michele Gasbarro, offre l’occasione per una rilettura di una delle più significative testimonianze della produzione sacra scarlattiana, mettendo in luce il ruolo centrale dell’autore nel passaggio dalla grande tradizione polifonica tardo rinascimentale alle nuove istanze concertanti del primo Settecento. L’appuntamento di questa sera nella Chiesa di Sant’Agnese in Agone, affacciata su una Piazza Navona avvolta dalle luci natalizie, si colloca nel quadro delle celebrazioni dedicate ad Alessandro Scarlatti e offre l’occasione di tornare su una pagina centrale della sua produzione sacra. La Messa per la Notte del Santo N...