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Lyber Hymnorum: il manoscritto ritrovato di Palestrina. Contiene tre inediti Inni tra cui l’Inno Lauda Mater per la Festa di Santa Maria Maddalena

Scoperto un manoscritto del XVI secolo nell’Archivio Capitolare di Città di Castello. Identificato come Lyber Hymnorum (ms. 2084), contiene tre inediti Inni di Giovanni Pierluigi da Palestrina, tra cui l’Inno Lauda Mater per la Festa di santa Maria Maddalena rimasto fino a oggi sconosciuto. Il ritrovamento del volume, datato dagli studiosi allo scriptorium della Cappella Giulia, ha generato un progetto che unisce ricerca musicologica, celebrazioni liturgiche e iniziative culturali. Concerti, conferenze e una mostra dedicata ai codici musicali della Cattedrale mettono in luce un patrimonio rimasto silenzioso per secoli e restituiscono alla città umbra un ruolo centrale nella riscoperta della polifonia rinascimentale. Il ritrovamento del manoscritto Lyber Hymnorum nell’Archivio Capitolare della Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio ha riportato Città di Castello al centro dell’attenzione musicologica internazionale. Lo scorso anno è emerso un codice del XVI secolo che contiene tre inni ...
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Intorno al Decameron, la musica nella narrativa breve del Medioevo: funzione strutturale, simbolica e performativa. L'incontro accademico a Firenze e Certaldo

Si terrà a Firenze e Certaldo l'incontro accademico "La musica nella narrativa breve del Medioevo". L'evento intende esplorare il ruolo della musica nella produzione narrativa del Trecento italiano e francese. Attraverso cinque sessioni dedicate a Boccaccio, la tradizione post‑boccacciana, il lessico musicale e la narrativa francese, studiosi internazionali analizzano la funzione strutturale, simbolica e performativa della musica nei testi brevi medievali. L’iniziativa integra riflessioni filologiche, musicologiche e storiche e si conclude con un concerto gratuito dell’ensemble Fragmenta, che rende tangibile la dimensione sonora dei repertori trattati. Si svolgerà dal 20 al 22 novembre 2025 l’incontro accademico intitolato "La musica nella narrativa breve del Medioevo", promosso dal Centro Studi sull’Ars Nova italiana del Trecento "Marcello Masini" e dalla Fondazione Ezio Franceschini. L’evento si articolerà in due sedi: a Firenze il 20 novembre in...

Artresearch.net: arriva la nuova piattaforma gratuita per lo studio dell’arte e dell’architettura

È online Artresearch.net, l’innovativa piattaforma digitale che consente di esplorare gratuitamente opere d’arte e architettura attraverso una rete globale di archivi e risorse digitali. Realizzata con l’impiego di tecnologie di intelligenza artificiale e il contributo di storici dell’arte, archivisti, informatici, digital humanists ed esperti di diritto d’autore, la piattaforma riunisce immagini e dati provenienti da tredici istituzioni di rilievo internazionale e, una volta completata, comprenderà fino a 31 milioni di immagini. Il progetto, sviluppato nell’arco di oltre un decennio, nasce dalla collaborazione fra i principali archivi fotografici di storia dell’arte di Stati Uniti ed Europa riuniti nel consorzio PHAROS, che include la Fondazione Federico Zeri dell’Università di Bologna. La Fondazione ha partecipato fin dall’inizio alla definizione del progetto, contribuendo con il proprio archivio fotografico - oggi composto da oltre 455.000 immagini - e mettendo a disposizione l’espe...

Monteverdi 1610 Vespers, la nuova sfida di Hollingworth: I Fagiolini rilanciano il Vespro della Beata Vergine

Nel quarantesimo anniversario della loro attività, I Fagiolini presentano una nuova lettura dei Vespri della Beata Vergine di Monteverdi, anticipando la registrazione in uscita nel 2026. Un progetto di rara ambizione, che unisce rigore filologico e vitalità teatrale. L’ensemble britannica I Fagiolini, diretto da Robert Hollingworth, si prepara a pubblicare una nuova registrazione del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, prevista per settembre 2026. Il progetto, sostenuto da una campagna di crowdfunding e inserito nella serie Monteverdi 1610, si presenta come una delle operazioni più attese nel campo della prassi storicamente informata, con l’obiettivo dichiarato di offrire "the Vespers recording of this generation" . I concerti di Londra e del Lammermuir Festival hanno fornito un’anteprima eloquente di ciò che sarà la nuova registrazione dei Vespri monteverdiani. Inserito nella rassegna Memory Unwrapped e coincidente con il quarantesimo anniversario dell’ensemble...

Mousike e psaltike: una riflessione tra teoria musicale greca classica e canto liturgico cristiano bizantino. Il convegno a Venezia

Una riflessione recente mette in discussione la distinzione tradizionale tra teoria musicale greca classica e canto liturgico cristiano bizantino. Il convegno in programma a Venezia il 14-15 novembre 2025 offre nuove interpretazioni, partendo da fonti medievali e post-1453, interventi lessicali, modalità e concetti estetici per esplorare un rapporto più dinamico tra mousike e psaltike. L’ingresso è gratuito e sarà disponibile in streaming sul canale YouTube della Fondazione Levi. Il convegno Medieval Chant, Its Theories and the Ancient Classical Musical World: Points of Intersection? che si svolgerà presso la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia sembra essere destinato a diventare un momento di svolta negli studi musicologici legati al Mediterraneo culturale. Organizzato dal gruppo di ricerca Psaltike, sotto la curatela scientifica di Christian Troelsgård e con il coordinamento organizzativo di Silvia Tessari, l’evento punta ad andare oltre la prassi tradizionale che separa nettamente...

La costruzione del Rinascimento nella storiografia musicale dell’Ottocento: un'autorappresentazione culturale

Nel secondo Ottocento la storiografia musicale italiana si trovò in una fase di definizione. Mentre la Germania e l’area anglosassone iniziavano a stabilire i primi criteri metodologici della musicologia come disciplina, in Italia la riflessione storica conservava ancora un carattere fortemente ideologico. In questo contesto il Rinascimento divenne un terreno privilegiato di interpretazione, una sorta di specchio attraverso cui proiettare ideali nazionali, morali e artistici. La musica, spesso considerata un’arte tardiva rispetto alle altre, veniva chiamata a dimostrare la propria legittimità nel grande racconto della civiltà italiana. La periodizzazione, più che una questione di cronologia, era un gesto culturale e identitario. L’immagine del Rinascimento variava così in funzione delle concezioni storiche e filosofiche di ciascun autore, le cui letture seppur divergenti segnano due paradigmi della nascente storiografia musicale italiana: quello confessionale e quello scientifico. Alcu...

IA generativa e mondo accademico: oltre il copia-incolla. Opportunità, rischi e prospettive tra etica, metodo e innovazione

Nel mondo della ricerca l'intelligenza artificiale è diventata il nuovo microscopio del pensiero. Permette di osservare connessioni, modelli e informazioni che un tempo sfuggivano all'occhio umano, accelerando la scoperta e la sintesi del sapere. Ma come ogni strumento potente, la sua efficacia dipende da chi lo usa. L'IA non pensa né comprende: amplifica, elabora e suggerisce, ma il giudizio critico resta umano. Solo un ricercatore capace di impostare correttamente i dati, interpretare i risultati e riconoscere le distorsioni può trasformare questa tecnologia in un alleato della conoscenza e non in un produttore di illusioni. In definitiva, l'IA estende le capacità cognitive, ma la responsabilità del sapere che genera rimane saldamente nelle mani dell'uomo. Una riflessione aggiornata sull'uso etico e strategico dell'intelligenza artificiale nella ricerca, nella scrittura e nella didattica accademica.  Siamo ormai circondati da contenuti testuali, visivi e m...

Codicologia musicale, la voce del Medioevo: una disciplina affascinante e interdisciplinare

La codicologia musicale unisce competenze storiche, filologiche e materiali nello studio dei manoscritti medievali, rivelandone la dimensione sonora e culturale. Il codice, inteso come oggetto concreto fatto di pergamene, legature e inchiostri, conserva la memoria di una musica nata dal gesto e dalla voce. Oggi, grazie ai progetti digitali come DIAMM e CMME, queste fonti possono essere osservate e ascoltate con nuovi strumenti di ricerca, restituendo alla modernità la voce autentica del Medioevo. Il mestiere del codicologo richiede la rara capacità di muoversi tra competenze complementari, per restituire alla fonte manoscritta la sua duplice natura: documento storico e testimone sonoro, capace di evocare la musica che da essa scaturiva. Il manufatto librario, riflesso della cultura del proprio tempo, diventa così un laboratorio in cui comprendere come la musica medievale fosse scritta, eseguita e tramandata. Tradizionalmente, lo studio dei codici medievali è stato dominio di discipline...

Il teatro della morte: musica memoria e potere nei funerali nobili della prima età moderna. Nuove prospettive di ricerca e stimoli interpretativi

Nelle esequie nobiliari della prima età moderna la musica si rivela non soltanto un elemento liturgico, ma un mezzo di costruzione della memoria e di affermazione del potere, capace di incarnare e perpetuare l'identità sociale delle élite. Dall’Italia alla Francia, dall'Inghilterra alla penisola iberica, si delineano intrecci significativi tra ritualità sonora, scenografia urbana e strategie di rappresentazione politica. Nel periodo che precede le festività dedicate alla memoria e alla riflessione sul trapasso, il tema della musica funebre acquista una rinnovata attualità. La musica, più di ogni altra forma d’arte, rappresenta un linguaggio privilegiato per elaborare il lutto e trasformare la perdita in memoria condivisa; si fonda su rituali religiosi e consuetudini sociali che combinano il dolore dell’addio con l’espressione delle credenze individuali e il bisogno di rendere omaggio. Indagare questa relazione tra esperienza sonora, memoria e rappresentazione costituisce oggi u...

The Circle of 17 Fourths: le ancestrali e raffinate intonazioni della musica mediorientale. I maqām nella tradizione, nella microtonalità e nell’interpretazione contemporanea

Il modello a 17 toni, basato sul Circle of 17 Fourths, rappresenta uno strumento essenziale per comprendere la musica maqām mediorientale precedente al XIX secolo. Si tratta di una concezione melodica capace di conciliare il paradigma pitagorico con le antiche prassi modali, offrendo una chiave di lettura profonda delle strutture e degli intervalli microtonali caratteristici di questo repertorio. Nella sintesi tra teoria, acustica e tradizione, il sistema rivela la propria efficacia nel decodificare una grammatica sonora di straordinaria complessità e finezza e di grande interesse tanto per lo studioso quanto per l’interprete. Sulla base delle analisi approfondite raccolte nel volume Problems of Turkish Music del compositore e musicologo turco Yalçın Tura, emerge la profondità di un pensiero teorico che affonda nelle connessioni modali arcaiche e nelle intonazioni ancestrali del maqām, distanti dalla sensibilità musicale moderna. L’opera, ormai considerata un punto di riferimento negli...

𝑪𝒐𝒓 𝒎𝒊𝒐, 𝒅𝒆𝒉 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒂𝒏𝒈𝒖𝒊𝒓𝒆: Scarlatti madrigalista. Nel tricentenario della morte, uno sguardo al raffinato sperimentalismo del "mùsicu di gran mastrìa"

Nei suoi otto madrigali polifonici, composti quando il genere era ormai démodé, Scarlatti unisce rigore contrappuntistico e sensibilità barocca, dando nuova vita ai testi di Guarini, Marino e Rinuccini. La complessità delle strutture e la precisione armonica rivelano un compositore che, pur rivolgendosi a un passato illustre, lo trasfigura in un linguaggio personale, colto e visionario. Alessandro Scarlatti non è soltanto il custode dell’immenso patrimonio operistico e sacro che ne consolidò la fama; egli è anche protagonista di un aspetto meno noto e al tempo stesso significativo della sua arte, i madrigali polifonici, un genere diventato raro nel tardo Seicento e ormai vicino all’oblio, al quale dedicò un impegno personale e un raffinato lavoro compositivo. All’epoca il madrigale era considerato di "vecchio stile", superato dalle nuove tendenze vocali e dalle forme concertanti; eppure il compositore siciliano ne riscoprì le potenzialità espressive con uno spirito che non er...

Voci in Crescendo: nuovi percorsi di formazione per la coralità infantile. Al via il corso AERCO per educatori e direttori di coro scolastici

L’Associazione AERCO - Associazione Emiliano-Romagnola Cori, in collaborazione con FENIARCO, presenta Voci in Crescendo, un nuovo corso di formazione destinato a docenti, educatori e direttori di coro della scuola primaria e secondaria di primo grado. Il progetto, erede dell’esperienza di Corinfesta, intende fornire strumenti metodologici e pratici per creare, sviluppare e valorizzare cori scolastici, promuovendo la voce come mezzo di espressione, inclusione e crescita musicale. L’insegnamento del canto corale nella scuola primaria e dell’infanzia sta acquisendo sempre maggiore rilevanza nel contesto educativo italiano. Formare i docenti rappresenta un passaggio fondamentale, ma in Italia permangono ancora una serie di ostacoli all’interno delle scuole, dove spesso la musica, e in particolare il canto corale, non gode dello spazio e dell’attenzione che merita. Questa situazione è dovuta a una prevalenza di altre materie, a risorse e tempi limitati dedicati all’educazione musicale e a u...

Lassus: il destino di un servitore. 𝑂𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑢𝑛𝑒 𝑣𝑖𝑒 𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑒𝑢𝑟 𝑎̀ 𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑛𝑎𝑖𝑠𝑠𝑎𝑛𝑐𝑒: una riflessione sul contrastante ruolo del compositore di corte

Orlando, une vie de compositeur à la Renaissance di Joachim Thôme è un’originale combinazione di musica e narrazione che guida lo spettatore attraverso la vita di Roland de Lassus, una delle figure più rilevanti del Rinascimento musicale. Il documentario ripercorre il percorso del compositore fiammingo dall’infanzia a Mons, attraverso l’Italia e Anversa, fino alla corte di Monaco, mettendo in luce la complessità della sua carriera, la fama europea e le tensioni tra creatività e subordinazione al potere. Le esecuzioni della Compagnie La Tempête, integrate con testimonianze storiche, offrono uno sguardo incisivo e una riflessione sul contrastante ruolo del compositore di corte, servitore e innovatore al tempo stesso, e sull’influenza duratura di Lasso nella storia della musica. Nel Rinascimento i compositori di corte vivevano una condizione ambivalente; se da un lato godevano di un riconoscimento artistico straordinario, dall’altro la loro creatività era spesso vincolata alle esigenz...

Riscoprendo Monteverdi: il suono della parola, tra filologia, edizione critica e attualità interpretativa

Claudio Monteverdi rimane una delle figure più affascinanti e decisive della storia della musica. Nella sua scrittura la parola non è un semplice veicolo del canto, ma ne diventa il motore espressivo: ogni sillaba, ogni inflessione nasce dal bisogno di comunicare un’emozione autentica. È in questa "eloquenza musicale" che si riconosce la sua modernità, quella che nel Seicento prese il nome di s econda prattica , e che avrebbe cambiato per sempre il rapporto tra testo e musica. Una riflessione sul senso di questa rivoluzione, le sfide tecniche ed esecutive che ancora oggi pone ai cantanti, e il lungo percorso di riscoperta che, dal primo Novecento con  D’Annunzio e  Malipiero, ha riportato Monteverdi al centro della scena musicale contemporanea. La riscoperta di Monteverdi nel Novecento rappresenta una delle pagine più significative della cultura musicale italiana. Dall’iniziale interesse estetico di Gabriele D’Annunzio, che riconosceva nel compositore una purezza primigenia c...