venerdì 31 luglio 2015

Expo: Calici di Stelle 2015

CALICI DI STELLE PER UN BRINDISI AL PADIGLIONE DEL VINO
Expo 2015: al padiglione VINO A Taste of ITALY dal 4 al 10 agosto
Il Movimento Turismo del Vino in partnership con Veronafiere-Vinitaly fa tappa all’Esposizione Universale di Milano con Calici di Stelle 2015. La rassegna di degustazioni accompagnate della migliore musica italiana, si svolge in contemporanea anche a Verona al Vinitaly and the City – Expo edition, l’edizione speciale del Fuorisalone veronese di Vinitaly e in diverse location in giro per l’Italia e le Città del Vino



Degustazioni di vini sulle note di celebri musiche italiane: dal 4 al 10 agosto Calici di Stelle, la rassegna di eventi serali firmata Movimento Turismo del Vino (www.movimentoturismovino.it), grazie all’accordo con Vinitaly-Veronafiere, approda al Padiglione VINO A Taste of ITALY a Expo, ma anche a Vinitaly and the City - Expo Edition(Verona) oltre che sulla Darsena dell’Alzaia Naviglio Grande (Milano, 4 - 8 agosto) e in altre località del Belpaese. 

L’evento affianca alle tradizionali iniziative in tutto lo Stivale organizzate in collaborazione con Città del Vino, una tappa speciale nel Padiglione VINO – A Taste of ITALY durante l’Esposizione Universale di Milano. Sette gli appuntamenti serali previsti a Expo - ogni giorno dalle 20.00 alle 21.30 in terrazza, presso la sala Symposium - che vedono protagoniste le etichette MTV - Movimento Turismo del Vino - di tutta Italia (ingresso al padiglione gratuito; costo degustazioni MTV, inclusi calice e tasca: 10 euro). 

Tra le novità di quest’anno, inoltre, la partecipazione a Vinitaly and the City - Expo Edition, il Fuorisalone di Vinitaly al Palazzo della Gran Guardia di Verona, dove MTV propone in degustazione dal 6 al 9 agosto le eno-eccellenze delle regioni italiane, Veneto in testa (ingresso gratuito dalle 18.00 alle 23.00; costi: 3,50 euro 1 degustazione; 10,00 euro 3 degustazioni. Calice EXPO in omaggio).

Aspettando la notte di San Lorenzo, numerose sono le attività in programma tra tasting, spettacoli e musica. A fare da leitmotiv a tutte le iniziative, il tema #suonodabere con le colonne sonore ideate dal music designer Paolo Scarpellini. Tre le playlist realizzate per celebrare la musica e il vino made in Italy nel mondo in occasione dell’Esposizione Universale: si va dalle canzoni di musica leggera italiana, come ‘Nel blu dipinto di blu’ di Domenico Modugno e ‘Azzurro’ di Adriano Celentano, a quelle d’autore, tra cui ‘Bacco perbacco’ di Zucchero e ‘Vino divino’ di Rossana Casale, fino all’opera tricolore, con ad esempio ‘Beviam, Beviam’ (Ernani, G. Verdi), ‘Caro elisir, sei mio’ (L’elisir d’amore, G. Donizetti) e ‘Viva il vino spumeggiante’ (Cavalleria Rusticana, P. Mascagni). 

Calici di Stelle è un marchio di proprietà del Movimento Turismo del Vino, registrato e protetto giuridicamente per contrastarne qualunque abuso/imitazione e garantire ai consumatori qualità e professionalità nell’accoglienza, tratti distintivi delle cantine MTV.

MTV A VINO A Taste of ITALY | CALENDARIO DEGUSTAZIONI EXPO MILANO 2015 | 4 - 10 agosto, dalle 20.00 alle 21.30 - terrazza Sala Symposium


  • Martedì 4 agosto: Calabria, Lombardia, Molise
  • Mercoledì 5 agosto: Abruzzo, Campania, Lazio
  • Giovedì 6 agosto: Puglia, Umbria
  • Venerdì 7 agosto: Emilia Romagna, Sicilia
  • Sabato 8 agosto: Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Piemonte
  • Domenica 9 agosto: Marche, Sardegna, Trentino Alto Adige
  • Lunedì 10 agosto: Liguria, Toscana, Valle d'Aosta


  • Per info e programmi: www.movimentoturismovino.itwww.cittadelvino.it. Sponsor e partner del Movimento Turismo del Vino: Vinitaly (co-partner in immagine), VDGLASS, Holinix, Wine Mobile, Campagna di promozione del sughero Intercork II. Partner Tecnico: Emozione3


    IL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO
    L'Associazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit ed annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d'Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell'accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura di qualità.

    Vino&Salute

    Il vino rosso può prevenire e curare il cancro della bocca
    Prove scientifiche dei ricercatori dell'Università del Colorado hanno hanno dimostrato che il resveratrolo contenuto nel vino rosso, previene e curare questo tipo di cancro


    Il cancro della bocca o orale è un termine generalmente usato in medicina per qualsiasi crescita di tipo maligno situata nella cavità orale. Secondo l'American Cancer Society, circa 46.000 americani hanno avuto una diagnosi di cancro orale nel 2015. Gli uomini sembrano quelli più esposti a questo tipo di tumore, con un tasso di incidenza doppio rispetto a quello delle donne, ed in particolare per quelli con più di 40 anni.

    I ricercatori dell'Università di 'School of Medicine' del Colorado, hanno dimostrato scientificamente che il più famoso dei polifenoli del vino rosso, il resveratrolo, può aiutare a prevenire e curare il cancro orale ed anche quello del collo.

    "Stiamo valutando l'uso di resveratrolo purificato come composto per trattare e prevenire il cancro", ha detto Robert Sclafani, professore di Biochimica e Genetica Molecolare in Colorado, che ha recentemente pubblicato i suoi risultati sulla rivista Progressi di Medicina Sperimentale e Biologia '.

    Sclafani auspica che il resveratrolo possa essere usato come terapia naturale contro il cancro, come terapia meno invasiva e più dolce rispetto a trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia. "Il resveratrolo è ideale, perché ha una tossicità molto bassa ed è poco costoso", spiega il professore.

    Nel suo laboratorio, Sclafani ha scoperto che il resveratrolo può uccidere le cellule tumorali, sia in cellule coltivate in laboratorio, che in quelle dei topi. "Previene il cancro orale nei topi quando gli viene somministrato come integratore nella loro dieta," ha detto.

    Nel 2014, uno studio dell'Università di Brock e McMaster University in Ontario, ha conseguito risultati simili. In questo studio, gli scienziati hanno scoperto che il resveratrolo estratto da diversi tipi di vini rossi è riuscito a sradicare il carcinoma polmonare, arrestando la progressione della malattia.

    Per l'esperimento i topi sono stati nutriti da Sclafani con una sostanza cancerogena, dopo di che ha somministrato alimenti arricchiti con resveratrolo. Il risultato è che coloro che consumano resveratrolo avevano una minore incidenza a contrarre la malattia e a sviluppare lesioni.

    "Crediamo che il resveratrolo potrà essere usato a prevenire il cancro in quei soggetti che sono ad alto rischio, come fumatori ed i forti bevitori e che più spesso si ammalano di cancro orale", ha detto Sclafani. "Vogliamo condurre una sperimentazione clinica sui pazienti con cancro orale che sono stati già trattati con radiazioni e chemioterapia convenzionale, in modo da prevenire le ricadute che in genere si manifestano per il 30 per cento dei soggetti."

    “Vini in Vigna”

    “Vini in Vigna”: per aziende e buyer l’appuntamento è alla Vigna di Leonardo
    L'iniziativa nell’ambito delle iniziative di Confagricoltura per EXPO. Incontri B2B e degustazioni

    Nel suggestivo scenario della Vigna di Leonardo - Casa degli Atellani, il 5 settembre trentadue aziende vitivinicole di Confagricoltura incontreranno una ventina di buyer provenienti da Stati Uniti, Russia, Corea del Sud, India e Singapore.

    "Vini in Vigna" è il nome dell'appuntamento che prevede incontri B2B e degustazioni. Dopo il precedente evento con i buyer canadesi, Confagricoltura ha creato una nuova opportunità per le aziende di promuovere i propri prodotti in un contesto internazionale e in una location straordinariamente significativa.

    L’appuntamento infatti si svolgerà nella splendida Casa degli Atellani, a Milano, all’interno della quale si trovava la Vigna di Leonardo il cui vitigno, grazie a recenti studi, è stato individuato e ripiantato nel luogo originario.

    Nell'incontro previsti i seminari di approfondimento sul tema dei nuovi social come strumento di promozione per il settore vitivinicolo. Con infine, per imprese e buyer, una visita all'EXPO nella giornata successiva agli incontri BetoBe.


    Per informazioni ci si può rivolgere al team EXPO…anch’io: expoanchio@confagricoltura.it; 06/6852 251-359.

    Calici di Stelle 2015

    In cento piazze delle Città del Vino arriva Calici di Stelle
    Vino, arte, musica, la più grande festa dell'estate sta per cominciare. Fino al 10 agosto

    Torna “Calici di Stelle”, manifestazione che culminerà la notte di San Lorenzo, con la magia delle stelle cadenti; pretesto quanto mai affascinante per organizzare degustazioni di vino e incontri in luoghi aperti, nelle piazze e nei borghi, nei centri storici delle Città del Vino e nelle aziende vitivinicole. 

    L'evento, organizzato con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Città del Vino, dal Movimento Turismo del Vino, valorizza il rapporto “vino-territorio”, “vino-cultura”, “vino-turismo” e “vino-accoglienza”.

    Gli appuntamenti? Per l’edizione 2015 sono coinvolte 134 Città del Vino italiane, da nord a sud, in tutte le Regioni. Tra le principali novità c’è l’esordio di Venezia, dove per la prima volta Calici di Stelle approda sulle rive del Canal Grande e nel giardino del Casinò di Ca' Vendramin Calergi (il 31 luglio). In Sicilia l’osservazione delle stelle e le degustazioni di vino si svolgeranno in uno scenario unico al mondo, quello dell’Etna, tra Zafferana Etnea, Piedimonte Etneo e Castiglione di Sicilia. In Toscana saranno ben 28 le piazze delle Città del Vino pronte ad accogliere, come ogni anno, migliaia di enoturisti con degustazioni, prodotti tipici, musica, spettacoli teatrali, danza e osservazione delle stelle con i telescopi degli Astrofili Italiani. 

    Il programma ricco di appuntamenti è pubblicato sull’home page del sito di Città del Vino, suddiviso per Regioni www.cittadelvino.it

    L’evento estivo più atteso dagli enoturisti e dagli amanti del vino quest’anno sarà dedicato in particolare alla musica, arte che richiama alla memoria i brani italiani più famosi dove il vino è protagonista.

    In molte piazze non mancherà l’osservazione guidata delle stelle attraverso i telescopi dell’Unione Astrofili Italiana - (UAI), www.uai.it - calicidistelle@uai.it - che rinnova la propria collaborazione a questo evento inserendolo nel calendario delle “astro iniziative” promosse in abbinamento a “Le notti delle stelle”. 

    Confermato il premio “La stella di Federica” dedicato alle immagini che meglio valorizzano la relazione fra la festa di Calici di Stelle e l’ambiente circostante. Il premio consiste in una bottiglia magnum “Il Taglio per l’Unità” frutto di un blend ottenuto dall’unione di vitigni autoctoni selezionati per conto di Città del Vino dall’enologo Roberto Cipresso in rappresentanza di tutte le Regioni. 

    giovedì 30 luglio 2015

    Cannabis Terapeutica di Stato

    CANNABIS: LAVORO PER 10MILA DA PRIMO RACCOLTO DI STATO
    Sarà destinata a fini terapeutici e potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un thè

    Il primo raccolto della “cannabis di stato” a fini terapeutici conferma una grande opportunità per il Made in Italy, poiché la coltivazione, la trasformazione e il commercio della cannabis a scopo terapeutico, per soddisfare i bisogni dei pazienti in Italia e all’estero, può generare da subito un business di 1,4 miliardi e garantire almeno 10mila posti di lavoro dai campi al flacone. 

    E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i risultati sorprendentemente positivi del primo raccolto di cannabis terapeutica “di Stato”, prodotta nello stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, incaricato per la prima volta dai ministeri della Salute e della Difesa lo scorso anno di dare vita a una coltivazione di piante di marijuana destinato all'uso terapeutico, soprattutto per contrastare il dolore nei malati terminali. 

    Il fatto che nel primo con il raccolto di 80 piante si sia riusciti a ottenere 130 grammi di principio attivo contro i 30 grammi delle normali coltivazioni è la dimostrazione dello stato avanzato della ricerca in Italia. Si tratta del risultato della firma del protocollo lo scorso anno per l'avvio della produzione di cannabis terapeutica che risponde ai bisogni di pazienti con patologie gravi come Sla, la sindrome di Tourette, l’Alzheimer, il Parkinson e diversi tipi di sclerosi come la sclerosi multipla, contro le quali farmaci con il principio attivo della cannabis si sono dimostrati utili. 

     La cannabis ottenuta una volta ricevute le autorizzazioni, potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un thè ma non si esclude che vengano preparati farmaci con principio attivo della cannabis. Secondo lo studio della Coldiretti solo utilizzando gli spazi già disponibili nelle serre abbandonate o dismesse a causa della crisi nell’ortofloricoltura, la campagna italiana può mettere a disposizione da subito mille ettari di terreno in coltura protetta. 

    Si tratta di ambienti al chiuso dove più facilmente possono essere effettuate le procedure di controllo da parte dell’autorità preposte per evitare il rischio di abusi. Il calcolo per difetto tiene conto della disponibilità di circa 1000 ettari di terreno, della produzione di sostanza secca di infiorescenze e foglie sommitali, del numero di cicli di coltivazione possibili all’anno e della resa in principio attivo che, secondo il Ministero della Sanità, viene attualmente importato con un costo di circa 15 euro al grammo. 

    Una opportunità che va attentamente valutata per uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera italiana al 100 per cento che unisce l’agricoltura all’industria farmaceutica. Una prima sperimentazione che potrebbe aprire potenzialità enormi se si dovesse decidere di estendere la produzione in campo aperto nei terreni adatti: negli anni 40 con ben 100mila gli ettari coltivati l’Italia era il secondo produttore mondiale della cannabis sativa, che dal punto di vista botanico è simile alla varietà indica utilizzata a fini terapeutici. 

    “L’agricoltura italiana è oggi pronta a recepire le disposizioni emanate dal Governo e a collaborare per la creazione di una filiera controllata capace di far fronte a una precisa richiesta di prodotti per la cura delle persone affette da malattia, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “si tratta anche di un progetto innovativo che potrebbe vedere il nostro Paese all’avanguardia nel mondo”.

    LE OASI AGRICOLE IN AUTOSTRADA

    IN VIAGGIO PER LE VACANZE? NASCE LA PRIMA RETE OASI AGRICOLE IN AUTOSTRADA
    Arriva la prima rete delle oasi agricole in autostrada. Il progetto nasce da un accordo fra Coldiretti-Fai e Chef Express, la società del gruppo Cremonini per la gestione delle aree di servizio
     
    L’intesa, presentata a Milano presso il Padiglione Coldiretti a Expo dal Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e dal direttore generale di Chef Express Cristian Biasoni, prevede che nei punti di ristoro vengano organizzate delle vere e proprie oasi di prodotti alimentari che arrivano dalle aziende agricole del territorio.

    La prima fase prevede il coinvolgimento di 9 aree fra Emilia Romagna e Lazio: LA PIOPPA EST (autostrada A1, Bologna Borgo Panigale in direzione Milano), SAN MARTINO OVEST (autostrada A1 a Parma direzione Bologna), SANTERNO OVEST (autostrada A14 tra Imola e Faenza direzione Ancona), FERONIA PONTE (A1 Roma Nord), FRASCATI PONTE (A1 Roma Sud) , TREBBIA SUD (A21 Piacenza), TEVERE EST (A1 direzione nord tra Attigliano e Orvieto), FABRO EST (A1 direzione nord tra Orvieto e Fabro) e MONTEFELTRO EST (A14 direzione nord Riccione). 

    A disposizione degli automobilisti ci saranno oltre 80 tipi di prodotti: dai vini all’olio extra vergine d’oliva, dalla pasta di farro a quella all’uovo, dai biscotti alle conserve dolci e salate, oltre a salse, sott’oli, gelatine e piante aromatiche. Saranno tutti prodotti FAI, Firmati dagli agricoltori italiani, per garantire sia la qualità che la trasparenza della filiera ai viaggiatori che si fermeranno in quelle aree di servizio.

    Secondo un’analisi di Coldiretti/Ixe’ saranno circa 30 milioni gli italiani adulti che andranno in vacanza questa estate 2015, con una spesa media di 504 euro a persona, ma nel dettaglio il 33 per cento delle famiglie spenderà tra i 500 ed i mille euro a persona, il 3 per cento tra i mille ed i duemila mentre una minoranza dell’1 per cento oltre i duemila euro, con il 4 per cento che invece preferisce non rispondere. 

    Un terzo del budget delle vacanze è comunque destinato all’alimentazione e all’acquisto di souvenir enogastronomici. Quasi un italiano su tre (28 per cento) in vacanza rimane però nella propria regione di appartenenza, con ben il 6 per cento che ha scelto destinazioni più vicine rispetto allo scorso anno. In ogni caso l’82 per cento dei vacanzieri resterà in Italia anche per la spinta dei recenti fatti di cronaca oltre che per ragioni economiche.

    E tra chi va all’estero, ben il 20 per cento ha scelto un altro Paese europeo e solo una minoranza residuale Paesi extracomunitari. Si accorciano le distanze e si riducono anche i tempi con il 18 per cento dei vacanzieri che ha pianificato una durata inferiore ai tre giorni, il 27 per cento da 4 giorni ad una settimana, il 26 per cento da una a due settimane, il 13 per cento da due a tre settimane, il 6 per cento da tre a quattro settimane e il 5 per cento oltre un mese, tra quelli che hanno già deciso.

    Mostra del Libro Antico

    Libri e stampe antiche: il mondo dei collezionisti si riunisce in Umbria
    A Città di Castello (Pg) dal 4 al 6 settembre la 15esima edizione della Mostra del Libro Antico

    In mostra oltre 40 espositori, migliaia di collezionisti e appassionati in arrivo. La città umbra per tre giorni diventerà la capitale italiana del libro e della stampa antichi. Oltre alla mostra mercato, anche seminari, convegni e approfondimenti su un settore che muove un buon giro d’affari in Italia.

    Un nuovo successo annunciato quello che si prevede per la 15esima edizione della Mostra Mercato Internazionale del Libro Antico e della Stampa Antica, uno degli appuntamenti più importanti in Italia per il settore, che anche quest’anno si svolgerà a Città di Castello (Pg), nel cuore dell’Umbria, dal 4 al 6 settembre 2015.

    Sono oltre 40 gli operatori italiani ed esteri che saranno presenti in forma diretta (tra librerie antiquarie e venditori di stampe e cartografia), alcuni dei quali leader di settore a livello internazionale. In questa occasione proporranno rarità bibliografiche originali come manoscritti miniati, incunaboli, cinquecentine, libri di varie epoche rari e di pregio, fotografie, incisioni, litografie, cartografia, stampe decorative e quant’altro inerente la bibliofilia ed il collezionismo per la gioia di appassionati del settore. Anche per quest’anno alcuni espositori rimangono in lista d’attesa essendo le richieste superiori alle disponibilità di spazi a disposizione.

    La sede, di grande prestigio, è il Loggiato Gildoni, ex Logge di Palazzo Bufalini, al centro della città. All’interno saranno sistemati gli stand di ampia superficie e tali da consentire una esposizione ordinata delle proposte affascinanti. «Dalle ultime edizioni non solo le richieste di partecipazione – spiega Giancarlo Mezzetti, tra gli ideatori e coordinatore della Mostra – ma anche la crescita del livello dei partecipanti fa si che questo evento è da considerare uno dei momenti più importanti per il settore in Italia, ma anche all’estero. La presenza crescente di espositori provenienti da quasi tutte le regioni italiane e dall’estero, nonché di visitatori italiani e stranieri, ha determinato anche un arricchimento dei contenuti collaterali».

    La mostra prenderà vita già da agosto con tre appuntamenti collaterali. Il primo è rappresentato dalla mostra “L’editoria musicale e le sue peculiarità tra Città di Castello, Parigi, Vienna”. Dal 21 agosto al 6 settembre nel Palazzo Vitelli a Sant’Egidio saranno presenti alcune tipologie di edizioni musicali della prima metà del Seicento e partiture illustrate dell’ottocento francese. Tra le pubblicazioni legate a Città di Castello verrà presa in considerazione una raccolta di pezzi sacri del 1616 dedicata al vescovo Evangelista Tornioli. 

    L’evento è ideato e curato dalla Prof.ssa Biancamaria Brumana, Ordinaria di Musicologia e Storia della Musica Università degli Studi di Perugia. Altro appuntamento è rappresentato dalla mostra “Incisioni originale dal XVI al XIX secolo, Collezioni Simoni Paciaroni”, dal 21 agosto al 6 settembre all’interno del Museo di Tela Umbra. 

    La Mostra presenta circa 80 stampe originali e per la maggior parte coeve provenienti dalla loro collezione di circa seicento stampe. Nei giorni della Mostra, dal 4 al 6 settembre, dopo Firenze e Venezia, tornano a Città di Castello le Cattedre Ambulanti, corsi itineranti di aggiornamento, nati grazie alla rivista Charta, destinati a studenti universitari, collezionisti, librai, bibliotecari, ma anche a coloro che vogliono avvicinarsi al mondo della bibliofilia.

    Ricco anche il programma durante la Mostra stessa che prevede due appuntamenti di approfondimento, uno per il sabato 5 settembre, con la conferenza e presentazione della ristampa dell’opera “De Obsidione Tifernatum“ di Roberto Orsi Riminese. Il 6 settembre, l’attesa conferenza sulla bibliofilia con la presenza di autorevoli esperti.

    Non è un caso che questa mostra da quattordici anni sia nata e si sia sviluppata a Città di Castello (Pg). Da due anni, questo evento è stato ulteriormente rivitalizzato attraverso la costituzione dell’Associazione di Palazzo Vitelli a S.Egidio che, in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e la Regione Umbria, si è posta lo scopo di sottolineare la grande tradizione nel campo grafico-cartotecnico ed editoriale di questo territorio. 

    In questa fetta d’Umbria, non lontano da Roma, Firenze, Bologna e Perugia infatti, sono presenti un Istituto di istruzione Superiore Arti Grafiche e circa 150 aziende con oltre mille dipendenti in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di settore, dalla progettazione alla realizzazione del prodotto finito. La manifestazione a sottolineare la sua importanza è sempre sostenuta da adeguata comunicazione media nei siti specializzati e culturali a diffusione nazionale.

    Il programma degli eventi e le informazioni per vivere al meglio la Mostra sono disponibili sul sito www.mostralibroantico.it

    Vinitaly 2016

    Ufficialmente aperte le iscrizioni alla 50ma edizione di Vinitaly 2016
    Al via le iscrizioni anche a Wine2Wine e a Vinitaly International

    Aree espositive al prezzo agevolato della scorsa edizione fino al 31 di agosto e insieme a Vinitaly apre le iscrizioni wine2wine, il format b2b di Veronafiere dedicato ai produttori ed alla filiera del settore vino. Definite anche le prime tappe del Vinitaly International a Shanghai, Hong Kong e in Russia.

    Dal mese di luglio sono ufficialmente aperte le iscrizioni aVinitaly 2016. Dopo il successo registrato nel 2015, con 150mila visitatori e incoming di buyer esteri da oltre 140 Paesi, quella del prossimo anno sarà un’edizione speciale, il Salone Internazionale del vino e dei distillati compie infatti 50 anni (10 - 13 aprile 2016 | www.vinitaly.com). Un traguardo importante a sottolineare il riconoscimento internazionale raggiunto dalla manifestazione e che Veronafiere-Vinitaly intende confermare con novità e investimenti mirati.

    Le cantine interessate, fino al 31 agosto, possono prenotare la propria area espositiva al prezzo agevolato della scorsa edizione.

    Con l’iscrizione a Vinitaly ogni azienda vitivinicola ha inoltre diritto ad un ingresso gratuito per partecipare alla seconda edizione di wine2wine (2 e 3 dicembre 2015 | www.wine2wine.net). É infatti già possibile iscriversi anche al forum dedicato al business del vino organizzato da Veronafiere presso il Centro congressi di viale del Lavoro. 

    Un’occasione di incontro-confronto per le aziende del comparto vino, che nel 2014 ha registrato oltre 1.000 presenze tra titolari, responsabili marketing, export manager ed altri executive aziendali e che quest’anno è pronta ad offrire una nuova finestra sulle tematiche di maggiore interesse per il business delle cantine: dagli scenari di mercato all’export, alla gestione economico-finanziaria fino alle strategie di marketing e comunicazione.

    Migliorare la conoscenza del vino italiano all’estero, semplificandone il linguaggio e unificandone l’immagine a livello internazionale: questa la tematica che collega invece le prime tappe del Vinitaly International: Shanghai Wine & Dine Festival (18 – 20 settembre 2015), Hong Kong International Wine and Spirits Fair (5 – 7 novembre 2015) e Vinitaly Russia, che anche quest’anno si terrà presso l’esclusivo Swissôtel Krasnye Holmy il prossimo 16 novembre.

    Le aziende del settore wine&spirits interessate possono trovare informazioni e modalità per iscriversi sul sito di Vinitaly International, che riserva un ingresso gratuito a wine2wine alle cantine che effettuano la prenotazione ad almeno una delle prossime tappe in programma www.vinitalyinternational.com.

    Spumanti Abruzzo Dop

    Progetto Spumanti Abruzzo Dop, i primi risultati
    La spumantizzazione come leva per la valorizzazione dei vitigni autoctoni abruzzesi

    Il progetto Spumanti Abruzzo DOP è realizzato da parte di CODICE CITRA, attraverso le sue associate e i soci vignaioli, con la partnership di C.Ri.V.E.A e dell’Università di Teramo. Dopo un lungo percorso di studi, i nuovi spumanti ABRUZZO DOP sono stati presentate alla stampa, il 20 luglio a Milano. Una grande opportunità, non solo per la vitivinicoltura abruzzese, ma anche per la promozione della regione a livello internazionale.

    Codice Citra, la più grande cooperativa vinicola abruzzese, l’Università di Teramo e il Centro di ricerca viticola ed enologica d’Abruzzo(C.Ri.V.E.A.), hanno deciso di dar vita a un progetto di ricerca e sviluppo che punta alle bollicine da vitigni autoctoni.

    Lavorando in team i tre protagonisti hanno messo insieme le rispettive competenze, per valorizzare al meglio le sinergie che ne derivano. All’Università di Teramo è affidata tutta la parte scientifica: dalla raccolta dati alla sperimentazione pura. Al C.Ri.V.E.A. compete tutta la parte inerente la tecnologia enologica. Codice Citra, infine, mette a disposizione il suo know-how costituito da una rete di agronomi ed enologi di tutte le associate

    Progetto Spumanti Abruzzo Dop punta innanzitutto alla valorizzazione della Doc Abruzzo istituita di recente, ma anche all’esaltazione di vitigni che sono in grado di esprimere potenzialità interessanti anche in versione spumante, tipologia sempre più apprezzata dai consumatori.

    Le varietà interessate sono la bianca Cococciola, l’autoctono per eccellenza d’Abruzzo, il Pecorino, oggi in grande espansione, diffuso nelle Marche meridionali, in Abruzzo e in alcune microzone dell’Umbria e del Lazio, il Montonico, poco più di 70 ettari coltivati quasi solo nel teramano, la Passerina, un vitigno molto antico originario della fascia adriatica e il Montepulciano, l’uva rossa più conosciuta in queste terre, atta a dar vita a vini dal buon invecchiamento grazie alla sua naturale acidità.

    I vigneti coinvolti nel progetto sono quelli appartenenti ai tremila soci della Cooperativa Codice Citra e sono collocati in aree molto diverse fra loro: dalla fascia litoranea alla pedemontana. Il progetto prevede che tutto venga perfettamente controllato: dalle tecniche di allevamento delle uve, alle rese, dalla potatura secca o verde alla scelta dell’epoca vendemmiale.
    In cantina si faranno sia vinificazioni in bianco, sia in rosè e si studierà la presa di spuma applicando entrambi i metodi (Martinotti, con rifermentazione in autoclave e Metodo Classico, con rifermentazione in bottiglia).

    Dopo quasi un anno di lavoro, si possono cominciare a raccogliere i primi frutti e, come è emerso lo scorso 5 luglio in un convegno a Ortona (Chieti), tutti i soggetti interessati sono ancora più convinti della validità del progetto e dell’immensa potenzialità delle uve d’Abruzzo.

    “Credo che l’ABRUZZO DOP sia come un diamante grezzo” spiega Lino Olivastri, enologo di CITRA e responsabile del progetto, “che grazie alla valorizzazione delle potenzialità autoctone dei vitigni, prenderà man mano forma verso una gemma più preziosa. La spumantizzazione è una opportunità da cogliere: i vini che otterremo contribuiranno alla promozione territoriale e della vitivinicoltura abruzzese.”

    Il progetto di spumantizzazione dei vitigni autoctoni costituisce una grande opportunità, non solo per la vitivinicoltura abruzzese, ma anche per la promozione della regione a livello internazionale.

    mercoledì 29 luglio 2015

    Vino&Ricerca


    SCOPERTE LE DIFFERENZE TRA I VITIGNI EUROPEI E QUELLI AMERICANI
    Un nuovo studio metabolomico della Fondazione Mach in evidenza sulla stampa internazionale


    Le analisi metabolomiche sono diventate uno strumento molto utile per diminuire il rischio di insuccessi nei futuri programmi di breeding della vite. Lo hanno dimostrato i ricercatori della Fondazione Mach in uno studio appena pubblicato sul Journal of Agricoltural and Food Chemistry, edito dall’American Chemical Society




    Gli esperti di San Michele all’Adige hanno comparato alcune specie di vite americana con quelle europee ed hanno analizzato un migliaio di composti, dei quali alcune centinaia non ancora noti. Con in mano questi dati sono riusciti a evidenziare le differenze tra vitigni, mettendo a disposizione dei breeders informazioni preziose per ottenere incroci di successo.

    In questo studio è stata indagata la composizione delle uve rosse di quattro specie native americane, nel confronto con un gruppo di sette vitigni europei, contenenti sia varietà a bacca bianca sia rossa, e inoltre un ulteriore gruppo composto da tre vitigni ibridi interspecifici, mantenuti in condizioni agronomiche identiche nelle collezioni ampelografiche della Fondazione Mach.

    Grazie alle analisi metabolomiche effettuate sulla buccia, sui semi e sulla polpa delle bacche mature, gli studiosi del Centro Ricerca e Innovazione sono riusciti a confrontare in profondità le caratteristiche compositive delle diverse specie. Con questa tecnica, infatti, è stato possibile studiare un numero di composti enormi in un’unica analisi, comparando anche le concentrazioni di quelli la cui presenza non era stata preventivata. Questo nuovo approccio è stato messo a punto sotto il coordinamento di Fulvio Mattivi, e realizzato da Luca Narduzzi nell’ambito del suo progetto di dottorato in Scienze Biomolecolari, coadiuvato per la parte statistica da Jan Stanstrup dell’Università di Trento. 

    Il lavoro ha permesso di evidenziare che le viti americane sono quasi completamente sprovviste di procianidine oligomere, ossia i tannini delle uve e dei vini rossi, la cui presenza nelle bucce e nei semi è essenziale perché conferisce gusto e conservabilità. Questo può spiegare le difficoltà di produzione di vini rossi di qualità quando negli incroci si ricorre a specie provenienti dal Nuovo Continente.

    I vitigni nativi del Nord America, inoltre, sono risultati essere privi di terpeni, un’importante classe di aromi. Al contrario, per la prima volta, nella buccia e nei semi di questo gruppo di vitigni americani è stata riscontrata la presenza di ben 14 composti della classe degli ellagitannini, che in precedenza erano stati osservati solamente nella Vitis rotundifolia. In questo caso si tratta di una classe di composti la cui presenza potrebbe essere desiderabile: solitamente essi non sono presenti nelle bacche delle vite europea, mentre si trovano nei vini invecchiati estratti dalle botti di rovere.

    La pubblicazione è visualizzabile qui.

    LE CENTO PAROLE DEL GUSTO

    LE CENTO PAROLE DEL GUSTO: PARTECIPA AL SONDAGGIO SU REPUBBLICA.IT
    Padiglione Italia Web Magazine e la Società Dante Alighieri presentano “Le cento parole del gusto”. Le parole simbolo della gastronomia italiana raccontate da testimoni d’eccezione sulla rivista online del Padiglione Italia magazine.padiglioneitaliaexpo2015.com

    Padiglione Italia Web Magazine, la rivista online che ha l’obiettivo di far conoscere i contenuti e le attività del Padiglione Italia e promuovere il dibattito sulle grandi questioni legate ai temi della nutrizione e del futuro del Pianeta, grazie alla collaborazione con la Società Dante Alighieri, l’ente morale che dal 1889 diffonde la lingua e la cultura italiane nel mondo e che celebrerà il suo LXXXII Congresso Internazionale a Milano in occasione di EXPO2015, si arricchisce di un nuovo progetto: “Le cento parole del gusto”. 

    Si tratta di un’opera collettiva e virtuale che raccoglie, in cento parole, altrettanti termini della gastronomia italiana. Le cento parole del gusto italiano selezionate per l'occasione, redatte da specialisti della storia della lingua e della cultura e da giovani studiosi, saranno arricchite da testimonianze d'autore: un ricordo dell'infanzia, dell'adolescenza, della giovinezza; una curiosità o un aneddoto; una riflessione sul prodotto gastronomico in sé, perché tipico della regione o della città di provenienza del testimone; un semplice commento sulle ragioni della scelta, o sui motivi d'interesse che quella parola sarà stata in grado di suscitare.

    Il progetto a cura della Società Dante Alighieri con la direzione di Massimo Arcangeli, è on line sul magazine del Padiglione Italia di Expo magazine.padiglioneitaliaexpo2015.com/it/le_100_parole_del_gusto

    “Dobbiamo cogliere l’occasione che ora si prospetta con il grande evento di EXPO 2015: parlare del nostro immenso patrimonio culturale attraverso la ricchezza dei cibi e dei vini, portando i milioni di potenziali amanti del nostro paese sparsi per il mondo non soltanto a mangiare italiano ma anche a parlare e vivere italiano. E anche noi italiani potremo così riscoprire le nostre “radici” culinarie”. È quanto afferma il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi, in merito al progetto che ha portato alla collaborazione con il magazine del Padiglione Italia di Expo.

    I testi, condividendo il tema dell’alimentazione alla base dell’Expo di Milano, faranno riferimento a piatti e prodotti simbolo della gastronomia nazionale o regionale. L’iniziativa coinvolgerà gli artisti, gli scrittori, i registi, ma anche gli imprenditori, gli intellettuali, i personaggi dello spettacolo, che avranno aderito al progetto con la loro testimonianza anche per riconfermare il ruolo, dichiara Arcangeli, di“quell'incomparabile luogo di concentrazione di varietà che è l’Italia alimentare. Perché la via maestra del meraviglioso racconto della storia culinaria del Bel Paese passa proprio per le tante denominazioni concorrenti – locali o nazionali – di frutti e di ortaggi; di pesci e molluschi; di salse e condimenti; di pani, dolci e paste alimentari; di erbe, piante, spezie e semi aromatici; di tagli di carne, e altre parti commestibili di bovini, ovini 0 volatili”.

    La raccolta completa dei testi prodotti sarà presentata il prossimo 27 settembre 2015, all’interno del Padiglione Italia di Expo 2015, nel corso dell’ultima giornata dell’82° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri.

    Non sarà necessario, però, attendere settembre per leggere i 100 racconti redazionali e le testimonianze d’autore. I vari testi verranno infatti pubblicati online, progressivamente, sul magazine del Padiglione Italia di Expo (magazine.padiglioneitaliaexpo2015.com) e sul sito e i social network della Dante.

    Artisti, scrittori, giornalisti, intellettuali, personaggi dello spettacolo, ecc., ci raccontano la loro parola del gusto, liberi di sceglierla fra le 100 che abbiamo selezionato per l’occasione o fra le moltissime altre della tradizione culinaria italiana.

    Testimoni d’ eccezione che potranno legare la parola scelta a una curiosità, una leggenda, un aneddoto; potranno volerla recuperare nella memoria, attingendo a un ricordo dell’infanzia, dell’adolescenza, della giovinezza; potranno decidere di formulare una riflessione su un certo piatto (ma anche su un prodotto, un ingrediente, una modalità di preparazione o di cottura...), magari perché tipico della regione o della città da cui provengono; potranno commentare le ragioni della loro scelta, spiegare il motivo dell’interesse che quella parola ha suscitato in loro.

    Parole da mangiare, ma anche parole di tante storie ed esperienze vissute. E, soprattutto, parole delle infinite storie ed esperienze ancora da vivere.

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    Lino Banfi
    Orecchiette e rughetta tricolore
    "Lo so! Sicuramente avrete scoperto che non solo... Leggi tutto
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    Luca Barbareschi

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    “Tra i vari alimenti proposti scelgo la mozzar... Leggi tutto
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    Edoardo Bennato

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    “Zia Titina è la number one nel cucinare i tr... Leggi tutto
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    Osvaldo Bevilacqua

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    “Per lavoro viaggio molto. Con Sereno Vari... Leggi tutto
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    Tania Cagnotto

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    “I piatti che riesco a preparare autonomamente... Leggi tutto
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    Luisa Corna

    Strudel
    “Non avevo ancora compiuto 18 anni quando comi... Leggi tutto
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    Carla Fracci

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    “Sono di Milano e amo molto i piatti della tra... Leggi tutto
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    Olivia Magnani

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    Reinhold Messner

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    Federica Peluffo

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    “Amo mangiare e far conoscere, ogni volta che ... Leggi tutto
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    Marcello Veneziani

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    Il sospiro è il dolce antico del mio paese natale, Bisceglie. Già il nome, ... Leggi tutto
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    Bruno Vespa

    Maccheroni alla chitarra
    “Il piatto della mia infanzia, della mia giovi... Leggi tutto

    Streetfood Tour

    Streetfood Rimini, la “tendina” torna a Marina Centro
    Dal 31 luglio al 2 agosto Streetfood sarà a Rimini nella centralissima Piazza Kennedy

    Lo Streetfood Tour fa la sua ennesima tappa in Romagna, in uno dei posti simbolo della vacanza italiana. In tre giorni oltre 50 cibi di strada, musica e spettacoli in collaborazione con Associazione Commercianti Marina Centro.

    Diciannovesima tappa annuale per il tour del Cibo di strada promosso dall’associazione nazionale Streetfood. Prossima tappa Rimini con l’Associazione Commercianti di Marina Centro, dove in Piazza Kennedy, da venerdì 31 luglio a domenica 2 agosto lo Streetfood Village animerà la movida della cittadina per eccellenza delle vacanze estive di giovani e appassionati di mare e divertimento. In tre giorni sono attese decine di migliaia di persone per assaggiare il miglio cibo di strada italiano, l’unico certificato in qualità e tradizione dall’unica e prima associazione nazionale che tutela e promuove questo settore, ormai sempre più apprezzato dai consumatori.

    «Cibo di strada ormai non vuole più dire soltanto mangiare qualcosa – spiega Massimiliano Ricciarini, presidente e fondatore di Streetfood – è molto di più: a partire dal divertimento che può portare grazie al fatto non solo di trovarsi nelle principali piazze delle città italiane, ma anche grazie alla musica, agli spettacoli e alle atmosfere di benessere e spensieratezza che si generano in questi appuntamenti». Dalle 17 del venerdì e dalle 11 di mattina del sabato e della domenica, fino a notte inoltrata lo Streetfood Village sarà aperto a tutti gli “streetfoodies” che passeranno da Rimini. Saranno presenti nei gazebi di Streetfood oltre 50 specialità da tutta Italia e dal mondo per far degustare alle migliaia di persone previste i cibi di strada più tradizionali e genuini (vedi allegato). Ce ne sarà per tutti i gusti. Novità: cibo di strada etiope tra gli stranieri.

    L’associazione nazionale Streetfood infatti, nata nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto “riassume in un cartoccio” storia e tradizioni di ogni regione d’Italia da scoprire e gustare con le mani. Nel 2015 lo Streetfood Tour ha già segnato 19 tappe in altrettante città d’Italia dimostrando come il cibo di strada è e deve essere integrato con la cultura e con la vita della città. Oltre un milione di “streetfoodies” in questi appuntamenti (con una media di 50 mila presenze a evento). Sono tutti appassionati di buona cucina, di tradizione. Cercano nel cibo di strada non solo un pasto, ma emozioni e racconti dei territori da cui queste cucine così particolari provengono. Il merito di Streetfood è stato quello di garantire al consumatore prodotti certificati nella qualità e nella storia e riconoscibili con il marchio “Artigiani del gusto”.


    MENU CIBI DI STRADA
    Streetfood Village a Rimini


    La tradizione
    Sicilia - pane e panelle, pane ca’ meusa, arancine, cannoli e cassatine.
    Lazio - Fritto di pesce
    Marche - Olive e fritto misto di Ascoli
    Puglia - Bombette, panzerotti e puccia con il polpo, focaccia barese e
    panini gourmet su food truck
    Toscana - Tortelli di patate tradizionali casentinesi (Ar) e fritti.
    Hamburger di Chianina Igp certificato
    Romagna - Piada romagnola e cassoni
    Abruzzo - Arrosticini di pecora
    Veneto - Pastin Hamburger delle dolomiti di Belluno e wurstel
    artigianali.
    Campania - Patata tornado e pasticceria napoletana

    Tra gli stranieri:
    Argentina – carne di angus alla griglia e choripan
    Grecia – Souvlaki e Gyros Pita
    Marocco - Cous Cous e Tajine
    Spagna - Paella e tacos con sangria
    Etiopia - sambussa, felafel, kategnà e altre ricette tipiche

    Bevande:
    birra artigianale friulana e toscana a marchio Streetfood®
    Cocktail di lime e frutta fresca serviti da foodtruck a forma di lime

    Expo 2015: La Mozzarella di Bufala Campana

    MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP: DA EXPO UN CORO UNANIME DI CONSENSI
    Il Consorzio protagonista di diverse iniziative nell’ambito dell' Esposizione Universale. Dalla Società Geografica Italiana al gruppo animalista “Vier Pfoten”, dal DQA ad Aimo e Nadia Moroni, un plauso al più importante prodotto alimentare del Centro – Sud
    La Mozzarella di Bufala Campana DOP è un alimento controllato e sicuro. E’ questo il messaggio lanciato all’Expo, in occasione della giornata organizzata da Ara Campania e DQA(Dipartimento Qualità Agroalimentare). Un’importante occasione che ha offerto l’opportunità di illustrare i risultati del progetto Benenir e di presentare interessanti progetti di ricerca in corso che hanno lo scopo di valorizzare il lavoro di centinaia di allevatori


    Tra gli interventi più significativi che hanno caratterizzato la giornata di studio va senza dubbio citato quello dell’austriaca Hanna Zedlacher, rappresentante del gruppo animalista “Vier Pfoten”, meglio conosciuto internazionalmente come “Four Paws” ed in Italia come “Quattro Zampe”. Ricordiamo che negli scorsi mesi tale organizzazione aveva diffuso in rete un video che poneva forti dubbi sul comportamento degli allevatori bufalini nell’ambito del benessere degli animali. Ma la stessa Zedlacher si è detta favorevolmente colpita dai numerosi e concreti progetti in corso atti al miglioramento del wellness della popolazione bufalina, evidenziando la collaborazione fornita dal Consorzio e il coinvolgimento attivo degli allevatori. Un lavoro sinergico che, a giudizio di “Vier Pfoten” dovrebbe portare in tempi ragionevoli alla risoluzione dei problemi evidenziati dalla Associazione stessa.

    Quasi in contemporanea la Mozzarella di Bufala Campana DOP è stata al centro anche dell’interessante iniziativa proposta dalla Società Geografica Italiana. L’importante istituzione sta infatti presentando a Expo una serie di incontri che vedono alcuni dei principali prodotti del paniere agroalimentare italiano visti come fulcro del proprio territorio di provenienza. Un percorso non solo geografico ma anche storico, ambientale ed economico, il tutto supportato da video e da un volume che raccoglie gli studi della Società Geografica italiana.

    All’incontro, oltre ai vertici della SGI, hanno partecipato Barbara Guerra, organizzatrice de Le Strade della Mozzarella, uno dei principali Congressi gastronomici in Europa, perfetto esempio di fusione tra un prodotto e il suo territorio. Molto apprezzato l’intervento di Aimo Moroni, accompagnato dalla moglie Nadia con la quale anni fa ha dato vita a “Il Luogo di Aimo e Nadia”, locale di riferimento per tutti coloro che amano la gastronomia e la cucina nelle loro più alte espressioni. “L’Italia è un Paese meraviglioso dove ogni territorio esprime prodotti straordinari - ha ricordato il Maestro - invito pertanto i giovani colleghi a farsi sempre fieri portavoce di questa nostra ricchezza”.

    “Per il nostro prodotto - sottolinea Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP – questi incontri in un contesto internazionale come Expo rappresentano non solo un’opportunità di visibilità e divulgazione ma anche motivo di vanto, considerata la caratura dei partner coinvolti. In questi giorni siamo presenti anche con una serie di performances dei nostri casari negli spazi Slow Food e fa immenso piacere toccare con mano l’entusiasmo che il nostro prodotto suscita presso i consumatori di tutto il mondo”.