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“GREEN ECONOMY IN THE EUREGIO”

ALOIS LAGEDER TRA I PIONIERI DELLA SOSTENIBILTÀ AL “GREEN ECONOMY IN THE EUREGIO”, EXPO 2015
L'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino ha scelto il vignaiolo di Magrè come portavoce dello sviluppo economico duraturo e sostenibile dell’Alto Adige

Alois Lageder, figura di riferimento nell’evoluzione qualitativa enologica dell’Alto Adige, ha partecipato ieri 14 luglio 2015 al “Green Economy in The Euregio”, una delle sette giornate che proprio la comunità dell’area transfrontaliera ha organizzato a Expo 2015 (Settimana dell’Euregio), padiglione dell’Alto Adige, per presentare a livello internazionale l’eccellenza delle aree alpine.

L’evento è stato aperto da una conferenza incentrata sull’economia sostenibile di Tirolo, Alto Adige e Trentino, moderata dal Segretario Generale del GECT Euregio, Matthias Fink, che durante le presentazioni ha definito Alois Lageder, “uno dei pionieri della cultura sostenibile in Alto Adige”.

Proprio per questo motivo il produttore altoatesino (Magrè, Bolzano) è stato scelto come Testimonial della sostenibilità per l’Alto Adige, al fianco di due figure di spicco per il Tirolo e il Trentino, quali rispettivamente Heinz Gstir (della cooperativa tirolese “Bio vom Berg”) e Diego Coller (di Astro, Trote del Trentino).

I tre “Campioni del Green” hanno parlato al pubblico delle rispettive aree geografiche in termini di sostenibilità ecologica, sociale, ma soprattutto economica - in conformità con il tema della giornata - intesa come il “comune denominatore” della regione alpina, un’area, come sostiene Alois Lageder, favorita “da un fascino e una bellezza unici nel loro genere, molto apprezzati. Un’attrazione dovuta probabilmente alla natura incontaminata che ci circonda, tratto distintivo di una regione in cui l’uomo, per coltivare, ha ‘rubato’ poco all’integrità della natura. Questo è il nostro valore aggiunto, che dobbiamo difendere e comunicare”.

Quinta generazione di un’azienda che vanta una tradizione nel vino di oltre 150 anni, Alois Lageder è oggi sinonimo di qualità ed eccellenza nell’ambito della viticoltura biologico-dinamica, ma anche di una filosofia aziendale ispirata a un approccio olistico e sostenibile. Ieri, parlando agli ospiti di biodinamica, il vignaiolo ha sottolineato l’esigenza di tornare a una coltivazione “primordiale” – ovvero che rispetti i cicli naturali e la biosfera - e l’importanza della biodiversità, “integrando il più possibile specie vegetali e animali, per creare condizioni sempre più simili a quelle naturali, che rinforzino il vigneto in via preventiva e che permettano di avere piante e uve sane ed equilibrate, che a loro volta daranno un ‘prodotto finito’ bello, bilanciato e di grande bevibilità”.

Questo orientamento è strettamente legato all’evoluzione qualitativa dei prodotti, e di conseguenza a una logica di sviluppo economico per l’Alto Adige, il Trentino e il Tirolo. “A mio avviso – conclude Alois Lageder - possiamo parlare di un trend ben definito, ovvero l’uomo che è in cerca della natura incontaminata, della sua purezza intrinseca, e ricerca quindi con essa un rapporto di rispetto e tutela. Riuscire a soddisfare questo desiderio sta diventando paradossalmente sempre più complicato, per questo suggerisco di coltivare la terra della nostra regione con metodi ecologici. Questo approccio alla coltivazione diventerebbe senz’altro un punto di forza e la chiave di successo per l’Alto Adige, una caratteristica distintiva che garantirebbe grandi vantaggi nel settore turistico e nell’economia in generale”.

A chiusura dei lavori, stampa e visitatori presenti hanno potuto degustare le ultime annate di quattro vini top seller dell’azienda vinicola di Magrè, provenienti dall’assortimento Selezione Terroir:

  • 2013 AM SAND Gewürztraminer
  • 2012 CONUS Lagrein ‘Riserva’
  • 2013 GAUN Chardonnay
  • 2012 MIMUÈT Pinot Noir ‘Riserva’

A proposito di Alois Lageder
Sin dal 1823, la vitivinicoltura è parte integrante della storia della famiglia Alois Lageder. Giunta alla quinta generazione con l’attuale proprietario Alois Lageder, la tenuta, con sede a Magrè in provincia di Bolzano, si distingue per la filosofia ispirata all’approccio olistico e sostenibile e per la capacità di fondere sapientemente tradizione ed innovazione. Circa 50 ettari di vigneti di proprietà vengono lavorati secondo i principi più stretti della coltivazione biologico-dinamica.

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