Passa ai contenuti principali

Vino&Marketing

Vino&Marketing: "Visual Engagement". La forza di una bella etichetta: far vendere più vino  
La recente indagine della Real Picture Research. Bruno Laeng, psicologo dell'Università di Oslo e l'uso della psicologia cognitiva.  David Schuemann: “99 Bottles of Wine: The Making of Contemporary Wine Label”


Quante cose una semplice immagine ci può comunicare. Nel settore dei consumi  il vino detiene già di per sé una grande valenza iconica in cui l'etichetta viene ad esserne parte integrante. Un ruolo determinante che serve a focalizzare velocemente l’attenzione del consumatore. Un determinato colore o l'effetto intrigante di una scritta, possono in qualche modo influenzare la scelta del consumatore, arrivando anche a modificarne il sapore.  

I consumatori di vino si potrebbero suddividere in due categorie, quelli bene informati, cioè che sanno tutto sul vino (produttore, vitigno, zona di produzione, qualità, etc.), e quelli che praticamente non sanno nulla o poco. Si può facilmente osservare che è la seconda categoria quella più numerosa con quasi il 90% dei consumatori di vino. Ed è proprio in questa categoria che l’etichetta svolgerà la sua funzione di persuasione.

Una pura e semplice verità: l'acquisto di una bottiglia di vino, per la maggior parte di noi, si basa sulla reazione immediata che si ha mentre osserviamo l'etichetta. "1,5 secondi, questo il tempo necessario affinché il consumatore attui una scelta d'acquisto", spiega John Lawlor, co-fondatore della Real Picture Research, una società di ricerca di "Visual Engagement". Lawlor ed il suo socio-fondatore, Don White, sono impegnati in una ricerca sull'impatto visivo delle etichette di vino. "Al momento dell'acquisto l'unica vera informazione che il consumatore ha a disposizione è l'etichetta, ed è proprio in quel secondo e mezzo che potrà trarre molte conclusioni, sia positive che negative.

L'indagine della Real Picture Research, su un test di 81 bottiglie, ha così dimostrato che un etichetta vincente deve avere, un immagine accattivante portandoci a pensare ad un vino costoso, ed un buon rapporto prezzo qualità, è infatti questa semplice combinazione che farà vendere più vino.

Secondo Bruno Laeng, psicologo dell'Università di Oslo, nell’ambito di un seminario sul marketing del vino, svoltosi alla Fondazione Edmund Mach, la scelta di una bottiglia è fortemente condizionata dalla grafica dell'etichetta ma anche molto meno dalle informazioni che la stessa etichetta contiene. Evidenziando che il consumatore è disposto a pagare di più a favore di una maggiore estetica della bottiglia.

L’etichetta è il volto del vino e la scelta di una bottiglia non è fatta con il palato, bensì con lo sguardo. Un particolare interessante è che quella che osserviamo di più è la parte sinistra della bottiglia, come accade anche quando osserviamo un volto umano. Inoltre, le fissazioni oculari sull'immagine grafica e il nome del vino costituiscono più della metà del tempo di osservazione. Attraverso la tecnica di studio dei movimenti oculari - ha spiegato Bruno Laeng - possiamo fare una analisi accurata di ciò che cattura l’attenzione offrendo così, nuovi strumenti di ricerca per il mondo del vino.

L'intervento di Laeng presenta uno studio il cui obiettivo è quello di chiarire, con l’uso di metodi e procedure della psicologia cognitiva, cosa determina il “successo” (estetico o commerciale) di una etichetta da vino. La comprensione di quali elementi visivi determinano l’abilità di una particolare etichetta di attrarre l’attenzione, comunicare informazione relative al vino, e guidare la decisione d'acquisto. Una ricerca che si avvale del metodo chiamato “eye-tracking”, cioè la registrazione di tracciati oculari e risposte pupillari. Tale metodo potrebbe potenzialmente migliorare il processo stesso di sviluppo creativo del prodotto design e la selezione delle etichette più efficaci.

“99 Bottles of Wine: The Making of Contemporary Wine Label” è un libro dello statunitense David Schuemann dell’agenzia CF Napa Valley, dove si sostiene che in generale, la gente associa il minimalismo con i sapori vintage d’eccellenza. I vini più costosi tendono ad avere loghi semplici su fondo bianco o crema, con magari un accenno d’oro. Ma d’altra parte, gli esperti di vino ritengono queste etichette più “cheap” delle altre. Il designer, attraverso l'etichetta, vuole sempre far apparire il vino più costoso di almeno una decina di dollari. Si aggiungono lamine dorate, rilievi, texture, terze dimensioni, per dare un effetto tattile all'etichetta. E così gli enofili meno esperti, che stanno ancora sperimentando con il vino, sono convinti che la bottiglia debba “saltar fuori” dallo scaffale.

Una lamina rossa comunica frutti rossi, una verde o gialla dice che all'interno ci sono sapori tropicali. Alcune ricerche sui consumatori hanno dimostrato che lo stesso vino, versato da bottiglie con etichette diverse, dà diversi risultati. Migliore è l’etichetta, migliore sembra il gusto del vino all'interno.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...