venerdì 30 novembre 2018

Mercato del vino, Deloitte: l'Italia è il paese più competitivo del mondo

L'analisi di Deloitte per conto di FranceAgriMer, ha messo in evidenza l'Italia come Paese più competitivo del mondo. La ricerca presentata lo scorso novembre a Vinitech.




Lo studio a cura di Deloitte, una delle più grandi aziende di servizi di consulenza e revisione del mondo, ha preso in considerazione tredici paesi produttori di vino utilizzando 70 indicatori suddivisi in sei temi diversi da Deloitte per conto di FranceAgriMer per produrre una panoramica della concorrenza nel mercato mondiale del vino nel 2017.

Basando la sua ricerca sulle statistiche 2016, l'azienda ha presentato la sua 20a analisi macroeconomica. Sebbene la metodologia della versione 2017 sia cambiata, la classifica è praticamente la stessa, posizionando l'Italia al primo posto con un totale di 659 punti, seguita da vicino dalla Francia con un punteggio di 653. Al terzo posto la Spagna che, con 602 punti, scala la classifica dopo essere scesa al 5° posto nel 2016.

I tre paesi europei e i principali produttori mondiali sono sfidati da tre paesi dell'emisfero meridionale: Australia, Cile e Stati Uniti (rispettivamente terzo, quarto e quinto). Per il resto della classifica, FranceAgriMer mette in evidenza due paesi: la Cina, che ha uno dei più grandi vigneti del mondo, e la Germania, che è salita di tre posizioni rispetto alla classifica del 2016.

Il nostro Paese mantiene la sua posizione di leadership a livello mondiale grazie alla produttività dei vigneti, in particolare quelli del Prosecco. Altri fattori considerati sono l'ampiezza della gamma di vini in termini di categorie di prodotto, il packaging, i servizi e l'adattamento dei profili del prodotto per soddisfare la domanda. Inoltre, le vendite sono sostenute da una significativa quota di mercato delle esportazioni - pari al 40% della produzione - e da una ripresa dei consumi interni. Infine, l'adattamento al marketing e al packaging è considerato molto dinamico e come evidenziato da FranceAgriMer, i prezzi competitivi.

Lo studio mostra però alcuni punti deboli, vale a dire la dipendenza dell'Italia da tre mercati principali (Stati Uniti, Germania e Regno Unito), i suoi bassi margini di vendita e le dimensioni delle sue PMI, troppo piccole per essere realizzate in determinati mercati di esportazione.

giovedì 29 novembre 2018

Mercato mondiale del vino: le tendenze nascono nelle grandi città

Le tendenze del mercato mondiale del vino sono trainate dai grandi agglomerati urbani. In uno studio emerge la Francia con Parigi prima in classifica. In Italia Milano al quarto posto.




In vista della prima edizione nella capitale francese, Wine Paris, grande evento inedito nato dall’unione di Vinisud, fiera mondiale dei vini meridionali e VinoVision Paris, salone internazionale dei vini settentrionali, ha commissionato uno studio sul consumo e la distribuzione del vino nei grandi agglomerati urbani a livello mondiale con il supporto del JFL Conseil/XJ Conseil, analyses et décisions. Nella classifica, oltre a Milano, emerge anche la posizione di Roma che si piazza all’ottavo posto.

Lo studio ha messo in risalto che una grande fetta di mercato e di consumo si concentra nelle grandi città. In totale, il 54,9% della popolazione mondiale vive in città, una percentuale che tende a crescere nei principali paesi consumatori di vino: l’83 % degli inglesi, l’82 % degli americani, l’80 % dei francesi, l’80 % degli spagnoli e il 77 % dei tedeschi vivono, comprano e consumano il loro vino in città.

Con un consumo di vino equivalente a 5,3 milioni di ettolitri nel 2017, equivalente a 709 milioni di bottiglie, l’agglomerazione di Parigi precede la conurbazione della Ruhr (Essen, Dortmund, Duisbourg), in Germania, il cui consumo lo stesso anno è stato di 4 milioni di ettolitri (537 milioni di bottiglie). Sul podio, al terzo posto, si piazza Buonos Aires con 3,6 milioni di hl.

Seguono Milano (3,3 milioni di hl) e Londra (2,95 milioni di hl), rispettivamente in quarta e quinta posizione. La classifica prosegue poi con New York (2,8 milioni di hl), Los Angeles (2,2 milioni di hl), Roma (1,7 milioni di hl), Berlino (1,95 milioni di hl) e Tokyo (1,2 milioni di hl), unica città asiatica di questo ranking. Interessante notare il fatto che l’Italia ha ben 2 città presenti all’interno di questa classifica che conta appena 10 posizioni.

Consumatori, opinion leader e distributori scandiscono tempo e tendenze. New York, Parigi e Londra annoverano numerosi punti di distribuzione on e off-trade, rispettivamente 38.900, 23.750, 17.500, mentre solo 13.350 nella Ruhr. Se rapportato alla popolazione, questo dato fa di Parigi l’area di distribuzione più densa al mondo.

La posizione leader della capitale francese è animata da una rete importante di opinion leader (20.000 hotel e ristoranti, wine bar, caffé, 1.100 enoteche, 1.990 grossisiti, 142 stellati della Guida Michelin…). Parigi offre ai consumatori francesi così come ai milioni di turisti e uomini d’affari internazionali che accoglie (33,8 milioni nel 2017) una vetrina eccezionale per i grandi vini, con una diversità ineguagliabile di territori e produzioni.

I grandi agglomerati urbani, con in testa Parigi, sono inoltre il luogo dove nascono le tendenze e le mode relative al consumo. La domanda di vini naturali, di vini bio o l’interesse per il vino rosato sono fenomeni il cui inizio può essere tracciato proprio a Parigi.

Wine Paris è il primo grande evento internazionale rivolto ai professionisti del vino a Parigi e avrà luogo dall’11 al 13 Febbraio 2019 all’Expo Porte de Versailles, Parigi. 2.000 espositori, 25.000 visitatori, di cui il 35% internazionali. Un’opportunità per degustare le nuove annate, condividere esperienze, fare nuove scoperte e osservare le tendenze internazionali.

Musei in Musica, il 1 dicembre al via la 10° edizione. Spazi espositivi e culturali aperti dalle 20.00 alle 02.00

Mostre, concerti e spettacoli dal vivo con ingresso a 1 euro o completamente gratuito per i possessori della MIC nei Musei civici.




Sabato 1 dicembre 2018 torna nella Capitale “Musei in Musica”. Cittadini e visitatori, acquistando il biglietto d’ingresso di 1 euro, potranno visitare i Musei Civici straordinariamente aperti di sera, dalle 20.00 alle 02.00, e usufruire di un ricco programma di mostre, concerti e spettacoli dal vivo, selezionati con l’avviso pubblico “Musei in Musica 2018” diffuso da Zètema Progetto Cultura.

L’ingresso ai musei civici sarà completamente gratuito per i possessori della MIC card (mentre negli spazi dove previsto sarà ad un euro). La decima edizione della manifestazione, che vedrà quest’anno esibirsi circa 140 artisti con 100 performance, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata da Zètema Progetto Cultura.

La serata vedrà la partecipazione anche di altri importanti spazi espositivi e culturali, università e istituzioni culturali straniere - come per esempio il Museo archeologico e museo Aristaios dell’Auditorium Parco della Musica, il Palazzo delle Esposizioni, il Macro Asilo, il Polo museale de La Sapienza Università di Roma, il monumento a Vittorio Emanuele II e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo in collaborazione con il MIBAC, il Museo Ebraico di Roma, l’Accademia di Francia a Villa Medici - che, per l’occasione, apriranno straordinariamente al pubblico le proprie sedi in orari serali con mostre ed eventi.

Si potrà condividere la propria esperienza su Facebook e Twitter e partecipare al contest fotografico su Instagram utilizzando l’hashtag #MUSica18 e menzionando i @museiincomuneroma e @culturaaroma. I tre autori delle foto più belle, votate dalla nostra community della pagina Facebook della Notte dei Musei, saranno premiati con tre biglietti per L’Ara Com’era, la visita immersiva e multisensoriale al Museo dell’Ara Pacis. Per partecipare è sufficiente condividere, fino alla mezzanotte del 2 dicembre, una foto scattata a uno degli spettacoli della manifestazione indicando luogo ed evento, hashtag #MUSica18 e la menzione @museiincomuneroma. A partire dal 3 dicembre le foto che rispetteranno i requisiti richiesti saranno pubblicate in una gallery sulla pagina Facebook di Musei in Musica, pronte per essere votate. Non sono considerate valide le stories su Instagram.

GLI EVENTI E LE MOSTRE IN PROGRAMMA NEI MUSEI CIVICI

I MUSEI CAPITOLINI ospiteranno nell’Esedra del Marco Aurelio lo spettacolo Il ponte del dialogo con il polistrumentista Stefano Saletti, la cantante turco italiana Yasemin Sannino, e i musicisti Gabriele Coen, Marco Loddo e Giovanni Lo Cascio, per un viaggio tra i generi e le sonorità del mediterraneo che porterà dal Sud Italia fino alla Turchia. All’interno della Pinacoteca, nella Sala Pietro da Cortona, andrà in scena invece lo Stabat Mater di Pergolesi, a cura del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, eseguito dal soprano Goar Faradzhian e dal contralto Sara Tiburzi con l’accompagnamento musicale di Melody Raquel Quinteros, Toki Takahashi, Camila Sànchez Quiroga, Louis Batista e Mauro Tedesco mentre nel Salone di Palazzo Nuovo prenderà forma il concerto Occhi chiusi in mare aperto dell’ensamble vocale composto da Gabriele d’Angelo, Ludovico Versino, Francesca Cireddu, Chiara Meschini e Daniele d’Alberti che proporranno un viaggio tra la musica indie italiana e internazionale, le hit del pop mondiale e i capolavori del soul.

La SALA DELLA PROTOMOTECA, in Piazza del Campidoglio, ospiterà invece le composizioni in chiave bossa nova, jazz, folk, rock e pop del cantautore Nuno Fonsé nel concerto dal titolo Detras del Mar – Nuno Fonsé, a cura dell’Ambasciata del Nicaragua (ingresso gratuito).

All’interno dei MERCATI DI TRAIANO – MUSEO DEI FORI IMPERIALI la cantante musicista angolana Tasha Rodrigues accompagnerà i visitatori in un viaggio musicale dal titolo Agora Cross, interpretando canzoni di famose artiste africane e brasiliane e canzoni d’autore italiane. Nella seconda parte live elettronico di Sergio Sorrentino su videoproiezioni di Monica Pirone.

La CENTRALE MONTEMARTINI sarà invece la location delle performance Onn Frame e About Live Cinema. Durante la serata l’arte si metterà in connessione con la tecnologia attraverso un duplice percorso: nella Sala Macchine prenderà vita ONN, una performance audiovisiva di Live Cinema in continua evoluzione mentre nella Sala del Treno di Pio IX ci saranno screenings con interviste, anteprime e backstage di alcuni dei migliori artisti che interpretano il live cinema perfomance. Il MUSEO DI ROMA, invece, ospiterà nel Salone d’Onore l’evento Notte swing al museo. In formazione quartetto il cantante e pianista Antonio Sorgentone, insieme a contrabbasso, batteria e sax, ripercorrerà i momenti più brillanti di queste sonorità, intrecciandole al boogie woogie, al Jazz, al R’n’R. Nella Sala Torlonia andrà in scena il concerto La cameristica postmoderna dei Peekaboom con Angelica Lubian alla voce e Simone Masina al contrabbasso. Il duo reinterpreterà brani internazionali hit pop, rock e standard jazz, destrutturandoli e ricostruendoli in maniera originale unicamente con contrabbasso, voce e software di registrazione e live-looping.

Nello stesso luogo andrà in scena anche l’edizione speciale del Contest Museum Social Club “Il Sorpasso” con l’esibizione di due partecipanti: Peter Pan’s Band e Marco Liotti.

Traendo ispirazione dalle fotografie di Lisetta Carmi, Giulio Tosti, Her e Beatrice Fedi e Roberto di Maio del Collettivo Crib si esibiranno al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE in un intervento di animazione culturale dal titolo Carmika. La bellezza della verità. Attraverso performance musicali, di movimento scenico e audio-video gli artisti daranno vita ad un progetto esperienziale live che consentirà di approfondire le tematiche affrontate dalla fotografa.

Pensata appositamente per il MUSEO DELL’ARA PACIS sarà la performance-installazione multimediale dal titolo Bit By Bit realizzata dal gruppo Chiasma che, in linea con i suoi precedenti lavori sulla “club culture”, la discoteca e la “politica” di liberazione del corpo, darà vita ad una performance coreografica seguita da dj set. All’interno dell’Auditorium, invece, di scena lo spettacolo musicale Indijazzlive: una coniugazione fascinosa tra la musica mediterranea e le sonorità jazz realizzate dai musicisti Simone Alessandrini e Natalino Marchetti (ingresso gratuito).

Poco distante, al MUSEO NAPOLEONICO, andrà in scena lo spettacolo Dichiaro guerra al tempo con Manuela Kusterman e Melania Giglio che reciteranno I sonetti di William Shakespeare, intervallandoli a famosi brani della nostra epoca interpretati dalla stessa Giglio (ingresso gratuito).

Dal lungotevere a via Nomentana per una serata in musica nei MUSEI DI VILLA TORLONIA. Due saranno gli eventi in programma durante la serata: all’interno del CASINO NOBILE andrà in scena il Danny Grisset “Monk’s Mood” con il raffinato pianista Danny Grisset che proporrà un repertorio in piano solo dedicato al grande compositore ed innovatore della musica Jazz Thelonius Monk. Nella CASINA DELLE CIVETTE, invece, andrà in scena lo spettacolo di teatro e musica dal titolo Questo giardino che oggi tu distruggi in cui le melodie del mediterraneo restituite in acustico dalla viola, dal contrabbasso e dalla kora del trio ViolaContraKora incontreranno la vibrante poesia contemporanea recitata da Sista Bramini. Spettacolo concerto sarà anche No Cage – Senza Gabbie. Fiabe, musica e racconti di Animali Liberi in programma al MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA. Gli attori Aurora Reggio, Gabriele Traversa e Tommaso Lombardo diretti da Tiziana Lucattini e Fabio Traversa reciteranno fiabe da tutto il mondo per raccontare di come gli animali siano esseri viventi molto simili a noi, con le stesse emozioni, piaceri e paure. Una serata arricchita dall’accompagnamento musicale di Silvia Gramegna (violino) e Francesco Pannocchia (chitarra).

Sempre all’interno di Villa Borghese, nella Sala del Ninfeo del MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE, si potrà apprezzare il concerto Mike Melillo Remembrance del pianista Mike Melillo. In programma suoi brani originali e brani classici di storici compositori jazz (ingresso gratuito).

Poco distante, al MUSEO PIETRO CANONICA, si realizzerà invece il progetto sperimentale Et Project – Inspiring con i musicisti Antonello D’Urso, Alessandro D’Alessandro e Gianna Chillà, un viaggio in un universo sonoro parallelo con musiche rielaborate e campionate in tempo reale (ingresso gratuito).

La GALLERIA D’ARTE MODERNA ospiterà Mezzo secolo – 68slogan/slowgame18, il progetto musicale e sperimentale pensato da Giuliano Compagno in collaborazione con Teatro Mobile per celebrare il cinquantennale del 1968 attraverso la creazione di suggestioni in cuffia dei suoni e degli slogan di quella stagione (ingresso gratuito). Il cinema invece sarà protagonista della rievocazione in programma al MUSEO DELLE MURA: Marco Testoni insieme a Mats Hedberg realizzeranno in Cinematica un vero e proprio viaggio nel mondo delle colonne sonore con omaggi a personalità del calibro di Ryuichi Sakamoto, John Carpenter, Nicola Piovani, Jan Johansson e molti altri (ingresso gratuito). In conclusione al MUSEO DELLA REPUBBLICA ROMANA E DELLA MEMORIA

GARIBALDINA si potrà apprezzare il concerto Duality – A concert for very normal people con Marcello Fiorini che racconterà il concetto di dualità attraverso le proprie canzoni eseguite insieme alla violoncellista Giovanna Famulari (ingresso gratuito).

Le mostre che saranno visitabili nei musei civici in orario serale sono:

La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia e I Papi dei Concili dell’era moderna. Arte, Storia, Religiosità e Cultura ai MUSEI CAPITOLINI, Il Sorpasso. Quando l’Italia si mise a correre al MUSEO DI ROMA, Lisetta Carmi. La bellezza della verità al MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE, Metamorfosi del quotidiano ai MUSEI DI VILLA TORLONIA – CASINA DELLE CIVETTE, Balla a Villa Borghese e L’acqua di Talete. Opere di Josè Molina al MUSEO CARLO BILOTTI – ARANCIERA DI VILLA BORGHESE, Museo di Zoologia…diverso per natura al MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA, Roma Città Moderna. Da Nathan al Sessantotto e Antonio Fraddosio. Le tute e l’acciaio alla GALLERIA D’ARTE MODERNA.

La mostra Marcello Mastroianni al MUSEO DELL’ARA PACIS sarà visitabile eccezionalmente con biglietto ridotto a 7 euro.

GLI EVENTI E LE MOSTRE NEGLI ALTRI SPAZI

Saranno aperti con ingresso a 1 euro oppure, dove espressamente indicato, ridotto o gratuito:

il PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI con l’apertura delle mostre Pixar. 30 anni di animazione, Piero Tosi. Esercizi sulla bellezza. Gli anni del CSC 1988-2016 e Roma fumettara. Una scuola di autori – 25 anni in mostra e il concerto A 1000 ce n’è nel mio cuore di fiabe da narrar…, di Observatorium Orchestra, con una selezione di conosciute melodie fiabesche e temi classici del cinema di animazione; il MACRO ASILO con il Progetto Macro Asilo e le performance per chitarra elettrica solista del Festival Nuova Consonanza – Rocking up (ingresso gratuito); il MUSEO ARCHEOLOGICO e il MUSEO ARISTAIOS dell’Auditorium Parco della Musica con visite guidate e l’esibizione di Paolo Damiani “Memorie future”, in cui il musicista proporrà le sue composizioni in assolo di contrabbasso (ingresso gratuito); il MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II (ingresso gratuito - 1 euro per l’utilizzo degli ascensori panoramici) e il MUSEO NAZIONALE DI CASTEL SANT’ANGELO con la mostra Armi e poteri nel Rinascimento, in collaborazione con il MIBAC; il COMPLESSO DEL VITTORIANO - ALA BRASINI con ingresso ridotto alle mostre Andy Warhol e Jackon Pollock, la scuola di New York; il MUSEO EBRAICO DI ROMA con la mostra Italiani di razza ebraica. Le leggi antisemite del 1938 e gli ebrei di Roma e partecipare agli eventi In Vino VeryTanz. Il vino nella musica e nella tradizione ebraica e La Cantica del Mare. Musiche ebraiche sulle coste mediterranee; l'ACCADEMIA DI FRANCIA VILLA MEDICI con la mostra Le Violon d'Ingres sonorizzata con i brani dei borsisti compositori Julia Blondeau e Clara Iannotta; la REAL ACADEMIA DE ESPAÑA IN ROMA dove si potrà visitare la mostra 1968. Il fuoco delle idee di Marcelo Brodsky e ammirare, al Tempietto del Bramante, l’installazione Piedra y distancia di Abel Paul (ingresso gratuito); l’ACCADEMIA D’UNGHERIA IN ROMA con la mostra Luce in movimento – Mostra monografica di Nikolas (Miklòs) Schöffer e il concerto del pianista

giapponese Rintaro Akamatsu nell’ambito del Casio Sound Tradition Festival (ingresso gratuito); la CASA ARGENTINA - AMBASCIATA ARGENTINA IN ITALIA con la mostra Radix – Artigianato tessile argentino con il reportage fotografico “Peregrini” e il concerto Piazzolla secondo Aisemberg, un incontro infinito con il pianista Hugo Aisemberg (ingresso gratuito); il MUSEO CASA DI GOETHE con la mostra Costellazione 2 – Beuys: Viaggi in Italia. Recuperi di storie tedesche girando per Roma e il concerto di Angelo Colone dal titolo L’enigma della chitarra; VIGAMUS MUSEO DEL VIDEOGIOCO con la mostra L’evoluzione del Videogioco attraverso la musica e l’evento Videogame Music Fest; la CASA DELL’ARCHITETTURA all’Acquario Romano con la mostra ADI Design Index 2018 e l’evento AcquaJazz del Coro di Piazza Vittorio; lo SPAZIO ESPOSITIVO TRITONE della Fondazione Sorgente Group con la mostra Athena Nike: la vittoria della dea accompagnata dall’evento Athena Nike che celebrerà la vittoria con un repertorio di musiche settecentesche (ingresso gratuito); il MUSEO STORICO DEI GRANATIERI DI SARDEGNA con il concerto Musica dei granatieri nella 1° Guerra mondiale eseguito dalla Banda Musicale del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna diretta dal Maestro Domenico Morlungo.

Saranno inoltre aperti gratuitamente l’ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI, dove si potrà visitare la mostra Vigiliinarte e assistere al concerto del gruppo di ottoni della Banda del Corpo Nazionale dei Vigili Fuoco, e il POLO MUSEALE ATAC per conoscere da vicino l’esposizione permanente di locomotori e tram storici restaurati esposti nell’area.

Musei in Musica 2018 vedrà la partecipazione anche della SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA che aprirà ad ingresso gratuito il proprio Polo Museale. Si potranno visitare il Museo delle antichità etrusche e italiche con la mostra Il sacrificio di un cane dal Quartiere cerimoniale di Pyrgi e assistere al concerto A tutto Bach; il Museo di antropologia accompagnato dall’evento Da Lodi a New York su 16 corde con il quartetto MuSa Classica; i Musei dell’arte classica con le mostre Visual Archaelogy (Ri)costruire le immagini del Passato e La Siria Bizantina dal novecento a oggi e il concerto Carmina Burana dell’Orchestra MuSa Classica; il Museo di Chimica e l’evento che ospita Momenti di storia d’Italia attraverso la canzone popolare; il Museo delle origini con la mostra I suoni della preistoria e l’evento Dopo 100 anni: canti degli alpini e altre musiche di guerra; il Museo del vicino oriente, Egitto e Mediterraneo con la mostra Gli Dei del Tofet: Baal Hammon e Tinnit; il Museo laboratorio di arte contemporanea con la mostra La fototeca di Adolfo Venturi alla Sapienza e il concerto dei MuSacisti Creativi L’influenza dell’Africa nel jazz.

MUSEI IN MUSICA
Sabato 1 dicembre 2018
Ingresso 1 euro per accedere a ogni museo, salvo che non sia diversamente indicato.
Musei aperti dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso alle ore 01.00)
Diretta su Twitter e Instagram con #MUSica18 www.museiincomuneroma.it
Info 060608

martedì 27 novembre 2018

Solo Show Resbis il dualismo dei Femminielli

Si inaugura venerdì 30 novembre 2018 alle ore 18.30 presso Howtan Space a Roma la mostra fotografica RESBIS. Il dualismo dei femminielli, Solo Show di Luciano Ferrara curato da Barbara Martusciello.





Circa 30 fotografie vintage, in bianco e nero, trasformate in pezzi unici, più un’immagine di grandi dimensioni stampata e presentata site specific approfondiscono il tema dei femminielli napoletani in quasi trent’anni di reportage condotto da Luciano Ferrara, uno dei maggiori fotoreporter italiani.

“(…)  Bisogna scegliere e già da giovane scelsi da che parte stare ovvero le minoranze, che per me sono la base di tutta la democrazia”. Così Luciano Ferrara presenta il suo reportage che ha realizzato, come spesso accade per altri suoi lavori, collaborando con sociologi e storici, riuscendo così a ritrarre la marginalità contemporanea in modo lontano dalla retorica e dal luogo comune.

L’autore, in via Toledo, al Rettifilo, alla Sanità, ha frequentato e fotografato queste persone con una naturale ed evidente empatia e fuori da ogni giudizio morale. La mostra si dipana attraverso foto originali appositamente rielaborate, sezionate e reintegrate “quasi chirurgicamente” in maniera rigorosa e minimale, con un’allusione al“dualismo e a un processo di modificazione del corpo, interiore e dell’identità dei soggetti fotografati”.

INFO MOSTRA

Luciano Ferrara | RESBIS | Il dualismo dei "Femminielli"

A cura di Barbara Martusciello

Inaugurazione: venerdì 30 novembre 2018, dalle ore 18:30

Fino al 12 gennaio 2019

Orari: da martedì a venerdì ore 12:00 - 19:00; sabato e domenica: ore 16:30 - 19:30; lunedì chiuso.

Chiuso il 24/25/31 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019
 La mostra è comunque visitabile fino alle 23:30 tutti i giorni escluso il lunedì accedendo da HLab il cocktail bar della galleria.

Vino e territori, nasce “San Casciano Classico”

Formalizzata la costituzione dell’Associazione San Casciano Classico da parte di alcune aziende del territorio con lo scopo di promuovere e tutelare le aziende vitivinicole del Comune di San Casciano in Val di Pesa, situate all’interno del territorio di produzione del Chianti Classico, e la loro millenaria tradizione.





Il nome San Casciano Classico è stato scelto per sottolineare attraverso il termine “Classico” l’appartenenza dei vini ad una famiglia ben più grande: quella appunto del Chianti Classico Gallo Nero.

L'Associazione senza finalità di lucro, nasce dalla comune volontà delle aziende fondatrici di promuovere, tutelare e valorizzare il vino prodotto in questo particolare territorio, sviluppandone le tradizioni rurali e mettendo in risalto le sue particolarità geologiche e climatiche, che danno forma a vini di grande personalità e diversità.

L’idea di creare un’associazione di viticoltori è nata oltre 5 anni fa e si è conclusa proprio in questi giorni con la sottoscrizione dell’atto costitutivo da parte di più di 20 aziende del territorio, un insieme complesso e, a volte, eterogeneo ma con obbiettivi comuni. Aziende che si sono trovate già più volte in passato a collaborare, sia nella creazione e nella partecipazione ad eventi promozionali sul territorio, che nello scambio di conoscenze tecniche e scientifiche.

Il Consiglio Direttivo dell’associazione neoformata è così composto: Presidente Antonio Nunzi Conti (Tenuta Villa Barberino – Famiglia Nunzi Conti), Vicepresidente Niccolò Montecchi (Az. Agr. Villa del Cigliano), Tesoriere Maddalena Fucile (Az. Agr. Fattoria Cigliano di Sopra) e i Consiglieri Duccio Corsini (Az. Agr Villa Le Corti) e Alessandro Palombo (Az. Agr Fattoria di Luiano).

Nel raggiungimento di questi obbiettivi l'associazione si propone di organizzare una serie di eventi ed iniziative, in programma dal 2019, per far conoscere, valorizzare e promuovere i vini Chianti Classico del Comune di San Casciano in Val di Pesa. Inoltre, in collaborazione con la comunità scientifica, sarà compito dell’associazione portare avanti uno studio approfondito delle caratteristiche pedologiche e climatiche del territorio sancascianese e la loro relazione con i vini prodotti, per poterne poi comunicare i risultati alla stampa e al grande pubblico.

ELENCO SOCI FONDATORI

AZ. AGR. MORI CONCETTA DI BECCATTELLI MASSIMO
TENUTA VILLA BARBERINO DELLA FAMIGLIA NUNZI CONTI
SOCIETA’ AGRICOLA BRUSCOLA
BERINGER BLASS ITALIA – CASTELLO DI GABBIANO
CONTE GUICCIARDINI DI FERDINANDO GUICCIARDINI
SOCIETA’ AGRICOLA FATTORIA DI LUIANO DI ANTONIO PALUMBO E C.
FATTORIA POGGIOPIANO DI BARTOLI STEFANO
FATTORIA VALLACCHIO DI CAINI ALBERTA
IL TORRIANO DI FRANCECO ROSSI FERRINI
LE CORTI SPA
SOCIETA’ AGRICOLA IL PALAGIO WINE ESTATE
AZ. AGR. CIGLIANO DI SOPRA
AZ. AGR. PODERE LA VILLA DI TACHIS ILARIA
SOCIETA’ AGRICOLA VILLA S. ANDREA
AZ. AGR. SOLATIONE
TERRE DI PERSETO AZ. AGR. DI MARTELLI NICCOLO’
VILLA DEL CIGLIANO DI ANNA BERNABEI MONTECCHI
BERNABEI NICCOLO’
FATTORIA SAN MICHELE A TORRI
AZ. AGR. DI MONTEPALDI
AZ. AGR. POGGIO BORGONI DI PAOLO SALVINI
CARUS VINI SOCIETA’ AGRICOLA
ANTINORI SOCIETA’ AGRICOLA
POGGIO TORSELLI SOCIETA’ AGRICOLA
VILLA MANGIACANE

lunedì 26 novembre 2018

Berebene, in crescita i vini con il miglior rapporto qualità prezzo. I premiati sulla guida del Gambero Rosso

Ventinovesima edizione per la guida Berebene 2019 di Gambero Rosso, che recensisce le migliori etichette italiane al di sotto dei 13 euro. 895 i vini che si sono aggiudicati il Premio rapporto qualità/prezzo, in netto aumento rispetto all’edizione precedente che vantava 773 etichette.






Valutare l’eccellenza del prodotto vinicolo anche in rapporto al proprio valore: è questo lo scopo della guida Berebene di Gambero Rosso, che da oltre 30 anni accompagna nella crescita le migliori aziende del comparto con un fitto calendario di eventi nazionali ed internazionali per ampliare la cultura del vino in Italia e nel mondo coinvolgendo esperti, trade e appassionati.

“Gambero Rosso conferma nuovamente e con forza il suo supporto al comparto vitivinicolo italiano” dichiara il Presidente Paolo Cuccia “Berebene è una guida completa in cui sono presenti tutte le tipologie delle produzioni vinicole, simbolo delle eccellenze e dell’autenticità della nostra penisola con la caratteristica, tutta italiana, di offrire vini di altissima qualità a prezzi competitivi; di ciò potranno giovare sia i consumatori appassionati che il mondo della distribuzione e della ristorazione.”

Protagonisti della guida Berebene sono i vini acquistati con attenzione in enoteca o al supermercato per aiutare i fruitori nella scoperta delle denominazioni da quelle più conosciute, prodotte dalle grandi cantine cooperative, a quelle delle piccole realtà che solo il panorama vitivinicolo italiano è in grado di offrire. Da quest’anno una novità: insieme alle enoteche classiche, alla fine di ogni regione sarà possibile trovare anche wine bar, luoghi dove accompagnare grandi bottiglie a varie offerte gastronomiche.

I Premi Nazionali miglior rapporto qualità/prezzo vanno quest’anno per i bianchi al Lugana Tre Campane ’16 di Marangona, al Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. La Staffa ’17 dell’azienda La Staffa e al Sicilia Bianco Adènzia ’17 di Baglio del Cristo di Campobello; mentre per i rossi al Trentino Marzemino Castel Frimian’16 di Mezzacorona, al Morellino di Scansano Vignabenefizio ’17 dei Vignaioli del Morellino di Scansano e al Primitivo di Manduria Lirica ’16 dei Produttori di Manduria. Senza escludere il vasto patrimonio dei vini rosati; quindi un plauso va al Valtènesi Riviera del Garda Cl. Chiaretto Rosagreen ’17 di Pasini San Giovanni, al Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino ’17 de I Fauri e al Cirò Rosato ’17 dell’azienda Malena.

I Premi Regionali miglior rapporto qualità/prezzo vanno a Valle d’Aosta Nebbiolo Barmet ’17 di Caves Cooperatives de Donnas per la Valle d'Aosta, al Grignolino del M.to Casalese ’17 di Vicara per il Piemonte, al Riviera Ligure di Ponente Pigato ’17 di Fontanacota per la Liguria, all’OP Buttafuoco Cerasa ’17 di  Andrea Picchioni per la Lombardia, al Trentino Marzemino Heredia ’16 della Cantina Sociale di Trento per il Trentino, a A. A. Pinot Bianco Plötzner ’17 della Cantina Produttori San Paolo per l’Alto Adige, al Valpolicella Sup.Case Vecie ’16 di Brigaldara per il Veneto, al FCO Chardonnay ’17 di Ronchi di Manzano per il Friuli Venezia Giulia, al Romagna  Albana Secco Arlùs ’17 di Trerè per l’Emilia Romagna, al Vermentino ’17 di San Ferdinando per la Toscana, al Verdicchio di Matelica ’17 di Bisci per le Marche, Rubicola ’17 di Pomario per l’Umbria, ad Cesanese di Olevano Romano Sup. Silene ’16 di Damiano Ciolli per il Lazio, all’Abruzzo Pecorino ’17 di Antonio Costantini per l’Abruzzo, al Molise Rosso Monterosso I Costali ’16 di Tenimenti Grieco per il Molise, alla Falanghina del Sannio ’17 di Mustilli per la Campania, al Verbo Malvasia ’17 di Cantina di Venosa per la Basilicata, al Castel del Monte Rosso Pezzalaruca ’15 di Conte Spagnoletti Zeuli per la Puglia, al Libìci ’15 di Casa Comerci per la Calabria, al Peloro Rosso ’16 di Le Casematte per la Sicilia e al Vermentino di Gallura Petrizza ’17 di Masone Mannu per la Sardegna.

sabato 24 novembre 2018

DNA e matematica: un nuovo studio fa luce sulle “strane simmetrie” del nostro genoma

Una ricerca italo-australiana traccia un modello matematico in grado di spiegare la particolare ripartizione delle basi all’interno del DNA. Lo studio pubblicato su Nature Scientific Reports.




Nonostante la sua scoperta risalga a ormai 65 anni fa e da allora sia stata costantemente studiata dagli scienziati di tutto il mondo, la celebre doppia elica del DNA custodisce ancora molti misteri. Uno di questi riguarda la distribuzione delle quattro tipologie di nucleotidi che ne compongono la struttura (adenina, timina, guanina e citosina): sappiamo che ci sono particolari simmetrie all’interno dei singoli filamenti di DNA, ma molto resta da scoprire sulla loro origine.

Un passo avanti in questa direzione arriva ora dal lavoro di un gruppo di ricerca italo-australiano che coinvolge l’Università di Milano-Bicocca, l’Università di Sydney e l’Università di Bologna. Pubblicato su Scientific Reports, lo studio presenta per la prima volta un modello matematico in grado di spiegare la particolare ripartizione delle basi all’interno del DNA. Un risultato che potrebbe aiutarci a far luce sui processi evolutivi della doppia elica e a spiegare le funzioni ad oggi ancora ignote di molte sue parti.

Simmetrie del DNA

Il genoma umano è formato da più di tre miliardi di coppie di basi azotate, i cosiddetti nucleotidi: adenina (A), timina (T), guanina (G) e citosina (C). Pronunciando un carattere al secondo senza mai fermarsi si impiegherebbero circa cento anni per elencare l'intera sequenza dei nucleotidi presenti al suo interno.

Tra gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso, il biochimico austriaco Erwin Chargaff, ricorrendo alla cosiddetta tecnica di cromatografia su carta, riuscì a separare la molecola del DNA nelle sue basi costituenti (appunto le quattro basi azotate A, C, G, T) e a determinare la loro percentuale di abbondanza relativa. Grazie a questa tecnica notò che mentre la composizione in basi del DNA varia da una specie all'altra, in ciascun organismo c’è sempre una precisa simmetria: la quantità di adenina è uguale a quella di timina e la quantità di guanina è uguale a quella di citosina.

Fu proprio questa osservazione sperimentale – oggi nota come “Prima regola di Chargaff” – a suggerire ai due biologi Francis Crick e James Watson la struttura a doppia elica del DNA (basata sull’accoppiamento A-T e C-G tra due filamenti) che li portò a ricevere nel 1962 il premio Nobel per la medicina insieme a Maurice Wilkins.

Ma il genoma custodisce anche una seconda, sorprendente simmetria. Le stesse relazioni, infatti, restano valide anche analizzando un singolo filamento di DNA: un parallelismo, questo, – noto come “Seconda regola di Chargaff” – che non essendo collegato alla struttura a doppia elica del genoma è rimasto a lungo un mistero su cui si sono interrogati molti studiosi.

Matematica e trasposoni

Concentrandosi proprio su questo problema, il gruppo di ricerca italo-australiano è riuscito ad ottenere due importanti risultati. Prima di tutto, analizzando la composizione del DNA ha scoperto che al suo interno esistono anche altre simmetrie, non solo legate al conteggio delle singole basi ma relative a quantità statistiche ben più complesse (per questo si parla di “regola di Chargaff estesa”). Queste nuove simmetrie, inoltre, sarebbero originate da specifiche proprietà strutturali di alcune sequenze geniche note come “trasposoni”: particolari porzioni di DNA in grado di muoversi all’interno del genoma.

Basandosi sul ruolo dei trasposoni all’interno del DNA, i ricercatori sono così stati in grado di mettere a punto un modello matematico capace di spiegare le diverse simmetrie osservate nella distribuzione delle basi azotate che compongono il genoma. La correttezza del modello è stata validata con l’analisi approfondita di tutto il genoma umano. E i ricercatori sono ora al lavoro per estendere lo stesso tipo di analisi anche al DNA di altre specie.

Oggi sappiamo che solo una piccola percentuale del DNA (circa il 2%) ha il compito di costruire le oltre centomila proteine presenti nell'organismo umano. Il ruolo del restante 98% è invece ancora solo parzialmente noto e risulta in parte coinvolto nella regolazione dei processi della parte codificante. L’analisi realizzata dal gruppo di ricerca italo-australiano potrebbe allora rivelarsi utile sia per comprendere meglio i processi evolutivi del genoma che per fare luce sui tanti aspetti ancora oscuri del suo funzionamento.

I protagonisti dello studio

La ricerca è stata pubblicata su Nature Scientific Reports con il titolo “The common origin of symmetry and structure in genetic sequences”. Gli autori sono Giampaolo Cristadoro (Università di Milano-Bicocca), Mirko Degli Esposti (Università di Bologna) e Eduardo G. Altmann (University of Sydney).

Promozione culturale: nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, in regalo la MIC

Domenica 25 novembre, per la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Zètema Progetto Cultura regalerà a tutte le donne la MIC. Basterà essere residenti o studenti a Roma e recarsi in uno dei 3 musei civici coinvolti: Galleria d’Arte Moderna di Roma, Museo Napoleonico, Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina.




Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, rappresenta il momento più importante dell’anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo tra i quali, purtroppo, anche l’Italia.

Zètema Progetto Cultura, nella persona della sua Presidente Francesca Jacobone, vuole dare un piccolo segno della propria vicinanza alle donne in questa giornata così significativa, puntando proprio sul suo ruolo fondamentale nella promozione culturale: tutte le donne residenti o studenti a roma che si recheranno il 25 novembre presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina o il Museo Napoleonico, riceveranno in omaggio la MIC Card, la carta destinata a chi vive o studia a Roma e che consente l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici e nei siti storico artistici e archeologici della Sovrintendenza. Per maggiori informazioni www.museiincomuneroma.it

Un’iniziativa, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, che intende agevolare le visite dei Musei di Roma Capitale per il pubblico femminile, coinvolgendolo nei racconti che riguardano le tante immagini di donne che ammiriamo come opere d’arte nelle stanze dei musei. Un’ottima occasione per percorrere itinerari culturali che abbiano come trait d’union figure femminili.

Cominciamo dalla Galleria d’Arte Moderna di Roma, che da sempre predilige esposizioni e incontri culturali con al centro le artiste, dove il 25 novembre sarà visitabile l’installazione “Ritagli di donne” dell’artista Benedetta Montini, che utilizza collage con ritagli di donne presi da vecchie fotografie ed è stata appositamente realizzata in occasione di questa importante giornata con il sostegno di Secondo Cuore Onlus, la cui missione è aiutare le donne offrendo loro un sostegno dal punto di vista chirurgico, psicologico e legale. Inoltre, la mostra in corso “Roma città Moderna. Da Nathan al Sessantotto” ospita le opere di alcune artiste, come Mimì Quilici Buzzacchi. Notissima per la sua opera incisoria e in particolare la xilografia, l’artista ha attraversato il Novecento lavorando incessantemente in un confronto continuo con i protagonisti della cultura del

suo tempo. Negli anni Trenta ha partecipato assiduamente alle più importanti rassegne espositive nazionali e internazionali, tra cui le Biennali veneziane e le Quadriennali di Roma. Presenti anche le opere di Esther Epifani e Eva Quajotto e di Benedetta, un’artista di cui si conosce ancora poco, come delle sue colleghe futuriste, che è stata guida dei membri del futurismo e alla quale si deve la diffusione del movimento oltreoceano.

Innumerevoli infine le immagini femminili presenti nelle opere in mostra, tra le quali la bellissima Il dubbio di Giacomo Balla e la Bagnante di Marino Marini.

Il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, raccontando la straordinaria avventura della Repubblica Romana, mette in luce anche il ruolo importante giocato dalle donne nei fatti del 1849. In particolare tratteggia le figure di due donne, Colomba Antonietti e Cristina Trivulzio di Belgiojoso che, di estrazione sociale diversissima – figlia di un umile fornaio di Bastia Umbra la prima, nobildonna appartenente ad una delle famiglie più ricche ed importanti di Milano la seconda – non esitarono a spendersi in prima persona nelle tumultuose vicende della primavera-estate del ’49. Nella Roma cinta d’assedio dall’esercito francese, esse divennero infatti le figure emblematiche da una parte della donna combattente - Colomba, che volle imbracciare il fucile e combattere in prima linea accanto al marito, l’ufficiale Luigi Porzi, sui bastioni del Gianicolo, dove lasciò la sua giovane vita di poco più che ventenne colpita al fianco da una palla di cannone – e dall’altra della donna infermiera – Cristina Trivulzio, ideatrice di un innovativo sistema di soccorso ai feriti articolato in “ambulanze” (rete di ospedali e postazioni di primo soccorso spesso a ridosso dei luoghi degli scontri) e gestito pressoché interamente da donne. A queste si affianca poi la figura della donna scrittrice e giornalista, l’americana Margaret Fuller, che ebbe il merito di raccontare al mondo il barbaro bombardamento dei francesi su Roma, i suoi monumenti e la popolazione civile inerme.

Al Museo Napoleonico molti personaggi femminili attendono di essere scoperti o riscoperti. Come una delle sorelle di Napoleone, Paolina Bonaparte, che, grazie al suo matrimonio con Camillo Borghese, poteva vantare il rango di principessa romana, o come la nipote di Napoleone Charlotte Bonaparte (1802-1839), amante dell'arte, animatrice di salotti intellettuali e artista a sua volta, che ha espresso una cultura aperta e cosmopolita alimentata da una fitta rete di scambi e relazioni con personalità della vita artistica e culturale degli anni della Restaurazione. Al Museo Napoleonico è conservato un importante nucleo di album di Charlotte, che contengono suoi disegni, acquerelli, incisioni, oltre ad opere del marito Napoleone Luigi e dei tanti artisti che la principessa Bonaparte incontrò in Francia, in Italia - a Roma e a Firenze - e nel corso dei suoi numerosi viaggi, in Germania, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti. Una donna intelligente, colta e una principessa protagonista dei difficili anni della diaspora e dell’esilio dei Bonaparte, consapevole della propria appartenenza alla famiglia imperiale ma anche nutrita da legami con personaggi, artisti e intellettuali che ne arricchiscono i tratti culturali e umani.

giovedì 22 novembre 2018

La Cina introduce un suo proprio sistema di rating per il vino

La notizia riportata da The Drink Business: la Cina adotterà un nuovo sistema di rating per giudicare la qualità del vino prodotto sia all'interno del Paese sia quello di importazione che non si baserà più sui tradizionali sistemi di rating in centesimi e ventesimi, usati da molti critici a livello internazionale, ma su quello dei gusti del consumatore cinese.




Il sistema di fatto è stato ufficialmente introdotto il 18 Novembre scorso a Shanghai dalla China Alcoholic Drinks Association (CADA) - organizzazione che supervisiona il settore degli alcolici controllata dal ministero degli Interni -, la China National Food Industry Association e la Chinese Society for Horticultural Science.

Il nuovo sistema di rating, secondo il CADA, è stato presentato come una “dimostrazione di fiducia" verso la capacità produttiva di vino del Paese, la sua industria vinicola e mercato di consumo. Questo in sostanza sembra essere in linea con il tono generale della Cina, più sicuro e assertivo nella scena globale, poiché il peso del paese cresce nei campi della politica globale, dell'economia e della cultura. Il settore vitivinicolo si rispecchia in questo con la spinta a produrre vini cinesi "di livello mondiale", con cantine supportate dallo stato o progetti supportati, e che ora lancia "un sistema di classificazione del vino con caratteristiche cinesi" rivolto a tutti i vini venduti in Cina.

Come spiegato a dbHK, Wang Zuming, segretario generale della divisione vini del CADA che ha il compito di formulare la valutazione del vino, "la valutazione dei vini sarà basata principalmente su colore, aroma, gusto e corpo, similmente ai criteri universali. Il sistema di valutazione utilizzerà una scala di punteggio di 10 punti, diversa dal più popolare sistema a 100 punti comunemente utilizzato  dalla critica internazionale". In questa prima fase di lancio, il sistema di classificazione non è ancora obbligatorio per tutti i vini venduti in Cina. Ma Wang ha aggiunto che in futuro "il sistema potrebbe servire come base per la formulazione di un sistema di raccomandazione nazionale ed a quel punto, la maggior parte dei vini venduti in Cina adotterà questo sistema".

Ancora non sono chiari i nomi responsabili del rating, ma all'evento di presentazione del progetto è stato annunciato che ci sarà una giuria composta principalmente da membri di CADA e China Wine & Viticulture Technology Association. Maggiori dettagli sul sistema di valutazione seguiranno mentre il CADA prevede di pubblicare ulteriori materiali esplicativi.

Secondo l'associazione, il sistema è stato creato per soddisfare i gusti e i palati dei consumatori di vino cinesi, tenendo conto delle tradizioni culinarie del Paese. Di fatto le preferenze di gusto sono davvero diverse in Cina. Alla Prowine China della scorsa settimana, Li Demei, il più esperto enologo cinese, ha delineato le differenze regionali nelle preferenze del vino basate su diversi tipi di cibo cinese, e Simon Zhou di Ruby Red è andato oltre affermando che il concetto di abbinamento vino e cibo è "inesistente" in Cina e ad tutt'oggi è ancora un argomento difficile da affrontare.

La tradizione gastronomica in Cina è quella che si definisce "cultura della tavola rotonda", in cui tutti si siedono attorno a un tavolo da pranzo rotondo e condividono una serie di piatti senza un ordine particolare, rendendo l'abbinamento con il vino un compito difficile. Ma la Cina è destinata a diventare il secondo maggior consumatore di vino al mondo entro il 2021 ed il successo dei vini per produttori e importatori sarà legato alla comprensione dei diversi consumatori di vino regionali e delle loro abitudini culinarie.

Il richiamo del lucroso mercato dei consumatori in Cina è anche rafforzato nelle ultime ricerche dei ricercatori della Geisenheim University in Germania. La Cina è classificata come il mercato di esportazione di vino più attraente al mondo sulla base di un'indagine di oltre 2.300 esperti nel commercio del vino durante Prowein a Dusseldorf. Ma quanto sarà efficace il nuovo rating e in che modo il mercato e i produttori risponderanno ad esso, in un clima in cui il ruolo dei critici del vino sta gradualmente diminuendo, è ancora da vedere.

Vino e export. Confagricoltura: incontri b2b per promozione settore vitivinicolo italiano paesi terzi

Confagricoltura, attraverso Confagri Promotion, dedicato alla internazionalizzazione delle aziende vitivinicole, organizza, in questi giorni, un doppio appuntamento di incontri b2b - il primo nell’Oltrepo Pavese e il secondo a Verona - , con operatori provenienti da Usa, Canada, Singapore, Taiwan e Vietnam.  




I vini italiani sono sempre più apprezzati nel mondo e mercati come Usa, Canada, Singapore, Taiwan e Vietnam sono molto interessanti per il vino italiano, in cui le aziende possono trovare nuovi sbocchi commerciali grazie al progetto promosso dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli.

"Il vino italiano è trendy, sinonimo di qualità ed è il prodotto agroalimentare più venduto in assoluto. Obiettivo di questi nostri appuntamenti d’affari è quello di offrire nuove opportunità alle nostre imprese proprio in quei Paesi dove si aprono spazi importanti di business", ha sottolineato Confagricoltura.

Il mercato degli Stati Uniti, ha ricordato Confagricoltura, è fondamentale per i nostri vini. E’ un Paese con cui l’Italia vanta ottimi rapporti commerciali, che negli ultimi anni si sono ulteriormente rafforzati. Gli americani hanno una buona cultura del vino e i consumi sono in crescita costante, grazie all’ampiezza della popolazione e al suo elevato potere di acquisto. Il Canada è la quinta destinazione internazionale per i vini italiani. L’Italia è il terzo maggiore fornitore di vino, dopo USA e Francia, e il 34% del vino italiano è diretto proprio in Ontario ($160milioni). 

Ottime prospettive di crescita, che si attestano sul 3% annuo, per il nostro vino anche a Singapore. La popolazione, a maggioranza cinese, ama le nostre etichette. Taiwan è un mercato piccolo, ma potenzialmente molto interessante: 23 milioni di abitanti con una elevata capacità di spesa. Quello vietnamita, infine, è tra i Paesi asiatici, a parere di Confagricoltura, il mercato dalle maggiori potenzialità, grazie alla sua stabile velocità di crescita, pari al 7%.

L´iniziativa di Confagricoltura ha previsto un doppio appuntamento b2b. Il primo nell’Oltrepo Pavese e il secondo a Verona. In ognuna delle tappe, oltre agli incontri sono previste visite alle cantine. Le aziende dell'Oltrepo Pavese che hanno partecipato sono: Molino di Rovescala, Vini fratelli Tosi, Tenuta Riccardi, Giorgi Pierluigi e Franco, Castel de Lupo, Fratelli Pastore, Vini Doria, Piccolo Bacco dei Quaroni, Torre degli alberi, Isimbarda, Villa Antica, Dezza Ottavio, Tenuta Mazzolino, Ca del Gè, Castello di Luzzano, Cantina Vercesi Nando e Conte Vistarino.

A Verona, invece, le 20 aziende intervenute provengono da tutto il territorio italiano: Rossovermiglio (Bn), Busio Vini (At), Mirabella (Bs), Tenuta Borgo Conventi (Go), Azienda agricola Bertarole (Vr), Tenute Nardi (Si), Cormòns (Go), Enotria (Kr), Cantine Bonacchi (Pt), Vini Elisabetta Abrami (Bs), Cà De Rocchi-Tinazzi (Vr), San Salvatore 1988 (Sa), Cà del Monte (Vr), Le Fraghe (Vr), Bonazzi (Vr), Villa Erbice (Vr), Villa Medici (Vr), Fattoria Le Fonti (Fi),Adalia (Vr) e Poggio Bonelli (Si).

martedì 20 novembre 2018

Vino e ricerca. Luigi Manzoni, Conegliano celebra il pioniere della ricerca genetica in ambito enologico

Conegliano celebra i 50 anni dalla sua scomparsa con il "Manzoni 50 Anniversary". Pioniere della ricerca genetica e padre dei famosi Incroci Luigi Manzoni deve la sua celebrità in ambito vitivinicolo per aver creato i rinomati vini che portano il suo nome.




In suo nome il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha autorizzato un concorso nazionale: prima edizione e oltre 80 campioni in lizza da tutto il Veneto e da altre 4 regioni d’Italia. Sabato 24 novembre la città che lo ha visto Sindaco (1946-49) si ferma e ne ricorda la poliedrica figura, tanti eventi aperti alla cittadinanza e agli addetti ai lavori. In programma il convegno scientifico per ricordare gli studi condotti dal Professore sull’anatomia della vite e sulle relazioni con la potatura e il mal dell’Esca.

A 50 anni dalla sua scomparsa quella di Luigi Manzoni (1888-1968) è una figura ancora viva e attuale. Un umanista novecentesco per la sua natura poliedrica, è stato professore di Scienze Naturali e Patologia vegetale, Preside della Scuola Enologica (attuale Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “G.B. Cerletti” di Conegliano), primo Sindaco di Conegliano dopo la nascita della Repubblica, dal 1946 al 1949. Manzoni è stato infatti ricercatore per 50 anni dando vita a esiti oggi ancora attualissimi, come le misure sperimentali dei consumi d'acqua delle piante in rapporto alle esigenze per le irrigazioni.

"Il frutto delle sue ricerche è diventato patrimonio della nazione attraverso la ricerca che ha portato e prodotto quei vitigni oggi conosciuti con il suo nome - spiega il presidente nazionale delle città del vino, Floriano Zambon, membro del Comitato d'onore delle celebrazioni - sulle sue orme si sta proseguendo quel percorso di rafforzamento delle piante di vite in modo da renderne la coltivazione sostenibile di fronte all'insidia delle diverse patologie".

La Scuola enologica di Conegliano (la più antica d'Italia, fondata nel 1876), in collaborazione con il CREA-VE (centro di ricerca ministeriale sulla vite ed il vino), ha creato un evento speciale in suo ricordo "Manzoni 50 Anniversary" che si terrà sabato 24 novembre nel campus enologico di Conegliano per ricordare e dare merito al suo impegno civile, alla continua e appassionata dedizione allo studio della vite e della ricerca scientifica.

"E' stato un importante punto di riferimento per tutto il settore scolastico e vitivinicolo - spiega il dirigente scolastico, Mariagrazia Morgan - per aver saputo esplorare come illustre e poliedrico ricercatore scientifico i campi della Fisiologia, della Fitopatologia, della Botanica, dell’Anatomia della vite e del Miglioramento Genetico".

Dove il suo nome è rimasto impresso nel marmo è proprio nelle attività filo genetiche, che lo hanno ascritto a inventore, padre e produttore di nuove pregevoli varietà vitivinicole, dando vita a vitigni autoctoni italiani che portano il suo nome.

Per l'occasione si è costituito un Comitato d'onore che vede al suo interno figure di spicco come quelle del Ministro dell'istruzione, Università e Ricerca Marco Bussetti, del Governatore del Veneto Luca Zaia e del Sottosegreterio alle politiche agricole Franco Manzato, un comitato organizzatore con ben 22 elementi del mondo scientifico, della ricerca ed accademico, presieduto da Damiana Tervilli, già preside della Scuola enologica e numerosi partner tecnici ed economici, ben 25 aziende .

In suo nome il Ministero delle politiche agricole ha autorizzato un concorso nazionale: quest'anno si tiene la prima edizione, con un partecipazione di 83 campioni di 61 aziende produttrici in lizza da tutto il Veneto e da altre 4 regioni (Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Lazio) regioni d’Italia.

La giuria arriverà alla scuola enologica  di Conegliano venerdì 16 novembre, esperti da tutta Italia divisi per categorie (vini Bianchi doc, Bianchi Igt, Rossi Igt, Rosati Igt, Spumanti Igt e Vsq, dolci, passiti e liquorosi Doc e Igt) e punteggio in centesimi. Sabato 24 novembre presso l'enoteca veneta i vini campioni saranno premiati nel corso di una cena d'onore con abbinamenti a piatti della tradizione veneta. La serata d'onore su invito sarà accompagnata dalle esibizioni musicali dell'enocoro diretto dal maestro Renato Gava

La modernità della sua ricerca in un convegno. Sabato 24 novembre con inizio alle 9.30 esperti internazionali si troveranno nell'Aula Magna ISISS “G.B. Cerletti” per un Convegno scientifico dal titolo "L’Anatomia della vite e i suoi legami con il complesso del Mal dell’Esca". Organizzato in collaborazione con il CREA-VE, vuole ricordare gli studi condotti dal Professore sull’anatomia della vite e sulle relazioni con la potatura e il mal dell’Esca; proprio collegandosi a questa seconda area di studio si analizzeranno i legami tra il complesso del Mal dell’Esca e il sistema di trasporto della vite. I relatori: Diego Tomasi CREA-VE Federico Caicci UNIPD Dipartimento di Biologia Oliver Viret Centre de compétence vitivinicole et cultures spéciales - Morges Svizzera Michele Borgo Consulente fitopatologo Eugenio Sartori Vivai Cooperativi Rauscedo Moderatrice: Clementina Palese giornalista de “L’Informatore Agrario”. Al termine visita al Museo Luigi Manzoni. Nella storica Bottega del Vino, buffet a cura dell’Istituto Alberghiero “M. Alberini” di Treviso con degustazione dei vini Incroci Manzoni della Scuola Enologica. Si potrà seguire il Convegno in diretta streaming dal sito cerletti.gov.it .

Compie due anni il Museo Luigi Manzoni che trova degna collocazione nello storico reparto di Scienze Naturali all’interno dell’Istituto “Cerletti” dove operò per quasi cinquant’anni. Migliaia di visitatori, anche dall’estero (es. Cina e Giappone). Il percorso museale, nato per volontà di un gruppo di insegnanti e col contributo di centinaia di ex studenti, parla di storia naturale ma anche di innovazione nella fotografia (ricerca scientifica, catalogazione, ingegneria meccanica e fotografia). Curato dai docenti Giuliano Mocchi e Beatrice Raco, affiancati dal Prof. Giovanni Follador, è nato nell'ambito di un lavoro di catalogazione iniziato alcuni anni fa: All'interno pezzi unici come macchine fotografiche dei primi del ‘900, microscopi, vetrini originali, collezioni botaniche vastissime, addirittura un banco ottico lungo più di due metri, che testimoniano la visione pionieristica di Luigi Manzoni nella conduzione delle sue ricerche.

Il suo obiettivo, che culminò nella genetica, era infatti di realizzare vigneti più resistenti, senza rinunciare però alla personalità di un grande vino. Fu così che nacquero i celebri Incroci Manzoni. Tra i più noti incroci: 6.0.13 (Riesling x Pinot bianco), 2.15 (Glera x Cabernet-sauvignon), 13.0.25 (Raboso Piave x Moscato d’Amburgo) e 1.50 e 2.30 (Trebbiano x Traminer). Il 6.0.13 è senza dubbio il più coltivato, dà vini bianchi molto fini con un buon potenziale d’invecchiamento.

A partire dalle ore 14 di sabato 24 novembre si terranno le visite guidate gratuite al “Museo Luigi Manzoni” e ai Vigneti Manzoni, degustazione degli Incroci Manzoni all’Enoteca Veneta.  Le visite saranno animate dagli studenti e dai docenti della Scuola Enologica. Partiranno scaglionate alle ore 14.00-15.00-16.00-17.00-18.00 Gruppi massimo di 15 persone. Prenotazioni: ufficio IAT di Conegliano tel. 0438 21230 - iat@comune.conegliano.tv.it

Manzoni fu uno dei massimi interpreti italiani degli incroci in viticoltura nei primi del '900. 3 i Paesi in Europa dove è testimoniata la produzione: Italia, Russia e Slovacchia. All'interno del campus enologico di Conegliano è presente la collazione completa dei vitigni incroci Manzoni con una superficie vitata di 12 ettari. I vigneti esistenti sono cloni naturali ricreati attraverso i gemmari dei vigneti che ex ellievi, negli anni ’90, hanno recuperato da aziende con cui il professor Manzoni aveva collaborato. Nell'ambito del convegno di sabato 24 novembre saranno pubblicati i numeri aggiornati del Manzoni nel Mondo.

A partire dalle ore 14.30 alle ore 19.30 presso l'Enoteca Veneta sarà possibile effettuare la degustazione guidata delle migliori produzioni nazionali che hanno partecipato al Concorso Enologico e che quindi avranno superato gli 80 centesimi di votazione. Gli spazi saranno gestiti direttamente dalle Aziende produttrici o dagli studenti della Scuola Enologica. In tutte le attività vi sarà la collaborazione dei sommeliers Ais e Fisar.

La partecipazione è libera e gratuita.

lunedì 19 novembre 2018

Morellino di Scansano: primo vino PEF per la sostenibilità ambientale di prodotto

Dai Vignaioli del Morellino di Scansano, il primo vino con la certificazione europea PEF per la sostenibilità ambientale di prodotto.






La Product Environmental Footprints (PEF) è una metodologia messa a punto nel 1990 da due ricercatori dell’Università della British Columbia, Mathis Wackernagel e William Rees. Denominata “Impronta Ambientale”, si è rivelata un importante indicatore in quanto consente di monitorare l’utilizzo delle risorse naturali disponibili sul nostro pianeta e, indirettamente, promuovere azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile. L’idea di mettere a punto un’impronta ambientale nasce dalla considerazione che, specie nei Paesi Industrializzati, l’attuale modello di sviluppo comporta un consumo di risorse superiore a quello che il Pianeta Terra è in grado di fornire e/o di rigenerare.

Con l'ottenimento della certificazione PEF, la Cantina Cooperativa dei Vignaioli del Morellino di Scansano continua il suo percorso verso la sostenibilità ambientale dei propri vini. Dopo la Carbon Footprint e l'etichettatura VIVA Sustainable Wine, è la prima cantina italiana a certificare un proprio vino con la nuova norma europea Product Environmental Footprint.

La Cantina ha infatti ottenuto per il Morellino di Scansano DOCG destinato alla grande distribuzione organizzata, la certificazione europea PEF Product Environmental Footprint (Racc. UE 179/2013), che misura l’impatto ambientale dei prodotti. È il primo vino in Italia a ottenere questa certificazione.

Come accennavo la PEF è di fatto una misurazione multi-criterio delle prestazioni ambientali di un prodotto o di un servizio lungo tutto il suo ciclo di vita – per il vino quindi si intende dalla coltivazione dell’uva, all’imbottigliamento e trasporto, fino alla mescita e recupero degli imballaggi. In particolare nel caso del vino, i parametri di cui si è tenuto conto sono: cambiamento climatico, uso di risorse fossili e minerali, inquinamento (particolati), acidificazione, uso del suolo.

Sebbene la norma tecnica di riferimento per il vino (PEFCR wine) sia stata emessa solamente ad aprile 2018, è stato possibile raggiungere rapidamente questo risultato grazie all'impegno del gruppo di lavoro e alle azioni già messe in atto dalla Cantina attraverso la certificazione della Product Carbon Footprint ISO14067 ottenuta nel 2014 e l’etichettatura VIVA Sustainable Wine del Ministero dell’Ambiente, nel 2015.

Come scrissi su "Scienza del vino", è il progetto di ricerca e innovazione che ha visto impegnati i Vignaioli del Morellino di Scansano, che di fatto ha contribuito nell’ottenimento della certificazione, proprio partendo da una gestione del vigneto rivolta a minimizzare l’impatto ambientale. L’adozione sperimentale dell’ozono in vigna e cantina, che sta permettendo di ridurre l’uso di altre sostanze chimiche (progetto SOS Wine cofinanziato dalla Regione Toscana); l’adozione sperimentale delle tecnologie Internet of Things, che permettono, attraverso un monitoraggio attento del vigneto, di ottimizzare l’uso dei trattamenti in vigna andando ad agire solo quando e dove necessario; la riduzione dell’impatto ambientale in termini di packaging gli interventi per il risparmio energetico in cantina in fase di vinificazione; l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica rinnovabile. Tutte azioni che la cantina ha già messo in atto e su cui continuerà a lavorare anche nei prossimi anni. Insomma il riconoscimento è un altro tassello nel percorso che vede da anni la Cantina all’opera in tema di sostenibilità, sia sociale, come è implicito in una realtà cooperativa che coinvolge 160 famiglie all’interno del territorio di Scansano, sia ambientale, come provato dalle strategie messe in atto finora.

“Si tratta di un percorso in divenire,” ha dichiarato Sergio Bucci, direttore della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, “che vedrà un ulteriore sviluppo attraverso l’estensione delle azioni adottate nei filari sperimentali a tutti i vigneti della cantina, e attraverso l’ulteriore riconoscimento, a cui stiamo già lavorando, per il rilascio della nuova etichettatura Made Green in Italy,” adottata dal Ministero dell’Ambiente tramite il Decreto del 21 marzo 2018.

Di che cosa si tratta? “La nuova etichettatura Made Green in Italy” spiega Fabrizio Cananzi, presidente di ICStudio Srl, la società di consulenza a cui sono stati affidati lo studio LCA e sviluppo ambientale di prodotto, “è uno schema nazionale volontario che può essere richiesto per prodotti rappresentativi del territorio nazionale e che presentano alte prestazioni ambientali, valutate attraverso la PEF". Uno strumento che contribuirà a migliorare la riconoscibilità e la valorizzazione dei prodotti enogastronomici italiani all’estero, andando incontro alle esigenze crescenti dei consumatori, sempre più attenti all’origine dei prodotti, alla loro sicurezza e sostenibilità ambientale.

sabato 17 novembre 2018

Dal gospel africano alle canzoni della libertà passando per i classici internazionali, al Parco della Musica di scena il mix esplosivo del Soweto Gospel Choir

Di scena oggi all'Auditorium Parco della Musica di Roma lo spettacolare, coloratissimo Soweto Gospel Choir. Un alternanza di ritmi profondi a ricche armonie: dal gospel africano alle canzoni della libertà passando per i classici internazionali. Un mix esplosivo che lascerà il pubblico senza fiato.




Fondato nel 2002 e attualmente diretto da Beverly Bryer, Mazwe Shabalala e Mulalo Mulovhdzi, il Coro annovera tra le sue file i migliori talenti vocali formatisi nelle chiese e nelle comunità di Soweto (South West Township), il grande sobborgo di Johannesburg.

Nato per celebrare l’unicità e la potenza ispiratrice della musica Gospel africana, lo strepitoso gruppo è riconosciuto come uno dei più importanti del panorama musicale gospel degli ultimi anni. Nei suoi spettacoli pieni di ritmo, energia e passione si celebra e si condivide la suprema gioia della musica, della vita, dell’amore, oltre che la bellezza delle voci umane e l’armonia del movimento.

Le numerose tournée che l’hanno portato ad esibirsi nei più importanti teatri e festival del mondo sono state immancabilmente salutate da ovazioni interminabili da parte di spettatori incantati e commossi dalla magnificenza delle esibizioni.

Profondamente stimato da artisti come Bono, Queen, Annie Lennox, Diana Ross, Jimmy Cliff, Céline Dion e Peter Gabriel e due volte vincitore del prestigioso premio Grammy, il Coro si è più volte esibito per Nelson Mandela ed ha accompagnato il suo funerale di stato in Sud Africa, oltre che la cerimonia commemorativa celebrata a Londra nella Cattedrale di Westminster.

In Freedom il Soweto Gospel Choir canterà in sei delle undici lingue ufficiali sudafricane offrendo un programma che alterna ritmi profondi a ricche armonie, il gospel africano alle canzoni della libertà e a classici internazionali. Un mix esplosivo che lascerà il pubblico senza fiato.

Soweto Gospel Choir all'Auditorium Parco della Musica | 17 novembre 2018 | Auditorium Parco della Musica | Viale De Coubertin Pietro, 30 | auditorium.com

venerdì 16 novembre 2018

Vino e territori, Romania: Însurăţei ottiene la denominazione di origine protetta dalla UE

La Commissione europea ha approvato, con la pubblicazione del relativo disciplinare, la richiesta di registro da parte della Romania della denominazione di origine protetta (DOP) «Însurăţei». 




La Romania del vino ottiene il riconoscimento da parte della UE del marchio DOP per i vini prodotti nell'area territoriale denominata Însurăţei. Tale riconoscimento è concesso ai prodotti agroalimentari le cui caratteristiche di qualità dipendono del tutto o in parte dall’ambiente geografico in cui sono prodotti ed il territorio dove appunto ricade la denominazione Însurăţei che unisce fattori naturali, come il clima e le risorse, a quelli umani, come le tecniche di produzione e trasformazione tipiche di quest’area delimitata ed al cui interno si svolgono tutte le fasi produttive conformi al disciplinare di produzione.

Il vino viene prodotto, nello specifico, esclusivamente nella contea di Brăila, nel sud-est della Romania. I vini a denominazione di origine controllata «Însurăței» sono prodotti da uve Băbească, Pinot gris, Fetească neagră, Băbească neagră, Cabernet Sauvignon, Aligote, Fetească regală, Fetească albă, Chardonnay, Syrah, Riesling italico e Riesling renano, nella tipologia bianchi, rossi o rosati e commercializzati al consumatore finale solo in bottiglia, anche come «vino biologico» o «vino ottenuto da uve biologiche», prodotto con l'uso di specifiche tecniche di agricoltura biologica rispettose dell’ambiente che contribuiscono a mantenere l’equilibrio tra flora e fauna nella regione. Tali tecniche hanno di fatto l’effetto di aumentare il numero di insetti predatori che si nutrono delle larve di insetti nocivi (tignoletta dell’uva), limitandone lo sviluppo e il conseguente danno che infliggono alle piante.

I fattori climatici e pedologici sono i principali elementi caratterizzanti della zona vitivinicola, come ad esempio l'influenza del Danubio, che lasciano una chiara impronta sulla composizione e sulla struttura dei vini, conferendo loro un carattere fresco e fruttato, dovuto alla marcata acidità e al livello elevato di sostanze aromatiche e di antociani. Altro fattore determinante peculiare di quest'area è la vicinanza della foresta che gioca un ruolo fondamentale sulla fisiologia della pianta in quanto determina un microclima specifico, particolarmente favorevole all’accumulo di antociani e aromi. 

Negli ultimi anni i produttori hanno adattato le tecniche di vinificazione in modo da mantenere quanto più possibile le caratteristiche della regione vitivinicola di Însurăței, in particolare per quanto riguarda le varietà quali la Babească neagră. I vini di qualità risultano dal modo in cui gli enologi armonizzano le caratteristiche specifiche del vigneto e delle varietà di uve con le tecniche di vinificazione e i metodi specifici di stabilizzazione e condizionamento del vino, conferendo ai vini un’identità propria e che rispecchia quella della materia prima ovvero uve esclusivamente sane a piena maturazione, in termini sia di zuccheri sia di fenoli. 

giovedì 15 novembre 2018

E-commerce. Tutela del made in Italy agroalimentare e vinicolo: rinnovato accordo tra MIPAAFT, IICQRF, Consorzi di Tutela ed eBay

È stato siglato ieri dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo il protocollo d’intesa tra eBay e l'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi (ICQRF), l'Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche (AICIG), la Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani (Federdoc), per la difesa del Made in Italy agroalimentare sul web.





L’accordo, della durata di due anni, ha come obiettivo quello di proteggere dalle contraffazioni sul sito web eBay le indicazioni geografiche italiane Dop e Igp, tutelare il made in Italy agroalimentare e vitivinicolo, e favorire la presenza nel mercato online dei prodotti italiani autentici e di qualità.
L’intesa prevede anche una nuova collaborazione, tra Mipaaft, ICQRF ed eBay, per garantire la protezione dei consumatori online anche sotto il profilo delle corrette informazioni in etichetta di tutti prodotti agroalimentari in vendita.

“Dobbiamo difendere la qualità dei nostri prodotti Made in Italy e fare il più possibile per contrastare l’italian sounding. Il rinnovo dell'intesa di oggi va proprio in questa direzione. In questi anni, l’accordo con eBay ha portato a ottimi risultati. Non bisogna abbassare la guardia. Insieme all’ICQRF, che si cura della tutela delle eccellenze italiane in giro per il mondo, stiamo lavorando con tutti, sotto ogni punto di vista, affinché i nostri prodotti di qualità vengano apprezzati così come sono e non ci siano contraffazioni”. – Ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio. “In questa direzione va l’allargamento dell’intesa con eBay anche sul controllo delle etichette. I cittadini devono essere messi nella condizione di scegliere con la massima trasparenza ciò che mangiano, la provenienza del prodotto, le materie prime con cui il l'articolo è composto per poter acquistare consapevolmente e al sicuro da ogni tipo di frode".

“Il rinnovo dell’accordo con Mipaaft, AICIG e Federdoc conferma l’impegno costante di eBay per la promozione del Made in Italy e rappresenta un’altra tappa importante nel percorso intrapreso per la tutela e promozione delle eccellenze italiane sulla nostra piattaforma”, spiega Andrea Moretti, Direttore Affari Legali di eBay in Italia. “In particolare, questo protocollo d’intesa non solo costituisce uno strumento prezioso per fare rete con istituzioni e consorzi - sottolinea Moretti – ma conferma il nostro impegno nella lotta alla contraffazione, da sempre uno dei temi chiave per eBay”.​

“AICIG - commenta il Presidente dell'Associazione Italiana dei Consorzi della Indicazioni Geografiche Cesare Baldrighi - esprime la massima soddisfazione per il rinnovo del Protocollo, siglato con l’intento di tutelare le Indicazioni Geografiche online attraverso la rimozione di annunci di vendita posti a violazione dei prodotti. Un accordo che condividiamo in ogni sua parte, compreso l’allargamento dell’Intesa al controllo sulle etichette introdotto in questo Protocollo e annunciato dal Ministro Centinaio. La nostra Associazione, in rappresentanza dei Consorzi plaude quindi al rinnovo e auspica di continuare con fattiva collaborazione di tutte le parti a tutelare in rete sia i prodotti evocati fraudolentemente, sia i consumatori che in questo modo avranno la garanzia di acquistare solo denominazioni originali”.

"Il commercio elettronico è una realtà in continua crescita, caratterizzato dall'estrema rapidità nella formulazione degli ordini e nella consegna dei prodotti. È poi una pratica commerciale con una dimensione globale. Questo lascia prefigurare la necessità di intervenire con immediatezza  per le attività di tutela dei prodotti DOP ed IGP", cosi il Presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro. "La collaborazione fra il fornitore del servizio e-Bay, l'autorità nazionale di riferimento Mipaaf e le associazioni dei Consorzi dei prodotti DOP ed IGP, - conclude Ricci Curbastro - permette di intervenire prontamente ed in sinergia per assicurare la tutela  dei consumatori e favorire la commercializzazione dei prodotti".​

1918-2018 Dal Piave a Vittorio Veneto, la Guerra degli Italiani

Al Museo della Repubblica Romana “1918-2018 Dal Piave a Vittorio Veneto, la Guerra degli Italiani” gli eventi salienti dell’ultimo anno della Grande Guerra. Una carrellata sugli ultimi mesi del 1918 che ribaltano le sorti della guerra e portano l’Italia alla vittoria. Sabato 17 novembre 2018 ore 16.00.


Nell’ambito delle iniziative legate alla conclusione delle commemorazioni per la Grande Guerra, l’evento 1918-2018. Dal Piave a Vittorio Veneto, la Guerra degli Italiani, ospitato sabato 17 novembre 2108 al Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, intende riproporre in una rapida carrellata gli eventi salienti dell’ultimo anno di guerra combattuto sul fronte italiano, lungo la linea del Piave.

Qui l’esercito italiano, dopo la tragica rotta di Caporetto, riuscì a contenere la spinta bellica del nemico sino a ribaltare le sorti della guerra con la controffensiva finale di Vittorio Veneto, del 24 ottobre 1918, che, con il successivo armistizio di Villa Giusti, determinò la resa dell’Austria e la vittoria dell’Italia nel Primo Conflitto Mondiale.

A partire dal 9 novembre 1917 fu, infatti, il corso del fiume Piave, sino a quel momento solo strategica via di comunicazione tra le montagne e il mare, il nuovo confine italiano da difendere a qualunque costo dall’avanzata austriaca, che dopo Caporetto aveva occupato un vasto territorio italiano, pari a quasi due regioni, creando una quantità impressionante di profughi e prigionieri.

Una situazione tragica dalla quale l’Italia riuscì a risollevarsi anche grazie al sacrificio – enorme in termine di vite umane – di quei celebri ragazzi del ’99 che, mandati appena diciottenni al fronte, vi portarono le energie fresche e motivate indispensabili per ribaltare una situazione ormai pesantemente compromessa.

Lungo le sponde del fiume sacro alla Patria, sull’altura del Montello come sul massiccio del Grappa, un anno di intensi combattimenti sarà così ripercorso con l’ausilio di un ricco apparato iconografico. La narrazione storica sarà arricchita inoltre dalla presentazione di alcuni cimeli autentici della Grande Guerra, che saranno illustrati per chiarire meglio le differenze tecniche e di equipaggiamento esistenti tra le diverse truppe impegnate negli scontri. Due divise storiche riproducenti fedelmente quelle in dotazione agli eserciti italiano e austro-ungarico, realizzate dalla Sartoria Storica Buosi, saranno infine presentate nelle loro peculiarità dal titolare, appassionato collezionista di divise della Prima Guerra Mondiale.

Intervengono: Mara Minasi, Giovanni Adducci, Remo Buosi

Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina

Largo di Porta San Pancrazio - Roma

Ingresso libero sino a esaurimento posti Info 060608 | www.museodellarepubblicaromana.it

martedì 13 novembre 2018

Scienza. Fiducia a prima vista: ti guardo negli occhi e decido se fidarmi di te

Una ricerca sperimentale condotta da due ricercatori italiani del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, rivela che impercettibili caratteristiche facciali delle persone con le quali si interagisce, come la dilatazione delle pupille, siano in grado di influenzare le risposte comportamentali. L’articolo pubblicato su Cognition and Emotion.




Quando incontriamo una persona per la prima volta è difficile stabilire se possiamo fidarci o meno. Per farci un’impressione, anche lo sguardo gioca il suo ruolo. Infatti, spesso ci convinciamo di comprendere emozioni e intenzioni della persona incontrata semplicemente guardandola negli occhi. E studiandone, per esempio, quanto sono dilatate le pupille.

È su questo aspetto che si è concentrata la ricerca sperimentale condotta da due ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca, Marco Brambilla e Marco Biella, in collaborazione con Mariska Kret, ricercatrice dell’Università di Leiden, in Olanda. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Cognition and Emotion con il titolo Looking into your eyes: Observed pupil size influences approach-avoidance responses (DOI: 10.1080/02699931.2018.1472554).

Dal momento che le variazioni nella dilatazione delle pupille sono perlopiù automatiche e inconsce, spesso riteniamo che tali variazioni possano indicare caratteristiche più profonde degli individui con cui interagiamo e che non siano solo la risposta a diverse intensità luminose. I ricercatori hanno perciò voluto verificare se semplici variazioni nel diametro pupillare delle persone che incontriamo siano in grado di influenzare risposte comportamentali diverse.

In particolare, se le persone con un’elevata dilatazione pupillare siano percepite come attraenti, calorose e amichevoli. E al contrario, se le persone con le pupille contratte siano percepite fredde, poco attraenti e inaffidabili. Per effettuare la ricerca, sono stati coinvolti cinquanta studenti ai quali è stato chiesto di svolgere un compito in laboratorio. Nello specifico, i partecipanti sono stati invitati a visualizzare sullo schermo di un computer 96 volti di persone sconosciute, con diversi livelli di dilatazione pupillare.

In un primo momento, i partecipanti, con l’ausilio di un joystick, dovevano avvicinare a sé i volti con le pupille contratte e allontanare da sé i volti con le pupille dilatate. In una seconda variante del compito le istruzioni sono state invertite: i partecipanti dovevano avvicinare a sé i volti con le pupille dilatate e allontanare da sé i volti con le pupille contratte. Ogni volta che il partecipante muoveva il joystick verso di sé, l’immagine del volto sullo schermo si ingrandiva, dandogli l’impressione che il volto si avvicinasse. Al contrario, quando il joystick veniva spinto, l’immagine con il volto sullo schermo si rimpiccioliva, dando l’impressione che il volto si allontanasse.

I risultati hanno mostrato che il desiderio di interagire con le persone presentate sullo schermo era fortemente influenzato dal livello di dilatazione pupillare. I partecipanti alla ricerca erano meno disposti ad avvicinare a sé – movimento indicativo del desiderio di interagire – volti con pupille contratte. Al contrario, i partecipanti erano maggiormente disposti a interagire con le persone le cui pupille erano dilatate.

La ricerca ha così dimostrato come impercettibili caratteristiche facciali delle persone con le quali si interagisce siano in grado di influenzare le risposte comportamentali. Ciò è ancor più sorprendente se si considera che al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che mostra effettivamente una differenza in termini di carattere, personalità e intenzioni in funzione della dilatazione delle pupille.

Ciononostante le persone attivano automaticamente la rappresentazione “stereotipica” secondo la quale gli individui con le pupille contratte sono pericolose e, di conseguenza, mettono in atto azioni al fine di distanziarsi il più possibile da tali individui. «I risultati ottenuti – afferma Marco Brambilla – oltre ad avere implicazioni circa i fattori in grado di promuovere o meno relazioni interpersonali, offrono importanti elementi di riflessione per il mondo del marketing e della pubblicità che spesso impiega immagini di volti nelle diverse campagne».

lunedì 12 novembre 2018

Vino e mercati. Nasce il Wine Permanent Observer, un nuovo strumento di analisi e sviluppo del mercato del vino

Presentato presso la sede di Alba di Confindustria Cuneo, il Wine Permanent Observer (WPO), l’osservatorio permanente sull’andamento del mercato vitivinicolo curato dal Centro Studi di Confindustria Cuneo. L’Osservatorio raccoglierà e analizzerà i dati di settore su produzione e distribuzione a livello nazionale e internazionale.




La piattaforma raccoglierà e analizzerà le informazioni di settore su produzione e distribuzione sui mercati interni ed internazionali. Il Wpo, co-finanziato dalla Camera di Commercio di Cuneo, nasce dall’esigenza dei produttori di avere informazioni aggiornate e puntuali sui trend della filiera vitivinicola, per poter operare più consapevolmente in un contesto sempre più dinamico, e per adeguare prontamente le strategie produttive e di marketing alle richieste del mercato.

Tra i risultati attesi, un attento monitoraggio della filiera in particolare per quel che riguarda i prezzi sui mercati e sulla domanda-offerta, lo sviluppo di iniziative di promozione e di valorizzazione dell’eccellenza e della qualità dei vini piemontesi e la creazione di sinergie tra i vari attori della filiera vino. Nel merito, il Wpo si occuperà di raccogliere e monitorare i prezzi dei vini sfusi grazie al supporto delle Camere di Commercio del Piemonte; i dati sulla produzione attraverso i Consorzi di tutela delle denominazioni piemontesi, i prezzi dei vini sugli “scaffali Italia” tramite la collaborazione in alternanza scuola-lavoro con l’istituto Umberto I di Alba, il prezzo dei vini sugli “scaffali Estero” utilizzando le rilevazioni di Expnol Ltd di Londra, le superfici vitate monitorate della Regione Piemonte e la quantità di vini in giacenza elaborate dal Mipaaf.

“Un progetto coraggioso, fortemente voluto dalla nostra sezione Vini – afferma il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio -. Crediamo che lo sviluppo dell’impresa sia una questione imprescindibile per non perdere competitività ed il WPO è da considerarsi uno strumento di sviluppo, poiché consente di prendere decisioni aziendali consapevoli. Grazie al coordinamento del nostro Centro Studi verranno convogliati in un’unica piattaforma tanti dati e informazioni che già esistono, ma che fino a ieri erano reperibili in posti diversi. Un lavoro organizzativo affinché le imprese possano decidere consapevolmente le loro strategie produttive, il loro posizionamento di prezzo e di mercato”.

“Dopo un lavoro lungo due anni, presentiamo questo osservatorio che aiuterà le nostre 40 imprese associate che accolgono 1.500 addetti a stare al passo con il mercato – aggiunge Paolo Sartirano, presidente sezione Vini di Confindustria Cuneo -. Sono numerosi i soggetti che abbiamo voluto coinvolgere nella sua realizzazione. Raccogliere dati in tutto il mondo non è così semplice, ma abbiamo mappato tutte le possibili fonti disponibili e cercheremo di rendere il database il più completo possibile. C’è la volontà di creare una consapevolezza dei costi di produzione, spiegando il perché di certe situazioni commerciali, che a volte dall’esterno sono difficili da comprendere. I dati saranno utili alle aziende per indirizzare le proprie strategie”.

Contribuisce a fornire i dati sulla produzione il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani: “Già oggi conosciamo perfettamente i dati della produzione, la superficie, i quintali di uva prodotti, l’imbottigliato e le fascette vendute – spiega Andrea Ferrero, direttore del Consorzio -. Questa collaborazione chiude il cerchio: condivideremo i nostri dati con tutti gli attori coinvolti in questo osservatorio con la speranza che anche gli altri consorzi possano entrare a far parte del Wpo, perché tutte le denominazioni e tutti i produttori possano beneficiarne”. Un lavoro che si è avvalso della collaborazione dell’istituto Umberto I di Alba, in particolare per la rilevazione dei prezzi dei vini sul web e nella Gdo: “I nostri studenti hanno operato direttamente nei punti vendita della Gdo e sulle piattaforme web sotto la guida del Centro Studi di Confindustria Cuneo – conclude Giuseppe Dacomo dell’Istituto Umberto I -. Sono andati a rilevare tantissimi dati. Un lavoro significativo da un punto di vista statistico e progettuale, ma anche utile al nostro territorio, per istruire un settore nell’ambito di una filiera. Per noi significa orientare gli studenti in un senso di programmazione non solo della produzione, ma anche della commercializzazione dei vini”.

sabato 10 novembre 2018

Zerocalcare. Scavare fossati, nutrire coccodrilli. Al via la prima mostra personale dedicata al fenomeno del fumetto italiano

Prende il via oggi presso lo Spazio Extra MAXXI, la prima mostra personale dedicata al fenomeno del fumetto italiano. 




Zerocalcare. Scavare fossati, nutrire coccodrilli, a cura di Giulia Ferracci e realizzata in collaborazione con Silvia Barbagallo è la mostra dedicata a Michele Rech, in arte Zerocalcare. Da sempre legato alla scena underground, portavoce della generazione anni ‘90, cresciuta tra precariato e web, tra il G8 di Genova e le serie tv, l'artista romano è protagonista di una grande mostra realizzata in coproduzione con Minimondi Eventi.

Il progetto, organizzato intorno a tre nuclei tematici – Pop e Tribù, Resistenza e Politica, Non-Reportage – ripercorre tutti gli anni del suo lavoro tra poster, un’ampia selezione di illustrazioni, copertine di dischi, tavole originali dei suoi nove libri, magliette, loghi e un lavoro site specific disegnato dall’artista per l’occasione.

Zerocalcare realizza i suoi primi lavori appena dopo le scuole superiori realizzando un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del 2001. Ha collaborato con il quotidiano «Liberazione» e con le riviste «Carta», «Repubblica XL» e «Internazionale». Del 2011 è il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo, pubblicato prima da Edizioni Graficart e poi da Bao Publishing che continuerà a pubblicare i suoi libri: Un polpo alla gola (2012), Ogni maledetto lunedì su due (2013), Dodici (2013), Dimentica il mio nome (2014), L'elenco telefonico degli accolli (2015), Kobane calling (2016).

*La mostra ha un suo biglietto specifico. Per maggiori informazioni vedi Orari e biglietteria

venerdì 9 novembre 2018

Contemporaneamente Roma. Arte, cinema, teatro, danza, esplorazioni urbane

Al via una nuova settimana di Contemporaneamente Roma 2018, manifestazione dedicata alla produzione culturale contemporanea, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale e realizzata in collaborazione con SIAE e con i principali enti e istituzioni culturali della città. 




Le attività di comunicazione sono realizzate con il supporto di Zètema Progetto Cultura. Il programma completo e gli aggiornamenti su tutte le manifestazioni, proposte dalle istituzioni cittadine e dagli operatori culturali selezionati attraverso l’Avviso Pubblico di Roma Capitale, sono consultabili sul sito www.contemporaneamenteroma.it e sull’account social CulturaaRoma su Facebook, Twitter e Instagram o telefonando al call center 060608 (attivo tutti i giorni ore 9-19). L’hashtag ufficiale della rassegna è #contemporaneamenteroma.

Tra gli appuntamenti della settimana dal 9 al 15 novembre si segnala l’inaugurazione del MedFilm Festival, il più importante evento in Italia dedicato al cinema del Mediterraneo, giunto alla XXIV edizione (dal 9 al 18 novembre). Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto per la prima volta da Giulio Casadei, si svolge al Cinema Savoy, al Macro Asilo e al Nuovo Cinema Aquila. In programma la proiezione di 79 film provenienti da 34 paesi. Tunisia e Spagna i Paesi protagonisti di questa edizione. Tra le diverse proiezioni in programma al Cinema Savoy si segnalano il film siriano The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan che aprirà il festival venerdì 9 novembre alle 20; Piombo Fuso di Stefano Savona (14 novembre alle 19); l’anteprima italiana di Tunisia Factory progetto composto da quattro cortometraggi realizzati a quattro mani da filmmaker tunisini (15 novembre alle 18). Macro Asilo sarà invece la location che ospiterà gli incontri ad ingresso libero della sezione “Letture dal Mediterraneo”, a cura di Mincione Edizioni, tra i quali si segnalano quello di sabato 10 novembre alle 17, con la presentazione in anteprima di “La storia del fumetto e della graphic novel italiani” pubblicata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, a cura di Giovanni Russo, tra i curatori del Lucca Comix. Info sulle proiezioni: www.medfilmfestival.org

A Palazzo delle Esposizioni venerdì 9 novembre inaugura la mostra Roma Fumettara, visitabile fino al 6 gennaio 2019 ad ingresso libero. L’esposizione ripercorre la storia della Scuola Romana dei Fumetti, nata nel 1993 e fondata da un gruppo d’autori, sceneggiatori e disegnatori romani provenienti dalle esperienze più disparate, che ha svolto, negli anni, un importante ruolo, sia nel campo della formazione che in quello della promozione culturale e della produzione editoriale. La mostra è anche l’occasione per parlare di Roma, vista attraverso lo sguardo ora innamorato, ora ironico, ora malinconico e talvolta dissacrante, di artisti che si esprimono attraverso i comics, l’illustrazione o addirittura lo storyboard cinematografico.

Molte le iniziative a ingresso gratuito proposte dal Macro Asilo in via Nizza, tra le quali dal 9 al 19 novembre la realizzazione della nuova imponente installazione Non plus ultra di Gonzalo Borondo. Il pubblico del Macro Asilo potrà eccezionalmente assistere al processo creativo dell’artista che, in sinergia con Arturo Amitrano, realizzerà nel cortile del museo un lavoro di stampa serigrafica su cinquantadue lastre di vetro. Venerdì 9 novembre alle 18 per “Autoritratti” sarà protagonista Alfredo Pirri. Sabato 10 novembre alle 17 il sociologo francese Michel Maffesoli presenterà la sua lectio magistralis dal titoloEsthétisation de l’existence. Alle 18 Carlo De Meo presenterà “Rivestimento - favola della buona notte e altri racconti”, sei piccole postazioni per un ascolto intimo di testi brevi dell’artista, letti da attori. Martedì 13 novembre dalle 16 alle 20 Stevens Vaughn presenta la performance Violence of Color, un dialogo con il pubblico sulle valenze del colore a cura di Massimo Scaringella. Giovedì 15 novembre alle 17 nel talkEdoardo Marcenaro: Art is Money – Money is Art si parlerà dell’alterazione della natura del denaro come mezzo di pagamento e della sua storia come opera d’arte, da Duchamp a Andy Warhol, da Keith Haring a Michelangelo Pistoletto fino agli artisti che oggi stanno lavorando al Macro Asilo.

Al via Creature - Esperimenti d’Arte in Laboratori Urbani, il festival della creatività urbana organizzato da Open City Roma in collaborazione con Goethe Institut Rom e TWM Factory, che fino al 9 dicembreproporrà sperimentazioni culturali, laboratori, interventi artistici, mostre ed esplorazioni urbane per scoprire il territorio del III Municipio. Ad inaugurare il festival sabato 10 novembre alle 18.30 sarà la mostra Domestic Boundaries, allestita nella sede di Roma Smistamento in via di Villa Spada 343. Un coinvolgente percorso installativo site-specific che indaga i confini tra “dentro” e “fuori”, “intimo” e “mediatico”, “fisico” e “virtuale”. Nell’ambito del festival, fino al 3 dicembre alle 12, si potrà partecipare al bando che assegnerà un Premio di 1000€ alle realtà romane che lavorano nel campo della creatività rigenerando, anche temporaneamente, gli spazi della città. Info e regolamento su www.creaturefestival.it

Sabato 10 novembre alle 21 al Mattatoio nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018 verrà presentato lo spettacolo Ermitologie di Yvan Clédat e Coco Petitpierre, due artisti in grado di oltrepassare tutte le frontiere dei linguaggi. In Ermitologie il teatro è una macchina della visione in cui sculture proteiformi prendono vita animate dall’interno, per esplorare diversi stati del corpo nell’immaginario artistico e nella vita. Un viaggio disordinato e divertito, dedicato a tutta la famiglia, per reinventare la storia dell’arte. Ed ancora nell’ambito del Romaeuropa Festival giovedì 15 novembre alle 21, nel Teatro Studio Borgna all’Auditorium Parco della Musica, verrà proposto il concerto O Supersong. Dieci tra i compositori più in vista della scena italiana contemporanea si cimenteranno nella reinterpretazione della loro canzone preferita, fonte d’ispirazione per altrettante cover e composizioni originali mentre al MAXXI-Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, domenica 11 novembre saranno protagonisti alcuni artisti italiani che portano avanti una ricerca radicale e profonda sulla composizione musicale spesso ponendola in relazione ai linguaggi del cinema, del video o delle arti visive: Fabrizio Ottaviucci (ore 19.30), Edison Studio (ore 20.30), Tempo Reale (ore 21.30).

Al via domenica 11 novembre la 55ª edizione del Festival Nuova Consonanza dal titolo “La musica e il suo doppio” che fino al 21 dicembre proporrà oltre 20 appuntamenti dislocati tra Teatro Palladium, Macro Asilo, Mattatoio e Parco della Musica di Roma, alla ricerca di quanto di più originale e innovativo avvenga nel campo della nuova creatività musicale. Si comincia domenica 11 novembre alle 18 al Teatro Palladium con una introduzione all’opera condotta da Filippo Simonelli, Lucio Gregoretti e Vera Vecchiarelli alla quale seguirà, alle 19, la prima rappresentazione a Roma dell’opera Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein, nella versione per ensemble (1999) di Bernard Jannotta, con Chiara Osella (mezzosoprano), Dario Ciotoli (baritono), trio jazz: Lucia Filaci (soprano), Carlo Putelli (tenore), Luca Bruno (baritono). Regia di Carlo Fiorini. Mercoledì 14 novembre alle 20.30, sempre al Teatro Palladium, verrà presentato l’evento multimediale Pompei Last Days V-Remix con proiezione del film muto Gli ultimi giorni di Pompei (1913) di Eleuterio Ridolfi, con musica dal vivo a cura di Edison Studio e Ensemble Dissonanzen.

Grande musica in programma all’Auditorium Parco della Musica. Sabato 10 novembre alle 21 nella Sala Sinopoli concerto Enrico Rava Quintet featuring Joe Lovano (Enrico Rava, tromba; Joe Lovano, sax; Giovanni Guidi, pianoforte; Dezron Douglas, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria). Domenica 11 novembre alle 21 nella Sala Santa Cecilia concerto dei Tribalistas, trio brasiliano composto da Marisa Monte, Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes, che proporranno i brani del nuovo album “Tribalistas” (2017). Lunedì 12 novembre alle 21 a salire sul palco è Stefano Bollani che torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con Que Bom, disco in uscita a maggio 2018 e tour in tutto il mondo dall’estate 2018. Accanto a lui suoneranno i grandi rappresentanti della musica strumentista brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni. Giovedì 15 novembre alle 21, nella Sala Petrassi, appuntamento da non perdere con Ben Frost, compositore di origine australiana e islandese d’adozione. L’artista che possiede un grande e vario background musicale ha anche composto diverse colonne sonore per la spettacoli di danza e cinema.

Da venerdì 9 a lunedì 12 novembre debutta al Teatro India lo spettacolo Gli sposi di David Lescot, con la regia e l’interpretazione di Elvira Frosini e Daniele Timpano. Si tratta della prima rappresentazione pubblica del progetto Fabulamundi Playwriting Europe: Beyond borders? realizzato da Pav, al termine di un percorso laboratoriale condotto nelle settimane precedenti. Lo spettacolo porta in scena la storia di Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, che hanno governato la Romania per oltre vent'anni. Come dei moderni Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani hanno seminato la paura nel popolo rumeno per poi finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo. Orario spettacoli:venerdì 9 e sabato 10 novembre alle 19; domenica 11 e lunedì 12 novembre alle 20. Info su www.pav-it.eu

Al Teatro del Lido di Ostia inaugura Composizioni, una fase preparatoria, una sorta di presentazione degli spettacoli di Oscillazioni, sezione del Festival Teatri di Vetro (13-19 dicembre al Teatro India), a cura dell’Associazione Culturale Il Triangolo Scaleno. In programma: venerdì 9 novembre alle 21 lo spettacolo di danza contemporanea Farde-Moi, con ideazione, regia e coreografia di Francesco Colaleo e Maxime Freixas. Sabato 10 novembre alle 21 è di scena lo spettacolo di danza Lo spazio delle relazioni, progetto e coreografia di Riccardo Fusiello. La performance coinvolgerà ad ogni replica persone di diverse età e provenienza, selezionate ad hoc, per indagare lo spazio tra i corpi e la sua densità emotiva nelle relazioni umane. Domenica 11 novembre, dalle 17, spettacolo di danza prodotto da Dehors/Audela Tanto non ci prenderanno mai, un progetto di Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri. Seguirà alle 20 lo spettacolo di danza OASI - Comizio sui valori di Enea Tomei, una riflessione sui valori e sulla loro trasmissione. Tutte le info su https://teatridivetro.it

Si conclude venerdì 9 novembre al Nuovo Cinema Aquila il progetto multimediale New Roma Imago Urbis, a cura di Cinema Mundi Cooperativa Onlus. La serata conclusiva ad ingresso libero prevede alle 18 la proiezione del backstage New Roma Imago Urbis 31 Ottobre - 4 Novembre e alle 19 l’incontro New Roma Imago Urbis. A seguire, alle 20 concerto/effetti sonori e alle 21 proiezione dei Video/CortometraggiNew Roma Imago Urbis selezionati dal pubblico presente in sala. Info su www.newromaimagourbis.it

Chiude venerdì 9 novembre la mostra Michelangelo Antonioni: raccontare l’incomunicabilità, allestita nella Galleria Monte Santo vicino Piazza Mazzini, e dedicata al grande maestro ferrarese. Attraverso le immagini di grande formato tratte da alcuni film del regista (Deserto Rosso, L’Avventura, La Notte, L’Eclisse), sono state presentate alcune delle tematiche culturali e sociali affrontate dal maestro nella sua filmografia. (Ingresso gratuito, apertura ore 9.30-19.30).

Ancora venerdì 9 novembre termina alle Officine Fotografiche all’Ostiense la mostra fotograficaResolution 808 – Inside the Yugoslavia Tribunal curata da Pinup srl per il Festival della Diplomazia. Un percorso fotogiornalistico di Martino Lombezzi, Jorie Horsthuis con la curatela di Daria Scolamacchia che racconta l’esperienza pionieristica del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY) istituito nel 1993 con la risoluzione 808 del Consiglio di sicurezza dell'ONU. (Ingresso gratuito, visitabileore 10.00-13.30 / 15.30-19.30).

Infine si segnalano le call ancora aperte nell’ambito di alcune manifestazioni. HER: She Loves S. Lorenzo, il primo festival di quartiere dedicato all’arte, ai dati e alla cultura dei dati, promosso dal centro di ricerca HER - Human Ecosystems Relazioni, ha ancora attive fino al 20 novembre sul suo sito la call for Art&Data beloved rivolta ad artisti locali, nazionali e internazionali per proporre un’opera d’arte originata da dati e la call for Art&Data lovers che invita gli esercizi commerciali del quartiere a ospitareun’opera d’arte e dati durante i giorni del festival. Info sul sito https://www.he-r.it/her-she-loves-san-lorenzo-winter-2018-calls

Fino all’8 dicembre si può partecipare alla call aperta da Dominio Pubblico: Millennials A(r)T Workdell’Associazione Culturale Dominio Pubblico e rivolta a ragazzi under 25, che vogliano partecipare alla raccolta di video-interviste e fotografie nei quartieri Marconi, Trullo e Corviale. Info per partecipare sul sito dominiopubblicoteatro.it

PROGRAMMA 9 – 15 NOVEMBRE

ESPLORAZIONI E PERCORSI URBANI

Venerdì 9 novembre dalle 18 alle 23 al Nuovo Cinema Aquila serata conclusiva ad ingresso libero del progettomultimediale New Roma Imago Urbis, a cura di Cinema Mundi Cooperativa Onlus che nel periodo dal 31 ottobre al 4 novembre, nei Giardini di Largo Ravizza ha coinvolto attivamente i cittadini con incontri, performance e concerti, per far emergere quanto dell’immagine di Roma Antica, Città Eterna, sia rimasto oggi negli attuali residenti della Capitale. La serata prevede alle 18 la proiezione del backstage New Roma Imago Urbis 31 Ottobre - 4 Novembre e alle 19 l’incontroNew Roma Imago Urbis. A seguire, alle 20 concerto/effetti sonori e alle 21 proiezione dei Video/Cortometraggi New Roma Imago Urbis selezionati dal pubblico presente in sala. Info su www.newromaimagourbis.it

Al via sabato 10 novembre Creature - Esperimenti d’Arte in Laboratori Urbani, il festival della creatività urbana organizzato da Open City Roma in collaborazione con Goethe Institut Rom e TWM Factory. In programma fino al 9 dicembre sperimentazioni culturali, laboratori, interventi artistici, mostre ed esplorazioni urbane per scoprire il territorio del III Municipio. Inaugura il festival sabato 10 novembre alle 18.30 la mostra Domestic Boundaries, allestita nella sede di “Roma Smistamento” in via di Villa Spada 343. Un coinvolgente percorso installativo site-specific che con una sequenza di ambienti domestici indaga i confini tra “dentro” e “fuori”, “intimo” e “mediatico”, “fisico” e “virtuale”, configurando una nuova geografia in cui “la casa tende alla città e la città si trasforma in casa”. (La mostra è visitabile fino al 7 dicembre da lunedì a venerdì ore 16-19. Per visitarla in orari e giorni differenti inviare una mail a info@romasmistamento.it).

In occasione del festival, inoltre, è ancora aperto fino al 3 dicembre alle 12 il bando per assegnare un Premio alle realtà romane che lavorano nel campo della creatività e che grazie alla loro attività hanno rigenerato, anche temporaneamente, gli spazi della città. Il premio consiste in un contributo di 1000€ per realizzare all’interno del proprio spazio un’opera d’arte o di design. Info e regolamento su www.creaturefestival.it

Prosegue il progetto Alla Fine della Città. Narrazioni, viandanze e immagini nelle periferie, a cura dell’Associazione Culturale Ti con Zero. Un modo per conoscere Roma più lentamente, più profondamente, guardandola con gli occhi di un urbanista, di una scrittrice, di un attore, di un fotografo, lungo itinerari che a piedi o in bicicletta attraversano diversi territori cittadini. La mattina di sabato 10 novembre alle 10 nel quartiere Balduina in programma l’itinerario a piedi Nel segno di Alessandro Tagliolini. Conducono Patrizia Hartman, attrice, e Carlo Sassetti, docente di restauro dell’Accademia di Belle Arti di Carrara. Reportage fotografico in collaborazione con Pierfrancesco Giordano docente di fotografia dell’Accademia di L’Aquila e i suoi studenti. E’ la prima di quattro esplorazioni urbane dedicata allo scultore, paesaggista e storico dei giardini Alessandro Tagliolini (1931-2000). Un viaggio tra letteratura, arte e urbanistica alla ricerca di altorilievi, fontane e sculture presenti nei quartieri residenziali romani costruiti dagli anni Sessanta. Letture da autori vari e scritti dell’artista. Partenza dalla Stazione Roma Balduina e arrivo in Piazza Giovenale. Percorso: Km 5 circa; durata: 3 ore. Nel tardo pomeriggio di sabato 10 novembre alle 18.30 al Complesso ex Cartiera Latina in via Appia Antica 42, è di scena Alla Fine della Città. Periferie e memoria, reading tra parole, immagini e canzoni, di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio, con la partecipazione di Umberto Pessolano e Sven Otto Schenn e con il contributo fotografico dell’Archivio Marcello Geppetti. Un viaggio, tra parole, fotografie e canzoni, in quei luoghi residuali, periferici, marginali, in cui azioni straordinarie hanno raccontato la possibilità concreta di costruire una nuova idea di città, di società e di mondo. Domenica 11 novembre dalle 10 pedalata Acque dolci e salate da Acilia ad Ostia, a cura di Fiab OstiaInBici. Conduce Paolo Bonucci. Una gita indietro nel tempo: dal borgo quattrocentesco col suo castello alla villa di Plinio il Giovane (61-114 d.C.). Visita al borghetto medievale e primo contatto con la storia dei “Ravennati”; spostamento verso le idrovore della bonifica e visita guidata al Museo della bonifica, incontro con il direttore per scambio culturale e approfondimenti; si attraversa la pineta di Castel Fusano per raggiungere la villa di Plinio; il lungomare per raggiungere la Stazione Cristoforo Colombo; rientro a Roma dalla stazione Lido Centro. Lunghezza: 10 km; durata: 3 ore. Info: 326 75861612 (OstiaInBici), 349 8728813 (Ti con Zero). Partenza: Stazione Ostia Antica treno urbano Roma-Lido. Arrivo: Stazione Cristoforo Colombo treno urbano Roma-Lido.Giovedì 15 novembre al Museo delle Civiltà in piazza Guglielmo Marconi 14, alle 18.45 viene presentato il Libro-installazione PERISCOPI composto da foto digitali, carta, diorami, scritti e sculture di carta di Fernanda Pessolano. A seguire alle 19 rappresentazione del reportage narrativo Pasolini. Viaggio per Roma e dintorni di e con Daria Deflorian & Monica Demuru. Testi a cura di e con Daria Deflorian, voce cantata di Monica Demuru.

Entra nel vivo il progetto crossdisciplinare Ai Confini dell’arte 2018 rivolto alle nuove generazioni Under 25 e curato da Margine Operativo Associazione Culturale. Il progetto (in corso fino al 2 dicembre), si svolge negli spazi del centro giovanile “E.C.Co.C.I” a Cinecittà e si muove tra differenti codici artistici contemporanei - street art, fumetti, performing art, narrativa, video – mettendo in rete artisti della scena contemporanea per produrre attraverso processi partecipativi e workshop, delle opere e delle azioni artistiche che si confrontano con il tema del presente e del futuro dei “confini/sconfinamenti”. Dove il “confine” non è solo segno che separa e divide, ma anche una linea in comune, e lo sconfinare è un processo di incontro e di confronto, grazie al quale hanno origine nuovi percorsi. Venerdì 9 novembre dalle 16 alle 19 in programma il workshop DIS/CONNESSIONE dedicato alla Danza e Teatro Fisico, a cura di Francesca Lombardo e Livia Porzio. A seguire sabato 10 novembre dalle 16 alle 19 il workshop dedicato alla Street Art Sconfinamenti tra paesaggi urbani e arte a cura di BOL – Pietro Maiozzi. Lunedì 12 novembre dalle 16 alle 18.30 è la volta del workshop di Scrittura Collettiva Vite e scritture oltre il confine a cura di Alberto Prunetti.

Le opere e le azioni artistiche create durante i workshop verranno presentate in pubblico nei 4 giorni di eventi artistici previsti il 29 e 30 novembre e l’ 1 e 2 dicembre. Workshop ed eventi artistici sono ad ingresso gratuito. Info e iscrizione obbligatoria ai workshop: contact@margineoperativo.net

In corso fino al 21 dicembre HER: She Loves S. Lorenzo, il primo festival di quartiere dedicato all’arte, ai dati e alla cultura dei dati, promosso dal centro di ricerca HER - Human Ecosystems Relazioni, con workshop, talk, seminari e performance in diverse location del quartiere San Lorenzo. Domenica 11 novembre dalle 14.30 alle 19.30 nella sede 4Changing e del centro di ricerca HER, in via dei Rutoli 2, in programma il Workshop Dati di Borgata, a cura di Salvatore Iaconesi, HER - Human Ecosystems Relazioni. Che dati genera il quartiere di San Lorenzo? Quali sono le loro implicazioni? Nel workshop verranno analizzate le opportunità del quartiere nel generare e raccogliere dati come bene comune, e si progetterà un modo in cui raccogliere nuovi dati con il quartiere, come usarli, e rappresentarli in modo creativo.

Inoltre fino al 20 novembre sono ancora attive sul sito web del festival la call for Art&Data beloved project rivolta ad artisti locali, nazionali e internazionali per proporre un’opera d’arte originata da dati e la call for Art&Data lovers che invita gli esercizi commerciali e gli spazi espositivi del quartiere a ospitare un’opera d’arte e dati durante i giorni del festival. Info iscrizioni a workshop e call sul sito https://www.he-r.it/her-she-loves-san-lorenzo-winter-2018-calls

Prosegue anche a novembre il percorso di formazione Dominio Pubblico: Millennials A(r)T Work organizzato dall’Associazione Culturale Dominio Pubblico e rivolto a ragazzi under 25, che – attraverso una call aperta fino all’8 dicembre – costituiranno un teamwork che affiancherà un gruppo di street artist nella produzione artistica di un progetto urbano volto a raccontare la storia dei quartieri Marconi, Trullo e Corviale attraverso video-interviste, creazioni artistiche e materiale fotografico. La documentazione raccolta verrà presentata nell’evento pubblico Open MA(r)T in programma dal 6 all’8 dicembre al Teatro India e nei quartieri coinvolti. Info su www.dominiopubblicoteatro.it

DANZA

In corso fino al 16 dicembre il progetto Inside Out Contemporary Dance a cura del Balletto di Roma Consorzio Nazionale del Balletto Scarl, che intende far avvicinare le persone al mondo della danza, attraverso un coinvolgimento nella fase precedente alla messa in scena. In programma prove aperte, spettacoli di danza, laboratori, eventi performativi, conferenze e tavole rotonde. Da lunedì 12 a venerdì 16 novembre dalle 15 alle 17, nella sede in piazza San Giovanni Battista de La Salle 3/5, in programma il Laboratorio sul corpo poetico a cura di Emanuele Burrafato. Prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti: tel. 06.90375236; e-mail: promozione@ballettodiroma.com

Al Teatro del Lido di Ostia questa settimana è in programma Composizioni una fase preparatoria, una sorta di presentazione degli spettacoli di Oscillazioni, sezione del Festival Teatri di Vetro che si svolgerà dal 13 al 19 dicembre al Teatro India. Venerdì 9 novembre alle 21 lo spettacolo di danza Farde-Moi, con ideazione, regia e coreografia di Francesco Colaleo e Maxime Freixas, con Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini, Laura Lorenzi, Rosada Letizia Zangri. Danza contemporanea e physical theater per cinque interpreti per approfondire il tema dell’identità nella società di oggi. Sabato 10 novembre alle 21 è di scena lo spettacolo di danza Lo spazio delle relazioni. Progetto e coreografia di Riccardo Fusiello, con Riccardo Fusiello e dieci persone selezionate ad ogni replica. Collaborazione artistica Agostino Riola. Una performance che coinvolge ad ogni replica persone di diverse età e provenienza, selezionate ad hoc, per indagare lo spazio tra i corpi e la sua densità emotiva nelle relazioni umane. Domenica 11 novembre dalle 17spettacolo di danza Tanto non ci prenderanno mai. Un progetto di Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri prodotto da Dehors|Audela. Lo spettacolo è il tentativo di rielaborare e rendere fruibile un’esperienza di fuga e di nascondimento reale, un’indagine interdisciplinare sulle due soluzioni possibili difronte all’ottusità di un nemico invincibile: nascondersi o fuggire. Segue alle 20 lo spettacolo di danza OASI. Comizio sui valori di Enea Tomei, una riflessione sui valori e sulla loro trasmissione. A cura dell’Associazione culturale Triangolo scaleno.Tutte le info su https://teatridivetro.it

TEATRO

Venerdì 9 novembre alle 21 al Teatro Argentina seconda e ultima replica di La maladie de la mort, una rilettura in chiave cinematografica che la celebre regista Katie Mitchell ha operato sul testo di Marguerite Duras. La maladie de la mort, esplora il confronto uomo-donna e mantiene una dimensione misteriosa da thriller psicologico. Una relazione inconsueta, inquieta, ambigua, nella quale la Duras si insinua per raccontare l’impossibilità di una intimità autentica, emotiva, sessuale. Nulla può unire il divario che separa l’uomo e la donna. Sono inconciliabili. È questa la "malattia della morte" di cui parla Duras e su cui si interroga Katie Mitchell attraverso un adattamento cinematografico in presa diretta che restituisce in scena la profonda esplorazione dell’intimità, del genere, della pornografia, del sesso.

Nell’ambito della XVII edizione di TREND nuove frontiere della scena britannica, l’unica rassegna in Italia interamente dedicata alla drammaturgia inglese, al Teatro Belli venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 novembre alle 21 ultime tre repliche di En attendant Beckett, un percorso multimediale ideato da Glauco Mauri e Roberto Sturno con la collaborazione di Andrea Baracco. Un omaggio a Beckett per offrire al pubblico un approfondimento sull’opera del grande autore irlandese, con poesie e brani letterari. Martedì 13, mercoledì 14 e giovedì 15 novembre alle 21 viene portato in scena NOT NOT NOT NOT NOT ENOUGH OXYGEN di Caryl Churchill, con Aglaia Mora, Xhulio Petushi,Marco Spiga, regia Giorgina Pi. Nella Londra del futuro si vive solo in monolocali, immersi nell’inquinamento, manca l’ossigeno e lo compra solo chi può permetterselo. In una di queste piccole case si ritrovano, dopo anni, Mick e suo figlio Claude, famosa pop star. Lo spettacolo è una distopia ambientata nel 2010 che nel 1971, quando è stato scritto, era il futuro e che per noi è ormai il passato. Ma le allarmanti predizioni di Caryl Churchill sembrano avviarsi a diventare realtà e la potenza della sua penna, ancora una volta, ci ricorda l’inutilità di pianificare il mondo per noi soli.

Prosegue fino al 19 dicembre il progetto per la promozione e il sostegno della drammaturgia contemporaneaFabulamundi Playwriting Europe: Beyond borders? realizzato da PAV snc con la cooperazione di teatri, festival e organizzazioni culturali provenienti da 17 Paesi europei. Coinvolti nella programmazione, che prevede laboratori, spettacoli teatrali e una residenza artistica, il Teatro India, il Teatro Biblioteca Quarticciolo e l’Università La Sapienza. A condurre i laboratori e ad animare le scene, registi, attori, giornalisti e formatori. I laboratori si concluderanno con alcune rappresentazioni aperte al pubblico. Il primo appuntamento pubblico è in programma da venerdì 9 a lunedì 12 novembrecon il debutto al Teatro India dello spettacolo Gli sposi di David Lescot, con la regia e l’interpretazione di Elvira Frosini e Daniele Timpano. E’ la storia di un'ordinaria coppia di potere, Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, che hanno governato la Romania per oltre vent'anni. Il più sinistro tra i tiranni dei paesi del blocco comunista e sua moglie, dittatori capricciosi e sanguinari, per oltre vent'anni, come dei moderni Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani hanno seminato la paura nel popolo rumeno per poi finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo. Una storia d’amore e politica che ha segnato la Storia contemporanea (spettacoli: venerdì 9 e sabato 10 novembre alle 19; domenica 11 e lunedì 12 novembre alle 20). Info su www.pav-it.eu

MUSICA

Nell’ambito di Incontri Festival, diretto da Luigi Cinque e organizzato da MRF5 srl, venerdì 9 novembre alle 19 nella Chiesa di Santa Dorotea in via di Santa Dorotea 23, in programma Sacra Konzert, lezioni concerto sulla musica sacra di Luigi Cinque e Riccardo Fassi. Verranno eseguite musiche sacre da: Webern Sei Bagatelle, Monteverdi Sacrae Cantiunculae, Cinque Un’idea del sacro, Bizet I pescatori di perle, Gesualdo da Venosa Luci serene e chiare. Si tratta dell’esperimento ormai consolidato di unire il jazz e la musica contemporanea con la nostra grande tradizione di musica sacra dal seicento ad oggi.

E’ intitolata “La musica e il suo doppio” la 55ª edizione del Festival Nuova Consonanza in programma dall’11 novembre al 21 dicembre con oltre 20 appuntamenti dislocati principalmente al Teatro Palladium, Macro Asilo, Mattatoio e Parco della Musica di Roma, alla ricerca di quanto di più originale e innovativo avvenga nel campo della nuova creatività musicale. Si comincia domenica 11 novembre al Teatro Palladium che alle 18 ospita introduzione all’opera, con Filippo Simonelli, Lucio Gregoretti, Vera Vecchiarelli. Alle 19 segue la rappresentazione (per la prima volta a Roma) dell’operaTrouble in Tahiti di Leonard Bernstein, nella versione per ensemble (1999) di Bernard Jannotta, con Chiara Osella (mezzosoprano), Dario Ciotoli (baritono), trio jazz: Lucia Filaci (soprano), Carlo Putelli (tenore), Luca Bruno (baritono). Regia di Carlo Fiorini. Mercoledì 14 novembre alle 20.30, sempre al Teatro Palladium, viene presentato l’evento multimediale Pompei Last Days V-Remix con proiezione del film muto Gli ultimi giorni di Pompei (1913) di Eleuterio Ridolfi, con musica dal vivo a cura di Edison Studio e Ensemble Dissonanzen ed elaborazione video live a cura di Vj Andrea Pennisi “Lapsus”.

Sabato 10 novembre alle 21 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, concerto Enrico Rava Quintet featuring Joe Lovano (Enrico Rava, tromba; Joe Lovano, sax; Giovanni Guidi, pianoforte; Dezron Douglas, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria). Dopo più di vent’anni, i due musicisti tornano insieme per dirigere un quintetto d’eccezione che unisce jazzisti di grande valore provenienti dagli Stati Uniti. Domenica 11 novembre alle 21 nella Sala Santa Cecilia, concerto dei Tribalistas, trio brasiliano composto da Marisa Monte, Carlinhos Brown e Arnaldo Antunes, che proporranno i brani del nuovo album “Tribalistas” (2017) e le hit nazionali e internazionali, come "Passe em Casa", "Velha Infância" e "Já Sei Namorar". I Tribalistas saranno accompagnati sul palco dai musicisti Dadi Carvalho (basso, chitarra elettrica, mandolino e tastiera), Pedro Baby (chitarre acustiche ed elettriche), Pretinho da Serrinha (cavaquinho) e Marcelo Costa (batteria). Lunedì 12 novembre alle 21 a salire sul palco della Sala Santa Cecilia è invece Stefano Bollani che torna al suo grande amore per le sonorità brasiliane con Que Bom, disco in uscita a maggio 2018 e tour in tutto il mondo dall’estate 2018. Il nuovo album, realizzato interamente a Rio, nel cuore pulsante della musica brasiliana, è composto di soli brani inediti e originali di Bollani. Accanto a lui grandi rappresentanti della musica strumentista brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni. Artisti molto amati da Bollani, affiancati qui da Thiago da Serrinha, celebre percussionista di fama internazionale. Sempre all’Auditorium Parco della Musica, nella Sala Petrassi, giovedì 15 novembre alle 21 appuntamento da non perdere con Ben Frost, compositore di origine australiana e islandese d’adozione. L’artista che possiede un grande e vario background musicale ha anche composto diverse colonne sonore per spettacoli di danza e cinema, oltre a collaborare stabilmente con il fotografo irlandese Richard Mosse.

Nell’ambito di Romaeuropa Festival giovedì 15 novembre alle 21, nel Teatro Studio Borgna al Parco della Musica, viene proposto il concerto O Supersong. Dieci tra i compositori più in vista della scena italiana contemporanea si cimentano nella reinterpretazione della loro canzone preferita, fonte d’ispirazione per altrettante cover e composizioni originali. Catalizzatore formidabile, capace di pervadere ogni angolo della nostra esperienza quotidiana, contenitore abitato contemporaneamente da ciarpame e cavolavori, la forma canzone è in grado di penetrare il nostro intimo in modo irripetibile e soggettivo. Al MAXXI-Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, domenica 11 novembre MAXXI MUSICgiornata dedicata alla sperimentazione musicale. Protagonisti alcuni artisti italiani che portano avanti una ricerca radicale e profonda sulla composizione musicale spesso ponendola in relazione ai linguaggi del cinema, del video o delle arti visive. Appuntamento con Fabrizio Ottaviucci (ore 19.30), Edison Studio (ore 20.30), Tempo Reale (ore 21.30). Fabrizio Ottaviucci rielabora ed esegue il repertorio di Cornelius Cardew e di Alvin Curran. Edison Studio, il gruppo formato nel 1993 da Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani s’impegna in una nuova sonorizzazione de La Corazzata Potëmkin. Infine Tempo Reale con Symphony Device costruisce un intero concerto per frullatori, grammofoni, televisori e altri elettrodomestici di uso quotidiano.

CINEMA

Dal 9 al 18 novembre torna il MedFilm Festival, il primo e più importante evento in Italia dedicato al cinema del Mediterraneo, giunto quest’anno alla XXIV edizione. Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto per la prima volta da Giulio Casadei, si svolge al Cinema Savoy, al Macro Asilo e al Nuovo Cinema Aquila. In programma la proiezione di 79 film provenienti da 34 paesi. Tunisia e Spagna sono i Paesi protagonisti di questa edizione. Durante i giorni del festival, al Mercato rionale di Piazza Alessandria, è allestita la mostra fotografica “La Piccola Bellezza” dedicata al tessuto urbano di Roma ed in particolare ai quartieri residenziali e periferici. L’evento è organizzato in collaborazione con le Biblioteche di Roma.

Tra le diverse proiezioni in programma al Cinema Savoy si segnalano il film siriano The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan che aprirà il festival venerdì 9 novembre alle 20; Piombo Fuso di Stefano Savona (14 novembre alle 19); l’anteprima italiana di Tunisia Factory progetto composto da quattro cortometraggi realizzati a quattro mani da filmmaker tunisini (15 novembre alle 18). Al Macro Asilo si svolgono invece gli incontri ad ingresso libero della sezione “Letture dal Mediterraneo”, a cura di Mincione Edizioni. In programma: sabato 10 novembre alle 18, anteprima di “La storia del fumetto e della graphic novel italiani” pubblicata dall’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, a cura di Giovanni Russo, tra i curatori del Lucca Comix. con Giovanni Russo, Giuseppe Cesaro e Mariangela Mincione. Mercoledì 14 novembre alle 17.30incontro Dialogo sull’Intercultura dedicato al tema dell'immigrazione nel nostro Paese, organizzato da PiùCulture. Partecipano Annalisa Camilli (giornalista di Internazionale), Marino Sinibaldi (direttore di Radio 3), Michele Colucci (storico), padre Camillo Ripamonti (presidente del Centro Astalli) e Giovanni Pompili (Kino produzioni). Giovedì 15 novembre alle 18 presentazione di “Le anime disegnate” di Luca Raffaelli (Edizioni Tunué, 2018) e “Sputa tre volte” di Davide Reviati (Coconino Press, 2016). Luca Raffaelli dialoga con Davide Reviati, coordina Mariangela Mincione. Info e dettagli sulle proiezioni su www.medfilmfestival.org

Ultimo giorno venerdì 9 novembre dalle 9.30 alle 19.30 per visitare la mostra Michelangelo Antonioni: raccontare l’incomunicabilità, dedicata al maestro ferrarese e organizzata da A.E.A. srl. Ospitata nella Galleria Monte Santo, a pochi passi da Piazza Mazzini, l’esposizione presenta immagini di grande formato tratte da alcuni film del regista (Deserto Rosso, L’Avventura, La Notte, L’Eclisse), con l’obiettivo di divulgare le tematiche culturali e sociali affrontate nella sua ineguagliabile filmografia. Ingresso gratuito.

ARTE

Inaugura venerdì 9 novembre nella Sala Fontana di Palazzo delle Esposizioni la mostra Roma Fumettara (visitabile fino al 6 gennaio 2019 ad ingresso libero). L’esposizione ripercorre la storia della Scuola Romana dei Fumetti, nata nel 1993 e fondata da un gruppo d’autori, sceneggiatori e disegnatori romani provenienti dalle esperienze più disparate, che ha svolto, negli anni, un importante ruolo, sia nel campo della formazione che in quello della promozione culturale e della produzione editoriale. La mostra è anche l’occasione per parlare di Roma, vista attraverso lo sguardo ora innamorato, ora ironico, ora malinconico e talvolta dissacrante, di artisti che si esprimono attraverso i comics, l’illustrazione o addirittura lo storyboard cinematografico. Questa nuova esposizione va ad affiancare le altre mostre già in corso nella stessa sede espositiva. Fino al 20 gennaio 2019 la mostra Pixar 30 anni di animazione, curata da Elyse Klaidman e da Maria Grazia Mattei per l'edizione italiana, presenta oltre 400 opere tra disegni, sculture, bozzetti, collage e storyboard, e una ricchissima selezione di materiali video. L’esposizione è un vero e proprio viaggio negli Studios e nell'universo creativo della Pixar. Fino al 6 gennaio 2019 in corso anche la rassegna Giappone a colori, con due mostre a ingresso libero: al Bookstore è allestita Nihon no Ehon – Libri dal Giappone, a cura di Yukiko Hiromatsu e Yasuko Doi, che presenta una selezione di 50 libri illustrati per bambini pubblicati negli ultimi cinque anni. La mostra è organizzata dall’Ambasciata del Giappone in Italia e dal Japanese Board on Books for Young People (JBBY) in occasione del 150esimo anniversario di relazione diplomatica tra l’Italia e il Giappone. Nello spazio Forum sono invece esposte le tavole originali del libro Mukashi Mukashi. C’era una volta in Giappone nato dalla collaborazione tra Fondazione Štěpan Zavřel e Franco Cosimo Panini in occasione della 35esima edizione della mostra “Le immagini della fantasia a Sarmede”. Illustratori giapponesi - Susumu Fujimoto, Kotimi, Junko Nakamura e Satoe Tone – e italiani - Mara Cozzolino, Philip Giordano, Simone Rea e Valeria Petrone - sono stati chiamati a dare forma alle più belle fiabe della tradizione nipponica, riscritte dalla penna di Giusi Quarenghi. Una serie di eventi speciali, incontri e presentazioni arricchiscono la rassegna.

Tutte le mostre in corso sono visitabili domenica, martedì, mercoledì e giovedì ore 10-20; venerdì e sabato ore 10-22.30.

Molte le iniziative a ingresso gratuito proposte dal Macro Asilo in via Nizza, tra le quali tra le quali dal 9 al 19 novembre la realizzazione della nuova imponente installazione Non plus ultra di Gonzalo Borondo. Il pubblico del Macro Asilo può eccezionalmente assistere al processo creativo dell’artista che, in sinergia con Arturo Amitrano, realizzerà nel cortile del museo un lavoro di stampa serigrafica su cinquantadue lastre di vetro. Venerdì 9 novembre alle 18 per “Autoritratti” è protagonista Alfredo Pirri. Sabato 10 novembre alle 17 lectio magistralis del sociologo francese Michel Maffesoli dal titolo “Esthétisation de l’existence”. Alle 18 Carlo De Meo presenterà “Rivestimento - favola della buona notte e altri racconti”, sei piccole postazioni per un ascolto intimo di testi brevi dell’artista, letti da attori. Martedì 13 novembre dalle 16 alle 20Stevens Vaughn presenta la performance “Violence of Color”, un dialogo con il pubblico sulle valenze del colore a cura di Massimo Scaringella. Giovedì 15 novembre alle 17 nel talk Edoardo Marcenaro: Art is Money – Money is Art si parlerà dell’alterazione della natura del denaro come mezzo di pagamento e della sua storia come opera d’arte, da Duchamp a Andy Warhol, da Keith Haring a Michelangelo Pistoletto fino agli artisti che oggi stanno lavorando al Macro Asilo.

Sabato 10 novembre alle 21 al Mattatoio nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018 viene presentato lo spettacoloErmitologie di Yvan Clédat e Coco Petitpierre, due artisti in grado di oltrepassare tutte le frontiere dei linguaggi per materializzare veri e propri sogni a occhi aperti abitati dalle icone dell’arte moderna e contemporanea. In Ermitologie il teatro è una macchina della visione in cui sculture proteiformi prendono vita animate dall’interno, per esplorare diversi stati del corpo nell’immaginario artistico e nella vita. Ci sono Sant’Antonio di Gustave Flaubert, Alberto Giacometti, l’arte paleolitica, Max Ernst e il Rinascimento italiano; uomini, piante, animali e creature robotiche tutte presenti per raccontare corporeità differenti. Perché l’ermitologia è per Clédat & Petipierre una meccanica del sensibile, qualcosa attraverso la quale cogliere la vita e giocarci insieme, oppure semplicemente osservarla nel suo nascere e trasformarsi. Un viaggio disordinato e divertito, dedicato a tutta la famiglia, per reinventare la storia dell’arte. (Nella mattina della stessa giornata di spettacolo, alle 11, Clèdat & Petitpierre presenteranno una speciale parata presso il Mercato Testaccio).

Fino al 6 gennaio 2019 il padiglione 9A del Mattatoio a Testaccio, ospita Lu Song. Interni Romani, prima mostra in Europa del pittore cinese Lu Song (Pechino, 1982), curata da Ludovico Pratesi. La pittura dell’artista, di matrice figurativa, si ispira ad un’analisi attenta e puntuale della storia dell’arte europea, con una particolare attenzione al paesaggio, colto in maniera surreale e fantastica, quasi evocativa. Tele di grandi dimensioni riprendono tematiche presenti della pittura romantica tedesca, da Gaspar David Friedrich ad Arnold Bocklin, che ha vissuto a Roma e ha intrepretato con una sensibilità nordica le suggestioni del mondo classico romano. Lu Song si ricollega a questa tradizione e presenta al Mattatoio una serie di dipinti recenti, abbinati ad alcune opere realizzate per l’occasione e dedicate a Roma, con colori bronzei e quasi metallici, che suggeriscono al visitatore un’immersione nell’atmosfera fiabesca della scena, dove si uniscono tradizione e contemporaneità, passato e presente. La mostra è visitabile da martedì a domenica ore 14-20.

FOTOGRAFIA

Termina venerdì 9 novembre alle Officine Fotografiche all’Ostiense la mostra fotografica Resolution 808 – Inside the Yugoslavia Tribunal curata da Pinup srl per il Festival della Diplomazia. Un percorso fotogiornalistico di Martino Lombezzi, Jorie Horsthuis con la curatela di Daria Scolamacchia che racconta l’esperienza pionieristica del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia (ICTY) istituito nel 1993 con la risoluzione 808 del Consiglio di sicurezza dell'ONU (visitabile ore 10.00-13.30 / 15.30-19.30).

In corso fino al 3 marzo 2019 al Museo di Roma in Trastevere la mostra Lisetta Carmi, la bellezza della verità, prima mostra pubblica a Roma dedicata alla fotografa, nata a Genova nel 1924, e al suo lavoro ventennale, realizzato tra gli anni Sessanta e Settanta in Italia e in giro per il mondo in Paesi come Israele, Afghanistan, India e America Latina. Esposti oltre 170 scatti con opere conosciute e inediti presentati per l’occasione (visitabile da martedì a domenica ore 10-20; la biglietteria chiude alle 19).

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