venerdì 30 maggio 2014

#Romanesco

A Roma dal 29 maggio al 20 giugno in un circuito di ristoranti e gastronomie torna Romanesco: cucina, tradizione e territorio nel segno dell’eccellenza
Torna Romanesco, il Circuito di Eccellenze dei ristoratori e dei prodotti tipici della Città di Roma. Il grande successo e i consensi raccolti nel corso della 1a edizione hanno convinto la Camera di Commercio di Roma a riproporre l’iniziativa anche quest’anno, avvalendosi dell’impegno organizzativo dell’Azienda Romana Mercati (ARM) - Azienda Speciale della CCIAA di Roma - e della collaborazione delle Associazioni di Categoria e dei Consorzi di Tutela di riferimento



In questa seconda attesa edizione, che ha visto conferme e nuove adesioni tra i ristoratori, viene ribadito l’obiettivo dell’iniziativa: la promozione e la valorizzazione presso il pubblico dei consumatori dei prodotti tipici e tradizionali della provincia di Roma, attraverso l’interpretazione dei protagonisti della cucina romana. Venti, in tutto, i locali che hanno aderito a questa nuova edizione e che, a turno, proporranno un menu made in Rome. Un team che riunisce esponenti di diversi stili: classici, innovatori, emergenti per un viaggio gustoso che certamente appassionerà i gourmet romani che vorranno approfittare di Romanesco per esplorare i gusti e i sapori di una delle cucine più famose al mondo.

Ogni ristorante, nel periodo compreso tra il 29 maggio e il 20 giugno, proporrà nella data prescelta un menu “Romanesco” con la propria ricetta “bandiera”. Per chi volesse cimentarsi in cucina nei ristoranti saranno disponibili dei volumetti, in italiano e inglese, che raccolgono le ricette con i loro ingredienti e modalità di preparazione oltre ad un breve profilo dei locali segnalati.

La novità di quest’anno inoltre è quella di aver voluto mettere in risalto le caratteristiche di cinque prodotti tipici e tradizionali del paniere agroalimentare romano: l’Abbacchio Romano IGP, il Pecorino Romano DOP, la Ricotta Romana DOP, le Olive da Mensa e l’Olio Extravergine di Oliva Dop Sabina. Cinque eccellenze che saranno protagoniste non solo nei piatti “bandiera” dei menu di Romanesco, ma anche nei negozi gourmet di RomainTavola, iniziativa camerale collegata a Romanesco e che coinvolge una serie qualificata di esercizi di gastronomia della città di Roma.

Un’azione sinergica che mette il consumatore nelle condizioni ideali per approfondire la propria conoscenza di questi prodotti e delle loro potenzialità. Mappa e indirizzi dei ristoranti e negozi sono sul sito: www.romanesco.roma.it.

Sarà possibile seguire in tempo reale tutti gli aggiornamenti di Romanesco 2014 attraverso i canali social dedicati:
Hashtag di riferimento: #romanesco #Romanesco
Facebook: Romanesco
Twitter: @romanescoroma
Instagram: romanescoroma
YouTube: Romanesco Il circuito delle Eccellenze
Google+: Romanesco il circuito delle Eccellenze

Calendario degli appuntamenti

Giovedì 29 maggio - h. 20
Il Focolare
Via Gabriele Rossetti 40/42, 00152 – Roma (Italy)
Telefono: 06.5818395, Fax: +39 06. 5894332
Email: ilfocolareristorante@yahoo.it
Web: www.ristorante-ilfocolare.it
Orari di servizio: dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle 19:30 alle 23:30
Chiuso: mercoledì
Prezzo Menu: €35, Bevande incluse
Venerdì 30 maggio - h. 20
L’Arcangelo
Via G. Gioacchino Belli 59 - 00193 Roma (Italy)
Telefono: +39 06.3210992
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 12:30 alle 14:30 e dalle 20:00 alle 23.00;
sabato dalle 20:00 alle 23:30
Chiuso: sabato a pranzo; domenica
Prezzo Menu: € 50, Vini Esclusi
Sabato 31 maggio - h. 20
Trattoria Da Cesare
Via del Casaletto 45, 00151 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06 536015
Orari di servizio: dal lunedì alla domenica, dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle 19:30 alle 23:00
Giorno di chiusura: mercoledì
Prezzo Menu: €37, Bevande Escluse
Martedì 3 giugno - h.20
Antica Hostaria Al Vantaggio
Via del Vantaggio, 35 - 00186 Roma (Italy)
Telefono e Fax: +39 06.3236848
Email: info@alvantaggio.it - info@alvantaggio.com
Web: www.alvantaggio.it
Orari di servizio: tutti i giorni dalle ore 12:00 alle 23:00
Giorno di chiusura: nessuno
Prezzo Menu: 40 € bevande e Degustazione Vini Inclusa
Mercoledì 4 giugno - h. 20
Osteria dell’Ingegno
Corso Trieste, 146/B, 00186 - Roma (Italy)
Telefono: +39 06 84 12 128
Email: osteriadellingegno@yahoo.it
Orari di servizio: dal martedì alla domenica, dalle 12:00 alle 16:00 e dalle 19:00 alle 24:00
Giorno di chiusura: lunedì
Prezzo Menu: € 40, Bevande Escluse
Giovedì 5 giugno - h.20
Il Convivio Troiani
Vicolo dei Soldati 31, 00186 - Roma (Italy)
Telefono e Fax: +39 06.6869432
Email: info@ilconviviotroiani.com
Web: www.ilconviviotroiani.com
Orari di servizio: dal lunedì al sabato, dalle ore 20:00 alle 23:00
Giorno di chiusura: domenica
Prezzo Menu: € 60, Bevande Escluse
Venerdì 6 giugno - h. 13
L’Apetta Ghiotta
Via di Torrevecchia 301, 00168 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06.3010397
Email: info@apettaghiotta.it
Web: www.apettaghiotta.it
Orari di servizio: dal lunedì al sabato, dalle ore 6:30 alle 20:00
Giorno di chiusura: domenica
Prezzo Menu: € 25, Bevande Incluse
Sabato 7 giugno - h.20:30
L’Oste della Bon’Ora
Viale Vittorio Veneto 133, 00046 - Grottaferrata RM (Italy)
Telefono: +39 06.9413778
Email: loste@lostedellabonora.it
Web: www.lostedellabonora.com
Orari di servizio: dal martedì alla domenica dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle 20:15 alle 23:15
Giorno di chiusura: lunedì
Prezzo Menu: € 29, Degustazione Vini Inclusa
Domenica 8 giugno - h. 13
Clemente alla Maddalena
Piazza della Maddalena 4, 00186 - Roma (Italy)
Telefono: +39 06.6833633 / 06.6893073
Email: info@clementeallamaddalena.it
Web: www.clementeallamaddalena.it
Orari di servizio: dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle ore 19:30 alle 23:00
Giorno di chiusura: nessuno
Prezzo: € 40, Bevande Incluse
Lunedì 9 giugno 2014 - h. 13
Dal Pollarolo 1936
Via Ripetta 4-5, 00186 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06.3610276, Fax: +39 06.36491965
Email: info@dalpollarolo1936.it
Web: www.dalpollarolo1936.it
Orari di servizio: tutti i giorni, dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle ore 17:00 alle 23:00
Giorno di chiusura: giovedì
Prezzo Menu: € 30.00, Bevande Escluse
Martedì 10 giugno - h. 20
Ristorante Cacciani
Via A. Diaz 13/15 - 00044 Frascati RM (Italy)
Telefono: +39 06.9401991, Fax: +39 06.9420440
Email: info@cacciani.it
Web: www.cacciani.it
Orari di servizio: dal martedì alla domenica, dalle ore 12:15 alle 14:45 e dalle ore 19:15 alle 23:00
Giorno di chiusura: domenica sera; lunedì
Prezzo Cena: € 50, Bevande Escluse
Mercoledì 11 giugno - h. 20
Roberto e Loretta
Via Saturnia 18, 00183 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06.77201037
Web: www.robertoeloretta.it
Orari di servizio: dal martedì alla domenica dalle ore 12:00 alle 15.30 e dalle ore 19:30 alle 23:30
Giorno di chiusura: lunedì
Prezzo Cena: €35, Bevande Incluse
Giovedì 12 Giugno - h. 20
Atlas Coelestis
Via Malcesine, 41, 00135 - Roma (Italy)
Telefono e Fax: +39 06.35072243
Email: atlascoelestis@virgilio.it
Web: www.atlascoelestis.it
Orari di servizio: dal martedì al sabato, dalle ore 20:15 alle 23:30, domenica dalle ore 13:00 alle 15:30
Giorno di chiusura: lunedì
Prezzo Menu: € 50, Bevande Escluse
Venerdì 13 Giugno - h. 20
Benito al Ghetto
Via dei Falegnami 12/16, 00186 - Roma (Italy)
Telefono e Fax: +39 06.6861508
Email: nidelfino74@gmail.com
Web: www.benitoalghetto.it
Orari di servizio: tutti i giorni, dalle 12 alle 15; dalle 19:45 alle 23.
Giorno di chiusura: lunedì sera
Prezzo Menu: €35, Bevande Escluse
Sabato 14 giugno - h. 13
Fuoco E Farina
Telefono: +39 06.88642135
Via Valsavaranche 7, 00141 – Roma (Italy)
Email: info@fuocoefarina.it
Web: www.fuocoefarina.it
Orari di servizio: tutti i giorni, dalle ore 12:30 alle 15:30 e dalle ore 19:00 alle 24:00
Giorni di chiusura: a pranzo sabato e domenica
Prezzo Menu: € 40, Bevande Escluse
Domenica 15 giugno - h.13
Checco Er Carettiere Osteria
Via Benedetta, 13 00153 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06. 5817018 / 06.5800985
Fax: +39 06. 5884282
Email: osteria@tin.it
Web: www.checcoercarettiere.it
Orari di servizio: dal lunedì alla domenica, dalle ore 12:30 alle 14:30 e dalle ore 19:30 alle 23:00
Giorno di chiusura: nessuno
Prezzo Menu: €35, Bevande Incluse
Lunedì 16 giugno - h. 13
La Zanzara
Via Crescenzio 84 (angolo Via Varrone), 00193 – Roma (Italy)
Telefono: +39 06.68392227
Email: info@lazanzararoma.com
Web: www.lazanzararoma.com
Orari di servizio: dal lunedì al venerdì, dalle ore 7:30 alle 2:00; sabato e domenica dalle ore 8:00 alle 2:00
Giorno di chiusura: nessuno
Prezzo Menu: €35, Bevande Escluse
Martedì 17 giugno - h. 13
Baccano
Via delle Muratte 23 - 00187 Roma (Italy)
Telefono: 0+39 06.69941166
Email: info@baccanoroma.com
Web: www.baccanoroma.com
Orari di servizio: tutti i giorni dalle ore 10:00 alle 2:00
Giorno di chiusura: nessuno
Prezzo Menu: € 40, Bevande Escluse
Mercoledì 18 giugno - h.20
Rossovino da Maurizio
Via E. Jenner 138/144, 00151 - Roma (Italy)
Telefono: +39 06.536100
Email: info@rossovino.it
Web: www.rossovino.it
Orari di servizio: dal martedì alla domenica, dalle ore 12:30 alle 15:00 e dalle 19:30 alle 23:30
Giorno di chiusura: lunedì
Prezzo Menu: € 35, Bevande Incluse
Venerdì 20 giugno - h. 20
Al Grappolo d’Oro
Via Palestro, 4/10 - 00185 Roma (Italy)
Telefono: +39 0.64941441, Fax. +39 06.4452350
Email: info@algrappolodoro.it
Web: www.algrappolodoro.it
Orario di servizio: tutti i giorni dalle ore 12:30 alle 15:30 e dalle ore 19:00 alle 24:00
Giorno di chiusura: sabato a pranzo e domenica
Prezzo Menu: €40, Bevande Incluse
Elenco dei PUNTI VENDITA aderenti al progetto "RomainTavola"
Alimentari di Sante Bruno
Via Piero Foscari 113, 00139 – Roma
Angelo Colapicchioni
Via Properzio 23/25, 00193 – Roma
Angelo Colapicchioni 2 Pasticceria
Via Tacito 76/78, 00193
Cecchini Virgilio S.r.l.
Via Merulana 85, 00185 – Roma
Compagnia del Pane
Via Fabio Massimo 87, 00192 – Roma
Compagnia del Pane
Viale Trastevere 173, 00153 – Roma
DOL di Origine Laziale S.r.l.
Via Domenico Panaroli 6, 00172 – Roma
Il Ghiottone
Via Boccea 258, 00167 –Roma
Il mio Salumiere
Viale del Vignola 3/B, 00196 – Roma
La Formaggeria
Piazza Epiro (Mercato, Box n. 25), 00183 – Roma
La Salsamenteria di Roberto Mangione
Via Monti Parioli 31, 00196 – Roma
Little Market
Via Orti della Farnesina 110, 00135 – Roma
Macelleria Salumeria Bordiga
Via Vitelleschi 17/19, 00193 – Roma
Salsamenteria Ciavatta
Via del Lavatore 31/A, 00187 – Roma
Salsamenteria Ruggeri
Piazza Campo de' Fiori 1, 00186 – Roma
Salumeria De Carolis
Via Fulcieri Paulucci de Calboli 40, 00195 – Roma
Salumeria Fabbi
Via della Croce 27/28, 00187 – Roma
Salumeria Petrucci
Via Luigi Mancinelli 48/50, 00199 – Roma
Salumeria Volpetti
Via Marmorata 47, 00153 – Roma
Soc. Agr. S. Clemente S.S.
Via Statilio Ottato 62, 00175 – Roma
Supermarket Alimentari Fratelli Congiu
Via della Balduina 217, 00136 – Roma
Tastevere km 0
Vicolo del Cinque 30/A, 00153 – Roma
Urbana 47
Via Urbana 47, 00184 – Roma

I prodotti dell’edizione 2014

Abbacchio Romano IGP
Con il termine “abbacchio” si indica in dialetto romanesco l’agnello giovane, ancora lattante. La
denominazione “Abbacchio Romano”, con il marchio IGP, è riservata dunque agli agnelli (maschi o femmine)
macellati tra i 28 e i 40 giorni di età, con un peso che può raggiungere gli 8 kg. Agnelli, di razza Sarda,
Comisana, Sopravissana, Massese e Merinizzata Italiana (con relativi incroci), allevati esclusivamente
all’interno della regione Lazio. La carne, di colore rosa chiaro, si caratterizza per la sua magrezza nonché per
il suo profumo e sapore delicato. Apprezzato per queste sue peculiarità fin dall’antichità, l’abbacchio è
protagonista di molte preparazioni tipiche della tradizione romana e laziale, come “alla scottadito”, “fritto
con carciofi” o “al forno con patate”. Il Consorzio di Tutela dell’Abbacchio Romano IGP è stato istituito nel luglio 2010 (ed è in attesa di rinnovo ministeriale).

Ricotta Romana DOP
La Ricotta Romana DOP è prodotta con solo latte di pecora intero, il disciplinare esclude infatti
tassativamente l’uso di latte congelato, prodotti chimici e l'aggiunta di grassi. Sia le aziende agricole che i
caseifici coinvolti nel processo di produzione devono essere certificati e situati all’interno del territorio laziale.
Bianca, con struttura grumosa e dal tipico sapore dolciastro di latte, la ricotta è amata e consumata tanto da
sola quanto come prezioso ingrediente per piatti salati e dolci. Classico e intramontabile è l’abbinamento con
la marmellata di visciole in fragranti crostate e biscotti. Il Consorzio di Tutela della Ricotta Romana DOP è stato fondato nel 2005.

Pecorino Romano DOP
Irrinunciabile per ogni romano doc, il Pecorino Romano DOP è un formaggio a pasta dura frutto della
lavorazione del latte ovino, intero e fresco. Viene prodotto oltre che nel Lazio anche in Sardegna e nella
provincia di Grosseto, in Toscana. Il grado di stagionatura influisce sulle sue caratteristiche: il colore va dal
bianco al paglierino; il gusto è più o meno intenso, aromatico, sapido e piccante. Grattugiato o a scaglie si
sposa alla perfezione con le altre tipicità del patrimonio alimentare romanesco, dando vita a capolavori
gastronomici come la Cacio e Pepe, Fave e Pecorino e la Carbonara, solo per citarne alcuni.
Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Pecorino Romano DOP è stato costituito nel novembre del 1979.

Olive da mensa
Apprezzate non solo nella Capitale, ma lungo tutta la penisola, le olive da mensa costituiscono uno snack per
tutte le ore (must dell’aperitivo) e un prezioso ingrediente in diverse preparazioni che spaziano dagli antipasti
ai contorni. Si tratta di olive dal colore verde lucido e forma ovale grande, dal sapore dolce. Dopo la raccolta (tardiva) le olive si conservano in salamoia per un tempo di maturazione che varia da 6 a 8 mesi.

Expo 2015

Svelati i contenuti espositivi del Padiglione Italia all’Expo 2015: un racconto emozionante e attrattivo all’insegna dell’orgoglio della nuova identità italiana
Un grand tour tra le eccellenze del nostro Paese, che nel 2015 invoglierà a visitare l’Italia intera. Un percorso tra passato e futuro, arte e cultura, scienza e sviluppo sostenibile. Così l’Italia interpreterà il tema dell’Expo “Nutrire il pianeta, Energia per la vita” puntando sulle “potenze italiane” che sono la vera energia vitale per far germogliare il “Vivaio”. Simbolo iconico della nuova identità italiana sarà l’Albero della Vita




Presentato oggi in Triennale il percorso espositivo del Padiglione Italia all’Expo 2015 e il programma di iniziative ispirati al tema “Vivaio Italia”. Dopo il successo dei primi due eventi – DISEGNARE L’ITALIA, svoltosi a novembre 2012, in cui furono presentati il concept del Padiglione Italia e il concorso internazionale di progettazione di Palazzo Italia, e COSTRUIRE L’ITALIA, svoltosi ad aprile 2013, in cui fu proclamato il vincitore del concorso – continua il percorso di avvicinamento del nostro Paese all’Expo 2015.

Il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è per eccellenza un tema italiano. La nostra identità si connota infatti da sempre come espressione di qualità della vita. La storia delle produzioni alimentari, della trasformazione delle tecniche e degli strumenti documenta la rara coniugazione di qualità e efficienza, eccellenza e equilibrio. La storia della produzione alimentare italiana è la storia di una capacità di marcare una differenza qualitativa che mette a frutto le ideali condizioni bioclimatiche con una sagace intrapresa creativa. I marchi di qualità di prodotto per i quali l’Italia è nota nel mondo saranno parte del contenuto del racconto che l’Italia farà di sé all’Expo: non solo un saper fare, ma un saper fare la differenza, trasformare il lavoro in contenuto creativo e gli strumenti in mezzi espressivi ed estetici.

Anche le tradizioni alimentari italiane si presentano come patrimonio comune di identità culturale: il loro radicamento territoriale, i loro connotati specifici, in relazione alle varie fasi storiche del Paese e alla capacità di trasformazione di influssi esterni, culture e saperi, ha dato luogo a una delle diete più riconoscibili nel mondo, ma anche più universale, per valori nutrizionali, per equilibrio salutare e qualità sensoriali.
L’Italia all’Expo intende esporre questo che è nel contempo un patrimonio materiale e immateriale, come ha sancito l’UNESCO nel riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio dell’umanità.
Chi verrà all’Esposizione Universale troverà nella partecipazione italiana un’anteprima del suo domani: in questo eccellenze agroindustriali: nel gusto e nella tecnologia che ne è alla base.

Alimentazione-Salute-Benessere è il trinomio di valenza assoluta che il mondo riconosce essere decisamente connaturato nella tradizione e nello sviluppo economico del nostro Paese. Lungo questo percorso si sta costruendo una griglia di contenuti secondo una logica di edutainement, che possa essere attrattiva rispetto al pubblico stimato di 20 milioni di visitatori, e al tempo stesso in grado di veicolare messaggi di carattere scientifico, politico e culturale con rigore e alto profilo.

“Gli obiettivi che vogliamo raggiungere con il Padiglione Italia sono numerosi”, afferma Diana Bracco,” vogliamo rafforzare la nostra vocazione turistica, avendo come obiettivo la valorizzazione dell’intero sistema Paese, vogliamo potenziare gli strumenti al servizio dell’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari valorizzando e tutelando i marchi e le qualità italiane, vogliamo collegare sempre meglio le proprie start-up ai circuiti internazionali di scienza, ricerca e tecnologia, vogliamo Integrare l'Italia-museo con l'Italia- laboratorio, vogliamo offrire al mondo una visione forte della qualità italiana per la salute e lo stile di vita e vogliamo, infine, riaffermare il contributo straordinario che l'Italia darà a questa Esposizione Universale restituendo fiducia e orgoglio ai cittadini a iniziare dai più giovani”.

Marco Balich ha presentato i contenuti del Padiglione Italia ispirati al concept del Vivaio, la metafora che l'Italia ha scelto per rispondere alla grande sfida di EXPO 2015 “Nutrire il pianeta, energie per la vita”. L'Italia vuole dare il proprio contributo offrendo le proprie energie più giovani e vitali, figlie e figli di un sapere millenario, di una cultura che rende il nostro Paese protagonista, da sempre e su scala globale, intorno ai temi della nutrizione e della sostenibilità. Il Padiglione Italia sarà la sede di un viaggio allegorico che punta a coinvolgere e appassionare i visitatori tramite il ricorso a un approccio simbolico ed alla scoperta delle risposte dell’Italia ai temi di Expo.

“Vi abbiamo raccontato quella che presto diventerà la nostra Casa, la casa dell’identità italiana”, ha affermato Marco Balich. “Il Padiglione Italia sarà uno spazio grande e ricco di stimoli sui temi dell’esposizione universale. Sarà un lavoro sull’identità italiana e sulle potenze che vogliamo esprimere in una tensione rivolta prevalentemente al futuro. Abbiamo voluto immaginare il Padiglione Italia come un viaggio divertente attraverso luoghi, storie, racconti, provocazioni con la voglia di emozionare tutti , e  stimolare una riflessione sul ruolo dell’Italia nel mondo: l’obiettivo nostro è infondere un sentimento di orgoglio per il nostro Paese. " ha concluso Balich, “ Chi verrà a visitarci, vedrà anche la nostra icona: una grande struttura che rappresenta l’Albero della Vita, un albero che raccoglie i nostri semi migliori e li porta in alto, per offrirli a tutto il mondo”.

Balich ha svelato anche il percorso che i visitatori svolgeranno lungo il Cardo, un viale pavimentato largo 35 metri e lungo 325 metri che ospiterà una molteplicità di attività espositive ed istituzionali che vogliono rappresentare la varietà e la ricchezza dell’Italia. Il Cardo ospiterà: un’installazione leggera e “intelligente”, fruibile anche attraverso un’app, che guida alla scoperta delle ricchezze del Padiglione; 6 stazioni-fermate, disegnate da Dante Ferretti, con ingredienti-icone di una ricetta italiana; una scultura/installazione raffigurante la bocca di un uomo, porta di ingresso alla mostra-esposizione sul tema del “cibo dei desideri”, che approfondirà la relazione tra cibo-alimentazione-salute-benessere.

Balich ha inoltre raccontato i contenuti del percorso espositivo di Palazzo Italia, in cui il visitatore sarà coinvolto in un’esperienza immersiva ad alto contenuto simbolico ed emozionale per comprendere ed esplorare l’essenza del significato di identità italiana. In questo percorso il visitatore avrà l’opportunità di ammirare opere d’arte, come “La Vucciria” di Renato Guttuso, sculture e installazioni volte a evocare la forza propulsiva del nostro Paese e a mettere in scena le nostre quattro potenze :

-              la potenza del saper fare: uno spettacolo interattivo che racconta le donne e gli uomini impegnati, ogni giorno, nel rendere la nostra terra ricca e produttiva;
-              la potenza della bellezza: turismo, qualità della vita, paesaggi d'Italia;
-              la potenza del limite: storie di persone, normali e straordinarie, che hanno vinto battaglie contro piccole e grandi avversità, trasformando gli ostacoli in idee che cambieranno il nostro futuro;
-              la potenza del futuro: una serra della biodiversità italiana, dove ogni seme racconta una storia di identità e ricchezza vegetale.

Marco Balich ha infine illustrato il progetto “l’Albero della vita”, una struttura interattiva, alta 35 metri in legno e acciaio. Una figura iconica, fortemente italiana e al tempo stesso presente in molte culture e anche nell'immaginario cinematografico; un simbolo che raccoglie i semi migliori della nostra Italia e li porta in alto, sulle sue fronde, per poi offrirli a tutto il mondo. L’Albero della Vita, oltre a ospitare molti eventi presenti nel ricco palinsesto del Padiglione, si trasformerà al trascorrere delle ore, creando uno straordinario show interattivo di luci, colori e musica.

Al termine della presentazione sono cominciate le attività legate al tema del Vivaio, ed è stata offerta un’anticipazione dei numerosi eventi a cui potranno partecipare i visitatori dal primo maggio al 31 ottobre 2015. Coerentemente con il tema del Vivaio, i protagonisti degli appuntamenti pomeridiani sono stati i bambini delle scuole, le start up e i giovani del Conservatorio di Milano.

“Vivaio Scuola - dalle ore 14.00 alle 16.00, presso la Triennale Lab e il Giardino, laboratori condotti dal Dipartimento di educazione della Collezione Peggy Guggenheim, dalla Società italiana di Ortodonzia e da Move Lab.

Vivaio imprese - dalle ore 16.00 alle 17.00, presso il Teatro Agorà, presentazione di sei giovani imprese introdotte da Italiacamp.

Vivaio Cultura – dalle ore 18.00 alle 19.00, presso il Salone d’Onore, i giovani del Conservatorio di Milano nelle formazioni Orchestra d’archi e Jazz Ensemble si sono esibiti in opere di Giuseppe Verdi e  Monk, Mingus e oltre.

Il grande appuntamento “Raccontare l’Italia” si è concluso con “Vivaio Enogastronomico” aperitivo e dj set presso il Giardino della Triennale.

Alla presentazione “Raccontare l’Italia” sono intervenuti Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole e forestali, Fabrizio Sala, Sottosegretario all’Expo 2015, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano, Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo 2015 e Amministratore Delegato per Expo 2015 SpA, Diana Bracco, Commissario Generale di Sezione per il Padiglione Italia e Presidente di Expo 2015 SpA e Marco Balich, Direttore Artistico di Padiglione Italia e Presidente di Balich Worldwide Shows. 
  



Agrie Tour

Agriturismo: il settore che ha riavvicinato gli italiani alla campagna
Una indagine di AgrieTour e Campagna Amica su ciò che gli italiani vogliono (e trovano) in campagna
Dal cicloturismo alle ippovie, dall’agricoltura sociale alla fattoria didattica. L’agriturismo in venti anni ha cambiato il modo di vivere la campagna e da semplice vacanza è diventato opportunità per cambiare stile e modo di vita. Ad AgrieTour (dal 14 al 16 novembre Arezzo Fiere) il punto della situazione



C’è chi in campagna ci passa il tempo in bici, percorrendo strade da cartolina; chi invece ha deciso di portarci i bambini per scoprire che le galline non hanno quattro zampe. O chi ancora, percorrendo le ippovie, ha scoperto sentieri e tipicità inviate da tutto il mondo. Senza parlare di chi ha deciso di recuperare le case di famiglia per staccare la spina dal caos cittadino.

L’agricoltura ha assunto un ruolo sociale, dando possibilità di lavoro e integrazione a persone con problemi di varia natura. Insomma, se per un lungo periodo la campagna è stata abbandonata a vantaggio delle città, gli italiani negli ultimi anni hanno riscoperto il piacere di viverla e molto è dovuto al fenomeno dell’agriturismo, unico al mondo grazie a una legge nazionale che dal 1985 (anno della prima legge quadro) a oggi ha sviluppato un sistema di ospitalità, ristorazione, produzione.

E’ quanto emerge da una indagine condotta da AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo che si svolgerà ad Arezzo Fiere e Congressi dal 14 al 16 novembre, in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica. Se solo il 22 per cento degli intervistati vive in campagna, il resto in città (57%) e in paesi (21%), tuttavia il 60 per cento di loro ha origini legate a villaggi rurali. Il dato più interessante che emerge dall’indagine è che tra i desideri nascosti degli italiani ci sarebbe proprio quello di tornare a vivere in campagna (il 32,7%) o comunque avere uno spazio rurale dove poter produrre cibo (il 31,7%). Quello di produrre in autonomia, con un orto a disposizione per esempio, è comunque il sogno di 4 italiani su 10, mentre dalla ricerca emerge che 7 persone su 10 vorrebbero frequentare assiduamente luoghi legati al settore primario.

«E’ il piacere di riscoprire le nostre origini – afferma Carlo Hausmann, referente scientifico di AgrieTour e tra i promotori dell’indagine – e non possiamo negare che a tutto questo abbia contribuito la vacanza rurale che da formula di risparmio è diventata oggi una vera e propria tendenza; a questo si aggiunga la valorizzazione dei prodotti di filiera corta, unita alla voglia di riproporre sulle tavole la tradizione». A questo proposito spicca l’acquisto di prodotti alimentari nei farmer’s market: il 54,5% dei consumatori lo fa abitualmente e il 48,5 per cento si rivolge direttamente a familiari, amici o aziende ormai divenute un riferimento per la spesa.

Agriturismo inteso poi nel senso più tradizionale del termine, cioè come vacanza, scelta, sempre secondo l’indagine, da un italiano su due. A motivare questa tendenza è la vita degli ambienti rurali (67,3%), insieme al gustare i prodotti tipici di un territorio (65,3%), magari acquistandoli sul posto. Ed è anche per questo che il settore dell’agriturismo oggi conta oltre 20 mila aziende (rispetto alle poco più di mille di inizio secolo), generando un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, senza contare l’indotto turistico che anima in territori che prima erano considerati marginali. «E’ per questo che AgrieTour, il Salone nazionale dell’agriturismo – spiega il presidente di Arezzo Fiere, Andrea Boldi – non è considerato dai visitatori solo una fiera, certo importante per la borsa agrituristica internazionale di grande livello, ma un vero e proprio momento di approfondimento su tutte le sfaccettature multifunzionali che rendono questa offerta unica nel suo genere».

In vista della tredicesima edizione è stato costituito per la prima volta in Italia un tavolo di concertazione che oltre alle associazioni di categoria (Agriturist, Terra Nostra e Turismo Verde), ha chiamato a partecipare tutto ciò che ruota intorno all’offerta: dalle associazioni equestri a quelle cicloturistiche, dalle fattorie didattiche all’agricoltura sociale. Da questo tavolo si svilupperanno i momenti di offerta, confronto e approfondimento delle varie divisioni all’interno del Salone che quest’anno si presenterà ricco di grandi novità.

Oltre al workshop per gli operatori (oltre 80 buyers turistici provenienti dai principali mercati internazionali), oltre ai seguitissimi master di formazione e oltre all’offerta dei territori del Belpaese, per la nuove edizione sono in programma diverse aree speciali. A partire da AgriLife, il piacere di vivere la campagna: al secondo anno un grande spazio pensato per chi in campagna ci vuole vivere, non soltanto andare in vacanza. Dalle attrezzature fondamentali, all’arredamento, ai minicorsi per imparare a potare, fare un orto, gestire la proprietà. Riconfermato AgrieTour Bimbi, il salone dedicato all’incontro tra domanda e offerta delle Fattorie Didattiche. ApieTour sarà il salone del miele prodotto dagli agriturismi, mentre si espande l’area dedicata al cicloturismo, CicloeTour. Le ricette della cucina tradizionale saranno poi valorizzate con il Campionato di cucina contadina e i cooking show in programma nei tre giorni di fiera.

"Food Film Fest"

Cibo, cinema e fotografia: in arrivo "Food Film Fest" a Bergamo 11-14 settembre

Per inviare video e fotografie dedicati al cibo e all’alimentazione c’è tempo fino al 15 giugno e puoi farlo QUI




La rassegna cinematografica prevede tre distinte sezioni, a cominciare dai “cortometraggi” che in meno di 20 minuti sappiano porre in evidenza il valore culturale del cibo, elemento espressivo di una determinata condizione sociale. Un’analisi più approfondita delle infinite tematiche legate all’agroalimentare è demandata invece ai “documentari”

A fine estate Bergamo ospiterà la prima edizione della rassegna cinematografica dedicata all’alimentazione. 
Per partecipare a “Food Film Fest” è rimasto meno di un mese. C’è tempo infatti fino al prossimo 15 giugno per inviare video e fotografie dedicati al cibo e all’alimentazione e diventare protagonisti della rassegna internazionale che per la prima volta, dall’11 al 14 settembre, animerà la città di Bergamo.

Promosso dall’associazione Montagna Italia e dalla Camera di Commercio di Bergamo, con la direzione artistica del Festival Internazionale del Cinema e il patrocinio di Expo 2015, Food Film Fest mira alla diffusione di una cultura dell’alimentazione consapevole attraverso il potere di suggestione delle immagini e la loro valenza educativa.

La neonata rassegna cinematografica darà dunque spazio alle molteplici tematiche attinenti il tema del cibo: dalle dinamiche legate al gusto e alle mode culinarie al rapporto tra arte e cibo, dalla promozione di corretti stili alimentari alle problematiche del mondo agricolo, dalle delicate questioni della biodiversità e della sostenibilità all’importanza della memoria gastronomica come patrimonio collettivo da preservare.

La rassegna cinematografica prevede tre distinte sezioni, a cominciare dai “cortometraggi” che in meno di 20 minuti sappiano porre in evidenza il valore culturale del cibo, elemento espressivo di una determinata condizione sociale. Un’analisi più approfondita delle infinite tematiche legate all’agroalimentare è demandata invece ai “documentari”, cui è dedicata la seconda sezione: focus, in particolare, sugli aspetti connessi alla salvaguardia delle tradizioni e all’educazione alimentare. La sezione “tv” è infine aperta a lungometraggi e serie a tema gastronomico.


Parallelamente, gli organizzatori hanno previsto anche un concorso fotografico sul vasto tema dell’alimentazione, in tutte le sue declinazioni: le “botteghe di una volta” che ancora fanno capolino tra i vicoli dei centri storici, il vivace universo dei mercati rionali, il fenomeno - nuovo e al tempo stesso antico - del cibo di strada, l’agricoltura sia nelle sue forme più moderne che in quelle “eroiche”, senza limiti alla creatività. Sono escluse le sole foto realizzate in studio di posa.

ViNòforum 2014

A Roma ViNòforum - lo Spazio del Gusto

“I vini dal mondo” dal 6 al 21 giugno: 2.500 etichette e 500 le aziende presenti Palestina, Corsica, Ungheria, Israele, Romania, San Marino, Sudafrica e Francia si alterneranno con le migliori etichette nell’area dedicata alla Fondazione Italiana Sommelier





Un’area dedicata alle eccellenze enologiche internazionali per valorizzare i vini dal mondo sarà inaugurata nel corso dell’11° edizione di Vinòforum – lo Spazio del Gusto, la manifestazione che riunisce a Roma le migliori aziende italiane e internazionali con l’obiettivo di dar vita e supportare un dialogo costante tra aziende, operatori del settore e consumatori finali.

Otto i Paesi protagonisti che si alterneranno nello spazio del gusto di Vinòforum nell’area dedicata alla Fondazione Italiana Sommelier che accoglierà tutti gli appassionati, desiderosi di scoprire una selezione delle etichette di alcuni dei Paesi più interessanti nel panorama della produzione vitivinicola di qualità.

Palestina, Corsica, Ungheria, Israele, Romania, San Marino, Sudafrica e Francia affiancheranno così, con le loro proposte, le duemilacinquecento etichette presenti e le più rinomate aziende vitivinicole italiane ed internazionali che, nei sedici giorni di manifestazione, presenteranno i loro prodotti attraverso degustazioni, eventi e incontri tecnici.

Con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura enologica e non solo, l’attenzione all’internazionalità è solo uno degli elementi distintivi della partnership tra Vinòforum e la Fondazione Italiana Sommelier, che, con docenti ed esperti, guiderà un calendario di incontri con protagoniste le migliori eccellenze enologiche.

Dedicato a chi invece vuole avvicinarsi al mondo del vino a piccoli passi, il “Corso sull’ABC del vino”, tre giorni di incontri per scoprire e conoscere le principali tecniche di degustazione.

Nei sedici giorni di manifestazione, molteplici le iniziative che lo spazio del gusto di Vinòforum ospiterà e dedicherà ad un pubblico di esperti, appassionati, neofiti e semplici curiosi.

Ci saranno gli appuntamenti di Cantine da Chef che vedranno i più rinomati chef italiani ed internazionali abbinare i propri piatti alle etichette delle migliori cantine vitivinicole; un’occasione imperdibile per conoscere i grandi vini e i loro massimi abbinamenti.

Imperdibili gli eventi che ogni sera avranno come protagonisti degustazioni guidate, abbinamenti d’eccellenza e lancio nuovi prodotti e saranno dedicati a chi vuole essere sempre aggiornato sulle novità del mondo del vino.

Si conferma l’attenzione per tutti gli operatori del settore che grazie a momenti a loro dedicati nel’ambito del Monday Class, nei lunedì 9 e 16 giugno, avranno l’occasione di creare e sviluppare opportunità di business.
Vinòforum aprirà le porte al pubblico il 6 di giugno per continuare fino al 21 dello stesso mese.

Ad ospitarlo saranno, ancora una volta, gli spazi appositamente allestiti presso il Lungotevere Maresciallo Diaz (Farnesina): 10.000 mq en plen air, dove saranno presenti oltre 3000 etichette in degustazione, eccellenze gastronomiche, enoteche e chef.

Un appuntamento a Roma ormai fisso in calendario, uno spazio del gusto che nell’ultima edizione ha accolto circa 44.000 visitatori e che si quest’anno presenta ricco di novità.

COLPO D’OCCHIO SU LO SPAZIO DEL GUSTO - vinòforum 2014
Organizzazione: Vinòforum Eventi srl; biglietto: domenica-lunedì: euro 16; venerdì e sabato: euro 20; orari: l’apertura è alle 19.00, la chiusura alle 24.00, ad eccezione per le giornate di venerdì e sabato quando la chiusura è posticipata alle ore 01.00.

Il biglietto comprende bicchiere, sacchetta, un carnet di n°10 degustazioni di vino valide per l’intero Villaggio ad eccezione delle aree ad accesso riservato, e la possibilità di partecipare gratuitamente agli eventi in calendario previa prenotazione (fino ad esaurimento posti ).

CEO Vinòforum Eventi srl: Emiliano De Venuti; Communication Manager: Michela Corvino mcorvino@vinoforum.it; info espositori: info@vinoforum.it ; web: www.vinoforum.it

mercoledì 28 maggio 2014

Radici del Sud

Dal 4 al 9 giugno presso la Masseria Caselli di Carovigno (Brindisi) centinaia di appassionati, produttori, wine buyer, giornalisti e consumatori celebrano l’eccellenza di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia
Il gran finale di Radici del Sud con sette chef pugliesi
Antonio Scalera, Angelo Sabatelli, Giovanni Luzzi, Giuseppe Ciavarelli, Paola Ortesta, Salvatore Amato e Franco Laterza ai fornelli per la cena conclusiva della kermesse enologica più importante del sud Italia 


Saranno sette i grandi chef ai fornelli per la cena conclusiva della nona edizione di Radici del Sud. Lunedì 9 giugno (ore 20) presso la Masseria Caselli di Carovigno (Brindisi), i maestri in cucina stupiranno il pubblico con performance culinarie abbinate alle tante etichette di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.

Ognuno di loro di loro preparerà un piatto che evoca la tradizione culinaria locale ma impreziosito da una personale rivisitazione. Il tuo per un grande effetto tutto da gustare e degustare!

Lo chef Antonio Scalera proporrà lo “Sgombro affumicato con riduzione di cetrioli e lavanda”. Angelo Sabatelli, chef coraggioso e vincente nel tentativo di superare una cucina locale spesso ancorata al passato e che ha saputo cogliere e interpretare delle sue esperienze asiatiche una straordinaria sensibilità nel trattare la materia prima, ha in serbo per la serata gli "Anelli di calamaro" con salsa tartara alla cipolla di Tropea. Il ventiquattrenne Giovanni Luzzi, interprete di una schietta cucina pugliese ma alleggerita e contemporaneamente enfatizzata da una grande un’abilità tecnica, presenterà il suo piatto “Cialledda pugliese con gambero rosso di Gallipoli”. Giuseppe Ciavarelli riproporrà l’ “Hamburger di agnello lucano con foglia di alloro e spuma di olio extravergine di oliva”. In coppia gli chef Paola Ortesta e Salvatore Amato saranno gli artefici dello “Stracotto di capocollo, spuma di patate e croccante al timo”. La Polpetta vegetariana su gazpacho di fiaschetto e pesto di rucola sarà il piatto dello chef Franco Laterza.

Si concluderà così la kermesse enologica più importante del Sud Italia, Radici del Sud, volta a far scoprire i vini di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.

All’evento, che partirà mercoledì 4 giugno, parteciperanno 171 cantine con circa 390 vini. Fino all’8 giugno giornalisti nazionali e internazionali avranno il compito di scoprire le eccellenze e premiare le migliori.

Il wine-tasting si svolgerà rigorosamente alla cieca e con l’assegnazione di un punteggio da parte dei giurati. In programma in questi giorni anche incontri btob organizzati fra le aziende produttrici e i wine buyer internazionali dove si creeranno, in sale riservate ed accoglienti, momenti di business ma anche di formazione e informazione.

Lunedì 9 giugno, c’è la giornata conclusiva aperta al pubblico: dalle ore 11 alle 20 saranno allestiti banchi d’assaggio delle aziende e si potrà parlare direttamente con il produttore, conoscere aneddoti e le qualità organolettiche. L’evento, inoltre, ospiterà anche eccellenze gastronomiche locali cui saranno riservati specifici spazi. Alle 18 in programma il convegno dall’interessante argomento “L'economia vitivinicola del Sud al tempo della crisi” e, momento clou, alle 19 saranno resi noti i nomi dei vini più apprezzati dalle due giurie della nona edizione.

E poi tutti insieme a festeggiare con le prelibatezze dei grandi chef stellati pugliesi.

Per l’occasione Radici del Sud ha stipulato delle convenzioni con alberghi e masserie della zona del brindisino il tutto per favorire l’aspetto turistico della Puglia. (Per info 080.5617836)

Informazioni
Radici Wines
Via De Ferraris, 5
70124 - Bari
mob. +39.346.4076012
www.ivinidiradici.com
www.radiciwines.com
info@ivinidiradici.com

ViNòforum Cantine da Chef

LO SPAZIO DEL GUSTO – ViNòforum 2014
Si conferma l’appuntamento con Cantine da Chef: chef stellati, grandi cantine e apertura all’alta cucina internazionale con gli chef provenienti da Norvegia, Slovenia e Scozia



Heinz Beck, Niko Romito, Pino Tinari, Mauro Uliassi, Marianna Vitale dall’Italia, Thomas Kavcic, Mark Greenaway, Frode Selvaag con le più rinomate cantine italiane ed internazionali sono solo alcuni tra i protagonisti del ricco calendario di degustazioni in programma dal 6 al 21 giugno a Roma nello Spazio del Gusto di Vinòforum. 

Si conferma con l’undicesima edizione dello Spazio del Gusto di Vinòforum l’atteso appuntamento con “Cantine da Chef”, che per la terza edizione si rinnova e presenta una formula volta a rendere ancora più coinvolgente l’incontro tra l’alta cucina internazionale e l’eccellenza enologica. 

Ad accogliere il pubblico, per l’occasione, ci sarà infatti lo chef Arcangelo Dandini che vestirà i panni dell’oste di sala e i più esperti opinion leader del settore che si alterneranno nel guidare le degustazioni. 

Ma c’è un’altra importante novità quest’anno: Vinòforum ospiterà i sapori di Norvegia, Slovenia e Scozia. Lo chef Frode Selvaag realizzerà un menù composto da piatti che vedranno protagonisti i migliori prodotti dei mari di Norvegia in abbinamento ai vini Firriato; le proposte di Thomas Kavcic, il cui amore per la cucina si fonda su una lavorazione che non intacchi la qualità delle materie prime, tanto da aver inventato una “piastra di sale” che permette una “cottura viva” di piatti, saranno abbinate ai vini di Simcic e a seguire Mark Greenway, con una passione innata per gli ingredienti scozzesi interpretati con tecniche moderne, che delizierà gli ospiti con un menù piacere per occhi e palato in abbinamento ai vini di Primosic, Sottimano, Argiano.

Un ricco calendario di appuntamenti attende pertanto a giugno i visitatori dello Spazio del gusto di Vinòforum, in cui la cucina sarà co-protagonista del vino con 16 grandi chef italiani e stranieri abbinati ad altrettante rinomate cantine. 

Ogni sera a partire dalle 21, per tutta la durata della manifestazione, gli chef infatti cucineranno dal vivo presentando piatti esclusivi, espressamente creati “partendo dal vino” (e non viceversa !) per esaltare i vini delle più importanti aziende vitivinicole presenti. Ogni incontro sarà così l’occasione, non solo di conoscere e degustare selezioni di vini d’altissima qualità, ma di presenziare a degli irripetibili Food Show tenuti dai più esperti “protagonisti” della cucina italiana e internazionale. 

Il calendario degli Chef è ricco di sorprese e nomi importanti. Ci sarà Heinz Beck (***Michelin) in abbinamento agli Champagne Ruinart, Niko Romito (***Michelin) in abbinamento ai vini di Falesco, la cucina di Pino Tinari (* Michelin) incontrerà invece Luce di Frescobaldi, Mauro Uliassi (** Michelin) sarà in abbinamento agli Champagne Perrier Jouet, Marianna Vitale (* Michelin) incontrerà gli Champagne Pommery, Marco Carraro sarà presente con Venica&Venica, Luciano Zazzeri (* Michelin) cucinerà in onore dei vini Puiatti e Tre Rose, i piatti di Angelo Sabatelli incontreranno Fattoria Le Pupille, Maria Probst (* Michelin) sarà con Campagne Thienot, Gionata Rossi invece sarà con i vini delle aziende Schloss Schönborn, Albert Pic Chablis, Chateau Palmer, lo chef Paolo Trappini incontrerà i vini di Banfi, Michelino Gioia (* Michelin) sarà in abbinamento ai Vini Francesi e infine Vittorio Fusari con le bollicine italiane di Berlucchi. 

“Cantine da Chef” è uno dei progetti di punta di Vinòforum – lo spazio del gusto, che anche per questa undicesima edizione si svolgerà presso il Lungotevere Maresciallo Diaz (Farnesina), in una Roma colorata dalla primavera: uno spazio del gusto di 10.000 mq en plen air, dove saranno presenti oltre 2.500 etichette in degustazione, eccellenze gastronomiche, enoteche e chef e che lo scorso anno ha ospitato oltre 44 mila i visitatori. 

L’edizione 2014 di Vinòforum aprirà le porte al pubblico il 6 di giugno per continuare fino al 21 dello stesso mese. 

“Il progetto Cantine da Chef – commenta Emiliano De Venuti – produttore e regista della manifestazione - conferma la volontà di Vinòforum di valorizzare un nuovo modo di vivere il vino in cui la classica degustazione cambia forma e direzione e si trasforma in uno show dinamico e unico nel suo genere che vede l’interazione diretta tra chef e produttore vitivinicolo secondo un nuovo modo di interpretare gli abbinamenti”.

Il progetto “Cantine da Chef” è aperto al grande pubblico fino ad esaurimento posti, per accedervi è necessario consultare il sito internet www.vinoforum.it nella sezione eventi.

CALENDARIO “CANTINE DA CHEF” // LO SPAZIO DEL GUSTO – VINOFORUM 2014 

Venerdì 6 giugno         LUCE di Frescobaldi e lo Chef PINO TINARI (* Michelin) 

Sabato 7 giugno          THIENOT e lo chef MARIA PROBST (* Michelin) 

Domenica 8 giugno     FIRRIATO e lo chef FRODE SELVAAG 

Lunedì 9 giugno          POMMERY e lo chef MARIANNA VITALE (* Michelin) 

Martedì 10 giugno        PERRIER JOUET e lo chef MAURO ULIASSI (** Michelin) 

Mercoledì 11 giugno    VENICA&VENICA e lo chef MARCO CARRARO (* Michelin)

Giovedì 12 giugno       BERTANI e lo chef LUCIANO ZAZZERI (* Michelin) 

Venerdì 13 giugno       FATTORIA LE PUPILLE e lo chef ANGELO SABATELLI 

Sabato 14 giugno        RUINART e lo chef HEINZ BECK (*** Michelin) 

Domenica 15 giugno SCHLOSS SCHÖNBORN, ALBERT PIC CHABLIS, CHATEAU   PALMER e lo chef GIONATA ROSSI 

Lunedì 16 giugno        SIMCIC e lo chef THOMAS KAVCIC 

Martedì 17 giugno        FALESCO e lo chef NIKO ROMITO (*** Michelin) 

Mercoledì 18 giugno    PRIMOSIC, ARGIANO, SOTTIMANO e lo chef MARK GREENAWAY 

Giovedì 19 giugno       BANFI e lo chef PAOLO TRIPPINI 

Venerdì 20 giugno       I VINI FRANCESI e lo chef MICHELINO GIOIA 

Sabato 21 giugno        BERLUCCHI e lo chef VITTORIO FUSARI

Concours Mondial du Sauvignon

Created in 2010 at the behest of the Bordeaux and Bordeaux Supérieur appellations, the Concours Mondial du Sauvignon quickly received the support of the Loire appellations and many other Sauvignon-producing wine regions around the world
The first two Competitions took place in Bordeaux.  In 2013, the competition then moved to the Loire, where members of the jury conducted tastings in Blois and toured wineries from Touraine to Sancerre



The Vinopres team, creators and organisers of the Concours Mondial de Bruxelles, has used its expertise to grow the Concours Mondial du Sauvignon internationally over the last three years.  This year, it has announced the setting up of a steering committee to create a database on Sauvignon, helped by the competition.  

This committee will be made up of multi-disciplinary team of experts, who will be tasked with publishing and sharing Sauvignon-related literature in their respective countries. The team will be coordinated by Sharon Nagel, a France-based, English freelance journalist, who will be working with Pedro Ballesteros MW (Spain), David Cobbold, Valérie Lavigne from the Bordeaux Faculty of Oenology, Pilippo Pszczolkowski Tomaszewski from the Faculty of Agriculture and Forestry of the Pontifical Catholic University of Chile, Paul White (New Zealand, USA) and Roberto Zironi from the University of Udine (Italy).

The fourth edition of the competition, which took place at the start of April, saw its return to Bordeaux. 59 judges, of 15 different nationalities, evaluated 751 wines from 21 Sauvignon-producing regions around the world, including four newcomers: Slovenia, Serbia, Colombia and Japan (click here to see the results).


The 2015 Competition will take place in Friuli, Italy.  The announcement was made at the close of the 2014 edition by Hervé Grandeau, President of the Bordeaux and Bordeaux Supérieur interprofession, alongside Marc Medeville and Bernard Vincent, the Competition’s founder.  The “torch”, represented by a vine of Sauvignon, was handed over to representatives from the Friuli appellation during the competition's closing ceremony.

#SoavePreview2013 #Reportage

Il Soave, origine, stile e valori
 […] Da qui, Messere, si domina la valle: ciò che si vede, è. Ma se l’imago è scarna al vostro occhio scendiamo a rimirarla da più in basso e planeremo in un galoppo alato entro il cratere ove gorgoglia il tempo.
da Astolfo sulla Luna di Ludovico Ariosto
In Volo - Banco del Mutuo Soccorso 1972



Ho lasciato lente le briglie del mio ippogrifo e ho sfrenato il mio volo dove ferve l’opera dell’uomo. Non vi ingannerò con false immagini ma lascerò che vediate la verità e possiate poi toccare il giusto.

La luce del pomeriggio mette ancora più in risalto il disegno del vigneto a pergola, che come un ricamo segue  la naturale geometria delle colline, siamo fortunati, l’orologio ci ricorda che questa è la “golden hour”, l’ora d’oro tanto amata dai fotografi. E tanta è la valenza evocativa di questi luoghi, che potrebbero già bastare pochi scatti per comprendere e raccontare questo paesaggio.

Soave, giovedì, 22 maggio. - L'arrivo

La locanda, che guarda il castello medievale troneggiare austero nel cuore della cittadina, sarà la base di questo viaggio itinerante alla scoperta del soave. Toccheremo alcuni degli scorci panoramici più suggestivi di questo territorio: dalla Val d’Illasi alla Val Tramigna, dalla Val D’Alpone alla Costa di Roncà.

E’ un gruppo nutrito il nostro, infatti per questa prima anteprima dedicata al vino soave, che si inserisce nell’ambito di Vulcania, il forum internazionale dei vini bianchi da suolo vulcanico, sono numerose le delegazioni di operatori giunti sin qui, nel cuore storico del borgo medievale, sono stati chiamati ad esprimersi in merito ai tratti distintivi del vino Soave, al suo stile, alla sua identificabilità con una denominazione.

Per tutti noi questo evento sarà un focus di approfondimento prezioso, che metterà in luce non solo quello che il Soave 2013 sarà in grado di esprimere, ma anche le aspettative, che operatori e consumatori esteri, hanno di fronte a questo vino, da sempre identificato come il bianco classico d’Italia per definizione e soprattutto per dare un giudizio sulla base della loro personale percezione dello “stile Soave”.

Colognola ai Colli, giovedì, 22 maggio. - Le origini.

Nella splendida cornice di Villa Aldegheri a Colognola ai Colli, con una vista mozzafiato sulla Valle D’Illasi, viene inaugurato l’evento, si parte dalle origini del soave. Diego Tomasi del Cra-Vit di Conegliano ci ha intrattenuto con una ricostruzione storica delle ultime 20 annate del soave, sottolineando l’importanza ed il ruolo strategico della pergola come forma di allevamento; Mario Pezzotti, dell’Università di Verona, ha continuato sul concetto di terroir e nello specifico nella sua interpretazione molecolare; Leonardo Latella, del Museo Civico di Storia Naturale di Verona, ha invece affrontato il tema della qualità biologica dei suoli del Soave; infine Nicola Frasson della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, ha efficacemente tracciato la storia delle migliori annate del Soave.

Si è dato poi largo spazio, sino a tarda notte, ai percorsi sensoriali, con cena di gala gourmet a cura dello Chef Matteo Grandi e degustazione di tutte le 20 annate prese in considerazione il tutto condito da ottima musica dal vivo.

Una voce di merito, ad un Gini del 1984, con in sé ancora tutte le caratteristiche organolettiche ottimali che contraddistinguono i vini di questo territorio, colore giallo paglierino con riflessi oro, intenso, fragrante di fiori come il sambuco, ciliegio e frutta matura, palato fine e persistente con i tipici sentori di mandorla. Esempio assoluto di quanto questa tipologia di vino bianco possa invecchiare bene.

Come non ricordare poi il Ca Visco 1998 di Coffele, sentori aromatici ed una morbidezza iniziale che lascia spazio ad una acidità che sorprende e definisce la sua capacità evolutiva negli anni. Un privilegio averlo degustato anche per l’esiguo numero di bottiglie disponibili.

Venerdì, 23 maggio. - Lo stile 

Presso la bellissima Cantina Coffele, a Castelcerino di Soave, protagonista lo stile del produttore. Sono stati messi a confronto quattro terroir: Colognola e la Val d’Illasi, Soave e la Val Tramigna,  Monteforte e la Val d’Alpone, Roncà e la costa della Calvarina.

Hanno guidato la degustazione Gianni Fabrizio, della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, Fabio Giavedoni, Guida Slow Wine, Paolo Ianna, Guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club e Massimo Zanichelli, Guida I Vini d’Italia de L’Espresso.

Il confronto ha messo ben in evidenza lo stile proprio di ogni produttore, considerando che le etichette presentate erano tutti prodotti base delle aziende, ma che hanno ben fornito un identikit dell'annata, le differenti interpretazioni, hanno dimostrato in sostanza quanto la mano del produttore possa esaltare le caratteristiche di tipicità rimanendo aderenti al territorio. Ed in questa attenta ottica alla tipicità, sono compiaciuto che, la gran parte dei produttori di vino soave, se non tutti, elimineranno il famigerato 10% di chardonnay dall'uvaggio, retaggio questo di una mentalità, purtroppo ancora in uso in altri contesti, che prevede l'apporto dei cosiddetti "vitigni migliorativi".

La sostenibilità del Soave è un altro punto di cui si è ampiamente discusso e con una novità: a partire dal mese di maggio, tutte le aziende che producono soave, potranno decidere di inserire in retro etichetta la “Green Label”, cioè l’etichetta verde che è il risultato del progetto voluto dal Consorzio del Soave e nato in collaborazione con SPRIM Italia, teso ad attestare il grado di sostenibilità del “Sistema Soave”. Sono 18 i parametri presi in esame a cui corrispondono specifici valori numerici: cambiamento climatico, assottigliamento dello strato di ozono, acidificazione, eutrofizzazione acque dolci, eutrofizzazione marina, tossicità umana, formazione di ossidanti fotochimici, formazione di particolato atmosferico, ecotossicità terrestre, ecotossicità acque dolci, ecotossicità marina, radiazioni ionizzanti, occupazione suolo agricolo, occupazione suolo urbano, trasformazione suolo naturale, utilizzo di acqua, utilizzo di risorse naturali (fossili e metalli). “Sono numerosi oggi i sistemi di analisi relativi alla sostenibilità – ci spiega il direttore del Consorzio Aldo Lorenzoni -. A questo proposito noi abbiamo scelto di basarci sulla metodica LCA perché ufficialmente riconosciuta a livello internazionale.

In questa ottica alle 15.00 visitiamo la Cantina Filippi.

Qui infatti a Castelcerino, la filosofia del produttore rispecchia pienamente questi principi, sposando ampiamente, di fatto, i concetti dell’integrato e del biologico.

Visitare la tenuta Filippi significa entrare in un'oasi di verde dove il tempo si è fermato. Come lui ama definire: l'armonia della natura incontaminata e lo spettacolo del bosco che abbraccia i vigneti, sono lo scenario ideale per vivere la magia di un territorio unico che dà vita ai nostri vini. Il nostro è un marchio nuovo che sa d'antico, perché antichi sono i rami di una genealogia che risale al 1300.

Le vigne di oggi sono le stesse degli anni Sessanta e stiamo recuperando i vecchi biotipi autoctoni di Garganega e Trebbiano di Soave e con essi abbiamo creato nuovi vigneti. L'atmosfera di questi luoghi influisce anche sui sapori dei frutti della terra. La roccia basaltica di natura vulcanica e quella calcarea, che hanno dato origine ai terreni, assicurano sapidità e salinità particolari ai vini. L'altitudine che va dai 320 ai 400 metri e la presenza del bosco assicurano, inoltre, un microclima ideale sempre ventilato e caratterizzato da una buona escursione termica tra la notte e il giorno: tutto questo favorisce la persistenza dei profumi e degli aromi del vino.

Nella degustazione guidata da Filippo, Il Castelcerino 2012 è quello che più mi ha colpito, una delle migliori espressioni da un vitigno su suolo vulcanico, tutto ha giocato a favore di questa annata, un equilibrio perfetto dove sapidità e mineralità sono la cifra di questo vino e che ci commuove per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Abbiamo assaggiato anche un campione da vasca dell’annata 2013 che secondo il nostro parere si avvicina molto all'annata precedente e comunque ricco di buone promesse. Per chi voglia sostare qualche giorno in questi luoghi incantati, all'interno della Tenuta Filippi sorge un grazioso agriturismo di recente ristrutturazione.

L’appuntamento alle ore 18.00 presso la Cantina di Soave Sala del Roseto nel Parco Botanico di Rocca Sveva è stato l’occasione per approfondire il concetto di territorio e di paesaggio.

Viviana Ferrario, dello Iuav di Venezia riconosce al paesaggio un ruolo centrale nella formazione del benessere individuale e sociale,  affermando la necessità della sua salvaguardia, gestione e pianificazione.

Gianni Moriani, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia ha collegato in tal senso questi concetti con il nuovo progetto, ampiamente descritto dal direttore del Consorzio del Soave Aldo Lorenzoni, e denominato Soave Wine Park, i principi guida sono proprio la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche del territorio, la ricerca qualitativa dei vini orientata alla tipicità, attività di trasformazione dei prodotti della terra e ospitalità e offerta di servizi turistici integrati.

Si tratterebbe di imprimere così un salto di qualità al territorio che, grazie al suo patrimonio ambientale, avrebbe tutte le potenzialità per affrontare le sfide del futuro, evolvendo da “mosaico dalle mille tessere ad unitario affresco di stile di vita”, fatto di buon vino, cibo eccelso, ambiente integro, lentezza per gustarlo. Non solo vino ma uno spazio a misura d’uomo dove accanto al secolare lavoro nella campagna, si sono aggiunte attività collaterali e servizi territoriali tali da rendere quest’area un vero e proprio spazio da vivere, a misura di famiglia, anche grazie ad una urbanizzazione lungimirante che nel tempo ha scelto di “conservare per progredire”.

Uno sforzo culturale e di gestione che si riassume nella parola governance. Ecco allora che il Soave Wine Park potrebbe predisporre un utilizzo integrato degli strumenti di pianificazione territoriale, economica, ambientale, sociale, con l’obiettivo etico ed economico di valorizzare gli spazi rurali, fatti di tipicità e tradizione, intesi come risorsa fondante del sistema stesso. In tal modo si ri-assegnerebbe all’agricoltura l’originario ruolo di attività economica “generatrice di ambiente”. E se l’ambiente, inteso come territorio e paesaggio, rappresenta il primo strumento di lavoro, ecco che l’azione del Soave Wine Park diventerebbe anche una risposta concreta e positiva alla domanda di occupazione in un contesto economico e sociale nazionale caratterizzato da disorientamento e sfiducia.

Il Prof. Attilio Scienza, dell’Università di Milano, ha chiuso l’incontro con una lucida riflessione su iconemi e terroir e lo ha fatto introducendo il concetto di zonazione. E’ necessario attraverso le zonazioni legare alcuni tratti significativi del paesaggio, che sono appunto gli iconemi, con il concetto di tipicità di quel luogo. Il termine tipicità, neologismo in –ità che designa le generalità dell’espressione “tipo”, tipico da cui deriva, si rifà ai contenuti espressi da Max Weber nel 1922 dove l’uso del termine “tipico-ideale” rappresenta un modo per classificare la conoscenza e designa appunto l’appartenenza di un soggetto a un genere identificato di facile riconoscimento. Per i francesi identifica un prodotto territoriale difficilmente ripetibile altrove ed è associato a terroir.

Per ridare alla parola “tipicità” il suo significato originario, lo strumento più efficace si rivela la zonazione, con la quale possiamo identificare le sottozone delimitate all’interno di una denominazione, con un preciso profilo sensoriale del vino e viceversa, in modo quasi istintivo, come facciamo quando riconosciamo una persona dai tratti salienti del suo viso o un quadro famoso dall’insieme delle sue caratteristiche cromatiche e tipologiche.

Il paesaggio viticolo diventerà sempre più il vettore essenziale della conoscenza dei vigneti e dei vini di una zona e quindi il supporto più importante per tutte le strategie enoculturali. Il potenziale metaforico che possiede un vigneto è molto forte. Questo trasferimento delle sensazioni dal paesaggio concreto verso l’immaginario è una procedura consueta operata in un vigneto. Il vigneto è prima di tutto una metafora di grande equilibrio: per l’immagine che affiora da una natura antropizzata, di un’armonia tra l’uomo e la pianta, una sorta di complicità.

Ma è anche una metafora eloquente di dinamismo. Il paesaggio è portatore di entusiasmo, ma nello stesso tempo di rigore e di stabilità che conforta e stimola il consumatore. La zonazione servirà a  definire quegli iconemi del paesaggio che dovranno essere tutelati e valorizzati e che caratterizzeranno come una sorta di impronta digitale le varie sottozone, per permettere ai consumatori quell’esercizio estetico e sensoriale, che connette il bello con il buono, il bel paesaggio con il buon vino, ma anche uno strumento per sviluppare nei produttori la coscienza del “buon governo” del territorio, del rispetto del profilo dei suoli, perché nella successione dei suoi orizzonti si nasconde il segreto della originalità dei vini.

Alle ore 20.00 Lo chef Versus, ha proposto una cena a tema: “Da qui, Messere, si domina Soave”, prodotti di territorio, vino Soave ed ottima musica in compagnia della Banda di Soave.

Sabato, 23 maggio. - Visita all’Azienda Agricola Marcato di Roncà.

Ultima tappa, almeno per noi, del Soave Preview 2013. Per raggiungere questa cantina, saliamo verso le alture tufiche e basaltiche dell’ampia conca della Valle dell’Alpone, il panorama è stupendo, osserviamo l’enorme giardino di vigneti di questa vallata.

L’azienda, a carattere familiare, ha posto qui le proprie radici. Nei vigneti di Roncà, Montecchia di Crosara, Monteforte d’Alpone e Soave si coltivano uve Garganega, Trebbiano di Soave, Durella, Pinot Nero e Chardonnay ed invece sulle colline di Sarego e di Grancona nei Colli Berici le uve rosse Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Tocai Rosso. Veniamo accompagnati all’interno per una visita ai vari reparti, dalla pigiatura, all'appassitoio, per passare poi alla zona di fermentazione dei vini rossi e bianchi, la spumantizzazione avviene in loco sia con Metodo Charmat, che con Metodo Classico negli appositi locali sotterranei per lo stoccaggio; ed ancora bottaia condizionata, sala imbottigliamento e magazzino stoccaggio vini in bottiglia.

La degustazione ha messo in evidenza, per la denominazione, il Monte Tenda ed il Pigno Soave Classico, quelli che sono poi i due cru dell’azienda. Meriterebbero una citazione a parte, per la loro alta qualità, anche gli altri prodotti dell’azienda, ma non ricadendo nella denominazione e per rimanere aderenti all'universo soave ne parlerò con piacere in un prossimo articolo.

Concludendo, nel suo insieme, il Soave 2013 risulta essere un annata "classica", di grande freschezza e sapidità, come non se ne vedevano da tempo, un profilo organolettico di grande equilibrio, dove i sentori di agrume, la frutta bianca matura ben combinati con il bouquet floreale, sono la cifra di questa che sarà un annata da ricordare. Spero questo reportage sul “Soave Preview 2013” possa in qualche modo aver dato un idea sullo stile del vino soave, ed anche qualche risposta sui tratti identitari che meglio lo definiscono e che lo rendono rappresentativo di una denominazione.

Risaliamo la strada verso casa, lasciamo alle nostre spalle Soave e le sue valli, l’orologio ci dice che questa non è la “golden hour”, ma non importa, questo paesaggio ci ha mostrato realmente la sua vera natura e la luce è bella anche a quest’ora del giorno, e questa è verità. 

“Bellezza è verità, verità è bellezza, questo solo Sulla Terra sapete, ed è quanto basta”.

Ringraziamo il Consorzio del Soave e tutti quelli che hanno contribuito a rendere piacevole e indimenticabile la nostra permanenza in terra di Soave. Un ringraziamento speciale ad Aldo Lorenzoni, al simpatico Giovanni Ponchia, nonché a Lucia Vesentini che ha condotto i lavori con grande competenza e professionalità.

A presto.

                                                               



Credits foto: Luca Imperiale

lunedì 26 maggio 2014

Festival Franciacorta a Milano

Appuntamento da non perdere, oggi al Museo della Scienza e della Tecnologia al via la seconda tappa dei Festival itineranti 2014
I Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ospiteranno il Festival Franciacorta: 37 aziende insieme ai migliori Sommelier AIS della Lombardia, accoglieranno dalle 16.00 alle 21.00 appassionati di vino e curiosi per degustare tutte le tipologie di Franciacorta.




Dopo il successo dello scorso anno, Milano torna ad essere protagonista tra le tappe del Festival Franciacorta, per il 2014 è il secondo appuntamento itinerante alla scoperta del vino prodotto col metodo della rifermentazione in bottiglia riconosciuto come uno dei più prestigiosi ambasciatori del miglior Made in Italy.

Con le sue diverse tipologie, il Franciacorta è il vino ideale per gli abbinamenti più creativi, è in grado di esaltare i piatti della tradizione regionale e le interpretazioni della cucina moderna. Durante il Festival, infatti blogger e visitatori saranno chiamati a sfidarsi live nell’ “Abbinamento perfetto”. Un evento nell’evento, lo show cooking sarà una sfida tra due squadre formate da un wine blogger, un food blogger e un visitatore del Festival Franciacorta, estratto a sorte tra i presenti. I partecipanti sceglieranno un Franciacorta cui abbinare una ricetta da realizzare al momento. La giuria sarà presieduta dalla food blogger Chiara Maci e composta da opinion leader del mondo enogastronomico selezionati tra giornalisti, chef e sommelier.

Per assistere allo show cooking occorre prenotarsi scrivendo a eventi@franciacorta.net, i posti sono limitati.

Le tappe del Festival Franciacorta sono occasioni d’incontro con il prodotto e la storia, anche imprenditoriale, di un territorio. Oltre a Milano il Festival Franciacorta itinerante rinnova il suo appuntamento dopo l’estate a Roma e Napoli.

Dalle 16.00 alle 21 - Degustazioni nei Chiostri
Alle 18.30 - “L’abbinamento perfetto”, sfida all’ultimo piatto e all’ultimo calice per blogger e visitatori.

FESTIVAL FRANCIACORTA A MILANO – 26 MAGGIO 2014
Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”
Via San Vittore 21 Milano (Linea M2 - fermata Sant’Ambrogio)
Apertura al pubblico dalle 18.00 alle 21.00 - Ingresso: 15 euro (Soci Ais, Fisar, Onav e Slow Food € 10)
Apertura ai media e agli operatori, con ingresso gratuito, dalle 16.00 alle 21.00
Info: http://www.franciacorta.net

Comunicare il vino

COMUNICARE IL VINO: UN'ARTE PER POCHI
Il bene e il male nel tempo del Web.2



Assistiamo a un grande cambiamento nei modi di giudicare un vino: in un passato recente, la critica era il punto finale come per molti libri o film. I commenti erano interessanti, aprivano mondi. Vi era anche il giudizio della gente comune che beveva e parlava con gli amici.

Da quando esistono i social network tutto è cambiato. In primis perché la democrazia del web non tollera facilmente l'autorevolezza del critico (spesso poco autorevole) e poi perché il buon senso non si può riassumere in “mi piace” o “non mi piace”. Si leggono opinioni prese a prestito un po’ dovunque, si cerca di dimostrare di essere più bravi, ma spesso manca la conoscenza.

Un risultato però è stato ottenuto: aver messo fuori gioco il pensiero unico degli opinion leader che avevano codificato i canoni della qualità spesso non per meriti dei vini, ma per le loro appartenenze. Dobbiamo evitare di usare un linguaggio enfatico, pieno di figure retoriche, evitare di proporre la falsa distinzione tra valutazione tecnica e puro piacere.

Oggi è sempre più difficile discernere l’influenza del gusto estesico (il collegamento con le proprietà sensibili di un vino o un alimento) dalla rilevanza del gusto estetico (l’attitudine a discernere bellezza o imperfezione). Per un vino è fondamentale individuare il differente dall’indifferenziato.

In passato avevano un ruolo il “buon gusto”, l’esercizio e l’applicazione delle norme che caratterizzano l’egemonia di un gruppo sociale (borghesia dell’800) o l’adozione del “pensiero unico” di alcuni degustatori.

La storia recente ci mostra una serie crescente di bizzarrie che hanno incluso o escluso certe tipologie nelle cerchie ristrette del potere di pochi marchi. La questione è comunque importante per chi fa marketing. Infatti quando il consumatore sviluppa reale sensibilità agli attributi estetici, si porrà il problema per chi produce o lo comunica di evidenziarne i tratti qualificanti.

A volte il consumatore è attratto più dalle finezze linguistiche con cui è descritto il vino che dalle caratteristiche fisico chimiche e sensoriali.




Attilio Scienza

domenica 25 maggio 2014

Scatta la Primavera del Prosecco Superiore 2014: il concorso fotografico

Fino al 10 giugno per partecitare al concorso "Scatta.. la Primavera del Prosecco Superiore” 2014. Tutti possono inviare i loro scatti sul prosecco al Concorso Fotografico
Il concorso prevede due sezioni differenti: “Scatta…la mostra della Primavera” e “Scatta…il Prosecco Superiore”



La sezione “Scatta…la mostra della Primavera” è incentrata in modo specifico sulle 15 mostre della Primavera del Prosecco Superiore 2014 con l’obiettivo di risaltare i momenti conviviali, i volti, le attività culturali, sportive e turistiche che ogni mostra propone al proprio pubblico.

La sezione “Scatta…il Prosecco Superiore” è molto più libera rispetto alla precedente, in quanto è incentrata sul tema del vino in tutte le sue forme. I partecipanti potranno rappresentare attraverso gli scatti fotografici immagini suggestive riferite al territorio, al prodotto, ai luoghi ed ai volti delle persone che vivono l’area della DOCG Conegliano-Valdobbiadene.

Come partecipare al 4° Concorso Fotografico “Scatta.. la Primavera del Prosecco Superiore”
Tutti possono partecipare per senza alcun limite di età, nazionalità.  I concorrenti possono caricare al massimo 2 (due) scatti fotografici per sezione, realizzati attraverso dispositivi tradizionali (fotocamere digitali), o dispositivi smartphone (Android, iPhone) e tablet. Per partecipare al 4° Concorso Fotografico “Scatta.. la Primavera del Prosecco Superiore”, organizzato da Primavera del Prosecco, è necessario compilare il modulo che trovate alla pagina http://www.primaveradelprosecco.it/iscrizione-concorso.php.

La giuria  “Scatta…il Prosecco Superiore”
- Giuria Primavera: Comitato Primavera del Prosecco;
- Giuria Tecnica: Francesco Galifi (Fotografo), Mauro Tonello (Agenzia Eventi); Gloria Tessarolo e Luca Pinzi (Ufficio Stampa ZetaGroup); Piera Vibbani (Onda Verde Viaggi); Roberto Dalla Riva (Edimarca); Alessandro Martini (Direttore Consorzio Marca Treviso); Giuliano Feltrin (WebSolution); un componente della giuria sarà inoltre nominato dall’Osservatorio per il Paesaggio delle Colline dell’Alta Marca
La scadenza per la partecipazione è il 10 giugno 2014, i vincitori saranno segnalati nel sito web, nella Pagina Facebook e contattati telefonicamente entro giugno 2014.
La Premiazione avverrà a fine giugno 2014 in occasione del Gran Gala e delle premiazioni delle cantine della Primavera del Prosecco Superiore 2014. 

PER INFORMAZIONI
Concorso Fotografico “Scatta…la Primavera del Prosecco”
Segreteria Comitato Primavera del Prosecco
Tel. 0438 893584 – Mob. 334 2936833

Email: promozione@primaveradelprosecco.it