martedì 30 settembre 2014

Wine Vision 2014

Wine Vision 2014: il vino e i consumatori del futuro
A novembre Londra ospiterà l’evento organizzato da William Reed Business Media. Parteciperanno alcune tra le più autorevoli voci del business mondiale del vino e si parlerà di mercati emergenti, consumi, strategie d’investimento, marketing e comunicazione


L’edizione 2014 di Wine Vision avrà luogo a Londra i prossimi 17, 18 e 19 novembre. L’evento, organizzato da William Reed Business Media, sarà l’occasione per ascoltare, in una serie di conferenze, alcune delle più autorevoli voci del business mondiale del vino. 

Saranno trattati temi quali i mercati emergenti e le prospettive di consumo, il marketing, il packaging, il branding, la vendita multicanale e la comunicazione digitale; tutto questo con lo scopo di suggerire all’industria del vino quali strategie adottare nei prossimi anni.

Il Programma delle conferenze è ricco, ecco alcuni degli incontri di maggior interesse:

All’esperienza di Jaime Araujo, strategic advisor di alcuni dei più importanti produttori al mondo di vino, sarà affidato il tema della globalizzazione del mercato del vino e della convenienza o meno per i produttori di perseguire un mercato globale piuttosto che focalizzarsi sul commercio locale.

Charles Banks, venture capitalist e imprenditore vinicolo californiano (oltre che Senior Executive Editor di Fine Wine Magazines), tratterà d’investimento e sviluppo, mentre Sandra Taylor, Presidente e CEO di Sustainable Business International (e già responsabile in tema di sostenibilità della catena Starbucks), parlerà di quanto i produttori di vino possono far tesoro dell’esperienza, in tema proprio di sostenibilità, dei commercianti di caffè… John Morter, fondatore di ‘Condescending Brand’ e soprannominato dal New York Times ‘Social Media Hell Raiser’, terrà un master class su social media e marketing.

A completare questo già importante gruppo di relatori si aggiungeranno le voci di Mike Veseth (The Wine Economist), Jean-Guillaume Prats, Presidente e CEO di Moët Hennessy Estates & Wines, Tyler Balliett, fondatore di Second Glass e creatore degli Wine Riot Events.

A presiedere Wine Vision 2014 sarà Simon McMurtrie, Group Chief Executive di Direct Wines.

In programma anche diversi seminari che coinvolgeranno direttamente il pubblico degli intervenuti su temi quali l’e-commerce del vino, le nuove tipologie di confezionamento e le nuove categorie di consumatori.

Gambero Rosso: Bar dell’Anno 2015

Il “Bar dell’Anno 2015” è il Bedussi di Brescia
Menzione speciale della giuria a Pavé di Milano
Menzione speciale della giuria a Ariele di Conegliano (TV) 
Bar dell’anno scelto dai lettori sul web 300milalounge di Lecce



 Premio illy “Bar dell’anno” è stato assegnato a Bedussi di Brescia. Un premio alla creatività di questi giovani professionisti e alla capacità di osare. Un concetto di bar di qualità con un’offerta che riesce sempre a sorprenderti mantenendo un grande rispetto della materia prima. Un bar visionario che regala un’esperienza gastronomica di eccellenza



Menzione speciale della giuria a Pavé di Milano. Per la capacità di fermare il tempo in un’atmosfera accogliente e familiare
Menzione speciale della giuria a Ariele di Conegliano (TV). Ricerca sostenibilità e filiera, una filosofia vincente.
La giuria era composta da: Michela Auriti (Oggi), Andrea Cuomo (Il Giornale), Alessandra Mendolesi (giornalista e scrittrice di cucina), Laura Pintus (TG2) e i due foodblogger Teresa Balzano e Pietro Caroli.
Bar dell’anno scelto dai lettori: 300mila Lounge di Lecce

Bar d’Italia del Gambero Rosso 2015
Il bello, il buono e il sano: così il bar italiano vince la sua sfida
Sette nuovi ingressi nell’Olimpo
Aperitivo dell’anno a Vicenza
La guida cambia pelle: nuovo formato e una app

Un bar capace di mettere in campo una location confortevole sia all’interno che all’esterno, grandi materie prime delle quali sia chiara l’origine e personale preparato in grado di spiegare cosa c’è nella tazzina, nel piatto o nel bicchiere.

Questo in estrema sintesi il profilo del bar ideale per i giovani, secondo una ricerca realizzata Concept Futur Lab su iniziativa di illycaffè per l'Osservatorio illy sui giovani e il caffè i cui risultati completi potrete leggere nel comunicato allegato

Un profilo che rispecchia perfettamente le caratteristiche dei migliori Bar d’italia selezionati da Gambero Rosso, bar nei quali l’attenzione al bello, buono e sano viaggiano in perfetta sintonia. Come, ad esempio, nelle cinque nuove insegne che entrano tra i finalisti del bar dell’anno: Ariele di Conegliano, il Picchio di Loreto, Bar Roma di Novellara, Sciampagna di Marineo, Vatta di Trieste

Da quest’anno la selezione di Bar d’Italia, che si rinnova nel formato e nella grafica e dà vita ad un’app (disponibile dai primi di dicembre) con aggiornamenti periodici, è ancora più rigorosa a cominciare proprio dai cardini fondamentali del bar: la qualità della colazione (e a tale proposito in apertura di guida c’è anche una selezione di locali dove assaporare una colazione strepitosa) e del caffè.

I locali premiati con i tre chicchi e le tre tazzine, sono suddivisi tra bar finalisti del premio illy bar dell’anno, caffè storici e bar dei grandi alberghi (anche qui due nuovi ingressi con Gabbiano e Fortuny dell’Hotel Cipriani e il Winter Garden Bar dell’Hotel St. Regis Florence); oltre 80 novità e due nuove insegne nella categoria le stelle, i locali che per almeno dieci anni consecutivi hanno conquistato tre tazzine e tre chicchi.

Regione leader si conferma il Piemonte (8 locali premiati), seguono la Lombardia con 7, il Veneto con 6, la Sicilia con 5, Emilia Romagna con 3, Friuli Venezia Giulia con 3, Liguria, Toscana, Lazio con 2. Un locale sul podio per Abruzzo, Marche e Puglia.

Settimo anno per il premio aperitivo dell’anno assegnato da Sanbittèr&Gambero Rosso al bar che presenta la formula aperitivo più originale e divertente. Vincitore per l’edizione 2015 è Pullmanbar di Vicenza

Oggi nel corso della presentazione alla stampa, una giuria di esperti composta dai giornalisti Michela Auriti (Oggi), Andrea Cuomo (Il Giornale), Alessandra Meldolesi (giornalista e scrittrice di cucina) Laura Pintus (TG2) e i due food blogger Teresa Balzano e Pietro Caroli  selezionerà tra i locali “tre chicchi e tre tazzine” finalisti bar dell’anno, il bar vincitore del Premio illy Bar dell’Anno.

Il premio illy – giunto quest’anno alla XIII edizione – si propone di valorizzare e promuovere la cultura del bar italiano. Il premio consiste in un viaggio in Brasile  alla scoperta delle origini e della coltivazione del caffè.

Al premio illy bar dell’anno scelto dalla giuria tecnica, si affiancherà anche quest’anno, il bar dell’anno scelto dai lettori che hanno espresso il loro voto attraverso il sito del Gambero Rosso. Al vincitore come premio un corso presso l’Università del caffè di Trieste.


Ultima curiosità: il color moka della copertina non è soltanto una trovata grafica. La carta, ecologica, è ricavata dalle eccedenze delle lavorazioni agro industriali di caffè.

Vino&Sughero

Il vino non sa più di tappo grazie a un brevetto made in Italy
Il sentore di tappo è uno dei fenomeni più temuti dai produttori di vino di tutto il mondo. Si stima che le perdite economiche a causa dell’attacco del tricloroanisolo vadano dal 2 al 5%, tanto che molte aziende si sono “arrese” optando per tappi sintetici al posto dei tradizionali in sughero. 



Ora, l’azienda trentina Brentapack, in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, sembra avere trovato la soluzione per aggirare il sentore di tappo che tanto infastidisce i bevitori e diventa peccato imperdonabile per intenditori e sommelier. 

L’impresa del gruppo Labrenta e i ricercatori dell’Università trentina hanno brevettato un processo di sanificazione del tappo in grado di decontaminare le chiusure in sughero, rendendole inattaccabili dal tricloroanisolo. Perché per molte aziende il tappo sintetico è davvero l’ultima spiaggia: potendo scegliere tutti opterebbero per il sughero

I 7 tecnici coinvolti nel progetto – al 100% made in Italy – sono riusciti a ridurre significativamente la Tca, ma l’obiettivo della ricerca è di eliminare il problema in maniera definitiva. 

Brentapack è una giovane startup, nella quale l’età media dei dipendenti è di poco più di 30 anni. 

Secondo il titolare Gianni Tagliapietra “la produzione di chiusure esenti dal rischio del Tca rappresenta una frontiera importante per il settore enologico e un'alternativa valida al ricorso ai materiali sintetici” e i successi ottenuti fino a questo momento – fra cui l’estensione del brevetto all’estero – sono solo il punto di partenza per arrivare all’annullamento "al 100% del sentore di tappo dal vino". 

La startup è stata accolta dal Bic (Business Innovation Centre), un incubatore che mette a disposizione spazi e servizi per avviare un’attività imprenditoriale, con sede a Borgo Valsugana. E la Provincia Autonoma di Trento è entrata in gioco finanziando la ricerca e consentendo al team di lavoro di rimanere al Bic fino al 2024. 

Non è la prima volta che Brentapack realizza prodotti all’avanguardia in ambito enologico: qualche tempo fa, infatti, la startup trentina ha ideato Sughera, una linea di tappi senza collanti, realizzati con microagglomerato di sughero e contenenti polimero termoplastico. I tappi Sughera sono prodotti interamente in Italia ed eliminano gli eventuali contaminanti, ma l’obiettivo ora è sanificare i tappi di sughero al 100%, in modo che, dopo l’assaggio, il vino non ritorni mai indietro al mittente.  

lunedì 29 settembre 2014

Gambero Rosso Anteprima Tre Bicchieri 2015. Abruzzo

     I vini d'Abruzzo? Sono la traduzione liquida del paesaggio abruzzese, che in pochi chilometri spazia dal verde Adriatico ai ghiacciai. E i Tre Bicchieri di quest’anno ne sono il riflesso fedele: una squadra di vini eterogenea per provenienza, ma simile per qualità. Ecco la lista dei premiati



Anno dopo anno i vini abruzzesi diventano più buoni e interessanti e a noi non resta che registrare il fenomeno e certificarlo per quel che ci compete. Più di 150 aziende provate, oltre 600 campioni, aziende storiche, grandi cooperative che svolgono un’azione sociale sul territorio, cantine nuove e artigiane che lavorano nel solco di una tradizione importante e nobilmente contadina. 

E poi i vini: il Montepulciano d’Abruzzo è un rosso sempre più ritmico e tradizionale (anche se fatica a trovare una giusta collocazione sui mercati internazionali, per il prezzo spesso troppo basso e lo stile iperconcentrato), il Trebbiano torna a essere davvero d’Abruzzo, con vini eleganti, capaci di invecchiamenti strepitosi, spesso grazie alle fermentazioni spontanee che salvaguardano i delicati profumi varietali. 

È proprio il Vigneto Capestrano ’12 di Valle Reale ad aggiudicarsi il premio di Migliore Bianco dell’Anno. Il Cerasuolo, nervoso e complesso, è perfetto compagno a tavola. Il Pecorino dimostra di essere un grande vitigno. 

Una ricchezza che è traduzione liquida del paesaggio abruzzese, che in pochi chilometri spazia dal verde Adriatico ai ghiacciai. E i Tre Bicchieri di quest’anno sono il riflesso fedele di questa temperie, una squadra di vini eterogenea per provenienza, ma simile per qualità. 


Abruzzo Pecorino 2013 I Fauri 
Abruzzo Pecorino Nativae 2013 Tenuta Ulisse 
Amorino 2010 Castorani Montepulciano d'Abruzzo 
Montepulciano d'Abruzzo Cocciapazza 2011 Torre dei Beati 
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Zanna Ris. 2010 Dino Illuminati 
Montepulciano d'Abruzzo Malandrino 2012 Luigi Cataldi Madonna 
Montepulciano d'Abruzzo Marina Cvetic 2011 Masciarelli 
Montepulciano d'Abruzzo Prologo 2012 Nicoletta De Fermo 
Montepulciano d'Abruzzo Rosso del Duca 2012 Villa Medoro 
Montepulciano d'Abruzzo S. Clemente Ris. 2011 Ciccio Zaccagnini 
Montepulciano d'Abruzzo Spelt Ris. 2010 La Valentina 
Pecorino 2013 Tiberio 
Trebbiano d'Abruzzo 2010 Valentini 
Trebbiano d'Abruzzo C'Incanta 2011 Cantina Tollo 
Trebbiano d'Abruzzo V. di Capestrano 2012 Valle Reale 

Wine Post-it


Consorzio del Vino Nobile: il valore paesaggistico dei vigneti di Montepulciano

PIT toscano, Consorzio del Vino Nobile: ''Bene l’apertura della Regione, ora i fatti''
Andrea Natalini (Presidente Consorzio): «Apprezziamo il sostegno dell’Assessore Salvadori, occorre eliminare dal Piano l’intera parte relativa ai vigneti». A Montepulciano i vigneti sono da sempre un valore paesaggistico nonché economico di grande rilievo



«Un tavolo di confronto che si poteva fare prima di oggi, ma che comunque dimostra un minimo di apertura al dialogo da parte della Regione». Ha definito così il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini, l’incontro di questa mattina, tra la Regione e il Comitato dei Consorzi vitivinicoli di cui anche il Consorzio del Nobile è tra i firmatari. «Un’apertura arrivata in particolare dall’Assessore all’Agricoltura, Gianni Salvadori e dall’Assessore all’urbanistica Anna Marson – spiega Natalini – che ci fa ben sperare per quanto riguarda quelle parti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) che è stato presentato mesi fa e che ci ha lasciato fin da subito sconcertati».

Il Consorzio del Vino Nobile è tra i principali firmatari del documento che questa mattina un comitato composto dai principali consorzi vitivinicoli toscani ha presentato alla Giunta regionale. «Già nei giorni scorsi abbiamo definito questo Piano Paesaggistico “anacronistico e sbagliato” ed il nostro giudizio nel frattempo non è cambiato – hanno indicato i Consorzi di tutela - questo Piano ha una visione profondamente “anacronistica e sbagliata” della viticultura moderna, quella stessa viticultura che ha accompagnato e sostenuto la rinascita sociale ed economica delle nostre campagne».

«Se il vino toscano ha raggiunto nel mondo una posizione di assoluta eccellenza – continuano i Consorzi - lo dobbiamo agli enormi investimenti delle aziende in impianti e tecnologie, oltre al lavoro appassionato e alle competenze di decine di migliaia di addetti. In tutto il Piano, ed in particolare nelle schede che trattano i singoli territori, la viticultura specializzata viene definita una delle criticità più rilevanti per l’assetto paesaggistico, arrivando addirittura a chiedere di prevenire l’espansione ingiustificata della cultura viticola». Gli assessori regionali si sono detti pronti a tenere in considerazione le osservazioni dei consorzi. «Lo speriamo vivamente – conclude Andrea Natalini – perché se così non fosse sarebbe una profonda ferita, nonché un danno economico, per tutta la nostra viticoltura».

Il patrimonio “Nobile”. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. 

Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2013 hanno prodotto 56 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 17 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. 

Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.

AIS Puglia, Delegazione Murgia: Antiche uve per nuovi simposi, la Grecia


ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER PUGLIA
DELEGAZIONE MURGIA
ANTICHE UVE PER NUOVI SIMPOSI
La Grecia 
Volevo segnalare l'apertura di questa interessante nuova rubrica a cura dell'AIS Puglia Delegazione Murgia che è SORSI D'EUROPA, presso Cortenova Ricevimenti - Casamassima - (Ba) il 24 ottobre 2014 alle ore 20.30 avrà luogo quello che definirei un excursus storico sulla vitivinicoltura della Grecia




C'è una parte di storia , di civiltà dell'uomo e del patrimonio viticolo italiano, giunti a noi da una Terra culla di culto e conquiste. 
E' la Grecia, quella dei canti, delle odi e origine del simposio. In Dioniso, l'identità del dio del nettare di cui da millenni l'uomo si delizia: il vino!

Sir Lawrence Alma Tadema, Greek wine, 1873

Da questa Terra molti vitigni a noi oggi familiari, hanno tratto origini ed approdo sulle coste dei mari che circondano la nostra penisola, mentre altri ne restano radicati nella propria Terra come il Roditis, Moschofilero,Assyrtiko, Robola, Mavrotragano,Agiorgitiko, Xinomavro,Aidani

Alla Grecia e a numerosi vitigni autoctoni e quasi esclusivi,è dedicata la degustazione di Ellenikà approdando in Puglia nella nostra Delegazione AIS.

Un viaggio tra storia, evoluzioni e identità di 10 vini, presentati dal dr Costas Linardos-Ellenikà e degustati e raccontati con la maestria di sempre del dr Giuseppe Baldassarre- responsabile eventi AIS Murgia, Relatore AIS.

10 vini suddivisi per Territori :
Creta, Peloponneso e le sue zone,
Isola di Santorini e Macedonia

L'abbinamento su una preparazione a cura dello chef di Cortenova.

Sarà possibile anche acquistare i vini lo stesso giorno al prezzo di listino  con un - 10% di sconto

Ingresso degustazione € 30,00

Per prenotazioni:
aismurgia@gmail.com
Rossana 339 2831905
Valentina 389 9597321

Vincenzo Carrasso
Delegato Murgia A.I.S. Puglia
Responsabile Regionale Area Formazione
cell 368 7137978
aismurgia@gmail.com
enzocarrasso.ais@icloud.com
www.aispuglia.it
www.dolcepuglia.it

Gambero Rosso Anteprima Tre Bicchieri 2015. Trentino

     Il TrentoDoc fa la parte dei leone, ma poi? Ecco cos'altro c'è di bello e di buono quest'anno in Trentino. Grandi e piccole aziende che raccontano questa terra ai piedi delle Alpi



Il Trentino si ripete bissando il risultato dello scorso anno. Ma volendo analizzare il dato numero cosa troviamo? Troviamo il TrentoDoc, con in testa la Riserva del Fondatore e gli altri a seguire. Ma troviamo anche bianchi e rossi. 

È la fotografia di una terra dove convivono realtà diverse: le grandi cooperative e marchi internazionali che guardano al mercato globale, e aziende medie, e più spesso ancora piccole e piccolissime, di produttori vignaioli, vigorosamente individualisti, che sono votati all'espressione più pura e naturale possibile delle loro uve da vigne di montagna. 

Due mondi che dialogano con difficoltà ma finiscono poi per parlare la stessa lingua, quella della qualità e della ricerca della tipicità e dell’eleganza che queste vigne ai piedi delle Alpi riescono a imprimere ai vini del Trentino.


San Leonardo 2008 San Leonardo 
Teroldego Rotaliano Vigilius 2012  De Vescovi Ulzbach 
Trentino Müller Thurgau V. delle Forche 2013 La Vis/Valle di Cembra 
Trento Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2004 Ferrari 
Trento Brut Letrari Ris. 2009 Letrari 
Trento Brut Methius Ris. 2008 F.lli Dorigati 
Trento Domìni Nero 2009 Abate Nero 
Trento Mach Riserva del Fondatore 2009 San Michele all'Adige 
Trento Pas Dosé Balter Ris. 2009 Nicola Balter 
Trento Rotari Flavio Ris. 2007 MezzaCorona

Expo 2015: Volcanic Wines

Il Consorzio del Soave sarà capofila dell’ambizioso progetto dedicato ai vini bianchi da suolo vulcanico
Volcanic Wines: arriva l’ufficializzazione per Expo 2015
L'annuncio durante l'inaugurazione di Soave Versus
“Ad Expo 2015 il Consorzio del Soave sarà capofila di un importante progetto nazionale avente per tema i vini bianchi da suolo vulcanico. In questo senso mi sono già attivato personalmente interloquendo con il Governo e il Ministero dell’Agricoltura“.




Queste le parole dell’On. Gianni Dal Moro, che hanno ufficialmente confermato l’attenzione al ruolo di capofila del Consorzio del Soave nell’ambito dell’ambizioso progetto Volcanic Wines, pronunciate durante la cerimonia di inaugurazione di Soave Versus, la tre giorni dedicata alle migliori interpretazione del Bianco d’Italia per eccellenza, recentemente conclusasi alla Gran Guardia di Verona.

Gli ha fatto eco Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, anch’egli presente all’inaugurazione, che ha sottolineato come da parte della fiera vi sia la massima disponibilità alla collaborazione e al gioco di squadra in vista dell’Esposizione Universale.

Volcanic Wines cresce e soprattutto si accredita a livello istituzionale. Del resto il format, nato da una evoluzione del progetto Vulcania, ideato dal Consorzio del Soave cinque anni fa, vanta oggi il nuovo marchio collettivo, a disposizione delle aziende e dei consorzi che vogliano fregiarsene, previa la presenza dei requisiti.

L’ufficializzazione è avvenuta in occasione di ViniMilo, la kermesse delle eccellenze enologiche della Sicilia che si è recentemente conclusa nel Catanese, col coinvolgimento del Consorzio del Soave, Consorzio Tutela Vini Etna doc, il Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei, il Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, il Consorzio Tutela Vini di Gambellara, il Consorzio Tutela Vini Lessini Durello, il Consorzio Vini doc Colli Euganei, il Consorzio di Tutela Vini d’Ischia, il Consorzio di Tutela Vini del Vesuvio, il Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, l’Enoteca Provinciale della Tuscia.

Volcanic Wines offre grandi potenzialità sia come opportunità per lavorare in rete, sia per la flessibilità del format che opera su più fronti, dalla ricerca fino alla comunicazione. Tra le nuove proposte che sono maturate a Milo, di particolare interesse lo studio curato dal professor Attilio Scienza, che verrà poi utilizzato come base per un docu-film sul paesaggio italiano

Soddisfatti dell’iniziativa Giuseppe Messina, sindaco di Milo e Giuseppe Strano, assessore allo sviluppo economico, lavori pubblici, agricoltura e commercio.

Evento promosso anche da Giorgio Rovere, direttore del Consorzio Tutela Vini di Orvieto: “Entrare a far parte di Volcanic Wines significa inserirsi in una squadra di territori, di consorzi e aziende con possibilità amplissime di confronto. Vuol dire unire tante energie che puntano nella stessa direzione: quella di far conoscere la qualità dei nostri vini e l’unicità dei nostri territori“.

Il presidente dell’Enoteca Provinciale Tuscia, Leonardo Belcapo – ha sottolineato in sua vece Carlo Zucchettiha colto immediatamente l’opportunità di far parte di Volcanic Wines. Con un territorio come il nostro che fa parte del grande complesso vulcanico dei Monti Vulsini non potevamo  mancare. Il lavoro da fare con Volcanic Wines è rafforzare la nostra immagine, definire fin da ora i nuovi appuntamenti e puntare su Milano e Roma per completare un percorso promozionale importante in Italia, consolidando nel contempo la nostra presenza in campo internazionale”.

Di estero ha parlato anche Edoardo Ventimiglia, presidente del Consorzio del Bianco di Pitigliano e Sovana: ”E’ necessario consolidare i programmi di promozione nazionali e internazionali che ad oggi hanno dato ottimi riscontri. Penso a Volcanic Wines Montefiascone, Pitigliano Orvieto che si è svolta a inizio luglio, alla stessa Milo che ci ospita per il 5° anno e penso ai nuovi territori che si sono aggiunti quest’anno:  Tuscia, Orvieto e recentemente la  Sardegna, dove Volcanic Wines è arrivato a fine settembre”.

Volcanic Wines infatti, prima di arrivare ad Expo 2015, presenta in calendario altre numerose tappe. Come quella appena svoltasi in Sardegna, a Mongoro, dal 25 al 28 settembre 2014.

domenica 28 settembre 2014

Tutt'olio

"Tutt'olio" a Malcesine (Vr)
Domenica 19 ottobre a Malcesine sul lago di Garda va in scena "Tutt'Olio" 



Domenica 19 ottobre la cittadina di Malcesine diverrà il palcoscenico di Tutt’Olio, l’evento che regalerà degustazioni, passeggiate tra gli oliveti e menù a tema per scoprire uno dei prodotti tipici del Garda: l’olio d’oliva.

Il ricco programma della manifestazione permetterà di conoscerlo in tutte le sue forme, dalla pianta alla tavola. Un vero e proprio viaggio a tutto tondo in una delle eccellenze del nostro Paese. 

Approfittate di questa splendida occasione per visitare la località di Malcesine, una delle perle di bellezza del lago di Garda, che ha ispirato decine di poeti e scrittori, tra cui Goethe.

E’ impossibile infatti non lasciarsi incantare dai colori, dall’atmosfera e dai profumi che si respirano in questa città, che racchiude ancora il fascino dell’antichità grazie ai suoi stretti vicoli che portano al castello medievale, costruito su uno sperone di roccia, a strapiombo sulle acque del lago.

A Malcesine è nato nell’immediato dopoguerra il “Consorzio Olivicoltori di Malcesine”, composto da circa 550 soci, tutti piccoli produttori di olive e, per statuto, tutti proprietari di oliveti nel Comune di Malcesine e nei comuni limitrofi. 

L’essere ai limiti settentrionali dell’habitat dell’olivo contribuisce a dare all'Olio di Malcesine caratteristiche uniche ed irripetibili: qui la produzione di olive non è mai troppo abbondante e la lenta maturazione delle olive permette di produrre olio di qualità superiore, leggero, con bassissimi gradi di acidità (0,50% di media), grazie alla cultivar Casalìva dalla quale è ricavato. 

È un olio con profumo di fruttato leggero, sapore di mandorla dolce, colore verde oro - da intenso a marcato - per l'elevato contenuto di clorofilla. Mediamente si producono circa 7-800 q.li di olio all'anno, metà del quale è destinato all'autoconsumo. Il resto è disponibile nei punti vendita del Consorzio. 

Dal 1997 la D.O.P. "Garda" ne garantisce ulteriormente la provenienza e le caratteristiche organolettiche raffinate e superiori.

GoWine: “TUTTI I COLORI DEL BIANCO”


A BOLOGNA TUTTI I COLORI DEL BIANCO
1OO BIANCHI SUPERSTAR IN VERTICALE


UN EVENTO A FAVORE DEI GRANDI VINI BIANCHI ITALIANI,
DELLA LORO CULTURA E DELLA LORO LONGEVITA’


…Non un semplice vino bianco, ma vini di territorio che sanno stupire e reggere il tempo come un grande rosso…

Programma:
Ore 16.30 -18.30: Anteprima: Degustazione esclusivamente riservata a giornalisti e operatori professionali (titolari di ristoranti, enoteche, wine bar, agenti, distributori…);
Ore 18.30: Conferenza di presentazione dell’evento.
Ore 19.00- 22.00: Degustazione aperta al pubblico di enoappassionati invitati per l’occasione.

Partecipano in forma diretta: 
Consorzio di Tutela Vino Soave, - Soave (Vr) con una selezione delle aziende: 
Cantina del Castello, Cantina di Soave, Corte Mainente, Dal Cero, Fattori, 
Gini, Le Mandolare, Marcato, Sandro De Bruno, Villa Mattielli;
Collavini – Corno di Rosazzo (Ud); Drius - Cormons (Go); Gradis’ Ciutta - San Floriano del Collio (Go); La Viarte – Prepotto (Ud); Lis Neris - San Lorenzo Isontino (Go); Marisa Cuomo - Furore (Sa); 
Negro Angelo & Figli - Monteu Roero (Cn); 
Vigneto delle Terre Rosse, Enrico Vallania – Zola Predosa (Bo); Zaccagnini - Bolognano (Pe).

In Enoteca, la selezione delle mini-verticali di: 
Giovanni Almondo - Monta' (Cn); Bisci - Matelica (Mc); Broglia – Gavi (Al); 
Cantina Giogantinu - Berchidda (Ot); Cataldi Madonna - Ofena (Aq); Endrizzi - S. Michele all'Adige (Tn); Fattoria San Lorenzo - Montecarotto (An); Garofoli – Castelfidardo (An); 
Gini Sandro e Claudio - Monteforte d’Alpone (Vr); Isimbarda - Santa Giuletta (Pv); 
La Costa - Perego (Lc); La Parrina – Albinia di Orbetello (Gr); La Raia – Novi Ligure (Al); 
La Smilla – Bosio (Al); Le Rocche del Gatto - Albenga (Sv); Alberto Longo - Lucera (Fg); 
Lunae Bosoni – Castelnuovo Magra (Sp); Maffini Luigi – Castellabate (Sa); Malvirà – Canale (Cn); 
Claudio Mariotto – Tortona (Al); Niklaserhof – Caldaro (Bz); Panizzi – San Gimignano (Si); 
Pasini San Giovanni – Raffa di Puegnago del Garda (Bs); Pavese Ermes - Morgex (Ao); 
Petrussa - Prepotto (Ud); Signano - San Gimignano (Si); Stanig - Prepotto (Ud); 
Traerte -Vadiaperti – Montefredane (Av); Cantina Tramin – Termeno (Bz);
Villa Angarano - Bassano del Grappa (Vi); 
Villa Puri – Bolsena (Vt); Zidarich - Duino Aurisina (Ts).

Il delegato del Club Go Wine di Bologna Francesco Carboni, chef del Ristorante “Acqua Pazza” (Via Murri 168 /d Bologna), proporrà due piatti in abbinamento alla degustazione
Sarà inoltre presente il “Forno Calzolari” di Matteo Calzolari di Monghidoro con i prodotti da forno.

L’associazione Go Wine, d’intesa con il Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave, promuove la sesta edizione de “Tutti i colori del Bianco”, forum nazionale sul vino bianco italiano.

Amiamo definire l'iniziativa come un'accorata perorazione a favore del bianco italiano: verrà promossa un'enoteca di 100 vini bianchi d’autore, ogni cantina metterà in assaggio lo stesso vino prodotto in due annate differenti, con una parata di eccellenze dell’annata in commercio a maggio, accompagnata dallo stesso vino non più recente del 2008.

Un’originale degustazione in verticale che spazierà da Nord a Sud e che coinvolgerà nomi prestigiosi dell’enologia italiana in una sorta di viaggio intra-generazionale tra vini bianchi di razza.

Il costo della degustazione è di € 15,00 (Soci Go Wine € 10,00, Riduzioni atre associazioni di settore € 12,00). 

L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata (iscrizione già valevole per l’anno 2015).

Dove: Bologna, NOVOTEL FIERA - Via Michelino, 73 – Bologna
Quando: dal 06-10-2014 al 06-10-2014 dalle ore 16.00 alle ore 22.00

Per una migliore accoglienza è consigliabile dare conferma della presenza al banco d’assaggio ed il numero degli eventuali accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n° 0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di lunedì 6 ottobre.


sabato 27 settembre 2014

XII MEDAGLIERE DEL VERDICCHIO

ISTITUTO MARCHIGIANO DI TUTELA VINI : a 23 cantine il medagliere del Verdicchio 2014
Sono 23 le aziende, punta di diamante delle Marche, che oggi a Cupramontana riceveranno il Medagliere del Verdicchio, il premio assegnato da IMT alle cantine che nel 2014 hanno riscosso significativi riconoscimenti dalle principali guide di settore



L’appuntamento è alle Grotte Monastero Santa Caterina alle ore 17.00 con il convegno ‘L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini tra presente e futuro: risultati, obiettivi, strategie’. Un’occasione, questa, per premiare le aziende che hanno fatto grande questo vino puntando sulla qualità, ma anche per fare il punto sul lavoro di un anno del consorzio e tracciare le prossime azioni da mettere in campo per rendere il vino bianco più premiato d’Italia ancora più aggressivo sui mercati internazionali.

Per direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni: “L’intenso lavoro di squadra realizzato in vigna e cantina negli ultimi anni ha permesso al Verdicchio di fare passi da gigante sul fronte di una qualità ormai riconosciuta da tutte le guide. Un fattore chiave che, assieme ai grandi investimenti in promozione, ci ha consentito di realizzare un +36% sul fatturato e un vero boom all’estero, sia in valore, con un +41,6%, che in termini di notorietà.

 Ora ci aspetta la sfida dell’Expo 2015 – ha concluso Mazzoni – un’occasione unica di visibilità per l’agroalimentare marchigiano, dove ancora una volta il vino giocherà certamente un ruolo chiave”. Al convegno ‘L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini tra presente e futuro: risultati, obiettivi, strategie’ parteciperanno – oltre a Gianfranco Garofoli (presidente IMT) e Alberto Mazzoni (direttore IMT) – il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, il sindaco di Cupramontana, Luigi Cerioni, il responsabile Marche della “Guida Vini d’Italia” del Gambero Rosso, Pier Paolo Rastelli, e il responsabile Marche della guida “Slow Wine”, Francesco Quercetti.

Contact: InterCOM – US Istituto Marchigiano di Tutela Vini Ilaria Koeppen koeppen@agenziaintercom.it

AZIENDE PREMIATE “MEDAGLIERE DEL VERDICCHIO” 2014
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venerdì 26 settembre 2014

AUTOCHTONA 2014

Torna Autochtona a Bolzano. Dopo l’originale anteprima ad Innsbruck in “alta quota” dell’11a edizione
300 autoctoni a Bolzano. Un itinerario tra prodotti e produttori della biodiversità vitivinicola delle nostre regioni

Il 20 ottobre si alza il sipario sulla 11^ edizione di Autochtona, il Forum nazionale dei vini autoctoni di Fiera Bolzano, che ospiterà circa 100 produttori provenienti da 14 diverse regioni italiane, per un totale di più di 300 etichette. Una selezione improntata alla qualità e tipicità delle produzioni, che consentirà al pubblico di scoprire e assaporare i gioielli nascosti della vitivinicoltura del nostro Paese.

La kermesse, che si svolgerà in contemporanea con Hotel, Fiera internazionale specializzata per hotellerie e ristorazione, sarà impreziosita dai tradizionali appuntamenti vino: la selezione “Autoctoni che passione!”, dove le migliori etichette in degustazione verranno premiate con gli “Autochtona Award” da una giuria di wine journalist italiani e internazionali, e i tavoli di assaggio di “Vinea Tirolensis”, mercoledì 22 ottobre, con un’area dedicata ai Vignaioli dell’Alto Adige. Sarà una delle sette donne Master of Wine degli Stati Uniti, la giornalista statunitense Christy Canterbury, la presidentessa della giuria di “Autoctoni che passione!”. A lei e agli altri componenti della giuria spetterà il compito di decretare i top wine dell’edizione 2014.

Le giornate sul vino di Fiera Bolzano si concluderanno infine con un focus sul Lagrein, giovedì 23 ottobre. Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna l’omologa rassegna “Tasting Lagrein”, la degustazione comparativa presieduta quest’anno da Christine Mayr, Presidente di AIS Alto Adige, che assegnerà i riconoscimenti per i migliori vini Lagrein.

La due giorni bolzanina si conferma uno degli eventi più interessanti per conoscere da vicino alcune tra le più significative varietà italiane, spesso intimamente legate a precisi areali di produzione e al lavoro di vigneron e aziende che ne preservano identità e antiche tradizioni.Un’occasione unica per conoscere da vicino tante piccole realtà che custodiscono uno dei patrimoni più originali e più ricchi all’interno del panorama vitivinicolo italiano: i vitigni autoctoni.

Non solo. In vista dell'apertura di Autochtona, Bolzano si prepara ad accogliere turisti e visitatori con degustazioni di etichette di vini autoctoni italiani presso le enoteche della città. Nel week end che precede la manifestazione, tutti coloro che sceglieranno di assaggiare vini provenienti da vitigni autoctoni riceveranno direttamente presso le enoteche un biglietto omaggio valido per l'ingresso alla kermesse del 20 e 21 ottobre.

Dal 20 al 21 ottobre, quindi l'appuntamento per aziende, consorzi e operatori professionali è a Fiera Bolzano con Autochtona 2014, un’occasione ideale per far conoscere, promuovere e valorizzare le produzioni autoctone italiane. 

Data e luogo dell'evento:
Lunedì 20 ottobre e martedì 21 ottobre - ore 11 / ore 18
Fiera di Bolzano - piazza Fiera, 1 - Bolzano

Le aziende in degustazione:
Elenco espositori

Ingresso:
25 €
15 €  ridotto solo online

Informazioni e prevendita:
Autochtona
Tel: 0471516000
Email: reception@fierabolzano.it

Oregon's 50 Best Wines 2014

All wines come from someplace, but the best wines can only come from an extraordinary place

Oregon is a world-class wine region with 17 approved winegrowing regions and more than 540 wineries producing 72 varieties of grapes. Come visit to see and taste for yourself what the wine writers and restaurateurs are rhapsodizing about. Oregon's vintners are waiting


When Oregon's wine pioneers looked out across the state's varied landscape they saw what others didn't; a perfect place for wine.

They understood that Oregon's northerly latitude meant grapes would get extra growing season sunlight for long, even ripening, and that our crisp, cool nights would help grapes retain their freshening acidity. Such a combination meant Oregon grapes would naturally achieve mature, balanced flavors and full varietal character. The resulting wines, they surmised, could be sustainably grown and made without dramatic manipulation to be naturally fresh, lively, and have true-to-the-fruit flavors.

They were right. Today, the suitability of Oregon for great wine is unquestioned. There's a home in Oregon for any wine grape, from Arneis to Zinfandel.

In the marine-influenced Willamette Valley, cool-adapted grapes such as Pinot noir, Pinot gris, Riesling, and Chardonnay ripen to perfection, producing elegant wines with a global reputation. In the warm, high-elevation vineyards of Southern Oregon and the Walla Walla Valley, heat-loving varieties including Cabernet Sauvignon, Tempranillo, Syrah, and Viognier are crafted into head-turning wines earning top scores from national critics. And in the Columbia Gorge and Eastern Oregon, varied microclimates allow winemakers and growers the luxury of working with the widest range of grape varieties of anywhere in the state.

Gone are the days of the wine critic’s monopoly on taste. Here in Oregon, nuance is king, oddball wines are winning, and old-school winemakers are defying expectations with lighter, more eclectic styles. For this year’s annual blind tasting of Oregon’s wide world of wine, we rallied 13 of our favorite grape-stained wretches to uncork more than a thousand bottles. The results were clear: great wine is great wine, regardless of hue, price, or region. We were so pleased and surprised with our final ranking that this year we decided not to divide our list by category, but by ranking alone. So in celebration of Oregon’s new era of grape diversity, we raise a glass to 17 varietals from around the state in a single list, allowing the pinot noir to entwine with the pinot blanc, the Riesling with the tempranillo, the merlot with the Melon de Bourgogne. It is a true democracy of wine, and it’s time you added your palate to the chorus.

1. Tyee Wine Cellars 2012 Estate Pinot NoirWillamette Valley, $25 
99 This bright, balanced bottle from winemaker Merrilee Buchanan Benson melds classic pinot noir fruit flavors of cherries and cranberries with an herbaceous backbone of eucalyptus and tea tree. The family-owned and -operated label has maintained a commitment to small-batch quality wines and sustainability for more than 29 years, using 100 percent solar power at the winery and managing its own certified Salmon Safe estate vineyards side by side with wetland and woodland habitats. Visitors to Tyee’s Corvallis farm and tasting room can explore the estate’s nature trails and hazelnut orchards, catch outdoor concerts, dive into the family history of the land (dating back to 1885) and, of course, taste the estate’s wines.
“Two years ago, when this bottle appeared in Portland Monthly’s Top 50, it was one of my favorites. What wonderful things are happening down there? I’m so impressed by its balance, earthiness, and structure. It is the real epitome of what good pinot noir should taste like: elegant complexity that unveils its layers like a beautiful peacock.”—Savanna Ray (manager, RingSide Fish House)
2. Brandborg Wines 2011 RieslingUmpqua Valley, $16 
98.8 From the state’s new cool-climate Elkton Oregon AVA, wine pioneers Terry and Sue Brandborg prove that Southern Oregon isn’t all hot air. This vibrant, textbook-dry Riesling combines crisp minerality with flavors of tart peach that you won’t quickly forget. 
3. Domaine Drouhin Oregon2012 Arthur ChardonnayDundee Hills, $35 
98.7 This exciting European-style chardonnay is rich and elegant with aromas of lemon pie and anise, and gets even fresher on the palate with flavors of tart apple and nectarine.
“I love a beautiful chardonnay that tastes like chardonnay, and this is one of Oregon’s best. Fermented in both older oak and stainless steel, this bottle rides that great line between richness and acidity.”—Dana Frank (wine director, Ava Gene’s)
4. Croft Vineyards 2011 Savoir Vivre Organic Pinot NoirWillamette Valley, $35 
98.5 Best known for providing certified organic grapes to some of Oregon’s top-shelf winemakers, Croft Vineyards also blends its own pinot noir with incredible results. This structured wine offers refreshing acidity and plenty of cranberry, cinnamon, orange rind, and tart cherry.
“I know Croft for its great sauvignon blanc, but I think we were all floored when this wine was unveiled. It displayed those classic cool vintage Oregon characteristics, making it immediately charming but with potential to improve over the next five years.”—Michael Garofola (general manager, Accanto)
5. Van Duzer Vineyards
2011 Alchemy Pinot Noir
Willamette Valley, $65  
98 Waving a banner for the velvety, polished side of pinot noir, this silky wine from certified Salmon Safe and LIVE (Low Input Viticulture and Enology) vineyards in Dallas, Oregon, offers bright acidity and notes of grapefruit and strawberries. 
6. Ponzi Wines
2012 Chardonnay Reserve
Willamette Valley, $35 
98 Grassy and bright, this new-wave chardonnay offers flavors of peaches, melon, apple, and lemon. Pair its delicious minerality with salmon or roast chicken. 
“This lush, creamy wine shows off what’s great about Oregon-style chardonnay—and why the grape deserves its reputation as one of the best in the world.”—David Speer (owner/sommelier, Ambonnay Champagne Bar)
7. Apolloni vinEyards
2012 Estate Chardonnay 
Willamette Valley, $15   
97.9 A true “patio pounder,” this fun, easy-drinking wine will convert anyone with its bright stone-fruit tang. Serve with pineapple salsa and scallops.  
“A crisp, clean expression of the varietal that hits all the right points and gives you tons of value.”—Josh Wiesenfeld (general manager, Remedy Wine Bar)
8. RoxyAnn Winery
2011 Tempranillo
Rogue Valley, $26 
97.8 Lush with flavors of ripe marionberries and jammy blackberries, this balanced, complete wine is rich enough for lovers of big, bold reds but won’t put off fans of lighter wines. 
“After a change of winemakers a few years back, this Medford winery is back with an impressive new take on tempranillo that has it all—power, structure, finesse, and the ability to age alongside your favorite Ribera del Duero for the next five years or more. A real standout from Southern Oregon!” —Darryl Joannides (owner, Cork Bottle Shop)
9. Willamette Valley Vineyards 
2012 Estate Pinot NoirWillamette Valley, $30 
97.75 Winemaker Don Crank transforms the fruit from vineyard founder Jim Bernau’s 31-year-old vines into a beautiful pinot noir that delivers from the nose—bursting out of the glass with black pepper, candied cherries, and spice—to a satisfyingly long finish. 
10. Torii Mor Winery
2013 Viognier
Applegate Valley, $20 
97.75 Introducing your go-to Thai takeout wine: with lush flavors of creamy peach, plenty of acidity, and a complex finish, this bottle can stand up to spicy, salty, savory, and sweet. (Fish-sauce wings, anyone?)
11. Brooks Wines 2012 Pinot NoirWillamette Valley, $28 
97.75 Our tasters loved the complex and playful nose of this biodynamically farmed wine (bouncing from sweet thyme to crème fraîche and back to white flowers) and its evolution into a clean, savory bottle that’s tailor-made for the Oregon wine geek and ready to drink right now.
12. Ribera Vineyards
2013 Pinot Noir Rosé
Willamette Valley, $18 
97.68 A true rosé lover’s rosé, this complex, crisp wine refreshes with flavors of peach, rhubarb, and an edge of salinity.
“This is the easy-drinking, Southern French–style rosé you want to drink alfresco with your friends. It won’t break the bank, it’s super food-friendly, plus it’s just such a pretty pink!” —Samantha Hobbs Chulick (beverage director, Feast Portland)
13. Brigadoon Vineyards
2012 Lylee Pinot Noir
Willamette Valley, $22 
97.5 Spicy and jammy, this is a pinot noir for big-red lovers. While it will benefit from a few years in the cellar, it can stand up to heartier food—and wouldn’t be out of place on your Thanksgiving table. 
14. Longplay Wine
2011 Jory Bench Reserve Lia’s Vineyard Pinot Noir
Chehalem Mountains, $38
97.5 Grower Todd Hansen and winemaker Jay Somers aim to make “analog wine for a digital world.” Full of character and a sense of place, this bottle does just that with flavors of tart, crunchy cranberry and black tea with an edge. 
15. Abacela 2013 AlbarinoUmpqua Valley, $20 
97.5 Effervescent and rhythmic with lemony and floral notes, this bright, Spanish-style wine is
affordable and picnic-ready. 
“This is an every(wo)man wine—serious enough for those that want it, with enough fruit character for the novice. A real crowd-pleaser.”—Greg Cantu (wine director, Grüner)
16. Brooks Wines 2011 Temperance Hill Pinot NoirEola-Amity Hills, $48 
97.5 Drinkable right now, this wine jumps out of the glass with aromas of Asian spices and shiso. Extremely food-friendly, it’s ready to pair with funky blue cheese or brie. 
17. Methven
2013 
Gamay RoséEola-Amity Hills, $21 
97.5 Love Beaujolais? This pretty, dark pink rosé offers a clean finish that begs for burgers and ribs. 
“What a distinctive take on one of my favorite ‘underdog’ grapes! Playful, vibrant, and beautiful, with flavors of bright strawberries and cherries.”—Colin Howard (owner, Oso Market and Bar)
18. Jaxon
2011 
GrenacheRogue Valley, $35
97.5 A complex mouthful of wild raspberries with spearminty menthol and structured tannins, this easy-drinking intro to grenache will please all kinds of wine lovers.
19. Harper Voit
Surlie Pinot Blanc 2013
Willamette Valley, $20 
97.5 Blending flavors of poached peaches, warm spices, and a tropical edge, this wine is big and rich, balanced by bright acidity and a light honeysuckle finish. Pair it with pork tenderloin and apples or stuffed winter squash.
20. Quady North2013 RoséRogue Valley, $14.50  
97.5 Jubilant and delicious, bursting with strawberries, cherry, and lime, this easy-to-find bottle is a revelation for anyone who thinks they don’t like rosé.
21. Brick House
2012 Cuvée du Tonnelier Pinot Noir
Organic and Biodynamic
Ribbon Ridge, $45 
97.3 Smart, balanced, and elegant, this earthy wine blends vanilla, cedar, and sandalwood with the pleasantly musty aroma of tomato leaves on a hot day. 
“It’s pretty simple—you should drink Doug Tunnel’s wine as often as you have the opportunity. I think of his wines as being soft-spoken but incredibly opinionated (and I often agree with his opinion).”—Joel Gunderson (wine director, Coopers Hall, St Jack, Oven and Shaker, Grassa)
22. Adelsheim 2012 Caitlin’s Reserve ChardonnayWillamette Valley, $45 
97.26 Tropical and vibrant, this delicious Dijon-clone chardonnay is all about pineapple, guava, and macadamia nuts—it’s the beach in a bottle.
23. Torii Mor
2011 Nysa Vineyard Pinot Noir
Dundee Hills, $55 
97.25 Attention, dessert lovers: this bottle bursts with aromas of banana and brown sugar and flavors of molasses and brandy—it’s like pinot noir dreaming of a perfectly caramelized fruitcake. 
24. Van Duzer 2013 Pinot GrisWillamette Valley, $18
97.25 Charming floral aromas jump out of the glass, shifting to a slightly savory, herbal palate accented with apricot. 
25. Flying Trout2010 Mary’s Block Malbec, Windrow VineyardWalla Walla Valley, $39 
97.2 Inky purple in the glass, this ode to elegant Argentine-style malbec offers flavors of boysenberry and dark chocolate-covered cherries—surprisingly balanced while jammy and fruit-forward.  
“Winemaker Ashley Trout knows a thing or two about malbec, having crafted the grape both in the Pacific Northwest as well as in its New World homeland of Mendoza, Argentina. The wine is fruit-driven and spicy, but full of restraint.”—Caryn Benke (beverage director, Andina) 
26. Winter’s Hill2012 Estate Block 9-115 Pinot NoirDundee Hills, $44 
97.1 Think dark cherry pie filling with notes of juniper and pine—perhaps infused with aromas from the protected Douglas fir woodland bordering this LIVE and Salmon Safe–certified vineyard.
27. Domaine Serene2010 Yamhill Cuvée Pinot NoirWillamette Valley, $45
97 Bright and juicy, this approachable wine is like a grown-up’s Vanilla Cherry Coke, with bold, ripe fruit and vanilla from a year spent aging in French oak barrels.  
28. Folin 2010 SyrahFolin VineyardsRogue Valley, $30 
97 Bloody, earthy, gamey, and dusty ... if you’re a lover of big, lush Syrahs balanced by bright acid and creamy oak, this gutsy Northern Rhône–style wine will surely seduce.
29. Love & Squalor2011 Pinot NoirWillamette Valley, $24 
97 Food-friendly and easy-drinking, this fresh, vibrant bottle is your go-to for a weeknight dinner with friends.
“What I love about Matt Berson’s wines are their simplicity. He works with the varietals he loves, and he’s consistent. That’s the trick in my book, and that’s what makes his wines so versatile.”—Sarah Egeland (sommelier, Smallwares)
30. Willakenzie 2011 Pierre Leon Pinot NoirYamhill-Carlton, $48 
97 With flavors of cherry cordial, orange, and anise, this bright, easy-drinking pinot is about as sessionable as a red wine can get. 
31. De Ponte Cellars
2012 DFB Estate Melon de Bourgogne
Willamette Valley, $25 
97 A perfect match for fresh Northwest oysters, this bright wine’s salinity draws its spiritual lineage back to Loire muscadet. 
32. Winderlea
2012 Dundee Hills Vineyard Pinot Noir
Dundee Hills, $38 
97 Smooth and seamless, this wine is all about texture. While the flavors stay safely in cherry country, this is one you’ll keep coming back to for the mouthfeel, with a finish that just won’t quit. 
33. Grochau Cellars
2013 Pinot Noir Rosé
Willamette Valley, $16
97 Bright and easy-drinking, notes of raspberry and strawberry are balanced by a savory edge of white pepper and mouth-puckering acid. 
34. Hyland Estates
2012 Gewürztraminer
McMinnville, $28 
96.75 Balanced by a creamy undertone and a backbone of spice, this wine’s flavors of lychee, rose petal, honeysuckle, and poached peaches make it perfect for everyday drinking. 
35. Ledger David 2011 SyrahRogue Valley, $35 
96.75 Fruit-forward and full  of blueberry boldness, this accessible wine won’t overshadow anything on your plate.
36. Andrew Rich
2013 Croft Vineyard Sauvignon Blanc
Willamette Valley, $22 
96.74 Savory and spicy, this certified-organic wine has hints of lime, green chiles, and white pepper. Pour it with Mexican food, Asian takeout, or pasta.
37. Delfino
2011 
TempranilloUmpqua Valley, $24
96.6 Herbaceous and perfumed with aromas of rose and eucalyptus, Jim and Terri Delfino’s juicy, playful wine shows the bright and light side of tempranillo. Said one taster: “I could smell this all day long—it’s a pinot drinker’s big red.”
38. Jasper Sisco 2012 Momtazi Vineyard Pinot NoirMcMinnville, $32
96.5 A newcomer to the pinot scene, Alabama transplant Justin Paul Russell crafts this wine at the SE Wine Collective using fruit from the renowned Demeter-certified Biodynamic Momtazi Vineyard. To get the most out of this young wine’s flavors of clove, dried cranberries, and chocolate, decant before drinking.
39. iOta 2011 Pelos Sandberg Vineyard Pinot NoirEola-Amity Hills, $38 96.5 Aromas of sweet, rich cherry give way to a palate of smoked meat and crunchy red fruit.
40. Trisaetum
2013 Wichmann Riesling
Dundee Hills, $24 
96.5 This classic offering boasts clean flavors of honey, petrol, and white flowers, with a vibrant acidity that draws a line from the nose to the finish. Pair with ceviche or oysters.
41. Trisaetum
2013 
Pinot Noir RoséWillamette Valley, $24 96.5 This light copper pour is rounded out with peaches and a long, smooth finish.
42. Griffin Creek 2011 Cabernet FrancRogue Valley, $40 
96.2 A bright red beauty with zippy acid and flavors of tea leaves, jasmine, rose hips, and ripe red fruit, this bottle pairs well with Indian food, braised short ribs, or coffee-infused desserts.
43. Roco
2012 
Pinot NoirWillamette Valley, $24  
96 Easy-drinking and approachable, this pinot should be sipped on the front porch, where you can savor its notes of roses, brown sugar, lilacs, and dried cherries as the world goes by.
44. RoxyAnn2010 ClaretRogue Valley, $26 
96 This juicy, Bordeaux-style blend rounds out with punches of black cherry, espresso, dark chocolate, and dark raspberries. Pour it with a grilled steak and make the most of its creamy oak profile and soft tannins. 
45. King Estate 2012 Domaine Oregon Pinot GrisWillamette Valley, $28 
96 Balanced with aromas of wet stone and grapefruit, this easy-drinking wine is accented by a warm note of cardamom.
46. BergstrÖm
2012 Silice Pinot Noir
Chehalem Mountains, $65 
96 A versatile, food-friendly pour ripe with fresh raspberries on the nose, this glass reminded our tasters of rich, warm marionberry cobbler.
47. Utopia
2012 
Utopia Estate ChardonnayRibbon Ridge, $38 
95.41 Complex, with flavors of pine needles, white pepper, and nutmeg, this savory wine features integrated oak and bright acidity. Bring it along on a picnic with cold roast chicken.
48. Hyland Estate
2012 Estate Pinot Noir
McMinnville, $38 
95.5 Tis user-friendly wine is perfect for a dinner party—its bright cherry pie flavor will pair well with anything your hosts are serving. 
49. Dancin Vineyards
2011 Syrah Danseur
Southern Oregon, $30
95 Light ruby in the glass, this pretty wine will appeal to lovers of pinot and gamay, with its notes of sweet green herbs, red currants, and cherry skins. 
50. Cliff Creek Cellars
2010 Merlot
Rogue Valley, $22 
94.5 Ripe and rich, this über-drinkable merlot offers clean flavors of sweet orange peel, cherries, and roses.



Source: Monthly Portland Wine

La birra in Italia

MERCATO BIRRA ITALIA: lo scenario competitivo a fine 2013
Sul mercato italiano operano sette società birrarie con produzione industriale sul nostro territorio: Heieneken Italia, Peroni, Carlsberg Italia, Birra Castello, Forst, Menabrea, Theresianer. Esse gestiscono complessivamente 13 stabilimenti di produzione, ubicati in diverse regioni del Nord e Sud Italia. A questi si aggiungono poi le unità di produzione artigianale, quali microbirrifici e brewpub. Leader di mercato sono le filiali delle più grandi multinazionali birrarie del mondo: Heineken, SabMiller, AB-Inbev e Carlsberg, che nell’assieme controllano il 62% ca. del totale mercato


HEINEKEN ITALIA: è leader sul mercato italiano della birra con una quota intorno al 29% e quattro stabilimenti produttivi, Pollein (AO), Comun Nuovo (BG), Massafra (TA) e Assemini (CA). La filiale del gruppo olandese produce e distribuisce alcuni marchi nazionali molto noti (linea Moretti, linea Dreher, Sans Souci), alcuni marchi regionali (Ichnusa, Jennas, Messina), dei marchi con posizionamento più economico (Won Wunster e Prinz) e alcune specialità più di nicchia (Mc Farland, Golden Fire, Gasoline, Fischer,…). Inoltre produce e distribuisce i marchi internazionali premium del gruppo (Heineken, Amstel….) e importa e distribuisce numerose altre birre premium e specialità delle consorelle, ma anche di altre aziende. In questi ultimi mesi la società si è distinta per un forte impegno nel settore delle birre Radler, che ormai propone su diversi marchi nazionali. Il gruppo controlla anche l’organizzazione Dibevit, che distribuisce numerose specialità birrarie.

BIRRA PERONI: la società, facente capo alla multinazionale SABMiller, occupa la seconda posizione sul mercato con una quota intorno al 19%. Gestisce tre stabilimenti produttivi: Roma, Padova e Bari. Oltre ai propri marchi nazionali (in primis linea Peroni e Nastro Azzurro), la società romana produce e distribuisce un marchio regionale (Raffo), una analcolica (Tourtel), una birra posizionata sulla fascia economica (Wührer) e il marchio internazionale Miller Genuine Draft. Inoltre importa e distribuisce la Pilsner Urquel (altro prestigioso marchio del gruppo SABMiller) e altre marche di specialità che vanno ad integrare i proprio portafoglio di marche e tipologie. La società si sta distinguendo per un forte approccio internazionale attraverso il marchio premium Nastro Azzurro, il marchio birrario italiano più venduto all’estero, grazie all’impegno distributivo e di marketing del gruppo SabMiller

AB- INBEV ITALIA: la filiale italiana della multinazionale AB_Inbev opera in Italia solo in chiave commerciale ed occupa il terzo posto sul mercato nazionale con poco più di 1,2 milioni di hl di birra venduti (oltre 7% del totale mercato a quantità). Il gruppo importa e distribuisce in Italia quasi tutti i principali marchi internazionali del gruppo: innanzitutto la tedesca Beck’s (leader tra i marchi importati in Italia), l’americana Budweiser, le pils belghe Stella Artois e Jupiler, le bavaresi di Spaten-Franziskaner-Lowenbrau, le britanniche Bass e Tennent’s, le specialità Hoergarden e Leffe, la messicana Corona e altre ancora.

CARLSBERG ITALIA: al quarto posto nella classifica dei produttori, si pone la filiale italiana del gruppo Carlsberg che produce e distribuisce le birre del Birrifico Angelo Poretti, i marchi primari del gruppo Carlsberg e Tuborg, le birre Devil’s e la francese Kronenbourg. La società oltre a distribuire diversi altri marchi del gruppo (tra cui Grimbergen e Holsten), importa e distribuisce anche le birre Tucher (provenienti dalla Germania).

Il gruppo BIRRA CASTELLO, con oltre 1,2 milioni di hl prodotti, si colloca al quinto posto tra i principali competitori sul mercato italiano; opera con i marchi Castello, Dolomiti e Pedavena. Segue
il gruppo FORST-MENABREA con una produzione complessiva di gruppo ormai prossima agli 800.000 hl annui. Il gruppo atesino, oltre a produrre e distribuire le proprie marche storiche, posizionate sulla fascia più qualitativa del mercato (linea Forst e linea Menabrea), importa e distribuisce alcune specialità dalla Germania.

Al settimo e ottavo posto tra i competitori birrai in Italia si collocano due società di importazione molto attive: CERES ITALIA (facente capo al gruppo danese Royal Unibrew) e BAVARIA ITALIA (facente capo all’omonimo gruppo olandese), entrambe accreditate per un volume intorno ai 450.000 hl cadauno. Ceres Italia ha saputo conquistarsi nel tempo una posizione di leadership nel segmento delle doppio malto. Bavaria Italia ha saputo bene inserirsi sul mercato italiano con una efficace politica nei canali della Gdo. Di recente la casa olandese ha riposizionato i propri marchi sulla fascia premium del mercato.

Seguono, con quantità variabili tra i 100.000 e i 200.000 hl/anno i gruppi tedeschi Warsteiner (che commercializza in Italia anche i marchi della tedesca Konig Ludwig e dell’inglese Thwaites), Radeberger/DAB e Paulaner, nonché gli irlandesi della Diageo/Guinness e la San Miguel spagnola. Seguono poi altri importanti gruppi tedeschi (Krombacher, Bitburger, Karlsberg, Kulmbacher, …), i belgi della John Martin’s e Palm, le austriache Zipfer, Villacher e Fohrenburg, le slovene Union e Laško.

Fonte Beverfood