Passa ai contenuti principali

Consorzio del Vino Nobile: il valore paesaggistico dei vigneti di Montepulciano

PIT toscano, Consorzio del Vino Nobile: ''Bene l’apertura della Regione, ora i fatti''
Andrea Natalini (Presidente Consorzio): «Apprezziamo il sostegno dell’Assessore Salvadori, occorre eliminare dal Piano l’intera parte relativa ai vigneti». A Montepulciano i vigneti sono da sempre un valore paesaggistico nonché economico di grande rilievo



«Un tavolo di confronto che si poteva fare prima di oggi, ma che comunque dimostra un minimo di apertura al dialogo da parte della Regione». Ha definito così il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini, l’incontro di questa mattina, tra la Regione e il Comitato dei Consorzi vitivinicoli di cui anche il Consorzio del Nobile è tra i firmatari. «Un’apertura arrivata in particolare dall’Assessore all’Agricoltura, Gianni Salvadori e dall’Assessore all’urbanistica Anna Marson – spiega Natalini – che ci fa ben sperare per quanto riguarda quelle parti del Piano di indirizzo territoriale (Pit) che è stato presentato mesi fa e che ci ha lasciato fin da subito sconcertati».

Il Consorzio del Vino Nobile è tra i principali firmatari del documento che questa mattina un comitato composto dai principali consorzi vitivinicoli toscani ha presentato alla Giunta regionale. «Già nei giorni scorsi abbiamo definito questo Piano Paesaggistico “anacronistico e sbagliato” ed il nostro giudizio nel frattempo non è cambiato – hanno indicato i Consorzi di tutela - questo Piano ha una visione profondamente “anacronistica e sbagliata” della viticultura moderna, quella stessa viticultura che ha accompagnato e sostenuto la rinascita sociale ed economica delle nostre campagne».

«Se il vino toscano ha raggiunto nel mondo una posizione di assoluta eccellenza – continuano i Consorzi - lo dobbiamo agli enormi investimenti delle aziende in impianti e tecnologie, oltre al lavoro appassionato e alle competenze di decine di migliaia di addetti. In tutto il Piano, ed in particolare nelle schede che trattano i singoli territori, la viticultura specializzata viene definita una delle criticità più rilevanti per l’assetto paesaggistico, arrivando addirittura a chiedere di prevenire l’espansione ingiustificata della cultura viticola». Gli assessori regionali si sono detti pronti a tenere in considerazione le osservazioni dei consorzi. «Lo speriamo vivamente – conclude Andrea Natalini – perché se così non fosse sarebbe una profonda ferita, nonché un danno economico, per tutta la nostra viticoltura».

Il patrimonio “Nobile”. Cinquecento milioni di euro. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Nello specifico in oltre 200 milioni di euro è stimato il valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile, 150 milioni circa il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro è valore medio annuo della produzione vitivinicola. 

Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2013 hanno prodotto 56 mila ettolitri di Vino Nobile e circa 17 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. 

Oltre mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece...

"Vino dicit"... gli aforismi del vino

A quanto pare il vino non è desiderato, bevuto, amato, versato e bramato solo ai giorni nostri, ma lo è sempre stato. Come si evince dai molti aforismi di seguito riportati, risalenti a periodi storici diversi e distanti tra di loro, il vino è stato da sempre fonte di ispirazione per molti, per alcuni causa e per altri effetto, ma sempre e comunque un qualcosa che ha dato carta e penna agli animi. Vino meraviglioso nettare nel trascorrere del tempo sei stato desiderato, bevuto, amato, versato e bramato. Viva il vino spumeggiante nel bicchiere scintillante come il riso dell’amante; mite infonde il giubilo! Turiddu, Cavalleria Rusticana Libiam ne’ lieti calici, Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora s’inebri a voluttà Alfredo, La Traviata E via i pensier! Alti i bicchier! Beviam!...Beviam!... Mimi, La Bohème San Severo città del mio pensiero dove prospera la vite e il clima è sempre mite Andrea Pazienza Dice la vigna: lasciami p...