sabato 30 aprile 2016

L'EXPO RILANCIA IL MADE IN ITALY

EFFETTO EXPO: UN ANNO DOPO BRINDANO TURISMO E CIBO. IL BILANCIO
Mai cosi tanto Made in Italy su tavole all’estero e sono tornati gli stranieri in Italia.

Un anno dopo l’inizio di Expo gli effetti si sono fatti sentire, il turismo registra infatti un positivo aumento delle spese e degli arrivi degli stranieri nel 2015 che ha fatto soprattutto registrare il record storico delle esportazioni di alimenti e bevande a 36,9 miliardi, con un aumento dell’8% rispetto all'anno precedente.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nell’anniversario dell’inizio di Expo, aperto il primo maggio 2015, dalla quale si evidenzia che ben un terzo della spesa degli stranieri in vacanza in Italia è oggi destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti enogastronomici.

Le spese dei viaggiatori esteri in Italia sono cresciute nel 2015 del +3,8%, superando i 35,5 miliardi di Euro con benefici diffusi sull’economia nazionale. Tra i paesi di provenienza sono i francesi a registrare l’andamento più dinamico, seguiti dagli abitanti del Regno Unito e dai tedeschi ma molto positiva è stata anche la crescita della spesa degli statunitensi, secondo i dati del Ciset. 

Il cibo grazie ad Expo si consolida come componente determinante della vacanza Made in Italy. Si tratta della principale voce del budget turistico che ha addirittura superato persino quella dell’alloggio. Un risultato reso possibile dal primato nell’enogastronomia conquistato dall’Italia e indubbiamente sostenuto dall’Esposizione Universale che ha fatto conoscere al mondo la realtà enogastronomica nazionale.

Dalla pizza alla baguette piu’ lunghe del mondo fino alla collana di peperoncini piu’ grande, ma anche il cooking show di frittata più piccolo con le uova quaglia o il primo porceddu sardo originale consumato fuori i confini dell’isola dopo 4 anni, fino al panino Dop più lungo del mondo ma anche le giornate della frutta, del gelato, dei fiori, della birra, del latte e della carne sono solo alcune delle iniziative realizzate dalla Coldiretti nei sei mesi di Expo dove è stato sempre attivo il Farmers Inn, l’unico punto di ristorazione gestito direttamente dagli agricoltori provenienti a rotazione da tutte le regioni italiane.

L’Expo è stato infatti visitato da 21,5 milioni di persone, un terzo dei quali stranieri che hanno apprezzato l’esposizione ma anche colto l’opportunità di visitare luoghi turistici del Belpaese e di gustare i prodotti del territorio con il cibo che per quasi 2 turisti stranieri su 3 (62%) è in testa alla classifica degli acquisti in Italia secondo l’indagine Nielsen. Un gradimento anche, grazie alla ampia copertura mediatica dell’appuntamento, si è trasferito all’estero dove non sono mai stati consumati cosi tanti prodotti alimentari italiani come nel 2015.

I cibi nazionali più apprezzati dagli stranieri sono il vino che nel 2015 ha raggiunto un valore record delle esportazioni di 5,4 miliardi che lo colloca al primo posto tra i prodotti della tavola Made in Italy all’estero. Al secondo posto si posiziona l’ortofrutta fresca con un valore stimato in 4,4 miliardi nel 2015, mentre al terzo posto sul podio sale la pasta che raggiunge i 2,4 miliardi. Nella top five ci sono anche i formaggi che hanno raggiunto un export stimato a 2,3 miliardi, mentre la classica "pummarola" fa salire la voce pomodori trasformati a 1,5 miliardi ed infine l’olio di oliva che raggiunge i 1,4 miliardi a pari merito con i salumi. L’agroalimentare svolge peraltro un effetto traino unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy è sinonimo di qualità.

“L’Italia ha saputo cogliere l’opportunità di Expo per raccontare al mondo il modello agroalimentare e i suoi valori unici” ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “l’agricoltura italiana è diventata la piu’ green d’Europa con il primato europeo di 282 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp) riconosciuti dall’Unione, 405 vini Doc/Docg, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la piu’ vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati”.

venerdì 29 aprile 2016

Binge drinking

Binge drinking: nuovi studi e ricerche di un fenomeno in crescita

Il Binge drinking letteralmente “abbuffata alcolica”, è l'assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve ed è praticato generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana, è un fenomeno molto diffuso tra gli adolescenti la cui finalità è il rapido raggiungimento dello stato di ebbrezza.  

Secondo recenti studi volti ad arginare questo fenomeno, ricercatori statunitensi hanno identificato un circuito nel cervello che potrebbe essere manipolato in modo da controllare il desiderio di bere in modo smodato.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Biological Psychiatry, i ricercatori della University of North Carolina a Chapel Hill hanno identificato questo circuito localizzato tra due aree del cervello  - l'amigdala estesa e l'area tegmentale ventrale - già collegate in passato per avere uno stretto rapporto con l’alcolismo. Tuttavia, questa è la prima volta che entrambe vengono identificate proprio come un circuito funzionale.

L'amigdala estesa è infatti nota da tempo per la sua risposta all’ansia ed allo stress psicologico tipico nei soggetti che hanno perso un lavoro o una persona cara; mentre l’area ventrale tegmentale risponde alle proprietà gratificanti indotte dal cibo, incluso l'alcol.

La ricerca dimostra che l'alcol - fattore di stress fisiologico - attivi i neuroni nell'amigdala estesa, innescando di conseguenza l'area tegmentale ventrale. Le osservazioni sui topi hanno di fatto dimostrato che, nel momento dell’ assunzione di alcol, l’amigdala estesa impatti in modo significativo sulla zona ventrale tegmentale promuovendo la voglia di continuare a bere. Lo "spegnimento" di questo circuito potrebbe in sostanza ridurre questo fenomeno.

Todd Thiele, del dipartimento di UNC-Chapel Hill di psicologia e neuroscienze, spiega di essere arrivato ora a comprendere maggiormente il funzionamento di queste regioni del cervello e di come la modulazione di stress e ricompensa siano parte di un circuito funzionale che controlla il binge drinking: manipolando il sistema CRF, l'ormone di rilascio della corticotropina, aprirà nuove vie per il suo trattamento. Thiele è infatti convinto che questi risultati potranno aiutare a scoprire terapie efficaci atte ad impedire in futuro la dipendenza all’alcol, soprattutto nella fase di adolescenza in cui la probabilità di diventare alcolista-dipendente è molto più alta.

Intanto in Italia il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano - Bicocca in collaborazione con lo University College London (Ucl) ha sviluppato un App per smartphone, una sorta di guardiano anti-binge drinking e pensata per proteggere i ragazzi dai suoi pericoli. Si chiama D-Arianna ed è in via di sperimentazione nei luoghi della movida milanese. Una Healt App che parla italiano e inglese, e promette di dimezzare in 2 settimane il rischio di abbuffate alcoliche nei giovani.

Si definisce binge drinking - ricordano dalla Bicocca - l'assunzione consecutiva di più di 5 bevande alcoliche per gli uomini e 4 per le donne. L'efficacia del nuovo 'guardiano digitale' è stata dimostrata in uno studio pubblicato sul Journal of Adolescent Health, che ha coinvolto 507 giovani tra i 18 e i 24 anni (264 donne e 243 uomini), reclutati vicino a pub, discoteche e aree concertistiche dell'area metropolitana di Milano.

Tra le domande proposte dall'app, il rapporto con alcol, fumo e droghe a livello personale e nella propria cerchia di amici, l'età in cui si è iniziato a fare uso di alcol e altre sostanze, il successo negli studi, l'attività lavorativa svolta, il background familiare e sociale, le convinzioni riguardo agli effetti, anche sociali, prodotti dall'uso dell'alcol.

Sulla base delle risposte, combinando i pesi relativi dei fattori correlati al binge drinking, derivanti dalla meta-analisi, attraverso un'equazione di stima del rischio, si è ottenuto un unico punteggio complessivo e sono stati individuati tre livelli di rischio: basso (0-43%), moderato (43.1-82%), alto (82.1-100%). Dopo 2 settimane è stato fatto ripetere il test, ed eseguendo lo stesso calcolo è emerso che il fenomeno del binge drinking tra i partecipanti si è più che dimezzato, passando dal 37% al 18%.

L'applicazione è stata messa a punto nell'ambito di una ricerca condotta da Giuseppe Carrà e Massimo Clerici, rispettivamente ricercatore e professore associato di psichiatria in Bicocca, insieme a Paul E. Bebbington, professore emerito di psichiatria presso l'Ucl ed è stata sviluppata dalla software house Eikondata in due versioni, rispettivamente in lingua italiana (Android, iPhone) e inglese (Adroid, iPhone). La ricerca è stata finanziata dalla Fondazione della comunità Monza e Brianza onlus, sostenuta dalla Fondazione Cariplo.

"La combinazione tra il rigore metodologico della ricerca sulla prevenzione dei fattori di rischio con la tecnologia - commentano Carrà e Clerici - si è dimostrata efficace e interessante per la popolazione giovanile, che ha molta dimestichezza con gli smartphone".

L’App è scaricabile gratuitamente da Google Play e Apple Store, D-Arianna è stata inserita nella National Health Apps Library del Regno Unito. 

Questo articolo è stato pubblicato contemporaneamente anche su www.ilcaffevitruviano.it

giovedì 28 aprile 2016

LA VIGNA DI LEONARDO

I CAPOLAVORI DI CONFAGRICOLTURA ALLA VIGNA DI LEONARDO

Confagricoltura ha partecipato alla ricostruzione della vigna appartenuta al grande artista del Rinascimento e alla realizzazione del docufilm “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano”

A partire da Expo 2015 la Casa degli Atellani è la location scelta da Confagricoltura per valorizzare, attraverso il messaggio “Coltiviamo Capolavori”, lo stile italiano, connubio tra agricoltura, arte e cultura


Leonardo da Vinci, il grande genio del Rinascimento, era anche agricoltore. E da buon toscano amava il vino e quella vigna che gli aveva regalato Ludovico il Moro, dove si andava a riposare, dopo aver lavorato al Cenacolo. 

Una vigna di circa ottomila metri quadri dove, secondo alcuni, il Maestro pensava di costruire la sua dimora. Giunta integra fino agli anni Venti, come mostrano le foto scattate dallo storico dell’arte Luca Beltrami, fu annientata durante la seconda guerra mondiale. Un tesoro nascosto che oggi è stato riportato alla luce. Il merito va alla Fondazione Portaluppi e agli eredi di Casa degli Atellani, come pure ad una task force di studiosi guidati da Attilio Scienza, massimo esperto di dna della vite, dalla ricercatrice Serena Imazio e da Luca Maroni, con il sostegno di Expo 2015, di Confagricoltura, del Comune e dell’Università degli Studi di Milano.

Questo luogo straordinario è stata la “casa” di Confagricoltura per il suo “Fuori Expo”. Una casa scelta perché rappresentativa del messaggio che l’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha voluto portare all’Esposizione, sintetizzato nel nuovo pay off che accompagna il logo, “Coltiviamo Capolavori”: la valorizzazione dello stile italiano, il connubio tra agricoltura, cultura e arte come parte di un universo unico; per presentare e far conoscere al mondo il suo modello di agricoltura e portare un contributo concreto al grande tema dell’Esposizione, “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”.

“La Vigna di Leonardo è il luogo ideale per far conoscere i nostri ‘Capolavori’ – ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - frutto dell’ingegno, dell’inventiva e della laboriosità che hanno reso famoso il nostro Paese nel mondo e che nel grande genio di Leonardo da Vinci hanno trovato l’apice della loro espressione.”

Molte le attività svolte a favore delle imprese associate, che possono utilizzare la Vigna di Leonardo per rafforzare il proprio posizionamento strategico, per consolidare e sviluppare l’attività di internazionalizzazione. Senza tralasciare la promozione del territorio, attraverso la proposta ai visitatori di itinerari turistici ed eno-gastronomici, e la valorizzazione del Made in Italy, con eventi che legano il settore agricolo agli altri che fanno grande il nostro Paese, dalla moda al design, dall’arte alla cultura.

E’ per questo che Confagricoltura ha accolto con entusiasmo l’idea di collaborare alla realizzazione del docufilm “Leonardo da Vinci. Il Genio a Milano”, che racconta proprio gli anni trascorsi dall’artista a Milano, in programmazione in Italia dal 2 al 4 maggio, all’interno del progetto “Grande Arte al Cinema” che sta conquistando un pubblico sempre più vasto.

“Leonardo – ha continuato il presidente Guidi – che nei sei mesi di Expo è diventato l’emblema dei “Capolavori dell’agricoltura italiana”, continuerà ad esserlo nelle prossime iniziative che si svolgeranno sempre presso la Casa degli Atellani, dove è stato ripiantato l’antico vitigno. Un’eredità che Confagricoltura porta con sé dopo Expo, perché è necessario trasmettere al mondo una nuova concezione di agricoltura, patrimonio di valori e tradizioni, ma fortemente orientata all’innovazione. Un’agricoltura che può e deve avere un ruolo centrale nell’economia mondiale. Per “nutrire” il Pianeta, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche culturale”.

mercoledì 27 aprile 2016

"FOOTBALL'S KITCHEN"

GAMBERO ROSSO è lieto di presentarvi "FOOTBALL'S KITCHEN", il nuovo format televisivo di GAMBERO ROSSO CHANNEL
Sul canale 412 di Sky, in onda a partire dal prossimo 3 maggio fino al 10 luglio 2016, tutti i martedì alle 21.30.

Arriva la nuova serie televisiva su calcio e cibo. In Italia solo due cose vengono prese in modo tremendamente serio: il calcio e il cibo. Football’s Kitchen le racconta entrambe e, in ogni puntata, lo fa incontrando una star del pallone e la sua compagna.

Ad accompagnare lo spettatore alla scoperta di questo speciale “dietro le quinte” del mondo dello sport, saranno un giornalista sportivo e uno chef. Al giornalista sportivo, Massimo Ugolini (Sky), il compito di scoprire le passioni e il lato più umano del campione, vivendo con lui una giornata lontano dai campi di gioco.

Allo chef Maurizio Rosazza Prin, finalista dell’edizione 2012/13 di MasterChef Italia, spetta invece il compito di incontrare la fidanzata/moglie a casa e di preparare insieme la ricetta perfetta per il campione di turno.

Per farlo dovranno farsi descrivere i gusti, raccogliere indizi ed esplorare la città alla ricerca dei migliori ingredienti. E dopo una giornata così particolare, ecco che arriva il momento tanto atteso di mettere a tavola la specialissima cena preparata per il proprio partner ma aperta anche agli amici e, in alcuni casi, a qualche compagno di squadra.

Naturalmente ci saranno anche gli allenatori che, come sul campo da gioco, si sistemeranno però a bordo tavola, raccontando i piatti come farebbe un giornalista sportivo, pietanza dopo pietanza, per una divertente telecronaca della cena.

Ad emergere sarà un racconto intimo e inedito dell’uomo e dello sportivo, del suo rapporto con la città, con la propria famiglia, gli amici e i compagni di squadra attraverso il rito quotidiano del cibo.

Gambero Rosso Channel (Sky 412)
10 puntate di 30’, in onda dal prossimo 3 maggio al 10 luglio 2016, tutti i martedì alle 21.30.
In replica, il venerdì alle 22.20, il sabato e la domenica alle 19.00.
Disponibile anche su Video on Demand.

DOCG WINE EXPERIENCE 2016

DOCG WINE EXPERIENCE 2016: TORNA L'IMPERDIBILE APPUNTAMENTO CON LE DOCG ITALIANE
Domenica 8 maggio 2016 – dalle 10.00 alle 20.00. Abbazia di Praglia, Teolo (Pd).

Un'occasione unica per incontrare, in una sola location, tutte le DOCG d'Italia, accompagnate dai prodotti DOP provenienti da tutto il Bel Paese. È la “DOCG wine experience”, manifestazione organizzata dalla delegazione padovana di AIS Veneto che si svolgerà domenica 8 maggio nell’antica Abbazia di Praglia, monastero benedettino fondato tra l’XI e il XII secolo lungo la strada che conduceva ad Este.

Domenica 8 maggio, dalle 10.00 alle 20.00, l’antico monastero di Praglia sarà dunque lo spettacolare contesto in cui degustare più di trecento etichette provenienti dalle74 denominazioni di origine controllata e garantita. A raccontare i vini e i territori che rappresentano, ben centocinquanta sommelier veneti a disposizione dei visitatori, pronti a soddisfare ogni curiosità e domanda del pubblico.

DOCG Wine Experience sarà, anche quest’anno, un grande contenitore che, tra degustazioni ed assaggi dei prodotti DOP più golosi d'Italia, offrirà agli ospiti la possibilità di scoprire le piccole e grandi Denominazioni Controllate e Garantite d’Italia, un vero patrimonio enologico che tutto il mondo ci invidia.

E non mancherà il momento dell’approfondimento, grazie al workshop “Lo sviluppo che viene dalla terra... e senza bisogno di scavare”, dedicato alla valorizzazione dei territori delle denominazioni padovane. Politici, produttori, imprenditori, operatori, giornalisti e bloggers si confronteranno sul tema mettendo in evidenza il patrimonio di queste zone: dalle bellezze naturali del parco dei colli euganei, culla della DOCG Fior d'Arancio e di una viticultura che negli ultimi anni ha saputo distinguersi a livello internazionale, per arrivare alle bellezze architettoniche di Monselice, Conselve, Bagnoli e alle pianure sconfinate dove, dal 954 d.C., si produce il Vino di Bagnoli la cui DOCG è oggi rappresentata dal Friularo.

La tavola rotonda, che prenderà il via alle ore 11.30, metterà in luce le tante risorse di questi territori e come il vino possa essere un vero e proprio motore per sviluppo del territorio e dell’intera società.

Tutto avverrà nella splendida Abbazia di Praglia, luogo simbolo di spiritualità e lavoro che ancor oggi fa della produzione vinicola uno dei propri fiori all’occhiello, nel rispetto della regola di San Benedetto: “Ora et labora, opus Dei e opus manuum”.

DOCG WINE EXPERIENCE è realizzata in collaborazione con il Comune di Teolo, con il Consorzio di Tutela Vini DOC dei Colli Euganei, e vede il patrocinio di numerose amministrazioni locali.

Paesi extra-Ue. Esplode la domanda di vino

ESPLODE LA DOMANDA NEI PAESI TERZI MA IL VINO MADE IN ITALY CRESCE CON IL FRENO A MANO
BALLOTTA (BUSINESS STRATEGIES): SU PROMOZIONE VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA NEI MERCATI CONSOLIDATI

È sempre più vino-mania nei Paesi extra-Ue, con una domanda che nel primo bimestre 2016 è cresciuta in valore del 17,2%. Corre meno invece il prodotto made in Italy, fermo a un pur lusinghiero +7,6%. 

È la sintesi fornita dall’‘Osservatorio Business Strategies Paesi terzi’, realizzata in collaborazione con Nomisma/Wine Monitor, che ha elaborato i dati delle dogane dei 10 principali Paesi buyer extra-Ue (Stati Uniti, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Australia, Russia, Norvegia, Corea del Sud e Brasile).

“Nei Paesi terzi c'è ancora molto da fare – ha detto la ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta – , con il prossimo bando Ocm vino promozione ci sarà sicuramente da lavorare sui mercati emergenti, Cina in primis, ma anche e soprattutto su quelli considerati di sbocco. I dati sulla top 10 della domanda mondiale, seppur parziali, ci dicono infatti che in questo avvio di 2016 i vini del resto del mondo viaggiano a velocità più che doppia rispetto ai nostri, e questa è la dimostrazione che la promozione non può abbassare la guardia sui mercati cosiddetti consolidati, perché la situazione è molto fluida e la concorrenza dei Paesi produttori sempre più agguerrita”.

Nel dettaglio, l’Italia limita la crescita sia sui mercati principali, come gli Usa, dove il vino italiano segna un +12,2% in valore contro il +21,3% delle vendite provenienti da tutto il mondo; sia nei Paesi emergenti come la Cina, dove la crescita italiana è inferiore a quella globale (+14,8% contro +59%), anche se si restringe la forbice sul trimestre (+18% vs +49%). Giù le quote italiane di mercato anche in Canada, Giappone, Russia, Brasile e in Corea del Sud, mentre si registra una performance italiana sopra la media in Svizzera, Australia e Norvegia, in cui a fronte di un aumento complessivo delle vendite di vino attorno al 5% il Belpaese ha esportato rispettivamente +11,1%, +19,4% e +11%. I dieci Paesi analizzati rappresentano una quota di quasi il 97% del valore complessivo della domanda di vino italiano extra-Ue.

BIRRA ARTIGIANALE: PRESENTATO A ROMA STONE BREWING

STONE BREWING SBARCA IN ITALIA: IL BIRRIFICIO AMERICANO HA PRESENTATO IN ITALIA LA NUOVA SEDE PRODUTTIVA EUROPEA
Greg Koch, CEO e Co-fondatore di Stone Brewing, il decimo birrificio artigianale più grande degli Stati Uniti, è sbarcato in Italia il 20 e il 21 aprile per presentare l’apertura della nuova sede produttiva europea che si trova a Berlino. 

Rispettivamente Milano e Roma sono state teatro di due importanti eventi che si collocano all’interno di un più ampio tour che ha toccato altri quattro paesi in Europa. Per l’occasione, in entrambe le città, Greg Koch ha incontrato giornalisti, operatori di settore e il pubblico di appassionati del mondo della birra artigianale.

Durante l’incontro con gli “addetti ai lavori” Greg ha illustrato in modo approfondito le ragioni che lo hanno spinto ad aprire la produzione in Europa. A Milano, l’evento è stato ospitato da uno dei protagonisti della rivoluzione birraria italiana, Teo Musso, nel suo locale Baladin Milano, che con Greg Koch, Lorenzo “Kuaska” Dabove, beer taster di fama internazionale, e Maurizio Maestrelli, giornalista esperto del settore, sono stati protagonisti di un dibattito informale che ha toccato varie tematiche.

A Roma, dove ero presente, l'incontro si è tenuto presso il Bir&Fud di via Benedetta a Trastevere. Ha moderato l’incontro Andrea Camaschella, beer teller e degustatore di fama e sono intervenuti Manuele Colonna, padrone di casa e proprietario dello storico pub capitolino Ma Che Siete Venuti a Fà e Andrea Turco, fondatore di Cronache di Birra, docente e consulente di settore.

In seguito il CEO di Stone ha visitato quattro tra i templi birrari punti di riferimento della scena brassicola italiana (per Milano Baladin Milano e Lambrate Brewpub e per Roma Ma Che Siete Venuti a Fà e Open Baladin), che hanno omaggiato il birrificio statunitense con eventi Tap Takeover durante i quali è stato possibile degustare, come mai era successo prima in Italia, le interessanti creazioni di Stone Brewing.

Molti sono stati gli argomenti affrontati in occasione delle visite di Greg: dalla storia di Stone Brewing alla decisione di aprire un impianto produttivo a Berlino fino ad arrivare alla rivoluzione birraria americana e italiana che ha preso il via nel 1996.Stone Brewing nasce come “provocazione” al mondo della birra degli States, nel 1996.


Il birrificio, infatti, ha rivoluzionato il concetto di birra in America, paese in precedenza fortemente incline al consumo di prodotti industriali. La passione, l’impegno e la dedizione di Stone sono riusciti a coinvolgere e a fidelizzare una larga fetta di pubblico, arrivando a cambiare il gusto e le abitudini dei consumatori che oggi abbracciano con curiosità e partecipazione una nuova concezione di mondo birrario.

L’idea di Greg Koch prende vita da un aneddoto: l’assaggio di una bottiglia di Anchor Steam. “Ero a San Francisco e in quel preciso istante ho aperto gli occhi – ha detto il CEO di Stone – e ho deciso che dovevo mostrare alle persone un altro mondo, quello della birra artigianale”. Da lì la nascita di Stone Brewing grazie alla collaborazione con Steve Wagner, che diventerà poi il primo mastro birraio del birrificio. Una storia lunga 20 anni fatta di difficoltà iniziali ma anche di grandi successi, che porta Greg e Steve nel 2009 a decidere di aprire un birrificio in Europa per poter garantire a tutti i clienti d’oltreoceano delle birre fresche e di qualità. 

“Le tipologie di birra che produciamo – ha affermato Greg – devono essere bevute entro un breve lasso di tempo dal momento in cui vengono realizzate, per poterne garantire la piena espressione aromatica e qualitativa”, condizione che non verrebbe pienamente soddisfatta se la birra provenisse dallo stabilimento californiano, visti i tempi necessari per il trasporto in Europa.

Stone Brewing ha scelto come distributore per l’Italia ALES & CO. Con l’aggiunta del nostro paese Stone attualmente è presente in 19 nazioni. Aprire un birrificio a Berlino, nella “patria” delle birre lager, rappresenta sicuramente una scommessa per Stone Brewing: “Spesso mi viene chiesto cosa ci facciamo in Germania. Solitamente, infatti, il pubblico tedesco non apprezza particolarmente le nostre birre, troppo amare. L’esperienza mi insegna, però, che se qualcosa non piace inizialmente allora stiamo facendo la cosa giusta!” Berlino è stata scelta dopo aver esaminato più di 130 siti in 9 paesi diversi, lavoro che ha richiesto molti anni.

La Capitale tedesca, alla fine, è stata decretata come la più adatta per divenire l’hub internazionale del birrificio statunitense. I locali sorgono in un’ex fabbrica di inizio Novecento, edificio straordinario per la sua connotazione storica e industriale, della quale Greg si è letteralmente innamorato, così come a colpirlo è stata la città che la ospita, ricca di cultura underground, arte, musica e esuberanza intellettuale. Come per la nuova sede in Virginia, anche Berlino ospiterà, oltre al nuovo birrificio, un “Bistrot & Gardens”, un ristorante immerso nel verde dove poter assaporare un menu ispirato alle culture di tutto il mondo ma realizzato con ingredienti locali provenienti da piccoli produttori del posto. Le ricette delle birre, invece, non cambieranno: continueranno ad essere utilizzati luppoli americani e, com’è noto, in generosa quantità.

Stone Brewing è conosciuto per essere uno dei birrifici degli Stati Uniti più impegnati dal punto di vista ambientale. La stessa filosofia sarà applicata alla nuova sede di Berlino. Nella nuova sala di cottura si punta a risparmiare il 32% di energia termica e il 23% di acqua durante il processo di fermentazione. Tutte le birre prodotte a Berlino saranno distribuite esclusivamente in Keg e lattine d’alluminio. Queste ultime non hanno nessuna influenza sul gusto finale del prodotto, addirittura consentono una migliore e più longeva conservazione, ulteriore vantaggio rispetto alle bottiglie. Le lattine sono leggere e sostanzialmente indistruttibili. La loro forma permette, inoltre, di ottimizzare gli spazi in fase di trasporto con conseguente risparmio di tempi e costi. Ciò determina, sempre nella più ampia filosofia “green” del birrificio, di ottenere una riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dal carburante utilizzato, che in questo modo viene ridotto sensibilmente. In merito all’uso consolidato delle bottiglie di vetro in Germania, gli studi hanno dimostrato che l’autotrasporto, lo stoccaggio, il consumo di energia supplementare derivante dai macchinari e i prodotti necessari per la pulitura per il riuso dei vuoti, non sono una scelta sostenibile e hanno un impatto negativo a livello ambientale.

Tra un sorso di birra e l’altro, aneddoti e domande, si è parlato delle dinamiche del mondo della birra artigianale che deve essere, secondo Greg Koch, scenario di una sana competizione tra compatrioti, e non tra competitor, che possa spronare gli operatori del settore a fare sempre meglio. America, Germania, ma anche Italia ovviamente. Le ragioni che hanno portato Stone Brewing a scegliere di fermarsi per ben due tappe nello stivale sono da ricercare nella formazione birraria di Greg, avvenuta secondo le sue stesse parole, guardando al nostro paese da cui trae “ispirazione giorno per giorno e che, sulla scena mondiale della birra artigianale, è indubbiamente – continua Greg – il paese più creativo e interessante”.

Tre gli assaggi proposti e che hanno ben evidenziato la cifra stilistica del birrificio.

La Stone Delicious. Una Indian Pale Ale: nel bicchiere si presenta con un profondo color oro con una fine schiuma bianca di testa. Al naso si caratterizza con intense note agrumate conferite dai nuovi luppoli Lemondrop e El Dorado che si vanno ben a bilanciare con quelle del malto leggermente tostato e lo speziato che ricorda il Lemongrass. Al gusto ritroviamo le note luppolate e speziate in perfetto equilibrio, una bella Bitter di medio corpo che si fa apprezzare nel finale con una piacevole nota amara.

L'Arrogant Bastard Ale. Un American Strong Ale che nasce nel lontano 1997. Colore ramato carico, schiuma di testa fine e non troppo persistente. L'aroma è intenso e complesso, sentori di tostato, caffè e liquirizia con una decisa luppolatura aromatica. In bocca spiccano le note di malto, molto equilibrata e con un finale decisamente amaro, beverina nonostante i suoi 7,2 Alc/Vol.

Infine una Imperial Russian Stout che ho trovato veramente interessante. Colore marrone profondo, scurissima, persiste nel colore nella schiuma di testa. Al naso è intensamente ed estremamente aromatica, abbondano le note di cioccolato, caffè, ribes nero, anice e tostato. In bocca a dominare sono i sentori di caffè, cacao e note intriganti di china; morbida, bilanciata, leggermente astringente in un lungo finale piacevolmente amaro. Dal corpo pieno e giustamente alcolica, consiglio di lasciarla scaldare: questa fantastica birra risulterà ancora più morbida, rafforzando i sentori di tostato. Creata nel 2000, la ricetta per produrla è rimasta immutata negli anni. 

Per ulteriori informazioni Stone Brewing berlin.stonebrewing.com 

Distributore in Italia:
Ales & Co srl
Via Provinciale Nord, 26
40050 Castello d’Argile (BO)
T. 051 977819
info@alesandco.it
www.alesandco.it

martedì 26 aprile 2016

A Gourmandia dibattito su futuro del Prosecco

Boom Prosecco. La produzione aumenta a un miliardo di bottiglie
Sabato 14 maggio a Santa Lucia di Piave Gianluca Bisol, Matilde Poggi (FIVI) e i presidenti dei tre Consorzi di Tutela ospiti di Davide Paolini.

“Prosecco: un futuro di un miliardo di bottiglie o della ricerca della qualità?” Con questa domanda Davide Paolini, il Gastronauta di Radio24 e del Sole 24 ore, ha chiamato a sedersi attorno allo stesso tavolo Gianluca Bisol (produttore di Valdobbiadene), Matilde Poggi (presidente FIVI) e i presidenti dei tre Consorzi di Tutela del Prosecco. Lo faranno sabato 14 alle ore 16 negli spazi dell'ex Filanda di Santa Lucia di Piave, nell'ambito della prima edizione del salone Gourmandia – Le Terre Golose del Gastronauta. 

Bisol, che recentemente ha previsto un aumento della produzione fino ad un miliardo di bottiglie entro i prossimi 20 anni, si confronterà per la prima volta in un dibattito pubblico con Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti da cui è arrivata una netta contrarietà ad ogni ampliamento della produzione, e con i presidenti dei tre Consorzi di Tutela: Stefano Zanette, Consorzio Prosecco DOC, Innocente Nardi Consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG e Armando Serena, Consorzio Asolo Montello. 

L'andamento dei prezzi, le reazioni dei mercati e la possibilità di mantenere gli attuali ritmi di crescita saranno i temi su cui Davide Paolini metterà a confronto i diversi interessi e punti di vista esistenti nelle tre denominazioni che condividono la produzione di Prosecco. Sullo sfondo la qualità delle produzioni e la possibilità di mantenerla tale anche con un vigneto di 60.000 ettari distribuiti tra Veneto e Friuli.

Non si parlerà solo di vino naturalmente a Gourmandia. Da sabato 14 a lunedì 16 maggio saranno in mostra prodotti artigianali, eccellenze gastronomiche e street food. Fitto il calendario di eventi, con dibattiti, incontri e show cooking curati da grandi firme della cucina come Davide Oldani, Iginio Massari, Gualtiero Marchesi, Gianfranco Vissani, Renato Bosco e Tomaz Kavcic.

Per informazioni:

gourmandia.gastronauta.it/
info@gastronauta.it

Gourmandia in breve:
Quando: 14 - 15 - 16 maggio 2016
Dove: Fiera di Santa Lucia - Via Mareno 1, Santa Lucia di Piave (Treviso)
Orario di apertura al pubblico: Sabato 14.30-22.00; Domenica 10.00-20.00; Lunedì 10.00-17.00
Ingresso Adulti: 10 euro
Ingresso Bambini (6-12 annni): 5 euro

Agricoltura e inclusione sociale nelle aree rurali: il ruolo dell’Agricoltura sociale

AGRICOLTURA SOCIALE: LO STRUMENTO INNOVATIVO PER LA CRESCITA ECONOMICA E LA COESIONE SOCIALE
L'agricoltura sociale, le realtà coinvolte e le politiche di supporto. 

Queste le tematiche discusse oggi nell’incontro dal titolo Agricoltura e inclusione sociale nelle aree rurali: il ruolo dell’Agricoltura sociale, organizzato dal CREA, con il suo centro di Politiche e bioeconomia, nell’ambito delle attività della Rete Rurale Nazionale.

L’Agricoltura sociale costituisce un’insieme di prassi – di inclusione, cura, relazioni, lavoro, riabilitazione, ecc. - ormai consolidate in molte regioni italiane e legate al soddisfacimento di bisogni sociali di persone che vivono situazioni di difficoltà e marginalità. Disabili fisici, psichici e psichiatrici, disoccupati di lunga durata, rifugiati politici, donne in uscita da percorsi di tratta, minori con difficoltà di apprendimento possono partecipare attivamente ai processi produttivi agricoli in un ambiente naturale, impiegando le risorse dell'agricoltura per svolgere servizi sociali nelle aree rurali o peri-urbane. 

Il contatto con le risorse dell’agricoltura e con i processi agricoli costituisce, pertanto, un elemento caratterizzante in tutte queste situazioni. Nella maggior parte dei casi si tratta di attività agricole portate avanti da aziende agricole, gestite da imprenditori, cooperative, altre realtà organizzate, che impiegano manodopera a vario tipo svantaggiata, con l’obiettivo di migliorarne le condizioni di vita e di promuoverne l’inclusione sociale e lavorativa. 

Altre esperienze riguardano l’offerta di servizi socio-sanitari, educativi, ricreativi, culturali e ambientali indirizzati a fasce deboli della popolazione. Ci troviamo di fronte, quindi, a contesti di inclusione, benessere, riabilitazione e cura che offrono al sistema agricolo l’opportunità di manifestare al meglio la propria dimensione multifunzionale e al welfare italiano l’opportunità di rinnovarsi secondo un approccio di comunità.

L'agricoltura sociale è uno degli strumenti più innovativi in grado di coniugare le esigenze di rinnovamento del welfare italiano con la necessità di sviluppo di un'agricoltura multifunzionale e moderna.

L’incontro di oggi ha focalizzato l’attenzione sulle pratiche più innovative e significative. Gli interventi dei protagonisti dell’AS hanno permesso di evidenziare la pluralità degli “erogatori” di queste pratiche e i principali “destinatari finali”, cioè tutte quelle persone che beneficiano delle attività di inclusione socio-lavorativa e dei servizi offerti.

Fondazione Edmund Mach sul tema biodiversità e cambiamenti climatici

MONITORAGGIO DELLA BIODIVERSITA' DALLO SPAZIO, FEM “VOLA” A LONDRA
La Fondazione Edmund Mach invitata a Londra al simposio su clima, satelliti e biodiversità.

I dieci enti di ricerca più prestigiosi al mondo nel settore del telerilevamento satellitare sono stati invitati ad intervenire venerdì 29 aprile, a Londra, al simposio sulle ultime frontiere del monitoraggio della biodiversità dallo spazio. Tra questi spicca la Fondazione Edmund Mach con la relazione del ricercatore Duccio Rocchini.

L'ente di San Michele affiancherà autorevoli istituzioni come Geo Bon (Svizzera), l'Università di Würzburg (Germania), University of Nottingham e University of Reading (Gran Bretagna), University e King's College di Londra, Microsoft Research (USA), Zoological Society di Londra, Deakin University (Australia).

L'attività della Fondazione Mach in questo settore riguarda le potenzialità della ricerca sulla biodiversità vegetale direttamente dallo spazio, attraverso immagini satellitari che possono "vedere" la Terra con un dettaglio di mezzo metro, in lunghezze d'onda che superano le capacità visive dell'occhio umano. Uno strumento che consente di conoscere, ad esempio, gli effetti del cambiamento climatico sulle varietà vegetali (in boschi, vigneti, frutteti), stimare le variazioni di estensione nel tempo dei prati di montagna o, ancora, monitorare i cambiamenti di specie all'interno dei boschi.

Duccio Rocchini collabora in una rete internazionale di ricercatori dediti allo studio dell'ecologia spaziale attraverso immagini da satellite ed ha pubblicato più di 100 saggi su riviste internazionali sul tema. E' attualmente impegnato a San Michele nella promozione di misure della biodiversità in ambienti alpini, attraverso due progetti FP7: EUBON dedicato alla creazione di una rete della biodiversità in Europa e DIARS, dedicato al monitoraggio delle specie vegetali invasive; si tratta di due iniziative a sei zeri della Comunità Europea, che sta investendo molto sul tema biodiversità e cambiamenti climatici.

Vinix Grassroots Market: l'acquisto del vino diventa "social"

Arriva Vinix, il gruppo d'acquisto fortemente orientato alla disintermediazione e alla filiera corta
Il nuovo modo di comprare vini, birre e cose buone in gruppo ideato dal social network Vinix, fa tappa a Roma l’8 maggio alla Città dell’Altra Economia per un incontro diretto tra produttori, gruppi di acquisto e appassionati.

Si terrà domenica 8 maggio alla Città dell’Altra Economia (Largo Dino Frisullo snc, Roma), la prossima presentazione del catalogo #vgm con banco d’assaggio dei produttori della piattaforma di social commerce Vinix Grassroots Market.

Un evento rivolto ai gruppi di acquisto e a tutti gli appassionati che desiderino conoscere questa nuova modalità di acquisto “sociale”, dal basso. Dalle ore 12 alle ore 20 nello spazio Sala Convegni di CAE sarà possibile accedere al banco d’assaggio (ingresso 10,00 euro).

Vinix Grassroots Market (www.vinix.com/shop) è un modo alternativo di concepire l'acquisto e la vendita diretta online da un catalogo di eccellenza. Le persone sono parte attiva nel processo distributivo. Non un comune e-commerce quindi ma un sistema di vendita sociale - leale, diretto, dal basso - con prezzi decrescenti all'aumentare delle quantità ordinate e della relativa mole di lavoro per il gruppo, fortemente orientato alla disintermediazione e alla filiera corta.

Pensato per favorire l’incontro e le relazioni tra produttori e gruppi di acquisto nati e gestiti direttamente su Vinix, l’evento è aperto anche a gruppi di acquisto “offline” che vogliano conoscerne il funzionamento e a tutti coloro che vogliano scoprire questo nuovo modo di fare mercato in rete sfruttando la tecnologia messa a disposizione da questa innovativa piattaforma.

Durante la giornata, alla presenza dei produttori, sarà possibile degustare i prodotti in degustazione di alcune delle aziende del market e incontrare i gestori dei maggiori gruppi di acquisto. Sarà inoltre possibile iscriversi ad uno o più gruppi di già esistenti e naturalmente lanciare cordate in diretta con sorprese per i capi cordata.

Dettagli dell’evento dell’8 maggio 2016


Luogo dell’evento: Città dell’Altra Economia (CAE), Largo dino Frisullo snc, Testaccio

Orari: dalle 12 alle 20, orario continuato

Ingresso: 10,00 euro comprensivi di calice da degustazione (a perdere)

Sarà fornita: tracolla, calice degustazione, lista espositori cartacea, depliant #vgm

Hashtag ufficiali: #vinix #vgm, #vgmroma

Per conoscere la lista espositori e tutti i dettagli:


www.vinix.com/annuncioDetail.php?ID=10844

Per informazioni generali su Vinix Grassroots Market:


www.vinix.com/shop

Il catalogo #vgm completo:

catalogo.vinix.com

Per conoscere in dettaglio il funzionamento del market:

www.vinix.com/shop/faq_shop.php

Per informazioni e contatti:

Vinix Social Commerce

www.vinix.com

info@vinix.com

sabato 23 aprile 2016

ITALIA PROTAGONISTA AL SEAFOOD EXPO GLOBAL DI BRUXELLES

LA PIU’ GRANDE FIERA MONDIALE DEDICATA AL PESCATO
Dal 26 al 28 aprile un calendario di eventi di alto livello, studiato al fine di promuovere al meglio il patrimonio ittico nazionale. Focus su abbinamenti pesce/vino.

Oltre 1.700 espositori in rappresentanza di 75 Paesi. Circa 30mila i visitatori professionali previsti (buyers, fornitori, media e operatori del settore) provenienti da 140 Paesi. Sono solo alcuni dei numeri in grado di offrire un’idea sull’importanza dell’European Seafood Expo Global, la più grande vetrina commerciale al mondo dedicata alla pesca e all'acquacoltura, che apre i battenti martedì 26 aprile e che proseguirà fino a giovedì 28.

Grande attesa per il Padiglione Italia, tradizionalmente uno dei più visitati della fiera. E anche per questa edizione la Direzione Generale Pesca Marittima e dell’Acquacoltura del MIPAAF ha approntato un calendario di eventi di alto livello, studiato al fine di promuovere al meglio il patrimonio ittico nazionale.

Tra i fiori all’occhiello del Padiglione Italia, un ruolo fondamentale è quello giocato dagli Educational Show Cooking che vedranno Antonio Paolini, critico enogastronomico di fama internazionale, duettare con Gianfranco Pascucci, chef stellato del ristorante Pascucci al Porticciolo di Fiumicino.

“Insieme affronteremo temi importanti per il settore – commenta Paolini – dal benessere a tavola alla sostenibilità. Ma lo faremo con quelli che sono degli asset del Sistema Italia, vale a dire la nostra straordinaria cucina, le biodiversità che fanno del nostro Paese un unicum assoluto, il nostro stile di vita che il resto del mondo ci invidia. Senza dimenticare che certamente ci divertiremo anche nel proporre diversi abbinamenti pesce/vino”.

Saranno 4 gli appuntamenti con Gianfranco Pascucci che, per l’appuntamento a Bruxelles, non si è risparmiato in tecnica e creatività.

"Quello del Seafood di Bruxelles è certamente un appuntamento di grande appeal per uno chef che, come il sottoscritto, basa gran parte della propria proposta sui prodotti ittici – spiega Pascucci – Ho messo a punto dei piatti a mio giudizio in grado di valorizzare i tesori del nostro mare cercando al tempo stesso di fornire uno spaccato della cucina marinara italiana”.

Il Padiglione Italia inoltre ospiterà ben 45 imprese, provenienti da 13 regioni. In particolare Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia daranno vita ad appuntamenti personalizzati per raccontare le peculiarità che caratterizzano i diversi tratti di costa e le tradizioni gastronomiche dei vari territori.

Divertente anche il format denominato Aperitivo Informativo, brevi appuntamenti nel corso dei quali l’esperto agroalimentare Stefano Carboni racconterà i piatti preparati dalla chef Ines Bertini.

“Saranno dei rapidi approfondimenti per descrivere una realtà composita – sottolinea Carboni –costituita da circa 7.500 chilometri di costa, quasi 600 specie riconosciute di pesci e da un numero indefinito di interpretazioni culinarie che rendono l’Italia, come spesso accade, una tavolozza inimitabile di profumi, sapori ed emozioni”.

venerdì 22 aprile 2016

LA SICILIA DEL VINO CONQUISTA IL WEB

Assovini Sicilia lancia il progetto www.wineinsicily.com in occasione di Sicilia en Primeur. La sfida ora diventa globale
La presentazione è avvenuta in occasione del convegno della tredicesima edizione di Sicilia en Primeur, anteprima mondiale dei vini di Sicilia in programma al Verdura Resort di Sciacca.

Vino, turismo, ambiente, comunicazione. Ci sono tutti gli ingredienti della Sicilia nel nuovo portale www.wineinsicily.com, vero e proprio magazine on line realizzato da Assovini Sicilia per valorizzare nel mondo il meglio della regione. Uno strumento destinato a divenire il fil rouge che unisce aziende, territorio e fruitori finali.

L’evento, svoltosi grazie al sostegno di Banca Nuova, rappresentata dal presidente Marino Breganze e dal vicepresidente Paolo Angius, ha quest’anno visto dei numeri da record: 100 giornalisti provenienti da oltre 20 Paesi, 52 aziende partecipanti, 800 vini in degustazione. La manifestazione, organizzata da Assovini Sicilia “punta sulla qualità dell’enologia e su chi ha il coraggio di investire in questa terra siciliana, ricca di contrasti”. Queste le parole pronunciate dal presidente Francesco Ferreri che, in apertura del convegno, ha ricordato Giacomo Tachis, enologo recentemente scomparso, figura fondamentale nello sviluppo dell’enologia siciliana. Durante l’incontro si sono alternati al tavolo dei relatori, nell’ordine, Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia; Rosario Di Lorenzo, professore dell’Università di Palermo;Mariangela Cambria, vicepresidente di Assovini Sicilia; l’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo e Marco Perniciaro di Mosaicoon.

Dall’incontro è emerso che il vigneto Sicilia è in piena salute: con una dimensione tre volte maggiore rispetto a quello della Nuova Zelanda, esso oggi produce tra i 4 e i 5 milioni di ettolitri di vino, il 68% del quale da vitigni autoctoni. Prima regione in Italia per produzione di vino bio con 21.000 ettari (38% del totale nazionale), quest’isola è caratterizzata da 23 Doc e 1 Docg. I numeri della Doc Sicilia hanno segnato un + 23% con una produzione di 24 milioni di bottiglie nel 2015.

Proprio il vino siciliano è protagonista di Sicilia en Primeur, dove in anteprima è stata degustata l’annata 2015. Un anno caratterizzato da una condizione ottimale e dalla constatazione di un cambiamento climatico positivo: in Sicilia piove di più e in maniera maggiormente favorevole alla viticoltura rispetto agli anni scorsi. Durante l’incontro si è parlato anche di enoturismo, fenomeno in costante crescita tra le aziende di Assovini Sicilia, che nel 2015 hanno registrato un incremento di turisti del 22%, accordi con operatori turistici nel 62% dei casi, attività ricettiva alberghiera per il 40% e ristorativa per il 69%.

Numeri confermati dall’assessore regionale al Turismo Anthony Emanuele Barbagallo, che ha evidenziato come il 70% del turismo in Sicilia sia spinto dall’enogastronomia. Ora la scommessa della regione sarà integrare questo patrimonio con quello culturale e naturalistico. Una direzione nella quale va propriowww.wineinsicily.com, voluto da Assovini Sicilia e diretto da Francesco Pensovecchio, portale dove la comunicazione emozionale avrà un ruolo strategico. Per rispondere alle esigenze del turista moderno, le aziende dovranno, infatti, raccontare le loro storie, così come evidenziato da Marco Perniciaro di Mosaicoon.

www.wineinsicily.com offre una panoramica sulle cantine, sulle produzioni agricole ed artigianali, ma anche su arte, musica ed eventi. Questo sito è un contenitore capace di fare conoscere le diverse sfumature della Sicilia ed essere la voce del suo universo enologico.

DiVini Etruschi 2016

Tornano a Volterra i vini della Dodecapoli Etrusca
Dal 30 aprile al 1° maggio esclusivo banco d’assaggio, degustazioni guidate, laboratori del gusto, prodotti a km0 e cene dedicate alle tipicità del territorio.

Dal 30 aprile al Primo Maggio Volterra rivive i suoi fasti Etruschi attraverso il vino. Torna l’annuale appuntamento con DiVini Etruschi che riunisce in un esclusivo banco d’assaggio i vini provenienti dai territori dell’antica Dodecapoli: Volterra, Arezzo, Bolsena, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Orvieto, Perugia, Piombino, Tarquinia, Veio, Vulci.

Le Logge di Palazzo Pretorio a piazza dei Priori ospiteranno il fulcro della manifestazione. In questi antichi e suggestivi spazi sarà possibile assaggiare i vini DiVini Etruschi, partecipare ai laboratori del gusto organizzati dalla condotta Slow Food di Volterra e Valdicecina e lasciarsi ammaliare dai prodotti tipici a km0 della mostra mercato a cura dell’Emporio del Gusto, lasciarsi guidare in un'analisi sensoriale e culturale sul vino DiVini Etruschi da Carlo Zucchetti. 

Anche questa edizione sarà arricchita dalla collaborazione dall'Associazione Vignaioli di Volterra, che ricordo formata dalle aziende: Il Mulinaccio, Il Rifugio dei Sogni, Marcampo, Tenuta Monte Rosola, Terre dè Pepi.

Sabato 30 aprile inoltre orario prolungato per chi vorrà partecipare alla cena degustazione con un menu dedicato ai prodotti tipici locali in abbinamento ai vini DiVini Etruschi. 

DiVini Etruschi Volterra è un evento ideato e organizzato da www.carlozucchetti.it con la collaborazione dell’Associazione Vignaioli di Volterra, il patrocinio del Comune di Volterra, la partecipazione dell’Emporio del Gusto e i laboratori del Gusto made in Slow Food.

Per informazioni:

Alessandra Di Tommaso
328 0119293
alessandra@carlozucchetti.it

Fondazione Mach. Le potenzialità viticole ed enologiche del vitigno Teroldego

TEROLDEGO, CALA IL SIPARIO SULLA DUE GIORNI DI STUDIO E DEGUSTAZIONE
Si chiude oggi con il convegno enologico la rassegna didattica che ha coinvolto studenti e cantine.

Il Teroldego, da sempre considerato il principe dei vini trentini, è stato al centro ieri e oggi a San Michele della due giorni di studio e degustazione organizzata dal corso enotecnici della Fondazione Mach. Ieri si è svolta la prima edizione della rassegna didattica che ha coinvolto 40 cantine trentine e 62 vini, attentamente valutati da una commissione composta da studenti, docenti ed esperti. Oggi è stata la volta del convegno enologico con produttori e ricercatori che ha evidenziato le potenzialità viticole ed enologiche del vitigno.


L'incontro di oggi è stato moderato da Massimo Bertamini, responsabile della sezione post-secondaria e universitaria, che ha sottolineato l'importanza di valorizzare il vitigno autoctono e ha il portato il saluto del presidente Andrea Segrè secondo il quale il Teroldego rappresenta un interessante “caso di studio da rivolgere alle nuove generazioni”.

Elisabetta Foradori dell'Azienda di Mezzolombardo ha parlato della sua esperienza di produttrice da oltre 30 anni di Teroldego e ha fornito al pubblico la sua una interpretazione personale. “Il Teroldego – ha detto- è una esperienza agricola con due pilastri fondamentali: la genetica e la biodinamica. Quest'ultima consente di recuperare la fertilità della terra e di mantenere la coltura in equilibrio”

Mauro Varner, responsabile dell' ufficio tecnico di campagna Mezzacorona SCA ha parlato della gestione agronomica del Teroldego per migliorare la qualità dell’uva. In particolare, ha illustrato i lavori di microvinificazione fatti negli anni scorsi per definire la quantità ottimale ad ettaro, a seconda delle zone, per raggiungere la qualità “minima” per la Cantina Mezzacorona. Poi ha affrontato il tema delle diverse tecniche di gestione agronomica (diradamento germogli, taglio delle punte, diradamento grappoli, irrigazione a goccia) necessarie per la qualità del prodotto finale.

Giorgio Nicolini, responsabile cantina sperimentale e microvinificazione che afferisce al Centro Trasferimento Tecnologico, ha illustrato nel dettaglio il contributo della Fondazione Mach alla conoscenza tecnologica del vino Teroldego, focalizzando gli aspetti tecnico-enologici: dalla caratterizzazione della composizione chimica di base alle componenti aromatiche sia di rilievo sensoriale sia utili alla discriminazione varietale sia alle componenti fenologiche.

Fulvio Mattivi ha presentato la ricerca scientifica che ha riguardato l'influenza della temperatura di conservazione sulla evoluzione della composizione dei vini rossi. Ha ripreso e contestualizzato al vino Teroldego i risultati della ricerca presentata a San Francisco. La ricerca documenta scientificamente i meccanismi con cui il vino conservato in appartamento invecchia prima con un conseguente peggioramento della qualità.

In questi giorni una parte degli studenti del corso per enotecnici è impegnata presso l'Istituto Agrario Ciuffelli di Todi nella competizione Bacco e Minerva, mentre nel fine settimana la classe sesta è promotrice e organizzatrice nel complesso scolastico di San Michele della manifestazione Enomarcia 2016.

ONLY WINE FESTIVAL 2016

AL VIA LA TERZA EDIZIONE DI ONLY WINE FESTIVAL LA MANIFESTAZIONE DEDICATA AI GIOVANI PRODUTTORI E ALLE PICCOLE CANTINE DEL NUOVO MILLENNIO 
A Città di Castello 23, 24 e 25 Aprile 2016 per un lungo weekend di Gusto, Arte, Emozione. 

Only Wine Festival è il salone-diffuso, organizzato da Fiera Show, in collaborazione con A.I.S. Italia e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, che si terrà nel Centro Storico di Città di Castello, in provincia di Perugia, il 23, 24 e 25 Aprile 2016. 

Torna Only Wine Festival, la prima e unica manifestazione fieristica in Italia dedicata ai giovani Produttori e alle piccole Cantine. Organizzato da FieraShow, in collaborazione con A.I.S. nazionale e regionale Umbria e patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole, la Regione dell’Umbria e il Comune di Città di Castello, il salone si terrà nel Centro Storico della cittadina tifernate, in provincia di Perugia.

Protagoniste di questa terza edizione di Only Wine Festival saranno 100 piccole cantine “under 40” italiane selezionati da A.I.S., che esporranno e faranno degustare il meglio della propria produzione, vini che raccontano storie di coraggio e intuito, impegno, dialogo, scienza e coscienza.

PROGRAMMA COMPLETO

SABATO 23 APRILE 2016
Ore 15:00 APERTURA SITI ESPOSITIVI:
– AREA ONLY WINE FESTIVAL con i 100 migliori produttori under 40 e le piccole cantine selezionate da A.I.S. Italia – Palazzo Bufalini
– AREA ONLY FOOD & ONLY OLIVE OIL – Piazza Matteotti
– AREA ONLY BEER – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
– AREA SIGARO TOSCANO E VINSANTO – Wine Garden, Piazza Gabriotti
– AREA SPEED WINE/SPEED BEER – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
Ore 15:00 INAUGURAZIONE DI “ONLY WINE FESTIVAL”
Taglio del nastro e visita del percorso espositivo per istituzioni, autorità e stampa – Palazzo Bufalini
Ore 16:00 SPEED WINE
Condotto da Andrea Galanti (Migliore Sommelier d’Italia) – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 17:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA “UN TITOLO IN VERTICALE”
Degustazione di 5 vendemmie di uno tra i rossi più importanti del panorama enologico. Condotta da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo)presso Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 18:00 SPEED BEER
Condotto da Mastri Birrai e Sommelier AIS – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 18:30 CIVILTA’ DEL BERE PRESENTA “I GIOVANI LEONI”: Paolo Bartoloni (Le Cimate)
Intervista a un giovane produttore. Conduce la Giornalista Jessica Bordoni – Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
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Ore 19:30 SPEED WINE
Condotto da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo) – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 19:30 CIVILTA’ DEL BERE PRESENTA “I GIOVANI LEONI”: Maurizio Mazzocchi (Fattoria Giro di Vento)
Intervista a un giovane produttore. Conduce la Giornalista Jessica Bordoni – Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
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Ore 21:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA “BOLLICINE D’ITALIA”
Degustazione di 8 Spumanti provenienti da diverse Regioni della nostra Penisola e prodotti con vitigni diversi condotta da Andrea Galanti (Migliore Sommelier d’Italia) – Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 22:30 CHIUSURA SITI ESPOSITIVI
DOMENICA 24 APRILE 2016
Ore 14:30 CIVILTA’ DEL BERE PRESENTA “I GIOVANI LEONI”: Victoria Burt
Intervista a Victoria Burt, Master of Wine. Conduce il Direttore Alessandro Torcoli – Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
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Ore 15:00 APERTURA SITI ESPOSITIVI:
– AREA ONLY WINE FESTIVAL con i 100 migliori produttori under 40 e le piccole cantine selezionate da A.I.S. Italia – Palazzo Bufalini
– AREA ONLY FOOD & ONLY OLIVE OIL – Piazza Matteotti
– AREA ONLY BEER – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
– AREA SIGARO TOSCANO E VINSANTO – Wine Garden, Piazza Gabriotti
– AREA SPEED WINE/SPEED BEER – Sala Capi Gruppo Consiliari – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
Ore 15:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA “I GRANDI BIANCHI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA”
Degustazione di 6 vini della grande tradizione Friulana condotta da Andrea Galanti (Migliore Sommelier d’Italia) – Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 15:30 SPEED WINE
Condotto da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo) – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 17:00 SPEED BEER
Condotto da Mastri Birrai e Sommelier AIS – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 17:30 DEGUSTAZIONE GUIDATA “UMBRIA: CARATTERE AUTENTICO”
Degustazione di grandi vini che esprimono la tipicità della rgione Umbria condotta da Alessandro Torcoli, Direttore edi Civiltà del bere – Sala degli specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 17:30 DEGUSTAZIONE GUIDATA DI DISTILLATI: “IL LUOGO DELLO …SPIRITO”
Degustazione guidata di cinque tipologie diverse di distillati, alla scoperta della versatilità con abbinamenti insoliti e sorprendenti condotta da Maurizio Dante Filippi (finalista concorso Miglior Sommelier d’Italia 2015, terzo classificato) – Sala Bistoni – Palazzo di Casse di Risparmio dell’Umbria Città di Castello – Piazza Matteotti
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Ore 18:45 SPEED WINE “Giro del Mondo in 3 Vini”
Condotto da Alessandro Torcoli – Sala Capi Gruppo Consiliari – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 20:00 CERIMONIA DI PREMIAZIONE CONCORSO VETRINA “ONLY WINE SHOPPING”
Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini – Piazza Matteotti
Ore 21:00 DEGU-CONVERSAZIONE “COTARELLA, NUOVA GENERAZIONE DI PASSIONI”
Deguconversazione condotta da Alessandro Torcoli, Direttore di Civiltà del bere – Ingresso gratuito su prenotazione presso lo stand “Civiltà del bere” – Sala Bistoni – Palazzo di Casse di Risparmio dell’Umbria – Piazza Matteotti
Ore 21:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA “L’IDENTITA’ DEL VINO”
Degustazione di 10 vini alla scoperta dell’influenza del Terroir nella caratterizzazione di un vino condotta da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo) – Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 22:30 CHIUSURA SITI ESPOSITIVI
LUNEDI 25 APRILE 2016
Ore 11:30 APERTURA SITI ESPOSITIVI:
– AREA ONLY WINE FESTIVAL con i 100 migliori produttori under 40 e le piccole cantine selezionate da A.I.S. Italia – Palazzo Bufalini
– AREA ONLY FOOD & ONLY OLIVE OIL – Piazza Matteotti
– AREA ONLY BEER – Atrio del Comune – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
– AREA SIGARO TOSCANO E VINSANTO – Wine Garden, Piazza Gabriotti
– AREA SPEED WINE/SPEED BEER – Sala Capi Gruppo Consiliari – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
Ore 12:30 SPEED BEER
Condotto da Mastri Birrai e Sommelier AIS – Sala Capi Gruppo Consiliari – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
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Ore 12:30 CIVILTA’ DEL BERE PRESENTA “I GIOVANI LEONI”: Nicola Biasi (Azienda agr. Nicola Biasi)
Intervista a un giovane produttore. Conduce la Giornalista Jessica Bordoni – Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
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Ore 15:30 BLIND TASTING COMPETITION
Una competizione straordinaria: appassionati e professionisti si metteranno alla prova nell’arte della degustazione alla cieca! I concorrenti dovranno riconoscere vitigni, regione, annata e grado alcolico, di 6 vini provenienti da divervi Paesi del mondo Condotta da Alessandro Torcoli, Direttore di Civiltà del bere – Sala Bistoni – Palazzo di Casse di Risparmio dell’Umbria – Città di Castello – Piazza Matteotti
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Ore 15:30 SPEED WINE
Condotto da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo) – Sala Capi Gruppo Consiliari – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
Prenota ora
Ore 16:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA “NEBBIOLO VS. SANGIOVESE”
Degustazione di 6 vini in uno dei confronti più interessanti tra “giganti” condotta da Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo) e Andrea Galanti (Migliore Sommelier d’Italia) – Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
Prenota ora
Ore 17:00 DEGU-CONVERSAZIONE “LUNGAROTTI: DA TORGIANO UNA RISCOSSA MONDIALE”
Condotta da Alessandro Torcoli, Direttore di Civiltà del bere – ingresso gratuito su prenotazione presso lo stand “Civiltà del bere”
– Sala Bistoni – Palazzo di Casse di Risparmio dell’Umbria – Città di Castello – Piazza MatteottiVini in degustazione:
– Torre di Giano, Torgiano Bianco DOC 2015
– Rubesco, Rosso di Torgiano DOC 2012
– L’U, Rosso Umbria IGT 2013
– Vigna Monticchio, Torgiano Rosso Riserva DOCG 2008
– Sagrantino di Montefalco, DOCG 2010
Ore 17:30 SPEED BEER
Condotto da Mastri Birrai e Sommelier AIS – Sala Capi Gruppo Consiliari – Palazzo del Comune Città di Castello – Piazza Gabriotti
Prenota ora
Ore 18:15 CIVILTA’ DEL BERE PRESENTA “I GIOVANI LEONI”: On.Anna Ascani
Intervista all’ On. Anna Ascani. Conduce il Direttore Alessandro Torcoli – Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
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Ore 18:30 DEGUSTAZIONE GUIDATA “CINQUETERRE SCIACCHETRA’”
Degustazione guidata di cinque vini di una delle più rare perle enologiche, emblema, al tempo stesso di una terra fragile e bellissima, condotta da Marco Rezzano – Sala degli Specchi – Palazzo Bufalini
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Ore 19:00 PREMIAZIONE DEL BLIND TASTING COMPETITION
Sala degli Stucchi – Palazzo Bufalini
Prenota ora
Ore 19:00 DEGUSTAZIONE GUIDATA DI DISTILLATI: “IL LUOGO DELLO …SPIRITO”
Degustazione guidata di cinque tipologie diverse di distillati, alla scoperta della versatilità con abbinamenti insoliti e sorprendenti condotta da Maurizio Dante Filippi (finalista concorso Miglior Sommelier d’Italia 2015, terzo classificato) – Sala ex Consiglio – Palazzo Casse dell’Umbria Città di Castello – Piazza Matteotti
Prenota ora
Ore 19:00 CHIUSURA SITI ESPOSITIVI

Le aziende partecipanti:

Antiche terre tuscolane

Antiche Vigne di Gianfranco Pironti

Antonio Averoldi

Az vitivinicola Socci

Az. Agr. Casadio

Az. Filanda de Boron

Az. Le Macchie

Az.agr.Buglioni

Az.agr.Corte Fusia

Az.Agr.Fucci Elena

Az.agr.Gaia Del Milton-davide del gaia

Az.Agr.Pancole

Az.agricola Buniotti Angella Rizzini Franciacorta

Barberani

Bettalunga

Bio Vio

Bocale

Borgo Paglianetto

Borgo Savaian

Bussoletti Leonardo

Ca di Rajo

Cantagallo

Cantina Bianchini

Cantina Doveri

Cantina Fosso degli Angeli

Cantina Gurrieri

Cantina Menegola

Cantina Moscatello

Cantina Produttori Torchiato Fregona

Castello vicarello

Catabbo

Cenci Giovanni

Fabi Clementina

Famiglia Orro

Fattoria Giro di Vento

Giraldi & Giraldi

Giuseppe Alagna Fu Antonio

Herero

I cipressi

Il Conventino di Monteciccardo

Il Roglio

Jasci& Marchesani

La Bioca

La ginestra

La Palerna

Le cimate

Marconi Vini

Marzaghe

Masut da Rive

Mencaroni

Mongioia

Montemercurio

Nicola Biasi

Nobili

Peppucci

Podere Pomaio

Quarto Moro di Sardegna

Ripa Alta

Roccafiore

Saio

Su’ Entu

Tenuta Belvedere

Tenuta Il Plino

Tenuta La Pineta

Tenuta Le Luci

Tenuta Patruno Perniola

Tenuta Santa Caterina

Tenuta Santori

Tenuta Vandelli

Tenuta Vitagliano

Tenute Paese

Terre del sole

Tiberi

Triconza

Valle Antica

Vincenzo Granata, azienda Magna Graecia

Vini Giacobbe

Vini Mura

Vinolì82

Zazzera

Info: www.onlywinefestival.it

"Un Mare di Birra... sul Prato"

Torna il consueto appuntamento brassicolo di primavera, giunto ormai alla sesta edizione: "Un Mare di Birra... sul Prato", organizzato da Publigiovane Eventi
Questa domenica, 24 aprile.

La manifestazione, che si terrà come ogni anno presso l’Agriturismo 4.5, in via Ardeatina 1696, raduna ogni volta migliaia di appassionati, per una giornata da trascorrere immersi nella campagna romana, all’insegna del divertimento e della birra artigianale, in compagnia dei Pub della Capitale!

L’evento anticipa il ritorno della storica crociera Un Mare di Birra che si svolgerà a giugno (www.unmaredibirra.com). Un Mare di Birra… Sul Prato sarà un’occasione per trascorrere una giornata diversa, immersi nel verde e lontano dal caos cittadino.

Protagonisti, ancora una volta, saranno i Pub di Roma, alcune tra le migliori realtà della città punto di riferimento della scena birraria nazionale. I Publican si troveranno fianco a fianco, presiedendo i 16 banconi che verranno allestiti per l’occasione, presentando al pubblico la propria selezione. Un Mare di Birra… Sul Prato sarà quindi un contest tra colleghi che vedrà protagoniste assolute le birre, più di 80 (la Tap List è disponibile on line QUI), provenienti dai più influenti paesi birrari del mondo.

Lista dei Pub Partecipanti:
4:20, Barley Wine, Birra+, Birrifugio, Birrifugio Trastevere, Buskers, Hop&Pork, The Golden Pot, King Arthur, Kombeer, Le Bon Bock, Luppolo 12, Luppolo Station, Ma che Siete Venuti a Fà, Mad for Beer, Mastro Titta, Serpente, Stavio, Tree Folk’s.

Ad accompagnare la giornata e le bevute, un ricco menù di prodotti tipici ed eccellenze gastronomiche presentate da realtà affermate di street food(Elettroforno Frontoni, Pork’n’Roll, Ape Fritto e Caseificio La Stella di Amaseno; il menù completo è disponibile QUI). Non mancheranno la musica, i giochi per i bambini e per gli adulti!

La formula è quella già rodata dei gettoni, con i quali durante la manifestazione sarà possibile acquistare birra e cibo. Il bicchiere di vetro verrà fornito all’ingresso al costo di 3 euro.

Publigiovane Eventi, conosciuta per l’organizzazione di ‘EurHop Beer Festival–Il Salone Internazionale della Birra Artigianale’ e del 'FrankenBierFest', è anche ideatrice di ‘Un Mare di Birra–La Prima Crociera della Birra Artigianale’, andata in scena nel 2011 e 2012 e pronta a ‘ripartire’ nel giugno prossimo. Inoltre è casa editrice di Fermento Birra Magazine, la rivista nazionale più importante del settore.

Main partner di tutte le manifestazioni organizzate da Publigiovane Eventi è VDGlass, che anche in questa occasione si occuperà della fornitura dei bicchieri. L’allestimento degli impianti birra sarà a cura di Tecnofrigo Service mentre al distributore Domus Birrae verrà affidata la logistica riguardante la fornitura di birra.

Un Mare di Birra… Sul Prato
Agriturismo 4.5
Via Ardeatina 1696 - Roma

Domenica 24 aprile: 12.00 - 1.00
unmaredibirrasulprato.com
La pagina Facebook dell’evento

Vinordic. La Franciacorta vola in Svezia

Stoccolma apre le porte al mondo Franciacorta
Per l’occasione eventi esclusivi e degustazioni con la partecipazione di Andreas Larsson. Poco dopo la conclusione di Vinitaly il Franciacorta riparte per un nuovo viaggio, direzione Svezia.

Dal 26 al 29 Aprile Franciacorta sarà infatti ospite di Vinordic, la principale fiera nordeuropea dedicata alle eccellenze enogastronomiche. A rappresentare il territorio e i suoi raffinati prodotti vitivinicoli saranno le 24 cantine presenti, ubicate nello stand interamente dedicato della grandezza di 27 mq.

Si tratta di un primo piccolo passo, che acquista però molta importanza strategica, date le potenzialità dell’ambito di inserimento: i paesi scandinavi presentano infatti un mercato in notevole crescita nel settore dell’enoturismo e costituiscono un’interessante vetrina per la realtà franciacortina.

Alla giornata inaugurale del 25 aprile seguirà una cena eclusiva presso il rinomato ristorante di Villa Källhagen di Stoccolma, che proporrà un menù studiato interamente con abbinamenti Franciacorta.

All’esclusivo evento parteciperanno vari degustatori e personaggi di spicco della società svedese e il migliore sommelier del mondo 2007, Andreas Larsson.

Il 26 aprile lo stesso Larsson sarà il conduttore di due seminari di degustazione presso la Conference Room della fiera (K24), dove tutti i partecipanti di Vinordic avranno la possibilità di avvicinarsi al mondo del Franciacorta, attraverso gli assaggi e la sapiente descrizione delle varie tipologie di vini.


VINORDIC – FRANCIACORTA STAND A43:10
Abrami Elisabetta - Antica Fratta - Azienda Agricola Fratelli Berlucchi - Barone Pizzini – Bellavista – Berlucchi Guido - Bersi Serlini – Bonfadini – Castel Faglia Monogram – Cavalleri - Contadi Castaldi – La Boscaiola - Le Cantorie - Lo Sparviere – Majolini – Mirabella - Monte Rossa - Mosnel - Plozza Ome – Ricci Curbastro - Ronco Calino – Santus - Tenuta Montedelma - Villa Crespia Muratori

DEGUSTAZIONI GUIDATE DA ANDREAS LARSSON, MIGLIOR SOMMELIER DEL MONDO 2007

26 Aprile alle 11.00 e alle 14.00
Location: K24 Conference Room
Per Prenotazioni: eventi@franciacorta.net

mercoledì 20 aprile 2016

VINO&APP. BUSINESS STRATEGIES DI PLUTO

NASCE LA PRIMA APP PER LA GESTIONE SU DEVICE MOBILI DEI PROGETTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE
BUSINESS STRATEGIES: OCM PROMOZIONE A QUALITÀ CERTIFICATA

Una certificazione di qualità e una app per la gestione e rendicontazione in remoto dei progetti: sono queste le novità 2016 del comparto Ocm promozione del vino firmate Business Strategies, la società fiorentina che cura l’internazionalizzazione di oltre 500 aziende vitivinicole italiane e che, per prima nel settore, ha ottenuto l’attestazione di conformità ai requisiti previsti dalla UNI EN ISO 9001:2015. 

Il riconoscimento attesta il rispetto degli standard organizzativi e procedurali stabiliti dalla normativa internazionale e volti a ottimizzare l’utilizzo di tutte risorse produttive a favore del cliente. Le best practices identificate dal sistema di certificazione si basano sulla metodologia “Plan, Do, Check, Act” (PDCA, Pianifica, realizza, verifica, correggi e migliora), un ciclo di processi che garantisce una continua analisi, misurazione e controllo degli obiettivi prefissati e delle attività intraprese. E il processo di certificazione di qualità si allargherà quest’anno anche alla Piattaforma Pluto, il sistema informatizzato per il management e la rendicontazione dei progetti Ocm vino promozione nei Paesi terzi che Business Strategies sta adeguando ai requisiti previsti dalla Uni CEI ISO/IEC 20000-1, per una gestione sempre più smart. 

L’app Business Strategies di Pluto, infatti, consente di utilizzare lo smartphone o il tablet per caricare, organizzare e conservare tutta la documentazione di viaggio per le spese di promozione, e di salvare e esportare le note spesa per tenere sempre sotto controllo il budget di progetto. I vari responsabili commerciali durante i viaggi all’estero potranno raccogliere il materiale probatorio evitando così pericolose dimenticanze che spesso in passato si sono tramutate in decurtazioni delle spese effettuate.

Le 500 griffe enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all’anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri come Usa, Cina, Russia, Giappone, Canada, Svizzera, Brasile e Sud est asiatico (Singapore, Malesia, Vietnam e Tailandia) per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro (+15% nei paesi obiettivo).

Calabria. Territorio di Cirò pronto per la DOCG

"Vino, territorio cirotano ormai maturo per DOCG"
Coldiretti promuove il prestigio del vino calabrese. Molinaro: "Proposte per la valorizzazione commerciale del prodotto".

Coldiretti rilancia proprio facendo leva sul bel momento promozionale del vino calabrese che senza dubbio ha accresciuto rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale. 

Negli ultimi anni lo abbiamo spesso ribadito, la Calabria è una regione che produce vini di qualità, anche se, visti i quantitativi, si è sempre finito di scriverne poco. La notizia della DOCG per il vino Cirò ora sicuramente lascerà ampio spazio di confronto tra gli addetti ai lavori contribuendo così a mettere nella giusta luce quello che è da considerare uno dei territori più interessanti della penisola.

Volevo ricordare che il presidente della regione Calabria è recentemente intervenuto ai lavori del convegno: “La vitivinicoltura calabrese e le strategie per la sua valorizzazione” organizzato dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria a Cirò Marina, che ha lanciato un programma per lo sviluppo del settore vino in Calabria: promozione, attività dell’enoteca regionale di Cirò che sarà gestita dai produttori nel segno dell'aggregazione tra cantine e nuovi investimenti nel settore con il Psr, promuovendo l’attività dei giovani viticoltori nelle aree collinari della regione. Insomma, la vitivinicoltura può diventare, anche per la Calabria, un settore strategico, su cui investire nel lungo periodo.

Quello che più è emerso è che il settore vitivinicolo calabrese ha registrato in questi anni notevoli progressi ed ha fatto un enorme salto di qualità, determinato soprattutto dalla intelligenza e dalla intraprendenza di quanti hanno investito e rischiato. Ruolo fondamentale sarà l’enoteca regionale di Cirò come strumento strategico che avrà la funzione di aiutare il prodotto ed i produttori ad entrare nel mercato, a partire da quello regionale ed un ruolo importante in futuro lo giocherà proprio l'aggregazione tra cantine.

Quello vitivinicolo è un comparto molto importante per l'economia calabrese che solo attraverso una strategia precisa in grado di rafforzare la produzione immettendo nuove energie sostenendo con forti incentivi soprattutto i giovani che vogliono investire in montagna ed in collina, coordinando unitariamente tutte le azioni da mettere in campo ed investendo soprattutto nella ricerca all’interno delle aziende e nella innovazione tecnologica.

Facendo leva sul bel momento promozionale del vino calabrese, che senza dubbio ha accresciuto rinomanza e valorizzazione commerciale a livello nazionale ed internazionale, la Coldiretti Calabria rilancia e propone un percorso per dotare il vino di Cirò con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).

“Il territorio del Cirotano – propone il presidente della Federazione calabrese, Pietro Molinaro – è ormai maturo per avere una DOCG del vino. Sarebbe una gemma importante che arricchirebbe il nostro patrimonio enologico e il prestigio del nostro vino e che ci permetterebbe di alzare l’asticella della qualità. Oggi in Italia -aggiunge Molinaro – ci sono 74 vini DOCG e sono cinque regioni che non hanno questo marchio prestigioso di identificazione. La DOCG può essere attribuita ai vini già DOC da almeno dieci anni e la prerogativa del riconoscimento spetta all’Unione Europea. Siamo convinti – prosegue – che questo sia un percorso da iniziare perché abbiamo vini di pregio con notevoli caratteristiche qualitative che combaciano perfettamente con fattori umani e storici ampiamente dimostrabili per il territorio di Cirò.

martedì 19 aprile 2016

Alla scoperta dei vini dell'Alto Adige

VIGNAIOLI DELL'ALTO ADIGE: “I NOSTRI VINI RACCONTANO IL RISPETTO PER LA TERRA”
Sabato 30 aprile a Bologna una giornata dedicata alla scoperta dei vini dell'Alto Adige e di un'agricoltura rispettosa dell'ambiente.

I Vignaioli dell'Alto Adige (Freie Weinbauern Sudtirol) sabato 30 aprile propongono al Relais Bellaria Hotel di Bologna un banco d'assaggio con 120 vini e un momento di approfondimento sui temi dell'agricoltura sostenibile. 

Dalle ore 13 alle 20, in collaborazione con Onav-Bologna, 24 produttori presenteranno i loro vini con 120 etichette provenienti dalle diverse sottozone alto atesine.

Un'occasione per approfondire la conoscenza del territorio e incontrare i produttori che presenteranno personalmente i loro vini e il loro modo di vivere il mestiere di viticoltore. Per tutto il giorno si potranno inoltre gustare prodotti gastronomici tipici del territorio: i formaggi e i salumi affumicati dell'azienda Hackerhof di Dobbiaco e i prodotti da forno di Fritz & Felix di Barbiano.

“La sostenibilità ambientale è da sempre al centro del lavoro dei Vignaioli dell'Alto Adige” - spiega il direttore Peter Robatscher - “la portiamo avanti con rigore, metodo e un approccio innovativo. I vitigni Piwi ne sono l'esempio lampante”.

Alle 15.30 si terrà il seminario Piwi wines: i vini del futuro? condotto da Werner Morandell. Il produttore di Caldaro, pioniere della viticultura biologica in Alto Adige, racconterà 25 anni di esperienza e studi sui vitigni resistenti e sulle nuove varietà da ibridazione intraspecifica resistenti alle malattie come peronospora e oidio.

Seguirà una degustazione di vini Piwi, con posti limitati e su prenotazione (per iscriversi compilare il modulo al seguente link: goo.gl/forms/W9fJb3HjRh).

Le etichette proposte in assaggio saranno:
  • JULIAN 2015 (50% Bronner, 50% Johanniter)
  • VINO DEL PASSO 2015 (100% Solaris) da 1300mt di altitudine
  • JULIAN 2008 (50% Bronner, 50% Johanniter) 
  • CLARÌCE 2013 (100% Souvignier gris, methode Lieselehof )
  • RUBUS 2014 (70% Cabernet Cortis, 25% Marechal Foch, 5% Regent)
  • SWEET CLAIRE 2014 (100% Bronner).

Info in breve
Data: sabato 30 aprile 2016
Orari di apertura: dalle 13 alle 20
Luogo: Relais Bellaria Hotel, Via Altura, 11/bis – Bologna
Produttori presenti: 24
Ingresso: € 15. Ridotto € 10 per membri ONAV e soci FWS.
Il bicchiere da degustazione è incluso nel biglietto d'ingresso.
Pre iscrizioni: goo.gl/woAxap
Seminario e degustazione vini Piwi: Posti limitati goo.gl/forms/W9fJb3HjRh
Parcheggio: gratuito
Info: www.fws.it/it/ 

Associazione Vignaioli dell'Alto Adige
L’associazione Vignaioli dell’Alto Adige, nata nel 1999 su iniziativa di 12 produttori, riunisce i vignaioli delle diverse regioni vitivinicole della provincia di Bolzano, dalla Val Venosta alla Valle Isarco fino alla Bassa Atesina. Le caratteristiche che più rappresentano i Vignaioli dell’Alto Adige sono l’individualità, la qualità e l’indipendenza. Tra i soci si contano principalmente aziende familiari che con passione ed autenticità si dedicano alla produzione di vini in ogni singola fase, dalla vigna al bicchiere. Attualmente sono 93 i produttori associati, per un totale di 350 ettari di vigneto, 2.7 milioni di bottiglie commercializzate e una resa media di 86 q.li di uva per ettaro, paria a 60 hl di vino.
L'Associazione Vignaioli dell'Alto Adige è stata tra i fondatori il 17 luglio 2008 della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI).