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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Premio Masi. La Fondazione premia la cultura

XXXV PREMIO MASI: ANNUNCIATI I VINCITORI Sandro Boscaini, vice presidente della Fondazione Masi e presidente di Masi Agricola ed ideatore del Premio: “Da 35 anni il Premio Masi interpreta l’attualità dei valori delle Venezie, promuove il confronto e arricchisce la contaminazione culturale.". A Verona il 1 ottobre presso il Teatro Filarmonico. Tre sezioni e cinque interpreti di una forte identità culturale capaci di trasferire, attraverso il proprio genio creativo, le virtù fondanti di una civiltà che guarda al futuro seminando tracce di valori profondi e inesauribili. E’ questa la vocazione del Premio Masi che, giunto alla sua XXXV edizione, ha svelato oggi i protagonisti che sabato 1 ottobre riceveranno ufficialmente il riconoscimento.  Per il Premio Masi Civiltà Veneta: l’artista visuale Giosetta Fioroni, il fumettista e illustratore Lorenzo Mattotti, l’autore teatrale, attore e scrittore Natalino Balasso; per il Premio Masi Civiltà del Vino il filosofo britannico e div

LA "WINE EXPERIENCE" DI MILANO GOLOSA

MILANO SI SCOPRE GOLOSA, ANCHE DI VINO Degustazioni e dibattiti sul vino: Milano Golosa (dal 15 al 17 ottobre al Palazzo del Ghiaccio) propone un calendario di eventi per appassionati e addetti ai lavori. Un confronto sui metodi alternativi di vinificazione e affinamento del vino e sette importanti master class: è un'offerta quanto mai ricca per gli appassionati di vino quella che Davide Paolini sta preparando per la quinta edizione di Milano Golosa, la manifestazione gastronomica in programma dal 15 al 17 ottobre a Palazzo del Ghiaccio.  Il momento di dibattito più atteso è certamente quello di lunedì 17 ottobre alle ore 11 con l'incontro dal titolo Pietra, vetro, porcellana: nuove vie per il vino? Tre produttori di frontiera porteranno le loro esperienze di vinificazione e affinamento in contentori diversi dal legno e dall'acciaio. Benjamin Zidarich, vignaiolo del Carso, racconterà della tradizione millenaria di conservare vino e olio in vasi di pietra ricavata d

Festival Franciacorta a Barolo

Terza tappa dei Festival itineranti del Franciacorta Lunedì 17 ottobre, al Castello Falletti di Barolo. Dopo il successo del Festival Franciacorta in Cantina, riprendono gli appuntamenti itineranti dedicati alla scoperta del Franciacorta nelle sue diverse tipologie e declinazioni facendo tappa nelle Langhe, terre dalla riconosciuta cultura enogastronomica. Sarà proprio uno dei simboli di questo territorio ad ospitare la terza tappa del Festival Franciacorta: l’Enoteca Regionale del Barolo, presente da oltre trent’anni nella storica e magnifica sede del Castello Falletti di Barolo (CN). A partire dalle 15.30 di lunedì 17 ottobre, gli ospiti potranno degustare Franciacorta ai banchi d’assaggio delle 43 cantine presenti, partecipare a degustazioni guidate e seminari di approfondimento. Le cantine con le loro etichette proporranno le diverse tipologie di Franciacorta: dal classico Brut, all’Extra Brut, fino al Satèn, ai Millesimati e alle Riserve. Saranno proprio i produttori pr

Go Wine ad Aglianica 2016

Si inaugura oggi l'edizione 2016 di Aglianica, uno degli eventi più seguiti al Sud nel calendario annuale degli eventi enogastronomici Una tre giorni in programma fino a domenica 2 ottobre a Rionero in Vulture, presso la prestigiosa sede di Palazzo Giustino Fortunato. L'aglianico del Vulture è il protagonista per eccellenza, ma la manifestazione da sempre coinvolge il grande pubblico anche attraverso le selezioni di prodotti tipici della Basilicata e con degustazioni di livello che allargano gli orizzonti ad altri vini ed altri temi di interesse nazionale. Go Wine è fin dal 2001 partner di Aglianica e collabora a diversi momenti dell'evento. In questa edizione il Go Wine Bar è dedicato ad una selezione di vini autoctoni Italiani da nord a sud dell'Italia. Fa tappa ad Aglianica il Moscato Wine Festival in tour, con il sesto appuntamento del calendario 2016: in degustazione oltre 50 moscato italiani, a confronto fra diffferenti tipologie e varietà. Sono inoltre

EXPORT: PAESI TERZI META PIÙ IMPORTANTE DEL VINO ITALIANO

OSSERVATORIO PAESI TERZI: I ‘CONTRODATI’ DELLE DOGANE CONFERMANO PIÙ VINO FUORI DALL'UE  I NUMERI CHE SOVVERTONO LE DESTINAZIONI DEL VINO MADE IN ITALY, OGGI PIÙ FORTE NEI PAESI TERZI. L’export verso i Paesi terzi rappresenta in valore il 56% del nostro vino (e non il 48%); in Russia si registra il 154% di vendite in più rispetto alle tabelle indicate dal nostro istituto nazionale di statistica, mentre gli Stati Uniti sommano importazioni di vino made in Italy per 1,53mld di euro, e non per 1,26mld. È, in sintesi, il quadro che emerge dall’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies e Nomisma Wine Monitor, che ha analizzato i dati import delle dogane di tutto il mondo e li ha confrontati con le statistiche di Istat (e di Eurostat). E se il risultato complessivo non cambia – con il record di vendite di vino italiano nel mondo che rimane fissato nel 2015 a 5,35mld di euro in valore – si invertono però notevolmente i fattori, con l’extra-Ue che per la prima volta supera e s

AUTOCHTONA. 13° Forum dei vini autoctoni

Ad Autochtona un pezzo della biodiversità vitivinicola italiana Bolzano, 24 – 25 ottobre 2016 Le uve autoctone italiane sono centinaia, forse migliaia. Si tratta di un patrimonio non solo naturale, ma anche socio-culturale straordinario, frutto del lavoro di una comunità di vignaioli che si è battuta per la sua sopravvivenza. Quante sono le varietà di uve autoctone italiane? Secondo il registro nazionale sarebbero circa 500 le varietà coltivate, salgono a più di mille se si contano anche gli innumerevoli cloni diffusi per ciascuna di esse. Secondo produttori e appassionati il numero potrebbe addirittura raddoppiare, se si considerassero tutti quegli esemplari unici che l’Italia tiene ancora “chiusi in un cassetto” e che aspettano solo di essere riscoperti e valorizzati. La caduta nell’oblio di molti di questi esemplari unici è stata causata spesso, paradossalmente, dalla loro qualità principale: il vitigno autoctono è territoriale per eccellenza, difficilmente si adatta fuori

PREMIO CEREVISIA 2016

PREMIATE LE ECCELLENZE BIRRARIE DEL BEL PAESE Consegnati con cerimonia ufficiale i premi del concorso brassicolo istituito dal BaNAB. Si è svolta mercoledì 28 settembre 2016, presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, a Roma, la cerimonia ufficiale di premiazione della IV edizione del Premio Cerevisia, il concorso riservato alle birre italiane di qualità istituito dal BaNAB (Banco Nazionale di Assaggio delle Birre), l’associazione nata, il 30 aprile del 2013, dalla volontà della Camera di Commercio di Perugia, della Regione Umbria, del Cerb (Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Birra dell’Università degli Studi di Perugia), del Comune di Deruta e di Assobirra (Associazione degli Industriali della Birra e del Malto). Scopo del BaNAB è quello di valorizzare e promuovere la produzione, il commercio e il consumo delle eccellenze brassicole nazionali. Il Premio Cerevisia si contraddistingue dalle altre iniziative di settore in primis per la sua valenza

Volano oltreoceano i colori del Soave

Con "Colors of Soave" arrivano in America i colori delle vigne storiche Parte con ottobre la seconda parte dell’azione promozionale voluta dal Consorzio di Tutela e dedicata al mercato americano che avrà luogo a Boston e Chicago. Protagonisti i cru del Soave. Si chiama Colors of Soave 2.0 ed è la seconda parte dell’importante azione promozionale in programma per ottobre che il Consorzio del Soave ha pianificato per il mercato americano. Questa volta protagonisti della missione estera saranno i Cru del Soave, a cui saranno dedicati mirati appuntamenti, tra degustazioni alla cieca e cene esclusive dedicate ad un target molto influente e selezionato. La missione si intende infatti rivolta a sommelier, food & beverage manager, giornalisti specializzati. Si parte il 4 ottobre a Boston e si prosegue il 6 ottobre a Chicago. Saranno 16 le aziende del Soave che saranno protagoniste sia della degustazione alla cieca sia del pranzo, riservato a stampa ed operatori, do

“Filari di Storia – Vendemmia del Falerno, 2769 ab Urbe condita”

Falerno del Massico. Alla scoperta del più antico "grand cru" della storia Sabato 8  e domenica 9 Ottobre. Uno straordinario  itinerario enoculturale guidato  tra i vigneti, le cantine e i paesaggi di origine dell’antico Nettare degli Dei. Sabato 8 e domenica 9 ottobre, con la prima edizione di Filari di Storia, le vigne e le cantine dell’Ager Falernus e dell’area della Dop Falerno del Massico saranno aperte ai visitatori in occasione degli ultimi giorni della vendemmia. E’ questa la vendemmia del Falerno dell’anno 2769 “ab Urbe condita”, ossia “dalla fondazione di Roma”, prendendo come sistema di datazione quello utilizzato in epoca tardo repubblicana. Si aprirà al visitatore la rara possibilità di vivere il lavoro dei vignaioli di oggi, mangiare con loro con la MERENDA IN VIGNA, visitare i luoghi di produzione, degustare i mosti e i vini, apprendere le tecniche di vinificazione. Sarà possibile grazie al bus navetta, anche osservare gli straordinari resti murar

Vini d'Italia 2017. Anteprima Tre Bicchieri. Premi Speciali

Rapporto qualità-prezzo, bollicine dell'anno, cantina emergente e così via. Ecco tutti i premi speciali della guida Vini d'Itala 2017.  9 premi per 9 categorie che sintetizzano il lavoro che sottende tutta la guida. Un'analisi vini, cantine, metodi di produzione, prezzi che raccontano in che direzione sta andando il mondo del vino. Il Rosso dell’Anno è il Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13, di Chiaromonte. Il Bianco dell’Anno è il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Misco ’15 di Tenuta di Tavignano. Il premio Bollicine dell’Anno va alla ventesima annata di un iconico Valdobbiadene, il Giustino B. ’15 della Ruggeri & C., il premio Dolce dell’Anno va alla friulana Lis Neris con il Tal Lùc Cuvée Speciale, vino da meditazione frutto del taglio di due annate, la ’06 e la ’08. La Cantina dell’Anno va a Bellavista, la grande azienda franciacortina capofila del gruppo Terra Moretti che vanta una collezione di maison di livello

Olio Extra Vergine di Oliva. Campagna olearia 2016/7

  -38% RACCOLTO, OLIO AI MINIMI E VOLANO PREZZI Carestia a livello mondiale per crollo della produzione anche in Grecia e Tunisia. Crollo del 38% della produzione di olio di oliva in Italia che scende ad appena 298 milioni di chili, un valore vicino ai minimo storici di sempre, con effetti inevitabili sui prezzi. E’ quanto afferma in una nota la Coldiretti sulla base dei dati Ismea/Unaprol presentati alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze in Toscana con diecimila agricoltori con i trattori che hanno lasciano le campagne per difendere in una storica mobilitazione il prodotto piu’ rappresentativo della dieta mediterranea dalla concorrenza sleale, speculazioni, mancanza di trasparenza in etichetta, truffe ed inganni con l’hashtag #salviamogliulivi Un andamento che si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chil

I borghi. Ambasciatori dell'agroalimentare made in Italy

Approvata legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni Ci sono trecentomila imprese che producono la maggioranza del Made in Italy. E in tre su quattro cibi Doc. Sono salvi 5.585 piccoli comuni al di sotto di cinquemila abitanti, pari al 70% del totale dei Comuni presenti sul territorio. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla storica approvazione all’unanimità della legge per la valorizzazione dei Piccoli Comuni alla Camera. Una svolta per tutelare e valorizzare un patrimonio naturale e paesaggistico, culturale e artistico senza eguali per la popolazione residente ma anche per il numero crescente di turisti italiani e stranieri che vanno alla ricerca dei tesori nascosti del Belpaese. Nei piccoli comuni vivono 10,3 milioni di italiani in un territorio dove si "coltiva" oltre la metà della produzione agroalimentare nazionale che ha reso celebre il Made in Italy nel mondo grazie alla presenza di oltre 300mila le imprese agricole impegnate quotidianamente

THE DUEL OF WINE. LA PELLICOLA CELEBRA LA TOSCANA DEL VINO

AL VIA A FIRENZE THE DUEL OF WINE. INIZIA IL VIAGGIO CON LE ECCELLENZE TOSCANE IL 30 SETTEMBRE L’ANTEPRIMA AL CINEMA ODEON DI FIRENZE. Parte nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze il viaggio nel mondo del vino di The Duel of Wine, il docufilm del regista Nicolás Carreras che racconta la sfida del secolo tra i più affermati sommelier del mondo e che sarà venerdì 30 settembre (h.18.45) al Cinema Odeon di Firenze con l’anteprima organizzata da Business Strategies.  Dalle gare di degustazione con Chianti Classico (Carpineto) e Brunello di Montalcino (Mastrojanni), ai luoghi e personaggi reali del comparto enologico non solo fiorentino, la pellicola celebra una Toscana e un’Italia del vino protagonista, vivace e appassionata. Per Silvana Ballotta, Ceo della società fiorentina esperta in internazionalizzazione Business Strategies e interprete di se stessa nel film: “Business Strategies ha partecipato con entusiasmo alla realizzazione di questo docufilm che nasce per

IL CREA PER LA NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI

NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI: IL CREA INCONTRA IL PUBBLICO TUTTI GLI APPUNTAMENTI PER VIVERE UN GIORNO DA SCIENZIATI. «Il CREA, con la sua filiera della conoscenza attiva nel settore agroalimentare, scende in campo per la Notte Europea dei Ricercatori, per mostrare come i risultati della scienza possano incidere concretamente sulla vita dei cittadini, migliorando sia la qualità dei prodotti consumati, sia la sostenibilità ambientale dei territori agricoli» Questo il commento di Salvatore Parlato, Commissario Straordinario CREA, che conclude: «grazie a queste iniziative i cittadini acquisiscono maggiore consapevolezza del ruolo fondamentale della ricerca nell’innalzare gli stili di vita,  favorendo la diffusione dell’innovazione nella società». Anche quest’anno, infatti, il CREA partecipa il 30 settembre alla Notte Europea dei Ricercatori, un’occasione straordinaria di incontro tra il mondo della ricerca e la cittadinanza, con un programma fitto di incontri ed esperienze di la

The Duel of Wine. Il Soave è sul grande schermo

Colline vitate, filari di Garganega, il Castello medievale. The Duel of Wine: il film narra il Soave Giovedì 29 settembre a Roma la prima proiezione della pellicola firmata da Nicolas Carreras, con Arturaola e Gardini. Seguiranno Firenze, Perugia, Torino, Asti,Trento, Milano, Mantova, Padova, Mestre, Treviso. The Duel of Wine finalmente nelle sale cinematografiche italiane. Il film diretto da Nicolas Carreras con il celebre sommelier Charlie Arturaola, al cui interno spiccano i vigneti del Soave, da questa settimana è finalmente nei cinema di tutta Italia. Le colline del Soave, il suo castello medievale, i filari di garganega, saranno l’inconfondibile sfondo per una delle scene madri della pellicola: quella dove verrà scelto il vino che andrà diretto alla selezione finale di New York. Sarà la “città che non dorme mai”ad ospitare l’ultimo ciak, quello del “duello del vino” che vedrà confrontarsi Arturaola con un altro famoso sommelier: Luca Gardini, già miglior sommelier del mo

Vini d'Italia 2017. Anteprima tre bicchieri. Piemonte

Piemonte uguale nebbiolo, naturalmente. Ma non solo. In un'annata felice come la 2015 tante altre realtà sono approdate sul gradino più alto del podio. Dolcetto, cortese, erbaluce, o addirittura quelli che ai Tre Bicchieri non erano mai arrivati come il ruché o il grignolino, se non in tempi da considerarsi preistorici per il vino italiano (il Rouchet Bricco Rosa ‘90 della cantina Scarpa fu premiato in Vini d’Italia 1992). Il 2017 si farà ricordare per una grande prestazione del Piemonte anche oltre il nebbiolo, che si aggiudica ben 58 sui 75 Tre Bicchieri. Si diceva, conquista per la prima volta i Tre Bicchieri un Grignolino: si tratta di una novità assoluta perché coincide anche con il primo massimo riconoscimento per un’azienda che ha una lunga storia alle spalle: Vicara. Poi il Ruché, che torna di nuovo nell'olimpo, questa volta dell’azienda Montalbera. L’ultima edizione ha presentato un quadro stravolto dell’Alessandrino: sono stati azzerati i Tre Bicchieri del Ti

Acqui Dry, il Brachetto non dolce alla conquista di nuovi mercati

Il mondo del Brachetto si arricchisce di nuovi protagonisti. Nasce Acqui Dry Le tipologie Acqui non dolce saranno spumante e fermo. Il Consorzio di Tutela, infatti, ha ufficializzato la richiesta di modifica al disciplinare per la produzione di due nuove tipologie di Brachetto d’Acqui in versione non dolce e sempre a docg: uno spumante e un vino fermo “tappo raso”. L’ultimo atto formale sarà l’approvazione della richiesta da parte del Comitato vitivinicolo nazionale che dovrebbe esprimersi nei prossimi mesi. Spiega il presidente del Consorzio, Paolo Ricagno: «Per troppo tempo il Piemonte del vino è rimasto fermo su tipologie che oggi mostrano più di qualche problema. Altre zone vinicole italiane sono andate avanti, si sono evolute, anche da un punto di vista dell’offerta vinicola. Il nostro progetto di una tipologia Acqui docg in versione spumante e “tappo raso” parte proprio da queste esigenze convinti come siamo che una filiera debba sempre percorrere, in collaborazione t