Sequenziata la varietà Leccino, tra le più diffuse nell’ambito del progetto Olgenome. Aperte nuove prospettive nel miglioramento genetico per la sostenibilità e il contrasto alle malattie come la xylella e ai cambiamenti climatici. Il genoma dell’olivo non ha più segreti: dopo tre anni di studi e sperimentazioni condotti nell’ambito del progetto Olgenome, il CREA - con il suo Centro di Ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura - presenta oggi il sequenziamento completo del genoma dell’ulivo, varietà Leccino, tra le più diffuse. “Mi complimento con il CREA per aver portato a termine questo importante risultato- afferma Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera. - Conoscere nel dettaglio come funzionano i processi biologici, le potenzialità e le caratteristiche di una cultivar così importante per l’olivicoltura italiana può permetterci di fare interventi di miglioramento per le produzioni nazionali”. Il progetto Olgenome finalizz...
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