La Cina è alla ricerca di un vitigno che possa rappresentare e identificare i vini prodotti nei suoi territori vitivinicoli. Tra i candidati Marselan e Cabernet Gernischt, ma spunta fuori anche il nostro Aglianico.
Identità e qualità, il paese del dragone è alla ricerca del vitigno simbolo che più rappresenti la vitivinicoltura cinese nel mondo. La produzione di vino in Cina è una realtà in continua crescita che viaggia ad una velocità senza precedenti sia in termini di produzione che di consumo. Con i suoi 847.000 ettari di vigneti, la Cina si situa ormai al 2° posto al mondo per superficie vitata e le zone di produzione sono collocate in più parti dell’immenso paese.
La viticoltura in Cina non è un fenomeno recente, le sue origini risalgono a più di 2600 anni fa con una coltivazione di ben 42 tipologie di viti e 7 varianti. Certo in termini di "qualità" si può iniziare a parlare soltanto alla fine del XIX secolo, quando più di 100 vitigni appartenenti dalla specie vinifera vennero introdotti dall’Europa insieme alle moderne tecniche di vinificazione. Oggi le regioni vinicole sono sparse in tutto il paese con una enorme varietà di climi e di terreni, offrendo così alla Cina una grande risorsa per giocare un ruolo importante nel futuro del mondo del vino. Le principali si trovano nelle pianure dello Hebei, non lontano da Pechino, nelle province di Shandong, Jilin e Henan (in queste 3 province si concentra il 70% della produzione vinicola) e in quelle nord-occidentali di Gansu, Xinjiang e Ningxia. A dominare il vigneto cinese sono le varietà internazionali, con una presenza predominante su tutte di Cabernet Sauvignon, poi Cabernet Franc, Merlot, Syrah, Chardonnay e Riesling.
Sebbene il Cabernet Sauvignon sia attualmente l'uva da vino più coltivata in Cina, occupando il 60% -70% delle aree vinicole cinesi, i produttori locali ritengono che la Cina abbia ora bisogno di un vitigno con una carta d'identità cinese per affermarsi nel mercato globale. D'altro canto è palese che la Cina non potrà mai competere con regioni vitivinicole come Bordeaux e Napa Valley, in cui i vini prodotti con questa varietà sono una realtà già ben consolidata sia in termini di qualità che di quantità.
I vitigni candidati per il futuro del vino cinese
Grande importanza sta assumendo la coltivazione del Marselan, un incrocio tra Cabernet Sauvignon e Grenache, nato nella Francia del Sud. Le sue caratteristiche sembrano essere ottimali: la sua resistenza alle malattie, il vigore inferiore del Cabernet Sauvignon in estate (quindi è richiesto meno lavoro in vigna) e la resa relativamente buona si adattano bene alle diverse condizioni di impianto delle regioni vinicole cinesi. Negli ultimi anni, le autorità cinesi del settore, hanno continuato a sottolineare le grandi potenzialità qualitative di questo vitigno in terra cinese, tanto da promuoverlo – internamente e all’estero – come «il vitigno della Cina». Attualmente nel Paese il vitigno si sviluppa per un totale di 133-200 ettari ed è coltivato da diverse rinomate cantine cinesi, tra cui Grace Vineyard nello Shanxi. Era presente anche nei vigneti di proprietà di Domaines Barons de Rothschild (Lafite-Rothschild) nella provincia di Shandong. Tra le ragioni per cui il Marselan possa essere un candidato ideale, c'è anche quella di non avere una grande fama, sia in patria che nel mondo, un vitigno che a torto o a ragione è rimasto nell'ombra tanto da non essere nemmeno riuscito a collocarsi nell’ufficialità enologica delle appellazioni di origine francesi.
Il Cabernet Gernischt è un altro vitigno molto coltivato in Cina. Questa varietà giunse in Cina insieme ad altre, alla fine del XIX secolo ed anch'esso proveniente dalla Francia, precisamente da Bordeaux. Il nome tedesco significa Cabernet misto; poco noto e dalle origini incerte, scomparve in Europa con la crisi della fillossera. Il suo rappresentante, colui che fortemente lo promuove come candidato ideale, è Changyu, il più antico produttore di vino commerciale della Cina e che lo etichetta "Jie Bai Na" le cui vendite hanno raggiunto i 430 milioni di bottiglie. Il nome del vino vitigno è diventato in Cina un marchio proprio sotto l’impulso del gruppo Changyu celebrandolo anche con il "World Cabernet Gernischt day" giornata evento inaugurata in occasione del Wine Expo Hong Kong.
La ricerca continua
Altre varietà sono in fase di sperimentazione nei vigneti cinesi tra queste Grace Vineyard sta testando anche l'antico vitigno Aglianico e con grande successo direi. D'altro canto il vino aglianico incontra consensi ovunque. Il vino più famoso della Campania si produce a Shanxi, a sud di Pechino. Ca va sans dire.
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