Passa ai contenuti principali

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti.






Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fraudolentemente la gradazione alcolica, ignorandone la tossicità per l’organismo. Doveroso però segnalare che questa pagina di storia, rappresenta una straordinaria metafora del passaggio, ancora in corso, da un’economia basata sulla quantità (il passato) a quella che punta invece su qualità e valore (il presente). Anche se molto resta da fare, dopo il metanolo, il mondo del vino e di tutto l’agroalimentare made in Italy, ha saputo risollevarsi, scommettendo sulla sua identità, sui legami col territorio, sulle certificazioni d’origine.

Ma quello italiano non è un fatto isolato. In Asia dal 2017 al 2019 a causa di bevande alcoliche deliberatamente adulterate con metanolo economico, 7.104 persone sono state avvelenate e 1.888 morte. Nel 2019, il Ministero della Salute israeliano ha dichiarato che almeno 13 persone erano morte nel paese a causa dell'avvelenamento da metanolo. Nel 2019, funzionari sanitari della Costa Rica hanno riferito che 76 pazienti erano stati ricoverati in ospedale a causa di avvelenamento da metanolo e 29 erano morti. Sono stati sequestrati 66.000 contenitori di bevande alcoliche vietate. Nell'ultima metà del 2019, 40 casi sono stati segnalati in Colombia, mentre 33 nel 2020. Il Consiglio di Stato contro le dipendenze (CECA) in Messico, ha dichiarato ch recentemente ci sono stati circa 190 decessi in diversi stati. A giugno, funzionari della Repubblica Dominicana hanno rivelato oltre 200 morti e quasi 350 intossicazioni. In Iran si ritiene che 500 pazienti siano morti e 60 persone abbiano sviluppato la cecità completa a causa dell'avvelenamento da metanolo.

In considerazione di questo, tornando al presente studio, un team di ricerca del Particle Technology Laboratory (ETH) di Zurigo, in Svizzera, ha creato e testato un dispositivo portatile associato ad un'app per smartphone in grado di misurare i livelli di metanolo nel vino e nelle bevande alcoliche. La tecnologia è economica e quindi adatta in regioni povere in cui la sicurezza alimentare rappresenta un problema.

Quando posizionato su un contenitore aperto, il dispositivo utilizza un sensore che assorbe un campione di vapore o gas dalla bevanda alcolica e avvisa se il livello di metanolo è potenzialmente dannoso. Precedentemente erano necessari diversi metodi chimici per rilevare il metanolo, ma sono costosi, lenti e adatti solo per il laboratorio. I sensori di gas compatti funzionano solo con una bassa gradazione alcolica e non sono in grado di distinguere il metanolo dall'etanolo innocuo. Attualmente, la cromatografia liquida viene utilizzata per i test del metanolo, questa è una tecnica di laboratorio che separa e misura diversi tipi di sostanze chimiche all'interno di una miscela. Tuttavia, richiede tempo e denaro.

Come afferma il dott. Andreas Güntner, la principale innovazione è che abbiamo trasformato il concetto iniziale in un rivelatore portatile completamente integrato, che annusa le più piccole quantità di metanolo nelle bevande da tutti i continenti e visualizza i risultati su uno smartphone in modalità wireless.

Il dispositivo pesa solo 94 grammi ed è alimentato da una batteria. I risultati vengono inviati a uno smartphone tramite Wifi e visualizzati immediatamente. Se non è disponibile alcuna connessione Wifi, è possibile utilizzare il Bluetooth. L'app funziona su Android e iOS e dovrebbe essere compatibile anche con i dispositivi più vecchi.

Il sensore dell'alcool utilizza nanoparticelle di ossido di stagno drogate con palladio. I due tipi di alcool (etanolo e metanolo) sono separati in un tubo attaccato riempito con un polimero poroso, attraverso il quale l'aria del campione viene aspirata da una piccola pompa. Poiché le sue molecole sono più piccole, il metanolo passa attraverso il tubo più velocemente dell'etanolo a causa del suo assorbimento più debole sulla superficie del polimero.

Commenti

Post popolari in questo blog

Vino e scienza, il sistema agrovoltaico come efficiente risposta allo stress idrico della vite

I risultati di uno studio francese dimostrano l'efficacia del sistema agrovoltaico nella gestione del vigneto. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto positivo sulla resistenza della vite allo stress idrico. Nasce un nuovo e promettente modo di coltivare, secondo recenti studi l'agrovoltaico, ovvero agricoltura + fotovoltaico si sta dimostrando un sistema efficace nella gestione del vigneto che combina su una superficie, una coltura e pannelli solari fotovoltaici, sollevati da terra e controllati in base alle esigenze fisiologiche delle piante. In effetti è un doppio sistema in quanto i pannelli oltre a produrre energia pulita e rinnovabile, proteggono le piante modificando il clima sulle colture. L’agrovoltaico di fatto può essere considerato una tecnologia 4.0 applicata alla viticoltura. I pannelli solari installati nel vigneto sembrano avere un impatto sulla resistenza della vite allo stress idrico. Uno studio condotto dalla Camera dell

Archeologia, Toscana: a San Casciano ritrovate statue di bronzo etrusche e romane intatte. Scoperta più importante dei Bronzi di Riace

 A San Casciano dei Bagni in Toscana riemergono da alcuni scavi 24 statue di bronzo etrusche e romane intatte. La scoperta è più importante del ritrovamento dei Bronzi di Riace. 24 statue di bronzo, 5 delle quali alte quasi un metro, e perfettamente integre. L'eccezionale scoperta è avvenuta a San Casciano dei Bagni in Toscana, piccolo borgo nella provincia di Siena noto per le sue affascinanti terme. In queste ore i tecnici del laboratorio sono già al lavoro per il restauro delle opere. Il ritrovamento grazie ad un progetto in cui gli archeologi sono impegnati da tre anni. Gli scavi furono intrapresi infatti nel 2019 con la concessione del ministero della Cultura e il sostegno anche economico del comune toscano. Alla guida del progetto l’archeologo Jacopo Tabolli, docente dell’Università per Stranieri di Siena. I lavori nel sito hanno fatto già fatto parlare di sé. Dalle acque delle terme infatti emergono oggetti straordinari, come la grande vasca, svariate offerte votive, altari