Ricercatori del National Wine and Grape Industry Center (NWGIC) stanno mettendo a punto una nuova app per smartphone per valutare e gestire i disturbi nutrizionali nel vigneto.
L’importanza della corretta nutrizione è fattore fondamentale nella ricerca di un equilibrio vegeto-produttivo della vite, in quanto influisce su crescita e resa delle colture, sulla composizione delle bacche e sulla qualità del vino. L’obiettivo del viticoltore deve essere quello di produrre uve di elevata qualità all’interno delle rese previste dai vari disciplinari, e questo è ottenibile solo con vigneti equilibrati. La concimazione della vite è quindi una pratica agronomica che diviene importante solo se orientata a consolidare questi obiettivi.
Nella maggior parte dei casi, nella gestione del vigneto, il viticoltore si affida alla mera osservazione dei sintomi causati da una non corretta nutrizione della vite e che molto spesso genera confusione. Anche i manuali disponibili non aiutano sufficientemente nella diagnostica, con immagini incomplete delle specifiche varietà da trattare. In tal senso, il team di ricerca australiano, ha sviluppato uno strumento di imaging basato su un nuovo prototipo di smartphone con intelligenza artificiale (AI).
L'app in sostanza permetterà al coltivatore, di catturare l'immagine della pianta oggetto di osservazione, di comprendere, attraverso un sistema di supporto, l'identificazione automatica del disturbo. L'app utilizzerà l'intelligenza artificiale per diagnosticare immediatamente il problema e quindi fornire collegamenti a schede informative e altre fonti di informazioni su come affrontare al meglio il problema. Per questo ci sarà a breve un database completo di immagini dei differenti sintomi causati da mal nutrimento delle viti e la loro progressione nel tempo. Attualmente sono disponibili immagini con sintomi da carenza di magnesio, potassio, ferro, azoto e tossicità del boro, in varietà Chardonnay e Shiraz. Le immagini vengono utilizzate per sviluppare e formare gli algoritmi che eseguiranno la diagnosi.
L'app è evidentemente ancora in una fase di sviluppo, ma si prevede che sarà in grado di essere utilizzata in tempi ragionevolmente brevi dai viticoltori.
Il National Wine and Grape Industry Center (NWGIC) conduce ricerche nel campo della vitivinicoltura a livello mondiale. I campi specifici di ricerca sono patologia, fisiologia e sviluppo della vite, composizione dell'uva e del vino, caratteristiche sensoriali e preferenze del consumatore.
Il lavoro viene svolto in partnership con strutture di eccellenza come la Charles Sturt University (CSU), il Dipartimento delle industrie primarie del NSW (DPI) e la New South Wales Wine Industry Association.
L'app fa parte di un progetto finanziato da Wine Australia, dal Dipartimento delle industrie primarie del NSW (NSW DPI) e dalla Charles Sturt University che mira a fornire ai coltivatori informazioni tempestive per migliorare la salute e la produttività della vite.
L’importanza della corretta nutrizione è fattore fondamentale nella ricerca di un equilibrio vegeto-produttivo della vite, in quanto influisce su crescita e resa delle colture, sulla composizione delle bacche e sulla qualità del vino. L’obiettivo del viticoltore deve essere quello di produrre uve di elevata qualità all’interno delle rese previste dai vari disciplinari, e questo è ottenibile solo con vigneti equilibrati. La concimazione della vite è quindi una pratica agronomica che diviene importante solo se orientata a consolidare questi obiettivi.
Nella maggior parte dei casi, nella gestione del vigneto, il viticoltore si affida alla mera osservazione dei sintomi causati da una non corretta nutrizione della vite e che molto spesso genera confusione. Anche i manuali disponibili non aiutano sufficientemente nella diagnostica, con immagini incomplete delle specifiche varietà da trattare. In tal senso, il team di ricerca australiano, ha sviluppato uno strumento di imaging basato su un nuovo prototipo di smartphone con intelligenza artificiale (AI).
L'app in sostanza permetterà al coltivatore, di catturare l'immagine della pianta oggetto di osservazione, di comprendere, attraverso un sistema di supporto, l'identificazione automatica del disturbo. L'app utilizzerà l'intelligenza artificiale per diagnosticare immediatamente il problema e quindi fornire collegamenti a schede informative e altre fonti di informazioni su come affrontare al meglio il problema. Per questo ci sarà a breve un database completo di immagini dei differenti sintomi causati da mal nutrimento delle viti e la loro progressione nel tempo. Attualmente sono disponibili immagini con sintomi da carenza di magnesio, potassio, ferro, azoto e tossicità del boro, in varietà Chardonnay e Shiraz. Le immagini vengono utilizzate per sviluppare e formare gli algoritmi che eseguiranno la diagnosi.
L'app è evidentemente ancora in una fase di sviluppo, ma si prevede che sarà in grado di essere utilizzata in tempi ragionevolmente brevi dai viticoltori.
Il National Wine and Grape Industry Center (NWGIC) conduce ricerche nel campo della vitivinicoltura a livello mondiale. I campi specifici di ricerca sono patologia, fisiologia e sviluppo della vite, composizione dell'uva e del vino, caratteristiche sensoriali e preferenze del consumatore.
Il lavoro viene svolto in partnership con strutture di eccellenza come la Charles Sturt University (CSU), il Dipartimento delle industrie primarie del NSW (DPI) e la New South Wales Wine Industry Association.
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