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Vino e marketing, etichetta: quando il design fa la differenza. E Vinitaly premia le migliori

Una questione di etichetta, sì perché quando si parla di strategie di comunicazione e promozione, la grafica di quello che è il vestito del vino è molto importante tanto da affermarsi come strategia vincente all'interno del packaging; strumento consolidato di marketing capace di influenzare positivamente il consumatore nelle scelte di acquisto. Vinitaly Design International Packaging Competition ha scelto le migliori premiando l'impegno delle aziende che investono in creatività e immagine.





Innovazione, tradizione e fantasia. Sono questi gli elementi che hanno fatto da guida nella creazione e progettazione delle etichette che hanno partecipato alla 24ª edizione del Vinitaly Design International Packaging Competition, il concorso organizzato da Veronafiere con lo scopo di evidenziare il miglior design complessivo di confezioni e bottiglie di vini, distillati, liquori, birre e degli oli extra vergine d’oliva e premiare l’impegno delle aziende nel continuo miglioramento della propria immagine.

Cinque esperti di livello internazionale, 14 categorie, 239 campioni, 37 riconoscimenti assegnati complessivamente. Inoltre altre 20 etichette selezionate saranno valutate durante il mese di luglio sui canali social di Vinitaly con lo scopo di coinvolgere il pubblico dei consumatori per renderli consapevoli dello sforzo e del contenuto creativo non solo del vino ma anche della sua etichetta e di tutto l’abbigliaggio di una bottiglia. 

Le selezioni si sono svolte il 18 giugno scorso con 239 campioni. Assegnati i premi e scelte le 20 etichette che saranno valutate nel mese di luglio sui social di Vinitaly. A vincere l'“Etichetta dell’anno 2020” è stato il vino Terre di Offida doc Passerina Passito "Anima Mundi" 2011 della Cantina dei Colli Ripani di Ripatransone (AP). Premio Speciale “Packaging 2020” va invece all’azienda agricola Santa Tresa di Vittoria (RG) e alla Brand Breeder di Pescara premio speciale "Immagine Coordinata 2020".

Come sottolinea Matteo Gelmetti, vicepresidente di Veronafiere spa, Veronafiere torna ad organizzare eventi fisici e lo fa con un appuntamento importante come il Vinitaly Design International Packaging Competition, dedicato a quell’aspetto fondamentale del marketing che è il modo di presentare i prodotti al mercato e ai diversi canali distributivi. Veronafiere è pronta a mettere a disposizione delle imprese tutti i servizi e gli strumenti di cui dispone e dà appuntamento al mondo del vino a wine2wine Exhibition, unico evento b2b nel 2020 che coniuga la presenza fisica dei buyer con quella digital, in programma a Verona dal 22 al 24 novembre.

I 239 campioni iscritti sono stati valutati da una commissione di esperti presieduta da Alessandro Marinella e composta da Paolo Brogioni (enologo), Alessandra Corsi (direttore marketing GDO), Cleto Munari (designer) e Chiara Tomasi (designer). Per Alessandro Marinella, presidente di giuria e rappresentante della quarta generazione della maison napoletana di cravatte famose in tutto il mondo, il packaging al giorno d’oggi è un aspetto fondamentale, perché l’acquisto non è più dato solo dall’esperienza organolettica del prodotto, sia vino, birra, olio, distillato o liquore, ma anche dall’impatto visivo che il consumatore ha al primo sguardo con l’articolo in sé e per sé. Per questo, serve coniugare innovazione e tradizione, e forse questa è la sfida più difficile, anche se sicuramente serve anche un po’ di fantasia. Senza dimenticare che l’aspetto del packaging che deve rispettare il valore del contenuto. Questa filosofia ha sicuramente guidato quest’anno, più delle scorse edizioni, la progettazione dei creativi i quali hanno realizzato le etichette vincitrici che si sono distinte proprio per essere riuscite a unire i tre elementi.

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