lunedì 29 aprile 2019

Arte, osservare e interpretare l'opera con le visual thinking strategies

Nell'ambito della mostra Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, alla scoperta di due opere esposte nel percorso di mostra con il metodo delle Visual Thinking Strategies (VTS): una discussione di gruppo davanti all’opera. 

Giuseppe Carosi, Angelo dei crisantemi (L’Angelo del dolore), 1921, olio su tavola-particolare 



Il processo prevede la partecipazione attiva e consapevole di ogni osservatore che collabora alla costruzione del significato delle stesse opere osservate. La pratica della VTS reiterata nel tempo può diventare un utile strumento per imparare a confrontarsi autonomamente con le opere d’arte ed un’opportunità per sviluppare competenze quali problem solving e pensiero critico oltre che favorire l’inclusione sociale.

Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione alla Galleria d’Arte Moderna di Roma si arricchisce inoltre di cinque nuove opere in mostra e prolungamento del contest #donneGAM. Le opere di cinque eccezionali protagoniste dell'arte "al femminile" del Novecento arricchiscono la mostra in corso insieme al contest che documenta storie di donne dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento.

Cinque omaggi a importanti artiste contemporanee - Marina Abramović, Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Maria Lai e Titina Maselli – si aggiungono alle tante opere già esposte alla Galleria d’Arte Moderna di Roma nella mostra DONNE corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, in corso con successo e che si protrarrà fino al 13 ottobre 2019.

L’esposizione, a cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi e Daniela Vasta, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Organizzazione Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con Cineteca di Bologna e Istituto Luce. Il programma degli eventi è stato realizzato anche con la collaborazione di: Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, RAI Teche e Società Italiana delle Storiche.

Le cinque nuove opere sono un'occasione, unica nel suo genere, per riflettere su alcune delle più eccezionali protagoniste dell'arte "al femminile" del Novecento e sulle differenti modalità di intendere il proprio impegno nell'ambito artistico e pubblico.

A partire dall’opera di Maria Lai Misurare l’infinito (1987), in mostra fino al 5 maggio 2019, in cui i segni-disegni dell’artista si fondono perfettamente con i percorsi di fili, corde e telaio, nella creazione di vere e proprie geografie dell’anima e dell’intelletto.

Si prosegue, dal 7 maggio al 16 giugno 2019, con due grandi opere di Titina Maselli che “aprono e chiudono”, come la stessa artista affermava, il secondo Novecento: “Calciatori“ (1966) e “Ciclista” (1995). Ad accrescere la portata documentativa di questo ”omaggio” sarà trasmessa un’intervista del 1969 alla stessa artista, per la regia di Massimo Mida, grazie alla collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. Esposta anche altra documentazione d’archivio proveniente dalla Fondazione Toti Scialoja.

Per quanto riguarda Marina Abramović, dal 18 giugno al 21 luglio 2019, grazie alla collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei - MAMBO Museo Arte Moderna Bologna, sarà trasmesso il video originale della performance dell’artista insieme a Ulay, Imponderabilia, realizzata il 2 giugno 1977 presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna, nell’ambito della Settimana Internazionale della Performance. A scandire il tempo della performance la trascrizione filmica delle stesse parole dell’Abramović a ricordo e commento dell’evento.

Carla Accardi sarà presente in mostra dal 23 luglio al 1 settembre 2019 con una serie di opere dei decenni Settanta e Novanta, fra i quali alcuni bozzetti originali inediti e/o da molto tempo non esposti. Come il “Bozzetto per scultura” (1971-’72) per la Scuola elementare Livio Tempesta di Roma e il “Bozzetto” (1971-’72) per la Scuola media all’epoca dedicata a Luigi Fantappié, sempre di Roma. Sarà anche esposta documentazione originale, proveniente da ARCHIVIA Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne di Roma che bene approfondirà l’impegno e l’attività politica e culturale dell’artista.

Dal 3 settembre al 13 ottobre 2019, a chiusura del ciclo, Mirella Bentivoglio sarà presente con l’opera “Lapide a Hravat” (1995-’98), un’installazione di grande impatto visivo ricomposta e riallestita dopo molti decenni appositamente per tale occasione.

Inoltre, il contest #donneGAM, lanciato dalla Galleria d'Arte Moderna lo scorso 21 marzo, sarà prolungato fino al 21 maggio 2019, invitando così il pubblico a postare ancora fotografie di donne protagoniste della propria storia familiare, inviandole tramite la e-mail donne@galleriaartemodernaroma.it. Immagini di nonne, madri, sorelle, compagne, ritratte al lavoro, a scuola, in casa o in altri luoghi di vita, di attività e di impegno per documentare le tante storie di donne dalla fine dell’Ottocento agli anni Settanta del Novecento. Tutte le fotografie pervenute saranno inserite in mostra tramite un monitor, in un'area appositamente allestita.


Galleria d’Arte Moderna
Roma, Via Francesco Crispi, 24

Vino, il consumatore tedesco guarda a quello alcol free

Ad evidenziarlo un nuovo studio dalla Germania, oltre alla birra il consumatore tedesco inizia ad avere un approccio positivo anche con il vino non alcolico. 





Recenti studi avevano già rivelato atteggiamenti positivi dei consumatori tedeschi nei confronti delle bevande non alcoliche. Dal nuovo studio emerge che i tempi sono maturi affinché anche l'industria vinicola prenda seriamente in considerazione questo segmento come per la birra.

Quasi otto bicchieri di birra consumati in Germania non contengono alcool. La cifra per il vino è solo di sei su mille. Ma, secondo un nuovo studio, questo trend potrebbe a breve cambiare. Ricercatori dell'agenzia Carta di Speyer, in collaborazione con l'Heilbronn Università di Scienze Applicate e l'Heilbronn, Instituto per le Ricerche Applicate di Mercato, hanno chiesto a 1001 consumatori quali fossero le loro preferenze riguardo alle bevande analcoliche, quasi tre quarti di questi hanno dichiarato di aver sentito parlare di vino non alcolico e che quasi il 30% degli intervistati lo ha provato. Di questi poco più della metà - il 51% - lo ritenevano "buono" o "molto buono", sebbene un terzo lo descrivesse come mediocre, tra questi molti si sono ricreduti e sorprendentemente disponibili a provarlo di nuovo. Infatti, solo il 14% degli intervistati che avevano bevuto vino non alcolico ha dichiarato che non avrebbero voluto farlo di nuovo. Questo atteggiamento di apertura mentale era quasi evidente tra i partecipanti al sondaggio che non avevano ancora sperimentato un vino senza alcol. Più della metà ha dichiarato che ci avrebbero provato volentieri.

Quando agli intervistati è stato chiesto di spiegare perché pensavano che il vino non alcolico potesse avere un posto nella loro vita, il voto maggiore - il 34,4% - è andato alla sua capacità di permettere loro di bere vino e guidare in sicurezza le proprie auto. Quasi un quarto degli intervistati ha citato l'aspetto "salute", mentre quasi tutti hanno pensato che berlo sarebbe stato ideale durante la gravidanza o l'allattamento.

Per Ulrich Zehfuss, proprietario dell'agenzia Carta, i risultati del sondaggio sollevano una serie di domande. Se i consumatori tedeschi sono disposti a sperimentare e possibilmente a comprare regolarmente vino non alcolico, l'industria non dovrebbe prendere sul serio il settore? Non dovrebbe esserci una più ampia disponibilità dei prodotti, più comunicazione fattuale e più pubblicità e promozione?

Zehfuss ritiene inoltre che il commercio vinicolo tedesco debba prendere in considerazione il potenziale ruolo dei vini non alcolici nel contesto della campagna "SAFER" lanciata dall'Organizzazione mondiale della sanità nel settembre 2018, che fissa un obiettivo globale di riduzione del consumo nocivo di alcol del 10% entro il 2025.

Con questo studio come dichiarato dall'Agenzia Carta, si vogliono gettare le basi per ulteriori sviluppi in questo settore. Di fatto il trend del vino senza alcol è in crescita anche perché trova una strada aperta dal grande successo che la birra analcolica o a bassa gradazione sta avendo in Germania, che è sì parzialmente attribuito alla tendenza salutistica particolarmente presente in tutta l’Europa occidentale, ma anche perché decisamente influenzato da fattori legislativi ed economici: diversi Paesi europei hanno di fatto implementato restrizioni più severe riguardanti la guida per prevenire gli incidenti causati dall’assunzione di alcool. Questo ha incoraggiato i consumatori a scegliere la birra analcolica o a bassa gradazione che, peraltro, è anche meno cara rispetto alla birra tradizionale.

venerdì 26 aprile 2019

Mostre in corso. Fotografi a Roma, un “ritratto” della capitale raccontato attraverso gli scatti di alcuni dei più grandi fotografi del panorama internazionale

Circa 100 immagini straordinarie della Capitale realizzate da importanti fotografi internazionali nella mostra “Fotografi a Roma. Commissione Roma 2003-2017”. In esposizione al Museo di Roma fino al 16 giugno 2019 le immagini contemporanee della città prodotte in quindici anni di Rome Commission e acquisite nella collezione permanente del museo.




Un’acquisizione straordinaria alle collezioni di Roma Capitale: 100 opere dall’intero progetto Commissione Roma, progetto unico per durata e qualità artistica, ideato e curato da Marco Delogu -sviluppatosi nell’arco delle quindici edizioni di “Fotografia. Festival internazionale di Roma” -, sono infatti da oggi acquisite al patrimonio cittadino andando ad arricchire le collezioni dell’Archivio Fotografico del Museo di Roma, e restituendo così uno sguardo contemporaneo sulla città che si inserisce nella narrazione della Roma storica contenuta già nella sua collezione permanente.

Questa vasta produzione fotografica viene presentata fino al 16 giugno 2019 all’interno della mostra FOTOGRAFI A ROMA. Commissione Roma 2003-2017 e le acquisizioni al patrimonio fotografico di Roma Capitale, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Marco Delogu e Federica Pirani. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Catalogo Gli Ori - Editori Contemporanei.

L’esposizione ha un grande valore per la città e la Sovrintendenza: per quindici anni consecutivi la Commissione Roma ha affidato il ritratto della capitale ad alcuni dei più grandi fotografi del panorama internazionale, che l’hanno ‘raccontata’ in totale autonomia interpretativa, in base alla propria estetica e al proprio vissuto.

Ne è nato un dialogo sincero, non privo di confronti duri: Roma spesso non si riconosce immediatamente, mentre rimane invariato l’equilibrio tra la sua forza visiva e l’identità creativa degli autori. Un confronto che viene da lontano, eredità del Grand Tour, dove artisti contemporanei percorrono la città con i loro linguaggi, cercando di restituire figure mai viste, unire la loro interiorità con la città più “immaginata” della storia, portare i loro mondi.

Tra gli artisti le opere di Josef Koudelka, Olivo Barbieri, Anders Petersen, Martin Parr, Graciela Iturbide, Gabriele Basilico, Guy Tillim, Tod Papageorge, Alec Soth, Paolo Ventura, Tim Davis, Marco Delogu, Paolo Pellegrin, Hans-Christian Schink, Roger Ballen, Jon Rafman, Simon Roberts, Léonie Hampton.

Oltre alle immagini della Commissione Roma sono in mostra anche le foto di Martin Bogren e Rodolfo Fiorenza, anch’esse acquisite al patrimonio fotografico della Sovrintendenza.

L’Archivio Fotografico del Museo di Roma conserva preziose fotografie antiche che testimoniano la nascita e l’evoluzione dell’arte fotografica a Roma dal 1845 a oggi. Attualmente la consistenza delle

collezioni ammonta circa 30.000 positivi - dagherrotipi, carte salate e albuminate, stampe al carbone e ai sali d’argento, fotoincisioni e ferrotipi - e 50.000 negativi su lastra al collodio umido e ai sali d’argento e su pellicola piana.

Per i possessori della MIC Card l’accesso a questa mostra è a pagamento, mentre resta gratuito l’ingresso al museo. Basterà acquistare il biglietto “solo Mostra” secondo la tariffazione indicata.

Si ricorda che, per chi risiede o studia a Roma, è possibile acquistare la MIC, la card che al costo di 5 euro permette l'ingresso illimitato negli spazi del Sistema dei Musei Civici di Roma Capitale per 12 mesi. Con la MIC sono gratuite le visite e le attività didattiche che rientrano nel biglietto d’ingresso al museo a cura dei funzionari della Sovrintendenza Capitolina, mentre non sono comprese le mostre al Museo di Roma a Palazzo Braschi e al Museo dell'Ara Pacis.

mercoledì 24 aprile 2019

Robotica in Pediatria, piccoli pazienti a scuola di scienza

8 appuntamenti gratuiti nel mondo dei robot per sperimentare la tecnologia giocando all’interno dell’Ospedale Bambino Gesù. Fino al 5 giugno 2019.





Grazie al prezioso contributo della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, anche quest’anno Zètema Progetto Cultura rinnova l’importante collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù attraverso il progetto Robotica in Pediatria, un’opportunità di crescita, svago e divertimento per i giovani ospiti ricoverati.

Dal 10 aprile al 5 giugno sono previsti 8 appuntamenti gratuiti, ogni mercoledì dalle 15.00 alle 17.00 (ad esclusione del 1 maggio), dedicati ai giovani pazienti dello spazio ragazzi Time Out dell’Ospedale Pediatrico, per esplorare il mondo della programmazione robotica attraverso kit, schede programmabili e  robot veri e propri, con il sostegno dei tutor di Technotown, lo spazio di Villa Torlonia dedicato alla creatività e alla scienza promosso dall’Assessorato alla Persona, Scuola e Comunità Solidale di Roma Capitale.

Al termine degli incontri, a tutti i partecipanti sarà consegnato “l’attestato di Technotown” e un coupon omaggio per visitare la ludoteca scientifica di Villa Torlonia insieme a un amico. Nel periodo post-degenza, infatti, Technotown prevede per i bambini in visita percorsi interattivi, dinamici e spettacolari, un’occasione ideale per “riappropriarsi” dell’allegria e giocare in un luogo sereno, emozionante e accogliente, rendendo i bambini e i ragazzi ‘attori protagonisti’ dell’esperienza che vivranno.

Il progetto Robotica in Pediatria è nato nel 2011 grazie alla partnership tra la Fondazione Roma – che prosegue ora con la Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – e Zètema Progetto Cultura e la collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Governare Roma: le istituzioni capitoline all'epoca della Repubblica Romana

Nel 170° anniversario della proclamazione della Repubblica Romana del 1849, 4° incontro del ciclo di conferenze “Roma, 1849. Il sogno della Repubblica nella città dei papi” dal titolo Governare Roma: le istituzioni capitoline all'epoca della Repubblica Romana a cura di Laura Francescangeli.





Il ciclo di conferenze “Roma, 1849. Il sogno della Repubblica nella città dei papi” affronta il suo quarto appuntamento dal titolo Governare Roma: le istituzioni capitoline all'epoca della Repubblica Romana, in programma al Museo della Repubblica romana e della memoria garibaldina sabato 27 aprile alle 16.00, a cura di Laura Francescangeli.

Nel nuovo Consiglio comunale di Roma, insediato da Pio IX il 24 novembre 1847, accanto alla principale componente aristocratica ed ecclesiastica, si faceva largo una nuova classe di governo cittadino, laica e borghese, colta e civilmente impegnata, pronta a cimentarsi nella riforma organizzativa di settori gestionali e di servizio. Erano così trasferite, finalmente, dagli organi del potere governativo ed ecclesiastico al Municipio, le aree decisionali più direttamente qualificanti la qualità e la quotidianità della vita degli abitanti di Roma.

Il governo provvisorio guidato da Carlo Armellini proseguì sulla strada dell’allargamento delle basi sociali dello stato, considerando la democratizzazione delle strutture rappresentative e amministrative come l’unica strada che avrebbe consentito di non arretrare ma consolidare le riforme conquistate durante la stagione liberale di Pio IX.

Come ciò si sarebbe realizzato nell’apparato del governo locale della Capitale era questione di massima importanza e a Roma, fra il 30 aprile e l’ultima epica battaglia del 30 giugno, sarà giocata la partita militare decisiva delle sorti della Repubblica, fidando la difesa della città sul funzionamento di una macchina amministrativa municipale capace di fornire i necessari supporti logistici di rifornimento e resistenza ai combattenti, oltre che in grado di governare i gravi problemi di ordine pubblico posti dall’assedio francese, facendo fronte alla sussistenza ed al soccorso della popolazione civile.

Il nuovo Consiglio comunale repubblicano, eletto il 19 aprile, sarà così soprattutto l'assemblea di un vasto ceto di borghesi: medici, avvocati, ingegneri e architetti, mercanti di campagna, banchieri, negozianti e commercianti: tra questi anche Angelo Brunetti, il popolare Ciceruacchio. E nell'aula – ove troviamo una consistente pattuglia di attivi militanti democratici (Mattia Montecchi, Pietro Sterbini, Felice Scifoni, Nino Costa, Alceo Feliciani) – risuoneranno anche i nomi di Samuele Alatri, Emanuele Modigliani, Samuele Coen, rappresentanti di una minoranza discriminata, cui la Repubblica restituiva i diritti di cittadinanza. A questi cittadini toccherà soprattutto, nei giorni tragici dell'assedio francese, amministrare l'emergenza. Organizzate subito quattro commissioni operative, i consiglieri si divideranno fra questi organismi ed il coordinamento di una quinta "commissione centrale" presieduta dal senatore Francesco Sturbinetti. Con decisione e consapevolezza della responsabilità che li attendeva, essi sarebbero riusciti a far funzionare la macchina amministrativa, facendo fronte all'organizzazione civile nello stato di guerra, mettendo a frutto le conoscenze tecniche, le esperienze di lavoro e le capacità professionali di cui erano portatori.

L'onestà e la dignità con cui la municipalità repubblicana guidata da Francesco Sturbinetti assolse il suo ufficio trovò riscontro anche nella considerazione degli assedianti: solo ad essa Oudinot, il generale vincitore, riconoscerà autorità per trattare le modalità della resa e l'ingresso delle truppe francesi, con il salvacondotto per i combattenti repubblicani ed il rispetto delle incolumità personali di cui il primo cittadino di Roma si farà garante a tutela dei vinti. Gli amministratori comunali del 1849 - nella diversificata consapevolezza dell’eccezionalità dell’esperimento di governo democratico cui erano stati chiamati a partecipare i ceti borghesi progressisti della capitale - amministrando l’emergenza e il cambiamento in Campidoglio dettero con onestà e trasparenza intellettuale attualità agli istituti della democrazia repubblicana e vitalità alla formula teorica dell’autogoverno locale: una prova reale per quanto breve di maturità e capacità di classe dirigente cittadina.

LAURA FRANCESCANGELI già archivista presso l’Archivio Storico Capitolino, ha svolto e coordinato numerosi lavori di riordinamento e inventariazione della documentazione conservata, tra cui il fondo Comune Pontificio (1847-1870) e la serie Repubblica Romana (1849). Ha curato attività di studio e divulgazione didattica sui temi della documentazione e della storia delle istituzioni comunali in età moderna. Nell’ambito delle iniziative per la celebrazione dei 150 anni della Repubblica Romana del 1849 ha curato la sezione dedicata alle carte dell’Archivio Capitolino nella Mostra Storica allestita presso il Vittoriano (10 febbraio-4 luglio 1999) a cura dell’Istituto Storico del Risorgimento ed ha partecipato con una relazione su “Vita quotidiana durante l’assedio nelle carte dell’Archivio Capitolino” al convegno svoltosi il 19 aprile nella sala della Protomoteca in Campidoglio (atti pubblicati in “Rassegna Storica del Risorgimento”).

CALENDARIO PROSSIMI APPUNTAMENTI

18 maggio Difendere il sogno: Garibaldi a Roma nel 1849. A cura di Romano Ugolini

25 maggio Donne in campo: scrivere, curare, combattere. A cura di Anna Maria Isastia

8 giugno Una calda estate di guerra: Roma nella morsa dell’assedio. A cura di Antonino Zarcone

15 giugno Fotografare gli scontri: immagini da un campo di battaglia. A cura di Maria Pia Critelli

22 giugno Le ville di Roma, inedito teatro di guerra. A cura di Mara Minasi

6 luglio Il seme della libertà: la Costituzione della Repubblica Romana del 184. A cura di Irene Manzi


Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina
Largo di porta S. Pancrazio, 9 (00153 – Roma)
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info 060608 (tutti i giorni ore 9:00 - 19:00); www.museodellarepubblicaromana.it

martedì 23 aprile 2019

Eureka! La Scienza protagonista della Primavera

Al via la seconda edizione di “Eureka! Roma 2019”, la scienza per tutti in tutta la città. Fino al 2 giugno incontri, laboratori, spettacoli, esplorazioni ed eventi di divulgazione scientifica.





Fino al 2 giugno, la Scienza torna protagonista della Primavera con la seconda edizione di “EUREKA! Roma 2019”, manifestazione ideata e promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale, dedicata alla promozione e divulgazione della cultura scientifica, parte essenziale del patrimonio culturale della città.

Per celebrare il legame speciale tra la città di Roma e la cultura scientifica, tutta la città sarà attraversata da moltissimi eventi, alcuni inediti e unici nel loro genere, con incontri, conferenze, laboratori, spettacoli, esplorazioni naturalistiche, mostre e altre iniziative che puntano al coinvolgimento di un pubblico di tutte le età.

Molte le discipline presenti nel programma dalla geologia all’astrofisica, dalla chimica, alla paleontologia, all’ornitologia, alla geografia, alla botanica passando dalla sostenibilità ambientale ai cambiamenti climatici, al ruolo delle donne nella ricerca scientifica.

La prima edizione di EUREKA ha registrato circa 200 mila presenze negli oltre 800 appuntamenti prevalentemente gratuiti che hanno animato la Capitale nel primavera del 2018 e che hanno visto più di 1500 persone coinvolte nell’organizzazione. Raddoppiate in questa seconda edizione 2019, da 45 a 90, il numero delle proposte presentate dagli operatori che hanno risposto all’Avviso Pubblico di Roma Capitale - Dipartimento Attività Culturali EUREKA ROMA 2019.

I numerosi progetti selezionati dall’Avviso Pubblico, realizzati in collaborazione con SIAE, si affiancheranno alla ricca programmazione di enti e istituzioni culturali e scientifiche che già a partire dall’8 aprile ha proposto appuntamenti importanti come il National Geographic - Festival delle Scienze: Accademia Nazionale delle Scienze, Azienda Speciale PALAEXPO, Biblioteche di Roma, INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica, INFN-Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Istituto Luce, Fondazione Bioparco di Roma, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Museo Civico di Zoologia, MAXXI, Teatro di Roma e le Università degli Studi di Roma La Sapienza e Tor Vergata.

INIZIATIVE DELLE ISTITUZIONI CULTURALI E SCIENTIFICHE

La Fondazione Bioparco di Roma si rivolge alle famiglie con tre eventi a partecipazione gratuita per i soli possessori del biglietto di ingresso al parco. Il 12 maggio si inizia con Occhio all’alieno, un incontro con giochi didattici a tema dedicato alla scoperta delle specie aliene invasive. Il 26 maggio è la volta dell’evento Millepiedi, insetti & co., laboratorio per famiglie dedicato al mondo degli invertebrati per conoscerli da vicino e scoprirne le caratteristiche mentre il 2 giugno l’appuntamento è con Foreste sottosopra, l’iniziativa volta a far scoprire gli aspetti più sconosciuti delle foreste e sulle specie animali che vi abitano nonché informare e sensibilizzare il pubblico sulle cause che ne stanno determinando la riduzione in natura.

È dedicato al tema della voce, l’impegno per Eureka! 2019 dell’Azienda Speciale Palaexpo, che presenta al pubblico la mostra Il corpo della voce. Carmelo Bene. Cathy Berberian. Demetrio Stratos in programma fino al prossimo 30 giugno e dedicata alla “Voce” intesa come pura potenzialità sonora. La mostra è arricchita da un calendario di 6 incontri di approfondimento e riflessione dal titolo A voce alta, basati sulle testimonianze dei più autorevoli esperti della materia e da altre rassegne, appuntamenti, performance e laboratori dedicati alla conoscenza del tema. Parallelamente, altra iniziativa rilevante, la mostra-laboratorio Natura in tutti i sensi a cura del Laboratorio d’arte.

La storia dell’arte incontra la natura per osservarla con le lenti della scienza e un approccio multisensoriale. In programma un calendario fitto di laboratori e visite legate alla mostra.
I giorni 11 e 12 maggio sono due giorni dedicati alle visite guidate realizzate dall’ Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL, in collaborazione con Open House Roma, che propone al pubblico la scoperta del Villino Rosso e delle Scuderie Vecchie di Villa Torlonia, sedi della stessa Accademia. Sempre nel mese di maggio da segnalare la seconda edizione del RomeVideogameLab a cura dell’Istituto Luce Cinecittà.

La rassegna per specialisti e famiglie organizzata insieme a QAcademy propone il 10, 11 e 12 maggio laboratori e iniziative dedicate interamente ai videogiochi all’interno degli storici studios di Cinecittà. Aperti gratuitamente per tre giorni gli spazi di Via Tuscolana ospiteranno workshop, panel di discussione, spazi dedicati alla ricostruzione della storia dei videogiochi e una serie di incontri tra sviluppatori e i soggetti destinatari interessati all’uso costruttivo, formativo e didattico del gaming.
Tra le istituzioni attive in Eureka! 2019 ci sono naturalmente le Università della Capitale.

A cominciare da La Sapienza Università di Roma che propone numerose iniziative legate alla scienza attraverso laboratori, conferenze, mostre e installazioni. Primo appuntamento il 19 aprile, giorno dell’incontro L’inferno della Dancalia andata e ritorno durante il quale verrà presentato un resoconto fotografico realizzato in Etiopia per un Dottorato di Ricerca in Scienze della Terra. Si prosegue poi con Il paesaggio fisico di Roma (10 maggio), incontro e visita guidata sulle caratteristiche geologiche e ambientali all'epoca della fondazione di Roma; il laboratorio con caccia al tesoro per bambini dal titolo A caccia di scheletri (11 maggio), l’appuntamento con Stefano Atzeni per Ingegneria incontra (16 maggio), le celebrazioni per La festa della primavera (dal 17 al 19 maggio) e il programma di incontri dal titolo Le vie della scienza (dal 21 maggio al 1 giugno). Parallelamente il Polo Museale La Sapienza sarà protagonista della consueta rassegna Il Maggio Museale in programma ogni sabato del mese ed eccezionalmente dedicato quest’anno al centenario della nascita di Primo Levi.

Nelle sedi della Città Universitaria e dell’Orto Botanico di Roma,la quarta edizione dell’iniziativa apre al pubblico le sedi storiche del Polo Museale universitario con eventi, mostre, visite guidate, laboratori ed eventi musicali. Tra le giornate più importanti: il 10 maggio Primo Levi: la chimica narrata (Dipartimento di Chimica);) il 18 maggio La socialità degli insetti (Zoologia). In programma anche le mostre La chimica di Primo Levi (10 maggio – 18 luglio – Museo Dipartimento di Chimica) e Artificial body parts: il corpo ricostruito (18 maggio – 18 giugno – Museo di Storia della medicina) oltre al laboratorio per scuole Allarme alieni!, tutti i giorni dalle 9 alle 18.30 dal 6 al 12 maggio.

Anche L’Università di Roma Tor Vergata è protagonista dell’edizione 2019 di Eureka! con una giornata, quella del 17 maggio presso la Biblioteca Raffaello, dedicata a L’esperimento Atlas: dal bosone di Higgs alla materia oscura. Un viaggio nel mondo delle particelle elementari e dell’esperimento ATLAS, al Centro Europeo per la Ricerca Nucleare.

Altro contributo rilevante quello fornito dall’Istituzione Biblioteche di Roma che partecipa ad Eureka! 2019 con un ricchissimo programma dal titolo Roma: città dell’intelligenza. Festival delle Scienze 2019. Fino al 31 maggio più di 150 appuntamenti distribuiti in 31 biblioteche e 18 Bibliopoint, con l'obiettivo di divulgare la scienza tra adulti e bambini Allestimenti musicali creati con materiali di riciclo da Michael Bradke nelle biblioteche Vaccheria Nardi, Laurentina e Raffaello, laboratori per bambini e ragazzi curati da associazioni di divulgazione scientifica, proiezioni cinematografiche in collaborazione con Casa del Cinema.

E ancora seminari e conferenze realizzati in collaborazione con Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, le tre Università romane, i musei scientifici romani, il CNR e altri istituti culturali. In occasione di EUREKA ROMA 2019 nella Biblioteca Flaminia, riaperta al pubblico in aprile, è allestita una mostra inedita a cura della casa editrice romana Orecchio Acerbo sulla figura della scienziata Marie Curie. Tra i molti appuntamenti il 2 maggio ore 11, Io gioco con Leonardo, laboratorio scientifico interattivo per bambini a cura dell’associazione Googol, al Bibliopoint IC Giorgio Perlasca, e alla Biblioteca Pasolini, il 14 maggio alle 17.30, La missione sulla Luna, conferenza di Maurizio Parotto, in collaborazione con Università degli Studi “Roma Tre.

L'impegno delle Biblioteche di Roma non si ferma all'organizzazione di eventi nell'arco di due mesi ma consolida il legame di Roma con la comunità scientifica attraverso l’istituzione di un tavolo permanente finalizzato a valorizzare le eccellenze presenti in città sul tema della scienza e della divulgazione scientifica, con la mappa "Roma città dell'intelligenza". Altra novità in questa edizione la rassegna Astri narranti. Un percorso di storytelling celeste in programma fino al 31 maggio nella Sala Conferenze Biblioteche di Roma. Il ciclo di incontri a cura degli astronomi del Planetario di Roma in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Biblioteche di Roma è dedicato al rapporto tra il Cielo e la Letteratura e si basa su un programma inedito e affascinante tra reading, incontri con scrittori, editori e astronomi, gruppi di lettura, sessioni di scrittura collettiva improvvisata e presentazioni di libri. Tra gli appuntamenti in programma: Buchi di Carta. Rigorosamente Neri (23 aprile alle 18) in cui tre astrofisici raccontano tre punti di vista differenti sugli oggetti più affascinanti e misteriosi dell’Universo. L’Astro Narrante: La Luna nella Letteratura e nella Scienza Italiane (13 maggio alle 18) con il giornalista Pietro Greco che ripercorre la vocazione lunare della nostra letteratura. Moon! Una sessione di scrittura collettiva improvvisata (24 maggio alle 21), un laboratorio scrittura collettiva per realizzare dal vivo una performance di creative writing e reading sul tema della luna.

INIZIATIVE DELL’AVVISO PUBBLICO “EUREKA! ROMA 2019”

Tanti gli appuntamenti proposti dai progetti risultati idonei nella graduatoria definitiva dell’Avviso Pubblico che sono diffusi su tutto il territorio cittadino, coinvolgendo la comunità scientifica cittadina e presentando originali modalità di partecipazione per il pubblico di bambini, giovani e adulti. Le date e i luoghi degli appuntamenti verranno aggiornati costantemente sul sito web www.eurekaroma.it.

Ad APRILE occhi puntati al cielo e non solo con Across the Universe (28 aprile – 2 giugno) a cura di Memetika: tanti gli ospiti coinvolti, dagli insegnanti dell’Accademia delle Stelle allo youtuber, scrittore e fondatore del canale Link4uni-verse Adrian Fartade, Paolo Colona, astrofisico e studioso di archeo-astronomia, Ernesto Di Mauro, professore di biologia, Sarah Branchesi, biologa e nutrizionista, e Amedeo Balbi, professore di astro-fisica e scrittore. Saranno insieme per affrontare una nuova sfida: portare in un luogo di socialità frequentato da giovani, l’Ex Mercato di Roma (zona Ostiense-Piramide), tematiche di frontiera spaziando tra astronomia, astronautica, astrofisica, archeoastronomia, ma anche genetica, intelligenza artificiale, scienze alimentari e scienze della comunicazione.

La ricerca spaziale e scientifica sarà al centro di Spazio alla Scienza (27 – 29 aprile), a cura di Jera S.r.l.: un ciclo di incontri al Galoppatoio di Villa Borghese, rivolto a bambini e ragazzi, dai 6 ai 18 anni, che puntano a comunicare le ricadute pratiche che la ricerca ha nella nostra vita quotidiana. E la sostenibilità è al centro anche di LiberAria (29 aprile – 29 maggio), la manifestazione proposta da Kyoto Club, nella Biblioteca Villa Leopardi e in alcune scuole, che attraverso seminari, webinair e attività ludiche mira a parlare ai più giovani dei rischi del cambiamento climatico e delle possibilità offerte dalla mobilità sostenibile.

Protagonista del mese di aprile sarà anche il tema della biodiversità con la seconda edizione di BiodiverCittà - Alla scoperta del verde nelle Biblioteche di Roma (23 aprile – 1 giugno): un ciclo di 4 laboratori scientifici, tra giochi, osservazioni e manipolazioni, sul verde urbano e sull’importanza della biodiversità cittadina. Il progetto, a cura dell’Associazione Culturale G.Eco, si rivolge a bambini dai 3 ai 10 anni e si terrà in 9 biblioteche del circuito delle Biblioteche di Roma. Con Un Fiume di Natura… Nature city – Map (29 aprile – 2 giugno), la Società Cooperativa Sociale Myosotis, propone eventi ed esperienze scientifiche in location di considerevole valore naturalistico come alcune ville storiche e le sponde del Tevere per riscoprire il territorio e le varietà di specie note e meno note presenti a Roma: una nuova opportunità di rileggere la città e sensibilizzare la cittadinanza sulle attuali tematiche ambientali.

Il progetto Remediation (18 aprile – 18 maggio), a cura dell’Associazione Climate Art Project con una mostra all’Auditorium Parco della Musica e attività nella Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, mette in luce il ruolo delle piante come capacità di fitorisanamento per l’ambiente, mettendo in contatto la comunità scientifica con i luoghi e la cittadinanza. “Remediation” nel senso di bonifica, rimedio, dunque, in riferimento al ruolo attivo e fondamentale di alcuni tipi di piante all’interno del nostro ecosistema. Laboratori, visite guidate, mostre e seminari per conoscere meglio gli uccelli e il loro importante ruolo negli ecosistemi: questo il focus di Ad ali spiegate – Ornitologia per tutti (27 aprile – 1 giugno) proposto dalla Società Cooperativa Fauna Urbis. Il progetto, ospitato negli Spazi espositivi “Dì Natura” e nelle aree verdi della Valle della Caffarella nel Parco Regionale dell’Appia Antica, permette a tutti di approfondire le conoscenze sulle specie ornitiche e il loro ruolo fondamentale nel mantenere gli equilibri ecosistemici.

Qual è il rapporto tra ragione e immaginazione? Il progetto Il silenzio delle sirene (24 aprile – 1 giugno) a cura dell’Associazione Culturale Il Triangolo Scaleno con lezioni magistrali e laboratori , ospitate nella Biblioteca Collina della Pace e nella Libreria TOMO Assaggi di scienza, vuole indagare il ruolo e l’apporto della creatività nella conoscenza scientifica: la scienza, dunque, non solo come territorio specifico da osservare con meraviglia, ma come strumento di conoscenza, di capacità di visione e invenzione nella materialità del fare e dell’agire. La scienza è osservazione, studio, ragionamento ma anche comunicazione. E chi può renderla accessibile meglio dei suoi protagonisti? Scienza chiama terra (27 aprile – 11 maggio) è il progetto dell’Associazione culturale Ti con Zero che trasforma i ricercatori in narratori e in cantori, i naturalisti in interpreti o in traduttori, le leggi della natura in regole di vita e di comportamento. Una rassegna, che è innanzitutto una festa, attraverso giochi e installazioni, incontri ed esplorazioni, performance e gite, per studenti e adulti, classi e famiglie nella Biblioteca Casa del Parco, nella Pineta Sacchetti a Roma, che ospita la Biblioteca della Bicicletta Lucos Cozza.

L’Associazione di promozione Sociale Urban Experience propone #SoftScience (28 aprile – 16 maggio), esplorazioni partecipate nei luoghi in cui la scienza cambia la vita e le visioni del mondo. Il progetto si misura con i diversi modi in cui la Scienza s’inscrive nei flussi della vita quotidiana, come sta accadendo con la pervasività delle tecnologie digitali, attraverso walkabout radio-nomadi, esplorazioni urbane e giornate dedicate al Performing Media al MACRO ASILO. La scienza in città (28 aprile – 2 giugno) è il progetto dell’Associazione Culturale di Promozione Sociale "Ars in Urbe" che attraverso visite guidate e passeggiate, dalla Pineta di Castel Fusano all’Orto Botanico, intende promuovere in maniera interattiva tematiche legate alla geologia, le tecniche edilizie, l’anatomofisiologia del movimento, l’astronomia e la botanica.

A MAGGIO DICIS La scienza in piazza, a cura dell’ Istituto Ecoambientale (IEA) intende fare divulgazione coinvolgendo attraverso la “Citizen science”, una forma di esperienza in cui il pubblico può raccogliere e analizzare dati relativi al mondo naturale affiancato da scienziati professionisti.Il progetto pone l’accento su temi quali la salvaguardia della biodiversità e i cambiamenti climatici con il supporto di “Sentinel”, una applicazione esistente e dedicata al monitoraggio delle piante, e “Bioblitz”, escursioni in aree verdi urbane e incontri nella Biblioteca Laurentina. Genius Loci, promosso dall’Associazione Culturale Open City Roma, è il festival che fa scoprire a romani e turisti dove abita il “genio” è il festival che fa scoprire a romani e turisti dove abita il “genio”, per trovare a Roma uno “spirito del luogo” fino ad oggi poco raccontato, quello di Capitale della scienza e della ricerca.Visite guidate, esplorazioni urbane, workshop, mostre e spettacoli in collaborazione con le più importanti istituzioni Scientifiche presenti in città come l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, La Redazione del National Geographic Italia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Fondazione GIMEMA all’ex Pastificio Pantanella e il team di Scienza Coatta.

La scienza si fa pop con Pop Science! a cura dell’Associazione Culturale Ingranaggi. Il progetto mira ad affrontare la divulgazione scientifica attraverso l'arte e la cultura di massa cercando i punti di incontro nella storia dell'umanità tra scienza e arte. Dalle equazioni alle nuove teorie bioetiche, un ciclo di appuntamenti ospitati nel Museo delle Civiltà all’EUR per spiegare la scienza attraverso la musica, la pittura, l'architettura e la letteratura. La divulgazione scientifica si fa itinerante con Roma Science Van proposto da Psiquadro Scarl. Il Science Van è una squadra di divulgatori scientifici e ricercatori che si spostano nel territorio urbano per dar vita a laboratori, animazioni, stazioni interattive realizzate e istallate temporaneamente in un luogo della città che, per l’occasione, sarà nel cuore di Trastevere, a Piazza San Cosimato. La piazza si animerà di coinvolgenti attività per un pubblico di tutte le età che sarà guidato nell’esplorazione di argomenti legati a scienza e tecnologia come la celebrazione dei 160 anni dalla pubblicazione dell’Origine delle Specie di Charles Darwin, i 150 anni dalla pubblicazione della prima versione della tavola periodica degli elementi di Mendeleev, i 50 anni dall’arrivo del primo uomo sulla Luna e i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

All’innovazione tecnologica per la transizione ecologica dal volo di Leonardo all’Uomo sulla Luna è dedicato (R)evolution, a cura dell’Associazione Il Clownotto nelle Biblioteche Cornelia e Valle Aurelia. Il progetto percorrerà nei diversi incontri le intuizioni e gli esperimenti del genio di Leonardo da Vinci, nonché l’epopea che è culminata con l’approdo del primo uomo sulla Luna: un percorso di divulgazione scientifica attraverso metodologie in grado di stimolare l’intelligenza emotiva e la creatività. Dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande: è ispirata al “cielo stellato sopra di noi” la manifestazione Icaro2019 Dalla Terra al Cielo , a cura dell’Associazione Culturale Teatro Mobile, attraverso la quale si indagheranno i temi connessi alla ricorrenza dei 50 anni dall'allunnaggio e del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci con visite e lezioni speciali aperte a tutti nel Dipartimento di Fisica, la facoltà di Ingegneria e la Scuola di Ingegneria areospaziale de la Sapienza. Sei scienziate, sei laboratori didattici hands-on e una grande festa finale: è SCIENZiatE!, il progetto a cura di Doc Educational per scoprire e raccontare la vita e l’attività di ricerca di grandi scienziate della storia. Nella Biblioteca Rugantino il programma ci guida alla scoperta di sei donne che hanno cambiato la scienza: Rosalind Franklin, Ipazia d’Alessandria, Rachel Carson, Marie Sklodowska Curie, Mildred Dresselhaus e Donna Strickland.

Herbaria è il progetto di Montedinove Srls: un viaggio scientifico alla scoperta della biodiversità vegetale a Parco Milvio con un erbario realizzato sulla sponda del Tevere, per divulgare, col supporto di professionalità del settore botanico e biologico, le conoscenze scientifiche relative al patrimonio vegetale cittadino e far conoscere ai cittadini la biodiversità che caratterizza il territorio in cui vive. Fai la Differenza, c’è... Contest-azioni è il progetto a cura dell’Associazione SUNRISE 1 nato con l’obiettivo di diffondere la cultura della sostenibilità con un tour di nove tappe tra incontri ed eventi nelle ludoteche, biblioteche, scuole, spazi open che condurranno il pubblico in diversi luoghi d’interesse. Ogni tappa verrà affrontata con linguaggi differenti per scoprire i 17 obiettivi promossi dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile del Pianeta sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’Associazione culturale Fuori Contesto propone Storie di Plastica alla Biblioteca Casa del Parco: da materiale inquinante alla sua capacità di diventare “altro”. La plastica si fa storia da raccontare, da giocare, da riciclare, da immaginare attraverso l’arte che diventa così, con laboratori, mostre ed eventi di vario genere, strumento di mediazione e di cambiamento a favore di una comunità, di un quartiere e, quindi, della città.

Arte e scienza si incontrano anche in Sogni e Profezie sulla via dei Quanti a cura di MRF5 S.r.l. Il progetto, ospitato al MACRO Asilo, narra di una nuova scienza in forma composita: dalle parole degli scienziati che sconvolgono le definizioni e le sicurezze apparenti della meccanica tradizionale, da Galilei a Newton, ai rimandi poetico/filosofici e artistici portati avanti da sempre dal mondo della musica, del cinema e della poesia. “Il buon insegnamento è per un quarto preparazione e tre quarti teatro” diceva Galileo Galilei. Quando scienziati e giocolieri s’incontrano possono fare scoperte sorprendenti su come i corpi si muovono, stanno in equilibrio e su come scienza e creatività permettano insieme di realizzare evoluzioni e spettacoli avvincenti. È ciò che accade in Cabaret Scientifico, un programma di spettacolo dal vivo, laboratori e conferenze spettacolo nell’Hangar della Arti a cura dell’Associazione culturale Kollatino Underground: esperienze teatrali e circensi che toccano in maniera diretta temi scientifici, senza mai perdere di vista lo scopo primo, stimolare la meraviglia e la curiosità. Nicola Tesla e la Guerra delle Correnti è il progetto alla scoperta dell’elettromagnetismo a cura dell’Associazione Culturale Officine FeEASYca. I principi dell’elettromagnetismo diventano materia per uno spettacolo teatrale - scientifico e per laboratori nella Centrale Montemartini. Al centro, la vicenda di Nikola Tesla conteso tra Thomas Edison e George Westinghouse. LPM 2019 Roma, a cura Flyer srl, giunge alla sua XX edizione. Uno dei più importanti eventi dedicati alle Audio Visuals Performing Arts punta questa edizione alla ricerca nell’utilizzo in campo artistico della tecnologia delle schede video nate per i videogames con oltre 300 artisti provenienti da ogni parte del mondo che si daranno appuntamento, per l’occasione, al Mattatoio di Roma.

L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) promuove la manifestazione Alla scoperta della Geografia. Viaggio tra Scienza e Arte: laboratori, spettacoli, visite guidate con l’obiettivo di far conoscere e avvicinare il grande pubblico alla geografia, farne apprezzare le potenzialità scientifiche e formative, valorizzare il patrimonio culturale del Gabinetto di Geografia, istituito a La Sapienza nel 1877 per promuovere la cultura del territorio e l’educazione alla cittadinanza. Prima di Roma: storie di Neanderthal metropolitani è il progetto a cura dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana: un viaggio tra scienza e divulgazione alla scoperta dei Neanderthal di Roma e degli ambienti in cui vivevano. A 90 anni dalla scoperta del primo reperto neandertaliano di Roma (il cranio fossile noto come Saccopastore) una mostra allestita all’Orto Botanico alla presenza di scienziati e divulgatori di eccellenza ci accompagnerà in un viaggio nella storia prima di Roma. A cosa serve la chimica nella vita di tutti i giorni? Lo scopriamo con Una Tavola per la Vita, il progetto a cura di Scienza Divertente Roma. Nell’anno internazionale della Tavola periodica, bambini e adulti potranno conoscere più da vicino le proprietà chimiche e fisiche di alcuni elementi della tavola e approfondire i settori di applicazione della chimica nella vita quotidiana, dall’alimentazione, all’ambiente, la salute e l’industria. L’iniziativa è un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, in un percorso di divulgazione “giocosa” nei biblopoint scolastici e in diverse piazze, strade e giardini della Capitale.

L'Associazione Culturale Calipso presenta Itinerari Astronomici Capitolini tra Rinascimento e Barocco: ciclo di incontri e itinerari per scoprire l'Astronomia attraverso il patrimonio artistico rinascimentale e barocco della città indagando la relazione tra Uomo e Cielo, punto fermo dell'evoluzione dalla preistoria all’età moderna. L’arte è ricca di riferimenti ai corpi celesti, alle costellazioni e ai miti legati a esse. Il progetto è un'occasione unica per visitare luoghi dal grande fascino accompagnati da relatori esperti.

La scienza contro il nemico invisibile: malattie infettive è un ciclo di incontri nell’Ospedale Lazzaro Spallanzani a cura di Motoproduzioni srl alla scoperta delle grandi sfide alle malattie infettive. Un percorso in cuffia, a cavallo tra informazione e intrattenimento con seminari, letture e passeggiate in compagnia di autorevoli personaggi della scienza e dello spettacolo. “Negentropia” e “Selvatico” sono due termini, uno proveniente dal linguaggio scientifico, l’altro da quello umanistico, che individuano l’oggetto di N, come Negentropia: progetto di divulgazione scientifico/culturale attraverso la pratica artistica a cura dell’Associazione Culturale Stalker che si svolge nel quadrante est della città. Il “paesaggio negentropico” indica quei luoghi generati dalla risposta creativa della natura e della collettività alla produzione di disordine dovuta all’umano sfruttamento del territorio e delle persone. Il progetto propone esperienze sul campo e appuntamenti di ricerca, di divulgazione e restituzione localizzati per lo più presso il Parco delle Energie, sito esemplare di “paesaggio negentropico”.

Impariamo insieme a sperimentare la verità con Snews - Fake News Scientifiche progetto proposto da Bluecheese Project: tre giornate con giornalisti e biologi per capire quali sono le notizie false e come riconoscerle. Si alterneranno laboratori scientifici con i ricercatori in biologia, dove i partecipanti potranno sperimentare in prima persona qual è la differenza tra ciò che può sembrare vero e ciò che lo è; tavole rotonde con giornalisti per leggere insieme le notizie e smascherare una fake news; letture sulle “buone pratiche per un futuro migliore”, notizie vere ma poco diffuse; gli imperdibili esperimenti giocosi con il “Dottore Patafisico”.

Il programma di “EUREKA! Roma 2019” è disponibile su www.eurekaroma.it costantemente aggiornato fino al 2 giugno e su Facebook, Twitter e Instagram @culturaaroma.

Info 060608
www.eurekaroma.it | FB, Twitter e Instagram @culturaaroma
#eurekaroma

Agricoltura 4.0, dal gps ai droni, robot nei campi per 400 mln

Dai sistemi gps all’utilizzo dei droni, dai sensori nei campi alle etichette intelligenti fino ai sistemi di avanguardia nella produzione ecocompatibile, il mercato dell’agricoltura precisione in Italia vale già 400 milioni di euro con una crescita del 270% in un anno. 





E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio Smart AgriFood in occasione del primo Milano Agrifood & Travel Global Summit con il Presidente Coldiretti Ettore Prandini. L’obiettivo dell’Italia è arrivare entro il 2021 ad avere il 10% della superficie coltivata con applicazioni intelligenti sempre più evolute e adatte alle produzioni nazionali considerato che i vantaggi dell’agricoltura 4.0 vanno dalla maggior efficienza produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi e dell’impatto ambientale con minor utilizzo di sementi, fertilizzanti, agrofarmaci, acqua di irrigazione, carburanti, lubrificanti.

L’agricoltura 4.0 coinvolge di più imprenditori di età inferiore ai 40 anni e laureati, anche se la scelta di utilizzare applicazioni innovative è sempre più legata a fattori come la superficie da coltivare o il settore produttivo di riferimento.

Con l’agricoltura di precisione si riesce a stabilire con esattezza quanta acqua e quante sostanze nutritive servono per una determinata coltura, qual è la giusta razione alimentare per un animale, ma anche eliminare infestanti attraverso interventi mirati, prevenire patologie, migliorare la resa delle coltivazioni e la stessa qualità dei prodotti, oltre a rendere più facile il lavoro ad esempio con la guida satellitare presente ormai sull’8% dei trattori.

Esiste però in Italia un pesante “digital divide” tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per sviluppare le risorse che il territorio può offrire, ma le opportunità offerte dall’agricoltura 4.0, con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose” rischiano spesso di non essere colte a causa dei ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane.

Coldiretti è particolarmente attiva sul fronte dell’adozione e diffusione delle innovazioni tra le imprese agricole con attività di supporto per lo sviluppo di progetti di innovazione, basti pensare alla nuova figura professionale dell’innovation advisor per favorire lo sviluppo di progetti di innovazione o al portale del socio di Coldiretti strumento on line per la gestione semplificata e veloce dell’amministrazione aziendale dalle fatture elettroniche al quaderno di campagna. L'impegno di Coldiretti si estende ai temi della tracciabilità alimentare e l’informazione ai consumatori a partire dalla blockchain, che è una delle ultime applicazioni dell’agricoltura di precisione per migliorare trasparenza, sicurezza, affidabilità dei prodotti.

Formazione. Aperte le iscrizioni del corso aspiranti Master of Wine

Aperte le iscrizioni per l'8^ edizione italiana. Prosegue la collaborazione tra l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi e la prestigiosa Accademia di Londra. La MW Residential Master Class si svolgerà dal 24 al 26 maggio presso la Tenuta Alois Lageder a Magrè (BZ). 






Partirà dall’Alto Adige quest’anno la scalata per ottenere la qualifica più prestigiosa nel mondo del vino. Dal 24 al 26 maggio, infatti, la Tenuta Alois Lageder a Magrè (BZ) ospiterà l’ottava edizione italiana della MW Residential Master Class per aspiranti Masters of Wine, promossa dalla prestigiosa Accademia londinese in partnership con l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi.

Una tre giorni di alta formazione, l’unica nel nostro Paese, che permetterà di avvicinarsi alle tecniche di degustazione e alle abilità analitiche fondamentali per accedere al selettivo study programme dell’Istituto che partirà a giugno. Target principale della Master Class sono, non a caso, tutti i professionisti del vino che desiderano approfondire l’approccio di degustazione dei MW, con all’attivo almeno tre anni di esperienza in ambito vitivinicolo o con una qualifica di settore.

“Si tratta di un corso propedeutico molto esclusivo - spiega Piero Mastroberardino, presidente dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi -  che per l’ottavo anno consecutivo organizziamo in Italia grazie alla proficua collaborazione avviata nel 2011 con l’Institute of Masters of Wine. Un sodalizio in linea con la mission che da sempre ci contraddistingue, vale a dire proporci come portabandiera e apripista dell’intero settore sui mercati internazionali, consolidati e emergenti, attraverso attività di formazione e promozione volti alla valorizzazione del brand Italia di qualità. E per farlo abbiamo ad oggi già organizzato più di 380 eventi in giro per il mondo, coinvolgendo oltre 67mila operatori, opinion leader e decision maker, e avviato importanti partnership proprio per fornire una spinta decisiva all’immagine del vino tricolore e, nello specifico, un contributo importante per provare a dare finalmente all’Italia il suo Master of Wine”.

Prosegue dunque l’impegno itinerante dell’Istituto Grandi Marchi per la promozione della cultura del made in Italy enoico di qualità. Dopo Antinori in Toscana, Michele Chiarlo in Piemonte, Masi in Veneto, Lungarotti in Umbria, Mastroberardino in Campania, Donnafugata in Sicilia e Umani Ronchi nelle Marche, a fare da teatro dell’edizione 2019 sarà il salotto del produttore altoatesino, Alois Lageder, questa volta alla presenza dei MW Caro Maurer e Jonas Tofterup che condurranno, rigorosamente in lingua inglese, dodici intense sessioni di lavoro, tra pratica e teoria. Diverse le tematiche legate al mondo del vino e al programma d’esame dell’IMW che saranno affrontare nel corso della full immersion, con un’attenzione particolare al potenziamento delle abilità di scrittura, degustazione e comunicazione. Si comincia venerdì 24 maggio con gli incontri introduttivi sull’approccio di degustazione in stile MW e sulla storia del prestigioso Istituto, fondato a Londra nel 1955 e oggi punto di riferimento per la formazione dei più qualificati ed influenti esperti internazionali di vino (attualmente annovera 384 membri provenienti da 30 Paesi).

Sabato 25, invece, si entra nel vivo con i focus su varietà, stili e tendenze nell’enologia internazionale, posizionamenti di vendita, tecniche di scrittura e vinificazione. Chiudono la Master Class, le sessioni cucite su misura per approcciare concretamente all’esame di ammissione allo study programme dell’Institute of Masters of Wine. Il programma, che prevede le degustazioni di un numero considerevole di vini provenienti da diverse regioni del mondo, è arricchito inoltre dalla visita della Tenuta Alois Lageder con l’assaggio dei prodotti aziendali, ma anche da pranzi e cene, intesi come ulteriori opportunità di tasting guidati da MW e produttori.

8^ MW Residential Master Class

Sede: Alois Lageder -Tòr Löwengang, Vicolo dei Conti 9, 39040 Magrè (BZ); www.aloislageder.eu
Data: 24-26 maggio 2019

Rivolto a: tutti i professionisti fortemente motivati ad approfondire il mondo e la cultura del vino (per essere ammessi è necessario avere almeno tre anni di esperienza in ambito vitivinicolo o essere in possesso di una qualifica di settore).

Per informazioni scrivere a: Giovanna Zullo - g.zullo@iem.it
Per registrarsi occorre accedere al form on line: https://form.jotform.com/90292493617968

SCARICA QUI IL PROGRAMMA DELLA MW RESIDENTIAL MASTER CLASS

L’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi, attualmente presieduto da Piero Mastroberardino, comprende 19 tra le più rappresentative aziende del Belpaese: Alois Lageder, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Umani Ronchi. Una compagine in grado di esprimere un fatturato di 560 milioni di euro e un valore delle vendite all’estero pari al 6% dell’intero export enologico tricolore.

venerdì 19 aprile 2019

Opera, musica, cinema, ecco tutti gli eventi collaterali dell'Orcia Wine Festival

Ai nastri di partenza l'Orcia Wine Festival, nel programma dei quattro giorni di festa per la Doc del territorio, di scena la musica con l’Opera di Giuseppe Verdi nel Teatrino di Palazzo Chigi e nelle vie del borgo e torna per il quarto anno la rassegna di cortometraggi dell’Università di Siena “A Corto di Vino”. Dal 25 al 28 aprile a San Quirico d’Orcia (Si).




C’è un paese che ha la speciale caratteristica di essere al centro di paesaggi conosciuti ovunque. Nei dipinti, nelle foto delle riviste o magari solo alzando gli occhi, in un manifesto pubblicitario affisso in una vetrina o nei muri di chissà quale città del mondo, può capitarvi di vedere un’immagine che ha l’aria inconfondibile di un paesaggio toscano. Sicuramente vi troverete di fronte ad una delle straordinarie icone del nostro Paese, è San Quirico d’Orcia, patrimonio culturale Unesco. Dalla Francigena alle tradizioni popolari, dall’arte alla musica passando per l’enogastronomia e la letteratura, questo borgo incantato nel cuore della Val d'Orcia è tutto da scoprire con il suo ricco calendario di eventi proposti nel corso dell'anno. 

Tra questi, di acclamata fama, è l’Orcia Wine Festival, arrivato alla sua decima edizione. Al centro della manifestazione è il dio Bacco,  ma quest'anno un ricchissimo programma metterà insieme la grande cultura enologica del territorio con altrettante eccellenze del nostro patrimonio culturale, a partire proprio dalla musica e il cinema. Per gli appassionati del genere infatti il borgo di San Quirico d’Orcia in questi giorni sarà animato da tanti eventi in cartellone che daranno la possibilità anche di visitare luoghi normalmente chiusi, come il bellissimo teatro del Palazzo Chigi Zondadari che per l’occasione aprirà le porte all’Opera. Torna inoltre l’appuntamento con i cortometraggi a tema che quest’anno porteranno sul grande schermo l’attività di alcune cantine del territorio legate alla Via Francigena, tema di questa edizione del Festival.

L’Opera. Un vero e proprio Festival nel Festival, che inizia giovedì 25 alle ore 21.15 con l’opera lirica La Traviata. Presso il Teatrino di Palazzo Chigi, vero gioiello del genere, la musica di Giuseppe Verdi con l’Orchestra e il coro Italian Opera Florence diretti dal Maestro David Boldrini che ha curato anche la regia. Stessa squadra per la lirica che raddoppia domenica 28 aprile alle ore 21.15 con un’altra Opera di Verdi, il Rigoletto (ingresso lirica 25 euro, gradita la prenotazione visti i pochi posti a disposizione). La prevendita dei concerti è attiva presso l’Ufficio Turistico di San Quirico fino al giorno 22 aprile compreso, dal 22 aprile prevendita presso lo sportello dell’Orcia Wine Festival. Info e prenotazioni anche via telefono allo 0577 899728.

Il programma musicale. Non solo Opera, ma anche musica. Nelle vie del borgo con il  ritmo dei tamburi dei Quartieri della Festa del Barbarossa che risuoneranno nel centro storico giovedì 25 aprile. E poi ancora intrattenimento con Giacomo Rossetti (il 25 aprile alle ore 17,30), con lo Standard Trio (il 27 aprile alle ore 17,30) e “Quintetto in Sei” by Leggera Electric Folk Band (il 28 aprile alle ore 17,30).

I cortometraggi in festival. Si chiama “A Corto di Vino” il programma di cortometraggi che gli studenti dell’Università di Siena per il quarto anno dedicheranno ai paesaggi dell’Orcia Doc. Dopo la positiva esperienza degli anni precedenti, anche quest’anno oltre quaranta ragazzi di tutto il mondo ambienteranno i loro lavori all’interno delle cantine della Doc per raccontare la storia di un territorio attraverso le immagini. Il tema è realizzare cortometraggi ambientati lungo la Via Francigena attraverso i quali raccontare la storia di un territorio e del suo vino, la Val d’Orcia in visione il 26 aprile alle 14.30. Gli studenti del Corso di Comunicazione Digitale tenuto dal prof. Maurizio Masini dell’Università di Siena sono stati chiamati a realizzare dei cortometraggi per far conoscere un territorio patrimonio mondiale dell’Umanità.

L’Orcia Wine Festival è un evento promosso dal Comune di San Quirico d’Orcia, in collaborazione con il Consorzio del Vino Orcia e Onav Siena e con il patrocinio di Mipaaft, Regione Toscana, Provincia di Siena e Associazione Europea Vie Francigene.

www.orciawinefestival.wordpress.com

giovedì 18 aprile 2019

Roma capitale della cultura: tutti gli appuntamenti da non perdere per il weekend Pasqua e Pasquetta

Ecco il programma completo di mostre, eventi e appuntamenti per il weekend Pasqua e Pasquetta. Tutti i musei aperti. Per le giornate del 19, 20, 21 e 22 aprile in programma visite alle mostre, incontri e attività per bambini e adulti.





Roma capitale della cultura. La città, viva e attiva, raccoglie ogni giorno un fitto calendario di incontri, eventi, mostre, attività. Eccone alcuni per i giorni di venerdì 19, sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 aprile.

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, domenica 21 e lunedì 22 aprile, i Musei Civici saranno aperti con orario ordinario.

Da venerdì 19 aprile (e fino al 30 aprile) dalle 20.15 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 22.30) è possibile conoscere L’Ara com’era attraverso un progetto multimediale che utilizza particolari visori in cui elementi virtuali ed elementi reali si fondono al Museo dell'Ara Pacis. I visitatori sono trasportati in una visita immersiva e multisensoriale all’altare voluto da Augusto per celebrare la pace da lui imposta su uno dei più vasti imperi mai esistiti. L’esperienza, tra ricostruzioni in 3D e computer grafica, realtà virtuale e aumentata, della durata di circa 45 minuti, è disponibile in 5 lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. I visori non sono utilizzabili al di sotto dei 13 anni.

Nel fine settimana sono in programma visite guidate condotte da personale specializzato nell’ambito del progetto di accessibilità Musei da toccare, ideato con l’obiettivo di realizzare musei ‘senza frontiere’, a misura di tutti, e offrire all’intero pubblico la possibilità di accedere alle strutture museali e alle aree archeologiche, facilitando l’accesso al patrimonio culturale e valorizzando le buone pratiche rivolte all’inclusione.

Le visite tattili-sensoriali di questo fine settimana: La Piazza del Campidoglio dall'antichità alla nascita dei Musei Capitolini ai Musei Capitolini, venerdì 19 aprile dalle 16.00 alle 18.30;Gli animali a portata di mano al Museo Civico di Zoologia, sempre il 19 aprile dalle 15.30 alle ore 18.00 e Toccare un segno urbano al Museo delle Mura, sabato 20 aprile dalle 10.30 alle 13.00.

Le visite tattili-sensoriali sono visite speciali rivolte al pubblico dei visitatori con disabilità.Prenotazione obbligatoria al numero 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00).

Visita a tema alla Centrale Montemartini il 19 aprile alle 16.00 dal titolo Tra urne, letti funebri e sarcofagi: rituali e manufatti funerari di Roma antica, un’iniziativa destinata ai possessori della MIC card, a cura di Maria Giuseppina Bruscia.

Grandi attività per i più piccoli al Museo di Zoologia, che propone l’evento speciale Scienziati tra le uova! sabato 20 aprile dalle 15.30 alle 17.30: novanta minuti per scoprire caratteristiche, forme e colori delle uova animali e realizzare insieme un originale e stravagante uovo. Lunedì 22 aprile (ore 10.45 - 12.00 - 14.30 - 15.45 - 17.00) Pasquetta in famiglia, un appuntamento insolito e divertente per scoprire come si incontrano e si riconoscono gli animali, esplorare la diversità degli ambienti e conoscere gli organismi che ne sono parte.

Le maschere ‘ghignanti’ di Nicola Toce: tra tradizione e innovazione è invece una visita guidata domenica 21 aprile alle 11.30 alla mostra in corso alla Casina delle Civette di Villa Torlonia “Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata” a cura di Francesca Romana Uccella e dell’artista Nicola Toce.

Dopo i successi degli scorsi anni torna tutte le sere, dal 17 aprile al 3 novembre 2019, lo straordinario progetto Viaggi nell’antica Roma che, attraverso due appassionanti spettacoli multimediali, racconta e fa rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto. Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie e accompagnati dalla voce di Piero Angela e dalla visione di filmati e proiezioni che ricostruiscono i due luoghi così come si presentavano nell’antica Roma, gli spettatori potranno godere di una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico. I due spettacoli possono essere ascoltati in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese). Le modalità di fruizione dei due spettacoli sono differenti. Per il Foro di Augusto sono previste tre repliche ogni sera (durata 40 minuti) mentre per il Foro di Cesare è possibile accedervi ogni 20 minuti secondo il calendario pubblicato (percorso itinerante in quattro tappe, per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento).

Oltre al grande patrimonio di collezioni permanenti, nei Musei della capitale sono molte e varie le mostre da visitare durante il fine settimana. Ai Musei Capitolini, nelle sale al piano terra di Palazzo dei Conservatori, Roma. Il racconto di 100 donne, un viaggio lungo 18 mesi alla scoperta di realtà che raccontano la diversità e le contraddizioni che animano la città; ancora in corso, inoltre, La Roma dei Re. Il racconto dell’archeologia.

Al Museo di Roma in Trastevere tre mostre: UNSEEN / NON VISTI, un viaggio fotografico in un’Europa sconosciuta, tagliata fuori dallo sviluppo economico, dall’attenzione della politica e dei media; Memoria del Perù, fotografie con storie di conquista e migrazione che coinvolgono la società, la cultura e la geografia di un intero paese. Inoltre Péter Korniss: Transizione, dedicata al motivo centrale dell’opera di Korniss, ovvero alla scomparsa della cultura contadina tradizionale nell’Europa orientale.

Al Museo dell’Ara Pacis, Claudio Imperatore racconta la personalità e l’operato dell’imperatore prendendo le mosse dal confronto con il celebre fratello Germanico.

Ai Mercati di Traiano prosegue Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina con reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) provenienti da importanti istituzioni cinesi.

Al Museo di Roma due le mostre in corso: Roma nella camera oscura. Fotografie della città dall’ottocento a oggi illustra l’arte fotografica nella Capitale dalla nascita della fotografia ai giorni nostri. Appena inaugurata, inoltre, Fotografi a Roma, un “ritratto” della capitale affidato ad alcuni dei più grandi fotografi del panorama internazionale che l’hanno raccontata in totale libertà interpretativa.

Due le mostre in corso al Museo Carlo Bilotti all’Aranciera di Villa Borghese: oltre ai quadri e carte di Vincenzo Scolamiero della personale intitolata Della declinante ombra, curata da Gabriele Simongini, è in corso La ferita della bellezza. Alberto Burri e il Grande Cretto di Gibellina, sull’opera di Land Art più grande al mondo dedicata al paese di Gibellina, distrutto dal terremoto nella Valle del Belice del 1968.

Al Casino dei Principi di Villa Torlonia prosegue Discreto continuo - Alberto Bardi. Dipinti 1964/1984 e alla Casina delle Civette Il mito rivisitato. Le maschere arcaiche della Basilicata, 38 opere tra maschere e sculture realizzate dall’artista Nicola Toce narratrici di storie legate ai territori lucani e alle loro tradizioni.

Al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco continua l’esposizione dedicata all’archeologo e mercante d’arte Ludwig Pollak (Praga 1868 – Auschwitz 1943), che racconta la storia professionale e personale del grande collezionista, le sue origini nel ghetto di Praga, gli anni d’oro del collezionismo internazionale fino alla tragica fine nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

Volti di Roma alla Centrale Montemartini. Fotografie di Luigi Spina presenta immagini fotografiche che ritraggono 37 volti antichi in marmo o travertino, significativi esempi delle collezioni capitoline al Museo Centrale Montemartini.

Da non perdere, alla Galleria d’Arte Moderna, Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione, una riflessione sulla figura femminile attraverso artisti che hanno rappresentato e celebrato le donne nelle diverse correnti artistiche e temperie culturali tra fine Ottocento, lungo tutto il Novecento e fino ai giorni nostri. Nel chiostro-giardino della Galleria, inoltre, l’installazione etica di Antonio Fraddosio Le tute e l’acciaio, dedicata agli operai dell’Ilva e alla città di Taranto, prorogata fino al 5 maggio 2019.

Alla Casa della Memoria e della Storia, venerdì 19 aprile si può visitare la nuova mostra Elica Balla, l’arte in tempo di guerra: dipinti, testimonianze e diari di Casa Balla. A cura di Bianca Cimiotta Lami e Simone Aleandri.

Alla Casa del Cinema inizia la rassegna Nuovo Cinema Europa aspettando la festa dell’Europa e le elezioni con la proiezione, il 19 aprile alle 18.00, di Europa di Lars Lars von Trier, che si svolge in Germania nel 1945: un americano di origine tedesca va a trovare i propri parenti, lì lavorerà duramente a contatto con una realtà piuttosto contraddittoria. Sempre alle 18.00, sabato 20 aprile è la volta del film Un mondo nuovo di Alberto Negrin: nel 1941, mentre il nazifascismo trionfava conquistando l’Europa, in una piccola isola sperduta del Mediterraneo, Ventotene, uno sparuto gruppo di giovani lì confinati dal regime fascista, elabora l’idea di un’Europa libera, in pace e democratica, unita in uno stato federale. Ancora alle 18.00, domenica 21 aprile, L’altro volto della speranza di Aki Kaurismäki: un commesso viaggiatore finlandese incontra un rifugiato siriano. Si aiuteranno a vicenda, nonostante il razzismo più becero della popolazione. Quo Vado di Checco Zalone, lunedì 22 aprile alle 18.00.

Nell’ambito dell’iniziativa Prima dei serial, in programma sabato 20, domenica 21 e lunedì 22 aprile alle 16.00 tre puntate di La cittadella del 1964, dal romanzo di A. J. Cronin del 1937 con la regia di Anton Giulio Majano, uno degli sceneggiati Rai più riproposti in assoluto. Tra gli interpreti Alberto Lupo, Anna Maria Guarnieri, Nando Gazzolo, Franco Volpi e Loretta Goggi.

Proseguono poi le mostre CliCiak - Scatti di cinema, il concorso nazionale per fotografi di scena curato da Antonio Maraldi con una scelta di 40 fotografie selezionate tra le 2.300 partecipanti, scattate da 56 fotografi a documentazione di 115 tra film, cortometraggi, fiction e serie tv. E SHUT – Close Your Eyes, 90 STAR a Occhi Chiusi.

Per i possessori della MIC card è gratuito l’accesso al sistema dei Musei Civici e ai siti archeologici e artistici della Sovrintendenza Capitolina. Sono inoltre gratuite le visite e le attività didattiche effettuate dai funzionari della Sovrintendenza Capitolina che rientrano nel biglietto d’ingresso al museo, mentre non sono comprese le mostre al Museo di Roma a Palazzo Braschi e al Museo dell’Ara Pacis.La MIC è la card che al costo di 5 euro permette l’ingresso illimitato negli spazi del Sistema dei Musei Civici di Roma per 12 mesi.

Il programma è suscettibile di variazioni, per info e aggiornamenti 060608 (tutti i giorni 9.00 19.00) www.museiincomuneroma.it

mercoledì 17 aprile 2019

Impronte dell’Arte, 2RC 1963-2018

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma inaugura oggi la mostra Impronte dell’Arte. 2RC 1963-2018, a cura di Achille Bonito Oliva, che ripercorre l’esperienza della storica stamperia romana 2RC di Valter ed Eleonora Rossi, fondamentale per la storia della grafica e dell’incisione, non solo a livello italiano.


Una selezione di 90 lastre matrici e di 45 opere grafiche, prodotte nell’arco di 60 anni, testimonia la preziosa ed intensa collaborazione di 2RC con importanti artisti di provenienza italiana ed internazionale.



Con Impronte dell’Arte la Galleria Nazionale rivolge un’attenzione rinnovata alla singolarità dell’opera grafica, attraverso un progetto espositivo inedito nel suo obiettivo di illustrare ciò che rimane non visibile del procedimento dell’incisione, forma d’arte che si sviluppa con tempi e movimenti che le sono propri. Viene messo a nudo il processo creativo dell’artista, colto nel passaggio dal lavoro sulla lastra fino all’esito finale della stampa, risultante di un universo di scelte che si traducono nel segno.

Le lastre matrici presenti in mostra narrano un percorso unico per il livello tecnico e qualitativo raggiunto, che ha reso la 2RC fra le più note stamperie d’arte nel panorama internazionale, all’avanguardia anche per l’impegno nella continua ricerca sperimentale. In questa occasione, viene rivelata una parte del suo sapere, acquisito nel tempo e prima d’ora nascosto. La vicenda di una stamperia d’arte diviene quindi la traccia di un’ulteriore narrazione, più estesa, sull’opera degli artisti e sulla loro presenza nei laboratori dove l’artigianalità è al servizio dell’arte, che per il nostro paese sono stati sempre punti di riferimento di alto livello in ogni epoca e per numerose tecniche artistiche.

Ogni matrice è concretamente solida e, a seconda dello spessore del metallo usato, si può arrivare a creare anche un bassorilievo, ma la vera magia è che con le diverse tecniche che l’artista ha a sua disposizione dimentica il più delle volte, il suo mondo pittorico o scultoreo per approdare in un mondo, autonomamente solo, grafico. Valter Rossi.

L’esposizione delle lastre, delle matrici, che è anche il segno di realtà creativa, è la traccia del bisogno dell’artista di passare quasi attraverso il graffito per arrivare alla produzione della forma finale, e questo mi ricorda, se si può dire così, l’arcaicità della creazione dell’arte, proprio il segno che si ritrova nelle grotte, il bisogno che l’artista aveva allora di rappresentare la caccia, per arrivare alla preda e mi sembra una conclusione circolare nell’esperienza della 2RC come partire dal primitivo per arrivare al contemporaneo. Achille Bonito Oliva.

In mostra: Valerio Adami, Afro Basaldella, Pierre Alechinsky, Francis Bacon, Danilo Bucchi, Alberto Burri, Alexander Calder, Giuseppe Capogrossi, Sandro Chia, Francesco Clemente, Pietro Consagra, Enzo Cucchi, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Sam Francis, Helen Frankenthaler, Nancy Graves, Carlo Guarienti, Renato Guttuso, Jannis Kounellis, Liu Ye, Henry Moore, Louise Nevelson, Victor Pasmore, A.R. Penck, Arnaldo Pomodoro, George Segal, Pierre Soulages, Graham Sutherland, Shu Takhashi, Walasse Ting, Victor Vasarely, Zhang Xiaogang.

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
viale delle Belle Arti 131, Roma
lagallerianazionale.com
#LaGalleriaNazionale

Viaggi nell’antica Roma, due appassionanti ed innovativi spettacoli multimediali per rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto

Viaggi nell’antica Roma, torna il progetto multimediale Viaggio Nei Fori per rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto. Dal 17 aprile al 3 novembre, ogni sera due straordinari ed innovativi spettacoli multimediali a cura di Piero Angela e Paco Lanciano disponibili in 8 lingue.




Dopo i successi degli scorsi anni torna, da oggi 17 aprile fino al 3 novembre 2019, lo straordinario progetto Viaggi nell’antica Roma che, attraverso due appassionanti ed innovativi spettacoli multimediali, racconta e fa rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto.

Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie e accompagnati dalla voce di Piero Angela e dalla visione di magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono i due luoghi così come si presentavano nell’antica Roma, gli spettatori potranno godere di una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.

I due spettacoli possono essere ascoltati in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese).

Le modalità di fruizione dei due spettacoli sono differenti. Per il “Foro di Augusto” sono previste tre repliche ogni sera (durata 40 minuti) mentre per il “Foro di Cesare” è possibile accedervi ogni 20 minuti secondo il calendario pubblicato (percorso itinerante in quattro tappe, per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento).


FORO DI CESARE
Lo spettacolo all’interno del Foro di Cesare è itinerante. Si accede dalla scala situata accanto alla Colonna Traiana e si attraversa poi il Foro di Traiano su una passerella realizzata appositamente. Attraverso la galleria sotterranea dei Fori Imperiali si raggiunge poi il Foro di Cesare e si prosegue così fino alla Curia Romana.

Il racconto di Piero Angela, accompagnato da ricostruzioni e filmati, parte dalla storia degli scavi realizzati tra il 1924 e il 1932 per la costruzione dell’allora Via dell’Impero (oggi Via dei Fori Imperiali), quando un esercito di 1500 muratori, manovali e operai fu mobilitato per un’operazione senza precedenti: radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area per raggiungere il livello dell’antica Roma. Quindi si entra nel vivo della storia partendo dai resti del maestoso Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo e si può rivivere l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici del Foro. Tra i colonnati rimasti riappaiono le taberne del tempo, cioè gli uffici e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un nummulario, una sorta di ufficio cambio del tempo. All’epoca c’era anche una grande toilette pubblica di cui sono rimasti curiosi resti. Per realizzare il suo Foro, Giulio Cesare fece espropriare e demolire un intero quartiere per una spesa complessiva di 100 milioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 milioni di euro. Accanto al Foro fece costruire la Curia, la nuova sede del Senato romano, un edificio tuttora esistente e che attraverso una ricostruzione virtuale è possibile rivedere come appariva all’epoca.

In quegli anni, mentre la potenza di Roma cresceva a dismisura, il Senato si era molto indebolito e fu proprio in questa situazione di crisi interna che Cesare riuscì a ottenere poteri eccezionali e perpetui. Grazie al racconto di Piero Angela si potrà conoscere più da vicino quest’uomo intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri.

FORO DI AUGUSTO
Il racconto del Foro di Augusto, al quale gli spettatori assistono seduti su tribune allestite su Via Alessandrina, parte dai marmi ancora visibili nel Foro. Attraverso una multiproiezione di luci, immagini, filmati e animazioni, il racconto di Piero Angela si sofferma sulla figura di Augusto, la cui gigantesca statua, alta ben 12 metri, era custodita accanto al tempio dedicato a Marte Ultore. Con Augusto, Roma ha inaugurato un nuovo periodo della sua storia: l’età imperiale è stata, infatti, quella della grande ascesa che, nel giro di un secolo, ha portato Roma a regnare su un impero esteso dall’attuale Inghilterra ai confini con l’odierno Iraq, comprendendo gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa. Queste conquiste portarono all’espansione non solo di un impero, ma anche di una grande civiltà fatta di cultura, tecnologia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade.

Dopo Augusto, del resto, altri imperatori come Nerva e Traiano lasciarono la loro traccia nei Fori Imperiali costruendo il proprio Foro. Roma a quel tempo contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto una popolazione di quelle proporzioni. Era la grande metropoli dell’antichità: la capitale dell’economia, del diritto, del potere e del divertimento.

Info e biglietti su www.viaggioneifori.it

Pop Icons. Pino Daniele, il tempo resterà

Un nero a metà, un Masaniello, un uomo in blues capace di parlare un linguaggio aperto a tutti. Rai Cultura racconta Pino Daniele con il docu-film di Giorgio Verdelli “Pino Daniele – Il tempo resterà”, in onda stasera alle 21.15 su Rai5. 





Attraverso immagini inedite, testimonianze di amici e artisti e tanta musica, il film è l’occasione per quanti amano il “bluesman partenopeo” di ritrovare le sue interpretazioni più celebri e seguire il suo percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti.

E’ un ritratto inedito del musicista che mette in luce il rapporto intimo e profondo con la città di Napoli e la capacità anche di essere un artista apprezzato a livello internazionale; un ritratto che illustra la vita e gli incontri di un uomo unico, tra “appocundria”, musica e poesia: un nero a metà, un Masaniello, un uomo in blues capace di parlare un linguaggio aperto a tutti.

Le canzoni e le frasi di Pino Daniele sono il filo conduttore del film che, grazie all’attenta e paziente selezione dei materiali fatta da Giorgio Verdelli con il figlio del musicista, Alessandro Daniele, trova nel cantautore stesso la sua voce narrante, supportato da Claudio Amendola.

Un percorso emozionale in cui si intersecano immagini di repertorio, testimonianze e contributi: accanto a Joe Amoruso, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese, Rino Zurzolo (i musicisti della storica band di “Vaimò” con cui Pino Daniele si riunì nel 2008 ) troviamo tra gli altri personaggi come Renzo Arbore, Stefano Bollani, Ezio Bosso, Lorenzo Jovanotti Cherubini, Eric Clapton, Clementino, Roberto Colella, Gaetano Daniele, Enzo Decaro, Maurizio De Giovanni, Francesco De Gregori, Giorgia, Enzo Gragnaniello, Peppe Lanzetta, Maldestro, Fiorella Mannoia, Al di Meola, Phil Manzanera, Pat Metheny, Eros Ramazzotti, Massimo Ranieri, Ron, Vasco Rossi, Sandro Ruotolo, Giuliano Sangiorgi, Daniele Sanzone, Lina Sastri, Alessandro Siani, Corrado Sfogli, Massimo Troisi e Fausta Vetere.

“Pino Daniele - Il Tempo Resterà” è un vero e proprio viaggio - visto dai finestrini di un autobus (ribattezzato Vaimò, come il tour del 1981) - che attraversa i luoghi di Napoli di Pino Daniele, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne, come la società di quegli anni che lui ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile.

Il docu-film di Giorgio Verdelli è stato riconosciuto come film di interesse culturale nazionale e indicato come Progetto Speciale dal Mibact ed ha riscosso un grande successo in sala, ottenendo il secondo posto assoluto al box office nei tre giorni di programmazione.

martedì 16 aprile 2019

Incendio di Notre-Dame: i commenti degli esperti

La nota stampa del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con i commenti degli esperti in merito all'incendio di Notre Dame dell'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree (Ivalsa) del Consiglio nazionale delle ricerche Giovanna Bochicchio e Andrea Polastri, e di Pier Paolo Duce dell'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Sassari. 



L’incendio di Notre-Dame di Parigi, che lunedì sera ha bruciato parte della cattedrale è stato completamente spento all'alba.



"La velocità media di propagazione del fuoco sul legno è di 0,7 millimetri al minuto, ma essa dipende in misura determinante da elementi quali la specie legnosa, la massa volumica, l'umidità e altri fattori fisico-chimici", afferma Giovanna Bochicchio di Cnr-Ivalsa. "Nel caso di copertura a capriata, in particolare, la struttura reticolare delle fa sì che le travature vengano attaccate dalle fiamme su tutti e quattro i lati, riducendo la sezione residua e aumentando notevolmente il rischio di crolli".

"L'enorme perdita causata da questo incendio invita a riflettere sul fatto che le strutture portanti in muratura di tanti edifici monumentali, come per esempio gli archi a sesto acuto di una cattedrale gotica, spesso sorreggono coperture lignee non sempre a vista di dimensioni talvolta enormi", prosegue il collega Andrea Polastri (Cnr-Ivalsa). "Si tratta di una scelta che infiniti esempi di longevità, come quello stesso di Notre Dame, confermano nella sua funzionalità: purtroppo però, in caso di incendio, la disponibilità di ossigeno che le fiamme trovano in quota ne accelerano la propagazione".

Aggiunge Pier Paolo Duce, ricercatore di Cnr-Ibimet: "E' impossibile entrare nel merito dell'accaduto in dettaglio, ma dai dati disponibili e dalle immagini diffuse dai media la dinamica pare abbastanza chiara: l'incendio sarebbe partito dall'impalcatura che cinge la cattedrale per i lavori di restauro, diffondendosi sulla guglia e sul tetto che sono stati già pesantemente compromessi. Il materiale ligneo è notoriamente combustibile e, rispetto a quello che viene colpito da un incendio boschivo, quello secco delle strutture della cattedrale lo è notevolmente di più. L'altro elemento di propagazione degli incendi è il vento, o meglio l'ossigeno, e a giudicare dalla dinamica della nube che si eleva sopra la cattedrale pare che anche questo agente stia facendo la sua parte, un po' come quando per alimentare il fuoco si soffia nel camino. Saremmo dunque in una contingenza purtroppo propizia alla propagazione delle fiamme. Non possiamo ovviamente entrare neppure nel merito delle possibilità di intervento, che sono comunque ostacolate dalla quota dell'incendio e dalla struttura della cattedrale".

Alimentazione e ricerca, arriva il pane di grano duro alle fibre di agrumi

Ricercatori CREA hanno sviluppato un pane di grano duro arricchito con fibre di agrumi. Lo studio pubblicato sulla rivista internazionale Frontiers in Nutrition.





Le fibre alimentari aiutano a mantenersi in salute e contribuiscono a prevenire le malattie cardiovascolari e l’insorgenza del diabete di tipo 2. Proprio per queste ragioni, i ricercatori del CREA (centri di Cerealicoltura e Colture Industriali e di Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura) hanno sviluppato un pane "ad alto contenuto di fibre", arricchito per la prima volta con le fibre contenute nella farina di agrumi. 

La farina di agrumi, costituita per oltre il 70% da fibra di cui, per circa il 60% da fibre insolubili e per il 40% da fibre solubili, si ottiene dopo numerosi lavaggi ed essiccazione, dal pastazzo (buccia, polpa e semi), un sottoprodotto della lavorazione degli agrumi, che ancora oggi rappresenta un oneroso rifiuto, con elevati costi di smaltimento e problematiche ambientali, vista la produzione pari a circa 500.000 t all’anno.

A partire dalla semola e dalle parti della crusca più facilmente digeribili dal nostro organismo (differenti percentuali di cruschello e tritello), sono state prodotte in un panificio industriale pagnotte di pane, di circa 1 kg, con l’aggiunta di 2 tipologie di fibre di agrumi (arancia rossa e limone), da sole o miscelate, a 2 differenti livelli (1,5 e 2%). I ricercatori, quindi, hanno valutato gli effetti delle diverse tipologie e livelli di fibra di agrumi, dei differenti tempi di conservazione (fino a 120 giorni) e della loro interazione sui parametri chimico-fisici e sensoriali del pane dopo la cottura e durante la lunga conservazione, grazie al confezionamento delle pagnotte con speciali film plastici in atmosfera modificata (ATM).

Dal punto di vista chimico-fisico, le fibre di agrumi, di differenti tipologie e in diverse percentuali, non hanno avuto alcun impatto sulla conservabilità del pane, sul volume e sul peso, sulla struttura interna e sul pH. Dal punto di vista sensoriale, i pani arricchiti con fibre di arance rosse e di limone presentano un leggero sapore agrumato, ma qualitativamente risultano simili ai pani che ne sono privi. Inoltre, l’aggiunta di fibre di arance rosse e di limone nella farina di grano duro consente di produrre pane "ad alto contenuto di fibre", perché presenta valori superiori ai 6 g per 100 g di prodotto, soglia minima secondo quanto previsto dal Reg. CE 1924/2006. Il pane integrale tradizionale, invece, si compone anche dello strato più esterno del seme (la cosiddetta crusca a foglia larga), quella parte che contiene fibra 100% insolubile, non digeribile e che può incidere negativamente sulle caratteristiche fisiche e sensoriali dei prodotti da forno (volume, altezza, alveolatura interna, aspetto esterno, rugosità della crosta, odore, colore, sapore). A differenza, quindi, di un pane prodotto con uno sfarinato integrale 100% di grano, quello arricchito con le farine di agrumi preserva le caratteristiche fisiche e sensoriali del pane tradizionale, ma con un maggiore valore nutrizionale.

L’uso di fibre di agrumi nella panificazione, infine, può essere considerato un’alternativa ecologica per il riutilizzo e la valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti della lavorazione degli agrumi.

Lo studio, realizzato insieme al Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Frontiers in Nutrition, ed è consultabile al link: www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6381019/