giovedì 30 giugno 2016

VINO BIO: FIVI CRESCE AL CENTRO-SUD

Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti: un nuovo consiglio direttivo con una maggiore rappresentanza in meridione
Rinnovati gli organi elettivi. Confermati i vertici: Matilde Poggi presidente, Massa e Pieropan vicepresidenti. Luigi de Sanctis diventa consigliere per il Lazio.

L'assemblea generale dei soci della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha rinnovato le cariche elettive per i prossimi tre anni. Matilde Poggi confermata presidente, alla vicepresidenza restano Walter Massa e Leonildo Pieropan.

Entrano quattro nuovi consiglieri, di cui tre del Centro-Sud Italia. Sono Luigi de Sanctis (Lazio), Gaetano Morella (Puglia) e Luigi Maffini (Campania), insieme a Bruna Flaibani dal Friuli Venezia Giulia.

Rimane invariato il numero di consiglieri. Gli altri vignaioli riconfermati sono: Costantino Charrère (Valle d'Aosta, già primo presidente FIVI), Lorenzo Cesconi (Trentino), Ettore Ciancico (Toscana), Luca Ferraro (Veneto) Gianmario Cerutti (Piemonte, Consigliere delegato agli affari istituzionali), Armin Kobler (Alto Adige), Francesco Saverio Petrilli (Toscana, Segretario Nazionale) e Marco Vercesi (Lombardia). Abbandonano la carica invece Celestino Gaspari (Veneto), Guido Zampaglione (Piemonte) e Stefano Casali (Toscana), Giulia Cavalleri (Lombardia, che rimane alla guida dei Vignaioli di Franciacorta).

Il consiglio direttivo della FIVI potrà inoltre contare sull'apporto di 16 delegati di zona e delle tre associazioni indipendenti (Vignaioli del Trentino, Vignaioli dell'Alto Adige, Vignaioli del Soave) a cui è affidato il compito di mantenere il rapporto con i quasi 1000 soci.

“Desidero ringraziare i consiglieri uscenti – ha dichiarato Matilde Poggi – per il lavoro che hanno svolto in questi anni e per aver dato spazio ai vignaioli delle regioni finora meno rappresentate. La FIVI oggi è ancora più forte, perché rappresenta in modo più compiuto i vignaioli di tutta Italia”. 
Proprio per venire incontro alle esigenze dei nuovi consiglieri la sede del consiglio potrà variare di volta in volta. “Oggi assumiamo l'impegno – ha aggiunto Walter Massa – a prendere qualche aereo, a nostre spese, per rendere più unita l'Italia”.


FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti 
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".
Attualmente sono quasi 1000 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 10.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 70 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,7 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 10.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 20 % secondo i principi della lotta integrata e per il 31 % secondo la viticoltura convenzionale.

Guida "Birre d'Italia 2017"

Slow Food Editore: presentazione nazionale della Guida alle Birre d'Italia 2017
Il 2 luglio alle ore 10.30 presso l'Antico Palazzo Comunale - Salita al Castello, 26 - Saluzzo (Cn). Dalle 16 alle 19.30 le birre di 70 birrifici premiati in degustazione. C'è fermento! Grandi birre da piccoli produttori. Fondazione Amleto Bertoni - Piazza Montebello, 1.

Presentazione della quinta edizione della guida più completa al mondo della birra italiana, con 512 birrifici e 2.708 birre recensite.Un volume che presta attenzione a tutte le sfumature della crescita, a tutti i temi che l'esplosione dei birrifici artigianali ha inevitabilmente sollevato, dalla definizione stessa di birra artigianale, all'opportunità di sviluppare una filiera di materie prime nazionali, all'assurdo e pericoloso attaccocrafty (birre solo fintamente artigianali) di alcune multinazionali, fino all'evoluzione delle tipologie prodotte dai nostri artigiani.

I curatori della guida, Luca Giaccone ed Eugenio Signorone, animeranno il convegno: "La birra: dai piccoli centri alla conquista del mondo", con la partecipazione della giornalista del Sole 24 Ore Fernanda Roggero.

Grazie alla rete di collaboratori diffusa su tutto il territorio, ogni anno vengono visitati tutti i birrifici, garantendo così al lettore affidabilità nei giudizi e correttezza delle informazioni. La guida raccoglie solo il meglio della produzione brassicola artigianale ed è quindi uno strumento fondamentale tanto per l'appassionato - che qui trova tutte le informazioni per nutrire ogni sua curiosità -, quanto per colui che si approccia a questo mondo per la prima volta, grazie a un linguaggio diretto, a descrizioni semplici coadiuvate da un sistema di simboli immediatamente comprensibile e all'indicazione di oltre 800 indirizzi dove è possibile comprare o consumare le birre presenti in guida.

ACQUISTA IN OFFERTA SU AMAZON LA Guida Birre d'Italia 2017

L'edizione 2017, che ha insignito con il riconoscimento della chiocciola 25 birrifici, e con il premio di birra Slow 58 diverse etichette, rappresenta un altro piccolo passo nella direzione di una maggiore consapevolezza del consumatore per quello che si trova nel bicchiere.


Le Birre Slow



Abruzzo
Farrotta – Almond ‘22, Loreto Aprutino (PE)
Deep Underground – Opperbacco, Notaresco (TE)
Violent Shared – Opperbacco, Notaresco (TE)
Novi Luna – Maiella, Pretoro (CH)

Calabria
Frambueza – ‘A Magara, Nocera Terinese (CZ)

Campania
Centesimale – Karma, Alife (CE)
Once Upon A Time Botte di Amarone – Il Chiostro, Nocera Inferiore (SA)
Belle Saison – Birrificio dell’Aspide, Roccadaspide (SA)

Emilia-Romagna

Okie Matilde – Toccalmatto, Fidenza (PR)
Stray Dog – Toccalmatto, Fidenza (PR)
Verdi Imperial Stout – Birrificio del Ducato, Soragna (PR)

Friuli Venezia Giulia
Durgnês – La Birra di Meni, Cavasso Nuovo (PN)
Hopfelia – Foglie d’Erba, Forni di Sopra (UD)

Lazio
Enkir – Birra del Borgo, Borgorose (RI)
Re Ale – Birra del Borgo, Borgorose (RI)
Sedicigradi in Anfora – Birra del Borgo, Borgorose (RI)

Liguria
Extra Brune – Maltus Faber, Genova

Lombardia
22 La Verguenza – Menaresta, Carate Brianza (MB)
Punks Do It Bitter – Elav, Comun Nuovo (BG)
Nigredo – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Tipopils – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Blond – Extraomnes, Marnate (VA)
Ghisa – Lambrate, Milano
O.G. 1111 – Carrobiolo, Monza
Confine – Bi-Du, Olgiate Comasco (CO)

Marche
Carmenta – Le Fate, Comunanza (AP)
Mu Pils- Mukkeller, Porto Sant’Elpidio (FM)
Fleur Sofronia – MC77, Serrapetrona (MC)

Piemonte
Monflowers – Civale, Alessandria
Pils – Birra Elvo, Graglia (BI)
BeerBrugna – LoverBeer, Marentino (TO)
Saison de l’Ouvrier – LoverBeer, Marentino (TO)
Mummia – Montegioco, Montegioco (AL)
Quarta Runa – Montegioco, Montegioco (AL)
Tibir – Montegioco, Montegioco (AL)
Dike – Birrificio Pinerolese, Pinerolo (TO)
Mama Kriek – Baladin, Piozzo (CN)
Terre – Baladin, Piozzo (CN)
Xyauyù – Baladin, Piozzo (CN)
Ipè Harvest – San Paolo, Torino
Rus – Croce di Malto, Trecate (NO)
Piedi Neri- Croce di Malto, Trecate (NO)
Hell Rice – BSA, Vercelli
Daü – Troll, Vernante (CN)
Panada – Troll, Vernante (CN)
Motor Oil – Beba, Villar Perosa (TO)
Numero Uno – Beba, Villar Perosa (TO)

Puglia
Arsa – Birranova, Conversano (BA)
Super Tramp 3 – Decimoprimo, Trinitapoli (BT)

Sardegna
BB7 – Barley, Maracalagonis (CA)
BB10 – Barley, Maracalagonis (CA)
BBevò – Barley, Maracalagonis (CA)

Toscana
Vecchia Bastarda – Amiata, Arcidosso (GR)
St. Julienbach- Piccolo Birrificio Clandestino, Livorno
Brùton – Brùton, Lucca

Trentino-Alto Adige

UrPorter – Batzen, Bolzano-Bozen

Veneto

Scarlet – Ofelia, Sovizzo (VI)

Beer Firm
Yellow Doctor – Black Barrels, Torino

Le Birre Quotidiane
Abruzzo
Hopcasc – Delphin, Altino (CH)
Birrantonio – Bibibir, Castellalto (TE)
T.A.C. – La Casa di Cura, Crognaleto (TE)
Weizen – AnBrA, Fossa (AQ)
Fredric – Almond ‘22, Loreto Aprutino (PE)
Tripping Flowers – Opperbacco, Notaresco (TE)
Scotch Ale – San Giovanni, Roseto degli Abruzzi (TE)

BasilicataZhytum – Jazz, Bernalda (MT)

Calabria
Arzura – Limen, Siderno (RC)

Campania
Kölsch – Saint John’s, Faicchio (BN)
Parthenope – Birrificio Sorrento, Massa Lubrense (NA)
Nefeli – Bella ‘Mbriana, Nocera Inferiore (SA)
Blonde – Birrificio dell’Aspide, Roccadaspide (SA)

Emilia-Romagna
Giò Pils – Oldo, Cadelbosco di Sopra (RE)
8bre – Valsenio, Casola Valsenio (RA)
Millemosche – Mazapégul, Civitella di Romagna (FC)
Tzara – Dada, Correggio (RE)
Re Hop – Toccalmatto, Fidenza (PR)
Pasha – Farnese, Fontevivo (PR)
Borgata – La Buttiga, Piacenza
Sophia – La Buttiga, Piacenza
Armonia – La Vallescura, Piozzano (PC)
Latte Più – Retorto, Podenzano (PC)
New Morning – Birrificio del Ducato, Soragna (PR)
Levante – Statale Nove, Valsamoggia (BO)

Friuli Venezia Giulia

Babél – Foglie d’Erba, Forni di Sopra (UD)
Praforte Bionda – Praforte, Travesio (PN)

Lazio
Gallagher Stout – Hilltop, Bassano Romano (VT)
CastagnAle – Birra del Borgo, Borgorose (RI)
Amber Oatmeal – Vento Forte, Bracciano (RM)
La Calavera – Birrificio Pontino, Latina
Area 51 – Free Lions, Tuscania (VT)

Liguria
Apa – Birrificio Finalese, Finale Ligure (SV)
Amber Ale – Maltus Faber, Genova
Bianca – Maltus Faber, Genova
Blonde – Maltus Faber, Genova
Birra del Lupo – Scarampola, Millesimo (SV)

Lombardia
BackDoor Bitter – Orso Verde, Busto Arsizio (VA)
Wabi – Orso Verde, Busto Arsizio (VA)
San Dalmazzo – Menaresta, Carate Brianza (MB)
Spaceman – Brewfist, Codogno (LO)
No War – Elav, Comun Nuovo (BG)
Tzunami – Hop Skin, Curno (BG)
Seta – Birrificio Rurale, Desio (MB)
Seta Special – Birrificio Rurale, Desio (MB)
Albarossa – Valcavallina, Endine Gaiano (BG)
Calypso – Valcavallina, Endine Gaiano (BG)
Sunflower – Valcavallina, Endine Gaiano (BG)
Bitterland – Doppio Malto, Erba (CO)
Brass Weiss – Doppio Malto, Erba (CO)
Rust Ale – Doppio Malto, Erba (CO)
Malombra – Endorama, Grassobbio (BG)
Milkyman – Endorama, Grassobbio (BG)
Vermillion – Endorama, Grassobbio (BG)
Delia – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Fiordalisa – Manerba, Manerba del Garda (BS)
Lupululà – Manerba, Manerba del Garda (BS)
Weiss – Manerba, Manerba del Garda (BS)
Hopbloem – Extraomnes, Marnate (VA)
Montestella – Lambrate, Milano
ArtigianAle – Bi-Du, Olgiate Comasco (CO)
Rodersch – Bi-Du, Olgiate Comasco (CO)
USA – Etnia, Sant’Alessio con Vialone (PV)
La Grigna – Birrificio Lariano, Sirone (LC)
RebHell – The Wall, Venegono Inferiore (VA)
Framboisette – Stradaregina, Vigevano (PV)
La Sciresina – Stradaregina, Vigevano (PV)
Wave Runner – Hammer, Villa d’Adda (BG)

Marche
Phili – Birrificio del Gomito, Agugliano (AN)
Lunilia – Le Fate, Comunanza (AP)
Vintora – Oltremondo, Montemaggiore al Metauro (PU)
Golden Hair – 1965, Osimo (AN)
Bastogne – MC77, Serrapetrona (MC)
Helvia – Il Mastio, Urbisaglia (MC)

Molise
Caramhell – La Fucina, Pescolanciano (IS)

Piemonte
Bohemian Pilsner – Canediguerra, Alessandria
Horus – Civale, Alessandria
Tempore – Civale, Alessandria
Bunpat Chiara – Sagrin, Calamandrana (AT)
Bianca Castion – Rolio, Canelli (AT)
Pils – Aleghe, Coazze (TO)
Belle Verte – Gedeone, Costa Vescovato (AL)
Bianca Estate – Gedeone, Costa Vescovato (AL)
Schwarz – Elvo, Graglia (BI)
Essenziale – Birrificio della Granda, Lagnasco (CN)
Missis Ipa – Birrificio della Granda, Lagnasco (CN)
Desert Session – CitaBiunda, Neive (CN)
Elegia – Nuovo Birrificio Nicese, Nizza Monferrato (AT)
Filare – Pasturana, Pasturana (AL)
Kauss Bionda – Kauss, Piasco (CN)
Kefi – Birrificio Pinerolese, Pinerolo (TO)
Ker – Birrificio Pinerolese, Pinerolo (TO)
Isaac – Baladin, Piozzo (CN)
Castanea – San Paolo, Torino
Pecan – San Paolo, Torino
Hauria – Croce di Malto, Trecate (NO)
slurp! – SorAlaMA’, Vaie (TO)
Fog – BSA, Vercelli
Birbetta – Troll, Vernante (CN)
Brunalpina – Troll, Vernante (CN)
Grafite – Beba, Villar Perosa (TO)
Loredo – Beba, Villar Perosa (TO)

Puglia
Hangback – Birranova, Conversano (BA)
Linfa – Birranova, Conversano (BA)
Blanche – Ebers, Foggia (FG)
Hopsfall – Ebers, Foggia (FG)
Terrarossa – B94, Lecce (LE)
Barbarossa – Birrificio Svevo, Modugno (BA)

Sardegna

Macca Meda – Barley, Maracalagonis (CA)
492 Riff – P3 Brewing, Sassari

Sicilia
American Pale Ale – Alveria, Canicattini Bagni (SR)
Timpa – Yblon, Ragusa
Cerere – Epica, Sinagra (ME)
Eolo – Epica, Sinagra (ME)

Toscana
Gatta Nera – Piccolo Birrificio Clandestino, Livorno
Riappala – Piccolo Birrificio Clandestino, Livorno
Lilith – Brùton, Lucca
Stoner – Brùton, Lucca
Trentino-Alto Adige
Vienna Hell – Batzen, Bolzano-Bozen
Dunkel – Rienzbräu, Brunico-Bruneck (BZ)
Weizen – Birrificio Val Rendena, Giustino (TN)
Froggy Hops – Birra del Bosco, San Michele all’Adige (TN)

Umbria
Nobile – Birrificio dell’Eremo, Assisi (PG)
Bionda – Nursia, Norcia (PG)
Apache – Bro, Terni
Calibro7 – Birra Perugia, Torgiano (PG)

Veneto
Brad Ipa – Bradipongo, Colle Umberto (TV)
Cibus – BirrOne, Isola Vicentina (VI)
Strike – BAV, Martellago (VE)
Sayamè – Sognandobirra, Oderzo (TV)
Oppale – 32 Via dei Birrai, Pederobba (TV)
Tre + due – 32 Via dei Birrai, Pederobba (TV)
Seducente – Camerini, Piazzola sul Brenta (PD)
Nevermild – Ofelia, Sovizzo (VI)
Ai Tadi – Birrificio Antoniano, Villafranca Padovana (PD)

Beer Firm

James Blonde – 100Venti, Borgomanero (NO)
Bulan – Antagonisti, Melle (CN)
Upekkha – Beertola, Cuneo
Jana – Bellazzi, Bologna
Pilsen – Birra Riccardi, Cuneo
La Sveltina – Il Birrificio Inesistente, Castel Goffredo (MN)
Royale Rocket – Birrifirma, Sant’Elpidio a Mare (FM)
Blanche – Black Barrels, Torino
R.I.P.: rest in pils – Carlo Eugenio Fiorani, Castelverde (CR)
Clan!Destino? – Clan!Destino?, San Marzano Oliveto (AT)
Frè Bionda – Frè, Carrù (CN)
Apaloosa – Kashmir, Filignano (IS)
Don Zaucher – Stavio, Roma
Project 42 – Tre Pupazzi Brewery, Lecco
Lòertis – Via Priula, San Pellegrino Terme (BG)
La Rosa! – Via Priula, San Pellegrino Terme (BG)
Polaris – Zanna Beer, Lestizza (UD)

Le Grandi Birre

Abruzzo
Vedo Quadruplo – Bibibir, Castellalto (TE)
Black Diamond – ANBRA, Fossa (AQ)
45 lune – Almond ‘22, Loreto Aprutino (PE)
Hibernum – Almond ‘22, Loreto Aprutino (PE)
Maxima – Almond ‘22, Loreto Aprutino (PE)
10 e lode – Opperbacco, Notaresco (TE)
6sonIpa – Opperbacco, Notaresco (TE)
Bucefalo – Maiella, Pretoro (CH)
Gaudium – Ordeum, Tollo (CH)

Calabria
Magarìa – ‘A Magara, Nocera Terinese (CZ)
Mìerula – ‘A Magara, Nocera Terinese (CZ)

Campania
Amber Doll – Karma, Alife (CE)
Carminia – Karma, Alife (CE)
Na’ Tazzulella ‘e Cafè – Karma, Alife (CE)
La Première Blu – Lievito e Nuvole, Avella (AV)
Rudeboy – Rudeboy, Buonabitacolo (SA)
Sta Sciroccata – Stimalti, Carinola (CE)
Nera a metà – Aeffe, Castel San Giorgio (SA)
Syrentum – Birrificio Sorrento, Massa Lubrense (NA)
Eikon Pacific Stout – Birrificio Borrillo, Molinara (BN)
Nadir – Il Chiostro, Nocera Inferiore (SA)
Gairloch – Birrificio dell’Aspide, Roccadaspide (SA)
Zarina – Birrificio dell’Aspide, Roccadaspide (SA)

Emilia-Romagna
Befana Befana – Mazapégul, Civitella di Romagna (FC)
Terzo Tempo – Argo, Collecchio (PR)
Gattomao – Dada, Correggio (RE)
Dr. Caligari – Toccalmatto, Fidenza (PR)
Vecchio Bruno – Toccalmatto, Fidenza (PR)
Birra Doppio Malto (Castagna affumicate e ginepro) – Beltaine, Granaglione (BO)
Panil Barriquée Sour – Birrificio Torrechiara, Langhirano (PR)
Morning Glory – Retorto, Podenzano (PC)
Malalingua – Retorto, Podenzano (PC)
Rye Charles – Vecchia Orsa, San Giovanni in Persiceto (BO)
Lova – La Mata, Solarolo (RA)
Beersel Morning – Birrificio del Ducato, Soragna (PR)
Oro Nero – Birrificio Ex Fabrica, Vigolzone (PC)

Friuli Venezia Giulia
Kolsch – Borderline, Buttrio (UD)
IPA – Borderline, Buttrio (UD)
Robust Porter – Borderline, Buttrio (UD)
Opalita – Garlatti Costa, Forgaria nel Friuli (UD)
A Freewheelin’I.P.A. – Foglie d’Erba, Forni di Sopra (UD)
Hot Night at the Village – Foglie d’Erba, Forni di Sopra (UD)
Hot Night at the Village Breakfast Edition – Foglie d’Erba, Forni di Sopra (UD)

Lazio
ZenZero – Hilltop, Bassano Romano (VT)
Duchessic – Birra del Borgo, Borgorose (RI)
Vecchia Ducale – Birra del Borgo, Borgorose (RI)
7vene – Birrificio Aurelio, Cerveteri (RM)
Orange Poison – Birrificio Pontino, Latina
SeraNera – Eastside, Latina
Urbe – Eternal City Brewing, Roma
Agreste Fidelis 2013 – Free Lions, Tuscania (VT)
Ossi di Seppia Sour – Turan, Viterbo

Liguria
Imperial – Maltus Faber, Genova
Triple – Maltus Faber, Genova
St. Amè – Scarampola, Millesimo (SV)

Lombardia
Due di Picche – Menaresta, Carate Brianza (MB)
Green Petrol – Brewfist, Codogno (LO)
X-Ray – Brewfist, Codogno (LO)
Aeresis Black Ale – Elav, Comun Nuovo (BG)
Castigamatt – Birrificio Rurale, Desio (MB)
Dark Side – Valcavallina, Endine Gaiano (BG)
Zingibeer – Doppio Malto, Erba (CO)
Dark Age – Gambolò, Gambolò (PV)
Nowhere – Gambolò, Gambolò (PV)
Caliban – Endorama, Grassobbio (BG)
Amber Shock – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Scires – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Sparrow Pit – Birrificio Italiano, Limido Comasco (CO)
Rebuffone – Manerba, Manerba del Garda (BS)
Imperial Ghisa-Lambrate, Milano
Pils – Carrobiolo, Monza
Tripel – Carrobiolo, Monza
Scura – Pratorosso, Settala (MI)
Kamchatka – Il Conte Gelo, Vigevano (PV)
Christmas Frater Reserva – Stradaregina, Vigevano (PV)
Bulk – Hammer, Villa d’Adda (BG)
Killer Queen – Hammer, Villa d’Adda (BG)

Marche
Calix Niger – Birrificio dei Castelli, Arcevia (AN)
Extrema Ratio – Birrificio dei Castelli, Arcevia (AN)
New Order – Birrificio RentOn, Fano (PU)
Black Mama – Carnival, Offida (AP)
Devastator – Mukkeller, Porto Sant’Elpidio (FM)
Hattori Hanzo – Mukkeller, Porto Sant’Elpidio (FM)
Breaking Hops – MC77, Serrapetrona (MC)
Visciole al Sole – MC77, Serrapetrona (MC)
Drum Barrel – Il Mastio, Urbisaglia (MC)

Piemonte
Brown Porter – Canediguerra, Alessandria
Double Ipa – Canediguerra, Alessandria
Lumina – Civale, Alessandria
Punto di Fuga – Civale, Alessandria (AL)
M97 – Laval, Avigliana (TO)
St. Louis – Birrificio dei Santi, Castelnuovo Don Bosco (AT)
St. Ralph – Birrificio dei Santi, Castelnuovo Don Bosco (AT)
Sciura – Balabiòtt, Domodossola (VB)
Doppel Bock – Elvo, Graglia (BI)
Heller Bock – Elvo, Graglia (BI)
Sirena – Birrificio della Granda, Lagnasco (CN)
Saison de l’Ouvrier Griotta – LoverBeer, Marentino (TO)
Nebiulin-a – LoverBeer, Marentino (TO)
Dama Brun-a – LoverBeer, Marentino (TO)
Chocarrubica – Grado Plato, Montaldo Torinese (TO)
Bran – Montegioco, Montegioco (AL)
Open Mind – Montegioco, Montegioco (AL)
Biancaneive – CitaBiunda, Neive (CN)
Filo di fumo – Pasturana, Pasturana (AL)
Super – Baladin, Piozzo (CN)
Lune – Baladin, Piozzo (CN)
King Enri III – Un Terzo, Pralungo (BI)
Nocturna – Kamun, Predosa (AL)
Nucis – Kamun, Predosa (AL)
Turnerly – La Piazza, Torino
Grape-Frua – San Paolo, Torino
Robinia – San Paolo, Torino
Magnus – Croce di Malto, Trecate (NO)
Temporis – Croce di Malto, Trecate (NO)
Funky – BSA, Vercelli
Fifteen Years – Beba, Villar Perosa (TO)

Puglia

Moscata – Birranova, Conversano (BA)
Tensione Evolutiva – Birranova, Conversano (BA)
Winters – Ebers, Foggia
Warning Hop – B94, Lecce
Fortemalto – Birrificio Svevo, Modugno (BA)
Hirderga – Decimoprimo, Trinitapoli (BT)

Sardegna
BB Boom – Barley, Maracalagonis (CA)
Toccadibò – Barley, Maracalagonis (CA)
Flavia – Rubiu, Sant’Antioco (CI)
100 Nodi – P3 Brewing, Sassari
Gare de Roubaix – Mezzavia, Selargius (CA)
Nautilus – Mezzavia, Selargius (CA)

Sicilia
Bionda II – 24 Baroni, Nicosia (EN)
Tempora – Cantirrificio Vittoria, Vittoria (RG)

Toscana
Briscola – Amiata, Arcidosso (GR)
JRubra – J63, Crespina (PI)
La Fortezza – Piccolo Birrificio Clandestino, Livorno
Montinera XL – Piccolo Birrificio Clandestino, Livorno
St. Renna – Brùton, Lucca
La Mancina – Birrificio del Forte, Pietrasanta (LU)
Regina Del Mare – Birrificio del Forte, Pietrasanta (LU)
La 10000 – Math, Tavarnelle Val di Pesa (FI)

Trentino-Alto Adige

Dunkel – Batzen, Bolzano-Bozen
Colonial – Batzen, Bolzano-Bozen
Aqvila – Birra Pejo, Peio (TN)
Ginevra – Birrificio Artigianale Leder, Pieve di Ledro (TN)
MariaMata – Birrificio Rethia, Vezzano (TN)

Umbria

Glaciale – Birrificio dell’Eremo, Assisi (PG)
Genesi – Birrificio dell’Eremo, Assisi (PG)
Extra – Nursia, Norcia (PG)
Barley Wine 2014 – Birra Perugia, Torgiano (PG)
Chocolate Porter – Birra Perugia, Torgiano (PG)

Veneto
Bela Lugosi – Acelum, Castelcucco (TV)
Bruska – Birrone, Isola Vicentina (VI)
Gerica – Birrone, Isola Vicentina (VI)
China – Birrone, Isola Vicentina (VI)
Dingo – BAV, Martellago (VE)
Matrioska – BAV, Martellago (VE)
Audace – 32 Via dei Birrai, Pederobba (TV)
Gast – La Gastaldia, Pieve di Soligo (TV)
Molo – Ivan Borsato, Povegliano (TV)
Uill Iu Bai – Ofelia, Sovizzo (VI)
Ponte Molino – Birrificio Antoniano, Villafranca Padovana (PD)

Beer firm

Sex Porter – 100Venti, Borgomanero (NO)
Anastro – Antagonisti, Melle (CN)
Metta – Beertola, Cuneo
Vor – Bellazzi, Bologna
Carata – Costa Est, Pesaro
Galassia – Galassia, Castelcucco (TV)
Noir – Monkey Beer, Ostellato (FE)
Neu Amber Ale – Neu Alt Brewing Firm, Prato
Citra – Terrantiga, San Sperate (CA)
Camoz – Via Priula, San Pellegrino Terme (BG)
Morosa – Via Priula, San Pellegrino Terme (BG)

mercoledì 29 giugno 2016

COLLISIONI 2016. PRESENTI ANCHE I VINI DELLE MARCHE

L’ISTITUTO MARCHIGIANO DI TUTELA VINI A COLLISIONI 2016
Dal 14 al 18 luglio assaggi cibo-vino aperti al pubblico, degustazioni guidate da Ian d’Agata e l’incontro tra Regione Marche e Regione Piemonte sul palco wine and food.

Il Verdicchio e le Marche si fanno agrirock a Collisioni (Barolo, 14-18 luglio) tra musica, degustazioni e abbinamenti cibo-vino. L’Istituto Marchigiano di Tutela Vini - IMT rafforza infatti per il 2016 la sua partnership con il Festival di letteratura e musica in collina con una nutrita partecipazione al Progetto Vino di Ian D’Agata

Assaggi Dop & Slow Food marchigiani saranno aperti al pubblico nello stand IMT in piazza Rossa e l’incontro tra Regione Marche e Regione Piemonte sul palco wine and food di Collisioni. All’evento, che quest’anno ospita tra premi Nobel, scrittori, musicisti ed esponenti del mondo dell’enogastronomia, anche Elton John, il premio Nobel per la letteratura 2015, Svetlana Aleksievič, il premio Pulitzer Richard Ford e il fondatore di Vinous, Antonio Galloni. Parteciperanno 25 aziende IMT, con le denominazioni Verdicchio, Rosso Conero, Lacrima di Morro d’Alba, Colli Maceratesi Ribona e Bianchello del Metauro.

Così il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni: “Ci presentiamo quest’anno a Barolo con una collettiva più strutturata e con un’offerta eterogenea per il pubblico sull’enogastronomia regionale. Il sodalizio con Collisioni continuerà dopo il Festival con una due giorni itinerante nell’area di Jesi, che nel primo weekend di settembre ospiterà giornalisti internazionali e stakeholder del Progetto Vino ma anche alcune cantine di Barolo e del Piemonte, in un gemellaggio simbolico tra due grandi territori del vino”.

Si comincia giovedì 14 luglio con gli assaggi street food aperti al pubblico nella piazza Rossa, dove si potranno degustare fino a tarda notte i grandi prodotti della cucina marchigiana (dal Ciauscolo alla Casciotta d’Urbino, dall’Oliva ascolana del Piceno ai prodotti Presidio Slow Food) in abbinamento ai vini IMT per tutta la durata del Festival. Eccellenze che il pubblico potrà scoprire anche domenica 17 luglio (ore 12:00) sul palco wine and food del Castello di Barolo nell’incontro tra Marche e Piemonte con l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Marche, Anna Casini e l'assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero. Protagoniste dell’evento saranno le denominazioni IMT e i prodotti Dop marchigiani accanto a Barolo, Barbera e altre denominazioni, la Nocciola Igp e i formaggi Dop piemontesi.

Due invece gli appuntamenti riservati agli esperti coinvolti dal Progetto Vino - tra critici internazionali, giornalisti, importatori e buyer - che vedranno protagonisti i vini marchigiani nei tasting guidati da Ian D’Agata. Il 17 luglio primo piano sul bianco più premiato d’Italia, il Verdicchio, in una degustazione che metterà in luce le doti che lo rendono unico tra i grandi bianchi italiani: struttura e grande personalità, ma soprattutto longevità e capacità di migliorare nel tempo. Lunedì 18 luglio sarà invece la volta delle denominazioni marchigiane, dalle più conosciute come il Rosso Conero alle emergenti Colli Maceratesi Ribona e Bianchello del Metauro.

SKY WINE - Edizione Speciale Magia e Bollicine

SKY WINE la manifestazione per l'estate 2016 presenta un doppio evento
Edizione Speciale Magia e Bollicine. A Maenza, sabato 30 e domenica 31 luglio di degustano vini Spumanti e Champagne.

Oltre allo Sky Wine già previsto per il 27 e 28 agosto a Sermoneta, al via un'edizione speciale dedicata ai vini spumanti nel bellissimo borgo medievale della città d'arte di Maenza, centro collinare di origine medievale sviluppatosi intorno al Castello Baronale che domina l’intero borgo e la vallata circostante, attraversata dal fiume Amaseno che si fa spazio tra castagni, querce, olivi e ciliegi. 

Il borgo di Maenza farà da cornice a questa edizione speciale di Sky Wine. Troverete Magia e Bollicine  a pochi chilometri da Roma e a soli 30 minuti da Latina. Il recente ed importante intervento di ristrutturazione e recupero che ha coinvolto l'intero centro storico, lo ha reso ancora più affascinante e interamente accessibile anche a disabili per il completo abbattimento delle barriere architettoniche. (Qui il virtual Tour di Maenza).

Le location prescelte site nel centro storico del Borgo medievale (la Loggia dei Mercanti, l'ostello medievale, le sale del Castello) coniugano la storia dei luoghi e la volontà di conferire importanza ed eleganza alla presentazione dei vini spumanti, autentiche perle della produzione enologica.

Nel percorso enologico SKY WINE - Edizione Speciale Magia e Bollicine, le degustazioni dei vini Spumanti e Champagne saranno accompagnate da spettacoli di intrattenimento che guideranno e intratterranno i visitatori nell'intero percorso. Saranno inoltre presentati degli approfondimenti tecnici e degustazioni guidate sul tema della spumantizzazione.

"SKY WINE edizione speciale MAGIA e BOLLICINE"
Maenza (Lt) > Mappa
Sabato 30 - domenica 31 luglio dalle 17.00 alle 24.00
Aggiornamenti sul programma alla pagina facebook dedicata all'evento.

“DONNE IN ROSA MANTOVA”

“DONNE IN ROSA MANTOVA” CON ONAV LOMBARDIA LA CITTÀ CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2016 SI VESTE DI ROSA
A Mantova torna la rassegna dei più importanti vini rosati. Mantova, 24 settembre 2016 – dalle 11.00 alle 21.00.

Eleganza, armonia e raffinata passione: è questa la cultura del vino che ONAV Mantova racconta, per il secondo anno, con la manifestazione “DONNE IN ROSAMANTOVA”, evento nato per valorizzare il perfetto connubio tra donna e vino. Un legame forte, testimoniato dalla sempre crescente presenza femminile all’interno del mondo enogastronomico.

Sabato 24 settembre, nella suggestiva location della “Loggia del Grano” di Palazzo Andreani, oggi sede della Camera di Commercio Mantovana, si svolgerà l’evento che intende raccontare il grande spessore culturale ed educativo del vino e del bere moderato.

Il progetto, nato dall’ idea di 15 donne Assaggiatrici ed esperte del settore, metterà in mostra i più importanti vini rosati del territorio italiano e francese, oltre alle bellezze architettoniche della città di Mantova, nominata Capitale Italiana della Cultura 2016.

Un evento, DONNE IN ROSA MANTOVA, che si propone di costruire una rete dedicata alla valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità attraverso le tante aziende vinicole presenti.

Ben nove le aree produttive italiane e francesi presenti alla manifestazione, ognuna delle quali sarà rappresentata da esperte degustatrici O.N.A.V. che avranno il compito di guidare i winelovers alla scoperta dei migliori vini rosati d’Europa.

Durante la giornata, tra degustazioni, esposizione delle opere della pittrice mantovana Maria Paola Ceccarini, intermezzi musicali e Show-Cooking della sezione mantovana “Peccati di Gola” anche la presenza di due nomi d’eccezione, cui spetterà il compito di rappresentare l’intenso legame tra donna, vino e cultura.

Madrina della manifestazione sarà infatti Pia Donata Berlucchi, vicepresidente ONAV, che all’inaugurazione tratterà la tematica ‘Donne e Vino nella Cultura odierna’.

Ospite d’onore la scrittrice Sveva Casati Modignani, una delle firme più amate della narrativa contemporanea, cui verrà dedicato il momento letterario culturale 2016 con la presentazione del libro ‘La Vigna di Angelica’, romanzo ambientato nel mondo della produzione vinicola d’eccellenza. Donne che, con il loro lavoro, hanno saputo diffondere il linguaggio del vino attraverso una rappresentazione più nobile, quella femminile.

L’evento è aperto ad esperti del mondo del vino, semplici appassionati, giovani, famiglie e visitatori occasionali e si svolgerà dalle ore 11:00 alle ore 21:00. L’ingresso è gratuito, il percorso degustativo è di €15 (€10 associati ONAV, AIS, FIS, FISAR)

Informazioni: mantova@onav.it

Musei: il MiBACT celebra la 24° Conferenza generale dell’ICOM con la Festa dei Musei

La Festa dei Musei, una maratona lunga due giorni per scoprire l’immenso patrimonio culturale italiano
Sabato 2 e domenica 3 luglio un lungo week end di festa per i musei e la cultura‏.

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo celebra la 24° Conferenza generale dell’ICOM (International Council of Museums), ospitata per la prima volta a Milano dal 3 al 9 luglio, organizzando la prima edizione della “Festa dei Musei” che si terrà il fine settimana antecedente, sabato e domenica 2 e 3 luglio.

A questo grande evento nazionale parteciperanno i principali musei statali e tutte le realtà museali pubbliche e private. Al centro di questa inedita due giorni ci sarà il tema del rapporto tra musei e paesaggi culturali, argomento individuato dall’ICOM per il congresso di Milano. Sabato 2 luglio sarà prevista nei musei una giornata dedicata agli eventi e un’apertura straordinaria serale al costo simbolico di 1 euro, mentre domenica 3 luglio l’ingresso sarà gratuito come ormai è consuetudine ogni prima domenica del mese.

Il prossimo 2 e 3 luglio sarà un week end di festa per i musei e per la cultura, una maratona lunga due giorni durante i quali le famiglie potranno continuare a scoprire l’immenso patrimonio culturale italiano. Con la Festa dei Musei si raddoppia l’occasione di visita dei luoghi statali della cultura, grazie anche all’opportunità di potere assistere alle innumerevoli iniziative e eventi”. Così Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

Durante la “Festa dei Musei” verranno programmati eventi in diverse fasce orarie destinati a precisi segmenti di pubblico: attività didattiche, visite guidate, proiezioni video, concerti, spettacoli teatrali e di danza, rievocazioni storiche e laboratori. Il sabato mattina sarà dedicato alle famiglie e ai bambini con Il Patrimonio per i bambini dalle 9:00 alle 14:00, il sabato pomeriggio per curiosi e appassionati con Il Racconto del Patrimonio, Largo all’esperto, Dietro il Patrimonio dalle 14:00 alle 19:00 e, infine, il grande pubblico la sera con eventi aperti al concorso di tutte le arti con Lo spettacolo della cultura dalle 19:00 fino alla chiusura. La giornata di domenica sarà invece integralmente dedicata a tutte le possibili categorie di pubblico con Il Patrimonio per/di tutti, con eventi incentrati sulla partecipazione ai beni culturali e paesaggistici e ampio spazio riservato a tutte quelle associazioni di cittadini e volontari che concorrono quotidianamente alla “vita” e alle “attività” di musei e luoghi della cultura.

Quest’ultimo tema, in particolare, intende dare maggiore risalto ai valori promossi dalla Comunità Europea con la Convenzione di Faro del 2005, un testo che introduce concetti come quelli di “eredità culturale” e “comunità di eredità” capaci di porre l‘attenzione sul patrimonio immateriale del nostro Paese e sul concorso dei cittadini alla sua valorizzazione, come espressione più alta dei principi di eguaglianza.

La Festa dei Musei nasce quest’anno, per iniziativa del MiBACT, in coincidenza con la 24° Conferenza generale dell’ICOM - International Council of Museum - la più importante organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali impegnata a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale. Per l’occasione migliaia di operatori museali si incontreranno per discutere di musei e paesaggi culturali a Milano dal 3 al 9 luglio. La scelta di organizzare la conferenza in Italia ha aiutato ad accrescere il ruolo della museologia italiana nella comunità professionale internazionale.

Tutte le informazioni sugli eventi e sugli orari sono consultabili sul sito: www.beniculturali.it

martedì 28 giugno 2016

150° ANNIVERSARIO DELLA JACK DANIEL’S

Spegne 150 candeline la più antica distilleria degli USA
Il 2016 è un anno importante per Jack Daniel’s: ricorre il 150° anniversario dalla nascita della sua storica distilleria situata a Lynchburg (70 miglia a sud est di Nashville, Tennessee).


150 anni fa, nel 1866, Jasper “Jack” Daniel a soli 16 anni ebbe l’idea di registrare la sua distilleria, acquisita tre anni prima, e si dedicò da allora e per tutta la vita alla produzione del whiskey che porta il suo nome e che è diventato un’icona globale.Negli anni, una sola costante: il rispetto della tradizione produttiva che ha reso Jack Daniel’s Tennessee Whiskey una vera e propria icona mondiale stimata per il suo carattere forte, per la sua unicità e per l’autenticità.

Nei 150 anni di vita della Jack Daniel’s Distillery, la più antica registrata negli Stati Uniti, il processo di distillazione è rimasto sostanzialmente invariato: dalla lavorazione meticolosa di ogni barile (costruiti a mano ed utilizzati una sola volta), all’esclusiva filtrazione goccia a goccia attraverso tre metri di carbone vegetale di legno d’acero, Jack Daniel’s Tennessee Whiskey è realizzato da sempre con lo stesso processo sperimentato e perfezionato da Mr. Jack in persona. Ancora oggi, infatti, a Lynchburg si produce ogni singola goccia di Jack Daniel’s presente in tutto il mondo.

“In un mondo in cui i cambiamenti sono all’ordine del giorno, è una conquista incredibile produrre whiskey nello stesso modo e nello stesso posto da 150 anni” afferma Mark McCullum, presidente di Jack Daniel’s. “Credo che la durata nel tempo e il successo di Jack Daniel’s siano il risultato della nostra abilità nel continuare a lavorare sulla base dello storico motto di Mr. Jack “Every day we’ll make it, we’ll make it the best we can”. Nel corso di quest’anniversario speciale, celebreremo la nostra storia, le nostre tradizioni e i valori che da sempre ci contraddistinguono, continuando a raccontare le grandi storie che rendono Jack Daniel’s un brand unico e speciale”. La cittadina di Lynchburg e la distilleria saranno il fulcro dei festeggiamenti, con una grande festa prevista in Tennessee il prossimo sabato 8 ottobre. Anche l’Italia celebrerà presto l’anniversario, con una serie di attività speciali previste in autunno che saranno svelate nelle prossime settimane.

Alle grandi feste si aggiunge l’appuntamento speciale con la Jack Daniel’s Barrel Hunt, una caccia al tesoro mondiale che, da venerdì 1° luglio, interesserà oltre 50 paesi. Tra luglio e settembre, 150 barili di whiskey saranno infatti nascosti in località “segrete” da individuare attraverso gli indizi pubblicati sulla pagina Facebook di Jack Daniel’s (Facebook.com/JackDanielsItalia). In Italia i barili nascosti saranno 3. Ogni barile utilizzato nella caccia al tesoro è stato realizzato a mano a Lynchburg e usato per far maturare Jack Daniel’s Tennessee Whiskey, prima di diventare lo scrigno contenente tutti i premi pensati per l’occasione (e il barile diventa esso stesso un premio speciale, pezzi unici ricercatissimi per gli amanti di Jack). 

Tutte le informazioni sulla Jack Daniel’s Barrel Hunt, regolamento e dettagli sui paesi coinvolti, sono presenti sul sito www.jackdanielsbarrelhunt.com.

Sono due, invece, le bottiglie commemorative pensate da Jack Daniel’s per celebrare l’anniversario. La prima è una speciale bottiglia Jack Daniel’s Distillery 150 – Black Label: un’elegante etichetta nera con rifiniture dorate impreziosisce la classica bottiglia squadrata e con il collo allungato. Questa edizione in serie limitata si caratterizza per una gradazione leggermente più alta rispetto al classico Jack Daniel’s Tennessee Whiskey (pari al 43%). 

Ancora più prestigiosa è la bottiglia Jack Daniel’s Distillery 150 – Super Premium, anch’essa in edizione speciale in serie limitata. Ideata da Jeff Arnett, il settimo Master Distiller di questi 150 anni, si contraddistingue per l’esclusiva filtrazione goccia a goccia attraverso tre metri di carbone vegetale di legno d’acero dolce e per la maturazione in barili di legno di quercia americana: il risultato è un whiskey piacevole e particolare. Jack Daniel’s Distillery 150 – Black Label e Jack Daniel’s Distillery 150 – Super Premium saranno presenti a partire dall’autunno su www.barcampari.it e presso le migliori bottiglierie. Con queste e altre iniziative importanti in arrivo nelle prossime settimane si celebra un importante traguardo per l’azienda, deliziando i fan del brand in tutto il mondo con omaggi speciali a quello che è un prodotto dal valore inestimabile, unico, autentico e senza tempo.


ABOUT JACK DANIEL’S
Ufficialmente registrata dal governo degli Stati Uniti nel 1866 e con sede a Lynchburg, Tennessee, la Jack Daniel Distillery, di proprietà di Lem Motlow, è la più antica distilleria degli Stati Uniti ed è nel Registro Nazionale dei luoghi storici. Jack Daniel è il creatore del famoso Jack Daniel’s Old No. 7 Tennessee Whiskey, Jack Daniel’s Single Barrel Tennessee Whiskey, Gentleman Jack, Jack Daniel‘s & Cola e ora Jack Daniel’s Tennessee Honey.

PREMIO COLLIO 2016

PREMIO COLLIO 2016 TUTTO AL FEMMINILE. IL CONSORZIO VERSO LA DOCG
Si è tenuta sabato 25 giugno, nella sala civica del Comune di Cormòns, la cerimonia di consegna del Premio Collio 2016. 

Durante la cerimonia sono stati conferiti quattro premi a giovani laureati, dottorandi e giornalisti stranieri, che sempre più si impegnano nella promozione e valorizzazione delle unicità del territorio e della cultura del vino.

Hanno portato il loro saluto l'assessore di Cormòns Elena Gasparin, che ha fatto gli onori di casa, il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, la senatrice Laura Fasiolo, componente della commissione agricoltura, la vicepresidente della Provincia, Mara Cernic, il presidente della Camera di Commercio, Gianluca Madriz, e il vice presidente della BCC di Lucinico Farra e Capriva, Umberto Martinuzzi.

Come da programma, si è tenuto il dibattito sul tema dell'importanza del marketing e del marchio territoriale, sui vantaggi per le piccole aziende e, soprattutto, sull’opportunità di ottenere la Docg per il Collio. Moderatore il giornalista di Rai Radio 1, Sandro Capitani, conduttore del programma "La terra: dal campo alla tavola" e Premio Noè 2014.

A parlare assieme al presidente del Consorzio Robert Princic, anche Stefano Campatelli, già direttore del Consorzio Brunello di Montalcino e da un paio di anni ai vertici del Consorzio Vernaccia di San Gimignano, e Francesco Venier, direttore dell’Executive MBA del Mib di Trieste e fondatore del Master in comunicazione.

A seguire, si sono tenute le premiazioni, durante le quali sono stati svelati i nomi delle quattro vincitrici. Premiate da Enrico Peterlunger dell'Ateneo friulano, la goriziana Daniela Markovic, attiva nell’ONAV provinciale, per la sua tesi di laurea "Effetc of timing of leaf removal on yield parameters, grape and wine qualitu of vitis vinifera l. cv Sauvignon Blanc" conseguita presso l’Università di Viticoltura ed Enologia di Nova Gorica.

La seconda è invece la napoletana Serena Foria, che ha conseguito la laurea magistrale in Scienze e Biotecnologie Agrarie, presso l’università di Udine, dal titolo "The Rpv3 locus in grapevine: DNA variation and relevance for conventional breeding".

Donne anche le due giornaliste straniere, entrambe statunitensi, alle quali hanno consegnato i premi Claudio Soranzo e Stefano Cosma in rappresentanza dell'Arga: Kerin O'Keefe, editor per l’Italia del conosciuto mensile Wine Enthusisast, che con il suo articolo "Collio Crown Jewels - what you should be drinking from italy's best white wine region" ha conquistato la giuria.

Infine, Becky Sue Epstein del magazine online PalatePress.com, su cui ha pubblicato l’articolo "Collio: finding new white wine styles in a remote corner of Italy", ritenuto anch’esso uno dei migliori.

Consorzio Tutela Vini DOC Collio

34071 Cormòns (GO) via Gramsci 2, telef. 0481-630303; fax. 0481-630660

e-mail : segreteria@consorziocolliocarso.it

Il Primitivo a Collisioni 2016

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria a Collisioni 2016 – Il festival “Agrirock”
A Barolo (Cuneo) dal 14 al 18 luglio con “Il Progetto Vino di Collisioni”, un ciclo di degustazioni e incontri con produttori, influencer e buyer da tutto il mondo.

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria parteciperà dal 14 al 18 luglio a Collisioni 2016, il festival “Agrirock” che a Barolo (Cuneo) ha radunato lo scorso anno oltre 100.000 spettatori provenienti da tutta Italia e dall'estero. Un popolo di amanti del vino e della buona musica che ogni anno si raduna in Piemonte e trasforma il piccolo borgo vinicolo in un crocevia di culture e grandi scuole vinicole, gettando ponti tra le grandi tradizioni regionali, nel segno dell'interscambio e del gemellaggio.

Il legame musicale e vinicolo con la Puglia quest'anno è forte come non mai. Chiuderanno infatti il festival di Barolo, proprio i Negramaro in concerto. Ma il pubblico grazie al progetto vino potrà anche conoscere i grandi Primitivo di Manduria, nel palco del Castello di Barolo.

Accanto ai grandi nomi internazionali della musica e della letteratura, il vino italiano avrà un ruolo centrale all’interno della manifestazione, insieme al Consorzio di una delle eccellenze enologiche più prestigiose del sud Italia. Collisioni, infatti, propone il “Progetto Vino”, un ciclo di degustazioni e di incontri, curati dal giornalista Ian D’Agata, collaboratore di Vinous e Decanter, nonché direttore scientifico di Vinitaly International, che porteranno a Barolo produttori, influencer e buyer da tutto il mondo.

Per il progetto, le suggestive sale del Castello di Barolo ospiteranno un focus dedicato alla denominazione del "Primitivo di Manduria", in cui il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria presenterà ai professionisti del vino internazionale le sue perle enologiche. La realtà pugliese ha da poco ricevuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il prestigioso Erga Omnes, riconoscimento che gli attribuisce il ruolo di decisore e coordinatore esclusivo di tutte le politiche di valorizzazione, oltre che di tutela, delle denominazioni d’origine controllata del Primitivo.

“Un orgoglio per noi partecipare a Progetto Vino di Collisioni 2016, un appuntamento caratterizzato da esperti di grande richiamo conosciuti in tutto il mondo – dichiara Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. Saremo in grado di rappresentare la qualità, la diversità, la genuinità e la capacità innovativa di una delle eccellenze della produzione vitivinicola pugliese e simbolo del Made in Italy."

"Un impegno gradito" aggiunge Ian D'Agata "avere l'onore di presentare insieme al Presidente questa grande denominazione pugliese ai giornalisti e ai sommelier dei diversi ristoranti stellati di tutto il mondo che abbiamo invitato quest'anno al Progetto Vino di Collisioni. Nella speranza di poter replicare presto il format Collisioni nella Terra del Sole!"

Del vitigno Primitivo ne parlammo in un suggestivo articolo che ne ha voluto ripercorrere la storia.


lunedì 27 giugno 2016

“EXTRA LUCCA SUMMER EDITION”

“EXTRA LUCCA SUMMER EDITION”: UN MESE INTERO DEDICATO ALL'OLIO DI QUALITÀ
Dal 1° al 31 luglio a Lucca nell'antico foro romano, si celebra l'oro verde della tavola.

 La splendida cittadina toscana ospiterà la II e rinnovata edizione di “extraLucca Summer Edition” – ELSE - manifestazione figlia di “extraLucca”, l’annuale forum sull’extravergine di eccellenza che vede protagoniste le migliori aziende di olio italiane, in scena, nel mese di febbraio, all’interno del Palazzo Ducale.

Durante questa sessione estiva, tutti i giorni - a partire dalle ore 11.00 di mattina e fino al tramonto - 22 produttori del Bel Paese faranno comprendere la bontà e la diversità delle varietà olivicole sparse nel nostro territorio. Dalla Casaliva del Garda al Frantoio lucchese, dalla Rotondella campana alla Gentile di Chieti, passando per la Coratina pugliese e l’Ottobratica calabrese, solo per citarne alcune. 12 esperti dell’Accademia Maestrod’olio introdurranno il pubblico, sia neofita che esperto, in degustazioni guidate di tanti tipi di extravergine, abbinati al pane di Lucca e al pinzimonio. Un vero e proprio mini corso sulla materia, con due appuntamenti giornalieri – alle ore 12.00 e alle 17.00 – in doppia lingua, italiano e inglese.

“Con questa iniziativa – dichiara Fausto Borella, presidente dell’Accademia Maestrod’olio e ideatore dell’evento - vogliamo ancora una volta dare risalto alla bontà dell’olio vero e genuino, premiato con le Corone Maestrod’olio nella nostra guida Terred’Olio 2016, in abbinamento ad alcune eccellenze della gastronomia locale e regionale. Ancora oggi moltissimi connazionali, per non parlare dei turisti stranieri, non riescono a riconoscere la differenza tra un olio difettoso, che inevitabilmente rovina un prodotto o un piatto, e un olio profumato, amaro e piccante, benefico per la salute e sinonimo di grande qualità”.

All’interno di questo “temporary shop” estivo, sarà inoltre possibile degustare diversi gusti di gelati all’olio, formaggi, piatti gourmet e birra artigianale. Vini e spumanti rosati provenienti dalla Lucchesia e dalla Toscana saranno i protagonisti degli aperitivi in rosa. Mentre le note di Puccini riecheggeranno nelle volte del Loggiato grazie all'Associazione "Puccini e la sua Lucca”.

Fin dal principio quest’idea vincente è stata sposata con entusiasmo dalla Regione Toscana, che ha subito deciso di dare il suo patrocinio. Non manca il sostegno della Provincia e del Comune di Lucca, del Comune di Capannori, della Camera di Commercio di Lucca, della Confcommercio, delle Strade dell’olio e vino di Lucca, Montecarlo e Versilia e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.

La missione dell’Accademia Maestrod’olio è di riuscire a far comprendere a tutti gli appassionati lucchesi e ai turisti presenti in città, quali benefici si celano all’interno di un olio di grande qualità. Ne trarranno beneficio non solo i privati, ma anche tutti i pubblici esercizi della Lucchesia, che da ora in poi potranno presentare alla loro clientela, extravergini di altissima qualità abbinati ai piatti della cucina locale. Un motivo in più per entrare in questo nuovo mondo.

Per informazioni e prenotazioni:
Accademia Maestro d’olio

tel: +39 0583_495164

mail: eventi@maestrodolio.it

web: www.extralucca.it

Onav: Corso I° Livello per Assaggiatori di Vino

A Latina parte il I° Corso per Assaggiatori di Vino
Scopri le tue doti naturali, impara a degustare e diventa “Assaggiatore di Vino”. Da venerdì 28/10/2016 - prenotati subito, clicca qui

Onav Latina: inizia il Corso di I° livello per il conseguimento della Patente di “Assaggiatore di Vino” (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563) e conseguente iscrizione all’Albo Nazionale degli Assaggiatori di Vino ONAV


Il Corso è articolato in 18 lezioni teorico-pratiche di circa 2 ore ciascuna (con inizio alle ore 21) e durante le stesse, saranno degustati complessivamente oltre 60 Vini. Alcune lezioni saranno tenute presso Cantine della zona.

Il corso è aperto a tutti, anche a chi è privo di qualsiasi esperienza!

La quota di partecipazione al corso è di 440 Euro (previsto uno sconto per gli under 25) e comprende:

- iscrizione all’ONAV per 2 anni (con abbonamento gratuito alla rivista L’Assaggiatore);

- il testo didattico;

- la valigetta con 6 bicchieri;

- le 18 lezioni del corso;

- l’esame finale e con il suo superamento, la consegna del diploma di “Assaggiatore di Vino” presso una Cantina della zona.

A seguire le date ed il programma didattico delle lezioni:

data
28/10/2016
21:00 *1° Cos’è l’ONAV e chi è l’Assaggiatore
Presentazione dell’ONAV e ruolo del socio assaggiatore.
La vite e il vino nel mondo.
Brindisi inaugurale.
data
02/11/2016
21:00 2° Scoprire i sensi e la loro memoria
Elementi di fisiologia dei sensi, stimoli e loro percezione.
Prova pratica di memoria olfattiva su odori semplici.
Degustazione 1 vino.
data
09/11/2016
21:00 3° Quanto siamo sensibili al gusto?
Le soglie gustative. Cenni di anatomia e fisiologia del gusto
Prova pratica di sensibilità gustativa
Degustazione 1 vino.
data
28/10/2016
21:00 *4° Saper assaggiare
Tecnica di assaggio dei vini. La scheda di degustazione.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
14/11/2016
21:00 5° Legislazione ed etichetta dei vini
L’etichetta dei vini e la tutela dei consumatori.
La legislazione e la classificazione dei vini: la piramide della qualità.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
21/11/2016
21:00 6° La vite, origine di tutto
Concetti elementari di viticoltura. Composizione strutturale dell’uva.
Rese in mosto.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
28/11/2016
21:00 7° Enologia - Dal grappolo al mosto
I componenti del mosto. La maturazione dell’uva. Vendemmia e trasporto delle uve.
La struttura della cantina. I recipienti vinari.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
05/12/2016
21:00 8° Enologia - Il mosto si trasforma
I processi biologici della vinificazione: fermentazioni alcolica e malolattica.
Composti principali e secondari dei due fenomeni.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
12/12/2016
21:00 9° Enologia - La vinificazione in rosso
giornoVinificazione in rosso: i diversi passi del processo dalla pigiatura ai travasi.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
19/12/2016
21:00 10° Enologia - La vinificazione in bianco
Vinificazione in bianco: le fasi del processo, dalla pressatura alla conservazione.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
09/01/2017
21:00 11° Enologia - La vinificazione in rosso alternativa
Vinificazione in rosso alternativa: i vini rosati.
Vinificazione con macerazione carbonica: i vini novelli.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
16/01/2017
21:00 12° Enologia - L’affinamento del vino
Affinamento, stabilizzazione, invecchiamento, imbottigliamento.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
23/01/2017
21:00 13° A volte qualcosa non va
I principali parametri analitici dei vini. Le alterazioni e i difetti dei vini.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
30/01/2017
21:00 14° I vini speciali con spuma
I vini speciali spumanti. Metodo classico e metodo Charmat.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
06/02/2017
21:00 15° I vini speciali senza spuma
I vini speciali senza spuma. Vini liquorosi, aromatizzati e mistelle. I vini passiti.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
13/02/2017
21:00 16° Il vino fa bene? Orgoglio e pregiudizi
Vino e salute. Il valore alimentare del vino.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
20/02/2017
21:00

17° Enografia della Regione
Areali, suolo, clima, vitigni, denominazioni e vini della regione ove si svolge il corso.

Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
27/02/2017
21:00 18° Rivediamo insieme il programma
Ripasso generale.
Prova pratica: degustazione 4 vini.
data
03/03/2017
21:00 Esame finale
Prova teorica scritta
Prova pratica di degustazione di 4 vini.

Luogo dell'evento:
Garden Hotel
Via del Lido, 129 Latina

Visualizza la mappa

Il contributo di partecipazione è fissato in €440,00. L’evento è aperto a tutti. Il numero di partecipanti è fissato in un minimo di 20 e un massimo di 35.

Eventi in corso. Festa Artusiana

Festa Artusiana, la cultura a tavola
A Forlimpopoli fino al 3 luglio 2016: il cibo non solo come nutrimento ma convivialità, cultura, condivisione. 

“La pace domestica sta attorno alla cucina”. Così scriveva una corrispondente a Pellegrino Artusi in una lettera datata un secolo fa, custodita a Casa Artusi, uno dei tanti tasselli del grande mosaico de “La scienza in cucina e l’arte di Mangiar bene”. In quelle sette parole c’è l’essenza di quanto avviene nella città natale del gastronomo che dal 25 giugno e fino al 3 luglio 2016 vede protagonista il cibo non solo come nutrimento ma convivialità, cultura, condivisione e che faranno di Forlimpopoli il centro di gravità della cucina italiana.

Degustazioni, spettacoli, concerti, incontri, mostre, anche le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Imponenti i numeri di questo appuntamento che festeggia il ventennale: oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni; una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo; una serie di mostre sul tema del cibo; 70 spettacoli con le discipline più diverse; il coinvolgimento di una sessantina di ristoranti del tipico allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli; 150 mila presenza nell’ultima edizione, cifra record.

Non bisogna però considerare la Festa Artusiana come momento di sola degustazione e abbondanza di cibo. L’evento da sempre affianca il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale, sociale ed economica della tavola, in compagnia di studiosi, appassionati, docenti universitari e anche semplici curiosi. Se ciò che mangiamo è un atto culturale, la scelta pone degli interrogativi sull’uso consapevole del cibo. E non a caso il filo conduttore di questa edizione è la cucina sostenibile, la lotta allo spreco, l’utilizzo degli avanzi, ideale prosieguo della riflessione avviata un anno fa a Expo.

In un’epoca di “disimpegno” pressoché generalizzato la Festa Artusiana da sempre si caratterizza per essere un evento militante in difesa e a tutela dei prodotti di qualità. Dai sapori ‘made in Italy’ a quelli del mondo, ciò che li unisce è il rispetto della tradizione e della tipicità. L’offerta ristorativa va in questa direzione, intimamente legata col territorio, nell’ambito di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine. Una sessantina i ristoranti allestiti in occasione della Festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli.

La Festa Artusiana da sempre si caratterizza come un grande teatro a cielo aperto che unisce i generi e le proposte artistiche più diverse: dalle performance di strada ai concerti, dagli spettacoli per i bambini alla musica popolare passando per il blues e il jazz. Il cartellone, ricco e variegato, propone oltre 70 appuntamenti, a cura di Officinateatro, sotto la direzione di Enrico Zambianchi,

Nell’ambito dell’evento si inseriscono due rassegne. La prima è l’ArtusiJazz, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli che negli anni, grazie al suo direttore Flavio Boltro, è diventato un appuntamento immancabile per gli appassionati e per tutti coloro che vogliano ascoltare dal vivo i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.

La seconda rassegna, “Romagna e Sangiovese”, dedicata alla tematica del cibo e della tavola, vuole dare spazio agli artisti romagnoli che hanno ottenuto successo nell’ambito nazionale con la loro attività nel campo dello spettacolo.

Torna anche il Teatro di Strada che porta a Forlimpopoli il meglio del panorama “Buskers” internazionale. Tra gli artisti di strada troviamo eccellenze come l’argentino Fede Scoch, Juriy Longhi e Piero M. Macchini.

Infine, non manca animazione e spettacoli dedicati ai bambini in compagnia dell’Associazione “Il Parco dei Ragazzi”.

A Forlimpopoli arrivano sapori da tutto il mondo. La Festa Artusiana si conferma infatti crocevia di sapori di diverse parti del mondo. In questa edizione saranno presenti importanti realtà del nostro paese, oltre ad amici artusiani che vengono oltre confine: i francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes, i croati della cittadina di Rovigno, la cucina catalana di Sils, il mercato contadino della città austriaca di Traun.

Informazioni

Ufficio Cultura tel. 0543-749234-5 (orario 8-13; durante la Festa 16-21).

Mail: info@festartusiana.it promozione@comune.forlimpopoli.fc.it

Siti: www.festartusiana.it www.forlimpopolicittartusiana.it

Valorizzazione eccellenze made in Italy: nasce "In It.inere"

Presentato progetto interregionale "In It.inere" per il turismo del Centro Italia e della Sardegna
Un progetto per valorizzare le eccellenze e rivitalizzare marchio italia.

Valorizzare e promuovere comuni elementi del territorio, valenze storiche, paesaggistiche, produttive, sociali e culturali del Centro Italia e della Sardegna, in sintonia con l'emergente domanda, nazionale e internazionale, di turismo attivo, esperienziale e motivato: è quanto si propone il progetto di eccellenza "In It.inere", proposto al Mibact dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Sardegna e Umbria, quest'ultima con il ruolo anche di Regione capofila. 

Il progetto è stato illustrato dal vice presidente della giunta regionale dell'Umbria e assessore al turismo, Fabio Paparelli, insieme agli assessori al turismo delle Regioni Toscana, Stefano Ciuoffo, delle Marche, Moreno Pieroni, e da Enrico Serpieri e Fulvio Angelini, in rappresentanza rispettivamente dei vice presidenti delle giunte regionali di Lazio e Abruzzo.

"In It.inere – ha detto il vice presidente Fabio Paparelli – è un progetto di eccellenza che si caratterizza per la presenza di importanti sinergie fra le Regioni coinvolte in termini di proposte e di azioni da realizzare, capaci di produrre economie di scala e di definire un ‘prodotto' unitario da spendere sui mercati turistici. Un progetto unico fra i nove presentati al Ministero proprio per la sua capacità di aggregare più Regioni attorno ad obiettivi di valorizzazione e di promozione dei propri territori. Sono stati così superati campanilismi e frammentazioni – ha aggiunto Paparelli - in direzione di una visione comune in cui l'Umbria, anche come Regione capofila, rappresenta il perno centrale, una ‘porta' che mette in relazione, nell'ambito di un lavoro comune, tutte le Regioni coinvolte". 

Paparelli ha poi evidenziato come attraverso il "progetto si intenda anche rilanciare e rivalorizzare quel ‘marchio Italia' di cui si è sentita l'assenza soprattutto sui mercati extraeuropei, attraverso la messa in rete e la promozione delle eccellenze presenti nelle regioni di quest'area del Paese. Mettere in sinergia le risorse finanziarie regionali con quelle del Ministero – ha aggiunto Paparelli – rappresenta un ulteriore elemento virtuoso di questo progetto, anche in relazione all'attuazione dei contenuti del protocollo d'intesa che verrà sottoscritto tra i presidenti di Umbria, Toscana e Marche. E' inoltre prevista la comune partecipazione ad importanti Fiere sui mercati esteri, in sinergia con Enit, tra cui Utrecht, Berlino, Londra, e sul territorio nazionale, con il primo appuntamento in programma proprio in Umbria, al Salone del Turismo rurale Eco Natura a Città di Castello il prossimo settembre. Si lavorerà inoltre a fam trip, educational tour ed a progetti di comunicazione che si avvarranno soprattutto del web".

Nel progetto si pone particolare attenzione alla valorizzazione delle aree interne e rurali, con il patrimonio di culture immateriali e materiali che esse conservano e tramandano, alle eccellenze, non solo paesaggistiche ma anche delle produzioni tipiche, e al tema dei "Cammini", come tema centrale e trasversale a tutte le Regioni aderenti. "I cammini e i sentieri del turismo esperienziale è infatti una delle quattro linee di intervento in cui si articola il progetto – ha ricordato Paparelli, con l'obiettivo di promuovere unitariamente la rete dei Cammini del Centro Italia e della Sardegna e di attivare anche il progetto Cammino dei 5 Continenti che verrà presentato a Roma nelle prossime settimane".

"Altri temi su cui realizzare una promozione integrata – ha concluso - saranno quelli de ‘le vie del vino, del gusto e dell'arte', sviluppandone il legame con la storia, le tradizioni, l'arte, la ruralità, lo stile di vita e il ‘mangiar sano', ‘I percorsi dell'amore, del benessere, dell'eleganza e dell'armonia', con la valorizzazione di luoghi singolari attraverso eventi, moda e shopping e la promozione del wedding, e de ‘La vacanza attiva e lo sport outdoor' (ecoturismo) per un turismo alla ricerca di esperienze e attività sportive non agonistiche, da svolgersi a stretto contatto con la natura".

"Si tratta di un progetto particolare per la finalità che si propone – ha detto l'assessore regionale della Toscana, Stefano Ciuoffo - che è quella di costruire un prodotto omogeneo che superi i confini delle singole Regioni. Non più quindi promozioni separate, ma una valorizzazione collettiva delle eccellenze. Le Regioni coinvolte – ha aggiunto - stanno ricucendo i territori così da eliminare le terre di confine per portare valore aggiunto alla semplice somma delle singole esperienze. Un percorso che va nella direzione dell'aggregazione di Toscana, Umbria e Marche e di una visione che supera i confini istituzionali per realizzare un prodotto attrattivo e che abbia un peso rilevante sui mercati".

"Attraverso questo progetto – ha detto l'assessore al turismo della Regione Marche, Moreno Pieroni - si è intrapreso per la prima volta un percorso condiviso fra sei Regioni italiane che hanno portato a sintesi le proprie differenze e peculiarità con l'obiettivo di promuovere unitariamente i territori per agganciare le opportunità offerte anche in relazione all'accoglienza. Sono previsti investimenti complessivi, fra risorse statali e regionali, per cinque milioni di euro, in un settore, quello turistico, che può produrre occupazione. Abbiamo costruito una risposta efficace per far conoscere il nostro prodotto sui mercati, grazie ad un progetto importante a cui partecipiamo convintamente e con cui intendiamo dare un segnale anche a livello nazionale".

Enrico Serpieri ha detto che "come Regione Lazio siamo orgogliosi di partecipare a questa iniziativa perché si tratta di un progetto congiunto e sinergico, saggio, che dimostra una capacità di visione grazie all'efficacia di una proposta turistica di promozione dei territori sui mercati. Nel progetto – ha aggiunto – sono stati scelti con attenzioni singoli temi delle regioni, nella logica di favorire il confronto e lo scambio fra i territori finalizzato alla costruzione di un percorso unitario su proposte spendibili soprattutto sui mercati esteri".

Per Fulvio Angelini "Il progetto testimonia la disponibilità delle Regioni e del Ministero a definire una strategia promozionale turistica basata sulla capacità di collaborazione e finalizzata a costruire progetti interregionali qualificati. La filosofia – ha proseguito - è di valorizzare l'Italia di pregio e meno nota facendo leva sul tessuto patrimoniale, culturale, ambientale, enogastronomico etc. Ciò anche allo scopo di intercettare le domande emergenti di turismo e le nuove tendenze di turismo esperenziale".

venerdì 24 giugno 2016

Il Grillo di Tenuta San Giaime

Si chiama “G’15”, Grillo in purezza, nuovo protagonista del vino siciliano
Presentato a Milano il primo bianco di Tenuta San Giaime, ottenuto da uve biologiche certificate.

“G’15” Igp Terre Siciliane 2015, un Grillo in purezza di Tenuta San Giaime, primo bianco prodotto dalla prestigiosa cantina di Gangi, in provincia di Palermo, sulle pendici delle Madonie (a 750 metri di altitudine), da oggi disponibile nella ristorazione e nelle enoteche di alta gamma.

Non c'è dubbio il Grillo è il nuovo protagonista del vino siciliano. Un vitigno che è parte integrante di quel grande patrimonio genetico dei vitigni autoctoni siciliani. Negli ultimi 20 anni la Sicilia è diventata un brand di elevato prestigio dell’enologia internazionale che evoca territori di straordinaria vocazione vitivinicola, di lunga storicità e con una forte relazione tra produzioni enologiche, cultura, tradizioni e paesaggio. Su quest'ultimo poi, una nuova sensibilità sta crescendo, specialmente tra i giovani, che fa apprezzare in modo più consapevole il suo valore: è di questi giorni la notizia, commentata positivamente da Coldiretti, in cui la traccia scelta per gli esami di maturità nell'ambito storico-politico è stata proprio quella sul "Valore del Paesaggio" di cui la viticoltura e l'agricoltura in generale coprono il 55% del territorio italiano disegnandone in modo profondo le forme ed i colori.

La Tenuta San Giaime è situata nel cuore delle Madonie, a 1.000 metri di altitudine nei pressi della cittadina di Gangi, in provincia di Palermo. Gangi oltre ad essere considerato uno dei borghi più belli d'Italia - è stato infatti insignito del titolo di Borgo dei borghi nel 2014 e parte del circuito dei borghi più belli d'Italia - si trova felicemente immerso all'interno di un territorio ricchissimo di biodiversità. Tutto qui rimanda al concetto di quello che i francesi amano definire terroir. Situata nelle vicinanze del fiume omonimo, in un contesto, dove uomo e natura vivono in perfetto equilibrio, crescono le viti e gli ulivi della Tenuta, trasferendo al vino e all'olio che vi si producono, colori, profumi e sapori di questo magico territorio, tutto da scoprire. Sono circa 18 gli ettari coltivati a vigneto, uliveto, ma anche ortaggi e seminativo, che si integrano armoniosamente, andando a delineare il paesaggio ed il valore di questa terra montuosa a ridosso del mare, dove lo sguardo, dalle sue alture, spazia fino all'Etna, alla catena dei Nebrodi e alle isole Eolie.

“Dal vitigno Grillo, che possiamo definire il principe degli autoctoni siciliani, spiega Salvatore Cicco, patron della Tenuta, abbiamo ottenuto questo originale vino di mezza montagna, che si affianca al nostro grande rosso S’14 (ottenuto da uve Syrah in purezza) e al nostro olio evo Arché”.

“G’15 non è solo il nostro primo vino bianco, prosegue, ma anche il primo prodotto della nostra azienda a potersi fregiare a pieno titolo del marchio Bio, che certifica la coltivazione assolutamente naturale delle nostre uve”.

Il vitigno Grillo è senza dubbio la varietà autoctona più rappresentativa della Sicilia. Diffuso in tutta l’isola, è particolarmente presente nelle provincie occidentali, dove l’escursione termica tra giorno e notte, l’azione dei venti e il clima variabile sono favorevoli all'eccellente resa delle uve e alla qualità del vino e questo anche grazie alla sperimentazione di nuove tecniche di vinificazione che hanno permesso di ottenere vini di grande struttura e complessità. Proprio per la sua struttura e la predisposizione a dare vini piuttosto alcolici, in passato era utilizzato principalmente per la produzione del celebre vino Marsala, insieme a Catarratto ed Inzolia. Oggi sempre più spesso viene vinificato in purezza e regala uno dei bianchi più ricchi e longevi dell’isola.

Dal monumentale e preziosissimo libro "Identità e ricchezza del vigneto Sicilia", frutto di una lunga ricerca tra le Università di Milano e di Palermo in cui si traccia un profilo accurato ed esauriente del patrimonio ampelografico siciliano, ho avuto modo di apprendere che, attraverso studi molecolari, il vitigno Grillo è frutto di un incrocio tra Catarratto bianco e Zibibbo o Moscato di Alessandria. Nell’ambito del progetto "Valorizzazione dei Vitigni Autoctoni Siciliani"avviato nel 2003 dai Servizi allo Sviluppo dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana sono stati poi individuati due biotipi della varietà Grillo, chiamati A (grappolo mediamente compatto) e B (grappolo spargolo), con sostanziali differenze: il primo conferisce al vino maggiore intensità cromatica che si caratterizza per le note di vegetali e di agrumi. Il secondo genera un vino di maggiore struttura caratterizzato da descrittori di frutta tropicale e di spezie. Dei due è stato omologato il clone Regione Sicilia 297, riconducibile al biotipo A.

Il G'15 IGP Terre Siciliane 2015 è ottenuto da uve Grillo 100% in purezza, coltivate a 750m s.l.m. Il terreno è composto da medio impasto con tessitura media tendente all'argilloso. Resa 60q/Ha con un densità di impianto di 4.00Ha. Il sistema di allevamento scelto è la controspalliera e potature a Guyot. Trattamenti minimi a base di zolfo e rame. Dopo la diraspatura, pressatura soffice e decantazione del mosto a bassa temperatura, fermenta ad opera di lieviti selezionati, a temperatura controllata, segue l'affinamento in acciaio. Vengono prodotte circa 1500 bottiglie. Percentuale alcolica del 13%.

Il colore è giallo paglierino intenso, limpido con sfumature verde oro, Al naso è fruttato con note di pompelmo e melone, leggermente floreale con note di pepe verde, gelsomino e fiori di limone, il sottofondo è piacevolmente agrumato con note lontane di pietra focaia. Al palato è fresco, sapido, armonico ed equilibrato. Le note agrumate ci accompagnano in un finale lungo di grande piacevolezza che invita a un altro sorso.

Un vino che rispecchia fortemente un frutto coltivato in altitudine con aromi caratteristici che mi ricordano certi Sauvignon francesi. Fragranza, pulizia del frutto ed un tenore alcolico senza eccessi, chiudono il quadro di questo prodotto centrato che porta con se anche le caratteristiche peculiari di una buona tenuta nel tempo. Si fa apprezzare soprattutto abbinato ad antipasti e primi a base di pesce, ottimo come aperitivo.


Colgo l'occasione per segnalare che domani 25 giugno presso l'isola di Mozia, (TP), si svolgerà "Il giorno del Grillo". Una giornata interamente dedicata al vitigno Grillo. Al tramonto, gli appassionati avranno poi la possibilità di degustare dalle 17.00 alle 22.00 i vini in un irresistibile “Walk-around Tasting”curato dall’AIS Associazione Italiana Sommelier in cui saranno accompagnati alla scoperta della storia e delle diverse interpretazioni di questa autentica eccellenza siciliana. 

“BIOTREMOLOGIA”. NEL VIGNETO ARRIVA LA SCIENZA CONTRO I PARASSITI

IN TRENTINO IL 1° CONGRESSO MONDIALE DI “BIOTREMOLOGIA” CON EVENTO-SPETTACOLO SULLA COMUNICAZIONE DEGLI INSETTI 
Dal 5 al 7 luglio 70 esperti si confrontano a San Michele su una nuova scienza: la bioacustica vibrazionale degli insetti. 

Prototipo di dispenser vibrazionale appeso al filo di sostegno di un vigneto 
Dal 5 al 7 luglio il Trentino ospita un evento scientifico unico nel suo genere: il primo congresso mondiale sulla biotremologia, la nuova scienza che studia le vibrazioni emesse dagli animali. La scienza apre nuove strade sostenibili in viticoltura e nelle piante in genere, nella lotta ai parassiti.

Biotremology è promosso dalla Fondazione Edmund Mach e si svolgerà a San Michele con 70 esperti da tutto il mondo. Mercoledì 6 luglio, alle ore 20, è prevista una serata al Muse aperta alla cittadinanza dove interverrà Peter Narins, luminare della comunicazione animale, e due spettacoli in cui arte e scienza si mescolano con musica ispirata ai suoni e alle vibrazioni prodotti dagli insetti.

Biotremologia e ruolo FEM

E' una branca della bioacustica che si occupa della comunicazione vibrazionale degli animali ed è stata riconosciuta come disciplina scientifica autonoma proprio nel 2016. In realtà sono moltissime le specie (soprattutto di insetti) che usano questo mezzo di comunicazione, specialmente a fini riproduttivi. La Fondazione Edmund Mach è uno dei pochi centri in Italia dotato di un laboratorio specializzato nella ricerca in Biotremologia, ed è all'avanguardia a livello mondiale nella ricerca applicativa delle vibrazioni in campo agrario contro i parassiti delle piante.

Il congresso di San Michele

Il congresso riguarderà gli studi di bioacustica vibrazionale di roditori, anfibi, rettili e soprattutto insetti, ma anche di balene e delfini. I partecipanti sono dottorandi, ricercatori e professori, provenienti principalmente dagli Stati Uniti, ma anche da Brasile, Australia, Giappone, Israele, Russia e un po' da tutta Europa, soprattutto Germania e Slovenia.

L'evento prevede anche 7 sessioni di contributi orali per un totale di 50 speakers, ma anche una giornata di “lezione” per gli insegnanti di scienze delle scuole medie e superiori di tutto il Trentino.

Gli invited speakers oltre a Peter Narins della UCLA University (USA) che peraltro interverrà al MUSE per un talk sulla comunicazione ultrasonica degli anfibi, sonoKaren Warkentin della Boston University (USA) e il Prof. Friedrich Barth dell'Università di Vienna. Sono previste tra le varie iniziative la premiazione con l'Insect Drummer Award 2016 che verrà conferita a 3 personalità scientifiche che nel corso della carriera si sono particolarmente distinte nell'ambito della biotremologia.

Serata per il pubblico mercoledì 6 luglio al MUSE. Oltre all'intervento scientifico del Prof. Narins, sono previsti mercoledì 6 luglio, alle ore 20, al MUSE di Trento, due eventi spettacolari a base di luci, musica e effetti speciali in cui scienza e arte si mischiano. Il primo spettacolo, ispirato ai ragni, sarà della Arachnid Orchestra di Tomas Saraceno (Germania) e il secondo, che si intitola “Bugs, a walrus and a door start dancing”, è eseguito da Bostjan Perovsek (Slovenia) ed è ispirato ai suoni e vibrazioni prodotti dagli insetti.

                 

Birròforum 2016

Al via oggi Birròforum il grande festival della birra artigianale e del cibo da strada
Dopo Vinòforum, che ci ha deliziato con il meglio dell'enogastronomia, è di scena la birra artigianale di qualità.

40 birrifici artigianali, 20 artigiani del cibo da strada, ma anche corsi di degustazione, abbinamento e avvicinamento alla birra, giochi vintage e due aree ‘bar dello sport’, dedicate ai campionati europei di calcio, dove sarà possibile seguire tutte le partite più importanti. Questo è Birròforum, il fratello minore di Vinòforum ormai diventato grande, evento di successo conclusosi da pochi giorni.

Si comincerà venerdì 24 per andare avanti per ben sei giorni, grazie al ponte del 29 giugno, data di chiusura dell’evento. I birrifici ruoteranno su due turni: dal 24 al 26 e dal 27 al 29. Nel primo saranno presenti Turbacci, Soralama, Ritual Lab, Oxiana, Insieme Birra, I Beer, Baladin, Casa Veccia, Birrificio Sant’Andrea, Birrificio di Cagliari, Birrificio del Doge, Birradamare, Birra Losa, Hibu, Birra 100venti, Beer-Fellas, Palabrauhaus, Mashout, mentre nel secondo Saragiolino, VentiTre, 250-altaquota, East Side, Tolerium, Sti Malti, Il Gladiatore, Itineris, Mastri Birrai Umbri, Birrificio Castelli Romani e Birra del Borgo. Ci saranno pure postazioni per mangiare cibo da strada affidate a Bistrot 64, Pork-n-roll, Mr Doyle, Trapizzino, Birretta and wine, Freeto, Konopizza, Foodbox, Renzini, Quelli della Bombetta, Sto bene Roma, Bee Fry e The Vain Sheep. Novità di questa edizione, la presenza di buyer esteri grazie all’accordo con Assobirra e con il l’ICE.

L’evento sarà aperto ogni giorno dalle 19 alle 2 di notte, con il biglietto di ingresso che costa 8 euro compresivo di bicchiere da degustazione e sacca portabicchiere; per bere occorrerà cambiare euro in gettoni (cambio 1 a 1) e utilizzarne uno per farsi riempire il bicchiere con 10cl di birra e 2 per 20cl.

Birròforum (dal 24 al 29 giugno) – Lungotevere Maresciallo Diaz (Farnesina) – Roma – sito dell’evento

Bere Rosa 2016

TORNA BERE ROSA L'ATTESO EVENTO CAPITOLINO GIUNTO ALLA SUA QUINTA EDIZIONE
IL 5 LUGLIO TORNA A ROMA GRANDE DEGUSTAZIONE DI VINI FERMI E SPUMANTI IN ROSA
È nato come una scommessa questo evento targato Cucina & Vini, un modo per incontrarsi con il pubblico romano, salutarsi prima della pausa estiva e presentare il meglio della produzione rosata italiana. E invece Bererosa è diventato con il tempo uno degli eventi più attesi dell’estate capitolina, giunto quest’anno alla sua quinta edizione


Se è vero che squadra che vince non si cambia, di questo evento si è mantenuto il format iniziale partendo dalla location che è quella elegante e inconfondibile di Palazzo Brancaccio. La bellissima dimora ottocentesca a due passi dal Colosseo, che con i suoi ampi saloni barocchi e il bellissimo giardino che, dalle 17 alle 23 di martedì 5 luglio, ospiteranno i migliori vini rosati provenienti da tutta Italia. Una degustazione unica nel suo genere durante la quale le aziende italiane più rappresentative di questo comparto vinicolo proporranno il meglio della loro produzione en rose.

“Siamo alla quinta edizione di Bererosa - spiega Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini - e ci sentiamo sempre più motivati a organizzare questa manifestazione perché il vino rosato fermo continua a essere considerato la cenerentola d’Italia, un prodotto principalmente da esportazione, su cui non vengono fatti investimenti di studio e promozione. Previsioni sui consumi mondiale realizzate da Euromonitor International confermano fino al 2018 la tendenza alla crescita: 22 milioni di ettolitri nel 2000, 24 nel 2013 e ancora quasi un milione in più nel 2018. Nel suo insieme il vino è stabile a 240 milioni ettolitri consumati ogni anno, valore a cui si è avvicinato attraverso una lentissima discesa. In questo scenario il nostro Paese produce circa 4 milioni di ettolitri di rosé, come la Spagna, precedute dalla Francia a quota 7 milioni; ma mentre i francesi ne consumano 9 milioni, noi e gli spagnoli siamo poco sopra il milione, con una palese vocazione all’export e spazi sicuri di vendita.

Quanto al vino spumante, nel suo insieme conta un consumo mondiale di 15 milioni di ettolitri l’anno con una crescita del 30% in dieci anni e una tendenza a confermarla e forse superarla anche nei prossimi dieci. Le bollicine rosa ovviamente godono di questa situazione, pur restando un prodotto di nicchia.

In sintesi è più facile esportare vini rosé che venderli in Italia quindi la nostra funzione di divulgatori deve essere svolta sempre e con maggior forza nei confini italiani e lontano dalle zone produttive, dove il rosato si beve per cultura e tradizione. Ogni anno l’entusiasmo di un pubblico sopra le 3.500 unità ripaga questa nostra scelta sollevando una riflessione: forse l’anello debole della catena dalla produzione al consumo è quello finale della ristorazione e delle enoteche che non spinge a sufficienza, come avviene negli altri paesi, la scelta dei rosati”.

Anche quest’anno l’ampio giardino di Palazzo Brancaccio sarà animato dall’area street food con 5 golose postazioni dove il pubblico potrà scegliere ed acquistare in base ai propri gusti il cibo da abbinare ai vini in degustazione. Ecco nel dettaglio le 5 postazioni di street food presenti a Bererosa 2016:

Little Market –Daniele De Ventura porterà a Bererosa 2016 il meglio della dalla sua fornitissima enogastronomia caratterizzata da un selezione dei migliori salumi italiani, tra cui l’eccellente crudo Dok Dall’Ava.

Gust’Arte – Direttamente da Galatone in provincia di Lecce, cuore del Salento arriva Gust’Arte un’associazione che promuove la cucina tipica salentina portandola oltre i confini regionali. A Bererosa proporranno l’immancabile purè di fave e cicoria, le orecchiette con crema di cime di rapa e ancora rustici pugliesi e pasticciotti.

La Bottega dell’Oliva Ascolana – Ancora una volta e con grande piacere Luigi & Daniela Diamanti proporranno i loro fritti ascolani, olive e cremine ma anche i “piconi”, deliziosi fagottini al formaggio cotti al forno.

Pescheria Meglio Fresco – Non poteva mancare l’angolo dedicato al mare. Arturo Scarci con il suo team proporrà ostriche, gamberi, insalate di mare e fritti di pesce eccezionali e molte altre creazioni frutto della fantasia della frizzante Marialuisa Sales, moglie di Arturo.

Boccacciello Bistrot – La bontà dei migliori piatti della tradizione italiana racchiusa in un comodo barattolo da asporto, format creato da Pietro Parisi che in società con Luca Capuano ( attore partenopeo) hanno dato vita ad un nuovo modo di fare gastronomia di eccellenza. A Bererosa 2016 saranno presenti con i loro boccacciellidolci e salati.

Per il secondo anno consecutivo, i calici dell’evento sono quelli realizzati da VDGLASS una giovane azienda di Parma specializzata nella lavorazione del vetro e nella produzione di bottiglie e bicchieri. Continua invece la sinergia con GroupAma Assicurazioni come pure il sodalizio con Diam Bouchage, azienda di punta nella produzione di tappi in sughero, valido partner tecnico anche quest’anno.

Bererosa 2016
Giovedì 5 luglio
Dalle 17 alle 23 a Palazzo Brancaccio
Via del Monte Oppio, 7
Biglietto: € 10 ( nel costo d’ingresso sono inclusi il calice da degustazione e la sacca porta bicchiere)
Ingresso ridotto € 5 per sommelier regolarmente tesserati (Ais, Fis, Fisar, Onav ) previa esibizione tessera d’iscrizione in biglietteria.