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Visualizzazione dei post con l'etichetta Vino&Mercati

Mercato del vino, si naviga a vista: pesano protezionismo e dazi. Tra luci e ombre è il Prosecco a trainare l'export. L'avanzata dei No Alcol wines

Mercati esteri in ordine sparso, ma tra luci ed ombre l’export di vino italiano cresce rispetto al 2023, trainato dal Prosecco. Mercato interno di nuovo in calo; tengono solo i discount a conferma di un consumatore ancora prudente nei comportamenti di acquisto. Produttori in apprensione per il proprio futuro, costellato da rigurgiti di protezionismo e consumatori in continua evoluzione. Ma non mancano le opportunità. Dopo un 2023 che aveva visto ridimensionarsi sensibilmente i consumi di vino a livello mondiale (successivamente all’euforia registrata l’anno precedente dai consumatori di tutto il mondo in risposta alla fine della pandemia), il 2024 ha confermato il trend negativo, in particolare sul fronte degli scambi internazionali. Tra i 12 principali mercati di import (che, per inciso, pesano per oltre il 60% nelle importazioni mondiali di vino), si sono registrate variazioni positive solo per Stati Uniti, Canada, Cina e Brasile. In tale quadro, gli acquisti di vino dall’Italia cres...

Il mercato del vino: le imprese del settore fra evoluzione dei consumi e nuove strategie di adattamento

Il mercato del vino non sta attraversando un periodo particolarmente favorevole, sia in Italia che a livello internazionale. Incidono soprattutto la congiuntura economica e l’aumento generalizzato del livello dei prezzi.  Uno scenario complesso e mutevole, quello che il mercato del vino si trova ad affrontare. Aziende e  operatori del settore devono tener conto di un diffuso cambiamento dei comportamenti d’acquisto dei consumatori. Una fase chiave questa che costringe tutti gli attori di settore ad adattarsi alle “nuove regole del gioco”. Partendo dalle rilevazioni dell’Osservatorio Wine Monitor di Nomisma emerge in modo chiaro un cambio di abitudini e di comportamenti in una logica di evoluzione in base alla valutazione di alcuni dati del mercato e all'approfondimento delle ragioni per cui sarà necessario un cambio di paradigma sul prodotto vino. Per Roberta Gabrielli, Head of Marketing, Business Processes e Communication di Nomisma, è a causa dell’inflazione e della congiunt...

Calano i consumi e si affermano nuovi trend: la fotografia del mercato del vino nel Forum Wine Monitor di Nomisma

Al X Forum Wine Monitor, organizzato da Nomisma, si è discusso de difficile contesto generale del mercato del vino, stretto fra inflazione e congiuntura. La contrazione dei consumi impone nuove strategie agli italiani. Necessità di individuare nuove soluzioni di market intelligence, come ad esempio il Nomisma Wine GDO Index. In un contesto generale di riduzione dei consumi di vino, con i mercati internazionali in stallo e l’export italiano in calo, si affermano nuovi trend di consumo: si evidenziano, ad esempio, una maggiore intenzione di acquisto direttamente dai produttori e online e novità portate dalla Gen Z, sempre più attenta alla sostenibilità del prodotto e agli aspetti salutistici. Sono queste le principali evidenze emerse durante il X Forum Wine Monitor, organizzato da Nomisma e moderato da Denis Pantini, Responsabile Alimentare e Wine Monitor Nomisma. Il dibattito è stato arricchito dai contributi di Federico Zanella, Presidente & Ceo di Vias Imports, Lamberto Frescobald...

Vino e coronavirus, lockdown amaro per gli scambi di vino nelle 2 principali piazze europee

Lockdown amaro per gli scambi di vino in Germania e Regno Unito, le 2 principali piazze europee. A rilevarlo l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Francia ko, l'Italia giù ma limita i danni per assortimento offerta più variegato. Complessivamente, rileva l’analisi dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base dogane, le importazioni (a valore) da mondo dei due top buyer sono calate nel primo quadrimestre rispetto al pari periodo 2019 dell’8,9% in Germania e del 13,3% nel Regno Unito, con un aprile ancora più nero: -19,7 per i primi, -17,5% per i secondi. Come nel report relativo ai Paesi terzi, anche in Europa, l’Italia sconta perdite consistenti ma limita i danni, a dimostrazione di un assortimento dell’offerta più variegato, in particolare sul canale della gdo. Nei 4 mesi il Belpaese cede infatti a valore l’1,3% in Germania e il 15,6% in Gran Bretagna, mentre in aprile il calo è rispettivamente del 12,8% e del 6,5%. Secondo l’Osservatorio, ...

Mercati, dazi: il vino italiano entra nella black list di Trump

Vino, ma anche olio e pasta, l'eccellenza made in Italy entra nella black list di Trump per un valore di 3 mld. Pubblicata la lista definitiva dei prodotti e dei Paesi europei sotto attacco dei nuovi dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che per l’Italia interessa i 2/3 del valore dell’export agroalimentare e si estende tra l’altro vino, olio e pasta Made in Italy oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffè esportati negli Stati Uniti per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare l’avvenuta ufficializzazione sul sito del Dipartimento del Commercio statunitense (USTR) dell’inizio il 26 giugno della procedura pubblica di consultazione per la revisione delle tariffe da applicare e della lista di prodotti europei colpiti da dazi addizionali a seguito della disputa sugli aiuti al settore aereonautico. Nell’ambito del sostegno Ue ad Airbus gli Usa sono stati autorizzati ad applicare sanzioni all’Unione Europea per un l...

Settore vinicolo nazionale e internazionale prima e dopo Covid-19. L'indagine di Mediobanca

L'Area Studi Mediobanca pubblica la consueta dettagliata fotografia del mondo del vino fortemente influenzata dall'emergenza coronavirus. L'indagine ci porta a stimare, nel 2020, una contrazione complessiva del fatturato per circa 2 miliardi di euro, frutto di minori vendite nazionali e estere, con una riduzione del settore tra il 20% e il 25% rispetto al 2019. A pesare sul comparto la crisi del turismo e del travel retail. Meno negative le aspettative per le cooperative e per i vini spumanti. L’Area Studi Mediobanca come ogni anno pubblica l’Indagine sul settore vinicolo nazionale e internazionale che riguarda 215 principali società di capitali italiane con fatturato 2018 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati pari a 9,1 miliardi di euro, e 14 imprese internazionali quotate con fatturato superiore a 150 milioni di euro che hanno segnato ricavi aggregati pari a 5,7 miliardi di euro. L’industria vinicola italiana dopo il COVID-19 Il 63,5% delle aziende prevede...

Coronavirus, OIV: l'emergenza Covid-19 dimezza le vendite di vino in Europa

La chiusura di bar e ristoranti per contenere la diffusione del nuovo coronavirus dimezza le vendite di vino in Europa. Anche se è probabile una nuova crescita una volta allentate le misure di sicurezza, la crisi porterà inevitabilmente cambiamenti irreversibili nel settore. La dichiarazione dell'Organizzazione internazionale della vigna e del vino.  In Europa, la chiusura degli esercizi di distribuzione come ristoranti e bar potrebbe comportare una riduzione del 35% in volume e una riduzione di quasi il 50% nelle vendite. Lo ha dichiarato il direttore generale dell'OIV Pau Roca in una conferenza stampa sul webcast. In un drammatico contesto come quello attuale, i paesi produttori europei, in particolare Francia, Italia e Spagna, hanno chiesto un aiuto urgente. Roca ha affermato che se anche la distribuzione si è spostata verso canali online, si prevede che il consumo complessivo diminuirà, insieme ai prezzi, colpendo il fatturato e la redditività dei viticoltori. Con i p...

Vino e territori, il vigneto toscano sempre più verde alla sfida dei mercati mondiali

La Toscana del vino sempre più verde: su un totale di 59mila ettari vitati 16.720 sono bio e biodinamici. Il dato emerso a BuyWine, decima edizione della più grande vetrina internazionale del vino made in Tuscany incentrata su sostenibilità, bio e dazi.  Oltre il 60% delle 260 aziende partecipanti considera il cambiamento climatico un fattore decisivo, seguito dai cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, sempre più attenti a marchi green. Il vino toscano alla sfida dei mercati mondiali, con un vigneto sempre più verde: su un totale di 59mila ettari vitati in Toscana 16.720 sono coltivazioni bio e biodinamiche. Il dato emerge dalla decima edizione di BuyWine, la più grande vetrina internazionale del vino made in Tuscany, che si è svolto alla Fortezza da Basso il 7-8 febbraio 2020 e organizzata dalla Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze con il supporto di PromoFirenze, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Firenze e Fondazione Sist...

Promozione vino italiano, Cina: nasce newco guidata da Veronafiere

Nasce la società Shenzhen Baina International Exhibitions guidata dal Gruppo Verona Fiere. Opererà sul mercato cinese e asiatico. Obiettivo: essere un riferimento permanente per il Far East, mercato che vale, solo per il comparto vino, 6,4 miliardi di euro di import. Veronafiere e Pacco Cultural Communication Group hanno recentemente firmato la costituzione della società Shenzhen Baina International Exhibitions che ha come obiettivo quello di realizzare fiere ed eventi in Cina e in Asia. Primo impegno per la newco di diritto cinese, a maggioranza italiana, è l’organizzazione di Wine To Asia in programma dal 9 all’11 novembre 2020 nel nuovo quartiere fieristico Shenzhen World. La manifestazione è b2b, prevede nella fase di start up la presenza di 400 espositori e si configura fin dall’inizio di respiro internazionale, con una presenza di aziende italiane, europee ma anche dalla Cina e dal Nord America. «Il Far East è un’area da presidiare costantemente e per la quale abbiamo crea...

Vino e tutela, Cina: raggiunto accordo protezione denominazioni italiane

Nell'accordo tra Unione Europea e Cina sono 14 i vini italiani nella lista delle 100 Ig europee e cinesi contro imitazioni e contraffazioni.  Unione Europea e Cina hanno appena concluso i negoziati sulla protezione di cento indicazioni geografiche (Ig) europee in Cina e cento cinesi nella Ue. 14 vini italiani tra i 26 prodotti di eccellenza del Made in Italy saranno coperti dall'accordo: Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d'Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Toscano/Toscana, Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d'Alba, Franciacorta, Montepulciano d'Abruzzo, Soave e Vino nobile di Montepulciano, che si vanno ad aggiungere agli prodotti dell'agroalimentare come Asiago, Aceto balsamico di Modena,  Bresaola della Valtellina, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, , Mozzarella di bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele e Taleggio. Questi prodotti godranno di una particola...

Vino e mercati, barriere commerciali e tutela del consumatore: la risoluzione al congresso della The Wine Origins Alliance

Le principali regioni vinicole della The Wine Origins Alliance si sono riunite a Washington per promuovere l'eliminazione delle barriere commerciali ed una protezione efficace sulla vera origine del vino. L'introduzione della risoluzione congressuale bipartisan è stato un passo importante verso l'eliminazione delle barriere tariffarie e non sul vino grazie all'incontro organizzato da The Wine Origins Alliance, coalizione di 26 aziende vinicole e organizzazioni vitivinicole di 11 paesi sparsi in Nord America, Europa, Africa, Asia e Australia.

Vino e territori, Bolivia: astro nascente nell'America vitivinicola del sud

La Bolivia è uno dei paesi meno conosciuti in ambito vitivinicolo, eppure la sua produzione di vino è unica al mondo: a Tarija, centro dell'industria vinicola boliviana l'uva viene coltivata a oltre 2.500 metri sul livello del mare, in un contesto climatico che fa acquisire ai vini una straordinaria ricchezza aromatica. Sono i premiati "vini d'alta quota" che oggi fanno parlare di sé e attirano sempre più consensi grazie al lavoro di un numero crescente di aziende che si affidano alla ricerca e a moderne tecniche sia in vigneto che in cantina.  La Bolivia rappresenta un contesto naturale e umano rimasto ancora integro. Caratterizzata da un paesaggio affascinante e dai forti contrasti, questa terra è senza dubbio la più indigena ma anche purtroppo la più povera dell'America latina. L'agricoltura può contare su appena il 2% della superficie territoriale e questo è dovuto alla sua geografia. La Bolivia infatti si trova più vicino all'equatore ed è...

Vino e mercati, Brasile: crescono le vendite online con grandi prospettive di crescita

Brasile terzo mercato del vino più grande attraverso i canali online. L'E-commerce nel Paese è rappresentato da aziende come Wine.com.br e Evino.com.br che coprono circa il 95% delle vendite. Le sfide, le opportunità e la crescita del mercato sono state discusse alla tavola rotonda nell'ambito del Wine South America. Il Brasile diventa il terzo più grande mercato del vino attraverso i canali online con quasi un terzo delle bottiglie commercializzate secondo solo a Cina e Regno Unito.  Si è svolto a Bento Gonçalves, il convegno nell'ambito del Wine South America che ha visto presenti i due principali attori del mercato di vendite online di vino in Brasile: Wine.com.br e Evino.com.br, che hanno presentato tendenze e prospettive di crescita di un grande mercato come quello brasiliano. Anche se il consumo pro capite di vino in Brasile è basso - poco più di due litri, secondo l'OIV - c'è una grande opportunità per i canali online di crescere ancora di più nei ...

Vino e export, Italia: crescita moderata, giù prezzo medio, bene nuove aree a libero scambio

Aggiornamento sul mercato del vino dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Analizzati i dati semestrali export a fonte Istat e le performance della domanda extra-Ue a base doganale nei primi sette mesi del 2019. L’Italia del vino italiano si appresta quest’anno a superare per la prima volta i 6 miliardi di euro di saldo di una bilancia commerciale strutturalmente attiva, sebbene nel primo semestre la crescita (+3,3%, a circa 3 miliardi di euro) sia meno vigorosa rispetto al passato e il prezzo medio registri un calo significativo, specie nell’area Ue. Volano le vendite nei Paesi terzi oggetto di trattati di libero scambio (Giappone, Canada, Corea del Sud), mentre l’incremento negli Usa è inferiore rispetto alla media del mercato e in Cina si affacciano gli sparkling, unica tipologia segnalata in crescita nel Dragone. Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Il saldo commerciale del vino è quello che presenta la maggior incidenza positiva rispetto a tu...

Vino e mercati, America Latina: Veronafiere sempre più protagonista nel processo di internazionalizzazione

L'America latina rappresenta un mercato dalle grandi potenzialità e il gruppo Veronafiere accelera in Brasile con quattro eventi nei prossimi due mesi. Non solo vino, le manifestazioni dedicate anche al settore marmo, industria metalmeccanica ed edilizia.  Si preannunciano due mesi ad alta intensità per Veronafiere Do Brasil, la società controllata dal gruppo Veronafiere che fa da avamposto nel mercato del Sud America per il settore lapideo, il mondo del vino, la metalmeccanica e l’edilizia. All’indomani dello storico accordo commerciale raggiunto tra Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay), Veronafiere consolida la propria presenza in Brasile con quattro eventi in calendario tra agosto e settembre. Già oggi l’Ue rappresenta il principale partner commerciale del blocco sudamericano: le esportazioni europee verso quest’area hanno raggiunto i 45 miliardi in valore nel 2018, mentre le importazioni hanno toccato quota 42,6 miliardi. E i n...

Vino e mercati. Nasce il Wine Permanent Observer, un nuovo strumento di analisi e sviluppo del mercato del vino

Presentato presso la sede di Alba di Confindustria Cuneo, il Wine Permanent Observer (WPO), l’osservatorio permanente sull’andamento del mercato vitivinicolo curato dal Centro Studi di Confindustria Cuneo. L’Osservatorio raccoglierà e analizzerà i dati di settore su produzione e distribuzione a livello nazionale e internazionale. La piattaforma raccoglierà e analizzerà le informazioni di settore su produzione e distribuzione sui mercati interni ed internazionali. Il Wpo, co-finanziato dalla Camera di Commercio di Cuneo, nasce dall’esigenza dei produttori di avere informazioni aggiornate e puntuali sui trend della filiera vitivinicola, per poter operare più consapevolmente in un contesto sempre più dinamico, e per adeguare prontamente le strategie produttive e di marketing alle richieste del mercato. Tra i risultati attesi, un attento monitoraggio della filiera in particolare per quel che riguarda i prezzi sui mercati e sulla domanda-offerta, lo sviluppo di iniziative di promozi...

Vino e mercati emergenti, Romania Paese leader nella crescita della produzione europea

La produzione vinicola della Romania cresce del 21%. L'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) stima che raggiungerà 5,2 milioni di ettolitri quest'anno e supererà il precedente massimo registrato nel 2013. Romania, un chiaro mercato emergente che ha preso il suo posto al tavolo dei Paesi leader della produzione vinicola europea. Il Paese della penisola balcanica nel 2017, con 5,2 mhl di vino, il 21% in più rispetto allo scorso anno, si conferma sesto produttore di vino in Europa, dopo l'Italia che, secondo gli ultimi dati sulla congiuntura vitivinicola mondiale trasmessa dall'OIV, raggiunge i 48,5 mhl, la Francia con 46,4 mhl, la Spagna con 40,9 mhl, la Germania 9,8 mhl e il Portogallo con 5,3 mhl. Ricordo che la Romania è tra i paesi dalla più lunga tradizione vinicola al mondo (ci sono testimonianze di vino fino a 6000 anni fa, quindi ben precendenti all’Impero Romano) e si spiega facilmente guardando la posizione centrale del paese e direttamen...

Paesi emergenti del vino, l'enorme potenziale vitivinicolo del Mar Nero

Il Mar Nero e la sua area circostante è un territorio con il più grande potenziale vitivinicolo al mondo. A dirlo è Michel Rolland, oggi probabilmente il più conosciuto enologo e wine consultant a livello mondiale. L'area che circonda il Mar Nero è solo al 30% della sue possibilità in termini di vitivinicoltura. Lo ha detto a The Drinks Business Michel Rolland, ovvero colui che oserei definire il miglior "costruttore" di vini disponibile oggi sul mercato. Sebbene oggi si parli molto della Georgia, definita la culla della viticoltura mondiale, la regione ha ancora molto potenziale inespresso. E questo vale anche per Turchia, Bulgaria, Romania e Armenia, dove la produzione di vino può avere grandi margini di miglioramento. Volevo sottolineare, a ragione, che la biodiversità viticola in Caucaso e Mar Nero è di grande importanza, in quanto queste aree sono da sempre riconosciute come uno dei centri primari di domesticazione (se non l’unico centro) per la vite e della nasci...

Vino&Mercati, fino al 2020 Italia tra i paesi d’origine con maggior tasso di crescita di vendite

Pubblicata indagine internazionale sul mercato vinicolo condotta dal Gruppo Sopexa. L’Italia, secondo lo studio, è tra i paesi d’origine le cui vendite progrediranno di più nei prossimi due anni. Sopexa, agenzia specializzata nel Food & Drink a livello internazionale, presenta i risultati del Wine Trade Monitor 2018, lo studio internazionale dedicato ai vini che delinea le prospettive future e che quest’anno include per la prima volta i vini frizzanti. Il metodo Sopexa è esclusivo: interrogare gli operatori locali, veri intermediari tra i brand e i consumatori, per raccogliere le loro percezioni e così comprendere e anticipare i trend che si profilano per i prossimi due anni. Nel 2018, il Wine Trade Monitor si concentra su sei paesi chiave: Belgio, Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong e Giappone. Un totale di 781 professionisti (importatori, agenti, grossisti, distributori e pure player dell’E-commerce), di cui il 77% rappresentato da decisori chiave (AD, Sales Managers, Buye...

Indagine: in Cina l'espressione "Made in Italy" non significa quasi nulla. Nelle ricerche web vino all'1%

In cima alle query associate ad Italia  sul web cinese  ci sono arredo, design e turismo. Vino solo l'1%. ‘Made in Italy’? In Cina la parola simbolo del lifestyle perde tutto il suo senso evocativo e vale nulla più del suo significato letterale. Lo dimostra il traffico su Baidu, il principale motore di ricerca del Paese, dove la query ‘made in Italy’ è comparsa in lingua cinese nell’ultimo mese solo 20 volte al giorno. Una goccia in mezzo al mare, se si tiene conto dei 772 milioni di internet user nel Dragone dei record, che in 10 anni ha registrato un’escalation digitale pari al 268%. Lo rivela l’estratto relativo al monitoraggio dell’online della più ampia indagine dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies sul posizionamento del made in Italy in Cina, condotta in collaborazione con Nomisma Wine Monitor. Sempre su Baidu (75% delle investigazioni online in Cina) è invece di 9.200 ricerche la media giornaliera per la parola chiave ‘Italia’, una frequenza s...