Passa ai contenuti principali

The Gesualdo Six conquista Roma: applausi infiniti. Tra contemplazione e turbamento, l'ensemble britannico illumina il Festival Barocco

Spettacolare concerto ieri nella suggestiva sala del Refettorio del Convento di Trinità dei Monti a Roma: The Gesualdo Six per la prima volta a Roma, ha messo in luce la limpidezza spirituale delle composizioni sacre e dei madrigali di Palestrina e l’intensità emotiva delle pagine di Gesualdo. Un’esecuzione di rigore tecnico e profondità interpretativa senza eguali ha trasformato l’ascolto in un’esperienza coinvolgente e memorabile.


Dall'intimo Sicut cervus alla Missa Papae Marcelli, fino alle Lamentationes Jeremiae Prophetae, la prima parte del concerto dedicata alle composizioni sacre di Palestrina, è stata un susseguirsi di emozioni. Ogni pagina scritta dal princeps è stata letta ed eseguita mettendo in evidenza con precisione millimetrica una chiarezza di contrappunto e una levigatezza di fraseggio che pochi ensemble oggi riescono a mantenere. 

L’intensità emotiva ha raggiunto il suo culmine nell’esplorazione delle ombre di Gesualdo attraverso le Tenebrae Responsories. Tristis est anima mea, Tenebrae factae sunt e O vos omnes erano intrise di straordinaria intensità drammatica suggellando l’ambiguità e la tensione emotiva di questo repertorio sacro: dissonanze che scuotevano, silenzi che respiravano, sospensioni cromatiche che sembravano riverberare nello spazio.

Nella seconda parte, l'eleganza e la compostezza formale dei madrigali di Palestrina: Io son ferito, Ahi lasso, Queste saranno ben lagrime, Quando dal terzo cielo, seppur profani, hanno rivelato un costante senso di spiritualità, regalando intimi momenti di contemplazione e introspezione; accanto, quelli di Gesualdo con la sua lancinante sintassi armonico vocale dell'affettività meridionale: Asciugate i begli occhi, Moro, lasso, al mio duolo, hanno tracciato un percorso ben preciso di due poetiche contrapposte ma congeniali. 

Si è delineato un dialogo silenzioso nei madrigali di Palestrina e Gesualdo, tra spirito e sentimento, tra contemplazione e turbamento. Palestrina, con la sua linea melodica pura, il contrappunto levigato e l’armonia sempre limpida, sembra incarnare, come dicevo, la dimensione mistica del madrigale: ogni intervallo, ogni sospensione, respira come preghiera, e la parola si innalza oltre l’umano, verso un ideale di perfezione eterea. 

Gesualdo, al contrario, affondava nel cuore pulsante delle passioni, nei moti improvvisi dell’anima, nelle ombre della paura e del desiderio: l'ensemble amplifica le dissonanze ardite, i cromatismi inattesi, i silenzi improvvisi, tracciando un percorso emotivo intenso, quasi viscerale, in cui ogni nota è voce del sentimento più segreto. Mettere a confronto queste due sensibilità in un programma unico come questo non significa opporre razionalità e emotività, ma osservare come questo eccezionale gruppo vocale, sia riuscito a tessere un filo che attraversa la spiritualità e la carne, il sacro e l’umano, trasformando la musica in un’esperienza totale che abbraccia mente e cuore.

Il rilievo del canto a cappella, con una tessitura vocale credibile e un raccordo fra le voci talmente omogeneo ci ha lasciato percepire un unico organismo sonoro, evocando la capacità della musica rinascimentale di farsi "preghiera" vivente. Questa qualità è stata più volte evidenziata anche in altre recensioni internazionali dedicate alle incisioni e ai concerti di The Gesualdo Six. L’equilibrio tra impasto sonoro, intonazione, pulizia timbrica e controllo espressivo, è risultato avvolto da qualcosa che ha sapore di "magico", in cui le voci sembravano trasformarsi in strumenti di un’orchestra invisibile.

Per quanti di noi presenti al concerto, romani e non, la serata ha risuonato quasi come una resurrezione del tempo: il pubblico appassionato e le pareti magnificamente affrescate del Refettorio del Convento di Trinità dei Monti, hanno accolto queste voci con riverenza; le pause, i sospiri, i silenzi prima dell’accordo, un’esperienza che saliva dallo spazio acustico a quello liturgico dell’origine, dissolvendosi in un commosso raccoglimento.

La direzione di Owain Park - voce di basso e guida del consort - si è rivelata sobria, attenta al dettaglio, senza spettacolarismi ma profondamente partecipe: l’andamento “interno” del concerto, il rapporto tra le parti, i tempi, le dinamiche, l'intesa fugace degli sguardi, ha contribuito a generare quella sospensione tra devozione e bellezza che la musica di Palestrina e Gesualdo invita a evocare.

Il concerto romano di The Gesualdo Six, è stato, ovviamente, un successo annunciato, a lungo atteso, che conferma lo status di un gruppo vocale a cappella tra i migliori della scena musicale rinascimentale. Per chi crede nella musica come rito - non nel senso ritualistico formale, ma come rito del suono, del silenzio, della memoria - la serata romana ha avuto la forza di un evento sacro, vera e propria catarsi sonora. Aspettando il ritorno, ringrazio la puntuale organizzazione del Roma Festival Barocco che ha che ha reso possibile la realizzazione di questa straordinaria serata.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte". "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta la Vergine incinta, in piedi al centro di una preziosa tenda ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni provenienti da una vasca contenente mosto d'uva, mentre una quinta persona è rimasta gravemente ferita ed è stata trasferita in ospedale.  La notizia, appena giunta in redazione, riguarda un grave incidente avvenuto nel comune di Paola, in contrada Carusi. Questo tragico episodio fa riflettere sul perché, nonostante l'ampia comunicazione sulla sicurezza sul lavoro, e in particolare sulle attività enologiche, simili tragedie possano ancora verificarsi. Riporta alla mente tempi in cui le attività contadine non disponevano degli strumenti di prevenzione oggi garantiti dalla continua evoluzione della ricerca e delle tecnologie. È quindi fondamentale ribadire quali siano i rischi legati all’esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e come prevenirli. Un importante documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole, “Lavoro in spazi confinati nelle cantine vinicole. Indicazioni operative per la gestione dei rischi”...