Salvador Dalí: dialoghi sull’arte. Tre incontri per rileggere il maestro tra rivoluzione e tradizione
Il Museo del Corso - Polo museale di Roma presenta Salvador Dalí: dialoghi sull’arte, un ciclo di conferenze che accompagna la grande mostra Dalí. Rivoluzione e Tradizione, in corso a Palazzo Cipolla fino al 1° febbraio 2026. Il programma, gratuito e aperto al pubblico, amplia l’indagine sull’universo creativo dell’artista catalano con tre appuntamenti che coinvolgono storici dell’arte, curatori e studiosi.
L’iniziativa Salvador Dalí: dialoghi sull’arte, si inserisce nel percorso di divulgazione avviato dal Museo del Corso lo scorso ottobre durante la Festa del Cinema di Roma, quando due documentari dedicati alla vita e al pensiero di Dalí avevano offerto una prima introduzione al suo immaginario.
Il ciclo di incontri prende avvio mercoledì 3 dicembre con Dalí: Rivoluzione e Tradizione, affidato a Lucia Moni della Fundació Gala-Salvador Dalí, curatrice della mostra insieme a Carme Ruiz González. L’intervento mette a fuoco uno dei nuclei concettuali della rassegna: la tensione tra slancio innovativo e continuità con la grande pittura europea, un rapporto che attraversa l’intera parabola creativa dell’artista. Moni guiderà il pubblico attraverso le influenze esercitate su Dalí da Picasso nel periodo formativo e il successivo radicamento nell’eredità di Velázquez, Vermeer e Raffaello.
Mercoledì 17 dicembre sarà la volta di Dalí, tra la decostruzione e la rinascita della pittura, conferenza di Claudio Strinati, segretario generale dell’Accademia di San Luca, in dialogo con la storica dell’arte Victoria Noel Johnson. L’incontro analizzerà la capacità di Dalí di coniugare tradizione, modernità scientifica e suggestioni psicoanalitiche, delineando un equilibrio nuovo tra processo analitico e rinnovamento dell’immagine. Il confronto includerà anche il ruolo di Picasso e il suo rapporto con la ricerca daliniana.
Il public program si chiuderà il 21 gennaio 2026 con Salvador Dalí e la Scienza: tra Genio e Visione, a cura di Carme Ruiz González insieme al comunicatore scientifico Vincenzo Napolano. L’appuntamento offrirà una lettura del Dalí attento osservatore dei progressi scientifici, capace di trasformare concetti complessi in costruzioni visive di forte impatto simbolico, rivelando la profonda affinità tra indagine artistica e sperimentazione scientifica.
La mostra Dalí. Rivoluzione e Tradizione, promossa dalla Fondazione Roma con la collaborazione della Fundació Gala-Salvador Dalí e l’organizzazione di MondoMostre, riunisce oltre sessanta opere tra dipinti, disegni, documenti e materiali audiovisivi. Il percorso abbraccia l’intera attività dell’artista, dagli anni delle avanguardie al dialogo costante con i maestri della storia dell’arte, evidenziando come Dalí abbia costruito un linguaggio fondato sulla contaminazione tra visione e classicità.

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