FESTE BAROCCHE A PALAZZO BRASCHI
“Per inciso” Immagini della festa a Roma nelle stampe del Seicento
Giovanni Battista Falda, Pianta di Roma, 1676, acquaforte, GS 1075
Una festa può ammaliare e stupire anche se priva di colore? Sì, se
parliamo di feste orchestrate da abili registi e scenografi, architetti
fantasiosi e pittori, musicisti e poeti, come accadeva nel Seicento a
Roma
È la festa barocca, il gran teatro delle arti e della finzione, con apparati effimeri che simulano montagne e nascondono facciate di
chiese e di palazzi; cortei che si snodano nelle pieghe della città antica e
raccolgono consensi e applausi a scena aperta. Con canti e litanie, maschere in
carrozza e cavalli berberi lanciati all’impazzata lungo il Corso, durante il
Carnevale.
Ma per diffondere le immagini di quei tripudi di folla e di
colore, per amplificarne nei secoli il suono e le preghiere si producevano
stampe calcografiche, come fogli di giornale o cronache illustrate in tirature
importanti, degne degli eventi che si andava a immortalare.
E quelle stampe in bianco e nero non toglievano nulla alla
ricchezza dei toni della festa né al suo clamore, perché nel minimo dettaglio
inciso dall’artista, nel nero del solco scavato nella lastra e inchiostrato ad
arte, scorreva tutta l’euforia della festa, si ritrovava lo spirito del luogo e
degli accadimenti; forse perfino il suono, tanta era la grazia nel riprodurre i
gesti e le sembianze della folla e la bellezza di una stoffa appesa a una
finestra in segno di allegria e di omaggio ai passanti.
Tutto questo sarà esposto dal 1 aprile al 26 luglio 2015 a
Palazzo Braschi, nella mostra “Feste barocche”, promossa dall’Assessorato alla
Cultura e al Turismo - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma con
l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, un evento che è parte del progetto
culturale “Barocco a Roma. La meraviglia delle arti”, promosso dalla Fondazione
Roma e organizzato dalla Fondazione Roma - Arte - Musei per la valorizzazione
del patrimonio storico, artistico e architettonico barocco della città e del
territorio.
Cinque sezioni scandiscono il tempo di visita all’interno di
altrettante sale espositive, focalizzando i temi principali delle occasioni di
festa a Roma nel Seicento.
Si inizia con Cavalcate e possessi: cerimonie pubbliche
legate all’elezione del nuovo pontefice che, in qualità di vescovo di Roma,
prendeva possesso della Basilica di San Giovanni in Laterano attraversando la
città a cavallo lungo un percorso che da san Pietro passava per il Campidoglio,
il Foro Romano e il Colosseo, secondo un’antica usanza tuttora praticata dai
pontefici neoeletti anche se in comode autovetture.
In Cortei e apparati funebri la manifestazione del potere
prende forma in occasione della morte. Quella del papa, ad esempio, si
configura come un grandioso evento pubblico per la città, teatro di sfarzosi
cortei rappresentati in mostra dai funerali di Clemente X e Innocenzo XI. La
sontuosità e l’elevato simbolismo di questi eventi sono bene espressi dalla
“doppia sepoltura” di Papa Paolo V che, a un anno dalla sua morte, venne
tumulato una seconda volta nella cappella di famiglia in Santa Maria Maggiore,
non ancora ultimata al momento del decesso.
Ma anche la morte di altre personalità importanti comporta
la costruzione di scenografici catafalchi nelle chiese, progettati da artisti
del calibro di Gian Lorenzo Bernini.
La sezione Carnevale e Quarantore sottolinea il forte legame
tra religiosità e spettacolo a Roma, proprio in occasione dell’evento profano
più seguito ed amato dal popolo, in quanto momento di sfogo e di licenza. Ecco,
allora, accanto alle cavalcate in costume o alla Giostra del Saracino a Piazza
Navona in onore del re di Polonia - che proseguì nonostante l’improvvisa
partenza del sovrano - il contraltare religioso della cerimonia delle
Quarantore, ossia l’esposizione del Santissimo Sacramento nelle chiese durante
il carnevale. Silenzio e meditazione contrapposti al rumore incessante delle
strade in festa.
Feste religiose ci mostra una città trasformata in set
cinematografico. Piazze, fontane, palazzi storici agiscono da quinte
prospettiche per apparati di grande effetto, pensati appositamente da
architetti e pittori per stupire il pubblico con la grande professionalità di
maestranze d’eccellenza, esattamente come avviene per le riprese di un film.
Canti e litanie che si intrecciano con i colori e le forme di una scena urbana
abbellita per l’occasione, spesso suggerendo soluzioni architettoniche che nel
tempo, sarebbero poi state realizzate.
Chiude il percorso la sezione Altre occasioni di festa,
raccontando la Roma seicentesca come teatro della Storia. Ogni avvenimento
storico di rilievo – e perfino un semplice ricevimento tra nobili famiglie
romane - si trasforma qui in un evento di portata mondiale, che trova nella
città eterna il contesto migliore per amplificare e diffondere il suo
messaggio. Apparizioni esotiche di ambasciatori dal Siam, fuochi d’artificio e
processioni ordinate: Roma nel Seicento scandisce il tempo della storia
dettandone il ritmo. E legittimando agli occhi delle grandi potenze mondiali
ogni accadimento per il semplice fatto di essere andato in scena a Roma.
LEZIONI INCONTRO
Il solco che suona: l’acquaforte in età barocca
Museo di Roma – Palazzo Braschi
In occasione della mostra “Feste barocche ‘per inciso’.
Immagini della festa a Roma nelle stampe del Seicento”ospitata al Museo di
Roma Palazzo Braschi, dal 1 aprile al 26
luglio 2015, docenti e studenti dell’ Accademia di Belle Arti di Roma incontrano il pubblico in lezioni e
laboratori dimostrativi sul tema delle tecniche incisorie, con particolare
riferimento all’epoca barocca
Un’ occasione rara che, prendendo spunto dalle opere
grafiche in mostra, svelerà al visitatore i segreti dell’affascinante processo
della stampa d’arte, con riferimenti storici ai grandi maestri di questa
tecnica, da Rembrandt a Piranesi e con particolare attenzione al periodo
barocco, oggetto della mostra allestita a Palazzo Braschi.
Tre appuntamenti, con una prima breve introduzione storica
sulle tecniche incisorie e quindi una parte osservativo-laboratoriale con
dimostrazioni pratiche a cura del docente e dei suoi studenti dell’Accademia,
per la realizzazione di matrici calcografiche nelle diverse tecniche ad
incisione diretta e indiretta.
Alla finalità didattica, insita nella tipologia stessa di
lezione-incontro, si coniuga qui anche una specifica valenza di approfondimento
critico sul tema dell’incisione artistica, generalmente sconosciuto al grande
pubblico o riservato ad una platea di cultori della materia. Gli incontri
intendono quindi fornire ai partecipanti alcuni strumenti di conoscenza e di valutazione
del linguaggio specifico delle stampe artistiche, per poterne comprendere il
valore e le specificità rispetto al più noto e diffuso universo della pittura.
A cura di
Prof. Andrea Lelario, Docente di Grafica d’Arte, presso
Accademia di Belle Arti di Roma
In collaborazione con
Servizi Educativi e Didattici del Museo di Roma
Soggetti promotori
Museo di Roma e Zètema Progetto Cultura
Destinatari: aperto a tutti
Calendario degli incontri: mercoledì 22 e 29 aprile,
mercoledì 6 maggio 2015
Durata di ciascun incontro: circa 3 ore (dalle 16:00 alle
19:00)
Costi: gratuito con prenotazione obbligatoria
Sede degli incontri: Salone d’onore, al I piano
TONO SU TONO
attività didattiche e ricreative in occasione della mostra
Feste barocche: “per inciso”
Museo di Roma – Palazzo Braschi
31 marzo – 26 luglio 2015
La selezione di stampe del Seicento esposte al Museo di
Roma, come sezione distaccata della
mostra “Barocco a Roma. La meraviglia delle arti” allestita a Palazzo Cipolla, offre al
visitatore una doppia chiave di lettura.
Da un lato, il fascino discreto della tecnica incisoria, per
lo più sconosciuta al grande pubblico e dunque quasi misteriosa in quel suo
modo di trasformare le immagini cambiandone il verso e di giocare con la luce e
l’ombra, lavorando di punte che incidono il rame con solchi più o meno profondi.
Dall’altro il suono, evocato nelle molte occasioni di festa
rappresentate in mostra ma anche diffuso all’ingresso delle sale, con una
selezione di musiche barocche che accompagnano il visitatore fin dentro
l’esposizione; oltre ad un calendario di concerti dal vivo che offrirà al
pubblico un’occasione preziosa di ascolto senza alcun sovraprezzo sul biglietto
di ingresso.
Tre lezioni teorico-pratiche sulla tecnica dell’acquaforte,
a cura dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e tre concerti domenicali di
musica barocca aperti a tutti: queste le attività proposte a corollario della
mostra a Palazzo Braschi.
“Tono su tono” – proprio nella doppia valenza di tono
cromatico e musicale - intende avvicinare il pubblico alla bellezza dell’arte
barocca, partendo dalla percezione visiva del segno inciso e da quella sonora
della musica del tempo; per assaporare ‘tono su tono’ le molte sfumature di una
stagione artistica straordinaria e magnifica.
Calendario dei concerti (durata 45 minuti ca.)
domenica 17 maggio ore 12:00 nel Salone d’onore al I piano
domenica 7 giugno ore 12:00 all’interno delle sale
espositive
domenica 12 luglio ore 12:00 nel Salone d’onore al I piano
Calendario degli incontri-laboratorio sull’incisione (durata
3 ½ ore ca.)Max 30 persone
mercoledì 22 aprile ore 16:00 – 19:00
mercoledì 29 aprile ore 16:00 – 19:00
mercoledì 6 maggio ore 16:00 – 19:00
Entrambe le attività sono gratuite con prenotazione
obbligatoria al numero 060608
Così la mostra:
Dove
Museo di Roma - Palazzo Braschi (sale espositive primo piano)
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
Quando
1 aprile – 26 luglio 2015
Orari
Dal martedì alla domenica
Dalle ore 10.00 - 19.00
la biglietteria chiude alle 18.00
Giorni di chiusura Lunedì, 1 maggio
Biglietteria
per i residenti biglietto unico integrato Museo e Mostra per un importo € 10,00 intero; € 8,00 ridotto
per i non residenti biglietto unico integrato Museo e Mostra per un importo € 11,00 intero; € 9,00 ridotto
Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Informazioni
Tel 06 06 08 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)
www.museodiroma.it
www.museiincomuneroma.it