Nell'accordo tra Unione Europea e Cina sono 14 i vini italiani nella lista delle 100 Ig europee e cinesi contro imitazioni e contraffazioni.
Unione Europea e Cina hanno appena concluso i negoziati sulla protezione di cento indicazioni geografiche (Ig) europee in Cina e cento cinesi nella Ue. 14 vini italiani tra i 26 prodotti di eccellenza del Made in Italy saranno coperti dall'accordo: Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d'Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Toscano/Toscana, Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d'Alba, Franciacorta, Montepulciano d'Abruzzo, Soave e Vino nobile di Montepulciano, che si vanno ad aggiungere agli prodotti dell'agroalimentare come Asiago, Aceto balsamico di Modena, Bresaola della Valtellina, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, , Mozzarella di bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele e Taleggio. Questi prodotti godranno di una particolare attenzione e protezione contro imitazioni e falsi da parte del governo centrale di Pechino che si impegnerà a dare un giro di vite su controlli interni, agevolando il mercato e le azioni di promozione relative ai prodotti inseriti nella lista.
Il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Andrea Rossi ha voluto comunicare in una nota la sua soddisfazione, in quanto l'accordo è un obiettivo raggiunto grazie all'impegno profuso nella registrazione dei marchi e nella promozione nei cosiddetti Paesi Terzi. Il risultato dimostra in maniera chiara come solo tenendo unita una denominazione, che in questo caso è rappresentata dal Consorzio, si può competere ed essere tutelati all'interno di un sistema internazionale dove la globalizzazione rischia sempre di più di indebolire marchi storici come il nostro e come quelli inseriti in questa lista.
Il Vino Nobile di Montepulciano è una delle tre eccellenze toscane nella lista dei 14 vini italiani che rientrano nella protezione di 100 marchi europei a denominazione da parte del governo cinese. Il traguardo è sempre più importante considerato che il Vino Nobile in Cina, e in generale nei paesi asiatici, ha visto un incremento delle presenze notevole toccando quota 10% (solo nel 2010 era sul 3%). Insomma un ottima notizia per la Docg toscana, all'indomani della Prowein di Shanghai dove il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sarà tra le denominazioni italiane protagoniste, dal 12 al 14 novembre prossimi. Il riconoscimento da parte di Pechino delle prime indicazioni geografiche europee rappresenta una grande opportunità per quelle eccellenze alimentari italiane ma anche un importante riconoscimento, da parte del più grande mercato di consumatori al mondo, della tradizione e della qualità dei prodotti agroalimentari italiani ed europei.
L'accordo deriva dal "progetto-test" Ue-Cina, avviato qualche anno fa, che prevedeva inizialmente il riconoscimento di 10 denominazione d’origine e indicazioni geografiche da parte di Pechino e di altrettanti alimenti di qualità d’origine cinesi da parte di Bruxelles. Il completamento del progetto ha portato a 100 i prodotti nella lista, di questi come detto 14 sono vini italiani. La Cina è la seconda destinazione delle esportazioni agroalimentari Ue: nel periodo settembre 2018-agosto 2018 è un mercato che valeva 12,8 miliardi. Ed è anche la seconda destinazione di prodotti Ue protetti da indicazioni geografiche (9% del valore complessivo inclusi vini, prodotti agroalimentari, liquori).
Unione Europea e Cina hanno appena concluso i negoziati sulla protezione di cento indicazioni geografiche (Ig) europee in Cina e cento cinesi nella Ue. 14 vini italiani tra i 26 prodotti di eccellenza del Made in Italy saranno coperti dall'accordo: Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d'Acqui, Brunello di Montalcino, Chianti, Toscano/Toscana, Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, Dolcetto d'Alba, Franciacorta, Montepulciano d'Abruzzo, Soave e Vino nobile di Montepulciano, che si vanno ad aggiungere agli prodotti dell'agroalimentare come Asiago, Aceto balsamico di Modena, Bresaola della Valtellina, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, , Mozzarella di bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele e Taleggio. Questi prodotti godranno di una particolare attenzione e protezione contro imitazioni e falsi da parte del governo centrale di Pechino che si impegnerà a dare un giro di vite su controlli interni, agevolando il mercato e le azioni di promozione relative ai prodotti inseriti nella lista.
Il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Andrea Rossi ha voluto comunicare in una nota la sua soddisfazione, in quanto l'accordo è un obiettivo raggiunto grazie all'impegno profuso nella registrazione dei marchi e nella promozione nei cosiddetti Paesi Terzi. Il risultato dimostra in maniera chiara come solo tenendo unita una denominazione, che in questo caso è rappresentata dal Consorzio, si può competere ed essere tutelati all'interno di un sistema internazionale dove la globalizzazione rischia sempre di più di indebolire marchi storici come il nostro e come quelli inseriti in questa lista.
Il Vino Nobile di Montepulciano è una delle tre eccellenze toscane nella lista dei 14 vini italiani che rientrano nella protezione di 100 marchi europei a denominazione da parte del governo cinese. Il traguardo è sempre più importante considerato che il Vino Nobile in Cina, e in generale nei paesi asiatici, ha visto un incremento delle presenze notevole toccando quota 10% (solo nel 2010 era sul 3%). Insomma un ottima notizia per la Docg toscana, all'indomani della Prowein di Shanghai dove il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano sarà tra le denominazioni italiane protagoniste, dal 12 al 14 novembre prossimi. Il riconoscimento da parte di Pechino delle prime indicazioni geografiche europee rappresenta una grande opportunità per quelle eccellenze alimentari italiane ma anche un importante riconoscimento, da parte del più grande mercato di consumatori al mondo, della tradizione e della qualità dei prodotti agroalimentari italiani ed europei.
L'accordo deriva dal "progetto-test" Ue-Cina, avviato qualche anno fa, che prevedeva inizialmente il riconoscimento di 10 denominazione d’origine e indicazioni geografiche da parte di Pechino e di altrettanti alimenti di qualità d’origine cinesi da parte di Bruxelles. Il completamento del progetto ha portato a 100 i prodotti nella lista, di questi come detto 14 sono vini italiani. La Cina è la seconda destinazione delle esportazioni agroalimentari Ue: nel periodo settembre 2018-agosto 2018 è un mercato che valeva 12,8 miliardi. Ed è anche la seconda destinazione di prodotti Ue protetti da indicazioni geografiche (9% del valore complessivo inclusi vini, prodotti agroalimentari, liquori).
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