Festa Artusiana, la cultura a tavola
A Forlimpopoli fino al 3 luglio 2016: il cibo non solo come nutrimento ma convivialità, cultura, condivisione.
A Forlimpopoli fino al 3 luglio 2016: il cibo non solo come nutrimento ma convivialità, cultura, condivisione.
“La pace domestica sta attorno alla cucina”. Così scriveva una corrispondente a Pellegrino Artusi in una lettera datata un secolo fa, custodita a Casa Artusi, uno dei tanti tasselli del grande mosaico de “La scienza in cucina e l’arte di Mangiar bene”. In quelle sette parole c’è l’essenza di quanto avviene nella città natale del gastronomo che dal 25 giugno e fino al 3 luglio 2016 vede protagonista il cibo non solo come nutrimento ma convivialità, cultura, condivisione e che faranno di Forlimpopoli il centro di gravità della cucina italiana.
Degustazioni, spettacoli, concerti, incontri, mostre, anche le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Imponenti i numeri di questo appuntamento che festeggia il ventennale: oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni; una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo; una serie di mostre sul tema del cibo; 70 spettacoli con le discipline più diverse; il coinvolgimento di una sessantina di ristoranti del tipico allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli; 150 mila presenza nell’ultima edizione, cifra record.
Non bisogna però considerare la Festa Artusiana come momento di sola degustazione e abbondanza di cibo. L’evento da sempre affianca il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale, sociale ed economica della tavola, in compagnia di studiosi, appassionati, docenti universitari e anche semplici curiosi. Se ciò che mangiamo è un atto culturale, la scelta pone degli interrogativi sull’uso consapevole del cibo. E non a caso il filo conduttore di questa edizione è la cucina sostenibile, la lotta allo spreco, l’utilizzo degli avanzi, ideale prosieguo della riflessione avviata un anno fa a Expo.
In un’epoca di “disimpegno” pressoché generalizzato la Festa Artusiana da sempre si caratterizza per essere un evento militante in difesa e a tutela dei prodotti di qualità. Dai sapori ‘made in Italy’ a quelli del mondo, ciò che li unisce è il rispetto della tradizione e della tipicità. L’offerta ristorativa va in questa direzione, intimamente legata col territorio, nell’ambito di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine. Una sessantina i ristoranti allestiti in occasione della Festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli.
La Festa Artusiana da sempre si caratterizza come un grande teatro a cielo aperto che unisce i generi e le proposte artistiche più diverse: dalle performance di strada ai concerti, dagli spettacoli per i bambini alla musica popolare passando per il blues e il jazz. Il cartellone, ricco e variegato, propone oltre 70 appuntamenti, a cura di Officinateatro, sotto la direzione di Enrico Zambianchi,
Nell’ambito dell’evento si inseriscono due rassegne. La prima è l’ArtusiJazz, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli che negli anni, grazie al suo direttore Flavio Boltro, è diventato un appuntamento immancabile per gli appassionati e per tutti coloro che vogliano ascoltare dal vivo i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.
La seconda rassegna, “Romagna e Sangiovese”, dedicata alla tematica del cibo e della tavola, vuole dare spazio agli artisti romagnoli che hanno ottenuto successo nell’ambito nazionale con la loro attività nel campo dello spettacolo.
Torna anche il Teatro di Strada che porta a Forlimpopoli il meglio del panorama “Buskers” internazionale. Tra gli artisti di strada troviamo eccellenze come l’argentino Fede Scoch, Juriy Longhi e Piero M. Macchini.
Infine, non manca animazione e spettacoli dedicati ai bambini in compagnia dell’Associazione “Il Parco dei Ragazzi”.
A Forlimpopoli arrivano sapori da tutto il mondo. La Festa Artusiana si conferma infatti crocevia di sapori di diverse parti del mondo. In questa edizione saranno presenti importanti realtà del nostro paese, oltre ad amici artusiani che vengono oltre confine: i francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes, i croati della cittadina di Rovigno, la cucina catalana di Sils, il mercato contadino della città austriaca di Traun.
Informazioni
Ufficio Cultura tel. 0543-749234-5 (orario 8-13; durante la Festa 16-21).
Mail: info@festartusiana.it promozione@comune.forlimpopoli.fc.it
Siti: www.festartusiana.it www.forlimpopolicittartusiana.it
Degustazioni, spettacoli, concerti, incontri, mostre, anche le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici. Imponenti i numeri di questo appuntamento che festeggia il ventennale: oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni; una ventina di incontri imperniati sulla cultura del cibo; una serie di mostre sul tema del cibo; 70 spettacoli con le discipline più diverse; il coinvolgimento di una sessantina di ristoranti del tipico allestiti appositamente per la festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli; 150 mila presenza nell’ultima edizione, cifra record.
Non bisogna però considerare la Festa Artusiana come momento di sola degustazione e abbondanza di cibo. L’evento da sempre affianca il cibo inteso come piacere del palato, alla riflessione culturale, sociale ed economica della tavola, in compagnia di studiosi, appassionati, docenti universitari e anche semplici curiosi. Se ciò che mangiamo è un atto culturale, la scelta pone degli interrogativi sull’uso consapevole del cibo. E non a caso il filo conduttore di questa edizione è la cucina sostenibile, la lotta allo spreco, l’utilizzo degli avanzi, ideale prosieguo della riflessione avviata un anno fa a Expo.
In un’epoca di “disimpegno” pressoché generalizzato la Festa Artusiana da sempre si caratterizza per essere un evento militante in difesa e a tutela dei prodotti di qualità. Dai sapori ‘made in Italy’ a quelli del mondo, ciò che li unisce è il rispetto della tradizione e della tipicità. L’offerta ristorativa va in questa direzione, intimamente legata col territorio, nell’ambito di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine. Una sessantina i ristoranti allestiti in occasione della Festa che si aggiungono a quelli già attivi a Forlimpopoli.
La Festa Artusiana da sempre si caratterizza come un grande teatro a cielo aperto che unisce i generi e le proposte artistiche più diverse: dalle performance di strada ai concerti, dagli spettacoli per i bambini alla musica popolare passando per il blues e il jazz. Il cartellone, ricco e variegato, propone oltre 70 appuntamenti, a cura di Officinateatro, sotto la direzione di Enrico Zambianchi,
Nell’ambito dell’evento si inseriscono due rassegne. La prima è l’ArtusiJazz, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli che negli anni, grazie al suo direttore Flavio Boltro, è diventato un appuntamento immancabile per gli appassionati e per tutti coloro che vogliano ascoltare dal vivo i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.
La seconda rassegna, “Romagna e Sangiovese”, dedicata alla tematica del cibo e della tavola, vuole dare spazio agli artisti romagnoli che hanno ottenuto successo nell’ambito nazionale con la loro attività nel campo dello spettacolo.
Torna anche il Teatro di Strada che porta a Forlimpopoli il meglio del panorama “Buskers” internazionale. Tra gli artisti di strada troviamo eccellenze come l’argentino Fede Scoch, Juriy Longhi e Piero M. Macchini.
Infine, non manca animazione e spettacoli dedicati ai bambini in compagnia dell’Associazione “Il Parco dei Ragazzi”.
A Forlimpopoli arrivano sapori da tutto il mondo. La Festa Artusiana si conferma infatti crocevia di sapori di diverse parti del mondo. In questa edizione saranno presenti importanti realtà del nostro paese, oltre ad amici artusiani che vengono oltre confine: i francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes, i croati della cittadina di Rovigno, la cucina catalana di Sils, il mercato contadino della città austriaca di Traun.
Informazioni
Ufficio Cultura tel. 0543-749234-5 (orario 8-13; durante la Festa 16-21).
Mail: info@festartusiana.it promozione@comune.forlimpopoli.fc.it
Siti: www.festartusiana.it www.forlimpopolicittartusiana.it
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