giovedì 28 febbraio 2019

Palinsesto Nove, Monuments Man, la vera storia di un gruppo di uomini che impedirono la distruzione di 1000 anni di cultura

Stasera in programma su Nove il film Monuments Man basato sulla storia vera del più grande saccheggio di opere d’arte della storia da parte dei Nazisti ed il loro recupero da parte di un gruppo di di artisti ed esperti d'arte.




I “Monuments Men”, come vennero chiamati, sono un gruppo di uomini che rischieranno le loro vite in una lotta contro il tempo per impedire la distruzione di 1000 anni di cultura. Il film, interpretato e diretto da George Clooney, in onda stasera su Nove alle 21,30 è la vera storia di un gruppo di artisti ed esperti d'arte che venne reclutato dall'esercito USA per salvare le opere d'arte rastrellate dai nazisti e destinate al Museo di Linz e messe in pericolo da Hitler che ordinò di distruggerle durante la ritirata.

Tratto dal libro Monuments Men dello storico americano Robert Edsel (con Bret Witter), pubblicato nel 2009 negli U.S.A. ed edito in Italia nel gennaio 2014 da Sperling & Kupfer, in cui si dipanano le vicende di eroi alleati, ladri nazisti nella più grande caccia al tesoro della storia. I Monuments Men erano trecentocinquanta uomini e donne, appartenenti a tredici Paesi diversi che tra il 1943 e il 1951, prestarono servizio presso la Mfaa (Monuments, Fine Arts and Archives); restauratori, archivisti, direttori di musei, esperti di arti figurative, archeologi, senza praticamente nessuna esperienza militare in servizio presso gli eserciti alleati durante il secondo conflitto mondiale ed inviate in Europa con la missione di recuperare i capolavori dell’arte.

Fu il presidente americano Franklin D. Roosevelt ad avere l’idea di questa task force preoccupato della razzia di opere d’arte che i tedeschi stavano sistematicamente effettuando nei territori occupati. L’obiettivo di Hitler era, una volta finita la guerra, di radunare tutti i capolavori nel cosiddetto Führermuseum, che doveva sorgere nella città austriaca di Linz.

Il ruolo della ricerca in agricoltura per la sostenibilità

La corretta gestione delle risorse non rinnovabili come suolo ed acqua passa attraverso la ricerca e l'innovazione tecnologica. Questo significa ridurre le emissioni climalteranti con tecniche innovative e buone pratiche in agricoltura e nell’allevamento o sviluppare nuove varietà che si adattino al mutato contesto climatico.





L’agricoltura mai come ora si trova di fronte a sfide complesse ed ambiziose. Produrre di più e in maniera sostenibile, salvaguardando la diversità degli ecosistemi, la fertilità del suolo, la qualità dell'aria e delle acque e soddisfare la crescente domanda di cibo con prodotti di qualità, sani e nutrienti, in un contesto climatico alterato sono solo alcune delle domande a cui la ricerca deve quindi rispondere.

Di questo si è discusso in un’intensa due giorni conclusasi oggi dal titolo “Raccogliere i benefici della scienza per la sostenibilità nella produzione agricola primaria”. L’iniziativa, organizzata dal CREA insieme all'Accademia dei Lincei e all'Accademia dei Georgofili, è stata dedicata al contributo della conoscenza scientifica allo sviluppo di sistemi agricoli sostenibili, ma ad elevata produttività. Per il CREA sono intervenuti il Prof. Michele Pisante, Consigliere di Amministrazione, la Prof.ssa Alessandra Gentile, Vice Presidente e il Dott. Marcello Mastrorilli, ricercatore del Centro Agricoltura e Ambiente.

Il concetto ribadito alla conferenza è che senza ricerca e senza innovazione tecnologica, non è possibile attuare una corretta gestione delle risorse non rinnovabili come il suolo e l’acqua, o ridurre le emissioni climalteranti con tecniche innovative e buone pratiche in agricoltura e nell’allevamento o sviluppare nuove varietà che si adattino al mutato contesto climatico.

Una gestione sostenibile del suolo, ad esempio, comporterebbe un aumento delle 56% delle produzioni a fronte di una popolazione che nel 2050 sarà aumentata del 60% rispetto all’attuale (stime FAO). Nei primi 5 cm, infatti, vive oltre il 90 % della biodiversità del Pianeta, costituito da microrganismi che regolano gli elementi nutritivi e, di conseguenza, la fertilità del terreno, indispensabile per la capacità produttiva di cibo. La tutela del suolo passa, quindi, attraverso tecniche che favoriscano la conservazione della sostanza organica del suolo, l’incremento della biodiversità, la fertilizzazione sostenibile con prodotti di nuova generazione provenienti da biomasse agricole e da scarti delle produzioni primarie e un approccio integrato con le tecnologie digitali di precisione.

Una gestione sostenibile del suolo – ha sostenuto nel suo intervento Marcello Mastrorilli, ricercatore del CREA Agricoltura e Ambiente - ha ricadute positive anche sull’acqua. Infatti, un suolo sano e nutrito riesce a trattenerla di più e a ridurne le perdite che avverrebbero attraverso l’evaporazione, il drenaggio e il ruscellamento. L’uso efficiente dell’acqua implica, però, l’irrigazione sostenibile, che prevede appunto tecniche agronomiche finalizzate al mantenimento della fertilità dei suoli nonché appropriate sistemazioni idrauliche. Si tratta, insomma di un insieme di opere e di interventi tecnici che regolano i flussi di acqua, di fondamentale importanza per la salvaguardia del territorio, della fertilità del terreno e degli impianti agricoli.  In questa direzione, infatti, vanno sia le tecniche di agricoltura conservativa sia le innovazioni tecnologiche dell’agricoltura digitale.

martedì 26 febbraio 2019

Consumi e società, caffè: due tazzine al giorno per un italiano su due e si ritorna al bar

Due tazzine di caffè al giorno, meglio se espresso. Sono quelle che consuma un italiano su due ogni giorno, al bar, ma anche a casa visto che cresce sempre di più il settore cialde e capsule. Dati che sono la base del confronto e della discussione della 39esima edizione di Tirreno C.T., la fiera dell’ospitalità che insieme a Balnearia è in corso fino al 27 febbraio a Carrara Fiere.





Un settore che non teme la crisi quello del caffè e che vede proprio l’Italia tra le principali nazioni a produrre e commercializzare sia la materia prima lavorata che la tecnologia per le macchine sia per bar che per uso domestico. Si predilige l’espresso per un momento di relax, tornano a crescere i consumi nei bar (3 caffè su 4) e vincono sempre di più le ricette artigianali. Il punto della situazione in questi giorni a Tirreno C.T. dove sono presenti i grandi marchi del settore. 

Il settore del caffè è tra i principali protagonisti a Tirreno C.T. con oltre 30 espositori tra torrefattori, produttori di macchinari e il mondo di cialde e capsule per le macchine di casa. Come spiega Paolo Caldana, organizzatore della fiera, il mondo del caffè è da sempre ben rappresentato alla nota fiera dell’ospitalità. Lo dimostra la presenza di marchi storici, come Lavazza per esempio, o La Cimbali o ancora Faema  tutti a portare le ultime novità delle loro proposte per gli oltre 60 mila operatori attesi in questi giorni». Tra le novità presenti lo storico marchio di caffè Lavazza, che ha portato l’innovativo Airstream: un caravan firmato dall’azienda torinese adattato a bar che ogni giorno di fiera eroga oltre 1500 caffè, permettendo di degustare numerosi prodotti del marchio Lavazza ed Eraclea. Nell’Airstream, Lavazza propone miscele di caffè sostenibili e tostate ad arte, insieme agli altri prodotti di caffetteria, quali orzo e ginseng, di cui presenta la novità Gusto Delicato. Completano l’offerta di granite e creme estive, tè e cioccolate invernali i nuovi Squeeze, preparati a base di frutta, ricchi di frutta congelata.

Il caffè

L’Italia è la patria del caffè. Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio. A tracciare una mappa dei costi e degli usi che gli italiani sostengono e fanno della bevanda che ci tiene svegli, ci ha pensato Coffee Monitor, il primo focus dell’Osservatorio social monitoring di Nomisma sviluppato in collaborazione con Datalytics. Sul podio sale il caffè espresso, la principale tipologia di caffè scelta dagli italiani che hanno consumato la bevanda negli ultimi 12 mesi. E il consumo è un consumo abituale. L’espresso viene scelto dal 93% dei consumatori di caffè. Residuale la percentuale di chi predilige il caffè americano, orzo o altre tipologie di caffè (7%). Chi consuma caffè espresso beve principalmente 1 o 2 tazzine al giorno (58%) e preferisce la mattina come momento di consumo: il 77% di chi beve caffè espresso lo fa tutti i giorni appena sveglio.

Perché si beve caffè

Il 58% di chi beve caffè espresso lo fa per trovare la carica necessaria ad affrontare la giornata. Espresso non è tuttavia solo fonte di energia, chi lo beve lo fa anche per il gusto (51%) ed in parte per abitudine (30%). Il caffè espresso evoca nell’immaginario dei consumatori momenti di relax (53%), un piacere (47%), ma al contempo un rito, una tradizione (37%). Il consumo di caffè espresso non è relegabile in un solo luogo, prevale piuttosto una modalità di consumo “multi-luogo”. Il 92% di chi beve caffè espresso lo fa tra le mura domestiche, prediligendo il caffè in polvere (53%) e in cialde o capsule (37%), sulla base di scelte fatte in funzione di gusto e aroma (53%), della notorietà della marca (19%), mentre meno rilevante risulta la variabile prezzo, driver di scelta solo per il 15% di chi consuma caffè espresso a casa). Tra i luoghi di consumo più importanti figurano anche i bar, scelti dal 72% del target di riferimento, oltre al posto di lavoro (il 48% di chi ha consumato caffè negli ultimi 12 mesi l’ha fatto in ufficio), dove invece si predilige l’utilizzo di caffè in cialde o capsule (50%).Fonte: Coffee Monitor Nomisma, 2018

A Tirreno C.T. la ricetta per il miglior espresso

A raccontarla è Vito Campanelli, personal bar trainer che a Tirreno C.T. è con la Esse Caffè, della famiglia Segafredo, in qualità di docente del Centro Formazione per l’espresso. «Non esiste una ricetta perfetta, ma per fare un buon caffè occorre seguire quattro regole basilari», dice l’esperto. Le quattro regole sono una ottima miscela di prodotto; poi una macchina macina dosatore; dunque una macchina con un buon brevetto e che sia manutenuta; la professionalità del barman. Punti che in Italia possediamo, secondo Vito Campanelli, in quanto leader di tutto, dalle torrefazioni alla tecnologia. «Quello su cui occorre lavorare - conclude Campanelli – è la formazione dei nostri operatori perché quella del barista è una professione riconosciuta in tutto il mondo, non è un caso che anche all’estero chi fa caffè viene proprio chiamato così, “barista”, un vero e proprio brand made in Italy».

Il comparto bar

Il bar è una delle articolazioni forti della rete dei pubblici esercizi. Nei registri delle Camere di Commercio si contano 149.154 imprese appartenenti al codice di attività 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina). In sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania) si concentrano i due terzi delle imprese del settore. Il 54,2% di queste imprese è una ditta individuale e la variabilità regionale intorno a questo valore è assai sostenuta. La forbice va dal valore minimo dell’Umbria (43,1%) a quello massimo della Calabria (77,3%). Il 31,3% delle imprese sono società di persone, mentre la quota delle società di capitale è di poco al di sopra del 13%.

Business, tendenze, novità e conoscenza: i player del mercato mondiale del vino si incontrano alla ProWein

Business, tendenze, novità e conoscenza: anche nel 2019 la ProWein di Düsseldorf, cala il suo poker d'assi, puntando ancora una volta a consolidare il ruolo di appuntamento leader globale per il settore vino e liquori. 




Dal 17 al 19 marzo sarà di scena la ProWein, i player del mercato mondiale si danno appuntamento a Düsseldorf per la più importante fiera internazionale del vino che quest'anno compie 25 anni, un quarto di secolo da record: dal 1994 al 2018 oltre 74mila espositori e circa 712mila visitatori. L’Italia si conferma il Paese maggiormente rappresentato (oltre 1700 espositori) e per i prossimi anni auspica l’ampliamento dei propri spazi espositivi.

Business, tendenze, novità e conoscenza: anche nel 2019 la ProWein di Düsseldorf cala il suo poker d'assi, puntando ancora una volta a consolidare il ruolo di appuntamento leader globale per il settore vino e liquori. E lo fa dal 17 al 19 marzo, nell’anno in cui festeggia i suoi primi 25 anni di successo, contrassegnati da numeri record, in costante aumento (dal 1994 al 2018, 74.194 espositori, 711.942 visitatori e 843.427 mq netti di superficie espositiva), e da una sempre più massiccia partecipazione internazionale, italiana in testa.

Nata con appena 321 espositori da 8 Paesi, nell’ultima edizione la fiera infatti ha superato quota 6.800 da 64 Nazioni, con l’Italia cresciuta di quasi 60 volte (da 29 produttori nel 1994 a 1.736 nel 2018) e saldamente al primo posto per rappresentatività, davanti alla Francia.  Non a caso, anche per la ProWein 2019, il Belpaese si prepara a schierare nei padiglioni 15 e 16 oltre 1700 espositori, provenienti da tutti i principali territori del vino, confermando la propria posizione di leadership, con l’auspicio di arrivare nei prossimi anni ad un ampliamento degli spazi tricolore in fiera. Ciò al fine di consolidare ulteriormente il brand Italia e le sue peculiarità non solo in Germania, sbocco fondamentale dove il nostro Paese copre il 36% del totale import, ma anche nel resto d’Europa e soprattutto in Asia, target privilegiato, quest’ultimo, del big player fieristico tedesco che, oltre alla Cina, ora guarda anche all’India.

“Sulla scia del boom di ProWine China e ProWine Asia – spiega Marius Berlemann, direttore della Prowein, nel corso della presentazione dell’edizione 2019 a Roma – stiamo attenzionando il subcontinente indiano come nuovo potenziale obiettivo, pur consapevoli che si tratta ancora di un percorso tutto da scrivere. Ma intanto la nostra strategia di crescita resta principalmente incentrata sulla tre giorni di Düsseldorf, il che significa soprattutto potenziare gli aspetti logistici per offrire la più efficiente piattaforma d’affari al mondo. Se dopo un quarto di secolo siamo universalmente riconosciuti come punto di riferimento per il settore a livello internazionale, avendo registrato in totale circa 712mila visitatori specializzati e oltre 74mila espositori, vuol dire che il nostro approccio è più che mai vincente. Basti guardare all’Italia come case history di successo, il cui contributo aumenta di edizione in edizione consolidando un legame per noi prezioso. E per confermare questi risultati anche nei prossimi anni continueremo a investire sull’internazionalizzazione, sul perfezionamento della macchina organizzativa e sulla qualità dei contenuti, così da porre solide basi per futuri ampliamenti sia degli spazi fieristici che del nostro raggio d’azione”.

Dalla nuova cultura dell’aperitivo improntata sul ‘No Waste’ ai ‘Vini d’altura’, saranno diverse le tendenze e le novità al centro dell’edizione 2019, che si prepara ad aprire i battenti di 10 padiglioni per ospitare tutte le principali regioni vitivinicole del mondo, insieme a 400 produttori di liquori e a 40 iconiche maison dello Champagne presenti con oltre 150 etichette nella Lounge dedicata.

A strizzare l’occhio al tema della sostenibilità sarà in particolare la fizzz Lounge con lo slogan "Zero rifiuti: totale riciclaggio dietro al bancone" per sensibilizzare ad un uso razionale delle materie prime e ad un'ottimizzazione del ciclo produttivo, utilizzando tutte le parti di un frutto e riciclando in modo intelligente. Nel padiglione 7.0 infatti i visitatori potranno assaggiare cocktail ad alto tasso creativo e assistere alla messa in opera di tali principi. Ad arricchire l’area, inoltre, la mostra speciale "same but different" sulle bevande artigianali (birre, liquori e sidri) che torna per la seconda volta, sempre nel padiglione 7.0. accanto alla fizzz Lounge, ma con il doppio degli espositori (oltre 100 da 22 Paesi) rispetto al 2018. Sarà l’occasione per toccare con mano i migliori craft drinks del pianeta e quelli più in voga del momento, in arrivo da Germania, Belgio, Francia, Grecia, Italia, Austria e Inghilterra, ma anche dalle aree scandinave e baltiche (Estonia, Finlandia, Lettonia, Norvegia e Svezia) e da oltreoceano (Canada, Messico, Perù e Stati Uniti).

Per conoscere le tendenza in campo enoico bisognerà invece spostarsi nel ProWein Forum, dove i due ‘trend scout’ Stuart Pigott e Paula Sidore condurranno diversi tasting che verteranno su vini d’altura, field blends, vini in lattina e varietà emergenti come Chenin Blanc e Gamay (domenica 17 e lunedì 18 marzo dalle ore 18.00 alle 19.00, padiglione 10). E se la grande Area Degustazione punterà i riflettori sulle etichette vincitrici dell'edizione primaverile di MUNDUS VINI, la Organic Lounge darà invece ampio spazio ai vini biologici, ospitando i produttori top e le principali associazioni internazionali.

“Saranno oltre 500 le iniziative che animeranno i dieci padiglioni della fiera -  aggiunge Nicole Funke, Senior Project Manager e membro del team della ProWein – tra degustazioni guidate, masterclass e incontri. Ad arricchire il tutto anche gli eventi serali targati ProWein goes Cityche si svolgeranno in 60location sparse per Düsseldorf.E come ogni anno tracceremo le linee guida per il futuro del settore con il Business Report della ProWein, realizzato anche per la terza edizione con il supporto dell’Università di Geisenheim. Un’analisi che dal suo esordio nel 2017 ad oggi ha già registrato un +60% in termini di partecipanti, coinvolgendo i più importanti player dell’intera filiera che con il loro punto di vista hanno contribuito a fare di questo studio il più vasto indicatore di tendenza del comparto a livello internazionale”.

Per maggiori informazioni:
www.prowein.de
Facebook: www.facebook.com/ProWein.tradefair
Twitter: https://twitter.com/ProWein 
Instagram: www.instagram.com/prowein_tradefair/

Corsi di Alta Formazione. Al via il Master in Progettazione Sociale e Gestione del Territorio

Aperte le iscrizioni al Master in Progettazione Sociale e Gestione del Territorio “Tullio Tentori” (VI°edizione) coordinato dall'Associazione Culturale Progetto, Mediazione e Territorio in collaborazione con l’Associazione Culturale Affabulazione e l’Ente di Alta Formazione Ubi Minor.




Il Master PSGT, organizzato dal Consorzio Interuniversitario For.Com in collaborazione con Ubi Minor, avrà inizio in seconda sessione sabato 9 e domenica 10 marzo 2019. Le lezioni si svolgeranno a Roma e avranno luogo una volta al mese, generalmente la terza settimana di ogni mese, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 14,00 alle 17,30, il sabato e la domenica.

Il Master è annuale, della durata complessiva di 1500 ore, di cui 450 ore di base suddivise in 150 ore di lezioni frontali, 150 ore di FAD (formazione a distanza) e 150 ore di Tirocinio curriculare, 300 ore di attività integrative di Project work ed esame finale (attività laboratoriali) e 750 ore elettive di studio individuale.

L’ammissione al Master è a discrezione del Direttivo Docenti tramite valutazione dei titoli e sulla base di una graduatoria derivante dall’ordine di arrivo delle domande di ammissione. Pertanto è necessario inviare la Domanda di Ammissione, corredata da un breve Curriculum Vitae formativo e professionale.

Il Master per i laureati dà titolo a 60 Crediti Formativi Universitari (CFU), mentre tutti gli altri acquisiscono 3 punti per i Concorsi Pubblici (ove previsto dalla normativa vigente). È collocabile nell'ambito dei Corsi di Alta Formazione definito ai sensi della Legge 705 del 9 dicembre 1985 (modifica del DPR 382/80) e della Legge 341 del 19 novembre 1990 (art. 6, 8, 11).

Le iscrizioni resteranno aperte fino al giorno antecedente la data di presentazione in aula del quarto modulo, in calendario per il 15 e il 16 giugno 2019, in quanto è prevista la possibilità di eventuale recupero didattico attraverso un programma di formazione a distanza (FAD) e tutoraggio per ciascuno dei tre moduli pregressi. Nel solo caso di non attivazione del Corso per mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti, l’importo della pre-iscrizione potrà essere rimborsato, oppure potrà essere valido per il Corso successivo laddove venga attivato. In proposito, il Direttivo Docenti si riserva di confermare agli iscritti l’effettivo inizio del Master per la data indicata, entro e non oltre la data del 1 marzo 2019.

N.B. Ai sensi del Programma di Educazione Continua, i professionisti che operano negli ambiti psico-socio-sanitari ed educativi, sono esonerati dall'acquisizione dei crediti formativi E.C. per gli anni 2019-2020.

Informazioni e Didattica: e-mail: dir.didattica.psgt@irmanet.eu – www.irmanet.eu - 0039.339.3540245 - 00.39.340.7013052

Iscrizioni e Amministrazione: e-mail: d.donofrio@forcom.it - www.forcom.it - Alta Formazione- 06/360815209 (h.9:00 - 13:00)

I laboratori del Master saranno realizzati nell’ambito di LdP (Laboratorio di Progettazione), coordinati dall’Associazione Culturale “PMT – Progetto Mediazione e Territorio”, in collaborazione con il “Centro socio-culturale Affabulazione” e l’Ente di Alta Formazione “Ubi Minor”.


*Il Laboratorio di Progettazione si pregia dell’adesione dei seguenti Enti:

ROMA CAPITALE – Dipartimento Cultura; ROMA CAPITALE Assessorato allo Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana; ROMA CAPITALE – “CITTÀ DEI MESTIERI E DELLE PROFESSIONI” Municipio X – ex XIII; ROMA CAPITALE – Municipio V; ROMA CAPITALE – Municipio III; COMUNE DI ANGUILLARA SABAZIA (RM); “NUOVA AURORA” Società Cooperativa Sociale; “IO, NOI” Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l’integrazione Sociale; “ETNOPSI” Scuola di Psicoterapia Etno-Sistemico-Narrativa; “ANTHROPOLIS”
Associazione culturale; “ETNOS 2009” Società Cooperativa; “DIONISO” Cooperativa Sociale; “LA TENDA” Associazione, Onlus; “IL MOSAICO” Coop. Sociale; “INFOCIVICA- Gruppo di Amalfi” Associazione senza fini di lucro; Associazione “VIRTUS Italia Onlus” Consorzio di Solidarietà Sociale; “SEMIVOLANTI” Associazione Culturale; “LE MILLE E UNA NOTTE” Cooperativa sociale; “CDS FOCUS” Associazione di volontariato; “ZAI SAMAN” Associazione culturale; “ARCI RIETI” Associazione Ricreativa e Culturale Italiana; “EDUCATORI SENZA FRONTIERA” Associazione ONLUS, INDI EDIZIONI E PRODUZIONI MUSICALI Srl, TEMPUS & IMAGO Srl, Associazione Interculturale”SANS FRONTIERE”.

Cani da rapina. La storia criminale di Ostia e della Suburra romana raccontata da dentro

In contemporanea con l’uscita della seconda stagione della serie Suburra Territorio Narrante presenta, Cani da Rapina,  il nuovo romanzo di Luca Moretti, autore de Il Canaro. Venerdì 1 MARZO dalle 18.30 a Ostia  presso la Casa Clandestina.



«Non rallentava la corsa, attraverso le rive melmose, la Città Antica e l’Isola Sacra: il Fiume portava in quel delta tutti i cattivi pensieri, le morti, gli amori e la fame di Roma».

È questo l’incipit di Cani da rapina. Storia criminale di Ostia e della suburra romana, il nuovo romanzo di Luca Moretti che verrà presentato il primo marzo a Ostia, dal collettivo Territorio Narrante. Dopo Il Canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta e in contemporanea con l’uscita della seconda stagione della serie Suburra sulla piattaforma Netflix, Luca Moretti torna in libreria con il romanzo dedicato alla periferia in cui vive e scrive.

Nel cuore della più profonda tra le periferie romane, tra rave illegali e risse da stadio, un gruppo di giovani sbandati incappa nel ritrovamento di un grosso quantitativo di cocaina. Il denaro che potrebbero ricavarne è il loro primo pensiero. Si scopriranno proiettati in un affare più grande, dove i boss della banda della Magliana incarnano un passato di violenza rabbiosa e i clan emergenti offrono le uniche prospettive di riscatto. Un intreccio che dai palazzoni della borgata, arriva fino alla cupola del grande spaccio internazionale.

Dopo anni di ‘narrazioni’ e cronache costruite dall’esterno sulle vicende di Ostia, un romanzo vissuto da dentro, un noir narrato con gli occhi di chi vive quella periferia in cui tutto è ciclico, dove puoi volare alto per un po’ di tempo, prima che il DNA sbagliato ti sfracelli al suolo.

L’appuntamento è per venerdì 1 marzo, dalle 18:30, presso la Casa Clandestina, in via Capitan Consalvo a Ostia. Dialogherà con l’autore la scrittrice Ilaria Beltramme e interpreterà alcune parti del romanzo l’attrice Catia Castagna accompagnata dalle musiche di Marco De Annuntiis che dopo la presentazione eseguirà uno showcase dall’album Jukebox all’Idroscalo.

Territorio Narrante è un collettivo attivo nella periferia a sud di Roma, il lavoro che porta avanti da quasi cinque anni rappresenta la volontà di traduzione epica della terra attraverso la narrazione pubblica e l’organizzazione di eventi capaci di risvegliare l’identità popolare.

Luca Moretti scrive e vive a Ostia. Fondatore della rivista letteraria TerraNullius e del collettivo Territorio Narrante, ha pubblicato, tra gli altri, i romanzi Il senso del piombo (2011), Il canaro (2018) e sceneggiato il graphic novel Non mi uccise la morte (2010).

Cani da rapina; Luca Moretti - Red Star Press, marzo 2019 - Isbn: 978-88-6718-217-6

lunedì 25 febbraio 2019

Vino e territori. Nobile di Montepulciano, un vino senza tempo, un cortometraggio celebra la Docg

“Vino Nobile di Montepulciano: A Timeless Wine”. E’ questo il titolo del cortometraggio sulla pregiata Docg toscana che andrà in onda in anteprima il 26 febbraio su Gambero Rosso Channel.





La denominazione toscana sbarca sul grande schermo: un cortometraggio descrive attraverso scene e dialoghi il Vino Nobile di Montepulciano e il suo territorio. Un prodotto per la promozione e comunicazione del territorio che cambia il modo di interpretare il vino da parte dei millennials.

“Vino Nobile di Montepulciano: A Timeless Wine”. E’ questo il titolo del cortometraggio sulla pregiata Docg toscana che andrà in onda in anteprima in versione integrale martedì 26 febbraio in prima serata (poi in repliche successive) su Gambero Rosso Channel (canale 412 di Sky). Un vero e proprio incrocio tra docufilm e corto della durate di 5 minuti con la produzione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che ha voluto utilizzare la settimana arte per celebrare vigne e paesaggi che portano al grande rosso Docg toscano. «Uno strumento per noi finora inesplorato questo – spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Piero Di Betto – che apre le porte sicuramente a consumatori diversi, di profilo medio alto che normalmente consumano vino pregiato e che grazie a questo corto potranno in poco capire molto sul nostro territorio e d’altronde anche un omaggio a Montepulciano in senso ampio, una città che ha ospitato negli anni set di film internazionali». Il cortometraggio ha già partecipato a diversi concorsi nazionali, tra i quali quello promosso dal Gambero Rosso e dalla Mostra del Cinema di Roma.

A Timeless Wine. Un vino senza tempo, una terra senza tempo. La vocazione vitivinicola di Montepulciano è radicata fin dall’epoca etrusca, blasonata nelle corti rinascimentali, rinomata tra gli statisti moderni, affermata nell’attualità tecnologica globale. Una città che si identifica con il suo prodotto principe: il Vino Nobile di Montepulciano, un vino che già nella dominazione declama l’appartenenza al suo territorio. E’ da questo concetto che parte il lavoro cinematografico che vede protagonista indiretto il Vino Nobile di Montepulciano insieme al suo territorio. La trama vede protagonista una ragazzina newyorkese che scopre la Toscana accompagnando il padre in un viaggio sorprendente. Una trasferta di lavoro per lui, reporter per un servizio di lifestyle sul Vino Nobile di Montepulciano; un’esperienza genuina per lei, millennial già navigata nella comunicazione multimediale che mantiene la curiosità di una bambina. La narrazione è affidata alla piccola protagonista: il vero reportage è il suo, un racconto di immagini e aneddoti trasmesso alla mamma che, dalla Grande Mela, riceve un diario di viaggio ora iconico, ora onirico.

Il regista è Riccardo Paoletti e ha scelto non a caso di affidare la cronaca al voice over della ragazzina al punto di consentire di tradurre il film nelle diverse versioni linguistiche, per una diffusione internazionale. Con l’intento di valorizzare le cantine monumentali, il vino, il suo territorio e la sua collettività, al contempo le bellezze architettoniche e paesaggistiche: perché, come ha imparato la bambina, “il vino non si fa da soli, serve l’impegno di un’intera comunità”.

venerdì 22 febbraio 2019

Concorsi: Birra dell'Anno 2019, ecco tutte le birre e i birrifici vincitori nelle 41 categorie

Proclamati, alla Fiera di Rimini, i vincitori della XIV edizione del concorso organizzato da Unionbirrai. Il Birrificio dell’Anno è il marchigiano Mukkeller.





Birra dell’Anno, ospitato da Beer Attraction (16-19 febbraio, Fiera di Rimini), è giunto quest’anno alla quattordicesima edizione ed ha decretato le eccellenze nelle produzioni nazionali, distinte in ben 41 sezioni diverse che ben hanno rappresentato il panorama brassicolo contemporaneo, nonché di conseguenza il miglior birrificio d’Italia.

Il concorso, organizzato dall’associazione di categoria Unionbirrai, con il supporto di Italian Exhibition Group – Fiera di Rimini, si attesta come la più importante competizione italiana nel panorama della birra artigianale e si è avvalso di una giuria internazionale, composta da circa 100 esperti di settore e degustatori provenienti da tutto il mondo. I giudici, che si sono riuniti a Rimini per due intere giornate, hanno passato in rassegna ben 1994 birre partecipanti provenienti da 327 produttori in gara, dati che hanno visto un incremento del 20% rispetto alla scorsa edizione. Il premio Birra dell’Anno ha decretato le tre migliori birre artigianali per ogni categoria più eventuali menzioni d’onore per la quarta e la quinta classificata.

Il titolo di Birrificio dell’Anno, invece, è andato al produttore che ha ottenuto la maggiore sommatoria di punteggi tra le sue tre birre in concorso meglio posizionate. Alla luce delle votazioni, quest’anno è stato il marchigiano Mukkeller a essere incoronato migliore birrificio italiano. Hanno guadagnato la prima posizione tre fra le sue birre: la Haus Bier, una Helles da 5 gradi che ha stravinto nella categoria dedicata alle birre chiare a bassa fermentazione d’ispirazione europea; La Corva, birra complessa ottenuta grazie all’unione di diversi malti di colore scuro, simile alle Stout e con un gusto deciso, che si presenta con un buon corpo e un basso sentore di luppolo; la Mukkamannara, una Strong di tipologia belga dal colore bruno, aroma e gusto maltato, con note di caramello, uva passa, frutti rossi secchi, decisamente ricca e complessa.

Di seguito tutti i vincitori della XIV edizione di Birra dell’Anno 

CAT. 1 - Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione tedesca e ceca (German e Bohemian Pilsner)

Hammer – BUNDES – www.hammer-beer.it

Birrificio Lariano – LA GRIGNA – www.birrificiolariano.com

Birrificio Otus – PILS2 – www.birrificiootus.com

Menzione d’onore:

Mostodolce – PEPITA – www.mostodolce.it

Birrificio Couture – VOGUE PILS – www.birracouture.it

Cat. 2 - Birre chiare, bassa fermentazione, basso grado alcolico, di ispirazione europea (European Lager, Helles, Zwickl, Keller, Dortmunder Export)

Birrificio Mukkeller – HAUS BIER – www.mukkeller.it

Birrificio Estense – ATHESTE HELL – www.birrificioestense.it

Birrificio 4Mori – POZZO 16 – www.birrificio4mori.it

Menzione d’onore:

ANBRA Anonima Brasseria Aquilana – LAGER – www.anbra.it

Oxiana – KELLER – www.birraoxiana.it

Cat. 3 - Birre chiare ed ambrate, bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dall’evidente presenza di luppolo d’aroma e d’amaro di ispirazione americana (Hoppy Lager, Imperial Hoppy Lager)

Birrificio Lariano – BASSA MAREA – www.birrificiolariano.com

Birrificio Legnone – JACK – www.birrificiolegnone.it

50&50 – MR. CROCODILE – www.50e50-craft-brewery.it

Cat 4 - Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione anglosassone (English Golden Ale, English Pale Ale)

Brùton – BRÙTON DI BRÙTON – www.bruton.it

Croce di Malto – BIRRA JAZZ – BJ – www.crocedimalto.it

BSA Birrificio S. Andrea – MOZKITO – www.birrificiobsa.com

Menzione d’onore:

P3 Brewing Company – SPEED – www.p3brewing.it

PLB Podere La Berta craft beer – UP&UNDER – www.poderelaberta.beer

Cat. 5 - Birre chiare e ambrate, fermentazione ibrida, basso grado alcolico di ispirazione tedesca o americana (Kolsch, Alt, California Common, Cream Ale)

MFB Manifattura Birre Bologna – KOLSCH – www.manifatturabirre.it

Diciottozerouno – GRÜN – www.diciottozerouno.it

Birra Elvo – ALTERELVO – www.birraelvo.it

Menzione d’onore:

Birrificio 61cento – ELK – www.birrificio61cento.beer

Birra Gaia – EUROPA – www.birragaia.it

Cat. 6 - Birre ambrate e scure, bassa fermentazione, basso grado alcolico d’ispirazione tedesca (Vienna, Marzen, Munich Dunkel, Schwarz, Dark Lager)

PicoBrew – SCHWARZENEGHER – www.cascinascanna.it

Hammer – WORKPIECE SCHWARZ – www.hammer-beer.it

Birrificio Leder – CIOCH – www.birrificioleder.it

Menzione d’onore:

Birrificio Aleghe – LA ROSSA – www.aleghebirra.com

Birra Elvo – DUNKEL – www.birraelvo.it

Cat. 7 - Birre chiare, ambrate e scure, bassa fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione tedesca (Bock, Doppelbock, Eisbock, Hellerbock, Maibock, Strong Lager)

Birra Elvo – DOPPEL BOCK – www.birraelvo.it

Ritual Lab – LA BOCK – www.ritual-lab.it

Brew Gruff – BOCK – www.brewgruff.it

Menzione d’onore:

Birrificio Serra Storta – ZANTE – www.serrastorta.it

Statalenove – ALMAMATER – www.statalenove.it

Cat. 8 - Birre ambrate, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, di ispirazione britannica (Mild, British Bitter, Extra Special Bitter, Irish Red Ale, British Brown Ale)

Birrificio War – ZELDA – www.birrificiowar.it

Fabbrica della Birra Perugia – COSMO ROSSO – www.birraperugia.it

Piccolo Birrificio Clandestino – SANTA GIULIA – www.piccolobirrificioclandestino.it

Menzione d’onore:

Birrificio Gambolò – LITTLE STORM – www.birrificiogambolo.com

Birrificio Otus – RED&GO – www.birrificiootus.com

Cat. 9 - Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso/medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione anglosassone (English IPA)

P3 Brewing Company – 50 NODI – www.p3brewing.it

Fabbrica della Birra Perugia – SUBURBIA – www.birraperugia.it

Terrantiga – NIBARI – www.terrantiga.org

Menzione d’onore:

Il Birrificio di Seregno – JANKA – www.drinkrailroad.com

Ofelia – AMITABH – www.birraofelia.it

Cat 10 - Chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Session APA, Session AIPA, Session IPA)

Ritual Lab – NERD CHOICE – www.ritual-lab.it

Lucky Brews – SESSION IPA – www.luckybrews.com

Hammer – MINI – www.hammer-beer.it

Menzione d’onore:

Birrificio Mezzavia – LINE UP – www.birramezzavia.it

Cat 11 - Chiare e ambrate, alta fermentazione, basso grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American Pale Ale)

Birrificio artigianale La Villana – RUDE – www.lavillana.it

Birrificio Del Forte – FIOR DI NOPPOLO – www.birrificiodelforte.it

Fabbrica della Birra Perugia – CALIBRO 7 – www.birraperugia.it

Menzione d’onore:

Birrificio Il Conte Gelo – HOP CIRCUS – www.ilcontegelo.com

Birrificio dei Castelli – MIRABILIA – www.birrificiodeicastelli.it

Cat. 12 - Chiare e ambrate, alta fermentazione, medio grado alcolico, luppolate, di ispirazione americana (American IPA)

Birrificio del Gomito – MATTY – www.birrificiodelgomito.it

Malaspina brewing – ELLE8

Oldo Corte della Birra – BALLO IPA – www.oldo.it

Cat. 13 - Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Double IPA, Imperial IPA)

Hammer – WORKPIECE – WEST COAST DOUBLE IPA – www.hammer-beer.it

Birrificio Porta Bruciata – LARKIN STREET – www.portabruciata.it

Birrificio Lariano – CIUBE – www.birrificiolariano.com

Cat. 14 – Birre chiare, alta fermentazione, basso e medio grado alcolico, con uso di frumento ed altri cereali, luppolate di ispirazione angloamericana (White IPA, American Wheat)

Birrificio Forum Iulii – CARAT – www.forumiulii.it

Birrificio Porta Bruciata – SHANTUNG – www.portabruciata.it

Birrificio Badalà – W.IPA – www.birrificiobadala.it

Cat. 15 - Birre ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Red IPA, Brown IPA, Black IPA)

Simon & Co. Brewery – FRANKIE & GERRY – www.simonpub.it

Piccolo Birrificio Clandestino – GATTA NERA – www.piccolobirrificioclandestino.it

Birrificio dei Castelli – EXTREMA NIGER – www.birrificiodeicastelli.it

Menzione d’onore:

White Dog Brewery – DJANGO SGUINZAGLIATO – www.whitedogbeer.com

Cat. 16 - Birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, luppolate, di ispirazione angloamericana (Speciality IPA; Rye IPA, Belgian IPA, AIPA e APA fermentate a bassa)

Almond’22 – PINK IPA ANNIVERSARIO – www.birraalmond.com

Croce di Malto – ACRUX – www.crocedimalto.it

Birrificio Bio La Stecciaia – RYE IPA – www.lastecciaia.it

Menzione d’onore:

Mastri Birrai Umbri – HARVEST IPA – www.mastribirraiumbri.it

Birrificio Il Conte Gelo – VALHALLA – www.ilcontegelo.com

Cat. 17 - Chiare e ambrate, alta fermentazione, massicciamente luppolate in aroma, di ispirazione statunitense (New England IPA)

MC77 – BOWTIE – www.mc-77.com

MC77 – VELVET SUIT – www.mc-77.com

CRAK brewery – MIDNIGHT BBQ – www.crakbrewery.com

Menzione d’onore:

CRAK Brewery – SMALL NEIPA – www.crakbrewery.com

Mister B Brewery – BAMBA – www.misterb.beer

Cat. 18 - Strong Ale di ispirazione angloamericana (English Strong Ale, American Strong Ale, Scottish Ale export, Heavy Scottish Ale)

Birra 100Venti – SIR ALESTRONG – www.birracentoventi.it

Birra Gaia – LA GORDA – www.birragaia.it

Okorei microbirrificio – TRAMALTI – www.okorei.it

Birrificio Baladin – SUPER BITTER – www.baladin.it

Menzione d’onore:

Birrificio Rurale – WILLIE – www.birrificiorurale.it

Birrificio Mezzopasso – MILLICAN EXTRA – www.birramezzopasso.it

Cat. 19 - Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico, d'ispirazione anglosassone (Porter, Stout)

Birrificio Geco – PECORA NERA – www.birrificiogeco.it

Birrificio Babylon – SHINOBI STOUT – www.birrificiobabylon.com

Birrificio Mediterraneo – PORTER – www.birrificiomediterraneo.com

Cat. 20 - Birre scure, alta fermentazione, basso grado alcolico di ispirazione americana (American Porter, American Stout)

Birrificio Mukkeller – CORVA NERA – www.mukkeller.it

BiFOR – ICARO – biforbirra.it

La Spezia brewing company – SCURIOSA – www.laspeziabrewingcompany.it

Menzione d’onore:

Birrificio Math –  LA 27 – www.birrificiomath.com

Hammer – BULK – www.hammer-beer.it

Cat. 21 - Scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Robust/Baltic Porter, Imperial Porter, Russian Imperial Stout)

Rebel’s Brewery – BLACK VIKING – www.rebelsmicrobrewery.it

La Buttiga craft brewery – BLACK SHIT MONSTER – www.labuttiga.it

Birrificio Mazapegul – BEFANA BEFANA – www.birrificiomazapegul.it

Menzione d’onore:

Birrificio Mezzavia – NAUTILUS – www.birramezzavia.it

P3 Brewing company – TURKUNARA – www.p3brewing.it

Cat. 22 - Alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione angloamericana (Barley Wine, Old Ale, American Barley Wine)

CRAK Brewery – CANTINA MANSUETO – www.crakbrewery.com

Birrificio Baladin – XYAUYÙ KENTUCKY – www.baladin.it

Birrificio Gambolò – DARK AGE – www.birrificiogambolo.com

Menzione d’onore:

Il birrificio di Cagliari – EMILY – www.ilbirrificiodicagliari.com

Birrificio la Fenice – LUSSURIA RISERVA – www.birrificiolafenice.com

Cat. 23 - Birre chiare, ambrate e scure, alta fermentazion con lievito Weizen, uso di frumento maltato, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione tedesca (Weizen, Dunkelweizen, Weizenbock)

Birrificio Val Rendena – BRENTA BRAÜ WEIZEN – www.valrendena.beer

Birrificio Birracruda – WEIZEN – www.birracruda.net

Birrificio Mukkeller – ENTSCHULDIGUNG – www.mukkeller.it

Menzione d’onore:

Birrificio Manerba – WEIZEN – www.manerbabrewery.it

Zuker – RIVINCITA – birrificiozuker.it

Cat. 24 - Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico, con uso di frumento non maltato, di ispirazione belga (Blanche, Witbier)

La Petrognola – MONTEFIORE – www.lapetrognola.com

Birrificio del Forte – CENTO VOLTE FORTE – www.birrificiodelforte.it

Il Mastio – LITHA – www.birrificioilmastio.com

Menzione d’onore:

Birrificio Serra Storta – ROSMARY – www.serrastorta.it

Cat. 25 - Birre chiare, alta fermentazione, bassa gradazione alcolica, di ispirazione belga (Belgian Blond, Belgian Pale Ale)

Realmalto – BRUGGIA

Birrificio Mazapegul – PIRATA – www.birrificiomazapegul.it

Birrificio dei Laghi – BPM

Menzione d’onore:

La Petrognola – GIUSTA – www.lapetrognola.com

Cat. 26 - Birre chiare e ambrate, alta fermentazione, da basso ad alto grado alcolico, di ispirazione belga (Saison, Biere de Garde, Farmhouse Ale)

El Issor – CITRUS – www.birrificioelissor.com

Birrificio dell’Aspide – WILD SAISON LAMBICUS – www.birrificiodellaspide.it

Birrificio dell’Aspide – BELLE SAISON – www.birrificiodellaspide.it

Cat. 27 - Birre chiare, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Golden Strong Ale, Tripel)

Monangi brew pub – MILVA – www.monangibrewpub.com

Croce di Malto – TRIPLEXXX – www.crocedimalto.it

El Issor – GNASCI – www.birrificioelissor.com

Menzione d’onore:

B94 – SANTIRENE – www.birrificiob94.it

Diciottozerouno – PLAID – www.diciottozerouno.it

Cat. 28 - Birre scure, alta fermentazione, alto grado alcolico di ispirazione belga (Belgian Dark Strong Ale, Dubbel, Quadrupel)

Birrificio Mukkeller – MUKKAMANNARA –  – www.mukkeller.it

Diciottozerouno – GRANATA – www.diciottozerouno.it

La Spezia brewing company – ABBEY – www.laspeziabrewingcompany.it

Menzione d’onore:

Birrificio del Forte – REGINA DEL MARE – www.birrificiodelforte.it

Gargantua – GARGANTUA

Cat. 29 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di spezie

MC77 – FLEUR SOFRONIA – www.mc-77.com

Bionoc’ – MISS LIKÈN – www.birrificiobionoc.com

La Buttiga craft brewery – BON NADAL – www.labuttiga.it

Menzione d’onore:

Foglie d’Erba – NADAL 2018 – www.birrificiofogliederba.it

Foglie d’Erba – ZAFFEER – www.birrificiofogliederba.it

Cat. 30 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di caffè e/o cacao

Birrificio Lambrate – TIRAMISÙ IMPERIAL STOUT – www.birrificiolambrate.com

Birrificio agricolo The Lure – QUEEN – www.thelure.beer

Brewfist – SPAGHETTI WESTERN – www.brewfist.com

Menzione d’onore:

Eastside brewing – SLEEPLESS NIGHT – www.eastsidebrewing.it

Mastri Birrai Umbri – CACAO PORTER – www.mastribirraiumbri.it

Cat. 31 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di cereali speciali (compresi grani antichi)

Croce di Malto – PIEDI NERI – www.crocedimalto.it

Terrantiga – ISTADI – www.terrantiga.org

La Petrognola – CINGHIALE NERO – www.lapetrognola.com

Menzione d’onore:

Birrificio bio La Stecciaia – COCÒ – www.lastecciaia.it

Birrificio Birranova – ARSA – www.birranova.it

Cat. 32 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affumicate e torbate

Birrificio Rurale – SMOKY – www.birrificiorurale.it

Birrificio artigianale Lievito & Nuvole – SMOKY EYE – www.lievitoenuvole.it

Statalenove – PREDA – www.statalenove.it

Menzione d’onore:

Birrificio artigianale Lilium – TOSCANELLA – www.birrificiolilium.com

Batzen – SMOKY BOCK

Cat. 33 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico affinate in legno

Birrificio Lambrate – BRIGHELLA BA 2016 – www.birrificiolambrate.com

Birrificio Lambrate – #1 IMPERIAL STOUT BOURBON 2016 – www.birrificiolambrate.com

CRAK brewery – CANTINA BW01 – www.crakbrewery.com

Menzione d’onore:

ECB Eternal City Brewing – FOJETTA – www.eternalcitybrewing.it

Birrificio Baladin – XYAUYÙ FUMÈ – www.baladin.it

Cat. 34 – Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso frutta

Eastside Brewing – SOUR SIDE SOUR CHERRY – www.eastsidebrewing.it

CRAK Brewery – CANTINA MIRTILLI- www.crakbrewery.com

Birra dell’Eremo – MADUE – www.birradelleremo.it

Menzione d’onore:

Birrificio Lariano – FAMBRUS – www.birrificiolariano.com

Cat. 35 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di castagne

PicoBrew – MARRON FUMÈ – www.picobrew.it

Mostodolce – B626 – www.mostodolce.it

Birrificio Aleghe – LA BRUSATÀ – www.aleghebirra.com

Menzione d’onore:

Birrificio del Vulture – DRUDA – www.birrificiodelvulture.it

Dulac – LA MARÓN – www.birradulac.it

Cat. 36 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di miele

Birrificio artigianale Fortebraccio – BIRRA DEL BOSCO CASTAGNE E MIELE – www.birrafortebraccio.com

Birrificio del Forte – CINTURA D’ORIONE – www.birrificiodelforte.it

JEB – MAJA (SPRING EDITION) – www.birrificiojeb.it

Menzione d’onore:

Birrificio agricolo La Diana – ESTER – www.birraladiana.it

Cat. 37 - Birre chiare, ambrate e scure, fermentazione alta, bassa o spontanea anche con uso di Brettanomyces, da basso ad alto grado alcolico, caratterizzate dalle note acide (Sour Ale)

Bionoc’ – MARASKA – www.birrificiobionoc.com

Ca’ del Brado – ANNIVERSARIO 2018 – www.cadelbrado.it

Ca’ del Brado – NESSUN DORMA – www.cadelbrado.it

Menzione d’onore:

Bionoc’ – IMPOMBERA- www.birrificiobionoc.com

Fabbrica della Birra Perugia – ISTERICA – www.birraperugia.it

Cat. 38 - Birre chiare, alta fermentazione, basso grado alcolico salate e/o lattiche di ispirazione tedesca (Berliner, Gose)

Mister B brewery – BAHIA – www.misterb.beer

Evoque brewing – EVOQUESOUR #1 – www.evoqebrewing.com

Birrificio Lambrate – TRAS IN CAMISA ASS – www.birrificiolambrate.com

Foglie d’Erba – VIVA LA’! – www.birrificiofogliederba.it

Menzione d’onore:

Birrificio 61cento – KAFKA – www.birrificio61cento.beer

Hammer – HIRSCH – www.hammer-beer.it

Cat. 39 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve bianche (White Italian Grape Ale)

Birrificio Apuano – NINKASI – www.birrificioapuano.it

Birra dell’Eremo – SELVA 2018 – www.birradelleremo.it

Birrificio Karma – ASPRINIA – www.birrakarma.com

Menzione d’onore:

Birrificio Un Terzo – SCIATÒ MARGOT – www.birrificiounterzo.it

Birrificio Sagrin – SAMOS – www.sagrin.it

Cat. 40 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico con uso di uva, mosto, vinacce, vino cotto di uve rosse (Red Italian Grape Ale)

Birrificio La Fenice – BREWINE ROSE’ – www.birrificiolafenice.com

Birrificio del Forte – IL TRALCIO – www.birrificiodelforte.it

Dulac – LA MURÙSA – www.birradulac.it

Menzione d’onore:

Birrificio Beer In – BRAMABIRRA – www.birrificiobeerin.it

Birrificio Beer In – QUAT BOT – www.birrificiobeerin.it

Cat. 41 - Birre chiare, ambrate e scure, alta o bassa fermentazione, da basso ad alto grado alcolico di ispirazione libera e non rientranti in nessuna delle precedenti categoria (Extraordinary Ale / Extraordinary Lager)

Magester – LA PEPATA – www.birramagester.it

Birrificio Lambrate – HAZELNUT PORTER – www.birrificiolambrate.com

Ofelia – BEERGAMOTTE – www.birraofelia.it

Menzione d’onore:

Birra dell’Eremo – GENESI – www.birradelleremo.it

Birrificio Carrobiolo – PORCINI IMPERIAL STOUT – www.birradelcarrobiolo.it

Promozione del vino italiano. Vinitaly e Ice, parte da Los Angeles il tour congiunto negli Usa

Los Angeles e New York: sono le tappe del programma di promozione del vino italiano negli Stati Uniti targato VIA-Vinitaly International Academy e realizzato in collaborazione con Ice-Italian Trade Agency. 




Dopo cinque giorni, si è concluso oggi il primo appuntamento a Los Angeles, tutto dedicato a vini e varietà autoctone made in Italy, segnando il debutto in California dei corsi di formazione e certificazione per Italian Wine Ambassador.

La boutique The Line, situata nel cuore di Korea Town (il quartiere trendy della Città degli Angeli), ha ospitato l’11ª edizione del corso di formazione altamente specializzato che, per il battesimo nello stato in cima alla classifica Usa per consumo di vino, si è proposto in una versione “tasting-intensive” tenuta dalla Master of Wine Sarah Heller e Henry Davar, professori e divulgatori esperti della Academy di Vinitaly.

Dopo Los Angeles, il primo semestre di corsi si concluderà a New York, dal 24 al 28 giugno. Oltre alle sessioni negli Stati Uniti, ne sono in programma altre due: a Chengdu, in Cina, dal 16 al 20 marzo, e a Verona, dal 29 marzo al 2 aprile, poco prima di Vinitaly.  Anche l’evento di Verona, come i due statunitensi, vedrà il coinvolgimento di Ice-Italian Trade Agency nell’attività di incoming degli studenti dall’estero.

«Il vino italiano gode di buona salute, ma non possiamo ignorare i segnali che ci arrivano da un mercato in continua evoluzione – spiega il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Negli Stati Uniti la Francia cresce più di noi: se vogliamo riconquistare la leadership in questa piazza storica per il made in Italy enologico è necessario continuare a investire in promozione, anche attraverso la diffusione della conoscenza delle specificità dei nostri prodotti. Per creare questi presupposti alla crescita – conclude Mantovani – da oltre 20 anni con le attività di Vinitaly International promuoviamo il vino italiano nel mondo, con particolare riguardo agli Stati Uniti, dove abbiamo già formato con la Academy 50 tra ambasciatori ed esperti del vino italiano sui quasi 200 totali in 30 paesi».

«Gli USA assorbono circa il 25% di tutte le vendite di vino italiano all’estero, ma il nostro export resta ancora troppo concentrato su poche regioni italiane e su pochi Stati americani – ricorda Maurizio Forte, direttore dell’Ufficio di New York dell’Agenzia ICE –. Occorre quindi mettere in campo un grande sforzo per elevare la conoscenza dei nostri vini che hanno una diversità di vitigni e territori unica al mondo. La formazione svolge un ruolo chiave in questa direzione ed è una parte qualificante del grande programma di promozione del vino italiano in corso negli USA  - “Italian Wine - Taste the Passion” -  curato dall’Agenzia ICE».

Lo sforzo continuo di Vinitaly e dell’Agenzia ICE sulla formazione, intrapreso insieme già a partire dal 2017 con il primo corso VIA a New York, viene incoraggiato dai risultati di recenti sondaggi sul consumatore di Wine Opinions: la società, che aveva condotto nel 2017 un’indagine per misurare la percezione del vino italiano nel mercato USA, e ha ripetuto la misurazione a fine 2018,  ha registrato che  gli acquisti frequenti di vino italiano – da parte di consumatori abituali di vino – sono passati dal 30% nel 2017 al 33% nel 2018. Inoltre, risulta che gli acquisti almeno occasionali di vino italiano dal 2017 al 2018 sono incrementati per un numero rilevante di denominazioni e vitigni, dimostrando un maggiore awareness su alcune categorie.

Il trend positivo è quindi confermato, ma ancora ci sono ampi spazi del mercato da conquistare e attraverso la formazione di personale professionale trade si può incidere sul consumatore nel medio-lungo periodo.

Vinitaly, organic e design tra le novità dell’edizione 2019. Spazi espositivi già sold out

La 53ª edizione del Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati è sold out, nonostante l’aumento della superficie netta disponibile, realizzato grazie a un nuovo layout della manifestazione. Ecco in sintesi programmi e novità.




Tra le novità, il nuovo salone Vinitaly Design e l’Organic Hall. La Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide amplia lelingue (da tre a nove) a disposizione dei buyer Verona, 16 gennaio 2019. Organic Hall e Vinitaly Design sono due delle novità di Vinitaly 2019 (7/10 aprile, wwwvinitaly.com), pensate per dare ulteriore impulso al progetto di una sempre maggiore specializzazione in chiave business della rassegna. Progetto lanciato in occasione del cinquantesimo e che ha portato il Salone internazionale dei vini e dei distillati ad accreditare, nell’ultima edizione, 32 mila buyer esteri su un totale di 128 mila presenze da 143Paesi, gestendo una graduale diminuzione del numero complessivo dei visitatori consumer, per i quali è stato potenziato e riprogettato al contempo il fuori salone Vinitaly and the City.  

Una formula che sta registrando il gradimento delle aziende, confermato dal sold out degli spazi espositivi a più di tre mesi dall’inaugurazione di Vinitaly, con le riconferme degli espositori pressoché totali. Grazie inoltre al format rinnovato dei Padiglioni F e 8, è stato possibile accogliere nuove aziende e permettere l’ampliamento degli stand di altre già presenti da più edizioni. Nel 2018 Vinitaly ha registrato la presenza di4.461 espositori da 35 Paesi, su una superficie netta di 95.449 metri quadrati.

Organic Hall (Area F)

Nel padiglione F è stato creato un grande spazio, ben identificabile, denominato Organic Hall per accogliere Vinitalybio, dedicato ai vini biologici prodotti secondo la normativa europea e promosso con Federbio, e la collettiva di produttori artigianali dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territoriche già da sette anni collabora con Veronafiere. L’incremento della superficie disponibile è finalizzato ad aumentare la visibilità delle aziende che hanno puntato maggiormente sulla sostenibilità delle produzioni e, nel caso dei vini artigianali, ad accrescere la consapevolezza dei buyer rispetto a queste produzioni attraverso un calendario di iniziative e appuntamenti che prevede convegni e specifiche masterclass.

Vinitaly Design ed Enolitech (Area F)

Un’importante razionalizzazione ha interessato Enolitech, sempre nel padiglione F, dove trova spazio anche il nuovo salone Vinitaly Design, nel cui ambito sono proposti tutti quei prodotti ed accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino e all’esperienza sensoriale: dall’oggettistica per la degustazione e il servizio, agli arredi per cantine, enoteche e ristoranti, sino al packaging personalizzato e da regalo. Questa iniziativa permette di mantenere all’interno di Enolitech unicamente le tecnologie e le attrezzature per la produzione, in vista del cambio di cadenza della rassegna che dal 2020 si svolgerà negli anni pari in concomitanza con Fieragricola.

Vinitaly Design International Packaging Competition

Al nuovo salone Vinitaly Design è legata un’altra novità: il renaming del Concorso Internazionale Packaging, giunto alla 23^ edizione (in programma il 13 marzo2019), che diventa Vinitaly Design International Packaging Competition. Un cambiamento sostanziale, per dare ancora maggiore evidenza in chiave marketing alla presentazione del vino, visto come uno dei driver che guidano i consumatori nella scelta. Ulteriore novità del concorso è l’aggiunta di due nuove categorie traquelle ammesse in gara: vermouth e altri vini aromatici e birra.

Nuovi espositori nel Padiglione 8

La nuova ubicazione di Vinitalybio e dei produttori artigianali ha reso possibile la presenza di un numero maggiore di aziende nella collettiva dei vignaioli indipendenti di Fivi, incostante crescita anno su anno, oltre all’entrata di nuovi importanti espositori o l’ampliamento di superficie per incontrare le richieste di alcuni fra quelli già presenti.

International Wine Hall

Porta a due le sale dedicate alle degustazioni dei vini e distillati esteri, punto di forza del padiglione, e registra l’ingresso di nuovi espositori dalla Francia, il raddoppio di quelli provenienti dalla Spagna, le conferme totali delle presenze della scorsa edizione, l’ampliamento delle aree dell’Ungheria e della Croazia, il ritorno del Kosovo: l’International Wine hall di Vinitaly è un’area che si distingue sempre dipiù per le modalità della proposta che abbina la parte espositiva con un calendario di workshop e degustazioni, affermandosi come un punto di promozione distintivo ed unico per le produzioni estere di edizione in edizione.

Incoming

L’obiettivo di Vinitaly è di facilitare l’incontro a Verona tra la domanda e l’offerta internazionale: per l’edizione 2019 grazie alla promozione della rete dei delegati di Veronafiere nel mondo e l’attività di ICE Agenzia favorita dal coinvolgimento di Vintaly nel piano di promozione straordinaria del made in Italy sono attesi buyer da 50 paesi. Con i cinque continenti rappresentati si conferma duplice l’attenzione della rassegna veronese sia ai mercati storici quali Nord America, Regno Unito, Germania o Giappone, solo per citarnealcuni, sia verso nuove piazze dove il consumo di vino sta diventando sempre più una tendenza: Cuba,Messico e Colombia ad esempio guardando a ovest, Cina, Thailandia Vietnam e Filippine volgendo lo sguardo a est.

Catalogo online in nove lingue

Novità anche per Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide, il catalogo online di Vinitaly che dopo l’italiano, l’inglese e il cinese amplia le opportunità di contatto con ibuyer, inserendo le lingue francese, tedesco, spagnolo, russo, giapponese e portoghese.

Degustazioni

Parte integrante dell’offerta di Vinitaly agli operatori è il fitto calendario di degustazioni, ogni anno diverse e irripetibili. Già fissato il programma di Tasting ex… press, il giro del mondo tra i migliori vini del mondo realizzato da Vinitaly in collaborazione con le più importanti riviste enologiche internazionali. Il giorno dell’inaugurazione torna come da tradizione il walk around tasting dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso, mentre tra promozione dei vini e social si colloca l’iniziativa Young to Young, che coniuga le degustazioni con la verve comunicativa dei migliori giovani blogger del vino. Una delle novità di quest’anno, saranno le masterclass dedicate ai vini artigianali, realizzate in collaborazione con l’associazione Vi.te.

Sistema Vinitaly

Vinitaly non è solo una fiera, ma un “sistema” fatto di molte iniziative finalizzate al business internazionale del vino. In particolare, a Verona durante il periodo di Vinitaly 2019 è in calendario dal 29 marzo al 2 aprile un corso della Vinitaly International Academy, diretta al prof. Attilio Scienza, per la certificazione di Ambassador ed Expert del vino italiano, che hanno superato quota 200 nel mondo (con l’obiettivo di arrivare a 300 entro quest’anno). A seguire, dal 3 al 5 aprile, sono in programma le selezioni del Five Star Wines – The Book, che prevede da questa edizione la possibilità per ogni espositore di Vinitaly di partecipare gratuitamente con un proprio campione, e che rappresenta, conl’espressione del punteggio in centesimi, un vero e proprio sistema di rating certificato da Vinitaly, grazie alla valutazione di esperti internazionali per specifiche aree e tipologie vinicole. Dal 5 all’8 aprile è in calendario, inoltre, il fuori salone Vinitaly and the city, sotto la direzione di Paolo Massobrio, destinato al segmento consumer, con programmi ed iniziative mirate alla diffusione della culturadel vino, del bere moderato e consapevole. Alla vigilia dell’inaugurazione di Vinitaly, il 6 aprile, Opera Wine propone il Grand Tasting dei migliori 103 vini italiani selezionati da Wine Spectator per l’edizione 2019, nell’unico evento organizzato all’estero dall’importante rivista statunitense. In contemporanea con Vinitaly ed Enolitech, dal 7 al 10 aprile 2019 è in programma Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità, che ha quali focus specifici l’olio extravergine di oliva (Evoo),le birre artigianali e i prodotti alimentari realizzati da piccole e medie aziende del comparto (www.solagrifood.com).

giovedì 21 febbraio 2019

Agricoltura e viticoltura: migliori alternative per ridurre le perdite di CO2 e aumentare la fertilità nei suoli mediterranei

Aumentare la fertilità e la produttività dei suoli e per contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Pubblicato su Mitigation and Adaptation Strategies for Global Changeche lo studio del CREA nell'ambito dall'iniziativa “4 per 1000: Soils for Food Security and Climate”.




La concimazione con materiali organici (come letamazioni, residui organici e sovesci) risulta essere la tecnica agronomica che, in misura maggiore, influisce positivamente sulla fertilità dei suoli e sulla capacità di ridurre le perdite di carbonio, aumentandone lo stoccaggio.

È quanto è emerso dall’analisi effettuata dal CREA, Consiglio per la ricerca in Agricoltura, in collaborazione con il MCC, Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change, di Berlino, che, per la prima volta, ha valutato la capacità dei suoli agricoli delle regioni a clima mediterraneo di raggiungere l’obiettivo stabilito dall’iniziativa “4 per 1000: Soils for Food Security and Climate” (https://www.4p1000.org/).

Si tratta dell’accordo volontario per lo stoccaggio di carbonio nei suoli, che si prefigge di raggiungere un incremento globale annuo di carbonio nei primi 40 cm dei suoli dello 0,4% (4‰). Un risultato strategico sia per aumentare la fertilità e la produttività dei suoli, sia per contrastare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici limitando le perdite di CO2 e contenendo l’aumento della temperatura entro la soglia dei 2 °C.

L’analisi è stata limitata ai suoli agricoli delle regioni a clima mediterraneo, perché presentano un elevato potenziale di stoccaggio di carbonio organico, dovuto sia ai livelli più bassi di stock sia alla presenza delle legnose agrarie che garantiscono una copertura permanente del suolo.

Partendo, quindi, dall’esame di 72 articoli pubblicati su riviste internazionali dal 2003 al 2017, che analizzavano 76 siti di queste regioni, i ricercatori del CREA hanno confrontato le pratiche agricole convenzionali di lavorazione e fertilizzazione con quelle alternative. Sono stati 235 i raffronti eseguiti su seminativi e legnose agrarie, valutando gli effetti delle lavorazioni del terreno, della fertilizzazione, della rotazione colturale nei seminativi, dell’inerbimento nelle legnose e della durata dell’esperimento in campo.

Lo studio ha evidenziato che la concimazione organica ha un’elevata potenzialità di aumentare il tasso medio annuo di stoccaggio del carbonio organico ben oltre l’obiettivo del 4‰, con un accumulo superiore di 15 volte nei seminativi e di oltre 20 volte nelle colture legnose. In aggiunta, nei sistemi legnosi agrari la non lavorazione, l’inerbimento e la concimazione organica rappresentano la gestione del suolo dominante. Nei seminativi predominano le rotazioni e la concimazione minerale e/o minerale + organica, mentre la lavorazione convenzionale rimane la tecnica più diffusa.

Il lavoro è stato pubblicato a gennaio 2019 sulla rivista internazionale Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change ed è consultabile al seguente link.

mercoledì 20 febbraio 2019

Change in your hand, al Teatro del Lido di scena la mostra internazionale itinerante di ceramica funzionale

Change in your hand, questo il titolo della mostra itinerante che fa tappa al Teatro del Lido di Ostia. Oggetti funzionali realizzati da ceramisti provenienti da ogni parte del mondo e che aderiscono al progetto More Clay Less Plastic.





More Clay Less Plastic nasce nel 2014 su Facebook, in forma di gruppo aperto, con l’idea di creare un network internazionale tra ceramisti e pubblico. Il messaggio che vuole divulgare è molto semplice: più argilla e meno plastica.

L’inquinamento da plastica ha raggiunto livelli drammatici. Ridurre l’uso della plastica è un passo importante, urgente e necessario per la salvaguardia dell’ambiente e della qualità della vita di tutti gli esseri viventi. L’obiettivo è la sensibilizzazione alle buone pratiche di cura per l’ambiente, invitando le persone a ripensare i loro oggetti di uso quotidiano. Scolapasta, bicchieri, piatti, ciotole, un tempo prodotti con l’argilla e in seguito con la plastica, possono tornare ad essere d’argilla.

More Clay Less Plastic crede nei mestieri artigiani, che riportano il lavoro ad una dimensione più umana. Crede nei manufatti, che non sono solo “cose”, perché portano con sé storie e antiche conoscenze. Crede che sostituendo un utensile di plastica con uno di ceramica possiamo tutti essere parte di una grande rivoluzione.

More Clay Less Plastic, con Change in your hand, esce dal mondo del web per incontrare le persone, promuovendo la riduzione dell’utilizzo della plastica attraverso incontri culturali, workshop e mostre.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà proiettato il documentario Straws sul tema dell’inquinamento da cannucce di plastica.

CHANGE IN YOUR HAND
Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22 | 00121 Ostia (Roma)
Da venerdì 22 febbraio a domenica 3 marzo
a cura di Lauren Moreira
ingresso gratuito
www.ceramics.it/ita/more-clay-less-plastic
www.facebook.com/groups/1521757428036979

Tintoretto, un ribelle a Venezia. Un docu-film sul genio furioso e rivoluzionario che ha cambiato la storia dell’arte

In occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita, arriva in anteprima nelle sale cinematografiche italiane Tintoretto. Un Ribelle a Venezia, un nuovo esclusivo docu-film firmato da Sky Arte dedicato alla figura di un pittore straordinario, mutevole e cangiante, istintivo e appassionato.




Immergendoci nella Venezia del Rinascimento e attraversando alcuni dei luoghi che più conservano la memoria dell’artista, dall’Archivio di Stato a Palazzo Ducale, da Piazza San Marco alla Chiesa di San Rocco, verremo così guidati attraverso le vicende di Jacopo Robusti, in arte Tintoretto, dai primi anni della sua formazione artistica fino alla morte, senza trascurare l’affascinante fase della formazione della sua bottega, luogo in cui lavorano anche alcuni dei suoi figli, Domenico, che erediterà l’impresa del padre, e l’amatissima Marietta, talentuosa pittrice. Ideato e scritto da Melania G. Mazzucco e con la partecipazione straordinaria del regista Peter Greenaway, il film sarà narrato dalla voce di Stefano Accorsi e arriverà nelle sale cinematografiche solo per tre giorni, il 25, 26, 27 febbraio 2019, distribuito da Nexo Digital nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema.

Attraversando la vita del pittore, un artista spregiudicato e inquieto caratterizzato da un’infinita voglia di indipendenza e un amore assoluto per la libertà, Tintoretto. Un Ribelle a Venezia delineerà i tratti della Venezia del 1500, un secolo culturalmente rigoglioso che vede tra i suoi protagonisti altri due giganti della pittura come Tiziano e Veronese, eterni rivali di Tintoretto in un’epoca in cui la Serenissima conferma il suo dominio marittimo diventando uno dei porti mercantili più potenti d’Europa e affronta la drammatica peste del 1575-77, che stermina gran parte della popolazione lasciando un segno indelebile nella Laguna. È proprio durante la peste che Tintoretto crea il suo ciclo più importante. In una Venezia deserta, cupa e spettrale, con i cadaveri degli appestati lungo i canali, Tintoretto rimarrà in città per continuare la sua più grande opera: il ciclo di dipinti della Scuola Grande di San Rocco, una serie di teleri che coprono la maggior parte delle pareti dell’edificio intitolato alla celebre confraternita. Nessuno all’epoca, nemmeno Michelangelo nella Cappella Sistina, vantava di aver firmato ogni dipinto all’interno di un edificio.

Ad accompagnare lo spettatore attraverso le vicende di Tintoretto, saranno chiamati numerosi esperti come gli storici dell’arte Kate Bryan, Matteo Casini, Astrid Zenkert, Agnese Chiari Moretto Wiel, Michel Hochmann, i co-curatori della mostra Tintoretto 1519-2019 di Palazzo Ducale, Frederick Ilchman e Tom Nichols, le scrittrici Melania G. Mazzucco e Igiaba Scego, le restauratrici Sabina Vedovello e Irene Zuliani, impegnate nel restauro delle Due Marie di Tintoretto.

Il documentario osserverà infatti anche le analisi dettagliate che permetteranno a una squadra italiana di restaurare due capolavori di Tintoretto: “Maria in meditazione” (1582 – 1583) e “Maria in lettura” (1582 – 1583). Grazie al sostegno di Sky Arte, le due tele saranno infatti restaurate prima di essere esposte all’interno della mostra monografica di Tintoretto alla National Gallery of Art di Washington, in occasione dell’anniversario dei cinquecento anni dalla nascita di Tintoretto, che avverrà nel 2019.

Tintoretto. Un Ribelle a Venezia è prodotto da Sky Arte e arriverà al cinema solo per tre giorni, il 25, 26, 27 febbraio. L’appuntamento si inserisce nel calendario della Grande Arte al Cinema, un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per la stagione 2019 arriva nelle sale italiane in collaborazione con i media partner Radio Capital, Sky Arte e MYmovies.it.

Sky Arte festeggia i 500 anni dalla nascita del grande pittore veneziano lanciando, in contemporanea al documentario, anche un’inedita biografia a fumetti. “Tintoretto. Un ribelle a Venezia” è infatti anche una graphic novel per lettori dai 14 anni, scritta da Alberto Bonanni su disegni di Gianmarco Veronesi. Il volume ripercorre in quattro capitoli a colori la vita dell’artista veneziano e la sua presunta rivalità con un altro maestro della scena artistica del ‘500: Tiziano Vecellio. Si tratta della prima pubblicazione a fumetti realizzata da Sky Arte in collaborazione con TIWI, studio creativo già editore del premiato marchio di albi illustrati per la prima infanzia minibombo. Il volume sarà disponibile in tutte le librerie da marzo 2019.

martedì 19 febbraio 2019

Promozione aziende vitivinicole italiane nei paesi terzi, a rischio i fondi europei

Approvati in Commissione Ambiente del Parlamento Europeo alcuni emendamenti per abolire il finanziamento dei programmi di promozione delle aziende vitivinicole nei paesi terzi. Il secco no di Alleanza Cooperative. 




Per accrescere la presenza delle aziende vitivinicole sui mercati mondiali, sono stati stanziati, solo in Italia, 500 milioni in 5 anni, con un investimento complessivo di circa 1 miliardo. E le esportazioni ne hanno beneficiato: +71% negli ultimi dieci anni, con incremento maggiore proprio nei paesi extraUE.

“Diciamo un no forte e chiaro ad ogni ipotesi di eliminazione delle misure di promozione del settore vino verso i paesi terzi attualmente finanziate dall’Europa attraverso i fondi della PAC, come proposto dalla commissione ambiente del parlamento europeo. Si tratterebbe di un ingente danno economico per uno dei settori di punta del nostro agroalimentare che, anche attraverso quei fondi, è riuscito in questi anni ad affermarsi con successo oltreconfine”. Questa la netta presa di posizione di Alleanza Cooperative Agroalimentari, all’indomani del via libera nella Commissione Ambiente del Parlamento europeo ad alcuni emendamenti volti a sopprimere i fondi europei a sostegno degli investimenti delle aziende in materia di promozione.

Nel periodo di programmazione 2014-2018 solo in Italia sono stati stanziati ogni anno per la misura di promozione sui paesi terzi quasi 102 milioni di euro, per un totale in 5 anni di 509.985.000. Altrettanti fondi sono quelli investiti dalle imprese, che finanziano la misura al 50%. Secondo l’Alleanza cooperative agroalimentari le misure che si sta provando a sopprimere “sono di una importanza vitale per le nostre aziende che a fronte del perdurante calo dei consumi interni, riescono a mantenere la loro competitività proprio esportando i loro vini sui mercati esteri. E che la misura abbia sostenuto e aiutato la crescita dell’export di tutto il comparto lo dimostrano i dati: le esportazioni vitivinicole italiane sono passate da 3,5 miliardi di euro nel 2007 a 5,99 del 2017, con una crescita del 71%. Non solo: le esportazioni italiane in valore verso i paesi extra Ue hanno registrato una crescita media del 63%, ben superiore a quella delle esportazioni rivolte ai paesi europei (+41%)”.

“I fondi destinati dalla UE alla promozione, che si sommano ai fondi investiti dalle imprese stesse – così prosegue l’Alleanza – hanno sostituito gli aiuti ‘artificiosi’ al mercato, consentendo alle nostre eccellenze vitivinicole di affermarsi su mercati mondiali, favorendo spesso l’apertura di sbocchi commerciali in nuovi paesi terzi. È per questo che ci opporremo fermamente ad ogni proposta legislativa che intenda abolirli”.

“Non va taciuto anche che l’approvazione di tali emendamenti – prosegue l’organizzazione - è stata motivata da argomentazioni che esulano dagli aspetti economici e di mercato e che mirano genericamente ad un più efficiente utilizzo di denaro pubblico, tutto da dimostrare. Auspichiamo quindi che quando il dossier passerà alla Commissione Agricoltura e poi all’Aula del Parlamento in Plenaria, i parlamentari siano in grado, cifre alla mano, di difendere una misura che ha avuto effetti positivi e tutti dimostrabili, bloccando gli emendamenti presentati dalla Commissione Ambiente, ed evitando così un duro ed ingiustificato colpo al nostro settore”.

LAZIOSound, nasce il il programma della Regione Lazio per sostenere la produzione, promozione, distribuzione, internazionalizzazione e formazione di artisti e band under35

Se sei un musicista ed hai meno di 35 anni, fino al 15 marzo 2019 potrai candidarti per partecipare a LAZIOSound: il programma di sostegno ai giovani talenti musicali della Regione Lazio.


LAZIOSound è un’occasione unica per dare una spinta alla tua musica. Le proposte migliori saranno selezionate su RadioRock e con 5 eventi nei migliori locali di Roma.


Sei un giovane musicista? Partecipa a LAZIOsound. Sogni di fare musica? Hai una band, sei un compositore, un cantante o un musicista e hai tra i 14 e i 35 anni? Partecipa a LAZIOSound, il programma della Regione Lazio per sostenere la produzione, promozione, distribuzione, internazionalizzazione e formazione di artisti e band under35.

Ma non è finita qui! Oltre alle esibizioni, LAZIOSound intende sostenere anche la produzione, la promozione e distribuzione in Italia e all’estero dei tuoi brani e album! Il tutto grazie alla collaborazione con importanti realtà musicali italiane. Insomma la cosa è seria tanto da far arrivare i giovani musicisti fino in Giappone e in Canada!

Tre le fasi di selezione: prima da una giuria di esperti del settore musicale, successivamente da un format radiofonico ideato da RadioRock e infine attraverso un tour di cinque serate live tra importanti locali della città di Roma.

C'è tempo fino a venerdì 15 marzo per iscriversi e inviare la propria candidatura tramite il portale www.regione.lazio.it/laziosound.

La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti i generi musicali: dalla musica classica al rock, dall’indie al rap, dall’elettronica al jazz.

Le possibilità di crescita per i giovani emergenti si moltiplicheranno anche grazie alla partecipazione attiva di Radio Rock 106.6, ATCL, MEI - Meeting delle Etichette Indipendenti, Dominio Pubblico, Marte Live System, Arte2o, Smash, Blond Records e CinicoDisincanto.

lunedì 18 febbraio 2019

Leonardo Cinquecento, al cinema tra presente e passato un viaggio alla scoperta del pensiero e dell'eredità scientifica di Leonardo da Vinci

Al cinema solo per tre giorni a partire da oggi Leonardo Cinquecento, il racconto di un viaggio alla scoperta del pensiero e dell'eredità scientifica di Leonardo da Vinci a cinquecento anni dalla sua morte. Il documentario ne celebra la ricorrenza partendo dai suoi Codici, completamente digitalizzati e analizzati grazie all'intelligenza artificiale, ricostruendo come le sue intuizioni siano ancora oggi valide e alla base della ricerca e della produzione contemporanea.


A 500 anni dalla sua scomparsa, Leonardo continua ad essere uno dei personaggi più conosciuti ed ammirati nella storia dell’umanità. Artista, architetto, naturalista, stratega militare, ingegnere, il più grande scienziato di tutti i tempi fu prima di tutto un osservatore alla costante ricerca di nuove scoperte. 



Combinando l’intelligenza artificiale con i risultati di decenni di studi e ricerche, il film ricompone in esclusiva e per la prima volta al mondo le migliaia di pagine dei Codici lasciatici da Leonardo Da Vinci in una prospettiva del tutto nuova che mostra le implicazioni contemporanee del suo immenso lavoro. Con il contributo di esperti internazionali e di un pool di ingegneri e tecnici, il racconto proietta una luce inedita sulle osservazioni e gli studi del Genio che da secoli affascina intere generazioni.

Dalle analisi, e grazie al coinvolgimento di esperti di caratura mondiale, storici, tecnici e ingegneri, ed aziende ai vertici della tecnologia, il documentario indaga quali sono i risvolti contemporanei delle osservazioni leonardesche e di come trovino oggi applicazione nel lavoro quotidiano di imprese e istituzioni.

Leonardo Cinquecento ci permette di ripercorrere così il suo immenso patrimonio di studio e analisi - in parte non ancora del tutto interpretato e decifrato - nei campi più ampi della conoscenza e dell'arte, indagando a 360 gradi la trasversalità del suo pensiero: ingegneria militare e civile, urbanistica, osservazione della natura, discipline artistiche e anatomia umana.

Quest'anno - in cui appunto ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci - si preparano le celebrazioni con cerimonie, mostre e rassegne di respiro internazionale, per rievocare il suo talento universale e rendergli onore. La pellicola è stata inoltre inserita, in quanto ritenuta meritevole di interesse culturale, nel palinsesto ufficiale del Comune di Milano per le celebrazioni della ricorrenza del cinquecentenario di Leonardo da Vinci " Milano Leonardo 500 " , oltre che godere del patrocinio straordinario di Regione Lombardia e di altre istituzioni pubbliche e private.

venerdì 15 febbraio 2019

Vita da Single, con il Dating Social Eating, è tempo di "farfalle nello stomaco"

Meetic e Gnammo presentano le Single Social Dinner #FarfalleNelloStomaco. Si tratta di due cene speciali, a Roma e Milano, solo ed esclusivamente per single, perché prenderli per la gola è sempre un’ottima strategia per far colpo! 





In Europa più di 8 single su 10 preferiscono avere in comune con un potenziale partner lo stesso ristorante piuttosto che un museo, un cinema o una palestra. Fare nuove conoscenze consumando un pasto in compagnia ha sempre il suo perché. Non è un caso se per l’87% degli europei, non c’è posto migliore per conoscere meglio qualcuno di un luogo dove condividere dell’ottimo cibo*. Per questo che Meetic, il servizio di dating più affidabile in Italia, e Gnammo, la piattaforma italiana di social eating, uniscono le loro forze per far incontrare dal vivo le loro cospicue community organizzando due particolarissime e indimenticabili Single Social Dinner a Roma e a Milano dal titolo, ça va sans dire, “Farfalle nello stomaco”.

Il primo appuntamento in calendario è quello capitolino previsto giovedì 21 febbraio dalle h 20,00 al ristorante Officina Italia (in Piazza della Repubblica, 41 a Roma). La prima Single Social Dinner sarà una cena esclusiva all’insegna del doppiaggio, per carpirne i segreti e magari sfoggiare il proprio repertorio cinematografico. Special guest della serata saranno infatti i noti doppiatori Fabrizio Mazzotta e David Chevalier, due delle voci più famose del cinema e della tv. Accomodarsi di fianco a chi ha la voce sensuale di Orlando Bloom o scambiare quattro chiacchiere con Krusty il Clown dei Simpson sarà di certo un’esperienza unica per tutti quei single che avranno il piacere di trascorrere del tempo in ottima compagnia. Magari tra gli ospiti potrebbero nascondersi dei veri cinefili e chissà se, tra la citazione di un film e il racconto di una serie tv particolare, la scintilla della passione non scocchi!

Per i single meneghini, invece, l’imperdibile e insolito rendez-vous è previsto giovedì 28 febbraio dalle h 20,00 al ristorante Grani & Braci (all’angolo tra Via C. Farini e Via G. Ferrari a Milano), a due passi dal futuristico quartiere di Porta Nuova. Ad animare la serata sarà la compagnia del Teatro del Vigentino, un gruppo di teatranti esperti di improvvisazione che coinvolgerà di continuo la tavolata proponendo alcune performance legate al dating e al cibo, stimolando interazione e socializzazione tra i single. I single che avranno il piacere di partecipare ne vedranno delle belle!

Insomma, saranno due serate davvero originali, all’insegna del gusto, dell’incontro e della cultura, perfette per distendere gli animi e favorire nuove relazioni. Tutti si sentiranno a proprio agio, condizione perfetta per fare nuove conoscenze. Gli eventi sono gratuiti ma i posti sono limitati a 50 partecipanti (25 donne e 25 uomini): i single delle community possono prenotarsi inviando una mail a eventimeetic@meetic-corp.com o registrandosi sulla pagina dedicata di Gnammo.

Ed è così che Meetic coccola i suoi carissimi single, rimanendo al loro fianco non solo online, ma anche nella vita reale: l’obiettivo, in fondo, è dare inizio a qualcosa di VERO. Non è un caso se, ad oggi, gli eventi targati Meetic hanno superato di gran lunga quota 600, con un totale di almeno 18mila single coinvolti in tutta la Penisola. Tra appassionanti viaggi, ottime cene e aperitivi di ogni tipo, corsi di cucina e show cooking, eventi culturali, mostre, film, quiz game e spettacoli di cabaret, trovare il partner ideale sarà un gioco da ragazzi!

Con oltre 20.000 eventi creati 2.396 città italiane e più di 240.000 utenti registrati, Gnammo, si conferma come il portale italiano di social eating più grande e attivo: le cene #FarfalleNelloStomaco insieme a Meetic rappresentano un’occasione speciale per permettere agli utenti della community di incontrare persone nuove in un’atmosfera unica che valorizza le passioni individuali.

*Ricerca condotta da Kantar TNS su un campione di oltre 9 mila single di 7 Paesi del Vecchio Continente

mercoledì 13 febbraio 2019

Concorsi. Bere il Territorio, raccontare il vino attraverso un viaggio

la diciottesima edizione di Bere il Territorio, raccontare il vino attraverso un viaggio, il concorso letterario nazionale promosso dall'Associazione Go Wine. Invio elaborati entro il 12 marzo.





Ha preso il via in tutta Italia la diciottesima edizione del concorso letterario “Bere il Territorio” promossa dalla Associazione Go Wine. I partecipanti dovranno redigere un testo-racconto in forma libera che abbia per tema un viaggio in un territorio del vino italiano, evidenziando il rapporto con i valori cari all’enoturista: paesaggio, ambiente, cultura, tradizioni e vicende locali.

Sono previste due categorie, in base a distinte fasce di età: giovani dai 16 ai 24 anni; per tutti i soggetti di età superiore ai 24 anni. Ogni concorrente o gruppo potrà partecipare con un solo elaborato inedito, in lingua italiana, della lunghezza minima di due cartelle (3600 battute) e massima di 5 cartelle (9000 battute), redatto anche su supporto magnetico.

E’ inoltre istituita, a latere del concorso generale, una sezione speciale riservata agli studenti degli istituti agrari italiani (di età compresa fra i 14 ed i 20 anni). In particolare si invitano gli studenti a svolgere un approfondito e originale lavoro di ricerca che abbia come tema i vitigni autoctoni, della propria zona di provenienza o di altre aree. Nell’elaborato essi potranno tenere conto delle conoscenze acquisite durante il corso di studio e trattare l’argomento attraverso uno specifico elaborato.

La partecipazione al Concorso è consentita a singoli studenti oppure a piccoli gruppi non inferiori a 5 persone. Ogni testo dovrà contenere, in calce, le generalità del concorrente: nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed eventualmente il riferimento dell'Istituto di appartenenza.

Gli elaborati dovranno pervenire, in tre copie dattiloscritte e su supporto magnetico, entro il 12 marzo 2019, tramite posta, al seguente indirizzo:

Concorso “Bere il territorio” - Go Wine
Via Vida, 6 - 12051 Alba (Cn).

Gli elaborati saranno sottoposti al vaglio della giuria composta da Gianluigi Beccaria e Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Marco Balzano (scrittore), Bruno Quaranta (La Stampa-Tuttolibri), Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Saranno selezionati dalla sezione generale i due miglori testi, uno per ciascuna categoria: i vincitori riceveranno ciascuno un premio di euro 500,00. Sarà selezionato dalla sezione speciale riservata agli Istituti agrari il miglior lavoro di ricerca: il vincitore (o il gruppo) della sezione speciale riceverà un premio di euro 500,00.

È inoltre istituito un premio speciale a favore di un libro edito durante l’anno 2018 che abbia come tema il vino o che, comunque, riservi al vino una speciale attenzione. L’autore riceverà un premio in denaro di euro 500,00.

I testi rimarranno a disposizione dell'organizzazione del concorso e non verranno restituiti. I concorrenti, accettando senza condizione il presente regolamento, concedono, sin d'ora e senza nulla pretendere, i diritti di pubblicazione a Go Wine. I vincitori, che saranno avvertiti tramite raccomandata, saranno premiati durante la cerimonia che si terrà ad Alba sabato 13 aprile 2019.