Virtuoso&Belcanto Festival: dal barocco al contemporaneo, Lucca celebra dieci anni di eccellenza musicale con un'edizione straordinaria
Il Virtuoso&Belcanto Festival celebra un traguardo significativo con la sua decima edizione, che si svolgerà dal 21 luglio al 3 agosto 2024 tra Lucca e altre prestigiose location toscane. Quello che è nato come un'iniziativa "creata da musicisti per musicisti" si è evoluto in un evento internazionale di primo piano, mantenendo però intatta la sua missione originaria: favorire l'incontro diretto tra grandi maestri e giovani promesse della musica classica, creando un ecosistema formativo dove l'esperienza si trasmette attraverso la condivisione del palcoscenico.
Particolarmente significativo è il debutto di Federico Maria Sardelli, figura poliedrica del panorama musicale barocco contemporaneo, che presenterà un focus vivaldiano articolato in masterclass, concerti e una mostra personale dei suoi dipinti. La presenza di Sardelli, direttore e musicologo di fama internazionale, sottolinea l'attenzione del festival verso una comprensione filologicamente informata del patrimonio barocco.
L'altra grande novità è rappresentata dalla nomina di Paola Prestini come composer in residence. La compositrice italo-americana, definita dal Washington Post "tra le compositrici più influenti della sua generazione" e dal New York Times "un alchimista delle risorse umane", porta al festival la sua esperienza nell'ambito della new music statunitense. La sua presenza testimonia l'impegno del festival nel promuovere la creazione contemporanea, con la prima europea di "The Red Book" affidata all'Isla String Quartet.
Tra gli eventi più attesi figura l'esecuzione del Valzer in la minore di Chopin, brano recentemente riscoperto negli archivi della Yale University e mai ripreso in Europa in tempi moderni. L'interpretazione sarà affidata a Wei-Yi Yang, pianista e docente presso la stessa università americana, rendendo questo momento un vero evento musicologico oltre che artistico.
Il festival conferma la sua capacità di attirare interpreti di primo piano. Il ritorno di Till Fellner, pianista austriaco dell'etichetta ECM, garantisce momenti di alta raffinatezza interpretativa, mentre la presenza del tenore Giorgio Berrugi, protagonista de "Il nome della rosa" di Francesco Filotei alla Scala, arricchisce la componente vocale della rassegna.
Significativo anche il tributo ad Alfred Brendel, leggenda del pianismo mondiale e amico storico del festival, recentemente scomparso. Il ricordo del grande pianista austriaco avverrà attraverso le esibizioni del duo Tai-Muller, ultimo ensemble da lui seguito durante le sue memorabili masterclass lucchesi.
Il festival mantiene forte la sua vocazione pedagogica attraverso masterclass, workshop e due concorsi internazionali che offrono ai vincitori opportunità sui palchi più prestigiosi del mondo. La collaborazione con il Chengdu Sweet Psalmist Children's Choir rappresenta un'interessante apertura verso il dialogo interculturale, creando quella che gli organizzatori definiscono "un'ideale via della seta di interscambio artistico".
La formula "diffusa" del festival, che ha caratterizzato le edizioni precedenti, si amplifica ulteriormente. Accanto alle sedi storiche del Real Collegio e Palazzo Pfanner, si aggiungono la Chiesa di San Romano (antico convento domenicano del XIII secolo), il Giardino del Convictus, il Caffè Santa Zita, la Florence Academy of Art a Firenze, San Cassiano di Controne e il prestigioso Palazzo Blu di Pisa. Questa scelta distributiva trasforma il territorio in un grande conservatorio a cielo aperto, democratizzando l'accesso alla musica di qualità.
La programmazione della decima edizione rivela una maturità curatoriale notevole. La scelta di affiancare il focus barocco di Sardelli alle sperimentazioni contemporanee di Prestini, dimostra una comprensione sofisticata del rapporto tra passato e presente nella musica colta. Il ciclo di conferenze "Musica & Donna" curato da Hildegard De Stefano aggiunge una dimensione di riflessione critica sui temi di genere nella storia musicale, questione sempre più centrale nel dibattito musicologico contemporaneo.
Il Virtuoso&Belcanto Festival, nelle parole del suo fondatore e direttore artistico Riccardo Cecchetti, rappresenta una "festa continua di suoni, idee ed esperienze condivise". Questa definizione coglie l'essenza di un evento che ha saputo coniugare eccellenza artistica, rigore pedagogico e apertura internazionale, creando un modello replicabile e sostenibile di festival musicale.
L'edizione del decennale si presenta così come un momento di bilancio e insieme di rilancio, confermando il festival come punto di riferimento nel panorama delle rassegne musicali estive europee. La capacità di mantenere un equilibrio tra tradizione e innovazione, tra dimensione locale e respiro internazionale, tra maestri affermati e giovani talenti, fa del Virtuoso&Belcanto Festival un esempio virtuoso di come la musica classica possa continuare a rinnovarsi senza perdere le proprie radici storiche e culturali.
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