Un percorso d’arte per amare l’Italia
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Renato Guttuso, Vucciria |
Le opere d'arte che saranno ospitate nel
Padiglione italiano sono state selezionate in base alla loro forte
attinenza con i temi dell'Expo 2015 (alimentazione/vivaio) e al loro
significato iconico all'interno del progetto della mostra/percorso
multisensoriale sull'identità italiana studiato dal direttore artistico
Marco Balich
Cinque saranno le opere d'arte
che verranno esposte le quali, aggiunte ai percorsi multimediali che
avranno come protagonisti alcuni eccezionali capolavori che
arricchiscono l'Italia, forza e orgoglio del nostro Paese, avranno il
compito di simboleggiare la grande storia del genio artistico italiano.
Tra le opere ospitate - il cui prestito è già stato concesso - compaiono due capolavori straordinari: l'Ebe di Antonio Canova, conservata nei Musei civici di Forlì, e la Vucciria
di Renato Guttuso, di proprietà dell'Università di Palermo, per le
quali Balich ha studiato una collocazione di assoluto spicco,
originalissima e spettacolare.
Figlia di Zeus ed Era e divinità della
gioventù (vivaio), Ebe era la coppiera degli dei dell'Olimpo ai quali
serviva nettare, bevanda a base di frutta, e ambrosia, cibo che aveva
il potere di rendere immortali.
Canova (Possagno 1757 - Venezia 1822) la rappresentò in ben quattro varianti, l'ultima e più riuscita delle quali è proprio l'Ebe
di Forlì, eseguita dal sommo scultore neoclassico tra il 1816 e il
1817 e considerata uno dei vertici della sua attività artistica.
La
grazia e la bellezza di questa eccezionale invenzione si condensa nel
miracoloso equilibrio compositivo della figura in movimento in bilico
sulle punte dei piedi per rendere la dinamica della figura della giovane
Ebe in volo.
Il grande quadro della Vucciria
(olio su tela cm. 300 x 300) è uno dei capolavori assoluti di Renato
Guttuso (Bagheria 1911 - Roma 1987), tra i più importanti e
rappresentativi interpreti della storia dell'arte italiana del '900, un
periodo storico non ancora sufficientemente conosciuto e apprezzato dal
grande pubblico che con l'esposizione della Vucciria nel padiglione Italia viene così ad essere fortemente valorizzato.
Nella Vucciria, dipinta nel
1974, ci offre una intensa rappresentazione del famoso, storico mercato
palermitano, di cui abbiamo notizia fin dal XII secolo. Il quadro di
Guttuso rende perfettamente la vivacità e l'intensità del cuore
pulsante della vita del mercato dei palermitani attraverso un'esplosione
di luci e colori violentissimi, in cui spiccano i rossi delle carni e
dei pomodori, il verde delle verdure, i gialli dei formaggi e dei
limoni, le sfumature arancioni della frutta, il rosa del pesce spada e
dei salumi, i toni argentei del pesce....
Accanto ai due capolavori compariranno
tre importanti opere archeologiche che testimonieranno la grandiosa
stagione dell'arte classica: le prime due, provenienti dagli Uffizi e
dai Musei vaticani, raffigurano Demetra, antica divinità greca
protettrice della terra, del grano e dell'agricoltura, nutrice dei
giovani, chiamata dai romani Cerere in ricordo del grande dono che fece
all'umanità: i cereali.
Aderenti all'iconografia tradizionale
le sculture raffigurano due giovani donne: la prima (Uffizi) incede
offrendo un panno ricolmo dei prodotti della terra, la seconda
(Vaticani), più monumentale e solenne, con la mano sinistra sorregge una
cornucopia mentre con la destra sostiene un aratro, che allude
all'altro grande dono che fece agli uomini: la conoscenza delle
tecniche dei lavori agricoli.

Quest'opera è stata fortemente voluta non solo per il suo indiscutibile
valore storico artistico e la stretta attinenza ai temi Expo 2015, ma
soprattutto perché è il simbolo di una delle attività di eccellenza del
nostro Paese: quella del recupero delle opere d'arte trafugate svolta
dai Carabinieri del Comando tutela patrimonio artistico, una struttura
conosciuta e apprezzata in tutto il mondo che da anni svolge questa
attività. Ormai leggendaria è la loro banca dati, dove è schedata
un'immensa mole di informazioni che è diventata un punto di riferimento
essenziale per le forze dell'ordine di tutto il mondo.
Il sostegno di mensa è stato recuperato
presso il Paul Getty Museum di Los Angeles, cui era pervenuto dopo
essere stato trafugato negli anni '70 nel corso di scavi clandestini ad
Ascoli Satriano (FG).
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