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Carignano del Sulcis

Gli Usa sbarcano in Sardegna alla scoperta del Carignano del Sulcis
Dall’editor di Decanter, Stephen Brook, al wine writer specializzato in vini italiani, Thomas Hyland: gli States sbarcano in Sardegna alla scoperta del Carignano del Sulcis grazie al press trip realizzato da AIE (Associazione Italiana Export) per il Consorzio


Dal oggi al 26 settembre 7 top wine influencer americani – tra giornalisti, wine educator e Masters of Wine – arriveranno infatti nell’Isola per conoscere il prezioso vino della costa sud-occidentale guidati dal miglior sommelier AIS d’Italia 2013, Andrea Balleri, e visitare le cinque cantine socie del Consorzio, tra degustazioni, seminari e workshop. Oltre a Brook e Hyland, saranno presenti al tour “Discovering Carignano del Sulcis Treasures” anche i Master of Wine, Sheri Morano (della piattaforma Wine Ring) e Joel Butler (editor per International Wine Review, collaboratore di Decanter Wine Awards), Pam Dillon (fondatrice di Wine Ring) il blogger Joel Mack (Vintrospective.com) e l’editor di The Connected Table & Eat.Drink.Explore.Inspire, David Ransom. 

I 7 partecipanti sono stati rigorosamente selezionati tra 50 operatori del settore da Business Strategies, azienda leader che cura l’internazionalizzazione di oltre 400 imprese del made in Italy del vino.

Un vitigno antico e prezioso, il Carignano del Sulcis, tornato alla ribalta grazie al personale impegno di Giacomo Tachis – che negli anni Ottanta riporta alla luce la sua bellezza riscoprendo le vecchie vigne a piede franco – e alle iniziative del neonato Consorzio formato dalle cantine Santadi, Calasetta, Sardus Pater, Mesa e Agricola Punica. Una ‘perla’ che – con 1,6 milioni di bottiglie prodotte per un valore di 9 mln di euro – si sta affermando nella produzione dei Doc rossi in ambito regionale e nazionale.

Per Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies e promotrice delle attività che sostengono i partner di AIE nel cammino verso l’internazionalizzazione: “Dopo 11 eventi tra Cina, Stati Uniti, Giappone e Russia, con un investimento di circa 600mila euro nel 2013, ora è giunto il momento di far conoscere il vino in casa propria attraverso i principali influencer del mercato statunitense. Ma non finisce qui: con i nostri partner del Sulcis saremo prima a Tokyo e poi a Mosca nel mese di novembre e dinuovo negli States a Dicembre. 

Un programma ambizioso per un Consorzio che sta gestendo bene le opportunità offerte dal programma comunitario ‘Ocm promozione vino’. Per il presidente del Consorzio, Antonello Pilloni: “Puntiamo ad un potenziamento dell’export, che attualmente copre il 30% della produzione del Carignano. Per questo abbiamo messo a punto assieme a AIE un piano di promozione triennale del valore di 2 milioni di euro che prevede workshop, tasting, incoming di giornalisti per Usa, Giappone, Cina e Russia. Dopo il workshop in Cina, ci rivolgiamo ora ai giornalisti americani con l’obiettivo di formare sul campo, attraverso il contatto diretto con i produttori e il territorio, potenziali “ambasciatori” del Carignano negli Stati Uniti”.

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