Passa ai contenuti principali

Vino & Eros

Eros & Vino. Connubio di voluttà dagli albori della storia. Seduce gli uomini di ogni luogo ed epoca, stuzzicandone la mente ed elevando il corpo ai piaceri divini. Non si vuole forse far risalire la nascita del vino a una lacrima di Dioniso, dio dell'erotismo e dell'ebbrezza?
Vino & eros, un grande classico che trova sempre nuove declinazioni. Come i vendemmiatori e le vendemmiatrici fotografati “nature” tra filari e bottiglie: in Francia il calendario di Domaine Lapierre, con gli scatti della slovacca Misenka Plantaznik


I vigneron francesi messi a nudo Il binomio vino-eros è un grande classico, e sta tornando sempre più in voga



Se in Spagna c’è chi, come Bodegas Monje, ha proposto addirittura serata a tema tipo “Wine&Sex”, mettendo insieme degustazioni, film per adulti in cantina, “giochi erotici” e vendendo kit fatti da bottiglie di vino e sex toy, in Austria le giovani vigneron della “Jungwinzerinnen”, ormai da anni, posano in lingerie per attirare l’attenzione sul vino. E ora in Francia c’è chi si è spinto oltre, andando sull’eno-nudo integrale.

È la cantina Domaine Lapierre, che ha realizzato un calendario dove ad essere stati immortalati “come mamma li ha fatti” sono stati i vendemmiatori, completamente nudi, e coperti, come dei moderni Adamo ed Eva, solo con tralci di vite, grappoli e così via.

Le foto, scattate da Misenka Plantaznik, fotografa e vendemmiatrice di origine slovacca, ritraggono i vendemmiatori in momenti di pausa dal lavoro, tra filari, bottiglie, trattori e così via.

“Temevo di non riuscire a fare scatti per riempire tutti 12 mesi”, spiega al blog punchdrink.com “invece appena proposta, l’idea è piaciuta subito”. Del calendario, realizzato nella vendemmia 2013, sono state stampate appena 100 copie, che il produttore Mathieu Lapierre ha regalato agli amici. Ma qualche copia è finita anche nei wine-bar più trendy di Parigi. A quando qualcosa di simile anche in Italia?



Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...