CHIARETTO, SI CAMBIA A CAUSA DELL’ANDAMENTO CLIMATICO
Un Chiaretto che prenderà quasi le sembianze di un bianco per l'annata 2014
I produttori interpretano la difficile e fredda vendemmia con vini dal colore molto tenue e dai profumi soavi, che ricordano quasi un vino bianco. Già fissata la data di presentazione del “nuovo” Bardolino Chiaretto: sarà domenica 8 marzo 2015
La data del 16 settembre 2014, momento ufficiale d’inizio
della vendemmia delle uve del Bardolino Chiaretto, è di quelle che resteranno
nella storia della viticoltura del lago di Garda. Segna una svolta radicale per
il rosato gardesano, già oggi leader in Italia nel comparto produttivo dei rosé
a denominazione di origine, coi suoi 10 milioni di bottiglie. Il Chiaretto 2014
avrà caratteristiche totalmente nuove, interpretando una stagione assolutamente
fuori dagli standard.
Su invito del Consorzio di tutela del Bardolino, larga parte
delle aziende produttrici proporrà un Chiaretto 2014 con un colore rosa molto
tenue e dal lato organolettico risulterà più accentuata la nota aromatica e
floreale. «Si tratta – dice il presidente del Consorzio, Franco Cristoforetti -
di una rivoluzione che trae origine dal particolare andamento climatico di
quest’estate: se normalmente l’area del lago di Garda, patria del Chiaretto,
presenta un clima di tipo mediterraneo, quest’anno il meteo è stato di tipo
nordico, mettendo a dura prova i viticoltori, che hanno dovuto affrontare la
più difficile annata che si ricordi a memoria d’uomo. Abbiamo deciso di agire
di conseguenza, applicando al Chiaretto le tecniche in uso a latitudini
maggiori della nostra, spingendoci a produrre quasi dei blanc de noir, e cioè
dei vini quasi bianchi ottenuti da uve rosse».
L’estate ha visto continue piogge. Dal primo luglio al 31
agosto i giorni nei quali le foglie delle vigne sono rimaste completamente
asciutte sono stati solo tredici. Fino al 31 agosto sono caduti 1123 millimetri
di pioggia, contro una media annuale di 870 millimetri, e anche le piogge di
settembre sono già abbondanti. La temperatura di luglio è stata inferiore di 2
gradi rispetto al dato storico, in agosto è andata ancora peggio: 2,2 gradi
sotto alla media.
Ne è derivato che le uve della corvina veronese e della
rondinella, i vitigni tradizionali del territorio, presentano quest’anno colori
più tenui del solito (entrambe le varietà non sono ricche di antociani, le
sostanze coloranti della buccia), meno zuccheri (il 10 settembre la corvina
veronese ne segnava quasi il 4% in meno rispetto al 2013) e acidità molto più
spiccate (per la corvina quasi il 19% in più). Sono dati che fanno pensare a
contesti geografici nordici e più ad uve bianche che a vitigni a bacca rossa.
Lo scenario è al di fuori di ogni schema, e dunque i produttori del Bardolino
hanno ritenuto di interpretare l’annata assecondandone le caratteristiche: il
Chiaretto 2014 sarà più simile ad un bianco che ad un rosato di stampo
“mediterraneo”. Le macerazioni delle bucce col mosto saranno molto brevi ed
avverranno a basse temperature, come si usa per i bianchi di qualità, per
ottenere colori molto chiari e sviluppare al massimo gli aromi primari delle
uve e profumi che vanno dai fiori alle vene erbacee, dagli agrumi ai piccoli
frutti di bosco. Leggermente più bassa sarà probabilmente anche la gradazione
alcolica.
In consorzio ha annunciato anche la data ufficiale di
presentazione del “nuovo” Chiaretto: è domenica 8 marzo 2015, con l’Anteprima
prevista alla Dogana Veneta di Lazise, sulla sponda veronese del lago di Garda.
Intanto, il Chiaretto cresce sul mercato: a fine agosto le
vendite complessive hanno segnato un incremento del 14,5% rispetto allo stesso
periodo del 2013, nonostante un andamento climatico estivo poco favorevole per
il consumo dei vini rosati. I principali mercati di sbocco restano Italia e
Germania, ma le vendite stanno crescendo in Francia e in Scandinavia e
cominciano a far capolino anche ordinativi dagli Stati Uniti.
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