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Trieste, tra "MARE MORJE VITOVSKA" e una suggestiva "Osmize", celebriamo il "Vino del Cavaliere"

Torna al Salone degli Incanti di Trieste "TRIESTE MARE MORJE VITOVSKA", l’annuale appuntamento con il vitigno autoctono più celebre del Carso triestino, goriziano e sloveno. 



La manifestazione alla sua ottava edizione sarà un’occasione unica per addentrarsi nel mondo della Vitovska e imparare a conoscere le caratteristiche salienti di questo originale vitigno autoctono



Un viaggio a Trieste è sempre memorabile. Trieste, una città tra il Carso e il mare. Un territorio di confine è quello che ci accoglie, con un occhio al mare Adriatico e l'altro all'aspro promontorio carsico. Un territorio che ti avvolge con i profumi della macchia mediterranea, luminoso e splendente più che mai quando l'aria è resa tersa dal vento di bora.

Trieste andrebbe riletta e scoperta anche nei versi di Umberto Saba, uno dei suoi cittadini più illustri e che più l'hanno amata: "Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore..."

Si respira un'aria speciale. Qui, nell'estremo lembo orientale dell'Alto Adriatico. Qui, nella città mitteleuropea più blu, dove si sono ispirati grandi letterati, come James Joyce, Italo Svevo e Umberto Saba.

Trieste, la città che abbraccia il mare o, per meglio dire, che accoglie il mare in casa. A cominciare da piazza dell'Unità,  tra le più suggestive e ampie al mondo tra quelle che si affacciano sull'acqua salata e dove "MARE MORJE VITOVSKA"si svolge.

La manifestazione si offre ai visitatori come una festa del gusto nella quale i profumi e l'eleganza della Vitovska incontrano gli originali abbinamenti nati dall'estro gastronomico e l'amore dei ristoratori per questo territorio.

La Vitoska nasce e si forgia nel Carso, una terra siccitosa, dura da coltivare, su questi terreni calcarei sferzati dalla Bora, tra inverni gelidi ed estati torride e siccitose, questo vitigno ne ha fatto sua terra di elezione. Il Carso, come Trieste è "aspro e vorace", come il ragazzaccio di Saba che non sa regalare un fiore, ma che poi ci fa dono di uno dei suoi frutti più preziosi.

Il nome Vitoska è di origine slovena, potrebbe derivare dalla località di Vitolje o, secondo altri studiosi, dal termine vitez, cioè “vino del cavaliere”. La particolarità di questo vitigno è che cresce solo in questa piccola porzione di territorio e non si conoscono varietà simili in tutto il Mediterraneo. E' un vitigno a bacca bianca ed il vino che se ne ricava, un tempo di nicchia, sta diventando via via sempre più conosciuto ed apprezzato. 

Storicamente il Vitovska è sempre stato usato in uvaggio con altre varietà locali, come la Malvasia Istriana, ma negli ultimi anni alcuni produttori hanno cominciato a vinificarla in purezza, con risultati eccellenti, ottenendo in molti casi un vino longevo e con caratteristiche che lo avvicinano ai grandi Riesling tedeschi.

Il vino ha colore giallo paglierino, tendente al dorato quando i produttori scelgono la macerazione delle uve in legno; può non essere limpido poiché molti produttori, tra cui il pioniere Edi Kante, imbottigliano senza effettuare chiarifiche e filtrazioni.

Altro nome da ricordare è quello di Vodopivec, il poeta cantore di questo vitigno, la sua Vitovska 2009 è stata inserita nella classifica dei cento migliori vini del mondo dal pluripremiato sommelier campione del mondo 2010 Luca Gardini.

Dal profumo fruttato che ricorda le pere William ed un sapore gradevolmente acidulo, secco e che lascia un retrogusto di salvia, leggermente amarognolo. Si abbina bene al pesce, in particolare molluschi e crostacei.

Un invito perciò a partecipare a questo evento, un occasione unica, imperdibile e di grande impatto sensoriale dove, attraverso anche le degustazioni guidate dell’Associazione Italiana Sommelier FVG, conosceremo questo vino capace di trasmettere grandi emozioni.

PROGRAMMA
Venerdì 6 giugno
ore 15: Convegno dal titolo “Storie e testimonianze di viticoltura eroica del Carso e non solo..”
conferenza dedicata agli addetti del settore.
Hotel Savoia Excelsior Palace
ore 17 – 23: Apertura ufficiale della Manifestazione con degustazioni delle eccellenze enogastronomiche della tradizione triestina.
Salone degli Incanti
Sabato 7 giugno
ore 17 – 23: Degustazioni di Vitovska di oltre 30 viticoltori in abbinamento alle eccellenze della cucina di mare a cura di altrettanti Ristoratori della Provincia di Trieste
Salone degli Incanti
Ingresso: 15€ degustazione vini, assaggi gastronomici e degustazioni guidate a cura dell’AIS.
10€ soci AIS, FIPE, ONAV e SLOW FOOD - presentare tesserino

EVENTI COLLATERALI
Martedì 3 giugno: Degustazioni di Vitovska guidate dal Sommelier Dennis Metz
Hotel NH Trieste
Info e iscrizioni: Roberto Filipaz - rfilipaz@libero.it – 3406985880
Giovedì 5 giugno: “Eroicità a confronto” cena con dibattito aperto al pubblico sul lavoro “eroico” in vigna.
Ristorante Devetak - San Michele del Carso
Info e prenotazioni: 0481 882488
Domenica 8 giugno: Cantine aperte con degustazioni
Nel corso dell’intera settimana saranno proposti dei menu a base di piatti di mare in abbinamento al vino Vitovska in tutti gli esercizi della Provincia di Trieste aderenti alla FIPE.

CONTATTI
Associazione Vini del Carso
tel. 040/201223
e-mail staff@vinidoccarso.eu,
Facebook: Vini Doc Carso,
Twitter: @ViniDocCarso
#TMMV #Vitovska



Le Osmize
Un piacevole fuori programma che suggerisco è una sosta in una delle tante "Osmize" i locali tipici della provincia di Trieste e dei suoi dintorni. 

Ai contadini viene permesso, per un breve periodo, di aprire questa attività commerciale in cui vendere i propri prodotti. Originariamente questo periodo era di otto giorni - osem in sloveno - da cui deriva il nome "osmize".

Le date di apertura delle osmize variano di anno in anno, anche a seconda della quantità di vino prodotto dai singoli contadini. L'attività di vendita viene solitamente svolta nelle cantine e nei giardini delle loro stesse abitazioni, adibiti per l'occasione con tavoli e panche di legno.

Nelle osmize si possono gustare i prodotti tipici del territorio: prosciutto, salame, pancetta e altri salumi, formaggi e uova, il tutto annaffiato dal buon vino locale (Terrano, Malvasia e ovviamente la Vitovska).  

Nelle osmize si respira un'aria goliardica, sia per il vino bevuto che per l'allegria dei suoi visitatori. Spesso vengono intonati canti tradizionali in dialetto triestino, accompagnati dal suono della fisarmonica, della chitarra e di qualsiasi altro strumento sia stato portato.

Le osmize sono aperte durante tutto l'anno. È particolarmente consigliato visitarle durante la bella stagione, e quindi questo periodo è ideale per gustarsi il tutto all'aria aperta.

A Trieste si trovano su tutto il territorio del Carso, ma ci sono alcuni esempi di osmize cittadine che si trovano nella prima periferia della città (es. Longera, Piscianzi). Altre osmize si trovano oltre confine, in Slovenia. Le noterete perchè lungo le strade principali del Carso vengono esposti dei rami, detti frasche, con una freccia rossa che indicano la presenza di una Osmiza. Basterà seguirli per trovarla.

Vi segnalo questo link che dovrebbe essere abbastanza aggiornato sulle Osmize aperte in questo periodo


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