Passa ai contenuti principali

"Le Cattedrali del Vino | Architettura e vino: l'incontro di due culture"

Concorso Spazio di Vino: architetture per il chianti
Ridisegnare il territorio del Chianti: Premio Internazionale Spazio diVino nell'ambito dell'iniziativa "Le Cattedrali del Vino | Architettura e vino: l'incontro di due culture"



Il concorso Spazio di Vino ha lo scopo scoprire e ridisegnare le vie del Chianti. Il viaggio in queste terre può divenire ancor più suggestivo se interpretato come un viaggio di "incontri" che portano il viaggiatore, attraverso i suoi spostamenti, ad accrescere le possibilità di conoscenza.

L'edizione 2012 - 2014 del concorso internazionale "Spazio diVino" vuole amplificare gli incontri dei visitatori del Chianti, identificando punti strategici, lo scorrere del percorso come una complessa ed articolata movimentazione di suggestioni, amplificando i rapporti tra la natura, la storia e le arti del territorio.

Il premio del concorso Spazio di Vino
Il premio ha per oggetto l'ideazione di elementi a diverse scale, utili per promuovere l'attività e la produzione vinicola sia nel territorio di appartenenza che all'estero, nonché tra le cantine produttrici.

La competizione si articolerà su tre Temi:
A. Elementi di sosta/belvedere - aperto alla partecipazione di architetti ed ingegneri in collaborazione con un artista, per proporre idee, a scelta, in una delle sette sottozone del territorio del Chianti;
B. "Chianti Store" - aperto alla partecipazione di architetti ed ingegneri, inteso come progetto di interior design per locali che identifichino il Consorzio Vino Chianti in Italia e all'estero;
C. Componenti d'arredo - aperto a giovani architetti (under 35) e designer, per l'ideazione di punti di degustazione all'interno delle 2500 cantine consorziate. 

Chi sono gli Enti banditori?
CONSORZIO VINO CHIANTI e GAMBERO ROSSO

Criteri di Valutazione
II giudizio espresso dalla giuria, verificherà Ia rispondenza al programma e agli obiettivi del
Concorso, Ia fattibilità tecnica e il rispetto alle norme vigenti; in particolare sarà compito della
giuria esaminare le proposte tenendo conto dei seguenti criteri, che l'Ente banditore ritiene
indispensabili per Ia valutazione
· soluzioni innovative, ecocompatibilità e qualità degli interventi; 30%
· espressività Iinguistica del dialogo tra la cultura del vino e quella architettonica; 30%
· confronto con Ie componenti paesistiche del territorio, valorizzazione della preesistenza
in relazione al contesto territoriale, recupero di elementi culturali tradizionali. 40%

Scadenze
I progetti dovranno pervenire dal 16 giugno 2014 al 16 luglio 2014.
L’elenco delIe opere selezionate sarà pubblicato sul sito del concorso a partire dalla data del 19
settembre 2014.
Il Concorso si concluderà con una graduatoria di merito per ciascuno dei temi in cui è articolato ed è inoltre prevista l'esposizione dei progetti vincitori da realizzarsi in concomitanza della prossima 14a Mostra Internazionale di Architettura per la Biennale di Venezia nel 2014.
Il Consorzio Vino Chianti intende acquisire, con successiva trattativa con gli autori, le idee progettuali partecipanti al concorso, per una utilizzazione a favore dei propri iscritti.


Media Partner: ARTRIBUNE

Organizzazione: Area Concorsi dell'ORDINE degli ARCHITETTI, P.P.C. di ROMA e provincia

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

È del poeta il fin la meraviglia, Gianbattista Marino: l'Adone manifesto poetico del barocco italiano

Gianbattista Marino è una delle figure più emblematiche della letteratura barocca italiana, e il suo poema L'Adone è considerato un vero e proprio "manifesto poetico del Barocco", non solo in Italia ma in tutta Europa. Ecco un'analisi del suo ruolo e delle caratteristiche che lo rendono un'opera fondamentale per il periodo. Marino fu un poeta innovativo, tra i massimi esponenti della poesia barocca, noto per il suo stile elaborato, ricco di metafore, giochi di parole e virtuosismi linguistici. La sua poetica si distacca dalla tradizione classica e rinascimentale, abbracciando invece i principi del Barocco: l'arte come meraviglia, l'ostentazione della tecnica e la ricerca del sorprendente. Marino visse in un'epoca di grandi cambiamenti culturali e sociali, e la sua opera riflette questa complessità. L'Adone è un poema epico-mitologico in 20 canti, composto da oltre 40.000 versi. Narra la storia d'amore tra Venere e Adone, tratta dalla mitologia ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...