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“La Selezione del Sindaco”.

Vino e territorio. Premiati a Roma produttori e sindaci

Consegnati gli attestati del concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco”: 27 Gran Medaglie d’Oro, 141 Medaglie d’Oro e 129 Medaglie d’Argento. Ma si è parlato anche di governance amministrativa e di silenzio-assenso per rilanciare l’azione dei Comuni nella valorizzazione del turismo enogastronomico.

Premiati a Roma i vincitori del concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco”, giunto alla XIV edizione e organizzato dalle Città del Vino, associazione di 450 Comuni italiani a vocazione vitivinicola, e da Recevin, la rete delle Città del Vino europee. 

La premiazione si è svolta all’Ara Pacis alla presenza delle delegazione portoghese di Ampv (Associaçao de Municipios Portugueses do Vinho), poiché le commissioni d’assaggio del concorso si sono svolte lo scorso maggio in Portogallo, a Oeiras, Città del Vino Europea 2015.

Presenti tra gli altri il senatore Franco Conte; la senatrice Doris Lo Moro; l’assessore comunale per Roma Produttiva, Marta Leonori; il presidente delle Città del Vino italiane, Pietro Iadanza; e il direttore di Città del Vino, Paolo Benvenuti.

L’evento è stato l’occasione per fare il punto su alcuni aspetti importanti per la valorizzazione dei territori vitivinicoli, in un momento in cui (i dati sono stati diffusi dall’Unione Italiana Vini in questi giorni) le denominazioni di origine Doc e Docg hanno superato le produzioni italiane di vini Igt, elevando verso l’alto la cosiddetta piramide della qualità.

“E questa è una vittoria del territorio – ha commentato il presidente di Città del Vino, Pietro Iadanza -. Ma quando si parla di legame vino-territorio non si possono dimenticare l’azione e la responsabilità pubblica. E’ sempre di questi giorni il dibattito sulla legge del silenzio-assenzo, che riguarda anche il potere autorizzativo dei Comuni: il cosa si può fare e il cosa non si può fare. Secondo noi – ha avvertito Iadanza – l’ipotesi di interpretare il silenzio come un diniego è sbagliata. E’ un problema di governance del territorio e il senso del nostro concorso è di costruire proprio un’Europa delle Città del Vino. Se in altri campi aumenta il divario nord-sud, anche internamente ai Paesi, al contrario il mondo vitivinicolo è ancora capace di unire e accorciare le distanze geografiche. E i premi, ugualmente divisi tra nord e sud, dimostrano questa cultura diffusa dell’eccellenza e della qualità. Questo sarà uno dei temi del 2016 – ha concluso Iadanza – un anno importante per il turismo del vino: la capitale Europea del Vino tornerà a essere italiana e l’Italia ospiterà anche gli stati generali sull’enoturismo internazionale”.

I Premi e il Concorso

27 Gran Medaglie d’Oro, 141 Medaglie d’Oro e 129 Medaglie d’Argento: questi in sintesi i risultati della commissione d’assaggio riunitasi in Portogallo. Il miglior punteggio a un ice wine da uve moscato ottonel prodotto in Moldavia (95 punti), seguito dal passito calabrese di greco di Bianco dell’azienda agricola Baccellieri (94,25). Migliore rosso il portoghese della Adega Cooperativa de Cantanhede, da varietà baga (93,8 punti) seguito dall’Avvoltore, base sangiovese della toscana MorisFarms (92,8). E’ Trentino il miglior bianco, prodotto con uve nosiola dalla Cantina di Toblino (92,75). Miglior biologico il Doc Lison Pramaggiore di Le Carline. Miglior Spumante il Brut da uve baga della portoghese Casa de Sarmento. Per la prima volta gli Ori superano le medaglie d’Argento.

Oltre ai produttori erano presenti i sindaci dei Comuni di riferimento, vista la particolarità del concorso La Selezione del Sindaco. Il concorso prevede infatti la partecipazione congiunta delle cantine e dei territori Città del Vino: le prime non possono partecipare se non si iscrive anche il Comune di riferimento. Il concorso prevede anche un limite minimo e massimo da 1.000 a 50.000 bottiglie, con un’attenzione particolare a vitigni autoctoni, vini passiti, vini maturati in argilla e produzioni di qualità delle cantine sociali.

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