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Oeno-vation, nasce un nuovo centro di ricerca e formazione per la viticoltura e l’enologia in ambiente mediterraneo

Il Salento del vino in prima fila nella ricerca vitivinicola con un nuovo centro di formazione per la viticoltura e l’enologia in ambiente mediterraneo, con una particolare attenzione al territorio pugliese.

Denominato “Oeno-vation” (oeno per riferirsi a vino ed enologia e innovation), il progetto è tra le prime 10 idee ammesse a finanziamento da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale attraverso i fondi del PNRR: i 12 milioni di euro copriranno l’intero intervento, che riqualificherà così un bene di archeologia industriale attualmente in stato di degrado e posto sotto la tutela della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le Province di Brindisi e Lecce. 

Il progetto è stato messo a punto da un partenariato composto da Università del Salento (capofila), Comune di Campi Salentina (proprietario dell’immobile), DAJS – Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino, CNR ISPA – Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari, GAL Terra d’Arneo, Associazione Assoenologi Puglia, Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Salice Salentino DOP e dei vini Salento IGP, Consorzio per la tutela dei vini DOP Brindisi e DOP Squinzano, Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria DOC, Consorzio di tutela e valorizzazione del vino “DOC Nardò”, Cantina Cooperativa Campiense.

«Un progetto coerente con la vocazione del nostro territorio, ma capace di interpretarla in termini innovativi, facendo leva su un partenariato che è la vera forza propulsiva del progetto e che, sotto la guida dell’Università del Salento, aggrega attori pubblici e privati in rappresentanza dell’intera comunità salentina che torna a essere il vero driver del cambiamento. Un’iniziativa che rafforza e integra il Piano di rigenerazione dell’agricoltura del paesaggio dei territori colpiti dalla xylella, che stiamo portando avanti con il DAJS», sottolinea il Rettore Fabio Pollice, «Il cuore del progetto non è semplicemente nel recupero di un bene monumentale, che pure è azione meritoria, consideratone il valore identitario, ma soprattutto nella sua rifunzionalizzazione, volta a farne un laboratorio integrato in grado di sostenere lo sviluppo competitivo della vitivinicoltura salentina, un open innovation lab capace di integrare al proprio interno ricerca pubblica e privata, ma anche di promuovere il trasferimento tecnologico e l’alta formazione in un settore strategico per l’economia del nostro territorio e per la proiezione internazionale dei suoi saperi e delle sue produzioni. È questo il nostro obiettivo ed è alla sua realizzazione che lavoreremo tutti insieme a partire da questo momento».

«Questo progetto, premiato con un finanziamento di 12 milioni di euro, ha in sé numerosi elementi che lo rendono fondamentale sia per la comunità di Campi sia l’intero Salento», dichiara l’Assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci, «Intanto la grande capacità di coniugare innovazione e tradizione, di valorizzare la nostra storia attraverso le nuove tecnologie e la ricerca per essere al passo coi tempi e guardare al futuro. E poi la capacità di mettere insieme attori diversi, ciascuno con le proprie competenze, in un territorio, Campi salentina, che ha dato prestigio alla vitivinicoltura dell’intera provincia. Infine, il recupero di un luogo in stato di degrado che non solo verrà recuperato e riqualificato ma che diventerà luogo di sperimentazione e ricerca avanzata».

«È un successo che parte da lontano e da una studiata programmazione», afferma il Sindaco di Campi Salentina Alfredo Fina, «e oggi raccogliamo i frutti del lavoro svolto. Faccio i complimenti a tutti i partner per il prezioso contributo offerto, ai professionisti coinvolti, all’Assessore ai Lavori Pubblici Andrea Grasso e all’ufficio tecnico del Comune, che con grande attenzione e lodevole spirito di abnegazione hanno garantito la gestione tecnico amministrativa di tutto l’iter progettuale».

«Avevamo posto già da tempo la nostra attenzione sull’ex Manifattura Tabacchi», sostiene l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Campi Salentina Andrea Grasso, «Un edificio che ha fatto la storia della nostra cittadina ma da troppo tempo abbandonato a sé stesso e al degrado. Avere l’opportunità oggi di poterlo riqualificare grazie al lavoro di tutti i soggetti coinvolti in questo progetto è un importante risultato che ci permetterà di riconsegnare alla comunità un nuovo spazio a beneficio di tutto il territorio».

«La vitivinicoltura diventa ora una grande opportunità nella rigenerazione del Salento», aggiunge Pantaleo Piccinno, Presidente del DAJS, «Grazie alla forte sinergia instaurata con l’Università del Salento è stato tracciato un progetto di sviluppo strategico per il settore. UniSalento ha, dapprima, avviato con grande coraggio il corso di laurea in “Viticoltura ed enologia” e ora, grazie a questo centro di ricerca di eccellenza, potrà rafforzare le relazioni con il territorio e le imprese, determinando un salto di qualità della vitivinicoltura del Salento».

L’ex Manifattura Tabacchi di Campi Salentina è un imponente complesso edilizio, edificato ex novo nel 1925, composto da un fabbricato principale, adibito in origine a magazzino per la prima lavorazione del tabacco in foglia, e da un piccolo fabbricato secondario, ex abitazione del custode.

L’intervento di riqualificazione previsto porterà l’infrastruttura a essere dotata, al piano terra, di una cantina sperimentale per micro-vinificazioni e meso-vinificazioni, di impianti per l’elaborazione, l’affinamento e l’imbottigliamento e di una sezione di impianti pilota per l’impiego di tecnologie innovative in enologia. Al primo piano vi saranno un impianto di produzione di biomasse microbiche, laboratori di analisi chimica, di analisi microbiologica e molecolare, di analisi sensoriale e di analisi vegetali, mentre il secondo piano ospiterà aule per seminari e attività di formazione, una sala convegni e uffici amministrativi. All’esterno troveranno spazio una mini-serra con coltivazione in suolo, fuori-suolo, idroponica, con sensoristica, un micro-vigneto per selezione varietale e prove tecniche e un impianto sperimentale di gestione scarti e reflui.

L’intera infrastruttura sarà inoltre dotata di un sistema integrato per il monitoraggio e controllo remoto e continuo di parametri ambientali (temperatura, radiazioni, precipitazioni, umidità, vento, CO2) e di processo (flussi energetici, temperatura, pH, potenziale redox, indice di rifrazione).

«Un insieme formato da una comunità di organismi viventi e dall’ambiente fisico nel quale essi vivono: questo è un ecosistema», conclude il professor Vito Michele Paradiso, responsabile del progetto, «Oeno-vation è il cuore di un ecosistema dell’innovazione, e quindi di una comunità e della fitta rete di relazioni e azioni con cui essa abita il proprio territorio e costruisce il proprio futuro. A questa comunità appartengono ricercatori e docenti, giovani in formazione, aziende e tecnici, consorzi ed enti pubblici. Ovvero quanti, operando nel comparto vitivinicolo, contribuiscono alla generazione di un bene comune e allo sviluppo di un territorio».

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