Vino e sostenibilità, un nuovo strumento contro l'oidio: consente la riduzione dei prodotti fitosanitari in vigneto
Misurazione e monitoraggio a distanza dei vigneti per prevedere il rischio di una delle più gravi malattie della vite. E' il nuovo strumento che fa capo al Progetto Oivina che consentirà di ridurre l'uso di prodotti fitosanitari in una lotta sostenibile contro l'oidio.
Il progetto, promosso dall'Unione Europea e dal governo di Navarra, in Spagna, è riuscito a sviluppare un modello predittivo di successo per ridurre l'uso di prodotti fitosanitari in una lotta sostenibile contro l'oidio causato dal fungo Uncinula necator. Lo strumento può essere adattato a ogni località e arrestare precocemente questa malattia, che provoca perdite significative nel raccolto e nella qualità delle uve, oltre ad avere un forte impatto economico.
L'azienda vinicola spagnola Pagos de Araiz, appartenente al gruppo Masaveu Bodegas, con il supporto di un programma di ricerca dell'Unione Europea (UE), ha sviluppato diversi progetti di ricerca per rispettare e migliorare l'ecosistema che circonda la vinificazione. L'obiettivo generale dello sviluppo è stato quello di controllare lo stato vegetativo e idrico del vigneto attraverso il telerilevamento, per combattere il cambiamento climatico.
Grazie al Progetto Oivina si è voluto evitare i pericolosi fungicidi chimici che sono generalmente applicati sistematicamente senza tener conto del reale livello di rischio, con una logica spesso superficiale che non rispetta la reale necessità di utilizzo. Questi veleni oltre a generare spese economiche inutili, si accumulano nei suoli e si riversano nelle falde acquifere, danneggiando l'ambiente e persino la salute umana.
Lo strumento, in questo caso, è stato adattato alle particolari condizioni agroclimatiche della Navarra, ma è previsto l'utilizzo, con i corrispondenti parametri di geolocalizzazione, in altre parti del mondo. Per la messa a punto della tecnologia sono stati presi in considerazione fattori come la gestione colturale svolta in vigna, misure enologiche per correggere l'acidità, tecniche microbiologiche per ridurre il grado alcolico, misure di adattamento su vigneti già insediati o misure colturali per ritardare la maturazione della polpa.
Il Modello di previsione dell'oidio è stato studiato per fronteggiare il cambiamento climatico e di fatto incorpora le nuove variabili metereologiche in modo da fornire previsioni affidabili ed in grado di neutralizzare gli errori che possono causare condizioni climatiche diverse.
In questo senso, il progetto implementa e combina tecnologie di agricoltura di precisione come sistemi informativi agroclimatici basati su sensori e tecnologie che facilitano la raccolta di dati dagli appezzamenti oggetto di studio per ottenere informazioni rilevanti. Inoltre, incorpora il modello sviluppato in uno strumento completo di monitoraggio delle colture (DSS), in modo che l'utente finale possa avere non solo informazioni sul rischio di oidio, ma anche su altre potenziali malattie.
Il progetto Oivina si svolge nel territorio della Comunità Foral di Navarra, coprendo diverse zone climatiche per la viticoltura. Il nuovo strumento risponde alle linee guida della strategia Europa 2030. Il progetto fa parte del Programma di Sviluppo Rurale della Navarra 2014-2020, finanziato dall'Unione Europea e dal Governo della Navarra. È stato sviluppato in collaborazione con l'Unione degli agricoltori e allevatori di Navarra, il Dipartimento per lo sviluppo rurale e l'ambiente-Sezione di viticoltura ed enologia, Bodega Otazu Sau e Bodega Cirbonera Sociedad Cooperativa.
Un'altra importante azione dell'Azienda Pagos de Araiz è l'adozione di misure per il rimboschimento in moda da prevenire l'erosione del suolo, ridurre l'impronta di carbonio e facilitare la proliferazione di insetti impollinatori e predatori, sempre nell'ottica di riduzione dell'uso di pesticidi ed erbicidi. Sostenibilità anche per quanto riguarda l'irrigazione: il controllo e l'utilizzo dell'acqua che viene ottimizzato monitorandola tramite sonde di umidità.
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