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Vino e finanza, investire nei vini pregiati diversificando il portafoglio

Investire in asset alternativi come quello del vino significa diversificare il proprio capitale, ottenere rendimenti di medio-lungo periodo elevati e storicamente sicuri e diventare un collezionista, che ama la storia di ogni bottiglia. Ecco alcuni consigli di Wine Profit, la società che supporta gli investitori a diversificare i propri portafogli, creando collezioni di vini pregiati. 




Con le crescenti incertezze del mercato e i timori di una possibile recessione, negli ultimi due decenni il vino pregiato è diventato un investimento sempre più popolare, soprattutto per chi vuole diversificare il proprio portafoglio. Secondo il Knight Frank Luxury Investment Index, l’andamento del mercato del vino pregiato ha registrato una crescita del +137% negli ultimi 10 anni e a confermarlo è anche l’indice Liv-ex 100, che misura dell’andamento dei vini pregiati in Europa e che ha segnato nel 2022 un +7,1%.

“Come molti altri beni di lusso, il vino pregiato ha una forte tendenza a crescere di valore nel tempo in quanto ogni anno viene prodotta solo una piccolissima quantità di bottiglie di ciascun vino. A differenza di altri beni di lusso, tuttavia, la caratteristica unica del vino pregiato è che è fatto per essere consumato e questo fa sì che nel tempo diventi un bene ancora più limitato e quindi più costoso. Domanda e rarità sono i fattori chiave per il prezzo del vino di qualità e da collezione.” - Spiega Emanuel Paglicci, Chief Executive Officer di Wine Profit.

Affiancare collezionisti e investitori nella scelta e nella conservazione delle migliori bottiglie di vino, affinché raggiungano l’apice della bontà dal punto di vista gustativo e del valore economico, per poi liquidarle con profitto, è la mission di Wine Profit (https://www.wineprofit.com/), società ibrida innovativa, che si posiziona tra due realtà del mercato: le società di investimento nel vino e i commercianti di vino. Nata nel 2018 come progetto all’interno di Moneysurfers (https://www.moneysurfers.com/), con cui condivide la sede a Chiasso, in Svizzera e il team multidisciplinare di 20 professionisti appassionati di vino ed esperti di investimenti alternativi. Wine Profit possiede circa 65.000 bottiglie di vino a magazzino, con un valore economico di oltre 7 milioni di euro.

Investire nel vino: il percorso ideale

Secondo Wine Profit, il percorso di investimento in vini pregiati dovrebbe essere strutturato in 4 step principali, che consentono di creare collezioni di vini su misura secondo le esigenze del singolo investitore, di garantire la qualità dello stoccaggio e della maturazione del vino fino al raggiungimento del picco finanziario e di mantenere le bottiglie esenti da Iva e accise:

1. Consulenza: ad ogni investitore dovrebbe essere sempre data la possibilità di richiedere un confronto preliminare con un Account Manager per ricevere tutte le informazioni sul settore e per chiarire eventuali dubbi su rischi e benefici dell’intraprendere un percorso di investimento nel vino. L’Account Manager diventa, quindi, una figura di riferimento su cui il collezionista può fare affidamento in ogni    fase del processo e di aggiornamento sulla performance del proprio portafoglio.

2. Acquisto delle migliori bottiglie: dopo aver discusso la strategia e varato una proposta di collezione di vini, l’investitore potrà a questo punto procedere con l’acquisto. La selezione di vini dovrebbe essere creata solo su etichette esclusive, di alta qualità e il cui valore si stima possa crescere nel tempo. Inoltre, si consiglia l’acquisto delle bottiglie direttamente dal produttore finale o dai distributori certificati, per garantirne l’originalità e l’integrità.

 3. Stoccaggio nel magazzino fiscale: dopo l’acquisto, il vino deve essere trasferito in sicurezza presso magazzini dedicati alla maturazione di bottiglie di pregio, affinché venga conservato secondo le corrette condizioni: posizione orizzontale, minima esposizione alla luce, umidità e temperatura costante, assenza di vibrazioni e forti odori.

4. Liquidazione sul mercato: una volta che il vino ha raggiunto il suo picco di valore, l'investitore può valutare la vendita delle bottiglie a potenziali acquirenti, come ad esempio: ristoranti, alberghi, enoteche o collezionisti privati.

“Trasparenza, vicinanza, cautela e personalizzazione sono le fondamenta su cui si costruisce Wine Profit. Quando si parla di investimenti è importante instaurare rapporti di fiducia con gli investitori. Come? Attraverso eventi, degustazioni, webinar in diretta, consulenza e l’applicazione proprietaria, al momento l’unica nel nostro campo, che consente di consultare in autonomia l’andamento delle performance del proprio portafoglio, il proprio profilo, l’elenco dei pagamenti e di richiedere assistenza in caso di bisogno.” - conclude Paglicci.

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