La Cina ha concesso la protezione ufficiale a settanta Indicazioni Geografiche della Borgogna, estendendo così le tutele legali dai prestigiosi Grand Cru, come Montrachet, fino alle denominazioni comunali quali Pommard e Côte de Nuits-Villages. Si tratta della più ampia forma di riconoscimento mai ottenuta dai vini borgognoni nel mercato cinese, un risultato che riflette un rafforzamento della cooperazione tra Cina e Francia nei settori agricolo e vitivinicolo. Lo scorso 5 dicembre, la National Intellectual Property Administration cinese ha pubblicato il provvedimento che approva la protezione per settanta denominazioni della Borgogna, tra cui Richebourg, Clos de la Roche, Chablis Grand Cru, Petit Chablis, Givry, Meursault, Clos de Tart e Pommard. La tutela è entrata in vigore immediatamente e riguarda esclusivamente le Indicazioni Geografiche vinicole. L’inclusione di nomi iconici come Montrachet o i Grand Cru di Chablis segnala un ampliamento significativo del perimetro di protezione...
È ufficiale, l'UNESCO ha riconosciuto la Cucina Italiana come «Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità». Per la prima volta nella storia, l’intero patrimonio gastronomico di una nazione ottiene questo prestigioso riconoscimento. In un mondo in cui cultura e identità dialogano sempre più con le scelte alimentari, l’Italia vede riconosciuta la propria cucina come espressione collettiva di tradizione, innovazione, biodiversità e coesione sociale. La proposta per includere la cucina italiana nella lista dei patrimoni immateriali è stata presentata nel 2023, su iniziativa del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero della Cultura. Il dossier, formalizzato dall’ufficio UNESCO del Ministero della Cultura e curato dal giurista Pier Luigi Petrillo con il supporto scientifico dello storico dell’alimentazione Massimo Montanari, ha ricevuto già in novembre un parere tecnico favorevole da parte degli esperti UNESCO. All’asse portante della candidatura hanno contribuito decine di sogget...