Passa ai contenuti principali

Consumi, a Natale boom di richieste di vini territoriali

Il bilancio dell'anno di Vinarius, delinea gli andamenti dei volumi di vendita e le previsioni sulle scelte  dei consumatori italiani a Natale. I dati emersi dagli enotecari riportano un quadro eterogeneo rispetto ai volumi di vendita, ma i trend di consumo sono chiari: boom di richieste di vini territoriali.

Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, fa un bilancio dell’anno e presenta i risultati della sua indagine relativa agli andamenti delle vendite a confronto con il 2021 e analizzando i trend di consumo registrati nell’ultimo triennio. La ricerca, si prefigge di analizzare gli orientamenti delle vendite e delle preferenze dei consumatori, anticipando quelle che saranno le scelte degli italiani durante il periodo delle feste.

L’indagine si inserisce nell’ambito della costante attività di studio condotta da Vinarius in questi anni e rappresenta un’ulteriore conferma dell’importanza per l’Associazione di comprendere e analizzare le dinamiche di mercato. La ricerca è condotta analizzando le risposte degli enotecari, attori che nel mondo del vino hanno senza dubbio il polso del mercato, sono sensibili ai cambiamenti e hanno inoltre un contatto e un dialogo diretto con il pubblico.

“Le enoteche – spiega Andrea Terraneo, Presidente Vinarius – hanno senza dubbio un punto di vista privilegiato sul mercato del vino, capace di osservare e anticipare il comportamento e le scelte del consumatore finale grazie al dialogo diretto. È per questo motivo che il contributo degli enotecari è prezioso e fondamentale. L’augurio è che i dati raccolti da Vinarius possano sempre più diventare un punto di riferimento attendibile e autorevole per il settore.”

Osservando da vicino i risultati del questionario somministrato da Vinarius, sia ai suoi soci, ad oggi 110, che ai non soci, emerge innanzi tutto come l’andamento dei volumi di vendita dell’estate 2022 sia stato altalenante ed eterogeneo.

Secondo il 43% degli intervistati, infatti, si è riscontrato un calo delle vendite tra il 20 e il 40% rispetto all’estate 2021. Secondo questi, le ondate di caldo anomalo e prolungato che hanno caratterizzato l’estate 2022, hanno influito negativamente sulle vendite di prodotti alcolici in favore alle bevande analcoliche. Il 27% degli intervistati, invece, non ha avvertito sensibili differenze mentre il 30% ha registrato un aumento delle vendite tra il 10 e il 30%.

Anche rispetto alle previsioni sui volumi di vendita nella stagione invernale e durante il periodo natalizio le opinioni sono molto contrastanti tra di loro e il quadro che ne emerge è quello di generale incertezza. Secondo il 50% non ci saranno significative variazioni nelle vendite rispetto all’anno precedente. Il 32% invece crede ci saranno miglioramenti. Infine, il 18% teme che le vendite subiranno dei cali, anche a causa del periodo di crisi economica che sicuramente influenzerà le scelte d’acquisto degli italiani durante le festività.

Nonostante l’incertezza a livello economico relativa ai volumi di vendita che differiscono molto da un punto vendita all’altro, è comunque possibile rintracciare tendenze e orientamenti dei consumatori, che appaiono ben definiti e tracciati rispetto al futuro.

Il sondaggio, infatti, ha esplorato e analizzato le preferenze dei consumatori nell’arco dell’ultimo triennio, formulando delle previsioni rispetto a quali saranno i vini che verranno maggiormente scelti durante il periodo invernale e natalizio.

Quanto ne emerge è che, in occasione delle feste, si assiste ad una costante crescita del consumo dei vini rossi. Tra i vini rossi maggiormente richiesti si trovano, in ordine di segnalazioni, il Barolo, il Brunello, il Primitivo e l’Amarone. In costante aumento anche la richiesta di vini spumanti: il trend registrato vede infatti una crescita del 30%. La scelta del consumatore fra le diversi tipologie di spumante colloca al primo posto lo Champagne seguito dal Franciacorta, dal Trento Doc e dall’Alta Langa. Resta significativa anche la vendita di altri Metodo Classico di piccole cantine locali, presenti sugli scaffali degli enotecari che propongono vini del loro territorio.

Per quel che concerne l’andamento delle vendite dei vini da dessert nell’ultimo triennio, non si sono registrate variazioni sensibili sui volumi di vendita e si prevede anche per quest’anno un andamento costante. Tra i vini da dessert maggiormente richiesti troviamo il Moscato d’ Asti, il Passito di Pantelleria e lo Zibibbo. Come per quanto concerne gli spumanti, anche differenti tipologie di vini da dessert hanno incidenza più o meno marcata a seconda del territorio: molte enoteche, infatti, prediligono lasciare ampio spazio a prodotti locali e regionali.

Decisamente in crescita, infine, la sezione dei vini bianchi fermi: lo sostiene il 51,5 % degli intervistati: previsti aumenti delle vendite compresi tra il 10 e il 20%. Tra i vini bianchi maggiormente richiesti ci sono lo Chardonnay o i vini con uvaggi a base Chardonnay e in seconda battuta il Gewürztraminer. La somma dei volumi di vendita di questi due vini equivale al 35%. Il restante 65% si distribuisce tra le referenze più disparate di bianchi autoctoni e semi aromatici. Appare dunque chiaro come, ancora una volta e ancor di più per i bianchi fermi, quello della territorialità sia un vero e proprio trend in forte crescita.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...