Passa ai contenuti principali

Confagricoltura: sempre più rosa il mondo del vino

Vinitaly 2018 ha decretato il riconoscimento indiscusso del ruolo delle donne nel mondo del vino. Capacità imprenditoriali e di relazioni, flessibilità, attaccamento ai valori della tradizione e predisposizione all’innovazione, impegno per il territorio ed il sociale hanno portato valore aggiunto al settore. Un ruolo, fino a qualche anno fa poco noto, ma che da sempre ha rappresentato il perno intorno al quale ha ruotato l’attività di moltissime aziende agricole.



“Le donne oggi – ha detto il presidente della Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione della presentazione della guida di Repubblica Diwine – sono un esempio straordinario di imprenditorialità, che proprio nell’agricoltura si manifesta con tutta la sua forza propulsiva. Ma da sempre, in questo settore, le donne hanno avuto il grande compito di trasmettere attraverso il loro ruolo di madri i valori e le tradizioni del nostro mondo.”

“Ma ciò che mi appassiona di più – ha aggiunto Giansanti – è la visione delle donne, che va oltre quella degli uomini, perché capace di leggere e guardare là dove spesso noi non sappiamo arrivare.”

I numeri lo confermano: il 50% della popolazione attiva in agricoltura è costituita da donne e nel mondo del vino il 28% delle aziende agricole è condotto da imprenditrici. Sulla base di un sondaggio condotto dall’associazione Donne del Vino, le imprese al femminile sono quelle che investono di più nell’export, nella diversificazione produttiva, nella valorizzazione delle Denominazioni d’origine, nel biologico. E, grazie ad una maggiore flessibilità, sono quelle che hanno retto meglio alla crisi.

Donne brave, determinate che portano avanti con passione la storia delle loro aziende. Come quelle, solo per fare qualche esempio, associate a Confagricoltura, che la componente della giunta nazionale Giovanna Parmigiani ha visitato presso i loro stand a Vinitaly. Come Emilia Nardi, produttrice di Brunello di Montalcino, che ha sottolineato “l’attaccamento alla natura dell’universo femminile e la diversità da quello maschile che ha portato nel mondo del vino valore aggiunto”. Maria Ida Avallone, titolare dell’azienda Villa Matilde, in provincia di Caserta, ha evidenziato “il concetto di famiglia insito nella donna, che sa ‘abbracciare e avvolgere’ la terra e in questo modo attraverso i vini parlare del suo territorio.”

Per Luisa Todini, titolare della Cantina Todini (Perugia), il vino rappresenta soprattutto “la passione che mi lega all’Umbria, la mia terra d’origine, ma anche la cultura dell’innovazione che promuovo attraverso Agronetwork, l’Associazione nata da un’intuizione di Confagricoltura, Luiss e Nomisma”.

Elvira Bortolomiol, titolare insieme alla madre e alle due sorelle di un’ azienda  che produce Prosecco a Valdobiaddene, in Veneto, crede che le donne abbiano portato valore aggiunto al settore soprattutto attraverso il loro impegno nel territorio e nel sociale.

Tilli Rizzo, che insieme alla madre conduce l’azienda Fratelli Berlucchi, in Franciacorta, pensa che “la donna sia entrata in passato per caso o per ‘forza’ nel mondo del vino, ma che oggi sia affermata per la sua capacità ‘multitasking’ e per la sua passione.”

Donatella Cinelli Colombini, Casato Prime Donne, a Montalcino, presidente dell’associazione Donne del Vino, sostiene che le imprenditrici abbiano fatto fare al settore un salto di qualità “grazie alla loro capacità di comunicare, più che per obiettivi, per relazioni, attraverso uno stile di marketing diverso, che ha portato alla creazione di mercati stabili.”

Ma la crescita delle donne nel mondo del vino non si limita al comparto produttivo: sempre di più sono le enologhe, le wine maker, le venditrici, le importatrici, le sommelier, le proprietarie di enoteche, le giornaliste di settore, le blogger e le influencer. E, soprattutto, le consumatrici.

Si rileva ancora, invece, ancora un discreto gap rispetto agli uomini riguardo alla presenza nelle associazioni di rappresentanza, nei consorzi e nelle organizzazioni di settore. Per questo in Confagricoltura è sempre più attiva “Confagricoltura Donna”, allo scopo di promuovere e valorizzare all’interno dell’associazione e nell’attività di impresa la presenza femminile.

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Felix Culpa: dalle sublimi lacrime di Palestrina alle stelle di Ešenvalds, un dialogo celeste. Il Coro Musicanova in un viaggio sonoro tra le ombre della Passione e l’aurora della Resurrezione

In occasione delle celebrazioni pasquali, il coro polifonico Musicanova presenterà “Felix Culpa - Le Sette Parole di Cristo sulla Croce”, un concerto-meditazione in programma domenica 13 aprile alle ore 20 presso la Parrocchia di Santa Giovanna Antida Thouret a Roma (zona Fonte Meravigliosa), con ingresso gratuito. L’evento, organizzato in collaborazione con Monsignor Antonio Grappone, unirà riflessioni teologiche e un repertorio che spazia dal Rinascimento alla contemporaneità, legando le ultime parole di Gesù in croce a brani emblematici della storia sacra. Felix Culpa si struttura come un itinerario meditativo attraverso un percorso storico-musicale che si svilupperà a partire dalla lettura e dal commento delle frasi che Gesù pronunciò sulla Croce poco prima di spirare: ognuna di esse sarà collegata a un brano che il coro, diretto dal Maestro Fabrizio Barchi, eseguirà poco dopo. La serata vedrà anche la partecipazione di Monsignor Antonio Grappone che, attraverso le sue riflessioni,...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...