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Enoturismo. Il richiamo delle Città del Vino alle forze politiche per il buon governo dei territori

Governo dei territori, la lunga attesa dei Comuni. Dalla Convention di Noto le Città del Vino chiedono alle forze politiche un nuovo impegno su enoturismo, promozione e sviluppo delle economie locali



Dalla Convention di Noto (Siracusa) il richiamo delle Città del Vino alle forze politiche per lo sviluppo dell’enoturismo, la difesa e la promozione dei territori e dei paesaggi agricoli. Il presidente Floriano Zambon: “Un fronte comune tra tutte le Città d’Identità per mettere in rete le bellezze e le risorse enogastronomiche dei piccoli municipi”. La senatrice e sindaco di Montefalco, Donatella Tesei: “Ripensiamo i Piani di Sviluppo Rurale per dare risorse ai Comuni agricoli per i servizi generali e l’accoglienza enoturistica”. Il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti: “L’enoturismo e lo scambio d’esperienze tra amministrazioni fanno strada alle economie locali”.

Dalla convention di Noto (Siracusa) le Città del Vino tornano a richiamare l’attenzione delle forze politiche per il buon governo dei territori, a partire dai piccoli Comuni agricoli e a vocazione vitivinicola. Enoturismo, promozione dei vitigni autoctoni, tutela dei paesaggi del vino e piani regolatori delle Città del Vino: sono tanti i temi discussi dai sindaci durante la Convention di Primavera, appena conclusa.

Su tutto, però, la preoccupazione per lo stallo politico in cui si trova il Paese all’indomani delle elezioni, situazione che rischia di ritardare le conquiste ottenute durante l’ultima legislatura in campo vitivinicolo ed enoturistico con il nuovo Testo Unico sul Vino, di cui si attendono i decreti attuativi, e con la legge sull’enoturismo, che necessita di approfondimenti e sviluppi sugli aspetti della promozione generale dei territori e dell’osservatorio nazionale dell’enoturismo.

Per sostenere il ruolo dei Comuni nello sviluppo e nel governo dell’enoturismo la senatrice Donatella Tesei, sindaco di Montefalco (Perugia), ha promesso il suo impegno “per ripensare i PSR - Piani di Sviluppo Rurale - e consentire ai Comuni maggior partecipazione e accesso a risorse finalizzate a garantire alcuni servizi generali e di accoglienza sul territorio”.

“Guardiamo fiduciosi alle forze politiche per la ricerca di un accordo di governo che affronti i problemi e le opportunità per il nostro Paese – sottolinea il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Tra queste l’enoturismo è senza dubbio una grande risorsa per i Comuni e i piccoli territori. Anche per questo l’Associazione sta esplorando nuove possibilità di collaborazione con tutte le altre Città d’Identità, a partire dalle Città dell’Olio, per un fronte comune del bello e del buono del nostro Paese. Riguardo alla convention – ha aggiunto Zambon – esprimo grande soddisfazione per l’alta partecipazione dei territori a quest’appuntamento, ma soprattutto voglio ringraziare il comune di Noto e tutti coloro che si sono impegnati per la calorosa accoglienza e l’ottima organizzazione della Convention”.

“L’appuntamento di Noto con la convention primaverile di Città del Vino segna una tappa fondamentale per la costruzione di un percorso che vede protagonista un’associazione che mette assieme 450 comuni italiani in un progetto di sviluppo legato ad ambiente, agricoltura e cultura – ha commentato il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti -. E’ un coordinamento, un network di realtà territoriali che vogliono raggiungere i loro obiettivi lavorando assieme, scambiandosi esperienze e buone pratiche. Da questa convention è emerso chiaramente che enoturismo e il turismo legato all’agricoltura sono la via giusta. Resta poi la massima soddisfazione per aver organizzato un evento di caratura nazionale, con interventi di spessore e una capacità di accoglienza ormai ben nota della comunità netina”.

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