Passa ai contenuti principali

Formazione, Unito diventa punto di riferimento in Europa per futuri professionisti del settore Food

L'Università di Torino sarà punto di riferimento in Europa per l'istruzione superiore e la formazione professionale nel Food. Due docenti dell'Unito scelti dalla UE come coordinatori dei progetti di Professional Development e delle Summer School di EIT Food.



L'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT) dell'Unione Europea ha attribuito il ruolo di coordinatori dei consorzi europei del settore Food a due docenti dell’Università di Torino: il Prof. Luca Cocolin, del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentarie e il Prof. Dario Peirone, del Dipartimento di Giurisprudenza. UniTo sarà coordinatrice sia dei progetti di Professional Development che delle Summer School nei Paesi e le Regioni RIS.

L’Università di Torino è partner molto attivo nell’ambito del progetto EIT Food sin dall’inizio della sua attività nel 2017. Il Sistema di Innovazione Regionale (RIS) dell'EIT è stato progettato per gli Stati membri dell'UE e per i Paesi associati al programma Horizon 2020 in Europa che sono, secondo lo European Innovation Scoreboard, innovatori moderati in cui è necessario potenziare la rete internazionale degli ecosistemi locali dell'innovazione. Tra questi anche il Centro-Sud Italia e la Valle d'Aosta.

I due progetti presentati dall’Università di Torino sono stati giudicati i più solidi e innovativi, arrivando quindi a essere investiti del coordinamento generale delle linee progettuali nei Paesi RIS. Un ruolo di forte prestigio e responsabilità, visto che i programmi EIT Food coinvolgeranno centinaia di studenti e aziende in molti paesi d’Europa. La creazione e lo sviluppo di laboratori di didattica innovativa come lo Startup Creation Lab e il coordinamento e la partecipazione in progetti quali il Master in Food Systems e l’European food system education and training (EFSET) hanno permesso all’Università di Torino di acquisire competenze ed esperienze che sono state giudicate all’avanguardia nel contesto europeo. Ai consorzi partecipano, tra le altre, Università come Cambridge, Technion, Varsavia e Aarhus, oltre a importanti imprese nel settore del food.

Il programma delle RIS Summer School fornirà tre contesti esperienziali incentrati sull'imprenditorialità e la creazione di idee imprenditoriali e innovative sui temi della Nutrizione, dell’Economia Circolare e sul Tracciamento Digitale della catena di produzione degli alimenti. Il percorso è composto da una serie funzionale e progressiva di moduli, in cui gli studenti acquisiranno competenze attraverso un approccio pratico alla risoluzione dei problemi, lavorando in team e collegando la fase di Idea Generation con le Smart Specialization Strategies nazionali e regionali sull'industria alimentare. La formazione si concentrerà sulla creazione di mentalità imprenditoriali, sviluppando capacità di lavoro di gruppo tra studenti con background molto diversi.

Il progetto Professional Development mira, con un approccio integrato e il coinvolgimento, oltre al mondo universitario, di agricoltori, imprenditori, start-up, professionisti del settore, a portare le tecnologie più innovative direttamente sui campi e negli allevamenti. Sarà pratico e utile ad abbattere le barriere e i pregiudizi legati all’innovazione, toccando anche temi caldi come i novel food e la produzione di proteine alternative, dagli insetti alle alghe. 

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per alzare fr...