Passa ai contenuti principali

Siccità: una ricerca innovativa per cereali più resistenti

Dalla ricerca CREA, innovazioni per cereali più resistenti. Al via il progetto BOOSTER per mais e teff resilienti ai cambiamenti climatici. 




Migliorare la tolleranza alla siccità del mais e del teff, un cereale poco conosciuto in Italia, dalle elevate proprietà benefiche, facilmente digeribile e molto adatto per la dieta dei soggetti affetti da celiachia e diabete. Questo l’obiettivo principale del progetto BOOSTER, coordinato da Vincenzo Rossi, primo ricercatore del CREA Cerealicoltura e Colture Industriali, in collaborazione con i centri CREA di Politiche e Bioeconomia, Genomica e Bioinformatica e Zootecnia e Acquacoltura.

Il progetto Sfruttando le risorse genetiche naturali, Booster (Boosting drought tolerance in key cereals in the era of climate change) ha l'obiettivo di trasferire a specie sensibili alla siccità alcune caratteristiche di altre che, invece, sono più resistenti e di sviluppare biostimolanti derivati da organismi viventi.

Le strategie innovative e sostenibili L’obiettivo sarà perseguito mediante due strategie sinergiche. In primo luogo, un nuovo approccio, chiamato MNase-defined cistrome-Occupancy Analysis (MOA), identificherà le varianti genetiche che regolano l’espressione dei geni funzionalmente associati alla tolleranza alla siccità. Ciò fornirà nuove informazioni per migliorare e ottimizzare i programmi di miglioramento genetico volti alla creazione di nuove varietà di cereali tolleranti all’aridità. In secondo luogo, saranno sviluppate nuove formulazioni, derivanti da molecole estratte da alghe e da biostimolanti a base microbica, da impiegare come approccio ecologico per migliorare la resilienza dei cereali rispetto alla limitata disponibilità idrica.

Entrambe le strategie saranno sviluppate in due cereali con diversa sensibilità allo stress idrico: il mais, coltivato in Europa e il teff, originario del Corno d’Africa. Quest’ultimo presenta anche un'elevata somiglianza genetica con Eragrostis nindensis, una pianta tollerante all'essiccazione, che cresce spontaneamente nell’Africa del Sud e che sarà anch’essa oggetto di studio.

Il ruolo del CREA Vincenzo Rossi, primo ricercatore CREA Cerealicoltura e Colture Industriali e coordinatore del progetto, sarà responsabile delle attività di biologia molecolare per identificare nel teff  i caratteri genetici che meglio si associano alla resistenza alla scarsità idrica e per caratterizzare nel mais i geni associati alla tolleranza alla siccità.

Primetta Faccioli, ricercatrice CREA Genomica e Bioinformatica, si occuperà dell'analisi bioinformatica e del data management del complesso data set ottenuto dal lavoro sperimentale condotto con tecnologie molecolari di ultima generazione (come le NGS- Next Generation Seq). Andrea Brandolini, ricercatore del centro Zootecnia e Acquacoltura, effettuerà test in campo per valutare l’efficacia del trattamento di piante di mais con biostimolanti che aumentano la resilienza alla siccità, sovraintenderà alle attività per la produzione di ibridi di mais da usare per analisi molecolari e assicurerà supporto tecnico per le interazioni con lo Stakeholder Network. Mara Lai, ricercatrice del centro Politiche e Bioeconomia, ricoprirà il ruolo di project exploitation manager e sarà referente dei rapporti con lo Stakeholder Network.

Il consorzio dei partner comprende un gruppo altamente qualificato, che rappresenta enti di ricerca e industrie europee e internazionali, provenienti da Stati Uniti, Sudafrica ed Etiopia, che garantirà il raggiungimento degli impatti previsti dallo studio.

Il progetto è iniziato il 1° Maggio 2023 e avrà una durata di 48 mesi. Il finanziamento, previsto da parte della Commissione europea nell’ambito del programma Horizon 2020, ammonta a circa 4,9 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 1,5 milioni di euro stanziati dal governo svizzero e da KWS, una delle maggiori industrie sementiere Europee.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per