L’immagine del vino, quando l’etichetta diventa un opera d’arte. Château Mouton Rothschild 2010 e "La nascita di Venere"
L’arte nel vino: Jeff Koons per Château Mouton Rothschild, l’artista statunitense firma l’etichetta millésime 2010
Château Mouton Rothschild è famosa per le sue etichette d'artista e Jeff Koons si aggiunge alla lunga e preziosa lista d’illustri nomi che hanno firmato l'immagine di questo prestigioso vino, dagli anni Venti sino ad oggi.
Château Mouton Rothschild è famosa per le sue etichette d'artista e Jeff Koons si aggiunge alla lunga e preziosa lista d’illustri nomi che hanno firmato l'immagine di questo prestigioso vino, dagli anni Venti sino ad oggi.
La prima etichetta d’autore risale, infatti, ai primi del
1924, quando il Barone Philippe de Rothschild chiese a Jean Carlu di disegnarla
per le bottiglie di quell’annata, primo imbottigliamento allo Château.
Da Braque a Dalì, passando per Picasso e Warhol, l’azienda
vinicola Mouton Rothschild ha dato vita ad una vera e propria collezione di
opere d’arte che ogni anno continua ad arricchirsi: l’ultima più recente opera
risale allo stile pop art di Koons per l'etichetta millésime 2010.
La creazione di Koons è stata commissionata dalla proprietaria e amante d’arte, la Baronessa Philippine de Rothschild e si basa su una copia di un antico affresco di Pompei - “La nascita di Venere” - con una barca che naviga sotto il sole in una linea d’argento.
Scultore, pittore e artista statunitense, famoso per le sue
opere, spesso di grandi dimensioni e che si ispirano allo stile kitsch, Jeff
Koons è considerato un’icona neo-pop, illustratore ironico dell’“american way
of life” e del suo “consumism”.
Nella sua arte Koons combina la Pop Art, influenzata da
Marcel Duchamp e Andy Warhol, con il kitsch estetico utilizzando diverse
tecniche per rappresentare oggetti familiari.
Uno dei sui lavori più noti di Jeff Koons è la scultura in acciaio che rappresenta un
cane attraverso le forme di palloncini, “Balloon dog”, si tratta di uno dei cinque cagnolini, realizzati da Koons nel
1990 in cinque colori diversi e che è stata tra l'altro battuta all'asta per 58,4 milioni di dollari.
Mai opera d’artista vivente è arrivata a
tale cifra. Jeff Koons continua così ad essere uno degli
artisti più quotati del mercato internazionale e uno dei protagonisti
indiscussi di quel “territorio bizzarro” – per usare le parole di Yves Michaud
– che è l’arte contemporanea.
Lo Château ha commissionato l'ultima etichetta del suo Pauillac 2011 al pittore e scultore Guy De Rougemont, membro dell’Accademia di Belle Arti dell’Institut de France, è noto per il suo uso di colori vivaci, forme geometriche e linee ondulate per sottolineare i contrasti cromatici e luminosi, e la sua opera per l’etichetta 2011 è composta da linee sinuose gialle, arancioni e rosse che si alternano a linee blu e viola scuro, ed è stata creata per descrivere visivamente “la chiarezza delle viti alla luce del sole e l’oscurità delle cantine”.
Lo Château ha commissionato l'ultima etichetta del suo Pauillac 2011 al pittore e scultore Guy De Rougemont, membro dell’Accademia di Belle Arti dell’Institut de France, è noto per il suo uso di colori vivaci, forme geometriche e linee ondulate per sottolineare i contrasti cromatici e luminosi, e la sua opera per l’etichetta 2011 è composta da linee sinuose gialle, arancioni e rosse che si alternano a linee blu e viola scuro, ed è stata creata per descrivere visivamente “la chiarezza delle viti alla luce del sole e l’oscurità delle cantine”.
Conosciuto meglio per il suo iconico e delizioso “Tavolo
Nuvola” del 1970, Guy sarà sicuramente
ricordato come uno dei più grandi pionieri del design a cavallo del XX° e XXI°
secolo.
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