Passa ai contenuti principali

Milano, Leoncavallo, La Terra Trema



LA TERRA TREMA al Leoncavallo, Vini e Vignaioli autentici, agricolture periurbane, cibi e poesia dalla terra la 7^ edizione de LA TERRA TREMA si terrà a Milano il 29, 30 Novembre e il 1° Dicembre 2013 al Leocavallo SpA

“Sarà una fiera del tutto nuova; vi si assaggeranno i vini di ogni parte d’Italia. Festeggeremo la vita”.

(Gino Veronelli, prima edizione di Terrà e Libertà/CW al Leoncavallo, Dicembre 2003)


LA TERRA TREMA accoglie agricoltori e agricoltura, vini e vignaioli di qualità, contadini resistenti provenienti da tutta Italia, per dar vita a tre giorni di degustazioni individuali e guidate; dibattiti e confronti pubblici; incontri informali con i produttori; acquisti diretti; concerti, proiezioni, cene a filiera diretta.

LA TERRA TREMA porta nel cuore di Milano le mille storie di agricolture partigiane e ribelli; le storie di rivolta di chi abita territori assediati da cemento, capannoni, infrastrutture devastanti calate dall’alto; le elaborazioni, condivise e partecipate, delle politiche che, ai suddetti territori, guardano, perché lì stanno già nascendo o nasceranno comunità nuove, consapevoli, aperte.

Per questo motivo ci sta a cuore di precisare anche questa volta che: LA TERRA TREMA è una manifestazione dedicata all’agricoltura di qualità, quella che in Italia quotidianamente si batte per tutelare suolo, socialità, cultura, sapori. Prima di una condivisione sostanziale o programmatica di definizioni ideali a proposito di vini naturali, certificazioni bio/biodinamiche/integrate, prima dei marchi di qualità o di tutela – prima di tutto questo – LA TERRA TREMA chiede una convinta condivisione sulle pratiche di resistenza che essa stessa attiva a cui essa stessa partecipa.

L’agricoltura rischia di diventare ennesima foglia di fico al soldo delle economie peggiori, pretesto per le facili speculazioni dei soliti affaristi, in particolar modo adesso, alle soglie di un’Expo2015 nauseabonda, contraddittoria, esito controverso di un capitalismo finanziario che sta devastando ogni cosa. Per questo riproponiamo annualmente LA TERRA TREMA, per questo vogliamo insieme agricoltori, vignaioli, spazi occupati, pratiche di resistenza territoriali, perché in questo incontro meraviglioso e dirompente c’è forza propulsiva enorme, capace di scardinare questi nodi terribili.

Per questo continuiamo a costruire ogni anno LA TERRA TREMA solo sulle nostre forze, lavorandoci in assoluta autogestione, senza sponsor, senza patrocini e sovvenzioni, tenendoci ben lontani da retoriche e mantra monocordi che non ci assomigliano e proprio non ci piacciono: quella che riduce a brand la Resistenza partigiana per ragioni di mercato alla Farinetti in Eataly o quella del buono, pulito e giusto di Petrini e Slow Food, fossilizzata su aggettivi fuori dal tempo e dal mondo; è l’anno 2013 e non è più tempo di esser buoni, tutto ci è stato tolto, tutto dobbiamo conquistare; puliti non siamo, siamo pregni di contaminazione e meticciato; non ci piacciono i teoremi e gli accanimenti repressivi nei confronti di chi difende il proprio territorio e immagina un altro modello di sviluppo lontano dall’idea monolitica del profitto, della speculazione, del consumo di territorio, della devastazione ambientale, naturale e sociale (in Val di Susa come ad Abbiategrasso e Milano).

La Terra Trema
Folletto 25603 (Abbiategrasso, MI)
Leoncavallo s.p.a. (Milano)
Info e programma:

Commenti

Post popolari in questo blog

"La prima notte di quiete" di Valerio Zurlini e la Madonna del parto

Uno dei capolavori più ammirati di Piero della Francesca attraverso gli occhi di un maestro della "settima arte" "Vergine madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio, tu sei colei che l'umana natura nobilitasti, sì che il suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura" Nella piccola chiesa di Santa Maria a Momentana, isolata in mezzo al verde delle pendici collinari di Monterchi, Piero della Francesca dipinse in soli sette giorni uno dei suoi più noti e ammirati capolavori che oggi richiama nella Val Tiberina visitatori da tutto il mondo. La datazione esatta dell`opera è incerta, oscillando, a seconda delle teorie, dal 1450 a oltre il 1475. Non sono chiare le motivazioni della committenza né della scelta del soggetto, tema piuttosto frequente nell’iconografia spagnola, ma del tutto insolito in quella italiana. L’affresco rappresenta infatti la Vergine incinta, raffigurata in piedi al centro ...

Musica Sacra, successo e sviluppo della Messa Parodia Rinascimentale

Nel Rinascimento la Messa Parodia è stata una delle tecniche di composizione più utilizzate. Nota anche come messa imitativa, la messa parodia utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome. Una breve analisi di messa parodia di due dei più famosi compositori rinascimentali: Palestrina e De Victoria in programma nel concerto del Coro Johannes Ockeghem, nell'ambito della Rassegna  Concerti alla Pace. Una delle tecniche di composizione più utilizzate nel XVI secolo è stata la cosiddetta Messa Parodia. Tale scelta compositiva significava, in generale, avvalersi di materiale musicale preesistente per ricostruire un nuovo componimento.  Tutto ciò - oggi - sarebbe definito "plagio", ma all'epoca tale prospettiva estetica e giudizio etico non albergava tra i musicisti, in modo tale che tanta musica diventava materia da rivisitare come, ad esempio, la trascrizione di modelli vocali per strum...

Vino e sicurezza, rischio asfissia nel processo di fermentazione dell'uva. Morte in Calabria 4 persone a causa di esalazioni tossiche da vasca con mosto. Il punto sulla prevenzione

Quattro persone sono morte in Calabria a causa delle esalazioni emanate da una vasca dove era contenuto mosto d'uva. Una quinta persona è rimasta ferita gravemente ed è stata trasferita in ospedale.  E' appena arrivata in redazione la notizia di un grave incidente avvenuto in Calabria e precisamente nel  comune di Paola (Cosenza) in contrada Carusi. Un fatto grave che fa riflettere sul perché ancora dopo tanta comunicazione relativa alla sicurezza sul lavoro e nello specifico sulle attività lavorative che riguardano l'enologia tutto questo questo possa ancora accadere e che fa tornare indietro nel tempo quando l'attività contadina non aveva gli stessi mezzi di prevenzione che abbiamo oggi grazie alla ricerca in continua evoluzione. Bisogna allora ribadire quali sono i rischi di esposizione a gas e vapori nelle cantine vinicole e su come prevenirli. Il documento sulla sicurezza nelle cantine vinicole riporta indicazioni precise sui rischi correlati all’esposizione a vari...