Passa ai contenuti principali

Agricoltura di precisione, il Trentino guarda al futuro e punta su ricerca, sperimentazione e formazione sull'uso dei droni

L'uso dei droni in agricoltura come tecnologia chiave per monitorare e controllare le colture, raccogliere velocemente dati e migliorare la gestione delle produzioni agricole. 

Il tema delle applicazioni degli aeromobili a pilotaggio remoto nel contesto agricolo è stato affrontato nella giornata di ieri alla Fondazione Edmund Mach, nell'ambito di un incontro informativo molto partecipato, rivolto al mondo produttivo, della scuola e della ricerca.


Droni in volo nel campus FEM per un'agricoltura di precisione e innovativa. Alla FEM focus sulle attività in corso a San Michele basate sull'uso di questa tecnologia dove ricercatori, docenti e studenti stanno testando da alcuni anni l'introduzione dei droni nella formazione, nella sperimentazione e nella ricerca.

In Trentino è stato istituto recentemente, con il coordinamento della Provincia autonoma di Trento, un tavolo per sviluppare il comparto aeronautico in chiave innovativa, con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Fondazione Mach, Università di Trento, Trentino Sviluppo, Istituto di istruzione “Martino Martini”, Aeroporto Caproni e società Italfly. “L'incontro - ha evidenziato il direttore generale, Sergio Menapace - è la prima fase di attuazione di questo percorso comune ed è finalizzato ad illustrare quanto FEM sta realizzando in termini di ricerca, sperimentazione e formazione in ambito droni, consapevoli che il settore agricolo e forestale è quello di principale interesse applicativo per queste nuove tecnologie”.

Laura Pedron, dirigente del Servizio istruzione e formazione e formazione del secondo grado, università e ricerca della Provincia autonoma di Trento della PAT, ha illustrato obiettivi e sfide del tavolo per lo sviluppo della formazione aeronautica, che è quello di avvicinare scuola e ricerca al contesto produttivo, formando professionisti in grado di lavorare con queste nuove tecnologie, quindi garantire opportunità di lavoro e sviluppo economico per il territorio.

All'incontro sono intervenuti Mario Braga, presidente del Consiglio del Collegio nazionale dei Periti Agrari e Periti agrari laureati e Federico Giuliani, il presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali per portare la vision degli ordine e collegi professionali. Entrambi hanno sottolineato l'importante ruolo di queste tecnologie nell'agricoltura di oggi e del futuro. In particolare Mario Braga ha definito quello della FEM “il modello italiano per i percorsi di professionalizzazione”, che il Collegio nazionale sta tentando di portare in tutto il paese, soprattutto per la capacità dell'ente di San Michele di legare in maniera simbiotica formazione, ricerca e sperimentazione con il territorio e le imprese. “L'incontro di oggi riporta i professionisti e le imprese ad affrontare gli aspetti che caratterizzano l'innovazione in agricoltura”.

Luca Nabacino, General Manager Italfly Aviation, ha parlato del rapporto aeronautica- agricoltura e poi sono seguiti gli interventi dei ricercatori, tecnologi e studenti della FEM che hanno illustrato le attività in corso. Melissa Scommegna, per la parte didattica, ha spiegato che già dal 2016 la Fondazione ha attuato delle azioni formative inerenti l’uso dei droni in agricoltura. Attualmente, tra studenti e dipendenti, la FEM vanta 13 piloti di droni, si stanno realizzando tre elaborati finali sull’uso dei droni in agricoltura, ed è in atto una stretta collaborazione tra i centri. Per il futuro si prevede di inserire la tecnologia apr in tutti i percorsi di studio, continuare nella collaborazione tra centri ed attivare corsi di formazione per studenti di altri Istituti Agrari, mondo contadino e i liberi professionisti. In collaborazione con gli attori del Tavolo dell’Aeronautica si sta cercando di attivare un pre-incubatore professionale in cui trattare anche i temi dell’agricoltura di precisione.

La studentessa Federica Scandella ha illustrato il progetto consiste nel rilievo con il drone del parco dell'Istituto di San Michele, mentre lo studente Paolo Crocetta ha parlato del progetto di confronto tra il treeclimbing ed il volo con drone per il monitoraggio degli alberi.

Fabio Zottele del Centro Trasferimento Tecnologico ha presentato i risultati del progetto "DronHERO", sviluppato da FEM con Italfly per la valorizzazione del capitale paesaggistico della viticoltura., mostrando come un drone permetta, in maniera più rapida ed economica rispetto ad altre modalità di rilievo, di descrivere le forme del territorio per identificare gli elementi chiave del paesaggio. Ha poi presentato il progetto "Flag-vite": dal 2018 al 2020 alcuni tecnici utilizzeranno i droni per integrare il rilievo "SmartMonitoring".

Nicola La Porta del Centro Ricerca e Innovazione ha spiegato che il progetto Ticchiolatura, portato avanti dalla Fondazione Mach in collaborazione con Metacortex e Università di Trento, si è incentrato sull'uso dei droni applicati all'agricoltura di precisione. In particolare, il drone munito di telecamera e di sensori multispettrali ha dimostrato che è possibile ottenere velocemente dati sulla sensibilità del melo alla ticchiolatura (fungo patogeno ascomicete, Venturia inequalis), considerata la più grave patologia che colpisce questa specie e che produce alti danni economici.

Tali dati sulla suscettibilità dei frutteti alla ticchiolatura vengono utilizzati per integrare i modelli di diffusione delle malattia, come ad esempio il modello RimPro, usato in Trentino e in buona parte d'Europa. Quando tali modelli sono sufficientemente alimentati di dati in realtime si riesce a prevedere con precisione l'attacco del patogeno e di conseguenza a utilizzare in modo ottimale in quantità, qualità e tempismo i trattamenti necessari. In questo modo si minimizza l'uso dei fitofarmaci garantendo comunque la completa difesa della coltura.

Commenti

Post popolari in questo blog

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece

Scienza, sviluppato dispositivo per misurare il metanolo nel vino

Ricercatori svizzeri hanno sviluppato un dispositivo economico che rileva basse concentrazioni di metanolo nel vino. La nuova tecnologia può essere utilizzata sia da i consumatori che dai produttori ed è in grado di rilevare valori di metanolo in soli due minuti. Perdita di coscienza fino al coma, disturbi visivi fino alla cecità, acidosi metabolica. Sono i segni caratteristici dell’intossicazione da alcool metilico o metanolo. In piccolissime percentuali, l’alcool metilico, è un componente naturale del vino ma che se aumentato dolosamente, provoca danni permanenti, portando anche alla morte. E' bene ricordare che più di trent'anni fa e purtroppo proprio in Italia, si verificò il più grave scandalo nel settore del vino. Si tratta del triste episodio del "vino al metanolo" che nel marzo 1986 provocò 23 vittime e lesioni gravissime a decine di persone come la perdita della vista. Al quel particolare vino erano state aggiunte dosi elevatissime di metanolo per