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Enoturismo. Ampliamento operatori food&wine, portale tematico, guida di accoglienza: cresce il valore dei territori a vocazione vinicola del Friuli Venezia Giulia



La Strada del Vino e Sapori del Friuli Venezia Giulia inaugura il nuovo anno con un ampliamento degli operatori food&wine aderenti, un nuovo portale tematico pensato per gli enoturisti e una guida di accoglienza fresca di stampa.


Dopo la prima parte del progetto, nato nel 2017 e coordinato da PromoTurismoFVG per creare un sistema integrato che unisce la produzione vitivinicola e agroalimentare d’eccellenza alle risorse culturali e ambientali della regione, prende il via in questi giorni l’ampliamento delle categorie aderenti.

Da quest’anno, infatti, oltre ad aziende vitivinicole, aziende agricole, strutture di ristorazione (ristoranti, trattorie, osterie, agriturismo) sono invitati ad aderire alla rete anche enoteche e gastronomie, in modo da creare un’esperienza turistica enogastronomica completa, omogenea e fruibile.

Novità di quest’anno è poi il sito dedicato www.tastefvg.it in cui il gastronauta può trovare le informazioni per costruire il suo itinerario enogastronomico, visionando gli orari di apertura aggiornati in tempo reale delle cantine vitivinicole per prenotare le visite guidate. 

Un altro materiale fondamentale per il turista è la neonata guida all’accoglienza della Strada che raccoglie in oltre 200 pagine una descrizione puntuale delle 200 realtà che attualmente aderiscono e che sono divise per categorie (Wine&spirits, Taste per la parte ristorativa e Food&co per quella di produzione) e in sei diverse esperienze da vivere in territori affini: “Da noi in montagna”, “Da noi sui colli”, “Da noi sul fiume”, “Da noi in pianura”, “Da noi sul Carso”, “Da noi in riviera”. La guida è un perfetto vademecum cartaceo per muoversi in autonomia, che riporta informazioni logistiche ma anche spazio per annotare osservazioni e ricordi.

Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione d’Italia a emanare una legge (la numero 22 del 2015) con lo scopo di mettere in rete in modo coordinato, competitivo e non frammentario il turismo regionale legato al mondo del vino e dell’agroalimentare, in linea con la domanda del mercato turistico.

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