Passa ai contenuti principali

Viticoltura sostenibile, pipistrelli: pesticida naturale a difesa del vigneto. In Francia i vigneron istallano le bat box per attirarli

Chirotteri e viticoltura, un binomio possibile per la conservazione della biodiversità e l'equilibrio ecologico con il territorio. Un gruppo di viticoltori francesi ha iniziato ad istallare nei vigneti le "bat box", rifugi artificiali per pipistrelli, con lo scopo di attirarli ed eliminare in modo naturale insetti dannosi e indesiderati come la tignoletta della vite, uno stratagemma sostenibile a tutto vantaggio della qualità dell’uva. 




L’uso dei trattamenti insetticidi nel vigneto non sarà più necessario per combattere insetti dannosi come la tignoletta della vite. Un gruppo di viticoltori della Dordogna, dipartimento francese della regione Nuova Aquitania, hanno iniziato a sperimentare l'utilizzo della chirotterofauna, nella lotta naturale contro la Lobesia botrana, una falena conosciuta anche come tignoletta dell'uva, o tignoletta della vite, insetto noto per i gravi danni che arreca nutrendosi degli acini dell'uva e per favorire lo sviluppo di pericolose muffe come la botrite.

I viticoltori della Dordogna hanno iniziato ad istallare bat box all'interno dei vigneti in modo da attirare i pipistrelli utilizzandoli come pesticida naturale contro uno dei loro peggiori nemici. Le falene e le loro larve sono infatti tra le principali rovine per i viticoltori francesi a causa della loro voracità, parassiti in grado di distruggere circa la metà di un vigneto. Le larve si nutrono dall'interno delle uve, svuotandole e lasciando i loro escrementi. Attualmente i coltivatori di fronte a questo tipo di infestazione non hanno altra scelta che trattare le loro viti con sostanze chimiche.

Ma uno studio commissionato dal CIVB (comitato interprofessionale dei vini di Bordeaux), e pubblicato all'inizio di quest'anno, ha confermato, attraverso un test del DNA su campioni di escrementi appartenenti a diverse specie di pipistrello, che questi piccoli mammiferi volanti prediligono nutrirsi della tignoletta piuttosto che di altri insetti presenti all'interno del vigneto.

Il gruppo di viticoltori coinvolti nell'esperimento in una nota ha dichiarato che per la prima volta questi risultati mostrano in modo formale la capacità dei pipistrelli di nutrirsi di questa falena del genere cochylis. L'obiettivo è ridurre drasticamente l'uso di pesticidi come parte di un progetto biennale inizialmente lanciato dalla camera dell'agricoltura locale.

Guillaume Barou, vicepresidente della cooperativa vinicola di Monbazillac, ha dichiarato che l'uso di prodotti fitosanitari (pesticidi per l'uva) dovrebbe essere l'ultima risorsa per un agricoltore che lotta contro una minaccia che mette in pericolo il suo raccolto. Riuscire a trovare altre soluzioni prima di raggiungere quella soglia, anche se non si riuscisse ad eliminare completamente le falene, sarebbe perfetto.

Attualmente circa 20 cantine produttrici di vino nella zona sono equipaggiate con le bat box per un test che avrà la durata di tre anni. Lo studio dei pipistrelli bordolesi è stato condotto dalla francese Animal Protection League e Bird Protection League, insieme con la società di consulenza Eliomys e l'Istituto nazionale per la ricerca agricola (INRA). Tra maggio e ottobre 2017 ha rilevato l'attività dei pipistrelli su 23 appezzamenti di terreno nella regione vinicola della Gironda, nel sud-ovest della Francia, attorno a Bordeaux. Yohann Charbonnier della Bird Protection League ha detto che i gruppi di conservazione sono rimasti sorpresi di aver trovato ben 19 delle 22 specie di pipistrelli locali che si nutrono della tignoletta dell'uva. Insomma le bat box sembrano funzionare nell'attrarre così tante specie di pipistrelli che prima non erano conosciute per la loro biodiversità. Ma cosa certa è che ora è troppo presto per affermare formalmente se i pipistrelli mangiano abbastanza parassiti per consentire un uso ridotto di pesticidi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Festival delle Scienze di Roma 2023 - Immaginari

Dal 18 al 23 aprile 2023 il Festival delle Scienze di Roma torna all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” con la sua XVIII edizione. Incontri, conferenze, laboratori. Dal 18 - 23 aprile 2023. IMMAGINARI è il tema di questa edizione dedicata all’immaginazione, uno degli strumenti più potenti che ci permette di concepire opere d'arte, nuove tecnologie e ci consente di trovare soluzioni a problemi quotidiani. La scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni delle immaginazioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di coltivare questi immaginari, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Da mercoledì 19 a sabato 22 aprile quattro incontri anche presso le Biblioteche di Roma, QUI IL PROGRAMMA . Prodotto dall

Lotta agli insetti alieni, Lycorma delicatula: un nuovo flagello della viticoltura mondiale. Uno studio indaga su comportamento e dispersione nell'ambiente

Uno nuovo studio statunitense per contrastare l'avanzata di un nascente insetto alieno candidato a diventare il nuovo flagello della viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella ma che a differenza di questa provoca danni consistenti ai vigneti. La Lanterna macchiata, così come viene chiamata dagli agricoltori, si è diffusa per la prima volta in Corea anche se originaria della Cina e ha già raggiunto, infestandoli, i vigneti della Pennsylvania. La lotta agli insetti alieni non permette soste, la ricerca si sta muovendo velocemente nel contrastare un nuovo flagello destinato a mettere sotto scacco la viticoltura mondiale. Si tratta della Lycorma delicatula, un insetto dall'aspetto simile alla coccinella, gli agricoltori la chiamano Lanterna macchiata, in inglese Spotted Lanternfly. Si è diffusa per la prima volta in Corea anche se è originaria della Cina. Nel 2014 ha raggiunto i vigneti della contea di Berks, in Pen

Musica e psicologia, cambia la percezione di consonanza e dissonanza: uno studio smentisce l'universalità del concetto di armonia di Pitagora

I risultati di una ricerca dell'Università di Cambridge, smentiscono l'universalità del concetto di armonia di Pitagora. Nascono apprezzamenti istintivi verso nuovi tipi di armonia. Lo studio pubblicato su Nature Communications. Un team di ricerca dell’Università di Cambridge, Princeton e del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics, ha scoperto che nei normali contesti di ascolto, in realtà non preferiamo che gli accordi siano perfettamente all'interno dei rapporti matematici professati da Pitagora.  Il tono e l’accordatura degli strumenti musicali hanno il potere di manipolare la nostra percezione dell'armonia. I risultati dello studio ribaltano gli assunti di secoli di teoria musicale occidentale e incoraggiano una maggiore sperimentazione con strumenti provenienti da culture diverse. Secondo il filosofo greco Pitagora, la "consonanza" - una combinazione di note dal suono piacevole - è prodotta da relazioni speciali tra numeri semplici come 3 e 4. Rece