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Lavoro, nel Lazio la parità salariale tra donne e uomini è legge

Lazio virtuoso, da oggi nella regione c'è una legge che sostiene la parità di salario tra uomini e donne. La legge prevede anche un fondo regionale per le vittime di violenza e uno sportello donna nei centri per l'impiego, il sostegno all'imprenditoria femminile e interventi in tema di condivisione delle responsabilità di cura e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. 




La Regione Lazio sostiene la parità di salario tra uomini e donne, con risorse concrete grazie ad investimenti mirati per cambiare completamente la rotta, con un sistema che favorisce la parità, che premia le aziende virtuose, che sostiene anche economicamente chi investe in formazione delle donne che hanno perso il lavoro. Non solo parole quindi ma fatti che mettono in atto un'altra buona pratica di una Regione che cambia. In sintesi questo è quanto affermato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, a commento dell'approvazione in Consiglio regionale della PL N. 182.

La legge riguarda tutta una serie di disposizioni come la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell'occupazione e dell'imprenditoria femminile di qualità nonché la valorizzazione delle competenze per le donne. Un tema questo, sottolinea Zingaretti, che è una piaga sociale e culturale che riguarda l'intero Paese, e che con la pandemia si è ulteriormente aggravato: un divario, di cui conosciamo bene i dati statistici, che penalizza le donne e insieme a loro l'intera economia. Per questa ragione nel Lazio abbiamo voluto investire per cambiare completamente la rotta, con un sistema che favorisce la parità, che premia le aziende virtuose, che sostiene anche economicamente chi investe in formazione delle donne che hanno perso il lavoro.

La legge prevede anche un fondo regionale per le vittime di violenza e uno sportello donna nei centri per l'impiego, il sostegno all'imprenditoria femminile e interventi in tema di condivisione delle responsabilità di cura e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Insomma una legge giusta che prevede azioni concrete e entra nel vivo di una trasformazione necessaria. Le donne non sono spettatrici del mondo lavorativo, al contrario hanno un ruolo cruciale, nell'economia e nella società. E' tempo di cambiare. L'Assessora agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, pari opportunità, Enrica Onorati ha così dichiarato. "Lasciare un futuro migliore del presente che viviamo.  Ecco lo spirito di una legge doverosa e dovuta nei confronti delle donne e del loro ruolo nella società, dal punto di vista professionale e personale. Le donne - che più di chiunque altro hanno subito gli effetti della pandemia - hanno a disposizione da oggi, nella nostra regione, un nuovo strumento concreto per l’affermazione della parità salariale, per contrastare l’abbandono lavorativo, per ottenere misure che favoriscano l’occupazione femminile stabile e di qualità. Inoltre, la legge prevede strumenti e interventi anche per alleggerire il carico del lavoro di cura che grava sulle spalle delle donne. Perché nel nostro Paese è necessario un cambiamento radicale che realizzi una società più equilibrata e quindi più giusta per tutte e tutti. E noi dal Lazio lanciamo la nostra sfida. Grazie alla Presidente di Commissione, Eleonora Mattia, al consiglio tutto, ai colleghi di Giunta Di Berardino e Orneli per il preziosissimo lavoro". 

“L’approvazione, oggi, da parte del Consiglio Regionale della legge sulla parità retributiva e il sostegno all'occupazione femminile proposta dalla consigliera Eleonora Mattia è una bellissima notizia, un segno di civiltà e un segnale importante dell’attenzione concreta delle istituzioni regionali al tema dei diritti delle donne”, ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli. “Sono numerosi gli elementi positivi contenuti in questo testo – ha aggiunto – come ad esempio la previsione di sostegni per il reinserimento sociale e lavorativo delle donne vittime di violenza o con disabilità o l’istituzione di un ‘Registro regionale delle imprese virtuose in materia di parità retributiva’, alle quali saranno attribuiti benefici economici e premialità. Sono particolarmente soddisfatto poi di due disposizioni che ci hanno visto coinvolti direttamente come Assessorato e che sono a mio avviso molto importanti: anzitutto la previsione di riservare una quota del fondo per il microcredito alle donne in situazioni di disagio sociale, con lo stanziamento di 600.000 euro nel triennio 2021-2023, e poi quella che sostiene, nell’ambito del Fondo nazionale di garanzia per le Pmi, l’accesso al credito delle piccole e medie imprese del territorio regionale a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome; una misura, quest’ultima, che prevede una dotazione di 2,5 milioni di euro per il triennio 2021-2023.” “Il nostro lavoro per far sì che questa Regione sia davvero la casa di tutte e di tutti continua”, ha concluso Orneli.

“La Regione Lazio, anche con questa legge, continua a fare da apripista sul piano dei diritti e delle pari opportunità. Tutto questo è molto importante a maggior ragione per il fatto che cade in una fase storica nella quale bisogna rimettere al centro il tema dello sviluppo e del lavoro dignitoso, dando seguito alle azioni delle politiche attive definite in raccordo con le parti sociali”. Così l’assessore regionale al Lavoro e Nuovi diritti, Claudio Di Berardino.

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