Viticoltura rigenerativa, al via il primo simposio per presentare buone pratiche e conoscenze scientifiche per affrontare gli effetti del cambiamento climatico
Si terrà in Spagna il primo simposio sulla viticoltura rigenerativa dove verranno presentati pratiche e potenziale di questo nuovo modello produttivo nel campo vitivinicolo in grado di affrontare efficacemente gli effetti del cambiamento climatico.
Esperti e viticoltori nazionali e internazionali si daranno appuntamento al primo simposio sulla viticoltura rigenerativa per condividere conoscenze ed esperienze relative a questo modello di produzione vinicola. L'evento, promosso dalla Famiglia Torres, una delle maggiori realtà vitivinicole spagnole, sarà trasmesso in streaming.
La viticoltura rigenerativa si basa sulla rigenerazione del suolo e sulla corretta nutrizione delle piante, incrociando le buone pratiche con le moderne conoscenze scientifiche. Importanti fenomeni come le fermentazioni, la solubilità degli elementi minerali e la degradazione della sostanza organica vengono studiati da questo metodo agronomico e presentati in forma semplificata agli agricoltori.
Il recupero della vita nei suoli imitando la natura è il tema scelto dalla Famiglia Torres per promuovere e celebrare il Primo Simposio sulla Viticoltura Rigenerativa. L'evento si svolgerà il 17 giugno, dalle 10.00 alle 13.00, al Vinseum de Vilafranca del Penedès, e sarà trasmesso in diretta streaming.
Le basi della viticoltura rigenerativa
Più i suoli sono vivi, più hanno la capacità di sequestrare la CO2 atmosferica e di conseguenza contribuire maggiormente a rallentare l'aumento delle temperature. A sua volta, l'accumulo di carbonio organico nel suolo dei vigneti contribuirà a migliorarne la salute, ad aumentarne la resilienza all'erosione e incrementare la loro capacità di far fronte alla siccità, poiché tratterranno meglio l'acqua, e favoriranno la biodiversità, creando un equilibrio ed ecosistema benefico per la vigna e il pianeta.
Partecipanti al Primo Simposio sulla Viticoltura Rigenerativa
Esperti ed enologi nazionali e internazionali condivideranno le loro conoscenze ed esperienze nella viticoltura rigenerativa per sensibilizzare sulla necessità di un cambio di paradigma nella gestione del vigneto , attraverso l' implementazione di pratiche rigenerative che aiutano a contenere la crisi climatica.
Tra i relatori, nomi come Daren J. Doherty, agricoltore australiano considerato uno degli esperti mondiali di Keyline, una metodologia che unisce conservazione dell'acqua e rigenerazione del suolo; Pilar Andrés, ricercatrice al CREAF (Centro di ricerca ecologica e applicazioni forestali), esperta in ecologia del suolo e biodiversità, e Francesc Font, agricoltore e ingegnere tecnico agrario, direttore di Agroassessor Consultors Tècnics e autore del libro «Arrelats a la terra: propostes per una viticoltura rigenerativa».
Il ruolo della Famiglia Torres
Da più di dieci anni la Famiglia Torres dedica sforzi e risorse per adattarsi al nuovo scenario climatico e contribuire a mitigarne gli effetti. Ottimizzazione energetica, valorizzazione della biodiversità, gestione dei rifiuti e continui progetti di ricerca, sono le azioni messe in campo per il rispetto ambientale. Con il programma Torres & Hearth, la proprietà ha conseguito l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 30% per bottiglia. Per compensare le emissioni di CO2 ha avviato diversi progetti come il rimboschimento della Patagonia cilena, l'applicazione delle tecnologie CCR (Carbon Capture Reuse) e altre pratiche rigenerative. Torres inoltre sta portando avanti un ambizioso piano agricolo per attuare pratiche rigenerative in oltre 500 ettari di vigneti biologici in Catalogna.
Miguel Torres ha spiegato che la viticoltura rigenerativa ha l'obiettivo di raggiungere un nuovo equilibrio basato sull'aumento della biodiversità e della materia organica in modo naturale, permettendo di catturare e fissare nel terreno la CO2 accumulata nella troposfera, contribuendo così a rallentare il riscaldamento globale. I vigneti con suoli rigenerati possono adattarsi meglio ai cambiamenti climatici e contribuire a mitigarne gli effetti.
Questo simposio ha di fatto lo scopo di sensibilizzare i viticoltori e produttori di vino, in modo da comprendere il potenziale di questo tipo di viticoltura che ha lo scopo ultimo di trasformare i vigneti in grandi pozzi di carbonio e fermare il riscaldamento globale. Insomma un passo fondamentale per la viticoltura del prossimo futuro.
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