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Stato dell'arte dell'attuale pratica compositiva: un approccio dialogico tra compositori e musicologi. Il convegno della Fondazione Cini

Dal 16 al 18 luglio si svolgerà un interessante convegno sullo stato dell'arte dell'attuale pratica compositiva che si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini. Prendendo spunto dalle Leçons de musique di Pierre Boulez, musicologi di fama internazionale e giovani compositori discuteranno in forma dialogica, i concetti di forma, strumento, suono e timbro. Il 17 luglio, il Concerto mdi Ensemble.


Uno dei tratti distintivi della cultura musicale del XX secolo è l’intensa attività pubblicistica dei compositori. Una parte rilevante di essa è costituita dalla riflessione teorica che si può manifestare nella didattica, nelle conferenze, nelle trasmissioni radiofoniche e televisive, negli articoli per giornali e riviste, nell’elaborazione di trattati. 

Tale riflessione rivela l’orizzonte di quesiti a partire dai quali i compositori hanno ideato e realizzato le proprie opere; essa rimanda anche al contesto generale della teoria musicale e a quello ancora più generale della storia del pensiero.

Questa manifestazione prende spunto dalle Leçons de musique che Pierre Boulez tenne al Collège de France negli anni 1976-1995; nei diversi cicli di lezioni il compositore affrontò in chiave storica e retrospettiva i nodi fondamentali della tecnica compositiva del XX secolo, presentando non solo la propria visione del processo storico ma fornendo una serie di preziose sollecitazioni all’esegesi musicologica. 

Pierre Boulez, compositore, direttore d'orchestra e saggista francese, è considerato uno delle figure più rilevanti della musica contemporanea. Fu nominato al College de France nel 1976, con la cattedra dedicata a "Invenzione, tecnica e linguaggio nella musica", e mantenne la sua posizione fino al 1995. La sue straordinarie lezioni al College de France sono state anche pubblicate e rimangono uno dei suoi scritti più significativi, contribuendo a dare vita all'importante dibattito sull'eredità estetica. 

L'obiettivo di Boulez, attraverso le Lecons de musique, era quello di esprimere la sua concezione del linguaggio musicale, esposta nel corso di quasi vent'anni di lezioni dove venivano presi in considerazione i possibili percorsi che il pensiero musicale potrebbe prendere, con uno sguardo  all'eredità musicale del passato. Insomma un congruo materiale di inestimabile valore, dove  compositori, storici della musica, teorici e studenti di musica, possono attingere, ovvero coloro i quali hanno interesse alla storia e all'estetica della musica del XX secolo, alle manifestazioni musicali del modernismo artistico, alla storia delle idee e alla storia intellettuale e culturale francese. Come ebbe a commentare Tom Service del Guardian, i risultati di Boulez nel cambiare ogni parte del tessuto della cultura musicale classica in tutto il mondo rimangono indelebili. 

Da questo modello possiamo ricavare innanzitutto l’approccio storico, l’indagine dei problemi compositivi a partire dalla loro origine e dalle svariate risposte che hanno ricevuto nel corso dei decenni. Diversamente dall’impostazione ex cathedra dalle lezioni di Boulez, il convegno intende adottare un approccio dialogico a diversi livelli.

I concetti di forma, strumento, suono e timbro saranno discussi in alternanza da due compositori che sono da decenni al centro dell’interesse internazionale per le loro opere, l’insegnamento e la loro attività pubblicistica: Agostino Di Scipio e Marco Stroppa. Essi instaureranno a loro volta un dialogo con Mark Delaere e Ulrich Mosch, musicologi di fama internazionale e con un notevole bagaglio di teoria musicale, nonché con un gruppo di giovani compositori e musicologi.

Concerto mdi Ensemble

17 Luglio 2024

Auditorium “Lo Squero” ore 18,30 – ingresso libero fino esaurimento dei posti

Marco Stroppa, Ay, there’s the rub, per violoncello solo (2001, 2011)

Agostino Di Scipio, Texture – Residue (2006) per lo stesso numero di corde e fiati e live-electronics

 —- breve intervallo —-

Agostino Di Scipio, 3 pezzi muti (dalla superficie al fondo) per pianoforte e live‐electronics (2007)

Marco Stroppa, Hommage à Gy. K. per clarinetto, viola e pianoforte (2011, 1997-2003)

Sonia Formenti: flauto

Paolo Casiraghi: clarinetto

Salvatore Castellano: sax

Corinna Canzian: violino

Paolo Fumagalli: viola

Giorgio Casati: violoncello

Luca Ieracitano: pianoforte

Davide Gagliardi: live electronics


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